Autovalutazione dei ragazzi Alessandro Il mio gruppo era formato da me, Sabrina, Luca e Paola Pia; all inizio avevamo molte idee, ma ci siamo resi conto che non potevamo metterle tutte in pratica. Per prima cosa, abbiamo scelto che cosa scrivere sull invito, cioè chi eravamo, il luogo e la data del concerto, l orario, i brani che avremmo suonato e il nome dei nostri professori di strumento musicale; pensavamo di essere a buon punto, perché dovevamo solo scegliere un disegno da fare, ma qui ci siamo bloccati: innanzitutto, avevamo tantissime idee, ma dovevamo sceglierne una con queste caratteristiche: -il disegno doveva spingere il lettore a leggere l invito; -il disegno doveva rappresentare il Natale; -il disegno doveva rappresentare il nostro concerto. Avevamo idee molto belle, ma nessuna possedeva tutte e tre le caratteristiche. L altro problema era se stampare il volantino dal computer, come proponevo io, perché non siamo molto bravi a disegnare, oppure farli tutti e tre a mano, come proponeva Paola Pia, l unica del nostro gruppo brava a disegnare. Probabilmente non dovevamo perdere tempo a discutere, però, perché era finita l ora. Abbiamo dovuto fare il volantino il giorno dopo a mano ed è stato molto faticoso, anche perché io e Paola Pia, l ora prima, eravamo andati ad esercitarci per il Problem Solving ed eravamo stremati; abbiamo completato il volantino molto velocemente, perché avevamo solo quel giorno. Il volantino sarebbe potuto venire meglio, ne eravamo consapevoli, perché il giorno prima avremmo dovuto metterci subito all opera, invece di discutere. Noi abbiamo scelto di portare i volantini nella sezione B; ci siamo divisi le classi: io ho parlato in prima, Luca in seconda e Paola Pia in terza. Anche se ci sono stati problemi organizzativi, nel complesso sono convinto che abbiamo fatto un buon lavoro. Luca ( ) Con nostra grande delusione, ci siamo accorti che l invito non costituiva una novità per gli alunni della sezione assegnata, perché il Concerto di Natale è una tradizione per la nostra scuola, il prodotto realizzato in
gruppi ci ha dato però soddisfazione, perché abbiamo imparato a migliorare i nostri difetti nella comunicazione e a consolidare l amicizia. Secondo il mio punto di vista durante il lavoro di gruppo, avremmo dovuto migliorare i temi e rendere il biglietto più decorativo, per incuriosire maggiormente chi lo riceveva. Il giorno del concerto, siamo rimasti sorpresi dalla grande presenza di pubblico, il che ci ha fatto pensare che il volantino abbia funzionato e l obiettivo del lavoro sia stato raggiunto. Paola Pia Io ho lavorato in gruppo con Alessandro, Luca e Sabrina, mi è sembrato un gruppo abbastanza equilibrato. Per cominciare abbiamo steso il testo del volantino basandoci sulle informazioni principali: cosa accade, chi partecipa, dove e quando avviene l evento, ovvero il Concerto di Natale della sezione musicale. Io ho scritto la traccia e poi tutti insieme abbiamo applicato le aggiunte e le correzioni. La seconda volta ci siamo occupati dell'estetica del volantino e dell' impaginazione, quindi della forma che volevamo dare al foglio, di come volevamo colorarlo, e del carattere da scegliere. Qui sono cominciati i problemi, infatti c era chi voleva ritagliare il foglio e chi lo voleva mantenere rettangolare, alcuni volevano scrivere al posto di altri, due volevano fare un disegno e gli altri due uno completamente diverso (io inclusa). Comunque una volta risolti questi problemi siamo riusciti a terminare il lavoro. Quest attività mi ha fatto capire di avere un carattere forte e determinato, cosa che non pensavo di avere. Avendo tutti noi quattro, più o meno, un carattere simile, è stato per me molto difficile cedere alle idee proposte dagli altri, proprio perché, forse logicamente o no, ritenevo migliori le mie. Grazie a questi momenti passati insieme ho imparato che dovrei cercare di migliorare il mio approccio ai pensieri degli altri: cioè non devo ritenere belli e giusti solo i miei e le mie capacità, ma mi devo abituare a fidarmi un po di più delle altre persone, perché anche loro valgono tanto. Come voto finale al volantino darei un 8 perché il testo è corretto, però le decorazioni e disegni sono un po scarsini. Sono certa che avremmo potuto dare molto di più se non fosse stato per le nostre divergenze, ma sarà per la prossima volta. Voglio ringraziare i miei colleghi e la prof. Felice per avermi dato la possibilità di capire i miei punti di forza e quelli di debolezza.
Chiara Per realizzare il biglietto d'invito del nostro concerto per le classi dell'istituto G.Rossetti, ci siamo divisi in gruppi da quattro persone. Nel mio,inizialmente,abbiamo buttato giù qualche idea, poi le abbiamo rappresentate su un foglio e, con l'aiuto di Internet, le abbiamo trasformate in veri capolavori. E' stato abbastanza difficile scegliere il logo per il biglietto d'invito, perché ognuno era convinto che la propria idea fosse la migliore. Alla fine ce n'è venuta una geniale! Prendendo uno schizzo da un foglio, un'immagine da un altro, ne è uscito un biglietto fantastico, tanto che la professoressa di lettere ci ha chiesto di riprodurlo per altre due volte, perché secondo lei, la bellezza dell'immagine si sarebbe persa fotocopiandola. Per terminare prima i disegni, ci siamo divisi i compiti. Il disegno era semplice, ma serviva una grande precisione. Raffigurava il profilo di un violino, da cui usciva un pentagramma che danzava per tutto il foglio, avvolgendo una pallina natalizia; infine in basso, piccolino, un omino di zenzero dispettoso porgeva un regalo a una stellina, ma il dono scoppiava e così la stellina, perplessa, si è ritrovata con la faccia nera. Il mio compito era quello di disegnare l'invito e di spennellare con una particolare tecnica, del caffè sul foglio, così da avere un effetto di pergamena consumata; il resto del gruppo ha colorato e ripassato le scritte. Purtroppo per un contrattempo non ho potuto partecipare alla colorazione degli altri due biglietti e miei compagni hanno pensato di fare il mio lavoro, senza però conoscere la tecnica. Risultato? Non era tanto male, ma le scritte non si leggevano bene. Credo che abbiamo svolto una buona attività, magari ci saremmo dovuti organizzare meglio e prenderci più tempo, ma il lavoro di gruppo è stato ottimo. Un grosso errore è stato quello di agire senza informarsi e su come era il processo di lavorazione, ma alla fine il disegno è stato apprezzato comunque. Una cosa che mi ha molto turbato è stata l'accoglienza nelle varie classi. Gli alunni non hanno mostrato molto interesse per il nostro concerto... Maria Pia
Divisi in gruppi, abbiamo iniziato ad assegnare i compiti ad ognuno di noi ed a realizzare la bozza dell invito: Hajar ha pensato alla strutturazione Io ho decorato e pensato al testo con le informazioni necessarie per il titolo Davide e Matteo hanno realizzato il disegno Successivamente abbiamo unito il prodotto ottenuto e, rivedendolo insieme, abbiamo individuato gli errori e gli eventuali miglioramenti (segue spiegazione dettagliata delle correzioni apportate) Secondo me, io e il mio gruppo abbiamo svolto un ottimo lavoro, perché ognuno di noi ha dato il proprio contributo e ne è scaturito un bellissimo invito, grazie alla nostra eccellente organizzazione ( ) Luca P. Io e il mio gruppo abbiamo scelto delle immagini da Internet. Dopo di che io mi sono voluto occupare del biglietto dal punto di vista grafico Mi sono riunito con il mio gruppo solo una volta per stabilire l organizzazione degli spazi a grandi linee per poi lavorare da solo. Penso che ciò abbia migliorato il prodotto, perché sarebbe stato difficile lavorare in gruppo e unire tutte le idee e, tra l altro, mi ha permesso di impiegare il minor tempo possibile Sono piuttosto soddisfatto del lavoro perché è al 90% opera mia e perché è stato pensato e realizzato in pochissimo tempo. Mi dispiace tuttavia dello scarso coinvolgimento degli altri non dovuto a loro o alla loro volontà, ma all impossibilità di trovare il tempo minimo per riunire tutti i membri Davide Gabriele ( )Per la realizzazione del biglietto, io e il mio gruppo abbiamo impiegato due giorni. Il primo giorno abbiamo operato tutti insieme a scuola, buttando giù qualche idea per l invito. La prima idea che ci è venuta in mente è stata quella di inserire un immagine di un albero di Natale davanti e sul retro l immagine di una band di Babbi Natale. L idea dell albero l abbiamo messa in pratica, mentre quella della band di Babbi Natale no, perché non siamo riusciti a trovare un immagine adatta. Il giorno seguente ci siamo riuniti a casa di uno di noi per due ore; come prima cosa abbiamo cercato un immagine che potesse sostituire quella della band dei Babbi Natale: ci serviva un immagine
affascinante e dai colori vivaci. Dopo una lunga ricerca abbiamo deciso di mettere sul retro la simpatica immagine di un Babbo Natale che suona il violino. La seconda metà del pomeriggio l abbiamo trascorsa provando a posizionare, usando Paint, le due immagini su un foglio; inoltre, all interno del foglio, abbiamo scritto tutte le informazioni sul concerto. Poi, abbiamo colorato le scritte, sempre usando Paint, con colori vivaci. Secondo me, il lavoro da noi compiuto poteva essere svolto meglio, ma in due giorni non si poteva fare di più. Francesco ( )Nel mio gruppo, formato da me, Samuele, Giuliana e Natalia, le cose sono state organizzate così: dopo aver individuato i temi da trattare e la loro collocazione nello spazio, abbiamo preparato una prima bozza che, ridefinita nei particolari e parzialmente modificata, abbiamo trascritto su un secondo foglio come versione ufficiale. Finito di lavorare a quest'ultima, abbiamo scelto alcune immagini da Internet come sfondo da inserire nel lavoro finale, quello al computer, di cui mi sono occupato da solo. Dopo aver stampato il lavoro e averlo fatto vedere la mattina successiva ai miei colleghi, abbiamo discusso sulle migliorie da apportare: il giorno seguente il lavoro è stato pronto. Nell'analizzare le scelte operative da noi effettuate, ho trovato delle imperfezioni che sarebbero potute essere migliorate: prima di tutto penso che lavorare al computer da solo non abbia contribuito all'ottimale riuscita del lavoro e che quindi ci saremmo potuti impegnare ad incontrarci per lavorare nel pomeriggio. Anche la partecipazione di Natalia, praticamente assente, non ci ha premesso di lavorare al massimo: le continue richieste di aiuto da parte del resto del gruppo sono state ignorate e ci hanno sottratto attenzione preziosa. Non considerate queste due pecche, penso di aver svolto un buon lavoro di gruppo in un atmosfera di buona coesione dove è stato presente un buon dialogo interpersonale mai troppo serioso: il risultato è stato un lavoro semplice ma concreto, ben strutturato e ottenuto in tempi moderati. Samuele Ci siamo messi subito al lavoro stilando su un foglio delle frasi che potevano essere inserite nel nostro invito. Al termine della produzione abbiamo trascritto il tutto al computer e infine stampato abbellendolo, poi, con disegni e colori. Io ritengo che il biglietto poteva essere migliorato soltanto nella qualità dell immagine di presentazione, ma per quanto riguarda il contenuto credo sia stato un ottimo lavoro In quanto tutto il gruppo ha partecipato, ognuno facendo la sua parte, penso che il nostro lavoro sia andato bene e quindi non abbiamo fatto errori tali da far giudicare il nostro lavoro negativo. In più aggiungo che è piacevole fare queste attività in gruppo, il lavoro risulta più semplice. Giuliana
Abbiamo lavorato più o meno tutti insieme, perché Natalia non ha collaborato, ma ha realizzato un biglietto tutto suo, che però non è stato preso in considerazione. Ammetto che forse noi avremmo dovuto considerare comunque il suo biglietto, ma anche lei avrebbe dovuto collaborare con il resto del gruppo e non auto-escludersi. Con il resto del gruppo mi sono trovata bene, sono stati disponibili ad ascoltare le idee e le opinioni di tutti, e anche a dire quando una frase o un qualcosa a loro non andava bene, cosa che non succede molto spesso per paura o vergogna. Anche nel fare il giro delle classi hanno collaborato e quindi esposto il testo sia Francesco che Samuele e ovviamente anche io, mentre Natalia si è rifiutata di parlare. Ma nonostante questo è un esperienza che rifarei molto volentieri. Come voto finale al prodotto darei un bell otto, perché comunque è un bel lavoro ma, dal mio punto di vista, poteva essere più creativo per quanto riguarda l estetica. Invece al processo produttivo che abbiamo adottato darei un nove, e non un dieci, perché non siamo riusciti a lavorare tutti e quattro insieme, ma comunque è stata una magnifica esperienza che mi ha, e credo ci ha, aiutato a capire come lavorare in gruppo e ci servirà per le prossime volte, perché io spero che ce siano altre. Matteo Nel periodo di Natale la nostra scuola, come gli altri anni, ha organizzato il concerto al quale hanno partecipato tutte le classi ad indirizzo musicale. Ovviamente, per far accorrere il maggior numero di persone al concerto, bisognava pensare ad un modo per sponsorizzare l evento. Con la realizzazione da parte nostra di un volantino, siamo riusciti nell arduo compito. La nostra professoressa di lettere Rosalba Felice ha colto l occasione per farci lavorare in gruppo. Ognuno di noi si è impegnato per mettere, in quello che era un semplice foglio di carta, tutta la propria fantasia e creatività. Lavorando in gruppo si riesce a capire quali sono i punti di forza propri e del gruppo. Cooperando insieme si riesce ad arrivare al proprio fine con successo. Io ed il mio gruppo ci siamo avvalsi di uno schema, costituito da 4 fasi: 1.COMPRENDERE E CONDIVIDERE L OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE 2. ASCOLTARE E COMUNICARE LE PROPRIE IDEE 3.CONTROLLARE LE PROPRIE REAZIONI EMOTIVE
4.GESTIRE EVENTUALI CRITICITA. Come in ogni gruppo però è normale che ci siano delle discussioni, ma l importante è superarle perseguendo il proprio obiettivo. Nella fase uno ci siamo impegnati nel progettare il nostro volantino, condividendo così l obiettivo da raggiungere; devo dire che questa fase non ci ha creato alcun problema. Nella fase due abbiamo messo in campo tutte le nostre idee; il nostro punto debole è stato impiegare del tempo prezioso per dei piccoli particolari grafici non così rilevanti. Nella fase tre, dal momento che eravamo un gruppo eterogeneo, inizialmente qualche elemento del gruppo mostrava poco interesse. Nella fase quattro abbiamo gestito una piccola criticità quale l assemblaggio finale del prodotto