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2 INDICE pag. 3 pag. 5 pag. 6 pag. 8 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 21 pag. 22 pag. 23 Premessa Convegno a Mantova Collaborazione con PROGETTO ADS Incontri di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza e incontri con familiari di persone fragili Formazione a Castiglione Formazione a Suzzara Formazione ad Asola Formazione a Pegognaga Formazione a Mantova Attività di consulenza Collaborazione con i Giudici Tutelari: il Protocollo d intesa Implementazione dell Elenco degli Amministratori di Sostegno e modifica del regolamento La newsletter AdSinform@ Guida per MMG pag. 27 PROGETTI ANNO 2012 pag. 28 All. 1 - Rassegna stampa Pagina 2 di 36

3 Premessa L Ufficio di Protezione Giuridica, istituito dall ASL della Provincia di Mantova con Delibera n. 398 del 28 Agosto 2008, ai sensi della Legge Regionale 12 marzo 2008 n. 3 Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio sanitario, si affianca a tutte le istituzioni pubbliche e private che già si occupano di questi temi. Tra gli obiettivi che persegue, quelli di promuovere il benessere e l inclusione sociale della persona, della famiglia e della comunità e, ispirandosi ai principi del rispetto della persona e della valorizzazione della famiglia, quelli di favorire e accelerare i procedimenti per il riconoscimento degli strumenti di tutela delle persone incapaci e dell amministrazione di sostegno. L anno 2011, il terzo anno di attività dell Ufficio, ha visto il consolidamento della struttura organizzativa dell UPG nonché la realizzazione delle attività programmate nel 2010 per il 2011 e lo sviluppo di altre azioni pensate in itinere. A titolo di cornice, un pensiero, così bene espresso dal prof. Cendon, in un suo articolo del 9 dicembre 2012: INTERDIZIONE? NO GRAZIE, COME NO AGLI UCCELLI IMPAGLIATI 1. Chissà se con un po di metafore si riuscirà a convincere qualche giudice riottoso, fra quelli che ancora circolano per l Italia, a smettere di interdire il prossimo; e ad utilizzare invece come strumento per la salvaguardia delle persone fragili di qui in avanti - sempre e soltanto l amministrazione di sostegno. 2. Mi soffermo qui su un solo punto. Un argomento dei fautori (stavo per dire fissati ) dell interdizione è che siccome l interdizione c è ufficialmente, nel codice, questo significa che bisogna ogni tanto utilizzarla. Ecco una vera sciocchezza, ecco qualche contro-osservazione rivolta a chi la pensa così. 3. Pure al di fuori dell area degli istituti di protezione stabilizzata, dico subito, vale lo stesso discorso. L art. 145 c.c. mettiamo: dice che, se due coniugi non vanno d accordo su questioni fondamentali, ma non pensano ancora di separarsi, anzi tutto sommato si vogliono bene, il giudice, ove loro glielo chiedano espressamente, prenderà o suggerirà lui la soluzione da adottare. Difficile pensare a una norma più balorda di questa, nata già morta nel 1975, come tanti psicologi e sociologi della famiglia potrebbero spiegarci: le applicazioni si contano sulla punta delle dita in effetti, aprire i repertori di giurisprudenza degli ultimi trent anni per credere! Secondo voi, il fatto che ci sia ancora nel c.c. formalmente - sarà una buona ragione per applicarla ogni tanto a tutti i costi? Cioè, marito e moglie sono lì, Sandra e Roberto poniamo, di anni 26 lei 29 lui, liti gano se fissare la residenza a Cagliari (come vorrebbe lui) o a Venezia (dove vorrebbe lei). Ha senso secondo voi che un sabato mattina arrivi a casa loro un ufficiale giudiziario, che dica: Ehi, voi due, forza, siete stati selezionati, questo art. 145 c.c. ogni tanto bisogna applicarlo, andate subito dal giudice, che vi aspetta, sarà lui a decidere dove dovete andare ad abitare, no, non potete rivolgervi al parroco o al consultorio o a quel bisnonno saggio per farvi consigliare, neanche un amico fidato va bene, ci vuole una via d uscita più formale stavolta, la norma ce l abbiamo, abrogato non è stato l art. 145 c.c., applicarlo ogni tanto dobbiamo!. 4. Si potrebbero trovare altri 200 istituti così, sparpagliati nei vari libri del codice civile, per non parlare poi delle leggi speciali, apriamo anzi un concorso fra i nostri lettori, segnalateci delle figure giuridiche morte che sulla carta esistono ancora, va bene anche il penale, chi vince avendo Pagina 3 di 36

4 trovato l ipotesi più strana potrà scrivere un saggio sul tema: Chi vuol interdire gli altri può farlo; ma chi vuole interdire gli altri è per ciò stesso lui da interdire. 5. Insomma. Tutti abbiamo una soffitta o una cantina o uno sgabuzzino in cui riponiamo periodicamente le cose che non ci servono più e che al momento non sappiamo, però, come e dove buttare (pesa troppo, non c è tempo, è infilata sotto altre sedici cose e da buttare via anch esse, chissà un giorno magari). Il fatto che sia ancora in casa, quell ordigno, non vuol dire - mi pare - che sia cosa utile, nobile, attuale, che deve tornare in agenda ogni tanto. L apparecchio televisivo (farà anche tenerezza...) col tubo catodico, anni 60, grande come un boiler, senza telecomando? La vasca da bagno del periodo bellico, scrostata, con quelle forme fuori moda, dove neanche la nonna voleva più fare il bagno? Perché non l abbiamo buttata ancora via (la vasca)? Perché costa il trasbordo, magari, perché pesa, perché me ne sono dimenticato, perché quei giorni che avevo le ferie mi faceva male il braccio, perché è impolverata. Perché, quella volta che c era quell amico col camioncino, e volevamo in effetti caricarla e portarla in quella discarica selvaggia e illegale in periferia poi abbiamo deciso che era un gesto incivile, e ce la siamo tenuta. 6. Stesso discorso per: - il quadro verista col bambino che piange, le lacrime in trasparenza, che abbiamo dovuto sopportare fin da piccoli e che ora è buttato da qualche parte; - la collezione delle dispense-fascicoli di cucina della cugina di terzo grado anni cinquanta (le dispense) che sono là ancora sul pavimento, incellofanate; - il rimasuglio imballato della caserma che forse è fatto con l amianto, nessuno l ha più aperto da quella volta; - le carogne spiumate di quei rondoni che s infilavano dal lucernario e andavano a morire, poveretti, dietro il mucchio di carbone; - la pendola rotta e monumentale color marrone lucido che aveva quel ticchettio lugubre, triste come la fame, che pesava due quintali (deve pesarli ancora), in fondo alla cantina. - la damigiana gigantesca col vino andato in aceto già dieci anni (ma era bianco o rosso?); - i vestiti grigi della prozia che aveva ballato con Petrolini, al varietà, negli anni 30, dentro quel baule marrone della soffitta (i vestiti, non la prozia, morta 47 anni fa e onestamente sepolta); - gli uccelli impagliati con gli occhi terribili che ci impaurivano già a sei mesi di età, e che nessuno ha più avuto il coraggio di buttare, per rispetto della memoria del cugino Filippo, che quarant anni aveva a quell hobby funerario e che nessuno contrastava perché era un po strano e aveva un cattivo carattere. Sono là quegli aggeggi, fisicamente esistono, nessuno li ha bruciati, non si sono consumati, non servono più a niente però. Per le stesse funzioni valgono oggi altri cose, non fanno male, non lasciano segni, sono innocue e pulite, raggiungono lo scopo, chi le usa è più contento, a richiederle con più insistenza sono proprio categorie come gli anziani, quelli con la testa nelle nuvole, i carcerati, le ragazze anoressiche, gli autistici, i sordi. Solo a qualche mente contorta potrebbe venire in testa di proporre oggi - come in un film dell orrore - di tirarli fuori dal buio e dalla ragnatele sotto cui giacciono, e di ricominciare ad usarli. Pagina 4 di 36

5 Convegno a Mantova Come evento di apertura delle attività del 2011, abbiamo organizzato - grazie alla collaborazione con Progetto ADS A sostegno di un opportunità - un Convegno tenutosi il 22 gennaio, con la partecipazione del Prof. Cendon, il padre della Legge n. 6/2004 istitutiva dell amministrazione di sostegno. Pagina 5 di 36

6 Collaborazione a progetto regionale Progetto ADS Il Direttore Generale dell ASL ha firmato, nel novembre 2010, il protocollo di intesa e di adesione al progetto regionale ADS: A SOSTEGNO DI UNA OPPORTUNITA - in qualità di partner istituzionale - con Provincia di Mantova e CSVM. A seguito, tale protocollo è stato recepito con Deliberazione ASL n. 529 del 29/12/2010. La collaborazione così formalizzata è stata un importante occasione non solo di raccordo con tutte le associazioni che hanno aderito al progetto, ma anche di forte impulso alle idee progettuali di questo Ufficio. Il Progetto AdS si pone l'obiettivo di assicurare in ogni provincia lombarda la presenza competente e stabile di una rete interassociativa in grado di svolgere funzioni diversificate utili allo sviluppo di servizi per la protezione giuridica delle persone fragili. Ufficialmente attivato a Mantova nell ottobre 2010, il progetto AdS prevede azioni dedicate in ogni provincia lombarda orientate alla progettazione, realizzazione e accompagnamento dei piani di intervento territoriali individualizzati. I soggetti promotori e finanziatori sono: Fondazione Cariplo, Coordinamento regionale dei CSV ( in rappresentanza dei Centri di Servizio per il Volontariato provinciali) e Co.Ge. Lombardia (Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato in Lombardia). Partner istituzionale Regione Lombardia, con il compito di garantire il raccordo istituzionale con le ASL (circolare attuativa n.9 del 27 giugno 2008) e, nel rispetto del principio di sussidiarietà, stimolare il coinvolgimento degli enti pubblici territoriali ( DGR n. 8/100529). I partner attuatori sono l Associazione milanese Oltre noi la vita e l Associazione Ledha, che si sono poste la principale finalità di sostenere la diffusione e il consolidamento della figura dell Amministratore di Sostegno (AdS) nel territorio lombardo in modo coerente con i principi ispiratori della legge e promuovere azioni di supporto ai Servizi di Protezione Giuridica delle persone fragili. Gli obiettivi specifici del progetto si riassumono in: INFRASTRUTTURAZIONE SOCIALE: rafforzare la capacità del terzo settore di occuparsi di autotutela o advocacy dotare i territori di servizi di supporto al sistema della protezione giuridica (almeno uno per ambito provinciale) in grado di diffondere e sostenere nel tempo la figura dell AdS Pagina 6 di 36

7 favorire la nascita o il rafforzamento di reti provinciali tra i soggetti del pubblico e del privato sociale coinvolti nell attuazione della legge attivare un coordinamento stabile delle esperienze e dei servizi che si struttureranno nei territori FORMAZIONE E ANIMAZIONE: informare e formare le famiglie e gli operatori sociali (pubblici e privati) sensibilizzare i territori per reperire volontari disposti a diventare amministratori di sostegno formare le persone che intendono svolgere, personalmente o attraverso le organizzazioni di appartenenza, la funzione di amministratore di sostegno Grazie alla collaborazione e all opportunità offerta dal progetto, è stato possibile organizzare corsi di formazione rivolti sia a volontari e familiari che a operatori, avvocati, responsabili di strutture. Pensando alla struttura territoriale della provincia di Mantova, ci siamo orientati a definire un corso per operatori e volontari per ogni area geografica: Alto mantovano (Castiglione), Basso mantovano (Suzzara) e Mantova (nel 2012) e un corso per volontari per ogni distretto (Asola per il Distretto di Asola, Pegognaga per il Distretto di Suzzara e Mantova per l omonimo Distretto nel corso del 2011, i restanti tre nel 2012). L affluenza è stata notevole: Corso di formazione per operatori dell Alto Mantovano a Castiglione d/s: n. 90 partecipanti Corso di formazione per operatori del Basso Mantovano organizzato a Suzzara: n. 113 partecipanti Corso di formazione per volontari del Distretto di Asola organizzato ad Asola: n. 36 partecipanti Corso di formazione per volontari del Distretto di Suzzara organizzato a Pegognaga: n. 18 partecipanti Corso di formazione per volontari del Distretto di Mantova organizzato a Mantova: n. 82 partecipanti Pagina 7 di 36

8 Incontri di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza e incontri con familiari di persone fragili Incontri di sensibilizzazione nei distretti (2010/2011) Propedeutici ai corsi di formazione, gli incontri di sensibilizzazione hanno visto la partecipazione della cittadinanza locale nei diversi luoghi di incontro. Incontro di Suzzara (maggio 2010): incontro organizzato dalla Cooperativa CHV 30 partecipanti Ospiti (in ordine di intervento) Fausto Banzi (Assessore provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie); Ivano Africani (Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Suzzara); Carlo Prezzi (Direttore Sociale dell Asl Mantova); Zaccheo Moscheni (Coordinatore Regionale del progetto Ads); Lina Barbato (Associazione Oltre noi la Vita); Serena Zoboli e Luca U- ghini (Ufficio di Protezione Giuridica dell Asl Mantova); Claudio Bollani (ex Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Suzzara); Carlo Alberto Costa (Cooperativa CHV). Incontro di Ostiglia (settembre 2010): Incontro organizzato in collaborazione con la Consulta del Volontariato di Ostiglia - 35 partecipanti Ospiti (in ordine di intervento): Viviana Malavasi (Assessore ai servizi sociali del Comune di Ostiglia; Claudio Piccina (Ufficio di Piano di Ostiglia); Fausto Banzi (Assessore provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie); Carlo Prezzi (Direttore Sociale dell Asl Mantova); Zaccheo Moscheni (Coordinatore Regionale del progetto Ads); Daniela Polo (Associazione Oltre noi la Vita); Serena Zoboli e Luca U- ghini (Ufficio di Protezione Giuridica dell Asl Mantova); Andrea Pinotti (Direttore del Dipartimento Salute Mentale dell A.O. Carlo Poma); Maria Elena Gabrielli (Sindaco di Borgofrancoe Amministratore di Sostegno); Vittorio Movia (Presidente della Consulta del Volontariato di Ostiglia). Incontro di Cavriana (ottobre 2010): Incontro organizzato in collaborazione con l Ufficio di Piano di Castiglione delle Stiviere 30 partecipanti - Ospiti (in ordine di intervento): Mario Ben Hur Tondini (Sindaco di Cavriana); Carlo Maccari (Assessore Regionale); Gianluca Bertagna (Ufficio di Piano di Castiglione delle Stiviere); Fausto Banzi (Assessore provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie); Carlo Prezzi (Direttore Sociale dell Asl Mantova); Zaccheo Moscheni (Coordinatore Regionale del progetto Ads); Daniela Polo (Associazione Oltre noi la Vita); Serena Zoboli e Luca Ughini (Ufficio di Protezione Giuridica dell Asl Mantova); Federica Pozzi (Avvocato e Amministratore di Sostegno). Incontro a Viadana (ottobre 2010): incontro organizzato in collaborazione con la Consulta del Volontariato di Viadana 15 partecipanti - Ospiti (in ordine di intervento): Fausto Banzi (Assessore provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie); Lidia Culpo (Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Viadana); Daniela Ottoni (Ufficio di Piano di Viadana); Zaccheo Moscheni (Coordinatore Regionale del progetto Ads); Daniela Polo (Associazione Oltre noi la Vita); Serena Zoboli e Luca Ughini (Ufficio di Protezione Giuridica dell Asl Mantova); Veronica Lanfredini (Avvocato e Amministratore di Sostegno); Fanny Zangelmi (Associazione Oltre la Siepe e Amministratore di Sostegno) Incontro a Castel Goffredo (dicembre 2010): incontro organizzato in collaborazione con il Coordinamento dei Soggetti non Profit di Asola 25 partecipanti Ospiti (in ordine di intervento: Fausto Banzi (Assessore provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie); Carlo Prezzi Pagina 8 di 36

9 (Direttore Sociale dell Asl Mantova); Claudio Vincenzi (Ufficio di Piano di Asola); Mauro Falchetti (Sindaco di Castel Goffredo); Daniela Polo (Associazione Oltre noi la Vita); Serena Zoboli e Luca Ughini (Ufficio di Protezione Giuridica dell Asl Mantova); Convegno di Mantova (gennaio 2011): 150 partecipanti Stanislao Cavandoli (Presidente della Fondazione delle Comunità Mantovane); Fausto Banzi (Assessore provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie); Carlo Prezzi (Direttore Sociale dell Asl Mantova); Graziella Goi (Presidente di Anffas Onlus Mantova); Paolo Cendon (Professore ordinario di diritto presso l Università degli Studi di Trieste); Matteo Magri (Avvocato del Foro di Mantova); Mauro Bernardi (Giudice Tutelare del Tribunale di Mantova); Daniela Polo (Associazione Oltre noi la Vita). Incontri con le Famiglie di persone che versano in stato di fragilità Nell ambito e per la promozione del Progetto AdS, sono stati inoltre organizzati incontri informativi con familiari di persone che versano in stato di fragilità, finalizzati a fornire prime nozioni di base sull istituto dell amministrazione di sostegno e stimolarne la successiva partecipazione ai percorsi formativi previsti su quel territorio. Agli incontri ha sempre partecipato un componente dell Ufficio di protezione Giuridica dell ASL di Mantova, con funzioni di supporto e consulenza giuridica e sociale, in affiancamento all operatore di riferimento del Progetto. Giugno Incontro con le famiglie di persone fragili residenti a Mantova Operatori del Progetto presenti: Lorenzo Tornaghi e Massimiliano Artioli Associazioni del Progetto coinvolte: Anffas Onlus Mantova, Associazione Genitori Casa del Sole, Associazione Volontari Curtatone Operatori dell Ufficio Giuridico dell ASL Mantova intervenuti: Dott. Luca Ughini Altri interventi: Giuseppina Nosé (Associazione Oltre la Siepe); Dott.sa Cecilia Donzelli (Azienda Ospedaliera Carlo Poma L incontro è stato organizzato presso la sala convegni dell Istituto Isabella D Este e ha visto la partecipazione di 20 famigliari di persone che versano in stato di fragilità Luglio Incontro con le famiglie di persone fragili residenti nel distretto di Asola Operatori del Progetto presenti: Massimiliano Artioli Associazioni del Progetto coinvolte: Associazione Con Noi e dopo di Noi, Associazione Alba, Coordinamento dei soggetti non profit di Asola Operatori dell Ufficio Giuridico dell ASL Mantova intervenuti: Dott. Luca Ughini Altri interventi: Maria Angela Gorgaini (Associazione Con Noi e dopo di Noi); L incontro è stato organizzato a Castel Goffredo presso la cooperativa Bucaneve ha visto la partecipazione di circa 20 famigliari di persone che versano in stato di fragilità Settembre Incontro con le famiglie di persone fragili residenti a San Benedetto Po - Operatori del Progetto presenti: Massimiliano Artioli Associazioni del Progetto coinvolte: Associazione La Rondine Operatori dell Ufficio Giuridico dell ASL Mantova intervenuti: Dott. Luca Ughini Altri interventi: Ilaria Morandi (Assessore ai servizi sociali del Comune di San Benedetto Po); L incontro è stato organizzato presso la sala civica del Polirone e ha visto la partecipazione di circa 15 famigliari di persone che versano in stato di fragilità. Pagina 9 di 36

10 Ottobre Incontro con le famiglie di persone fragili utenti della Cooperativa Agorà - Operatori del Progetto presenti: Lorenzo Tornaghi Operatori dell Ufficio Giuridico dell ASL Mantova intervenuti: Dott. Luca Ughini L incontro è stato organizzato presso la sede della Cooperativa Agorà di Rivarolo Mantovano e ha visto la partecipazione di circa 30 famigliari di persone in stato di fragilità. Novembre Incontro con le famiglie di presone fragili utenti dell Ass. Comitato Viadanese di Solidaritetà Operatori del progetto presenti: Massimiliano Artioli Associazioni della Rete presenti: La Rondine (Luciano Torresan). L incontro è stato organizzato da Avulss Viadana e dalla Consulta del Volontariato di Viadana e ha visto la partecipazione di 14 famigliari di persone in stato di fragilità oltre che dell Assessore ai servizi sociali del Comune di Viadana Ines Sartori e del Presidente della Consulta del Volontariato di Viadana Marilena Flisi. Altri due incontri sono previsti nel corso dell anno 2012, nei rimanenti ambiti territoriali. Pagina 10 di 36

11 Formazione a Castiglione rivolta a operatori e avvocati Pagina 11 di 36

12 Formazione a Suzzara rivolta a operatori e avvocati Pagina 12 di 36

13 Formazione a Asola rivolta a volontari, familiari e associazioni Pagina 13 di 36

14 Formazione a Pegognaga rivolta a volontari, familiari e associazioni Pagina 14 di 36

15 Formazione a Mantova rivolta a volontari, familiari e associazioni Pagina 15 di 36

16 Attività di consulenza Si compie in orientamento, consulenza, supporto ai familiari, ai servizi sociali degli Enti Locali, alle strutture residenziali nella presentazione del ricorso per la nomina dell Amministratore di Sostegno (anche per il tramite degli Sportelli Unici ASL ubicati presso le sedi principali dei Distretti Socio sanitari) e in consulenza agli Amministratori di Sostegno nello svolgimento della loro attività, ivi compresa la stesura periodica del rendiconto da presentare al Giudice Tutelare. Sono state definiti alcuni fac-simili ad uso degli operatori, per facilitare la stesura dei ricorsi. Dai dati di attività riportati sotto comparativi dei tre anni , si può desumere quanto la funzione di supporto ai familiari o agli operatori di altri servizi abbia notevolmente impegnato soprattutto l Ufficio Centrale, con ottimi risultati anche grazie alla competenza specifica del collega Luca Ughini. I numeri non rendono l idea di quanto lavoro ci sia dietro a quello che chiamiamo caso, se solo si pensa che in una singola consulenza familiare rientrano vari step (conoscenza della situazione, illustrazione del significato della tutela, indicazione sui documenti da produrre, appuntamento per stesura ricorso, indicazioni accessorie), così come in una singola consulenza ad operatori di altri servizi (ivi compresa l eventuale individuazione di un nominativo dall Elenco degli Amministratori di sostegno, la presentazione allo stesso del caso, l organizzazione dell incontro con il beneficiario o il ricorrente). n. consulenze 2009 n. consulenze 2010 n. consulenze 2011 UFFICIO CENTRALE SPORTELLO ASOLA 2 1 SPORTELLO GUIDIZZOLO SPORTELLO MANTOVA SPORTELLO OSTIGLIA SPORTELLO SUZZARA 6 6 SPORTELLO VIADANA 5 7 TOTALE La collaborazione con gli Sportelli territoriali è, di fatto, partita con l anno Per quanto riguarda le difformità tra i sei distretti territoriali, va specificato che non tutte le richieste di consulenza passano necessariamente per lo Sportello, in quanto per complessità o per invio esterno - talvolta vengono dirottate all Ufficio Centrale. Quest ultimo ha contato nel 2011 la predisposizione di oltre 60 ricorsi. Pagina 16 di 36

17 Collaborazione con Giudici Tutelari: il Protocollo d intesa Il protocollo d intesa siglato dal Tribunale di Mantova e dall ASL in data 29 giugno 2011 è stato recepito da deliberazione ASL n. 280 del successivo 19 luglio. Il contenuto dell accordo, soprattutto riferito a presupposti e legittimazione per la presentazione del ricorso introduttivo, alle problematiche legate al consenso informato e alla gestione dell Elenco Provinciale degli Amministratori di sostegno, è il frutto dei contatti e della collaborazione che ormai da due anni intercorrono tra i Giudici Tutelari e l UPG dell ASL di Mantova e rappresenta per l UPG un importante strumento per fornire in modo preciso e completo orientamento e consulenza alle famiglie, alle strutture residenziali, ai servizi sociali e sanitari. Il protocollo, come è nella sua natura, rispecchia e riporta gli orientamenti assunti dal Tribunale locale in materia di amministrazione di sostegno e rappresenta un primo passo verso una condivisione sempre più in doppio senso tra il Tribunale e il nostro Ufficio. Si riporta di seguito il testo integrale. Pagina 17 di 36

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21 Implementazione dell Elenco provinciale degli Amministratori di Sostegno e modifica del regolamento Dagli incontri con i Giudici Tutelari del Tribunale era emersa la forte necessità di poter disporre di un elenco di volontari disposti ad assumere l incarico di AdS, quando la scelta non è desumibile dal ricorso. Con Deliberazione ASL n. 19 del 27 gennaio 2010 Istituzione Elenco Provinciale degli Amministratori di Sostegno ed approvazione del relativo Regolamento di accesso e gestione abbiamo dato avvio alla raccolta di candidature con il duplice obiettivo di: - rendere visibili gli AdS volontari che hanno già l incarico (spesso la visibilità crea emulazione)e le Associazioni che si rendono disponibili; - fornire candidature dei volontari formati ma non ancora nominati a chi necessita di un ADS esterno alla famiglia. Gli attuali Giudici Tutelari hanno preferito demandare all UPG la completa gestione dell Elenco e la funzione di raccordo tra il richiedente e il volontario individuato. Nel caso in cui venga presentato al Giudice un ricorso privo di indicazioni sull AdS, spesso viene nominato AdS l Assessore ai Servizi Sociali pro tempore o il Sindaco pro tempore del Comune di residenza del beneficiario, nonché professionisti di fiducia del Tribunale. L Elenco, con la nuova regolamentazione definita della Deliberazione ASL n. 335 del 8/09/2011, ha struttura provinciale unitaria articolata in tre sezioni: SEZIONE A Persone fisiche SEZIONE B - Soggetti di cui al Titolo II c.c. (ex art. 408 ultimo comma c.c.) ovvero Persone Giuridiche Pubbliche - Associazioni o Fondazioni Riconosciute e non riconosciute. Attualmente l Elenco Provinciale degli Amministratori di Sostegno comprende n. 81 volontari aderenti, di cui 29 già nominati e 52 a disposizione. Alla sezione B, sino ad ora tre sono le Associazioni iscritte. L obiettivo è quello di ampliare il numero degli iscritti in modo da coprire le necessità di tutto il territorio provinciale. Pagina 21 di 36

22 La newsletter Collegata con il corso di formazione, la Newsletter vuole rappresentare un fil rouge tra Ufficio di Protezione Giuridica e volontari e operatori del settore, attraverso l invio trimestrale attraverso mail di un file con informazioni, aggiornamenti e notizie relative al tema. Pagina 22 di 36

23 Guida per MMG Abbiamo pensato di proporre una miniguida (in allegato) destinata ai Medici di Medicina Generale che spesso si imbattono in problemi di fragilità familiari, primi interlocutori in caso di disabilità sopravvenute a carico di pazienti già conosciuti. La Guida, grazie alla collaborazione con il Dipartimento Cure Primarie, è stata inserita sul sito aziendale, area Intranet dedicata ai MMG. Premessa alla lettura L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO: MINIGUIDA AD USO DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE La Legge n. 6 del 9 gennaio 2004 "Introduzione nel libro primo, titolo XII, del codice civile, del capo I, relativo all istituzione dell amministrazione di sostegno e modifica degli articoli 388, 414, 417, 418, 424, 426, 427 e 429 del codice civile in materia di interdizione e di inabilitazione, nonché relative norme di attuazione, di coordinamento e finali" è un provvedimento di alto profilo etico che intende fornire a persone incapaci, anche solo temporaneamente, di provvedere alla cura della propria persona e/o dei propri interessi un concreto sostegno esistenziale evitando, fin quando possibile, di ricorrere allo strumento della interdizione che, come noto, tende a cancellare ogni autonomia del soggetto e lo rende in tutto e per tutto dipendente dal tutore. Tra le disposizioni caratterizzanti la legge va ricordato l'obbligo, per i responsabili dei Servizi Sanitari e Sociali, di informare l Autorità Giudiziaria ove sussistano le condizioni di attivazione della Amministrazione di Sostegno (art. 406). L Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova ha istituito, a tal proposito, l Ufficio di Protezione Giuridica, con funzioni di: - orientamento, consulenza, supporto ai familiari, ai servizi sociali degli Enti Locali, alle strutture residenziali nella presentazione del ricorso per la nomina dell Amministratore di Sostegno, nella gestione del ruolo, nella valorizzazione della rete parentale/amicale; - attività di reperimento degli Amministratori di sostegno, tramite azioni di sensibilizzazione, collaborazioni con l associazionismo locale, organizzazione di corsi di formazione e predisposizione e gestione dell Elenco provinciale degli Amministratori di Sostegno; - sostegno/consulenza agli Amministratori di Sostegno nello svolgimento della loro attività, anche attraverso l organizzazione di gruppi permanenti di confronto e counseling; - raccordo istituzionale con gli Uffici del Giudice Tutelare competente. Guida alla applicazione della Legge La Legge n. 6 del 2004 ha introdotto la figura dell'amministratore di sostegno con la "finalità di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto od in parte di autonomia (è importante notare che la perdita di autonomia può essere anche soltanto temporanea), nell'espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno, temporaneo o permanente" (Art. 1). Pagina 23 di 36

24 Condizioni necessarie per la nomina dell'amministratore di sostegno La persona interessata deve trovarsi nella condizione di impossibilità, sia pure parziale e temporanea, di provvedere alle proprie necessità e/o ai propri interessi. (art. 404 c.c.). Va sottolineato che il semplice sussistere di tale condizione non comporta né l'obbligo di richiesta né quello di attivazione: essa è quindi un requisito necessario, ma non sufficiente. Le patologie che affliggono il potenziale beneficiario devono avere rilevanza psichiatrica/psicologica (non è sufficiente la menomazione esclusivamente fisica) ed essere attuali (cioè affliggere il beneficiario nel momento in cui viene proposto il ricorso e non essere solo potenziali o future). Chi può richiedere la istituzione dell'amministratore di sostegno (AdS) La istituzione dell'ads può essere richiesta anzitutto dallo stesso interessato, anche se minore (ma solo nell ultimo anno di minore età), interdetto o inabilitato (art. 406 c.c.), dal coniuge o dalla persona stabilmente convivente e dai parenti entro il quarto grado(art. 417 c.c.), da strutture sociosanitarie pubbliche o private, dallo stesso Pubblico Ministero. Se il ricorso concerne persona interdetta o inabilitata il medesimo è presentato congiuntamente all'istanza di revoca dell'interdizione o dell'inabilitazione davanti al Giudice competente per quest'ultima. Se l'interessato è un interdetto o un inabilitato, il decreto (di nomina dell'amministratore di sostegno) è esecutivo dalla pubblicazione della sentenza di revoca dell'interdizione o inabilitazione; se l interessato è un minore non emancipato, il decreto è esecutivo dal momento in cui la maggior età è raggiunta (art. 405 c.c.). Come avviene la scelta dell'ads Il Giudice Tutelare (G.T.) sceglie l'ads tra le figure proposte dal soggetto che ne richiede la attivazione oppure di propria iniziativa. Il G.T. preferisce, ove possibile, la persona designata dall'interessato oppure il coniuge che non sia separato legalmente, la persona stabilmente convivente, il genitore, il fratello/sorella, il parente entro il IV grado. (art. 408 c.c.). La persona designata dall interessato o indicata dal ricorrente non deve per forza essere un parente del beneficiario, l importante è che sia persona idonea a svolgere l incarico. Come già precisato "non possono ricoprire le funzioni di Amministratore di sostegno gli operatori dei servizi pubblici o privati che hanno in cura od in carico l'interessato". Effetti della amministrazione di sostegno Il beneficiario viene assistito o rappresentato, nel compimento degli atti individuati nel decreto di nomina (e solo in essi), dall Amministratore di sostegno. Il beneficiario, comunque, conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria dell'amministratore di sostegno. Il beneficiario può in ogni caso compiere gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana" (art. 409). Revoca dell'amministratore di sostegno Può essere richiesta al G.T. dall'interessato, dallo stesso AdS, dal Pubblico Ministero, dal soggetto che ne ha proposto la istituzione o da uno dei soggetti che ne avevano la facoltà (art. 413 c.c.). Va indirizzata al Giudice Tutelare una istanza motivata nella quale va precisato come non sussistano più le condizioni che hanno reso necessaria la nomina dell'ads. Pagina 24 di 36

25 Elementi minimi da inserire nel Ricorso per la nomina dell'amministratore di sostegno, rivolto al Giudice Tutelare (art. 407 c.c.) - Generalità, residenza e dimora abituale del beneficiario; - sintetica ed aggiornata relazione clinica sulle condizioni fisiche e psichiche del soggetto interessato, con particolare riguardo alle sue condizioni intellettive e volitive, al suo grado di autonomia, alla sua capacità di prendersi cura della propria salute e dei propri interessi. Va precisato se le limitazioni di tali funzioni siano parziali o totali, temporanee o permanenti; - indicazione degli ambiti nei quali si richiede la nomina dell'ads, in particolare gli atti che l AdS debba compiere, in assistenza o rappresentanza esclusiva, data la impossibilità del beneficiario di compierli autonomamente (consenso informato, gestione dei beni del beneficiario o di parte di essi, rapporti con la PA e con istituti di credito, previdenziali, assistenziali, sanitari, scelte legate alla residenzialità); - nominativo e domicilio, se conosciuti dal ricorrente, del coniuge, dei discendenti, degli a- scendenti, dei fratelli e dei conviventi del beneficiario. In merito al consenso informato, si riportano le indicazioni espresse dai Giudici Tutelari nel Protocollo d intesa stipulato nel giugno 2011 tra Tribunale Ordinario di Mantova e ASL di Mantova: Assunto che ai sensi dell art. 6 della Convenzione di Oviedo (Consiglio d Europa 1997) Ratificata con Legge n. 145/2001, la protezione delle persone che non hanno la capacità di dare consenso può essere applicata con la nomina urgente di un Amministratore di sostegno, anche temporaneo, si conviene la possibilità di presentare ricorso per la nomina di Amministratore di sostegno ad acta e per un tempo determinato, con l unica e specifica funzione di prestare il consenso informato. L Amministratore di sostegno (così come il tutore nel caso di interdizione) non può prestare il consenso né per l applicazione del t.s.o. (che va disposto secondo le modalità di cui all art. 33 della legge 833/1978) né per il ricovero in forma coattiva della persona assistita (affetta da patologia psichica ovvero ancora tossicodipendente o alcool dipendente) presso strutture terapeutiche. Amministratore di sostegno e Tutore potranno invece prestare consenso all inserimento del beneficiario in siffatte strutture, ma con l adesione o almeno la non opposizione da parte di costui; Amministratore di sostegno e tutore potranno naturalmente rappresentare agli organi competenti la necessità di attivare a.s.o. e/o t.s.o.. Il ricorso va presentato presso la Cancelleria della Volontaria giurisdizione del Tribunale Ordinario competente per territorio (luogo di residenza o di domicilio del beneficiario). Non è richiesto il patrocinio di un avvocato. Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella procedura di apertura di amministrazione di sostegno Benché l ultimo comma dell art. 406 c.c. preveda, in capo ai responsabili dei servizi sanitari e sociali, l obbligo ( sono tenuti) di proporre ricorso al Giudice Tutelare competente per l apertura di amministrazione di sostegno quando a conoscenza di fatti tali da renderla opportuna, i Giudici Tutelari del Tribunale di Mantova non ritengono i Medici di Medicina Generale legittimati a proporre il Ricorso. I MMG sono comunque tenuti a fornire notizia al Pubblico Ministero (come previsto ancora nell ultimo comma dell art. 406 c.c.) circa la situazione di fragilità dell assistito, nel caso non fosse sufficientemente tutelato. Conseguentemente, a fronte di un assistito che palesi situazioni di difficoltà tali da rendere opportuna l apertura di amministrazione di sostegno in suo favore, il MMG sarà tenuto a segnalare il caso al pubblico ministero (presso la Procura della Pagina 25 di 36

26 Repubblica) o, quantomeno, ad informare i servizi sociali comunali o i servizi sanitari (ad es. il CPS) competenti. Il secondo comma dell art. 408 c.c. prevede, inoltre, che non possano essere nominati Amministratore di sostegno gli operatori dei servizi pubblici o privati che hanno in cura o in carico il beneficiario. Ciò significa che il Medico di Medicina Generale non potrà svolgere le funzioni di Amministratore di sostegno per un proprio assistito, ma, di contro, le potrà svolgere per l assistito di un altro MMG (si tratta, in effetti, di incompatibilità non assoluta, che potrebbe essere superata dal Giudice Tutelare ove lo ritenesse opportuno per l interesse del beneficiario). Al MMG potrebbe essere richiesto, da chi si sta ponendo come ricorrente per l apertura di AdS, il rilascio di certificazioni sanitarie attestanti la situazione psico-fisica del beneficiario e le sue residue capacità cognitive, nonché eventuali certificazioni che attestino l impossibilità del beneficiario di recarsi fisicamente all udienza fissata dal Giudice Tutelare. PER INFORMAZIONI E SUPPORTO GIURIDICO: UPG (Ufficio di Protezione Giuridica) ASL MANTO- VA Ufficio centrale: Mantova, c/o Direzione Sociale Asl Mantova, Via dei Toscani, 1 (Palazzina 10) Tel /51 - Fax Orario Lun-Ven (9-12) - upg@aslmn.it Responsabile: Serena Zoboli Consulenza giuridica: Luca Ughini Sito: (sezione UPG) Sedi distrettuali presso Sportelli Unici Socio sanitari: Distretto di Mantova: Mantova, Via Trento, 8 Tel N. verde Orario Lun-Ven (9-12) Referente: Maria Ragone Distretto di Asola: Asola - Via Mazzini, 48 Tel N. verde Orario Lun-Ven (9-12) Referente: Anna Bonfatti Paini Distretto di Guidizzolo: Goito - Strada Statale Goitese, 313 Tel / Orario Lun-Ven (9-12) Referente: Donatella Terzi Distretto di Ostiglia: Ostiglia - Via Belfanti, 1 Tel N. verde Orario Lun-Ven (9-12) Referente: Rossella Balasini Distretto di Suzzara: Suzzara - Via Marangoni, 4/A Tel N. verde Orario Lun-Ven (9-12) Referente: Roberta Redolfi Distretto di Viadana: Viadana - Largo De Gasperi. 7 Tel N. verde Orario Lun-Ven (9-12) Referente: Cinzia Parmigiani Pagina 26 di 36

27 PROGETTI ANNO 2012 Il Sostegno al sostegno - Focus group per AdS in attività Dagli incontri effettuati con le Associazioni del Terzo Settore, è emerso un senso di solitudine vissuto dagli AdS rispetto ai dubbi, alle difficoltà, agli ostacoli, ai problemi legati al loro incarico. Ciò potrebbe rappresentare un deterrente alla disponibilità di nuovi volontari a ricoprire il ruolo. Per questo motivo, compito centrale dell UPG sarà quello di essere un punto di riferimento per gli AdS, sia per fornire loro informazioni pratiche, consigli, consulenza giuridica, sia per creare le condizioni e uno spazio di confronto sul significato del loro impegno. Ciò prevede l organizzazione, dopo la costituzione dell Elenco provinciale degli Amministratori di Sostegno, di gruppi di confronto, guidati da un conduttore esperto, che si terranno, a cadenza da definire, negli spazi ASL. Vademecum ADSFACILE E intento dell Ufficio predisporre guide snelle e di facile accesso per i Medici di Medicina Generale, primi interlocutori in caso di disabilità sopravvenute a carico di pazienti già conosciuti e per i Responsabili dei Servizi Residenziali che hanno funzioni di informazione alle famiglie dei ricoverati/ospiti. Formazione su Viadana, Ostiglia e Guidizzolo per volontari e su Mantova per operatori del sociale e avvocati Continuerà l attività di formazione dei volontari sulla provincia, completando i territori con Viadana, Ostiglia e Guidizzolo (corsi previsti entro il primo semestre 2012). Verrà inoltre organizzato il corso per operatori ed avvocati sulla falsariga dei due corsi organizzati su Alto e Basso Mantovano (presumibilmente nel settembre 2012). Mantova, 14 Febbraio 2012 La Responsabile UPG dr.ssa Serena Zoboli Rassegna stampa UPG Pagina 27 di 36

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