La rappresentazione del paesaggio terrestre

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1 Corso di Geologia e Litologia - 2 Laurea in Scienze dell Ambiente e della Natura La rappresentazione del paesaggio terrestre UNIVERSITÀ DELL INSUBRIA Anno accademico

2 Università degli Studi dell Insubria Dip. Scienze Chimiche ed Ambientali Elementi di Topografia e Cartografia dalla realtà alla sua rappresentazione. franz.livio@uninsubria.it

3 La carta non è il territorio!!! Occorre anzitutto rendere chiara l idea che le nostre rappresentazioni mentali, le nostre descrizioni, i nostri resoconti della realtà non sono la realtà!!

4 La carta non è il territorio!!! La cartografia è il complesso degli studi e delle operazioni scientifiche, artistiche e tecniche che si svolgono a partire dai risultati delle osservazioni dirette o dalla utilizzazione di una documentazione, al fine di elaborare ed allestire carte, piante ed altri modi d espressione atti a risvegliare l immagine esatta della realtà. (Definizione dell Associazione cartografica internazionale)

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31 Il sistema di proiezione

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33 Universale di Mercatore Universale Trasversa di Mercatore

34 Proiezioni e rappresentazioni cartografiche I sistemi di rappresentazione della Terra, o di una parte, devono ritenersi illimitati. Gli usi particolari cui le carte sono destinate, la conformazione e la posizione geografica dei territori da rappresentare spingono il cartografo e il geografo ad adottare una proiezione piuttosto che un altra. La teste di Dentz ed Adams rappresentano realisticamente le deformazioni provocate da alcune proiezioni: Rappresentazione globulare Rappresentazione stereografica Rappresentazione ortografica Rappresentazione di Mercatore

35 Proiezioni e rappresentazioni cartografiche Arno Peters, cartografo tedesco vivente, ha elaborato una proiezione che mira a conservare rapporti esatti fra le superfici delle varie parti del Mondo. Ciò allo scopo conclamato di rendere giustizia ai paesi in via di sviluppo, rappresentati dalla cartografia occidentale ed europea a partire da Mercatore, contro il quale si rivolta in modo distorto e penalizzante, al fine di realizzare la superiorità europea: nelle sua carta sono precisi i rapporti tra le superfici e le distanze tra i paralleli, mentre non lo sono le distanze tra i meridiani. Alla rete tradizionale dei paralleli e dei meridiani, Peters ha sostituito una rete graduata decimale. La terra divisa in diecimila parti di superficie uguale; alla scala lineare è stata sostituita la scala di area, per cui a un cm2 sulla carta corrisponde sempre il medesimo numero di km2 sulla terra.

36 Proiezioni e rappresentazioni cartografiche Il cartografo americano Arthur Robinson, fin dal 1974, ha elaborato un tipo particolare di proiezione, destinata ad essere adottata ufficialmente dagli USA, che viene denominata ortolana in quanto non rispetta le regole classiche della cartografia, vale a dire l equivalenza, l isogonia o conformità e l equidistanza.

37 Proiezioni e rappresentazioni cartografiche Con tale proiezione, le distorsioni della superficie terrestre, presenti in modo più o meno marcato a seconda delle varie proiezioni nelle diverse aree geopolitiche, vengono meglio distribuite. Si perviene ad una carta che non penalizza e non favorisce nessuna zona in particolare. Dalla proiezione deriva un planisfero comprensibile e soddisfacente da un punto di vista estetico, anche se essa risulta meno rigorosa delle tradizionali proiezioni dal punto di vista matematico.

38 Proiezioni e rappresentazioni cartografiche Planisferio australiano che raffigura il mondo con orientamento sud, capovolto quindi rispetto alla nostra visione di residenti nell altro emisfero

39 Proiezioni e rappresentazioni Il mattang: la carta dei polinesiani cartografiche Un viaggio di esplorazione non si esauriva con l individuazione di un luogo adatto all insediamento. Era anche necessario registrare e memorizzare tutte le notizie raccolte in modo che anche altri potessero raggiungere le isole di nuova scoperta Da L ambiente mondo,, di Giulio Mezzetti,, ed. La Nuova Italia, 2001, Firenze, pag. 30.

40 Proiezioni e rappresentazioni cartografiche per far questo i Polinesiani, che non conoscevano la scrittura e non disegnavano mappe, costruivano i cosiddetti mattang nel modo seguente. 1. Innanzitutto, usando le costole delle palme, realizzavano un traliccio che faceva da supporto per disegnare la mappa. 2. Poi sul traliccio fissavano altre costole, in genere oblique, che rappresentavano le correnti principali e i venti. Le costole disposte a V indicavano le zone d ombra delle correnti. 3. Infine legavano al traliccio conchiglie o pezzi di corallo per indicare dove, rispetto alle correnti, erano ubicate le isole. In questo modo un mattang poteva essere via via aggiornato in seguito ad esplorazioni successive, ed era adatto ad immagazzinare tutte le informazioni ottenute. In conclusione, con i mattang, i Polinesiani riuscivano a darsi una immagine realistica del loro mondo, molto simile alle nostre carte geografiche. Da L ambiente mondo,, di Giulio Mezzetti,, ed. La Nuova Italia, 2001, Firenze, pag. 30.

41 La Cartografia ufficiale italiana dall IGM alle CTR

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44 32-II-NO

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49 Coordinate geografiche 1 Km2 UTM

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65 Argomento: La cartografia Le carte tematiche E PER GESTIRE TUTTE QUESTE INFORMAZIONI???? GIS (Geographic Information System) o SIT (Sistema informativo territoriale).

66 Il mondo fatto a strati

67 Le carte geografiche esprimono le opinioni e le conoscenze più o meno limitate di chi le ha costruite. Humboldt A., Histoire de la géographie du noveau continent et des progrès de l astronomie nautique aux VI et XVI siècles, vol.1, Morgand, Paris, 1836 Aruta L.,Marescalchi P. Cartografia lettura delle carte, Dario Flaccovio Ed. testo tecnico Haggett P. L arte del Geografo, Zanichelli. divulgativo sulla geografia CASTI, Emanuela. L ordine del mondo e la sua rappresentazione. Milano: Unicopli, 1998 p.228. ISBN: storico - filosofico (!!!) Grazie