Linee progettuali per l assistenza degli ex esposti ad amianto.
|
|
- Camilla Meloni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Roma, 01 dicembre 2009 Linee progettuali per l assistenza degli ex esposti ad amianto. Dr PhD Pasquale Valente ASL Roma G Regione Lazio
2 problema
3 L Italia è stata, nel secolo scorso, il maggior produttore di amianto tra gli Stati dell Unione Europea. Dal dopoguerra al 1992 sono state prodotte tonnellate di amianto grezzo (ISPESL, Campagna informativa ). I dati del Registro nazionale dei mesotelioma (ReNaM) dell ISPESL evidenziano in Italia un incidenza di 3,42 casi per residenti nel 2004 uomini (e di 1,09 nelle donne). Si tratta di un dato epidemiologico molto solido che consente di discutere di circa casi incidenti di mesotelioma ogni anno nel nostro paese [Marinaccio,2009]. A questi sono da aggiungere i casi di tumore polmonare asbesto correlati (almeno il 2% dei casi di tumore al polmone) che di norma sono da stimare in rapporto 1:1 con i mesoteliomi. Nel complesso sono da attendersi, nella Regione Lazio, oltre 100 morti l anno per tumori amianto correlati. Un dato superiore a quello della mortalità per infortuni.
4 Casi di tumori da amianto (mesotelioma pleurico, pericardio e peritoneale, carcinoma polmonare) riconosciuti dall INAIL 1998: n : n : n : n : n : n : n : n : n. 586 Tumori da amianto riconosciuti dall'inail
5 Rischi lavorativi e rischi ambientali: un rischio sincronico? L esempio dei mesoteliomi nella popolazione di Casale Monferrato, sede dello stabilimento Eternit per la produzione di cemento-amianto Fonte: D. Mirabelli, Registro Mesoteliomi Maligni del Piemonte Periodo casi mesotelioma non dipendenti Eternit dipendenti Eternit (75%) 22 (25%) (81%) 24 (19%) (84%) 25 (16%) (91%) 6 (9%) Enzo Merler: Comunicazione al Convegno Nazionale Il rischio cancerogeno occupazionale oggi. Milano, 4-5 dicembre 2008
6 I risultati di CAREX Occup Environ Med 57: 10-18, 2000
7 Domanda n. 1 Quanti sono gli esposti ed ex-esposti nel Lazio? Domanda n. 2 Quali sono i loro bisogni sanitari e assistenziali?
8 Quanti potrebbero essere gli ex esposti ad amianto nel Lazio? INAIL DATI BENEFICI PREVIDENZIALI PER LAVORATORI ESPOSTI ALL AMIANTO EX ART. 13, COMMA 8, LEGGE N. 257/92 E SUCCESSIVE MODIFICHE dati nazionali al 31 ottobre 2004 N. lavoratori richiedenti N. lavoratori ai quali è stata riconosciuta l esposizione di cui: per periodo superiore a 10 anni per periodo inferiore a 10 anni N. lavoratori ai quali è stata negata l esposizione N. lavoratori la cui domanda non è ancora definita STIMA GROSSOLANA ex esposti = 10% ca di esposti stimati dallo studio CAREX? ex esposti = 10% ca dei richiedenti benefici previdenziali all INAIL (2004)?
9 Quali sono i bisogni socio-sanitari degli ex-esposti? Stima della pregressa esposizione ad amianto Informazione sui diritti previdenziali Prevenzione del carcinoma polmonare Fruibilità di programmi di promozione della salute Sostegno psicologico Presa in carico nel percorso sanitario regionale Diagnosi e cura (soggetti sintomatici e fortemente esposti) Riconoscimento malattia professionale (malati) Assistenza legale dei familiari superstiti
10 Registro regionale degli esposti ed ex esposti ad amianto L istituzione di un Registro regionale degli ex esposti ad amianto necessita di: - categorie di appropriatezza per l inclusione nei registri degli ex esposti (comparti a potenziale rischio, mansioni) - criteri rigorosi per la stima della pregressa esposizione (intensità, frequenza, durata e tipo) - criteri per la costruzione di matrici occupati/esposti/malati - criteri di valutazione per la classificazione ai fini dell attivazione di protocolli di sorveglianza sanitaria
11 Come realizzare un Registro dei lavoratori esposti ed ex esposti all amianto? Chi lo istituisce? Sulla base di quali fonti? Quali criteri di appropriatezza utilizzare per classificare i potenziali ex esposti? Quali criteri adottare per valutare l esposizione? Chi lo alimenta nel tempo? Chi stime possono essere fatte sul numero degli ex esposti?
12 Come realizzare un Registro dei lavoratori esposti ed ex esposti all amianto? Alcune fonti: libri matricola delle aziende nelle quali si sono verificati casi di mesotelioma dati INPS dati INAIL relativi alle domande presentate per i benefici previdenziali ai sensi della L 257/92 e successive modifiche censimento AReA dell ISPESL ricerca attiva (ad opera degli SPreSAL) di imprese che hanno: a) utilizzato fibre di amianto come materia prima; b) effettuato attività di coibentatori/scoibentatori; c) attività di manutenzione di rotabili; d) effettuato bonifiche di amianto friabile; f) registri esposti ai sensi D Lgs 277/91, D Lgs 257/2006, D Lgs 81/08 g) effettuato in passato lavorazioni comportanti un elevata esposizione ad amianto (sulla base anche delle Linee Guida ISPESL 2003). elenco regionale dei lavoratori addetti alle bonifiche imprese segnalate da associazioni di ex esposti
13 Classificazione dell esposizione Regione Lombardia Parametri scelti: Intensità dell esposizione: alta media bassa Frequenza/Tempo : Continua lunga Continua breve Tipo /Causa: Profesionale Familiare Classe A alta esposizione: - per esposizione Professionale Alta - Continua lunga o breve; - per esposizione Professionale Media - Continua lunga o breve. Classe B bassa esposizione: - per esposizioni previste in tutti gli altri casi (bassa intensità saltuaria familiare)
14 Domanda n. 3 Cosa può fare il SSR per gli ex esposti ad amianto? Domanda n. 4 E razionale, utile ed efficace farlo? Domanda n. 5 Quali criteri adottare per l attivazione della sorveglianza sanitaria?
15 Evidenze epidemiologiche Asbestosi: è possibile effettuare una diagnosi precoce, la cui utilità è tuttavia limitata [Merler, 1997]. Mesotelioma: non esistono tests di screening, inoltre la diagnosi precoce non sembra migliorare né il tempo di sopravvivenza né la qualità della vita restante. L aspettativa di vita dalla diagnosi è mediamente inferiore all anno [Merler e coll. 2006]. Tumore polmonare: nessun test di screening efficace in termini di significativa riduzione di mortalità. Una diagnosi precoce può consentire in alcuni casi un intervento terapeutico risolutore (chirurgico) o almeno tale da prolungare la sopravvivenza (chemio-radioterapico). Al momento attuale non esistono le condizioni tecnico-scientifiche per attuare un programma di screening attivo. Una percentuale di circa 2-5% dei carcinomi broncogeni può essere attribuita all esposizione ad amianto (Mollo e coll. Am J Clin Pathol 2002)
16 D Lgs 81 / 2008 Art Sorveglianza sanitaria 1. I lavoratori addetti alle opere di manutenzione, rimozione dell amianto dei materiali contenenti amianto, smaltimento e trattamento dei relativi rifiuti, nonché bonifica delle aree interessate cui all articolo 246, prima di essere adibiti allo svolgimento dei suddetti lavori e periodicamente, almeno una volta ogni tre anni, o con periodicità fissata dal medico competente, sono sottoposti ad un controllo sanitario volto a verificare la possibilità di indossare dispositivi di protezione respiratoria durante il lavoro. 2. I lavoratori che durante la loro attività sono stati iscritti anche una sola volta nel registro degli esposti di cui all articolo 243, comma 1, sono sottoposti ad una visita medica all atto della cessazione del rapporto di lavoro; in tale occasione il medico competente deve fornire al lavoratore le indicazioni relative alle prescrizioni mediche da osservare ed all opportunità di sottoporsi a successivi accertamenti sanitari. 3. Gli accertamenti sanitari devono comprendere almeno l'anamnesi individuale, l esame clinico generale ed in particolare del torace, nonché esami della funzione respiratoria. 4. Il medico competente, sulla base dell evoluzione delle conoscenze scientifiche e dello stato di salute del lavoratore, valuta l opportunità di effettuare altri esami quali la citologia dell espettorato, l'esame radiografico del torace o la tomodensitometria.
17 Regioni che hanno approntato la sorveglianza sanitaria per gli ex esposti Piemonte LR 30 /2008 Centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi da amianto Liguria LR 5 / 2009 Sportello Amianto Veneto DGR 2041 / 2008 All. A - Linee Guida di sorveglianza sanitaria per esposti ed ex esposti ad amianto Lombardia DGR 12 marzo 2008 n. 8/6777 Registro esposti ed ex esposti all amianto e Protocollo operativo per la loro sorveglianza sanitaria (16/5/2007) Umbria DGR 1306 / 2006 Protocollo d intesa d intesa con INAIL per un Programma di sorveglianza attiva mediante Protocollo diagnostico di primo e secondo livello Toscana DGR 692 / 2001 Linee Guida per la sorveglianza sanitaria degli ex esposti a cancerogeni occupazionali Emilia- Romagna DGR 497/ 1996 Commissione oncologica regionale Sorveglianza sanitaria ex esposti ad amianto 1998 Friuli V-G LR 22 / 2001 Registro regionale degli esposti Campania DGR 2156 / 2008 Programma di sorveglianza sanitaria ex esposti ad amianto
18 Regione Veneto Sorveglianza sanitaria per gli ex esposti ad amianto All. A al DGR 2041/2008 Nonostante le prospettive non particolarmente favorevoli sulla reale possibilità e utilità di una diagnosi precoce, la sorveglianza sanitaria degli ex esposti ha sicuramente una giustificazione etico sociale in quanto permette di dare una informazione capillare sui rischi e favorisce il contatto individuale con coloro che richiedono assistenza e una verifica dello stato di salute. E inoltre indubbio che vi siano anche dei risvolti di giustizia sociale in quanto nel corso di questa attività è possibile identificare delle patologie riconducibili alla pregressa esposizione e avviare quindi dei percorsi per il riconoscimento di patologia professionale. Non è inoltre infine da sottovalutare l aspetto relativo alla possibilità, in occasione di questi controlli di favorire l adozione di stili di vita sani e in particolare di promuovere la cessazione della abitudine al fumo attraverso il counselling breve e l eventuale frequenza di corsi strutturati di disassuefazione.
19 Regione Veneto Sorveglianza sanitaria per gli ex esposti ad amianto All. A al DGR 2041/2008 Tutti i lavoratori ex esposti ad amianto hanno garantita una sorveglianza sanitaria su domanda finalizzata alla diagnosi degli effetti non neoplastici della esposizione ad amianto. In occasione dell accesso al servizio vengono garantiti: stima della pregressa esposizione raccolta della anamnesi, visita medica e PFR accertamento radiologico (Rx o TAC spirale o altro) solo su indicazione clinica (sintomi e/o obiettività positiva per problemi a carico dell apparato respiratorio) altri accertamenti (esami ematochimici o strumentali) o visite (otorinolaringoiatrica, Pneumologica) se indicata dalla clinica counselling breve antifumo corso gratuito di disassuefazione dal fumo successivo controllo su richiesta dell interessato dopo tre anni.
20 Regione Piemonte LR 30 /200 - art La giunta regionale, sulla base delle evidenze scientifiche disponibili, attiva forme di registrazione degli esposti e degli ex esposti coordinando le iniziative di sorveglianza sanitaria svolte dal servizio sanitario regionale. La giunta regionale, sentito il centro regionale per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi da amianto e sentita la commissione consiliare competente, adotta specifici protocolli di sorveglianza che indicano le categorie di lavoratori e di cittadini esposti o ex esposti, le caratteristiche dell'esposizione ad amianto o ad altre fibre minerali artificiali, la natura e la frequenza degli accertamenti sanitari indicati. 3. I soggetti sottoposti a sorveglianza sanitaria hanno diritto a fruire della gratuita' degli accertamenti, ad accedere alla documentazione sanitaria relativa e a ricevere le informazioni e i suggerimenti sui rischi e sui comportamenti preventivi da adottare.
21 Regione Liguria LR 6 marzo 2009 N. 5 Articolo 18 (Sportelli di assistenza ad esposti ed ex esposti) 1. La Regione Liguria istituisce nei territori a maggiore incidenza di mesotelioma uno Sportello Amianto tramite l Azienda sanitaria locale interessata, stipulando eventuali accordi con il Comune più colpito da malattie asbesto correlate, allo scopo di fornire informazioni sulla legislazione e quant altro utile ai fini dell informazione ai lavoratori esposti ed ex esposti in relazione ai rischi cui sono o sono stati sottoposti, nonché al diritto alla sorveglianza sanitaria di cui all articolo 14.
22 Regione Lombardia Registro esposti ed ex esposti all amianto e Protocollo operativo per la loro sorveglianza sanitaria (16/5/2007) Si ritiene che la sorveglianza sanitaria degli ex esposti sia utile, in quanto consente di ricostruire la storia di esposizione, di informare il singolo soggetto sui rischi legati alla passata esposizione, nonché di informare sulle possibilità diagnostiche, terapeutiche e medico-legali per le eventuali patologie correlate. Classificazione lavoratori ex esposti Ex esposti tutt ora dipendenti dall impresa in cui è avvenuta l esposizione, attualmente riconvertita attraverso l impiego di fibre alternative all amianto Ex esposti non più dipendenti da una delle imprese in cui è avvenuta l esposizione ma ancora in attività lavorativa Ex esposti non più lavorativa in attività Oneri per la sorveglianza Oneri a carico dell impresa Compartecipazione agli oneri di impresa e SSN Oneri a carico del Servizio Sanitario Nazionale
23 Attraverso l attività di sorveglianza sanitaria degli ex esposti è possibile: Informare gli ex esposti che lo richiedono sulle possibilità diagnostiche, terapeutiche e medico-legali per le eventuali patologie correlate, anche sulla base della stima della pregressa esposizione; Promuovere l identificazione di patologie da pregressa esposizione lavorativa ad amianto e favorirne il riconoscimento previdenziale; Promuovere la cessazione dell abitudine al fumo attraverso il counselling e stili di vita sani e corretti; Prendere in carico l ex esposto (care management) in un percorso di sostegno psicologico, diagnosi e di cura; L individuazione della popolazione degli ex esposti potrebbe costituire un utile strumento per future ricerche sulle migliori tecniche di prevenzione, diagnosi e cura; La diagnosi precoce non cambia sostanzialmente la storia naturale della malattia in caso di mesotelioma, ma non si può escludere un vantaggio in caso di tumore polmonare.
24 D.G.R. n. 897/2008 Piano Straordinario Regionale di Prevenzione degli infortuni e malattie professionali triennio Terzo anno (2008) Programma (C) Piano Regionale Amianto. Registro Mesotelioma (Amianto) Risorse dedicate: ,00 Soggetto Creditore: Dipartimento di Epidemiologia c/o ASL ROMA E Azioni di prevenzione nei confronti degli esposti a cancerogeni Risorse dedicate: ,00 Soggetto Creditore: Dipartimento di Epidemiologia c/o ASL ROMA E Mappatura amianto (II fase); Risorse dedicate: ,00 Soggetto Creditore: Laboratorio d Igiene Industriale di Civitacastellana c/o ASL Viterbo Risorse complessive dedicate: ,00
25 D.G.R. n. 813/2009 Piano Regionale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie da lavoro. Triennio Primo anno (2009) Programma (A) (omissis) 3) Azioni di prevenzione verso i lavoratori esposti ad agenti cancerogeni Risorse impegnate ; 4) Mappatura amianto Risorse impegnate ,00 Soggetto creditore: Laboratorio d Igiene Industriale di Civitacastellana c/o ASL Viterbo; Risorse complessive dedicate: ,00
26 LINEE PROGETTUALI PER L ASSISTENZA DEGLI EX ESPOSTI AD AMIANTO Obiettivi e azioni (primo anno) Istituzione del Registro degli esposti ed ex esposti ad amianto - analisi del problema - costituzione database - condivisione ed impiego del database Definizione di un Programma regionale di assistenza sanitaria per gli ex esposti ad amianto con relative Linee Guida ed Indicazioni sulle modalità operative dello sportello amianto - progettazione del Piano Regionale - realizzazione e condivisione delle Linee Guida - indicazioni sulle modalità operative sportello amianto Produzione di materiali di comunicazione multimediali su rischio amianto, counselling antitabagico, sorveglianza sanitaria e allestimento degli sportelli amianto - definizione contenuti - produzione materiali - condivisione e diffusione dei materiali - allestimento sportelli amianto Formazione degli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione da impiegarsi c/o lo sportello amianto, nel counselling e nella sorveglianza sanitaria - corsi di formazione sulla comunicazione del rischio - corsi di formazione sul counselling antitabagico - corsi di formazione sulla sorveglianza sanitaria per gli ex esposti
27 LINEE PROGETTUALI PER L ASSISTENZA DEGLI EX ESPOSTI AD AMIANTO Obiettivi e azioni (secondo anno) Campagna di comunicazione regionale - informazione alla popolazione - manifesti e materiali a stampa - iniziative locali di comunicazione Aperture degli sportelli amianto e attivazione della sorveglianza sanitaria per gli ex esposti - apertura sportelli amianto sul territorio - inizio attività di sorveglianza sanitaria - registrazione dati su strumenti predisposti - condivisione in network operativo regionale Monitoraggio delle attività di sorveglianza sanitaria - predisposizione strumenti di registrazione e raccolta dati - monitoraggio attività di sorveglianza sanitaria - report regionale
28 Benefici derivanti dalla realizzazione degli obiettivi Gli ex esposti vedrebbero soddisfatti i loro bisogni socio-sanitari con modalità adeguate alla varietà dei casi possibili; I lavoratori ex esposti sintomatici beneficerebbero dell essere presi in carico, consigliati, assistiti e curati al meglio; Attraverso l istituzione dei registri degli ex esposti e l apertura degli sportelli amianto si determinerebbe una definizione più chiara del numero degli ex esposti e dell entità dell esposizione stessa; Potrebbe derivarne una più accurata diagnosi di patologie amiantocorrelate ed un migliore riconoscimento delle patologie professionali amianto-correlate; Un accurata opera di informazione e la presa in carico dei soggetti sintomatici potrebbe favorire una più corretta esposizione a dosi di radiazioni per fini diagnostici ed una razionalizzazione dei percorsi sanitari e medico-legali;
29 Benefici derivanti dalla realizzazione degli obiettivi Gli sportelli amianto costituirebbero innovativi strumenti, esperti ed affidabili, per la comunicazione dl rischio alla popolazione; Operatori del Dipartimento di Prevenzione sarebbero formati sulla comunicazione del rischio, aspetto sul quale il SSN è fortemente in ritardo; L allestimento del counselling per gli ex esposti fumatori costituirebbe una nuova competenza di promozione della salute disponibile c/o i Dipartimenti di Prevenzione, utilizzabile per tutta la popolazione del distretto; La popolazione locale avrebbe un sicuro punto di riferimento c/o il Dipartimento di Prevenzione per ottenere informazione corretta; Si determinerebbero nuove ed efficaci modalità di lavoro in rete con ISPEL, INAIL, INPS, COR e SPreSAL, a livello centrale e territoriale, utili anche per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
30 Quale tipo di assistenza sanitaria attivare? Definire i criteri da adottare per l assistenza sanitaria Definire un modello d intervento e di organizzazione Adottare una metodologia di stima e classificazione dell esposizione Individuare e produrre materiali informativi adeguati Definire e graduare l offerta dell assistenza sanitaria Definire criteri di monitoraggio della sua utilità
31 Percorsi di assistenza sanitaria (spunti da valutare) Bisogni socio-sanitari degli ex esposti Struttura di riferimento Prestazioni Operatori necessari Stima della pregressa esposizione anamnesi lavorativa Tecnico della prevenzione Informazione sui diritti previdenziali Sportello Amianto c/o SPreSAL informazione (colloquio opuscoli- audiovisivi) Prevenzione del ca polmonare (nei soggetti fumatori esposti), sostegno psicologico, promozione della salute counselling Personale sanitario Presa in carico nel percorso sanitario regionale care management Diagnosi e cura (soggetti sintomatici e fortemente esposti) Ambulatorio medico Anamnesi Visita medica PFR Medico Infermiere Diagnostica radiologica Rx Torace TAC Tecnico radiologo e Radiologo Reparti ospedalieri di riferimento Trattamento chirurgico e terapie mediche esami istologici, citologici, immunoistochimici Equipe chirurgica e medica ospedaliera riconoscimento malattia professionale (malati) SPreSAL Ospedali INAIL Certificazione medica Riconoscimento e indennizzo Medico Assistenza legale dei familiari superstiti Patronati Associazioni Assistenza medico-legale
32 Cosa si può fare concretamente sul territorio? Attivare/promuovere il rispetto degli obblighi di denuncia ai sensi dell art. 139 del DPR 1124/65 e dell art.10 del D.Lgs. 38/2000, sia a quelli di referto (art. 365 c.p.) da parte dei medici del SSN Coordinare lo scambio di informazioni tra INAIL, COR, Servizi PreSAL, Magistratura, Ospedali utilizzando e mettendo in comune le informazioni raccolte e raccoglibili; Istituire ed implementare il registro degli esposti ed ex esposti; Attivare un adeguato numero di Sportelli Amianto Ricercare attivamente le malattie asbesto- correlate Coordinare e monitorare l attività di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti Formare gli operatori; Campagne di comunicazione rivolte agli ex esposti
33 conclusioni Si ritiene che la sorveglianza sanitaria degli ex esposti, sia utile in quanto permetterebbe di: identificare patologie riconducibili alla pregressa esposizione e favorire il riconoscimento di patologia professionale promuovere la cessazione della abitudine al fumo e favorire stili di vita sani; informare ed assistere i lavoratori ex esposti e le loro famiglie. A tal fine occorre: istituire ed implementare il registro degli esposti ed ex esposti; attivare un adeguato numero di Sportelli Amianto c/o gli SPresSAL progettare, coordinare e monitorare un Piano di Sorveglianza Sanitaria per gli ex esposti della regione con le risorse previste dalla D.G.R. n. 897/2008 tener conto della valutazione costi/benefici
34
35
36
37 La normativa relativa all esposizione ad amianto DPR. 21 luglio 1960, n ( Approvazione delle norme regolamentari per l'attuazione della legge 12 aprile 1943, n. 455, modificata con decreto legislativo 20 marzo 1956, n. 648, sull'assicurazione obbligatoria contro la silicosi e la l'asbestosi) DPR 30 giugno 1965, n (Premio assicurativo aggiuntivo per rischio di asbestosi) DLgs 277/91 Art. 29 Controllo sanitario anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro) Art 4 comma 1 lettera Q e Art. 35 registrazione dei lavoratori esposti Art 35 Registro delle asbestosi e dei mesoteliomi asbesto correlati Legge 257/1992 Art. 9 (registrazione degli addetti) Art 13 (benefici previdenziali) Legge 271 del 1993 Estensione dei benefici previdenziali a tutti i lavoratori esposti all amianto e soggetti all assicurazione INAIL. DPCM 10/12/2002 n. 308 Registri Regionali e Nazionale dei Casi di Mesotelioma DLgs 257/06 (Attuazione della direttiva 2003/18/CE relativa alla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro) Art. 59-sexiesdecies in riferimento all Art. 70 del DLgs 626/94 DLgs 81/08 Art 243 comma 1 registro di esposizione e cartelle sanitarie Art 259 sorveglianza sanitaria Art 260 comma 1 registro di cui all art. 243
38 DLgs 81/08 - Art 243 Registro di esposizione e cartelle sanitarie 1. I lavoratori di cui all'articolo 242 sono iscritti in un registro nel quale è riportata, per ciascuno di essi, l'attività svolta, l'agente cancerogeno o mutageno utilizzato e, ove noto, il valore dell'esposizione a tale agente. Detto registro è istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta per il tramite del medico competente. Il responsabile del servizio di prevenzione ed i rappresentanti per la sicurezza hanno accesso a detto registro. 2. Il medico competente,, provvede ad istituire e aggiornare una cartella sanitaria e di rischio 3. Il datore di lavoro comunica ai lavoratori interessati, su richiesta, le relative annotazioni individuali. 4. In caso di cessazione del rapporto di lavoro, il datore di lavoro invia all'istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro - ISPESL la cartella sanitaria e di rischio del lavoratore interessato unitamente alle annotazioni individuali contenute nel registro e ne consegna copia al lavoratore stesso. 5. In caso di cessazione di attività dell'azienda, il datore di lavoro consegna il registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio all'ispesl. 6. Le annotazioni individuali contenute nel registro di cui al comma 1 e le cartelle sanitarie e di rischio sono conservate dal datore di lavoro almeno fino a risoluzione del rapporto di lavoro e dall'ispesl fino a quarant'anni dallacessazione di ogni attività che espone ad agenti cangerogeni o mutageni.
39 Censimento AReA Censimento nominativo delle aziende appartenenti ai comparti a potenziale rischio di esposizione ad amianto prodotto dall ISPESL sulla base della lista del DM 8/8/1994 incrociando varie banche dati (Camera Commercio, INPS, INAIL, ISTAT).
40 Determinanti principali della stima dell esposizione 1) Aspetti generali 2) Friabilità del materiale 3) Pulizia del posto di lavoro 4) Polverosità ambientale 5) Confinamento materiale 6) Confinamento ambientale
41 Definizione e classificazione di esposto o ex esposto Caratteristiche dell esposizione. Intensità: Alta; Media; Bassa Frequenza/Tempo: Continua lunga; Continua breve; Saltuaria Tipo/Causa Professionale Familiare Il parametro Intensità viene così valutato: - Alta per esposizioni > 100 fibre/litro o in mancanza di misurazioni dirette per lavoratori che, per la specifica mansione svolta, utilizzavano o manipolavano amianto come materia prima o manufatti/materiali che per il contenuto di amianto o le modalità di impiego comportano un elevato rilascio di fibre di amianto (esposizione diretta). A titolo esemplificativo si segnalano i materiali riportati in tabella n. 2 ai paragrafi a), b), c), d), e). - Media per esposizioni tra 20 fibre/litro e 100 fibre/litro o in mancanza di misurazioni dirette per lavoratori che, per la specifica mansione svolta, non utilizzavano personalmente materiali o manufatti contenenti amianto, ma che operavano in ambienti in cui materiali in amianto ad elevato rilascio di fibre, così come individuato al punto precedete, erano utilizzati da altri colleghi (esposizione indiretta). - Bassa per esposizioni < 20 fibre/litro o in mancanza di misurazioni dirette per lavoratori che operavano in ambienti in cui non era previsto l utilizzazione dell amianto, ma vi era presenza di coibentazioni o rivestimenti di impianti o strutture con materiali contenenti amianto (esposizione generica). Rientrano in questo parametro anche i lavoratori, con esposizione diretta o indiretta, che operavano con materiali a basso rilascio di amianto; a titolo esemplificativo si segnalano i materiali riportati in tabella n. 2 ai paragrafi f), g). Il parametro Frequenza/Tempo viene cosi valutato: - Continua lunga una esposizione diretta o indiretta di 10 anni per mansioni che prevedevano lavorazioni continue con manufatti o materiali contenti o in ogni caso una esposizione generica protratta per almeno 20 anni; - Continua breve una esposizione diretta o indiretta superiore a 3 anni o una esposizione generica superiore a 10 anni; - Saltuaria una esposizione occasionale in ambienti con lavorazioni di manufatti o materiali contenenti amianto o in ambienti con presenza di coibentazioni-rivestimenti di impianti o strutture con materiali contenenti amianto (esposizione diretta, indiretta o generica fino ad un massimo di 20 giorni/anno1). Rientrano comunque in questa casistica i lavoratori con esposizioni inferiori ai periodi indicati per la valutazione della tipologia Continua breve. Il parametro Tipo/Causa viene così valutato: - Professionale: esposizione connessa all espletamento di mansione professione; - Familiare: esposizione per manipolazione di indumenti, strumenti o materiali di soggetti esposti professionalmente (esempio spazzolatura tute).
42 Quali norme richiamano l obbligo di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti? DLgs 277/91 art.4 art. 29 comma 4 DLgs 626/94 art. 17 comma 1 art. 69 comma 6 D Lgs 257/2006 art. 59 quinquesdecies D Lgs 81/08 art. 242 comma 6 art. 259
SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E ASSISTENZA DELLE PERSONE ESPOSTE AD AMIANTO NEL LAZIO.
SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E ASSISTENZA DELLE PERSONE ESPOSTE AD AMIANTO NEL LAZIO. Programma ( C ) Piano Regionale Amianto Azioni di prevenzione nei confronti degli esposti a cancerogeni del Piano regionale
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO. Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL)
SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO
DettagliLa formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliAMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi
Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliGestione della presenza amianto in ambienti urbani
Gestione della presenza amianto in ambienti urbani Convegno organizzato dal Ministro della Salute Balduzzi, Verso la II Conferenza Governativa su amianto e patologie correlate Casale Monferrato -17 Settembre
DettagliLa Prevenzione dei Tumori Occupazionali. il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni
La Prevenzione dei Tumori Occupazionali il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni La prevenzione dei tumori occupazionali Premessa L Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC)
DettagliEsposizione ad amianto e rischi correlati: stato dell arte in provincia di Como 24 ottobre 2014
Esposizione ad amianto e rischi correlati: stato dell arte in provincia di Como 24 ottobre 2014 in occasione della Settimana europea per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro Sede di COMO, intervento
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
DettagliSORVEGLIANZA SANITARIA
SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA Definizione e obiettivi Negli anni '80, nel corso di una riunione della Comunità Economica Europea, la sorveglianza sanitaria è stata definita come "la valutazione
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliPiano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008
Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Relazione al 31.12.2008 Regione: Lazio Titolo del progetto: Sorveglianza e prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro Referente: Elisa Romeo Negli ultimi
DettagliArticolo 2 Integrazioni alla L.R. 17/2003 in materia di politiche di sostegno.
Pagina 1 di 6 Leggi Regionali d'italia Lombardia L.R. 31-7-2012 n. 14 Modifiche e integrazioni alla legge regionale 29 settembre 2003, n. 17 (Norme per il risanamento dell'ambiente, bonifica e smaltimento
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliLa figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione
La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione Riferimenti normativi Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81: cd TESTO UNICO SULLA SALUTE
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliPROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI
ISTRUZIONE OPERATIVA N 1/2005 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI RATIFICATO DALLA COMMISSIONE AZIENDALE PER LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliLa tutela della salute negli ambienti di lavoro. La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008
La tutela della salute negli ambienti di lavoro La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008 D.Lgs. 81/2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Art. 18. Obblighi del datore di lavoro
DettagliSeminario su D.Lgs.81/08
Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità
DettagliDomanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.
Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliCorso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
In collaborazione con: Con il coordinamento scientifico di: Tabella 1. Prospetto delle Classi di Laurea Corso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Normativa Con l'introduzione
DettagliNON E STATA ABROGATA LA LEGGE 257 / 92 E TUTTI I RELATIVI DECRETI APPLICATIVI
Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 30.04.2008 TITOLO IX CAPO III : Amianto cosa cambia William
DettagliPROGETTO DI LEGGE N. 0056. di iniziativa del Consigliere regionale Villani, Pesato, Ciocca, Bossetti, Bottari
PROGETTO DI LEGGE N. 0056 di iniziativa del Consigliere regionale Villani, Pesato, Ciocca, Bossetti, Bottari Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 29 settembre 2003 n. 17 Norme per il risanamento
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Aggiornamento delle Linee guida per la metodologia
DettagliDI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE
ATTIVITA LAVORATIVA ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E PSICOTROPE PUNTO DI PARTENZA Decreto legislativo 81 del 2008: Articolo 41: Nei casi ed alle condizioni previste dall ordinamento
DettagliCONSIGLIO REGIONALE ATTI 1979 VI COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE PROGETTO DI LEGGE
REGIONE LOMBARDIA IX LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 1979 VI COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE PROGETTO DI LEGGE Modifiche e integrazioni alla legge regionale 9 settembre 2003, n.
DettagliCOMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE:
COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE: MODIFICHE INTRODOTTE DAL D.Lgs. 3 Agosto 2009, n n 106 Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
Dettagli1785 04/03/2014 DIREZIONE GENERALE SALUTE. Identificativo Atto n. 130
1785 04/03/2014 Identificativo Atto n. 130 DIREZIONE GENERALE SALUTE TRASMISSIONE INFORMATIZZATA DELLA NOTIFICA E DEL PIANO PER I LAVORI DI BONIFICA DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO (ARTT. 250 E 256 D.LGS
DettagliCorsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008
Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Cod. Denominazione del corso Ore Pag. SI1 Formazione per operai/ primo ingresso in edilizia 16 2 SI2 RSPP/ASPP - Responsabili del
DettagliDIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE
DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI
Dettaglipromuove e organizza il Seminario Nazionale
Pagina 1 di 6 promuove e organizza il Seminario Nazionale "LO STATO DELL ARTE DELLA GESTIONE DEL RISCHIO AMIANTO IN ITALIA A 16 ANNI DALL EMANAZIONE DELLA LEGGE N. 257/92 E ALLA LUCE DEGLI ULTIMI AGGIORNAMENTI
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 749 del 26-10-2015 O G G E T T O
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 749 del 26-10-2015 O G G E T T O Istituzione Commissione per la valutazione della richiesta di farmaci non erogabili
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliI registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili
I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili Dott.ssa Rossana Ugenti Direttore Generale del Sistema Informativo e Statistico Sanitario Ministero della salute 6 dicembre
DettagliAMIANTO. Pericoli e rischi
AMIANTO. Pericoli e rischi per la salute e per la sicurezza Pietro Gino Barbieri Direttore Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro ASL Brescia Cemento-amianto: togliamocelo dalla testa I (principali)
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 4, comma 2 del D.Lgs 626/1994, secondo la procedura standardizzata del D.M. 05.12.1996) 1. L AZIENDA 1.1 ANAGRAFICA AZIENDALE Ragione sociale Sede legale Indirizzo
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliProtocollo di intesa. tra. L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) REGIONE LAZIO.
Protocollo di intesa L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) tra e REGIONE LAZIO per l erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria da parte dell istituto
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliLa tutela dei lavoratori esposti ad amianto Dr. Mario Gobbi SPISAL ULSS 20 Verona
Verona, 17 febbraio 2015 La tutela dei lavoratori esposti ad amianto Dr. Mario Gobbi SPISAL ULSS 20 Verona Obblighi del datore di lavoro valuta i rischi dovuti alla polvere proveniente dall amianto, al
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
DettagliCONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA
CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute
DettagliCONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014
CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione
DettagliDipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST
Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST 1 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti (art.37 d.lgs.81/08) 1. Il
DettagliBuone pratiche sulla sorveglianza e prevenzione degli incidenti stradali e domestici
Buone pratiche sulla sorveglianza e prevenzione degli incidenti stradali e domestici ROMA 5 dicembre 2011 2.1.1. Comunicazione dei dati delle sorveglianze e collaborazione con stakeholder esterni al SSR
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE
AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE Convenzione tra l Azienda Sanitaria Locale n. 8 di Cagliari e il Comune di Monastir per la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro D. Lgs. n. 81/08.
DettagliCircolare N.15 del 24 Gennaio 2013. Lombardia. Censimento amianto entro il 30 gennaio 2013
Circolare N.15 del 24 Gennaio 2013 Lombardia. Censimento amianto entro il 30 gennaio 2013 Lombardia: censimento amianto entro il 30 gennaio 2013 Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che,
DettagliREGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro
REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro Art. 1 - Inviolabilità della dignità umana. 1. La Regione del Veneto
DettagliASPETTI SANITARI E VIGILANZA
ASPETTI SANITARI E VIGILANZA Ne consegue che la tutela della salute del lavoratore e fondamentale nel ns ordinamento giuridico; ma come si tutela la salute del lavoratore? 1)assicurando ambienti di lavoro
DettagliCAMPA Mutua Sanitaria Integrativa. Presentazione
Presentazione 1 Denominazione: CAMPA Cassa Nazionale Assistenza Malattie Professionisti Artisti e Lavoratori Autonomi Forma giuridica: Società di mutuo Soccorso ai sensi della legge 3818 del 1886 Data
DettagliAllegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione
Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione
DettagliFORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI
PROGRAMMA CORSI: FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA E AGGIORNAMENTO PER PREPOSTI E PER DIRIGENTI Art. 37 D. Lgs. 81/08
DettagliNota della Uilca sul Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri l 1/4/2008 in attuazione della Legge delega 123/2007
DIPARTIMENTO SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 00187 ROMA VIA LOMBARDIA 30 TEL. 06.420.35.91 FAX 06.484.704 e-mail: dssl@uilca.it pagina web: www.uilca.it UILCA UIL CREDITO, ESATTORIE E ASSICURAZIONI
DettagliLa legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:
IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto
DettagliLEGGE REGIONALE N. 27 DEL 08-09-1999 REGIONE BASILICATA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI REGIONALI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA DA AMIANTO
LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 08-09-1999 REGIONE BASILICATA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI REGIONALI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA DA AMIANTO Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N.
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliPROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO
PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliAREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA
AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie,
DettagliLa Sorveglianza sanitaria
La Sorveglianza sanitaria AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE N. 2 Via Cusmano 1, 93100 - CALTANISSETTA SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Dr. Francesco Di Rosa Dirigente Fisico UOC Radioterapia Esperto Qualificato
DettagliRELAZIONI ART 9 D.Lgs. 257/92
Sezione Prevenzione e Sanità Pubblica RELAZIONI ART 9 D.Lgs. 57/9 Anno fonte: Relazioni inviate dalle ditte che eseguono interventi di bonifica e trasporto amianto riferimento: attività svolte nel territorio
DettagliOrganizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini
Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento
DettagliMappatura delle zone del territorio del Friuli Venezia Giulia con presenza di amianto L'attività di ARPA FVG
Mappatura delle zone del territorio del Friuli Venezia Giulia con presenza di amianto L'attività di ARPA FVG ARPA FVG - Palmanova (UD) Dipartimento Tecnico-Scientifico 1 La norma di riferimento Con la
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 16 maggio 2011, n. 1101
16959 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 16 maggio 2011, n. 1101 DGR 1079/2008. Linee Guida per i siti web delle Aziende ed Istituti Pubblici del SSR e per l utilizzo della posta elettronica certificata.
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliNuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda. Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
Nuovo approccio all attività di sorveglianza sanitaria in Azienda Capo III Sezione I, Art. 25 e Sezione V, Artt. 38 42 D.Lgs. 81/08 e s.m.i. IL MEDICO COMPETENTE Collabora con il datore di lavoro e con
DettagliGLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA
GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA Titolo IX Sostanze Pericolose Capo I Protezione da Agenti Chimici Il rischio infortuni è da ricondurre
DettagliI tumori professionali La prevenzione possibile. Dr.ssa Sabrina Filiberto Dirigente Medico SPSAL-Jesi Area Vasta 2 ASUR Marche
I tumori professionali La prevenzione possibile Dr.ssa Sabrina Filiberto Dirigente Medico SPSAL-Jesi Area Vasta 2 ASUR Marche Cosa sono le neoplasie professionali? Sono neoplasie nella cui patogenesi abbiano
DettagliPiano Mirato di Prevenzione
Da restituire entro il 31 marzo 2016 per posta o mail a: ASL di Como - Dipartimento di Prevenzione Medica Servizio Prevenzione Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Via Castelnuovo, 1 22100 Como (CO) e-mail:
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliContributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL. INAIL-DR Toscana-CONTARP
1 Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL INAIL-DR Toscana-CONTARP Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL 2 Sistemi di gestione della sicurezza Un Sistema di
DettagliREGIONE DEL VENETO ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 173 DEL 19/04/2012
REGIONE DEL VENETO ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 173 DEL 19/04/2012 OGGETTO: Progetto di Promozione del Sistema di Gestione della Sicurezza nelle Strutture
DettagliA.S.L. TO4 Anna a M ar a i r n i a a F ARR R O
A.S.L. TO4 Anna Marina FARRO D.P.R. 21 luglio 1960, n. 1169 Approvazione delle norme regolamentari per l'attuazione della legge 12 aprile 1943, n. 455, modificata con decreto legislativo 20 marzo 1956,
DettagliSTUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.
Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
Dettagliil PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:
REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione
Dettaglisu proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson;
LA GIUNTA REGIONALE Richiamato il decreto legislativo n. 541 del 30 dicembre 1992 recante Attuazione della direttiva 92/28/CEE concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano ; richiamato il decreto
DettagliOggetto: Individuazione delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare nella Regione Lazio LA GIUNTA REGIONALE
Oggetto: Individuazione delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare nella Regione Lazio LA GIUNTA REGIONALE Su proposta del Presidente della Regione Lazio, lo Statuto della Regione Lazio;
DettagliCommissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG)
Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08 Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Ivo Dagazzini Rappresentante delle Regioni per la Regione Veneto Direttore
DettagliA TUTTI I DIPENDENTI
Scuola Paritaria D.D. 29.12.2000 legge 62/2000 Circolare n. 79 del 05 aprile 2011 A TUTTI I DIPENDENTI Oggetto: Attestazioni di malattia: indicazioni sulle nuove modalità di trasmissione. Si allega il
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Rapporto nazionale sull utilizzo
DettagliInformazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella
Informazione per pazienti Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Questo opuscolo è stato realizzato per fornire alcune utili informazioni sul percorso seguito
DettagliRACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI D AULA. PROPOSTE DI LEGGE N. 117-127 <<Interventi per garantire l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore>>
RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI D AULA sulle PROPOSTE DI LEGGE N. 117-127 Legge approvata nella seduta pomeridiana n. 207
DettagliNapoli, 9 aprile 2010. Il contrasto delle patologie femminili nel mercato del lavoro - azioni e prospettive tra le parti sociali
Napoli, 9 aprile 2010 Il contrasto delle patologie femminili nel mercato del lavoro - azioni e prospettive tra le parti sociali RSA / RLS Norme principali di riferimento Art. 3-32-35-41 della Costituzione
DettagliProtocollo di intesa. tra
Protocollo di intesa tra L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) con Sede in Roma, Via IV Novembre, 144 (CF 01165400589), rappresentato dal Presidente Massimo De
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME
ACQUI TERME Corso di formazione Divieto di assunzione bevande alcoliche per gli insegnanti Linee di indirizzo della Regione Piemonte per la verifica di assenza di rischi alcolcorrelati del 22 ottobre 2012
DettagliGUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 delle Modalità di Applicazione delle Tariffe dei Premi (D.M. 12.12.2000) nei primi due anni
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO
«DVR _ STRESS LAVORO CORRELATO» Pagina 1 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09) conforme
DettagliAGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16
TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo
Dettagli