[A5.2.3] SCOPRIALPI Codice progetto: A5.2.3



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[A5.2.3] SCOPRIALPI PARCO TEMATICO SULL ORIGINE 1 DELLE ALPI - PRALI

INDICE ELABORATI studio di fattibilità elaborati grafici: tav. unica tav. 2 allegato 1 allegato 2 allegato 3 allegato 4 allegato 5 [A5.2.3] SCOPRIALPI PARCO TEMATICO SULL ORIGINE DELLE ALPI - PRALI 2

REGIONE PIEMONTE BANDO REGIONALE PROGRAMMI TERRITORIALI INTEGRATI DGR 11/12/06 n. 55-4877 P.T.I. DISTRETTO DELLE VALLI OLIMPICHE, DEL PINEROLESE E DELLA VAL SANGONE TITOLO INTERVENTO: SCOPRIALPI Parco tematico sull origine delle Alpi - Prali Codice progetto: A5. 2.3 STUDIO DI FATTIBILITA SEMPLIFICATO PTI Distretto delle Valli Olimpiche, del Pinerolese e della Val Sangone REALIZZAZIONE STUDI DI FATTIBILITÁ TURISMO COMMITTENTE: Comune di Pinerolo (Capofila PTI) REALIZZAZIONE: Selene Consulting srl (Capofila ATI aggiudicataria) OASIS s.a.s. di Alberto Ballarini & C Studio Tecnico Associato Arch. F. Bianchi e Arch. C. Malacrino 3

Indice 1. QUADRO CONOSCITIVO...5 1.1 Premessa...5 1.1.1 Descrizione del contesto...5 1.1.1.1 Descrizione generale...10 1.1.2 Soggetto attuatore dell intervento...19 1.1.3 Risultati ed effetti attesi...20 1.2 Alternative progettuali...21 1.3 Modalità di gestione dell opera...21 2. FATTIBILITÁ TECNICA...21 2.1 Funzioni da insediare, caratteristiche tecnico-funzionali e localizzazione...21 2.1.2 Output (beni e/o servizi) previsti dall opera...25 2.2 Stima parametrica del costo di realizzazione...26 3. COMPATIBILITA URBANISTICA, AMBIENTALE, PAESAGGISTICA...28 3.1 Conformità alle disposizioni generali, urbanistice ed edilizie vigenti...28 3.1 Compatibilità Urbanistica...28 3.2 Descrizione sintetica di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prendersi...28 3.3 Descrizione sintetica di eventuali impatti paesaggistici...28 4. SOSTENIBILITA FINANZIARIA...29 4.1 Bacino di utenza dell opera e stima dei potenziali utenti...29 4.3 Stima entrate e costi di gestione...29 4.4 Sostenibilità dei costi...30 5. CONVENIENZA ECONOMICO-SOCIALE...30 5.1 Descrizione dei benefici e dei costi per la collettività legati all opera...30 6. PROCEDURE...31 6.1 Descrizione dei vincoli che gravano sull opera...31 6.2 Cronoprogramma...33 Allegati 34 Tavola Unica - Planimetria...34 Tavola 2 Allestimento scenografico...34 Allegato 1 Schema URB...34 Allegato 2 Relazione paesaggistica...34 Allegato 3 Piano finanziario...34 Allegato 4 Analisi disaggregata delle voci di spesa...34 Allegato 5 Permesso di costruire...34 4

1. QUADRO CONOSCITIVO 1.1 Premessa Il processo di valorizzazione del patrimonio minerario avviato nel 1993, ha permesso la realizzazione di un Ecomuseo delle miniere, recentemente incluso negli Ecomusei della Regione Piemonte con la denominazione Ecomuseo delle miniere e della Val Germanasca. Una proposta di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale locale, un prodotto turistico-culturale, riconosciuto a livello internazionale, tra i più qualificati d Europa. Sono state recuperate e messe in sicurezza le gallerie Paola e Gianna, per uno sviluppo in sotterraneo di 3.400 m, realizzando n 2 percorsi di visita. La ristrutturazione delle pertinenze minerarie esterne, per una superficie utile di 1600 mq, ha permesso di allestire: un esposizione museale permanente che presenta la comunità locale ed il lavoro del minatore, un archivio storico, alcune aule didattiche, il centro di accoglienza dell Ecomuseo regionale, un book-shop ed un ristorante-bar. 1.1.1 Descrizione del contesto Il territorio della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca è distinto in Alta Val Chisone con i comuni di Pragelato, Usseaux, Fenestrelle, Roure, Bassa Val Chisone a cui appartengono i comuni di Pomaretto, Perosa Argentina, Pinasca, Inverso Pinasca, Villar Perosa e la Val Germanasca con i comuni di Prali, Salza di Pinerolo, Massello e Perrero. Le Valli Chisone e Germanasca si inseriscono nella catena montuosa delle Alpi Cozie delimitate a nord dalla Val di Susa e a sud dalla Val Pellice. La dorsale che circonda la Val Chisone ha origine dal Colle del Sestriere (2000 m. s.l.m.) e si prolunga in direzione nordest lungo le cime del Genevris (2533 m. s.l.m.) del Ciantiplagna (2849 m. s.l.m.) del Monte Orsiera (2878 m. s.l.m.) e del Monte Rocciavrè (2778 m. s.l.m.). A ovest delimitano la Val Germanasca Punta Rognosa, la vetta più alta (3208 m. s.l.m.), Monte Platasse (3149 m. s.l.m.), Monte Barifreddo (3028 m. s.l.m.), Bric Ghinivert (3037 m. s.l.m.), Monte Albergian (3041 m. s.l.m.). A sud ai confini con la Francia il Gran Queyron (3060 m. s.l.m.). 5

Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca La Val Germanasca, denominata in antichità Valle S. Martino, si colloca all interno delle Alpi Cozie centrali, ed è tributaria della più ampia Val Chisone, che da Pinerolo sale sino al colle del Sestrieres. Essa ha inizio dai 600 metri di Perosa Argentina e, all altezza di Perrero, si dirama verso sinistra in più aste vallive. In direzione sud-ovest la ramificazione principale prosegue sino a Prali (1455 m.), centro di sport invernali, la cui conca chiude ortograficamente il confine francese verso il Parc naturel régional du Queyras. Verso ovest-nord-ovest, si trovano i Comuni di Salza di Pinerolo e Massello, i cui nomi identificano le rispettive valli laterali, anch esse chiuse da una catena montuosa che fa da confine con il Parco Naturale della Val Troncea. Il torrente Germanasca è quindi formato da tre rami, le cui caratteristiche appaiono nettamente differenti a seconda che ci si collochi nel ramo principale, meno impervio, oppure negli affluenti di 6

sinistra, i quali scorrono più impetuosi tra salti di roccia viva scavata dall attività millenaria delle acque. Tale cambiamento riflette anche i caratteri morfologici e paesaggistici: boschi e prati che lievemente declinano nella località di Prali, lasciano spazio a versanti più profondi, rocciosi e impervi, con una vegetazione che vede il prevalere di arbusti e abete bianco (Abies Alba) nella valle di Salza; larici e faggi in quella di Massello. Per quanto ciò possa risultare quotidiano alle (poche) genti che resistono nell abitare questi luoghi, nell immagine del visitatore può rimanere impressa la percezione di trovarsi in un ambiente selvaggio, in cui l attività antropica è stata fortemente influenzata dall ambiente naturale, il quale sembra ancora possedere una sua dinamica rispetto alle modificazioni territoriali visibili altrove. Un quadro socio-economico La Val Germanasca ha conosciuto un evoluzione sociale ed economica simile a quella di altre vallate alpine, tranne per l esperienza mineraria, qui più intensa che altrove. Nella bassa valle si concentrava l estrazione di grafite, mentre a quote più elevate s incontravano le cave di talco fino a giungere, al confine con Val Troncea, alle cave di rame del Beth. Sino alla seconda metà del 1800 il talco era ricavato semplicemente, sfruttando gli affioramenti, e gli scavi in galleria non procedevano che per pochi metri. L estrazione era svolta dai contadini proprietari del fondo, i quali, attraverso i soli sentieri, portavano il materiale sin in Francia, ove era utilizzato come pietra per sartoria. Dopo che il talco assunse un certa valenza industriale, la miniera fu sempre considerata come un mezzo integrativo di sostentamento rispetto al lavoro e all allevamento del bestiame. Era quindi una necessità che, tuttavia, era meglio accettata, dalle popolazioni valdesi 1, rispetto al lavoro nelle fabbriche del fondovalle. Permetteva infatti di mantenere il legame con la terra e il territorio montano, mentre la fabbrica costituiva un elemento di rottura rispetto alla cultura e al tessuto sociale esistente. Fino alla seconda guerra mondiale l appartenenza religiosa costituì, quindi, un freno allo spopolamento, già in atto da parecchi decenni. Il Comune di Salza di Pinerolo si differenzia dai Comuni della valle per la composizione della sua popolazione, da sempre cattolica per circa l 80 per cento. Rispetto ad essi, condivide, tuttavia, il lento flusso di spopolamento e di abbandono delle attività economiche. La popolazione residente è, al 2001, pari 78 unità, di cui solo 18 domiciliati. Come evidenziano i dati (tabella 1), il fenomeno migratorio, iniziato negli anni 50, ha interessato in misura diversa le località della valle, raggiungendo le dimensioni relative più ampie nei comuni più elevati, quali Salza e Massello. Tale dinamica diviene più consistente a partire proprio a partire dagli anni 60, periodo in cui iniziano le prime difficoltà dell industria mineraria, a causa dell esaurimento di alcuni filoni. 1 Con il temine Valli Valdesi si intendono la Val Pellice, la bassa Val Chisone e la Val Germanasca 7

Variazione della popolazione residente Comune 1881 1921 1961 2001 Var. % Perrero 3153 2767 1743 773-75 Prali 1219 947 695 312-74 Massello 670 513 262 74-89 Salza di 573 317 299 78-86 P. Fonte: Istat Consistenza del patrimonio zootecnico di Salza. 1918 1958 1970 1990 2000 Bovini 143 100 70 55 6 Ovini e caprini 244 58 70 21 19 Fonte: Istat Parallelamente allo spopolamento, anche l andamento numerico delle aziende agricole ha conosciuto un trend decrescente, a cui è associata la diminuzione del patrimonio zootecnico locale e la connessa superficie agricola utilizzata (SAU), con conseguenti ripercussioni sul mantenimento degli equilibri ecosistemici di lungo periodo. A Salza di Pinerolo, questo fenomeno è ben visibile a livello paesaggistico: fino agli anni 50 il paesaggio era contraddistinto da tante piccoli appezzamenti di terreno coltivato che dipingevano un mosaico uniforme sin ai 1400-1550 m. Oggi il bosco ha riconquistato lo spazio sottratto, e solo poche radure permangono a testimoniare l attività antropica di un tempo. A livello statistico, i dati confermano questa tendenza. Al 1921 la superficie agraria era pari a 997 ha, mentre nel 2000 l unità equivalente (SAU) corrisponde a 214,50 ha, con una superficie boscata pari a 415,13 ha. Per quanto riguarda le aziende agricole, vi è stata una riduzione del 70% a partire dal 1970, ma le realtà esistenti possiedono superfici limitate, esclusa un unica azienda agrituristica che possiede 660 ha, di cui SAU pari a 202 ha, destinati quasi esclusivamente a pascolo. 8

Aziende agricole per superficie totale, 2000. Ettari n. aziende Superficie ha. 1-2 1 1,94 2-5 1 3,82 5-10 2 13,21 > 100 1 660,14 Fonte: Istat. Per quanto riguarda il settore turistico, l andamento delle presenze, dal 199, ha subito numerose oscillazioni fino a toccare il minimo nel 1998. Dal 2001 al 2006, in concomitanza con l evento olimpico, le presenze turistiche hanno manifestato un costante aumento (ad eccezione del 2004) per poi subire un drastico calo nel 2007. Presenze nelle Valli Chisone e Germanansca (2007) Le Valli Chisone e Germanasca possono vantare un eccellente paesaggio, plasmato da Uomo e Natura nel corso di millenni. Il patrimonio storico, culturale, artistico e naturale è il tesoro che più deve essere amato e valorizzato. Conoscere significa comprendere la storia e le origini della propria identità e quindi immaginare un futuro in cui arte, cultura e natura saranno, per le Valli, volano di sviluppo. Per presentare nuovi servizi e iniziative, 9

per realizzare e promuovere itinerari turisticoculturali e ambientali, manifestazioni, eventi, per organizzare visite a luoghi poco noti al grande pubblico, è però indispensabile: rafforzare l offerta culturale specifica delle Valli, organizzata coerentemente al suo Interno unirla con altre offerte turistiche complementari per offrire un prodotto integrato e appetibile per il visitatore (tourist oriented) individuare i destinatari privilegiati (target) fare riferimento a itinerari già conosciuti e partire da quelli più noti a livello nazionale e internazionale strutturare gli itinerari prescelti e verificare per essi la consistenza e la bontà della filiera culturale e turistica inserire le Valli all interno di proposte e circuiti già noti quali La settimana della cultura, I percorsi del FAI, gli itinerari del Touring Club Italiano, ecc. valorizzare le eccellenze ma anche i piccoli gioielli nascosti pianificare attentamente le attività. E necessario sfruttare al meglio tutte le opportunità storiche e culturali per permettere ad un pubblico sempre più vasto di ammirare l importante e straordinaria eredità di cui le Valli dispongono. 1.1.1.1 Descrizione generale All'interno del livello Gianna é possibile illustrare alcuni dei processi fondamentali della formazione delle catene montuose, prendendo spunto da alcune semplici osservazioni dei fenomeni geologici e sfruttando il coinvolgimento emotivo che si riuscirà a creare attraverso l'ambiente minerario. Il contatto tettonico fra i calcescisti della falda Piemontese e i micascisti del Dora-Maira, alcuni particolari caratteri mineralogici e litologici, le singolari strutture delle rocce visibili in galleria, consentono di sviluppare i contenuti essenziali per un inquadramento geologico generale dell orogenesi alpina attraverso: gli ambienti ed i processi di formazione delle rocce; le tracce della deformazione tettonica della crosta terrestre; le forme, i processi ed i fattori del modellamento del rilievo montuoso. Per ottenere questi obiettivi si riprodurranno scenari geologici significativi utilizzando modellizzazioni tridimensionali, animazioni, proiezioni di sezioni sottili di campioni rocciosi, ecc 10

In particolre è possibile attraversare un contatto tettonico che rappresenta la cicatrice della collisione tra Africa ed Europa, evento fondamentale della costruzione della catena alpina che per noi costituisce l elemento specifico e la motivazione principale che ci ha indotti a costruire questo nuovo progetto. Questa opportunità rappresenta un ottimo spunto di divulgazione scientifica per presentare concetti non immediati quali il concetto del tempo geologico, delle trasformazioni chimiche e fisiche che le rocce subiscono per effetto dell'aumento di temperatura e pressione in profondità, e della deformazione delle masse rocciose durante la risalita alla superficie per formare le attuali catene di montagne. In sotterraneo, é possibile riconoscere testimonianze della lunga storia geologica delle Alpi che, opportunamente organizzate, si prestano alla costruzione di un percorso di divulgazione scientifica. Foto 1. Zona di deformazione plastica all interno della miniera Gianna. Il progetto ScopriAlpi intende si propone, quindi, la protezione, conservazione e valorizzazione delle peculiarità geologiche presenti in Val Germanasca, realizzando un innovativo percorso di visita che consenta di riconoscere, attraverso adeguati allestimenti e laboratori didattici, le testimonianze della lunga storia geologica delle Alpi. Obiettivi dell intervento Questo studio illustra come gestire il processo di valorizzazione e indirizzare il progetto attuativo per raggiungere i seguenti obiettivi: Proteggere e conservare: le specificità geologiche che testimoniano i processi evolutivi dell origine delle Alpi; Educare alla conoscenza: della storia geologica e della dinamica evolutiva del nostro Pianeta per una corretta visione e gestione delle risorse naturali; Promuovere attività di carattere educativo, didattico e di ricerca scientifica per accrescere le conoscenze sulla formazione delle Alpi e della Terra; 11

Attivare nuove forme di turismo sostenibile: capaci di coniugare la conservazione con la rigenerazione economica e sociale, necessaria a soddisfare i bisogni della comunità locale; Promuovere le pari opportunità: occupazione di giovani e donne. Le ipotesi progettuali di base Con la proposta di SCOPRIALPI si intendono coniugare due aspetti indispensabili alla divulgazione scientifica; da una parte l assoluta validità dei contenuti scientifici e dall altra la loro esposizione con l utilizzo di espedienti narrativi atti a coinvolgere il visitatore in un inattesa avventura, per farlo diventare, in qualche modo, protagonista di un esperienza unica. Scopo del nostro progetto è dotare i visitatori di strumenti per meglio capire lo sviluppo delle montagne e, magari, di risvegliare la curiosità di approfondire e conoscere. Nel nostro caso si tratta di raccontare la fantastica storia della creazione e dell evoluzione di una catena montuosa con particolare riferimento alle nostre montagne, alle Alpi. La nostra maggiore ricchezza sta, a differenza di altre situazioni artificiali, nell essere fisicamente dentro una montagna. Nell'ambiente della galleria Gianna sono presenti gli elementi per ideare, costruire e proporre un ideale viaggio all'interno della Terra in cui la dimensione tempo/spazio viene annullata attraverso un itinerario che per esperienze successive, percorre le tappe dell evoluzione geologica che negli ultimi 100 milioni di anni hanno portato alla formazione delle Alpi. Le scelte iniziali saranno fondamentali per lo sviluppo di tutto il contesto narrativo. Dopo un introduzione generale e sostanzialmente multimediale di inserimento al problema, la narrazione prenderà spunto da alcuni elementi presenti in sotterraneo per condurre il visitatore nelle profondità della terra e, attraverso una serie di esperimenti e di osservazioni di peculiarità geologiche, si snoderà in un viaggio ideale nei tempi geologici per percorrere alcuni dei momenti fondamentali della creazione delle Alpi. Il percorso di visita Lo sviluppo dell itinerario si articolerà attraverso vari stadi di avvicinamento al contatto tettonico che corrisponderanno ad un immaginario viaggio temporale e spaziale scandito da un alternanza di momenti di conoscenza e di sperimentazione, da svolgersi dapprima lungo i sotterranei della miniera Paola ed in seguito lungo la miniera Gianna. Le fasi principali saranno organizzate secondo il seguente schema. 1. Arrivo ed accoglienza La stazione di partenza e di accoglienza dei visitatori sarà collocata presso Scopriminiera (in prossimità dell imbocco della miniera Paola) nei quali sono già presenti i servizi di accesso e prenotazione (biglietteria, mostre esterne, aule didattiche, sale di video-proiezione, sale per la vestizione, ristorante, centro polifunzionale e Centro di Accoglienza dell Ecomuseo). La visita sarà introdotta da un animatore/guida che introdurrà la visita con informazioni sulla storia della miniera, su come è stata realizzata e quali attività svolga ora l ecomuseo delle 12

miniere Scopriminiera. Questo tipo di informazione è indispensabile affinché i visitatori siano perfettamente informati sulla storia dei luoghi verso i quali si stanno dirigendo e possano contestualizzare l esperienza. 2. Vestizione e partenza La fase di vestizione e di organizzazione dei gruppi in visita rappresenta un momento fondamentale sia per quanto concerne la differenziazione dei percorsi sia per quanto riguarda il coinvolgimento emotivo del pubblico. Già da queste prime fasi l itinerario assumerà i connotati di una spedizione scientifica. I partecipanti e le stesse guide saranno dotati di specifici abbigliamenti (caschi, giacche, lampade) e strumentazioni (occhiali protettivi, bussole, martelli da geologo, puntatori infrarossi, zainetti, ecc ). 3. Viaggio nel tempo Il percorso in sotterraneo inizia a bordo di un trenino, all interno della miniera Paola. Il trenino diverrà la macchina del tempo grazie alla quale i visitatori ripercorreranno le tappe fondamentali dell evoluzione geologica del nostro Pianeta. In particolare sarà simulata una spedizione nel passato da oggi sino a 225 milioni di anni fa, corrispondenti alle fasi iniziali della formazione delle Alpi. Attraverso messaggi vocali, sonori e visivi saranno sollecitate le emozioni e stimolate le sensazioni di estraniamento dalla realtà, che si provano nel buio e nel silenzio del sottosuolo e che facilitano la proiezione del visitatore nella nuova dimensione temporale. L attenzione sarà focalizzata sui 5 passaggi attraverso i periodi geologici dal Trias all attuale (Triassico, Giurassico, Cretacico, Paleogene, Neogene e Quaternario): evidenziati e scanditi tramite l allestimento di diaframmi luminosi (il cui colore sarà concorde con quanto stabilito dalle scale geo-cronologiche ufficiali). Gli effetti luminosi, posizionati lungo il percorso, verranno attivati ad intervalli prestabiliti e saranno accompagnati da una serie di suoni elettronici coordinati e da brevi messaggi vocali che definiranno meglio e in maniera suggestiva l immersione nell esperienza. 13

4. Pre-show Giunti alla progressiva 1100, ossia ad oltre un chilometro di distanza dall imbocco ed a circa 400 metri di profondità, i visitatori potranno proseguire il percorso a piedi. Per consentire il frazionamento dell insieme dei visitatori in due gruppi numericamente adeguati alla piena fruizione delle successive installazioni, saranno allestite due distinte aree di pre-show. Qui i visitatori, attraverso proiezioni tridimensionali (ologrammi) ed altri filmati/animazioni potranno acquisire le informazioni necessarie per la comprensione dell intero percorso. Oltre ad alcune nozioni generali sul tempo geologico (appena ripercorso), sulla struttura terrestre e sulla geologia regionale, sarà illustrata una ricostruzione evolutiva della catena alpina, attraverso un breve filmato d animazione, ricco di ricostruzioni tridimensionali evocative degli ambienti del passato e delle fasi deformative che hanno portato all attuale struttura geologica della catena. Sullo schermo appariranno immagini in animazione 3D sulla creazione della terra, uno spettacolare Big-Bang. Dal Big-Bang si passa alla formazione dei pianeti, quindi della Terra. 14

Foto 2. Sala pre-show. 5. Il viaggio nello spazio A questo punto del percorso inizia la vera e propria discesa nelle profondità della Terra. Lungo una discenderia, di oltre 60 m di profondità - dislivello e di circa 100 m di lunghezza, i visitatori raggiungeranno la miniera inferiore Gianna. Il tragitto simulerà la discesa verso il centro della Terra (attraversamento della crosta, del mantello -litosferico e astenosferico- e del nucleo) e sarà accompagnato da messaggi vocali, proiezioni ed effetti speciali che scandiranno le soglie di questo secondo viaggio e favoriranno il senso di ingresso nelle profondità del nostro Pianeta, enfatizzato dall aumento di temperatura ben percettibile. Per offrire una rappresentazione sintetica della struttura e della composizione della Terra sarà presentato un breve filmato sull argomento, contenente alcuni riferimenti ai concettiguida degli esperimenti sviluppati nei successivi laboratori geologici. Il progetto prevede l installazione di una funicolare -della lunghezza di 70m per un dislivello di 50m- per facilitare l accesso ai visitatori nel tratto di collegamento tra le due miniere. 6. I laboratori geologici A fondo discenderia i visitatori saranno accompagnati nei laboratori geologici dove, grazie alla messa in opera di specifici macchinari e strumentazioni, potranno sperimentare 15

direttamente alcuni dei fenomeni che sono stati presentati nel corso del pre-show e dei filmati introduttivi. In particolare gli esperimenti geologici illustreranno: la struttura interna della Terra (mediante globo terrestre con limiti di placca trasparenti ed illuminati dall interno); gli effetti delle onde sismiche dei terremoti (tramite piastra vibrante posizionata a pavimento); il comportamento dei condotti vulcanici (tramite simulazione in galleria con luci ed effetti speciali); le deformazioni che subiscono le rocce (mediante sand-box e soft-box, cioè contenitori con un lato scorrevole e riempiti di materiale deformabile sabbia, gommapiuma, silicone in grado di simulare la compressione tettonica ed evidenziare le strutture risultanti); il magnetismo terrestre (tramite esperimenti da effettuarsi con l ausilio di magneti e di campioni di rocce) e le proprietà magnetiche dei materiali (tramite installazione di un pendolo magnetico che evidenzia il comportamento magnetico al variare della temperatura); la permeabilità di sedimenti (mediante esperimento di Darcy che consente di mettere in relazione le proprietà idrauliche con la granulometria dei sedimenti). Gli ambiti dei laboratori geologici saranno predisposti, dal punto di vista architettonico in maniera tale da consentire il miglior inserimento nel rispetto e nella valorizzazione del patrimonio minerario esistente (ex. valorizzazione di porzioni di galleria, utilizzo di vani e di ambiti dimessi), pur conservando la connotazione di spedizione scientifica del XXI secolo. Anche le segnaletiche di servizio saranno concepite ed installate in coerenza di linguaggio con l arredo architettonico pre-esistente e dovranno soddisfarne i requisiti di durata e facile manutenzione. 7. Le stazioni di rilevamento geologiche In seguito alle determinazioni empiriche di laboratorio, i visitatori varcheranno la soglia che li condurrà nel tratto di miniera che è il vero protagonista della nuova esperienza culturale. Qui una serie di alternanze strutturali, della miniera e della litologia, danno vita a contesti naturali utili per leggere ed interpretare i comportamenti subiti dagli strati rocciosi e le tracce ancora presenti delle grandi forze motrici che li hanno generati. Si alterneranno 7 stazioni di rilevamento geologico dove si potranno osservare diversi tipi di rocce (micascisti, gneiss, calcescisti, quarziti) e di minerali che li compongono. Sotto la guida degli accompagnatori si potranno effettuare misure sulle filiazioni metamorfiche e sulle strutture deformative (pieghe, faglie). Le caratteristiche geologico-strutturali saranno opportunamente evidenziate (pulite, lucidate ed illustrate con interventi grafici e pannelli esplicativi, comprendenti anche ingrandimenti di sezioni sottili illustranti le caratteristiche microscopiche delle rocce della galleria. Particolare enfasi verrà data alla zona di contatto tettonico, testimonianza diretta dello scontro tra i due 16

paleocontinenti, dove si registra un progressivo aumento della densità della fratturazione e della circolazione idrica. Oltre tale zona di contatto si percorrerà il tratto terminale della galleria: questo costituirà una sorta di risalita verso la superficie che permetterà di osservare una serie di processi e di fenomeni quali la percolazione dei fluidi, la deformazione gravitativa delle rocce (anche questi elementi saranno valorizzati ed esplicati tramite pannelli). Le varie stazioni saranno corredate di illuminazione puntuale (tipo led ad alto rendimento, a basso consumo e manutenzione ) in grado di evidenziare i punti salienti di ciascun ambito al fine di consentire una piena e coerente valorizzazione nell insieme del contesto del percorso di visita e dell ambiente circostante che sarà mantenuto al buio od in stato di penombra. 8. La finestra sulle Alpi Dopo aver percorso un tratto di circa 1 km (zona delle stazioni di rilevamento) si raggiunge l uscita della galleria sul lato Salza. Il netto ed improvviso passaggio dall ambiente chiuso della galleria agli spazi aperti del versante montano faciliterà il passaggio dell attenzione dagli aspetti inerenti l interno della Terra a quelli riguardanti le dinamiche superficiali. Una serie di bacheche protette e leggii grafici, corredati da pannelli di interpretazione, aiuteranno i visitatori ad interpretare il contesto geomorfologico che li circonda ed a comprendere l evoluzione del paesaggio che ha dato forma alla catena alpina. Il visitatore avrà finalmente concluso il suo viaggio nel tempo geologico e si appresterà al ritorno all era moderna. Le installazioni architettoniche saranno realizzate prevalentemente con materiale presente in loco in modo che l impatto ambientale sia mitigato, determinando un miglioramento qualitativo e quantitativo del contesto paesaggistico montano locale e garantendo elevati requisiti qualitativi in termini di durata e costi di manutenzione. Foto 3. Uscita della galleria dal lato di Salza. 17

9. Ritorno al futuro In viaggio di ritorno si configura come un momento di distensione e di sintesi sull esperienza vissuta. Lungo la galleria in un punto-chiave della visita saranno illustrati sotto una nuova luce, svelando il lato divertente e/o curioso di alcuni fenomeni geologici. In particolare alcuni esperimenti geologici saranno ripresentati in chiave satirica sotto forma di filmati ed immagini di back-stage. La stessa installazione del condotto vulcanico sarà mostrata per ciò che realmente è senza effetti speciali, ovvero un fantastico lago in galleria. Vi sarà inoltre spazio per la narrazione di aneddoti geologici, per il dialogo con gli accompagnatori e per alcune foto di gruppo. 1.1.2.4 Finalità dirette ed indirette e connessioni con altri interventi Le finalità del progetto sono riconducibili ad elementi: di ordine socio-economico. I comuni dell alta Val Germanasca hanno gli indici di marginalità e di disagio socio-economico più alti della Comunità Montana e tra i più alti della Regione Piemonte. Le uniche prospettive di sviluppo sono legate alle risorse ambientali e culturali locali, opportunamente indirizzate al mercato turistico. Con questa iniziativa si punta ad aumentare la notorietà dei comuni della valle, ad accrescere i flussi turistici tematici e ad arricchire la filiera turistica con nuove risorse a favore di un turismo attento al patrimonio culturale e ambientale (scuole, gruppi, famiglie); di tipo didattico-educativo. Queste emergenze geologiche, opportunamente presentate e valorizzate contribuiranno ad incrementare la sensibilità ecologica del pubblico in visita; di riposizionamento di prodotto. Il progetto si pone come elemento integrativo dell offerta già in atto con Scopriminera e, rispetto ad esso, costituisce fattore di diversificazione e rilancio, in relazione al fisiologico calo di afflussi dovuti alla maturità del prodotto. L intervento, oltre a migliorare la qualità dell offerta culturale attuale, soddisfa un esigenza prioritaria ed impellente di creare attività e ricadute economiche sui Valloni di Salza di Pinerolo e di Massello. Comuni che in passato hanno legato la loro esigenza all attività estrattiva ed agricola e ora, in considerazione del calo degli occupati in questi due settori, possono rappresentare la loro esistenza ed il loro futuro solo con lo sviluppo turistico ed in particolare con il turismo culturale ed ambientale, compatibile con la vocazione di queste aree ed integrato alle attività agricole ed artigianali, così come è stato riconosciuto con l istituzione dell Ecomuseo regionale. 18

1.1.2.5 Punti di forza ed elementi di qualità dell iniziativa I principali punti di forza ed elementi di qualità del progetto sono: a) i risultati qualitativi e quantitativi ottenuti e riconosciuti all attività culturale, turistica e pedagogica di Scopriminiera; b) la specificità ed originalità della proposta di turismo culturale ScopriAlpi, non facilmente riproducibile in altri contesti si configura come un prodotto unico (Unique Selling Proposition); c) la qualità ambientale del territorio, di particolare risalto nei valloni di Massello e Salza di Pinerolo, in quanto non sono stati interessati da attività produttive e turistiche e non hanno pertanto cambiato le loro caratteristiche ambientali (qualità del paesaggio e dell architettura rurale); d) il ruolo di Scopriminiera nell ambito degli ecomusei della Regione Piemonte, che pur essendo in fase di ingresso, si trova ad avere caratteristiche riconosciute a livello nazionale ed internazionale; e) l inserimento di Scopriminiera in vari livelli di reti e di sistemi turistici-culturali: a livello locale nella rete di Vallinsieme, che comprende le risorse culturali e ambientali della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca, e nel sistema Centro Culturale Valdese di Torre Pellice, in quanto area preminentemente valdese; nei sistemi dei musei della città di Torino è nella rete degli Ecomusei della Regione Piemonte; nella rete dei Geositi della Regione Piemonte e della Provincia di Torino; a livello internazionale, nel sistema transfrontaliero del patrimonio minerario con il comune di l Argentière-La-Bessée e nella rete europea di Europamines (www.europamines.com), la quale opera per favorire gli scambi di esperienze (in particolare tra i giovani) e per la valorizzazione culturale e turistica dei siti minerari dismessi; f) il ritorno di immagine che deriva dalle Olimpiadi invernali 2006. 1.1.2 Soggetto attuatore dell intervento Il soggetto attuatore e co-finanziatore del progetto è rappresentato dalla Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca. Il soggetto deputato alla gestione è la società La Tuno S.r.L., la quale rappresenta anche partener del progetto attraverso la partecipazione al finanziamento. 19

1.1.3 Risultati ed effetti attesi Le ricadute dirette di tale iniziativa saranno in primo luogo di tipo occupazionale. Attualmente presso Scopriminiera collaborano 10-12 guide accompagnatori per una corrispondente affluenza annua di 23.000/25.000 presenze. Qualora si incrementassero le visite di ulteriori 15.000 presenze si potrebbero inserire altre guide. Sarà inoltre necessario ampliare il personale che opera nel comparto didattico ed in specifico per la progettazione e l animazione delle attività rivolte alle istituzioni scolastiche. L occupazione diretta prodotta dal progetto ScopriAlpi sarà, quindi, di 10 persone/anno. Infine, come già anticipato in precedenza, verrà considerevolmente ampliata la conoscenza e la notorietà del territorio (con particolare riferimento ai comuni di Salza e Massello) favorendo così anche l incremento di altri valori del territorio. Per quanto concerne le ricadute indirette, operando una rapida proporzione con quanto valutato nel corso degli anni passati in merito all attività di Scopriminiera, si può ipotizzare una valutazione pari a circa 150.000 /anno in settori quali ricettivo, trasporti, commercio, artigianato. 1.1.6 Complementarietà con altre iniziative Si possono evidenziare le seguenti complementarità del progetto: Con Scopriminiera Ecomuseo Regionale delle Miniere e della Valle Germanasca; con il progetto I Monti nati dal mare Programma Interreg III promosso dai Comuni di Cesana Torinese, Claviere e Montgenèvre per la valorizzazione del patrimonio geologico delle Alpi Occidentali 1.1.7 Coerenza rispetto algli indirizzi programmatici sovraordinati Il progetto trova riscontro programmatico all interno del Piano Turistico Provinciale, il quale riconosce l Ecomuseo Scoprimiera come attrattore autonomo, che rappresenta un eccellenza nel quadro delle offerte ecomuseali della provincia. All interno della azioni specifiche da porre in atto per raggiungere gli obiettivi di sviluppo, viene indicato anche il progetto ScopriAlpi. Dal punto di vista territoriale, possono essere individuati elementi di riferimento nel Piano territoriale Regionale (2005), in cui si auspica un maggior ruolo dei territori marginali al fine di generare economie di presidio sul territorio e innescare meccanismi di reversione del declino socio-economico. 20

1.2 Alternative progettuali Non si prevedono alternative progettuali, in quanto l unicità del sito non permette di considerare altre ipotesi, se non quella di non procedere nell intervento proposto. Tale soluzione non è desiderabile, in quanto priverebbe il territorio della possibilità di proporsi sul mercato turistico con un vantaggio competitivo assoluto, e quindi non replicabile in altre realtà. 1.3 Modalità di gestione dell opera Come già accennato, la gestione verrà affidata alla società La Tuno S.r.L., la quale si occupa di gestire attività dell ecomuseo Scopriminiera. L organizzazione attuale è strutturata in modo tale da permettere il raggiungimento degli obiettivi senza modificare l attuale modello gestionale. Sarà necessaria l organizzazione di un corso di formazione della durata di 100 ore per preparare 10-12 guide/accompagnatori. 2. FATTIBILITÁ TECNICA 2.1 Funzioni da insediare, caratteristiche tecnico-funzionali e localizzazione Le funzioni che si prevede di insediare riguardano: i) l allestimento della segnaletica nelle vicinanze dell ingresso; ii) l arredamento e l allestimento della scenografia all interno della galleria; iii) l adeguamento dell ascensore all uscita del percorso, al fine di permettere il superamento del dislivello fra il punto di uscita ed il piazzale. 2.1.1 Allestimento della segnaletica 2 L intervento in oggetto consiste nella collocazione di bacheche protette e leggi in legno corredati da pannelli di comunicazione finalizzati a favorire l interpretazione e la lettura del contesto territoriale della Val Germanasca, con particolare riferimento al comune di Salza di Pinerolo. 2 Cfr. Tavola Unica per lo schema planivolumetrico e la localizzazione. 21

Le strutture da realizzare prevedono la messa in opera di: 1 bacheca coperta in legno corredata da pannelli di comunicazione (da posizionarsi a ridosso del versane sud nella immediata prossimità dell imbocco della miniera Gianna) dim max h= 2,5m; largh. = 2,5m; lungh. = 5m 1 bacheca coperta in legno corredata da pannelli di comunicazione (da posizionarsi sul margine del terrazzo naturale prospiciente l imbocco della galleria) dim max h= 2,5m; largh. = 2,5m; lungh. = 15m 1 serie di leggi in legno corredati da pennelli di comunicazione (da posizionarsi sul margine del terrazzo naturale prospiciente l imbocco della galleria) dim max h= 65cm; largh. = 40cm; lungh. = 15m interventi di manutenzione straordinaria del muro contro ripa del piazzale con la stessa tipologia di materiali preesistenti, consistenti in muratura di conci di pietra Le opere saranno edificate prevalentemente con materiale presente in loco in modo che l impatto ambientale sia mitigato, realizzando così un miglioramento qualitativo e quantitativo del contesto paesaggistico. Per la sistemazione dell area e per il consolidamento della scarpata del piazzale sul quale saranno realizzati gli interventi si prevede l inerbimento con specie idonee al sito. a) Bacheca coperta versante sud (lato pendio) La bacheca rappresenta il supporto protetto, con copertura in legno, sul quale saranno posizionati pannelli i pannelli di comunicazione. La struttura portante dell opera sarà costituita da un trave-pilastro in legno ancorata a terra tramite carpenteria metallica zincata a plinto di fondazione in CA di adeguate dimensioni. Pilastro verticale sezione di dim 15x25 cm Falda inclinata (25 ) aperta verso sud composta da trave portante dim in sezione 15x25 cm e orditura secondaria a supporto dell assito di copertura in legno Trave di bordo ancorata al pendio in legno di dim in sezione di 25x25 cm Dimensionamento: dim max h = 2,5, largh = 2,5 mt, lungh = 5 mt Saranno collocati sistemi di fissaggio tra tutti gli elementi in legno in carpenteria metallica zincata o in alternativa ad incastro legno-legno tramite giunti maschiati. Il trattamento superficiale della carpenteria in legno sarà effettuato con prodotti resistenti all acqua e all invecchiamento (trattamento con pece all attacco a terra, impermeabilizzazione con olio dell estradosso delle falde in legno). E inoltre prevista una gronda e relativi pluviali per lo smaltimento a terra delle acque meteoriche. H min = 2,20 H max = 2,50 b) Bacheca coperta lato nord (scarpata del piazzale) Anche nel presente caso la bacheca rappresenta il supporto protetto, con copertura in legno, sul quale saranno posizionati i pannelli di comunicazione. 22

Sarà dotata di una struttura portante trave-pilastro in legno ancorata a terra tramite carpenteria metallica zincata a plinto di fondazione in CA di adeguate dimensioni. Pilastro verticale sezione di dim 15x25 cm Falda inclinata (25 ) aperta verso nord composta da trave portante dim in sezione 15x25 cm e orditura secondaria a supporto dell assito di copertura in legno Dimensionamento: dim max h = 2,5, largh = 2,5 mt, lungh = 15 mt I sistemi di fissaggio tra tutti gli elementi saranno realizzati in carpenteria metallica zincata o in alternativa ad incastro legno-legno tramite giunti maschiati ed il trattamento superficiale della carpenteria in legno con prodotti resistenti all acqua e all invecchiamento (trattamento con pece all attacco a terra, impermeabilizzazione con olio dell estradosso delle falde in legno). Lo smaltimento a terra delle acque meteoriche sarà garantito da una gronda con relativi pluviali. H min = 2,20 H max = 2,50 3) Leggi in legno lato nord (scarpata del piazzale) La struttura prevede la collocazione di una serie di leggii in legno corredati da pennelli di comunicazione (da posizionarsi sul margine del terrazzo naturale prospiciente l imbocco della galleria). La struttura portante sarà realizzata in acciaio corten ed ancorata ad una piccola fondazione/cordolo in CA. Il profilo e la geometria saranno tali da consentire una agevole lettura sia ad adulti che bambini, pertanto il dimensionamento dell opera sarà contenuto nei seguenti parametri: dim max h = 65 cm, largh = 40 cm, lunghezza complessiva = 15 mt 4) Manutenzione straordinaria del muro contro ripa versante sud (lato pendio) Congiuntamente ai lavori di messa in opera della segnaletica saranno effettuati alcuni interventi di manutenzione straordinaria del muro contro ripa del piazzale antistante l imbocco della galleria Gianna ed oggetto degli interventi. La tipologia dei materiali sarà la stessa di quella attualmente presente, costituita da muratura con conci in pietra. A parziale completamento dei lavori sarà infine effettuata la sistemazione delle aree a verde e delle aree di percorrenza che conducono alle segnaletiche, con ri-sistemazione e ripristino delle porzioni interessate dall intervento con piantumazione di essenze vegetali di adeguata specie (autoctona) sulla base delle esigenze di miglior inserimento ambientale della nuova segnaletica e con rivestimento esterno del percorso mediante materiali tipo ghiaia o impalcati in legno. 2.1.2 Arredamento interno e allestimento della scenografia 3 3 Cfr. tavola 2. 23

L allestimento del percorso di visita prevede sia l arredamento di alcuni spazi che la predisposizione della scenografia, secondo il seguente ordine, riportato nella planimetria allegata. 1) Arrivo ed accoglienza Si prevede la definizione di un marchio (logotipo) che identifichi il nuovo progetto Scoprialpi con l aggiunta di un sistema di declinazione e di impiego dello stesso sotto forma di grafiche di comunicazione istituzionale e di prossimità dislocate nel comprensorio che accompagnano i visitatori fino all imbocco della miniera Paola (inizio del percorso Scoprialpi). Qui saranno predisposi e collocati sistemi/strutture di comunicazione e di presentazione del nuovo percorso tali da differenziare nettamente questa proposta delle attività già esistenti. Tali sistemi verranno definiti architettonicamente tramite le logiche di un corretto inserimento ambientale sia dal punto di vista formale/estetico. 2) Vestizione e partenza Non sono previste opere architettoniche. 3) Viaggio nel tempo La registrazione dei suoni che accompagneranno il viaggio nel tempo sarà effettuata su supporto digitale, SD Card, che ne consentirà la lettura tramite un apparato privo di parti meccaniche in movimento. I sistemi di diffusione saranno collocati direttamente a bordo del trenino. A corredo del percorso in treno verranno installate grafiche di tipo comunicazionale che fungeranno da segnaletica di orientamento e di servizio al percorso. 4) Pre-show La riproduzione del filmato nella zona tramogge sarà effettuata tramite videoproiettore di adeguata potenza luminosa, almeno 3000 ANSI lumen, una sorgente A/V da lettore di SD Card, con formato di codifica del segnale video pari a MPEG 2. Si prevede inoltre l installazione di uno schermo a scomparsa e semplice gestione (data la necessaria flessibilità dell ambiente). Il sistema di diffusione sarà composto da un dispositivo acustico di adeguata potenza ed angolo di diffusione sonora, stagno e scenografato in armonia con l ambiente. Per quanto concerne il pre-show allestito nello spazio mensa si prevede: uno schermo interattivo che consta di due videotape (un primo che proietta su di uno schermo posizionato alle spalle di un plastico rappresentante l area alpina di riferimento, un secondo che proietta direttamente sul plastico). 5) Viaggio nello spazio I sistemi di video-riproduzione (nel numero di due per consentire una migliore gestione dei gruppi in visita), saranno simili a quelli previsti per il Viaggio nel tempo e collocati: un primo in 24

testata ed un secondo alla base della discenderia. È inoltre necessario che gli stessi siano dotati di meccanismi con angolo di proiezione regolabile a 36 di inclinazione. Il filmato potrà essere visionato grazie all installazione di schermi trasparenti tipo HoloScreen, (completamente trasparenti se su di essi non vengono proiettate immagini). Gli effetti speciali a corredo degli allestimenti illuminotecnica prevedranno il posizionamento di una macchina per la produzione di fumi/nebbia tramite sistema a CO2. 8) La finestra sulle Alpi Progettazione e realizzazione di bacheche protette, leggii e pannelli (cfr. 2.1.1.) 9) Ritorno al futuro Non sono previste opere architettoniche 2.1.2 Output (beni e/o servizi) previsti dall opera Il progetto prevede la creazione di percorsi di visita rivolti ai medesimi target elencati nella tabella 1. Dal punto di vista qualitativo, la descrizione del percorso nel suo complesso - attraverso le singole rappresentazioni e gli elementi geologici presenti sono puntualmente decrtitti nel 1.1.2.3) 25

2.2 Stima parametrica del costo di realizzazione 2.2.1 Quadro tecnico-economico (Schema A) SCHEMA A ScopriAlpi QUADRO ECONOMICO (art. 17, DPR n 554 del 21/12/1999) a) Lavori a base d'asta a1) lavori ed opere 489.080,00 a2) oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso 34.000,00 a3) oneri per la sicurezza aggiuntivi non soggetti a ribasso 49.000,00 a4) totale lavori a base d'asta 455.080,00 a5) totale importo appalto 538.080,00 b) Somme a disposizione della stazione appaltante b1) lavori in economia 8.000,00 b1bis) Arredi (cucina, bancone, salone) 78.412,00 b2) rilievi, accertamenti e indagini 24.300,00 b3) allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbanizzazione 25.000,00 b4) imprevisti 20.000,00 b5) acquisizione aree o immobili b6) accantonamento di cui all'art. 133 D. Lgs. 163/06 20.000,00 b7) spese tecniche per progettazione e D.LL. 55.000,00 b8) spese per attività di consulenza, ecc 98.730,00 b9-10) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. 2.000,00 b11) collaudo 24.000,00 b12) IVA su a5 10,0% 53.808,00 IVA su b4 10,0% 1.000,00 IVA su b1bis 20,0% 15.682,40 IVA su b2 20,0% 4.860 IVA su b7 20,0% 11.000,00 IVA su b8 20,0% 19.756,00 IVA su b9-10 20,0% 400,00 IVA su b11 20,0% 4.800,00 parziale 461.938,40 Totale costo realizzazione 1.000.018,40 DATI SINTETICI DELL'INTERVENTO parametro tecnico = Mq quantità = COSTI PARAMETRICI costo di costruzione = costo di realizzazione = 26

2.2.2 Analisi disaggregata dei costi per tematica Intervento Edilizia e LLPP Strumenti ed attrezzature Prestazioni di servizio Costo Costo IVA inclusa Arrivo ed 5.000,00 1.260,00 6.260,00 7.512,00 accoglienza Vestizione e 8.812,00 8.812,00 10.574,00 partenza Viaggio nel 15.400,00 3.000,00 3.540,00 21.940,00 26.328,00 tempo Pre-show 4.200,00 21.600,00 25.860,00 51.660,00 61.992,00 Viaggio nello 27.440,00 24.200,00 18.600,00 70.240,00 84.288,00 spazio Laboratori 67.400,00 13.700,00 14.520,00 95.620,00 114.744,00 geologici Stazioni di 17.960,00 600,00 9.000,00 27.560,00 33.072,00 rilevamento geologico La finestra sulle 40.040,00 1.500,00 9.960,00 51.500,00 61.800,00 Alpi Ritorno al 13.260,00 13.260,00 15.912,00 futuro Progettazione 12.000,00 12.000,00 14.400,00 didattica Formazione 6.000,00 6.000,00 7.200,00 accompagnatori Comunicazione 5.000,00 1.000,00 6.000,00 7.200,00 Studio di 11.240,66 11.240,66 13.488,79 fattibilità e progetto definitivo Progetto 11.240,67 11.240,67 13.488,80 esecutivo Direzione lavori 15.000,00 15.000,00 18.000,00 TOTALI 177.440,00 78.412,00 152.481,33 408.333,33 489.999,59 27

3. COMPATIBILITA URBANISTICA, AMBIENTALE, PAESAGGISTICA 3.1 Conformità alle disposizioni generali, urbanistice ed edilizie vigenti 3.1 Compatibilità Urbanistica 4 Questo aspetto non riveste caratteri significativi perché non sono in gioco modifiche di destinazione d uso del suolo e standard edificatori, essendo le opere completamente nel sottosuolo. L area in oggetto si trova nella zona di P.R.G.C.M. con destinazione agricola categoria E1: sottoposta a concessione mineraria. Su detta area esiste il vincolo ai sensi dell art. 142 lettera c) del Dlsg 22 gennaio 2004, n. 42 in quanto l intervento è ricompresso nella fascia dei 150 m dal torrente Gernanasca. L intervento non è compreso tra quelli soggetti alla valutazione di impatto ambientale in quanto ricade nella tipologia di interventi previsti dall art. 4 (Progetti sottoposti alla procedura di VIA) di cui alla L.R. 14 dicembre 1998, n. 40 Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione a s.m.i. (L.R. 54/2000 D.G.R. 19 marzo 2002 n. 75 5611). 3.2 Descrizione sintetica di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prendersi Non sono previsti elementi degni di nota. 3.3 Descrizione sintetica di eventuali impatti paesaggistici (Cfr. Relazione paesaggistica) 5 4 Cfr. Schema URB, allegato 1. 5 Allegato 2. 28

4. SOSTENIBILITA FINANZIARIA 4.1 Bacino di utenza dell opera e stima dei potenziali utenti Fin dall inizio dell attività di Scopriminiera (ottobre 1998) sono stati monitorati ed analizzati, quantitativamente e qualitativamente, i risultati e si sono effettuati degli studi sul grado di soddisfazione dei clienti e sulle loro nuove aspettative. Il bacino di utenza di Scopriminiera è rappresentato dall intero territorio regionale oltre che da ambiti sovralocali (.capire). La domanda potenziale prevista per il progetto ScopriAlpi si stima in circa 15.000 presenze/anno, che rappresenta, a regime, una stima prudenziale rispetto alle affluenze registrate negli ultimi anni (cfr. tabella 1). Tabella 1. Statistiche ingressi Scoprimiera. Periodo Singoli Gruppi Scuole Pacchetti scuola Teatro Gratis Totale 1998 1160 771 716 - - 18 2665 1999 8336 6479 8746 480 1776 775 26592 2000 5705 4701 9460 2583 610 1883 24942 2001 6592 3868 8233 3375 2797 2267 27132 2002 6433 4041 6842 4526 985 2715 25542 2003 6450 3771 6013 3452 1192 2942 23820 2004 5581 3491 5359 4149 867 3018 22465 2005 4826 2563 5009 3383 903 2897 19581 2006 5240 1704 5637 4898 462 2936 20877 2007 5449 1289 5557 3773 90 3434 19592 (stima) Totale 55772 32678 61572 30619 9682 22885 213208 4.3 Stima entrate e costi di gestione Cfr. Allegato 3 - Piano finanziario. Per una analisi disaggregata dei costi, vedi allegato 4. 29