INDICE ALLEGATI - UBICAZIONE INDAGINI GEOGNOSTICHE - GRAFICI PROVE PENETROMETRICHE



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INDICE 1. PREMESSA E SCOPO DEL LAVORO... 2 2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO GEOMORFOLOGICO... 3 3. INQUADRAMENTO IDROGEOLOGICO ED IDROLOGICO... 4 4. CLASSIFICAZIONE SISMICA... 5 4.1 OPCM 20 marzo 2003... 5 4.2 D.M. 14 Gennaio 2008... 6 4.3 Categorie di sottosuolo... 6 4.4 Condizioni topografiche... 7 5. INDAGINE GEOGNOSTICA... 9 6. PARAMETRI GEOTECNICI... 10 7. CONCLUSIONI... 11 ALLEGATI - UBICAZIONE INDAGINI GEOGNOSTICHE - GRAFICI PROVE PENETROMETRICHE

1. PREMESSA E SCOPO DEL LAVORO La presente relazione illustra i risultati di una campagna preliminare di indagini geognostiche realizzata presso un area situata in prossimità di via Buonarroti nel comune di Rho (MI) in previsione della realizzazione di nuove infrastrutture legate allo sviluppo della Fiera di Milano. Corografia area d indagine (estratta da Carta Tecnica Regionale) Il progetto prevede la realizzazione di un muro di sostegno lungo un rilevato che verrà adibito a parcheggio e la realizzazione di un sottopasso in corrispondenza della rotatoria di via Buonarroti. Nel mese di marzo 2012 è stata condotta un'indagine geognostica preliminare consistita nell'esecuzione di 2 prove penetrometriche di tipo dinamico (S.C.P.T.). pag. 2/11

2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO GEOMORFOLOGICO L'area in esame é situata nel settore settentrionale della pianura Padana che sfuma verso nord nella cosiddetta "alta pianura terrazzata" lombarda. Questa zona è costituita da depositi quaternari dovuti alle alluvioni fluvioglaciali che si sono verificate nei periodi interglaciali separanti le caratteristiche glaciazioni del Pleistocene (Mindel, Riss e Würm). Dal punto di vista litologico questi depositi sono costituiti prevalentemente da sedimenti ghiaiosi, sabbiosi e ghiaioso-sabbiosi a matrice limosa spesso subordinata; a questi s intercalano orizzonti argillosi e limoso-argillosi. Il territorio del comune di Rho, come si osserva dalla cartografia ufficiale (Foglio 45 Milano e carta geologica della Lombardia), è caratterizzato dalla presenza di sedimenti appartenenti al cosiddetto DILUVIUM RECENTE (fluvioglaciale Würm). L'area in esame è caratterizzata dal punto di vista litologico dalla presenza di orizzonti sabbiosi o sabbioso-ghiaiosi cui si intercalano lenti limose o argilloso-limose. Estratto Carta Geologica d Italia Foglio 45 Milano DILUVIUM RECENTE Il fluvioglaciale Wurm costituisce il livello fondamentale della pianura. Si tratta di depositi alluvionali derivanti dagli scaricatori glaciali, connessi con l ultima fase glaciale quaternaria, quindi con clasti poligenici, arrotondati, eteromorfi. Litologicamente si trovano in superficie, al di sotto del primo strato di terreno agrario o di riporto, terreni ghiaiosi in genere sabbiosi e limosi, caratterizzati dalla presenza di strati o lenti di materiale più fine (limo o sabbia); al di sotto di queste ghiaie di età würmiana si rinvengono formazioni di ghiaia molto compatta passante localmente a conglomerato. pag. 3/11

3. INQUADRAMENTO IDROGEOLOGICO ED IDROLOGICO Secondo i dati reperiti presso il SIF (Sistema Informativo Falda) della Provincia di Milano la soggiacenza media della falda nell area indagata si attesta a quota compresa tra 10 e 15 m da p.c (si veda carta della soggiacenza allegata). Da dati bibliografici è stata riscontrata in questa zona la presenza di modeste falde sospese a pochi metri di profondità legate alla circolazione ipodermica dell acqua di infiltrazione meteorica favorita dalla presenza di orizzonti a differente permeabilità. pag. 4/11

4. CLASSIFICAZIONE SISMICA Le azioni sismiche attese in un certo sito si prevedono, su base probabilistica, tramite la pericolosità sismica che è funzione delle caratteristiche di sismicità regionali e del potenziale sismogenetico delle sorgenti sismiche; la valutazione della pericolosità sismica porta poi alla valutazione del rischio sismico di un sito in termini di danni attesi a cose e persone come prodotto degli effetti di un evento sismico. La pericolosità sismica valutata all interno di un sito deve essere stimata come l accelerazione orizzontale massima al suolo in un dato periodo di tempo, definendo i requisiti progettuali antisismici per le nuove costruzioni nel sito stesso. 4.1 OPCM 20 marzo 2003 Sulla base del documento Proposta di riclassificazione sismica del territorio nazionale elaborato dal Gruppo di Lavoro costituito dalla Commissione Naz. Di Previsione e Prevenzione dei Grandi Rischi (23 aprile 1997) e successive precisazioni, sono state individuate in tutto il territorio nazionale 4 zone sismiche, secondo valori di accelerazione di picco orizzontale del suolo (a g ) con probabilità di superamento del 10% in 50 anni. La valutazione di a g è stata calcolata con metodologie internazionali aggiornate periodicamente con procedure trasparenti e riproducibili. La zonizzazione sismica dell intero territorio nazionale è stata effettuata secondo l Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20/03/03 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell 8/05/03 Supplemento Ordinario n. 72: Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. Costituiscono parte integrante dell ordinanza: Allegato 1 - Criteri per l individuazione delle zone sismiche individuazione, formazione e aggiornamento degli elenchi delle medesime zone; Allegato 2 - Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l adeguamento sismico degli edifici; Allegato 3 - Norme tecniche per il progetto sismico dei ponti; pag. 5/11

Allegato 4 - Norme tecniche per il progetto sismico di opere di fondazioni e di sostegno dei terreni. Secondo questa zonizzazione (vedasi figura sopra riportata) tutto il territorio comunale di Rho si trova in zona 4 (colore verde), cioè nella zona, tra quelle individuate, di minor rischio sismico. 4.2 D.M. 14 Gennaio 2008 Dal 1 luglio 2009 la progettazione antisismica in Italia, per tutte le zone sismiche e per tutte le tipologie di edifici è regolata dal D.M. 14/01/08. Il D.M. 14 gennaio 2008 (Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni), pubblicato sulla G.U. n. 29 del 04/02/08, in vigore dal 5 marzo 2008, sostituisce il precedente D.M. 14 settembre 2005, fatto salvo il periodo di monitoraggio di 18 mesi di cui al comma 1 dell art. 20 della L. 28 febbraio 2008, n. 31. Queste nuove Norme Tecniche per la Costruzioni definiscono i criteri definitivi per la classificazione sismica del territorio nazionale in recepimento del Voto 36 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 27 luglio 2007 (Pericolosità sismica e criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale); tali criteri prevedono la valutazione dell azione sismica definita puntualmente al variare del sito e del periodo di ritorno considerati, in termini di accelerazione del suolo a g e di forma dello spettro di risposta. Costituiscono parte integrante del decreto: Allegato A - Pericolosità sismica Allegato B - Tabelle dei parametri che definiscono l azione sismica. Diversamente dalla precedente normativa l azione sismica non viene più valutata riferendosi ad una zona sismica (territorialmente coincidente con più entità amministrative), ad un unica forma spettrale e ad un periodo di ritorno prefissato ed uguale per tutte le costruzioni ma viene valutata sito per sito e costruzione per costruzione. Secondo l allegato A l azione sismica sulle costruzioni viene valutata a partire da una pericolosità sismica di base in condizioni ideali di sito di riferimento rigido (categoria di sottosuolo A) con superficie topografica orizzontale (categoria T1). La pericolosità sismica in un generico sito deve essere descritta con sufficiente livello di dettaglio, sia in termini geografici che in termini temporali; i risultati dello studio di pericolosità devono essere forniti: - in termini di valori di accelerazione orizzontale massima a g e dei parametri che permettono di definire gli spettri di risposta ai sensi delle NTC, nelle condizioni di sito di riferimento rigido orizzontale sopra definite; - in corrispondenza dei punti di un reticolo (reticolo di riferimento) i cui nodi sono sufficientemente vicini fra loro (non distano più di 10 km); - per diverse probabilità di superamento in 50 anni e/o diversi periodi di ritorno T R ricadenti in un intervallo di riferimento compreso almeno tra 30 e 2475 anni, estremi inclusi. L azione sismica così individuata viene successivamente variata in funzione delle condizioni locali stratigrafiche del sottosuolo e morfologiche della superficie; tali modifiche caratterizzano la risposta sismica locale. La pericolosità sismica su reticolo di riferimento nell intervallo di riferimento è fornita dai dati pubblicati sul sito http://esse1.mi.ingv.it/. 4.3 Categorie di sottosuolo Ai fini della definizione dell azione sismica di progetto si può fare riferimento a un approccio semplificato, che si basa sull individuazione delle categorie di sottosuolo indicate nella tabella 3.2.II, di cui al punto 3.2.2 Categorie di sottosuolo e condizioni topografiche, capitolo 3 Azioni sulle costruzioni del D.M. 14/01/2008. pag. 6/11

Sono state definite cinque classi di terreni (A, B, C, D, E) identificabili in base ai valori della velocità equivalente V S,30 di propagazione delle onde di taglio entro i primi 30 m di profondità. In mancanza di misure di Vs, l identificazione della categoria di sottosuolo può essere effettuata sulla base dei valori di altre grandezze geotecniche, quali il numero dei colpi della prova penetrometrica dinamica (N SPT ) per depositi di terreni prevalentemente a grana grossa e la resistenza non drenata (c u ) per depositi di terreni prevalentemente a grana fine. In base alle grandezze sopra definite si identificano le seguenti le categorie di sottosuolo di riferimento: A Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di V S30 superiori a 800 m/s, eventualmente comprendenti in superficie uno strato di alterazione con spessore massimo pari a 3 m. B Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di V S,30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero N SPT,30 > 50 nei terreni a grana grossa e c u,30 > 250 kpa nei terreni a grana fina). C Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di V S30 compresi tra 180 e 360 m/s (ovvero 15 < N SPT,30 < 50 nei terreni a grana grossa e 70 < c u,30 < 250 kpa nei terreni a grana fina). D Depositi di terreni grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di V S30 < 180 m/s (ovvero N SPT,30 < 15 nei terreni a grana grossa e c u,30 < 70 kpa nei terreni a grana fina). E Terreni dei sottosuoli di tipo C e D per spessore non superiore a 20 m, posti sul substrato di riferimento (con V S > 800 m/s). La classificazione è effettuata sulla base del parametro V S,30 che rappresenta la velocità delle onde di taglio S riferita a 30 m di profondità e calcolata utilizzando la seguente espressione, riportata nel D.M. 14.09.2005 e nel D.M. 14.01.2008 (NTC): dove hi e Vi indicano lo spessore (in m) e la velocità delle onde di taglio dello strato i-esimo, per un totale di N strati presenti nei 30 m superiori. In base ai risultati emersi nel corso di una serie di indagini sismiche eseguite nelle vicinanze dell area in esame e sulla base dei risultati delle indagini geotecniche, si può affermare che il sottosuolo della stessa ricade all interno della categoria C. 4.4 Condizioni topografiche Per configurazioni superficiali semplici si può adottare la seguente classificazione, di cui al punto 3.2.2 Categorie di sottosuolo e condizioni topografiche. Categoria Caratteristiche della superficie topografica T1 Superficie pianeggiante pendii e rilievi con inclinazione media i 15 T2 pendii con inclinazione media i > 15 T3 Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media 15 i 30 T4 Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30 Tabella 3.2.IV - Categorie topografiche pag. 7/11

Per condizioni topografiche complesse è necessario predisporre specifiche analisi di risposta sismica locale. L area di esame presenta configurazioni superficiali semplici, pertanto è possibile adottare la classificazione riportata in tabella 3.2.IV. Sulla base dei dati topografici disponibili (riportati in cartografia), l area rientra mediamente nella categoria T1 ovvero Superficie pianeggiante, con inclinazione media i 15. pag. 8/11

5. INDAGINE GEOGNOSTICA L'indagine geognostica preliminare di campagna è stata condotta mediante l esecuzione di 2 prove penetrometriche dinamiche continue S.C.P.T.. Le indagini sono state eseguite con penetrometro superpesante tipo Meardi AGI avente le seguenti caratteristiche: peso del maglio 73 kg altezza di caduta 75 cm angolo al vertice della punta conica 60 diametro del cono 50.8 mm peso delle aste 4.6 kg/ml Penetrometro utilizzato tipo Meardi A.G.I. L ubicazione delle prove eseguite, condizionata dalla presenza di un orizzonte superficiale fortemente addensato e dalla presenza di un rilevato non accessibile, è riportata nella planimetria schematica allegata. Il terreno è stato indagato a partire dalla quota del piano campagna fino alla profondità di circa 18.0 m perché i dati raccolti sono stati ritenuti sufficienti per il tipo di intervento in progetto. Sulla base del grado di addensamento rilevato nel corso delle indagini, possono essere riconosciute le seguenti litozone: - LITOZONA A: grado di addensamento medio-basso con caratteristiche geotecniche modeste (Nscpt < 10) - LITOZONA B: grado di addensamento medio-alto con caratteristiche geotecniche da discrete a molto buone (10 < Nscpt < 25) Durante l esecuzione delle indagine è stata individuata la presenza di acqua a profondità variabili da 4 a 5 m dal piano campagna. Come precedentemente riportato la falda in senso stretto si dovrebbe trovare a profondità superiori a 10 m è quindi possibile la presenza di una falda sospesa, probabilmente di modesta entità, legata alla presenza di orizzonti a differente permeabilità. Sarà quindi obbligatorio nella fase di realizzazione dell indagine geognostica prevedere la posa di piezometri che consentano di verificare la presenza e la profondità di queste falde sospese. pag. 9/11

6. PARAMETRI GEOTECNICI La seguente tabella indica la successione delle litozone precedentemente individuate nelle prove eseguite, le profondità indicate si riferiscono alla quota di inizio prova. S.C.P.T. 1 2 Litozona Profondità N SCPT N SPT E K's (m) (T/m 3 ) ( ) (kg/cm 2 ) (kn/m 3 ) R 0.0 0.9/1.5 Terreno addensato dall attività antropica A 0.9/1.5 5.1/6.0 5 8 8 14 1.70 1.80 28 30.5 155 270 13.0 24.0 x 10 3 B 5.1/6.0 18.0 16 18 28 31 1.90 35 35.5 400 430 53.5 61.0 x 10 3 dove: N SCPT N SPT = numero di colpi necessario per ottenere un avanzamento di 30 cm in una prova SCPT = numero di colpi SPT correlato γ = peso di volume del terreno (T/m 3 ) Φ = angolo di attrito del terreno ( ) E = modulo di deformazione (o di Young) in kg/cm 2 K's = stima del modulo di reazione del sottofondo (o di Winkler) in kn/m 3 Le indagini eseguite hanno evidenziato la presenza di un orizzonte superficiale di riporto addensato dall attività antropica fino ad una profondità di 0.9/1.5 m da piano campagna (a titolo informativo si rende noto che in prossimità della rotonda alcune della verticali di indagini eseguite si sono interrotte a circa 50 cm di profondità per l ottimo addensamento del rilevato qui presente). Inferiormente si è constata la presenza di un terreno dalle caratteristiche geotecniche quasi discrete (litozona A) fino alla profondità di 5.1/6.0 m. Inferiormente, e fino alla massima profondità indagata, circa 18.0 m da p.c., si osserva la presenza dei sedimenti caratterizzati da un grado di addensamento medio-alto e parametri geotecnici buoni. pag. 10/11

7. CONCLUSIONI Le indagini eseguite nel comune di Rho (MI) evidenziano la presenza, dal punto di vista geologico di sedimenti appartenenti al fluvioglaciale Wurm. caratterizzati dalla presenza di strati o lenti di materiale più fine (limo o sabbia); al di sotto di queste ghiaie di età würmiana si rinvengono formazioni di ghiaia molto compatta passante localmente a conglomerato. Dal punto di vista geotecnico le indagini eseguite hanno evidenziato la presenza di un orizzonte superficiale di riporto fortemente addensato dall attività antropica fino ad una profondità di 0.9/1.5 m da piano campagna. Inferiormente si è rilevata la presenza di un terreno dalle caratteristiche geotecniche quasi discrete (litozona A) fino alla profondità di 5.1/6.0 m. Inferiormente, e fino alla massima profondità indagata, circa 18.0 m da p.c., si osserva la presenza dei sedimenti caratterizzati da un grado di addensamento medio-alto e parametri geotecnici buoni. Il progetto prevede la realizzazione di un muro di sostegno lungo un rilevato che verrà adibito a parcheggio e la realizzazione di un sottopasso in corrispondenza della rotatoria di via Buonarroti. Le indagini preliminari eseguite indicano che sarà possibile prevedere la realizzazione di muri di sostegno con fondazioni impostate a profondità superiori a 1.6 m che abbiano pressioni di contatto mediobasse. Per quanto riguarda il sottopasso in progetto le indagini hanno evidenziato che alla profondità di imposta delle strutture, oltre 6.0 m da p.c., i valori di addensamento sono medio alti e di conseguenza le caratteristiche geotecniche sono buone. Questo permetterà di progettare fondazioni con valori di pressione d esercizio medio-elevate. Si ribadisce l attenzione che dovrà essere riservata all individuazione di un eventuale falda sospesa che la bibliografia e l indagine preliminare eseguita sembrano individuare a circa 5 m di profondità pag. 11/11