ANTIPERTENSIVI (1)
L ipertensione arteriosa è una tra le malattie più diffuse nei paesi industrializzati
E uno dei maggiori problemi clinici dei tempi moderni. 1. Molte volte chi è iperteso lo scopre occasionalmente durante una visita medica senza sapere magari di esserlo da tempo 2. Non sempre è facile per il medico decidere quando occorre intervenire farmacologicamente. 3. Grande importanza riveste l adesione o meno del malato alla terapia
Motivi di fallimento della terapia Compliance insufficiente 42% Paura di effetti collaterali 17% Paura di eccedere nei costi farmacologici Inadeguata collaborazione con specialisti Altro 2% 21% 18%
Aderenza alla terapia
Motivi dei pazienti alla base della non complianza/aderenza al trattamento farmacologico Solo dimenticanza Non penso sia necessario tutte le volte Odio assumerli Non voglio diventare dipendente I farmaci mi danno effetti collaterali Non penso che stiano funzionando Troppo costosi Non mi piace che mi si dica cosa devo prendere Studio con interviste prospettiche, in aperto condotto nelle farmacie (N=821) della area metropolitana di New York L effetto dura più a lungo Altro
La curva della comunicazione Cosa comprendono i pazienti dopo la visita medica
Fattori in grado di migliorare la aderenza/persistenza al trattamento antiipertensivo Interagire spesso con il paziente RUOLO DEL FARMACISTA!
La pressione arteriosa è la pressione esercitata dal sangue, pompato con forza dal cuore, sulla parete delle arterie che distribuiscono il sangue stesso nell'organismo. E possibile distinguere una pressione "massima" o "sistolica" che corrisponde al momento in cui il cuore pompa il sangue nelle arterie, ed una pressione "minima" o "diastolica" che corrisponde alla pressione che rimane nelle arterie nel momento in cui il cuore si ricarica di sangue per il battito successivo. La pressione dipende dalla quantità di sangue che il cuore spinge quando pompa dalle resistenze che si oppongono al suo libero scorrere
Che cos è l ipertensione 1 Si definisce ipertensione arteriosa uno stato costante e non occasionale in cui la pressione arteriosa è elevata rispetto a standard fisiologici considerati normali. Una persona è ipertesa, o ha la pressione alta, quando: la pressione arteriosa minima (ipertensione diastolica) supera "costantemente" il valore di 90 mm/hg la pressione massima (ipertensione sistolica) supera il valore di 140 mm/hg
Che cos è l ipertensione 2 Il fatto che sia costante è fondamentale perché sono molte le variazioni che può subire la pressione arteriosa sia in alto sia in basso. Ad esempio: a) età Dopo i 60 anni si hanno valori leggermente più alti. Prevalentemente la massima - sistolica aumenta probabilmente per l inevitabile maggiore rigidità dei vasi arteriosi durante il fisiologico processo di invecchiamento. intensi sforzi fisici intense emozioni
Ipertensione diastolica e ipertensione sistolica Quali sono i valori normali della pressione arteriosa? Questi possono variare da individuo a individuo. Ma anche nello stesso individuo: 1. età 2. l'ora del giorno ritmo circadiano 3. la stagione 4. lo stato nervoso Nel complesso l'ambito dei valori considerati normali per la pressione arteriosa in un individuo adulto sano: va fino a 90 mmhg per la minima (pressione diastolica) ai 130-140 mmhg per la massima (pressione sistolica).
NOVITA SUL CONCETTO DI CLASSIFICAZIONE: non più VALORI da tenersi in mente, ma STRATIFICAZIONE del rischio: si esprime la QUANTIFICAZIONE del rischio cardiovascolare in rapporto ai valori di PA
FATTORI DI RISCHIO 1)- età > 55 (maschi) - > 65 (donne) 2)- fumo 3)- dislipidemia con col tot > 250 HDL < 45 LDL > 155 4)- familiarità per eventi cardiovascolari in età precoce 5)- obesità addominale (circonferenza > 102 cm nei maschi e > 88cm nelle donne) 6)- valore della Proteina C Reattiva (> 1mg/dl) 7)- diabete mellito (?)
I soggetti definiti 'pre-ipertesi' non necessitano di trattamento farmacologico, con l esclusione dei pazienti con diabete o malattia renale cronica. La 'pre-ipertensione' richiede cambiamenti nello stile di vita perdita del peso eccessivo svolgere attività fisica rinuncia al fumo limitare l assunzione di alcolici seguire una dieta a basso contenuto di sodio e ricca di verdura frutta priva di grassi
I pazienti con ipertensione di grado 1 dovrebbero avvalersi del trattamento farmacologico. La motivazione dei pazienti è elemento fondamentale per il successo della strategia terapeutica adottata. I cambiamenti dello stile di vita riducono la pressione sanguigna e favoriscono l efficacia della terapia antipertensiva
Cause due tipi di ipertensione arteriosa: una detta "essenziale" e l altra denominata "secondaria". ESSENZIALE perché non se ne conoscono ancora a fondo le cause rappresenta circa il 95 per cento delle ipertensioni SECONDARIA perché secondaria a patologie ben definite (per es. le malattie renali) rappresenta circa il 5 per cento delle ipertensioni
Cause Sulle cause dell'ipertensione arteriosa essenziale possono essere fatte solo ipotesi. Certamente hanno importanza: aumentato tono del sistema nervoso simpatico diminuita capacità del rene ad eliminare sodio fattori genetici alimentari condizioni di stress sociale sedentarietà
IPERTENSIONE ARTERIOSA SECONDARIA (<10%) Nefropatia parenchimale bilaterale (glomerulonefrite o pielonefrite cronica, malattia policistica del rene, ecc.) Malattia reno-vascolare (occlusione di un arteria renale) Coartazione dell aorta Endocrina: Feocromocitoma Iperaldosteronismo primario Ipertiroidismo Iatrogena: Amine simpaticomimetiche (usate per terapia raffreddore) Cortisone FANS Necessita di terapia specifica
Conseguenze dell ipertensione E difficile che l ipertensione dia inizialmente dei disturbi Spesso ci si accorge dell ipertensione dopo anni dalla sua insorgenza e talvolta occasionalmente. Solo in alcune situazioni, la pressione alta, dà segni di sé: quando si innalza di molto e rapidamente (crisi ipertensiva). In quest ultimo caso i sintomi possono essere: mal di testa improvviso (pulsante e interessante il capo globalmente), affaticamento sensazione di testa pesante, ronzii alle orecchie, vertigini.
Conseguenze dell ipertensione Dal suo perdurare si hanno danni a carico di: reni
Conseguenze dell ipertensione A livello del cuore un elevata pressione arteriosa può provocare Ipertrofia con possibile scompenso emodinamico. Inoltre l aumento della massa cardiaca espone a maggior rischio di ischemia cardiaca e morte cardiaca improvvisa. Inizialmente si puo osservare mancanza di respiro durante la notte (con necessità di mettersi seduti per respirare meglio), oppure durante sforzi fisici, e comparsa di gonfiore alle gambe.
!! IPERTENSIONE
Conseguenze dell ipertensione Sul rene l ipertensione può produrre una progressiva riduzione della funzionalità renale con perdita di proteine nelle urine e riduzione della quantità di urine fino ad avere, in casi molto seri, insufficienza renale.
Conseguenze dell ipertensione I disturbi a carico del cervello, infine, possono manifestarsi o come eventi acuti e drammatici quali l ictus oppure con una lenta e graduale perdita di alcune funzioni come la memoria, l attenzione, la concentrazione, l orientamento spaziotemporale.
Renina: enzima proteolitico secreto nel circolo ematico dalle cellule dell'apparato iuxtaglomerulare Il rene assicura il controllo a lungo termine della pressione sanguigna
* * La carta del rischio cardiovascolare serve a stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 10 anni successivi, conoscendo il valore di sei fattori di rischio: sesso, diabete, abitudine al fumo, età, pressione arteriosa sistolica e colesterolemia.
La terapia antipertensiva si avvale attualmente di varie classi di farmaci. Sono farmaci che riducono la pressione arteriosa, tuttavia la loro azione è solo sintomatica. Non si può guarire dall'ipertensione perché nel 90% dei casi le sue cause sono sconosciute. L'assunzione dei farmaci, una volta iniziata, dura per tutta la vita.
Le classi principali di farmaci antipertensivi - diuretici, (β-bloccanti), calcioantagonisti, ACE-inibitori, bloccanti recettoriali dell AT II - sono tutte indicate come scelte terapeutiche con cui iniziare e proseguire il trattamento Identificare una classe come prima scelta è di relativa importanza vista la frequente necessità di associare due o più farmaci Tali farmaci si differenziano però per alcuni specifici effetti farmacologici con conseguenti indicazioni differenti Tollerabilità diversa da paziente a paziente
Il senso delle associazioni di farmaci