Sviluppo sostenibile, tutela della biodiversità e dell ambiente, qualità della vita

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Transcript:

Sviluppo sostenibile, tutela della biodiversità e dell ambiente, qualità della vita Azioni di valorizzazione turistica e culturale e strategie di tutela ambientale e paesaggistica lungo il fiume Ticino e parte del sistema Navigli L insieme di politiche integrate sviluppate dal Parco del Ticino Relatori: Claudio Peja, Alessandra Pandolfi

Strategie di tutela ambientale e paesistica Il Parco lombardo della Valle del Ticino, uno dei principali parchi fluviali europei, la cui importanza è stata riconosciuta quale Area MAB UNESCO (riconfermata nel 2014) e RAMSAR (in via di riconoscimento), è un Ente di diritto pubblico che gestisce il proprio territorio di riferimento, con particolare attenzione agli aspetti: ambientali paesaggistici fruitivi Per Statuto, il Parco garantisce la più ampia ed effettiva partecipazione delle comunità, delle associazioni ed organismi sociali e culturali, delle istituzioni e degli enti interessati 2

Strategie di tutela ambientale e paesistica Il fiume Ticino è: il 7 corso d acqua in Italia per lunghezza il 2 corso d acqua in Italia per portate medie annuali (348 m 3 /s al Ponte della Becca) l affluente del Po più ricco di acque in ogni stagione (pari ad 1/5 del volume idrico totale del Po, con un picco straordinario di 5.000 m 3 /s) 3

Strategie di tutela ambientale e paesistica Nel territorio del Parco lombardo della Valle del Ticino: vivono quasi 500.000 abitanti sono localizzate varie infrastrutture di livello nazionale ed internazionale sinora sono state censite 4.932 specie viventi sono stati realizzati 780 km di percorsi ciclo-pedonali, di cui 122 km di percorsi ciclopedonali lungo le alzaie dei navigli 4

Strategie di tutela ambientale e paesistica Il Piano territoriale di coordinamento (Ptc): ha valore di piano paesistico ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 descrive il quadro generale dell assetto del territorio protetto è stato redatto in conformità e nel rispetto delle finalità determinate dalla legislazione nazionale in materia di tutela e gestione delle aree naturali protette, con particolare riferimento al ruolo fondamentale attribuito alle attività di pianificazione e programmazione 5

Gli obiettivi operativi del Parco nel Ptc TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - Obiettivi del Piano e strumenti di attuazione Comma 1.2 Il Piano indica gli obiettivi dell attività amministrativa generali di settore al fine di tutelare e valorizzare le caratteristiche del Parco contemperandole alle attività sociali compatibili con la primaria esigenza della conservazione e tutela ambientali naturalistiche agricole storiche degli ecosistemi del territorio del paesaggio 6

Gli obiettivi operativi del Parco nel Ptc TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - Obiettivi del Piano e strumenti di attuazione Comma 1.3 Il Piano tutela: b. le acque (regime + qualità) c. il suolo per l ordinata conservazione degli elementi del patrimonio paesaggistico e naturale g. le emergenze archeologiche, storiche e architettoniche (fondamentali per la caratterizzazione del territorio e del paesaggio) i. la cultura e le tradizioni popolari della Valle delle aree contermini (anche edificate) j. tutti gli altri elementi che costituiscono l ambiente naturale e il paesaggio della valle del Ticino, nella loro accezione più ampia 7

Promuovere il territorio ed il paesaggio del Parco TITOLO II - IL TERRITORIO E IL PAESAGGIO L analisi dei valori naturalistici e paesaggistici del territorio del Parco consente l identificazione di tre ambiti paesaggistici: 1) l ambito posto nelle immediate adiacenze del Fiume 2) l ambito identificato dalla linea del terrazzo principale del fiume Ticino 3) l ambito dove prevalgono le attività di conduzione agricola e forestale dei fondi 8

La tutela degli elementi del paesaggio TITOLO II - IL TERRITORIO E IL PAESAGGIO All interno delle grandi unità di paesaggio sono individuati: coni visuali principali punti e percorsi panoramici particolarmente sensibili per la tutela dei quali tutti gli interventi consentiti dalle precedenti normative sono subordinati anche a salvaguardia esteticopaesaggistica eventuali nuovi interventi si devono adeguare ad una valutazione di compatibilità estetico-paesaggistica 9

Strumenti di settore per la tutela del paesaggio TITOLO II - IL TERRITORIO E IL PAESAGGIO l Abaco del territorio del Parco Ticino a fini paesistici quale elemento di indirizzo progettuale il Piano di settore Viabilità storica e sistema dei navigli che individua gli elementi fondamentali costitutivi della struttura del paesaggio storico e le indicazioni di tutela e valorizzazione il Piano paesaggistico 10

Azioni intraprese dal Parco La necessità di attuare quanto previsto dall art. 1 del Ptc del Parco in termini di obiettivi e di tutele si rende oggi ancor più importante all interno dell insieme di attività che l Ente ha intrapreso negli ultimi due anni, allo scopo di riprendere e rinnovare le politiche in campo: idrico ed idrogeologico paesaggistico di marketing turistico 11

Azioni intraprese dal Parco Per questo il Parco del Ticino è impegnato su più fronti, nel tentativo di sistematizzare in un quadro di riferimento predeterminato le proprie azioni volte a: mettere a sistema le conoscenze disponibili in tema di paesaggio attraverso un insieme di iniziative e documenti di pianificazione che possa arrivare a definire dei criteri chiari e condivisi di tutela e salvaguardia, in grado di dettagliare alla scala locale gli indirizzi della Regione e delle Province, fungendo da elemento di orientamento delle politiche paesaggistiche a livello comunale, attraverso il recepimento nei corrispondenti strumenti urbanistici promuovere la sensibilità e la conoscenza dei temi del paesaggio attraverso una piattaforma WebGis flessibile ed in continuo aggiornamento, che possa fungere anche da strumento di promozione del territorio in termini di marketing e di turismo 12

Azioni intraprese dal Parco La sintesi delle azioni intraprese porta a promuovere il proprio territorio attraverso una serie di attività di marketing mirate, che si concretizzano in un insieme di progetti dalla diversa natura: Germoglio del Ticino (eguide) Prodotti a marchio Ticino (principalmente alimentari) Vie Verdi Ticino e mobilità dolce Progetto Navigazione Lago Maggiore Quanto sopra nella convinzione che l uso e la conoscenza rappresentino la miglior forma di tutela possibile 13

Azioni di valorizzazione turistica e culturale Azioni dirette Chiusura delle alzaie al traffico veicolare, riservandone la fruizione solo alla mobilità ciclo-pedonale Recupero dei lavatoi abbandonati lungo il Naviglio Grande, quali elemento di recupero della memoria storica Apertura e gestione dei Centri Parco, come elemento di informazione e diffusione della cultura ambientale Progetto Vie Verdi Ticino, finalizzato a garantire un accesso sostenibile al territorio 14

Azioni di valorizzazione turistica e culturale Azioni dirette i progetti in corso Recupero dei vecchi depositi di Villa Castiglioni 15

Azioni di valorizzazione turistica e culturale Azioni dirette i progetti in corso Realizzazione del nuovo Centro Parco con ostello Monte Diviso 16

Azioni di valorizzazione turistica e culturale Azioni dirette i progetti in corso Centro Parco ex-dogana Austroungarica 17

Azioni di valorizzazione turistica e culturale Azioni dirette i progetti in corso Progetto Navigazione Lago Maggiore 18

Azioni di valorizzazione turistica e culturale Azioni dirette i progetti in corso Lavori di valorizzazione dell ecosistema fluviale 19

Azioni di valorizzazione turistica e culturale Azioni di marketing 40 dalla fondazione del Parco Comunicazione (social network) Marchio Parco Ticino Il Germoglio del Ticino: Punti di interesse Percorsi Le Delizie del Ticino Gestione delle attività di raccolta funghi, caccia e pesca Guida La Fagiana e dintorni di Jeco Guides 20

Azioni di valorizzazione turistica e culturale Azioni divulgative Attività di educazione ambientale Sperimentazione acque Ticino Pubblicazioni scientifiche Convegni, incontri, eventi Piattaforma webgis 21

Azioni di valorizzazione turistica e culturale Azioni pianificatorie Documento Viabilità storica e sistema dei navigli Piani di gestione di SIC e ZPS (Rete Natura 2000 ) Progetto Consorzio Forestale Piano del paesaggio 22

La pianificazione: unico strumento di sicurezza La caratteristica del territorio vincolato dal Parco Ticino è l estensione anche alle aree che vanno oltre al limite del terrazzo alluvionale, interessando anche i piani superiori La pianificazione estesa ha garantito anche la sicurezza idrogeologica delle fasce terrazzate, che nel Parco hanno dislivelli di anche 53 m, attraverso il controllo dell estensione delle superfici impermeabilizzate e delle trasformazioni in situazioni sensibili Altro effetto è l aver evitato la conurbazione dei centri edificati fra aree residenziali, a servizi o industriali, necessariamente impermeabilizzate, mantenendo zone agricole o boscate che consentono di avere degli spazi a forte permeabilità che fungono anche da punto di raccolta e smaltimento delle acque superficiali SIC e ZPS nel Parco del Ticino 23

La pianificazione: unico strumento di sicurezza Lungo le sponde del Ticino sorgono tre centri abitati di primaria importanza come Sesto Calende, Vigevano e la città di Pavia che sorge proprio a cavallo del fiume e vivono 500.000 persone. Nonostante ciò, durante piene con tempi di ritorno di 200 anni, l intero territorio non hanno subito danni di rilievo Durante l ultima piena del Po con tempi di ritorno di 40 anni (1994) si sono registrati numerosi danni, in particolare, ad Asti e Alessandria ed, in generale, sull intera asta del fiume (anche Pavia ha subito l allagamento di Borgo Ticino) 24

La pianificazione: unico strumento di sicurezza Le attenzioni imposte dal Parco non riguardano soltanto il rispetto delle aree golenali adiacenti al fiume, ma anche l attenzione nelle progettazione e realizzazione delle infrastrutture, cosa che oggi è diventata patrimonio comune nella cultura progettuale, imposto anche dal PAI, quale elemento programmatorio che nel Parco si applica fin dal 1984 con gli effetti già descritti (rispetto di almeno la fascia di allagamento che il PAI ha delineato nel 2001 come fascia B) 25

La pianificazione: unico strumento di sicurezza Le tre piene storiche che il Ticino ha avuto nel 1993, 2000 e 2002 senza danni rilevati hanno dimostrato l efficacia delle attività di pianificazione e programmazione impostate dal 1974 Stesso discorso per i momenti di crisi idrica che ha permesso di annullare/limitare gli effetti sia ambientali, sia produttivi grazie alla corretta programmazione della gestione della risorsa idrica (2012) 26

La pianificazione: unico strumento di sicurezza La pianificazione e la programmazione implementate negli anni hanno portato ad un minor fabbisogno di investimenti di risorse pubbliche necessari per garantire la sicurezza del territorio La tutela del fiume Ticino e della sua valle attuata sin dal 1974 è da considerare oggi come un modello di pianificazione territoriale che diventa un valore economico valutabile in centinaia di milioni di euro, considerando il denaro pubblico che non è stato necessario spendere in 40 anni per gli interventi di prevenzione e per risanare/pagare i danni causati dagli eventi definiti eccezionali, ma che, di fatto, sono normali e diventano rilevanti, se si scontrano con un territorio mal gestito dal punto di vista della sicurezza 27