Università degli studi di Perugia Mostra del tartufo, Valtopina
Quando si parla di Mater Tellus, infatti, è a dir poco impossibile non parlare di ciò che metaforicamente potrebbe essere definito l oro nascosto della terra : il tartufo. Molto spesso, difatti, si incorre nell errore di considerarlo come uno dei tanti aromi che insaporiscono i nostri piatti, trascurando ciò che il termine stesso va a celare. Foto tratta dal sito mondotartufo.it Foto tratta dal sito tuttoggi.info
Foto tratta dal sito articolienews.com Lezione sul campo, Valtopina
Prima tappa del lungo itinerario: la storia del tartufo, perché in fondo Foto tratta dal sito Tuber,it colui che non è in grado di darsi conto di tremila anni rimane al buio e vive alla giornata per dirla con Goethe.
Eppure la storia non dà sempre risposte soddisfacenti. È per questo che sono iniziate le lezioni strettamente teoriche dell associazione umbra Tuber Terrae, per studiare il tartufo come organismo vivente.
Infatti, secondo l idnologia la branca della scienza che studia tale ricchezza del terrenoil vocabolo tartufo è il nome comune mediante il quale si indicano quei corpi fruttiferi che si sviluppano sotto terra e per questo denominati funghi ipogei, in contrapposizione ai funghi comunemente più noti, che sviluppandosi al di sopra della superficie terrestre vengono definiti epigei. Foto tratta dal sito Tuber.it
Il tartufo è un fungo appartenente al genere Tuber. Come tutti gli altri, è un organismo eterotrofo, ovvero ricava energia per il suo sviluppo da altri organismi viventi ed è un fungo simbionte: vive in simbiosi con un altro organismo che solitamente è rappresentato da una specie vegetale arborea o arbustiva. Foto tratte dal sito blog.tartufointavola.it
Foto tratta dal sito giardinaggioefiori.com Tale rapporto è portatore di un reciproco vantaggio: il tartufo sfrutta le sostanze che la pianta ha elaborato e che, in quanto fungo, non sarebbe in grado di produrre autonomamente, d altra parte, la pianta si avvale della capacità del tartufo di assorbire dal terreno acqua e sali minerali. Foto tratta dal sito bio-consult.it
Foto tratta dal sito andareatartufi.com Lo scambio di sostanze tra i due partner avviene in particolari macrostrutture dette ectomicorrize formate da filamenti cellulari chiamati ife che nel loro insieme formano un micelio. Quando due miceli di segno opposto si incontrano si sviluppa un micelio dicariofitico che avvolgendosi attorno alla radice della pianta dà vita all ectomicorriza stessa. Foto tratta dal sito bio-consult.it
Tuttavia, oggi, diverse ricerche affermano che certamente la pianta svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo dello sporocarpo dopo la micorrizzazione, Foto tratta dal sito marifedelitartufi.com ma anche che la crescita fino a completa maturazione avviene in gran parte senza scambi di sostanze tra i due organismi, gettando così le basi di un nuovo studio sulla nutrizione del tartufo.
Lezione sul campo, Valtopina Forti della loro preparazione scientifica, il 23 Novembre 2013, gli studenti, trasformatisi in veri e propri trifôlaî, si sono recati a Valtopina dove, armati di vanghetta e di stivali, si sono dedicati alla ricerca dei tartufi con l aiuto dei membri dell associazione sopraddetta
e soprattutto con quello dei simpatici truffle dogs schierati a rappresentare le varie razze di cani che accompagnano fedelmente l uomo nella cerca, in quanto dotati di un olfatto finissimo che permette loro di percepire l odore del tartufo-elemento fondamentale per la dispersione delle spore. Lezione sul campo, Valtopina
Nella stessa giornata i ragazzi, entusiasti delle loro ricerche, sono entrati in contatto con l ambiente naturale in cui il tartufo si sviluppa: Foto tratta dal sito cucina.doki.it Foto tratta dal sito vagabondaggi.it Foto tratta dal sito originalitaly.it alchimia di fattori rigorosamente ottimali come
Foto tratte dai siti biologiamarina.eu, disegnidacolorareonline.com, lucianopignataro.it, treesthatpleasenurseryblog.com Foto tratta dal sito albechecorre.blogspot.com
...venendo così a conoscere la chimica del suolo, consapevoli che La terra è madre. Tutto viene da essa e tutto ad essa torna per dirla con Carlo Sgorlon. Foto tratte dai siti cateringveg.altervista.org, chioggia.scienze.unipd.it, sardegnaricerche.it, chimicare.org
E il viaggio continua: 11 Dicembre 2013. Perugia. Facoltà di Agraria-Dipartimento di Biologia Applicata.
Seduti di fronte ad un microscopio, gli studenti hanno assistito ad una vera e propria lezione universitaria tenuta dalla professoressa D. Donnini, la quale ha illustrato la morfologia generale del tartufo. Lezione prof.ssa Donnini
Peridio mesentericum Aschi macrosporum Foto tratta dal sito tuber.it Questa è caratterizzata da due elementi macroscopici: il peridio- il tessuto esterno che riveste lo sporocarpo- e la gleba: la massa interna percorsa da venature variabili dal bianco (vene sterili) al nero (vene fertili). All interno di queste ultime si trovano gli aschi: involucri translucidi tendenti al colore bruno contenenti in media 4 spore: unità germinali del tartufo.
Dopo un introduzione generale, quindi, gli studenti, sono potuti venire a conoscenza delle principali differenze che esistono tra le specie tartufigene, sia a livello morfologico che chimico. Aschi melanosporum e uncinatum
Ormai maestri del sapere, i ragazzi si sono recati all Università dei Sapori di Montebello dove hanno incontrato il tartufo come alimento, scoprendo le ricette dei grandi chef.
Una preparazione completa, quindi, che ha comportato l inserimento delle scuole nocerine nella rete più ampia di scuole UNESCO. Traguardo importante ha commentato la Dirigente Scolastica dott.ssa Serenella Capasso traguardo che significa valorizzazione delle ricchezze che il territorio ci offre. Foto tratta dal sito everbeautiful.com
Foto tratta dal sito in-caste.ru Un traguardo inteso come linea di partenza, però, semplicemente perché Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta Elisa Berardi