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S E R V I Z I O C O M M E R C I O Via Brennero, 136 38100 Trento Tel. 0461/49.47.86 - Fax 0461/49.47.47 e-mail: serv.commercio@provincia.tn.it IL DIRIGENTE Ai Comuni della provincia di Trento LORO SEDI Al Consorzio dei Comuni Trentini Consiglio delle autonomie locali via Torre Verde, 21 Al Commissariato del Governo per la Provincia di Trento corso 3 Novembre, 11 Alla Questura di Trento viale Verona, 186 Al Commissariato di P.S. di 38068 ROVERETO Al Commissariato di P.S. di 38066 RIVA DEL GARDA Al Comando provinciale dei Carabinieri via Barbacovi, 24 Alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura via Calepina, 13 Alle Strutture periferiche dell informazione c/o Comprensori LORO SEDI Alla Trentino S.p.A. via Romagnosi, 11 1

All Unione Commercio, Turismo ed Attività'di Servizio via Solteri, 78 Alla Confesercenti del Trentino via E.Maccani, 207 Alla Associazione Albergatori ed Imprese turistiche della Provincia di Trento via Degasperi, 77 Alla Federazione Trentina dei Consorzi Pro Loco via Garibaldi, 3 Ai Consorzi Pro Loco LORO SEDI Al Comando Guardia di Finanza via Romagnosi, 15 Al Servizio Istruzione e Formazione professionale SEDE All Agenzia del Lavoro SEDE Alla Federazione Trentina delle Cooperative Via Segantini, 10 Gentile Signore Robert Hillebrand Rappresentante Federdistribuzione c/o Aspiag Service S.r.l. via Buozzi, 30 39100 BOLZANO Gentile Signore Luigi Bizzozero Rappresentante Federdistribuzione c/o Gruppo Lombardini via Provinciale, 80 24044 DALMINE 2

All Adiconsum via S.Croce, 63 All ADOC Via Matteotti, 20/1 All Associazione per la difesa dei cittadini Lo Scudo via Lung Adige M.Apuleio, 6/2 Al Comitato difesa consumatori del Trentino via Malvasia, 95 Alla Federconsumatori del Trentino via Muredei, 8 Alla Codacons c/o avv. Gloria Canestrini via Paoli, 33 38068 ROVERETO All Associazione Altroconsumo via Malvasia, 95 Alla Lega consumatori A.C.L.I. via Roma, 57 Alla Associazione Cittadinanzattiva del Trentino via Concordia, 25 38066 RIVA DEL GARDA Al C.T.R.R.C.E. (Centro tecnico regionale di ricerca sul consumo europeo) via Malvasia, 95 Trento, 29 gennaio 2007 Prot. n. 1280 MM/em - Legge provinciale 29 dicembre 2006, n. 11 (legge finanziaria 2007). Disposizioni riguardanti la disciplina dell attività di somministrazione di alimenti e bevande e degli esercizi commerciali. - Nuovo orario di apertura al pubblico degli uffici del Servizio Commercio. - Ulteriori comunicazioni. 3

Legge provinciale 29 dicembre 2006, n. 11 (legge finanziaria 2007). Per opportuna conoscenza e per quanto di competenza, si comunica che dal 3 gennaio 2007 sono in vigore le disposizioni della legge provinciale 29 dicembre 2006, n. 11, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2007 e pluriennale 2007 2009 della Provincia autonoma di Trento (legge finanziaria 2007), pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione autonoma Trentino Alto Adige - Supplemento n. 3 n. 1/I II del 2 gennaio 2007. Tale legge ha modificato, sulla base di quanto previsto dal decreto legge 4 luglio 2006, n. 223 (convertito con legge 4 agosto 2006, n. 248) anche alcune disposizioni in materia di vendite promozionali, attività di somministrazione di alimenti e bevande e di attività di commercio al dettaglio. Si ritiene pertanto, in attesa anche di eventuali elementi interpretativi Ministero, di fornire le seguenti indicazioni: da parte del Articolo 42 legge provinciale n. 11/2006. Ha modificato la disciplina (legge provinciale 3 gennaio 1983, n. 3) delle vendite promozionali prevedendo che possano essere effettuate durante tutto l anno (previa comunicazione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento) tranne che nei 15 giorni precedenti l effettuazione delle vendite di fine stagione o saldi, per i quali rimangono invariati i periodi stabiliti con deliberazione della Giunta Provinciale n. 1663 di data 30 giugno 2000, come da ultimo modificata con deliberazione n. 2941 di data 10 dicembre 2004. A tal fine si chiarisce che le vendite promozionali possono essere effettuate anche durante i periodi stabiliti per le vendite di fine stagione; nel caso in cui, all interno dello stesso esercizio commerciale, vengano contemporaneamente effettuate vendite di fine stagione (per le tipologie di prodotti di carattere stagionale suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti nel corso della stagione) e vendite promozionali (per tutti gli altri prodotti) si ritiene necessario che l esercente presenti alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento due distinte comunicazioni indicando rispettivamente la durata della vendita di fine stagione e della vendita promozionale ed indicando in modo distinto gli sconti o i ribassi praticati per i prodotti e le merci oggetto delle vendite. Si ritiene infine opportuno che per ogni singolo periodo durante il quale si intende effettuare una vendita promozionale, vada presentata apposita comunicazione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento. Articolo 43 legge provinciale n. 11/2006. Ha modificato l articolo 5 della legge provinciale 14 luglio 2000, n. 9 prevedendo che per esercitare l attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande non è più necessario iscriversi al R.E.C.; detta iscrizione è stata sostituita dal possesso di altri requisiti: i requisiti soggettivi già richiesti per l iscrizione al R.E.C. e stabiliti dall articolo 2, comma 4, della legge 25 agosto 1991, n. 287 (vedi testo allegato). uno dei seguenti requisiti professionali: a) aver frequentato con esito positivo un corso professionale per l attività di somministrazione di alimenti e bevande, fra quelli istituiti o riconosciuti dalle regioni o dalle province autonome di Trento e Bolzano. Per quanto riguarda la provincia di Trento, gli unici corsi attualmente riconosciuti sono quelli organizzati dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento tramite Accademia d Impresa. 4

Si precisa che, con l entrata in vigore della legge provinciale n. 11/2006, quindi a decorrere dal 3 gennaio 2007, il Registro degli esercenti il commercio (R.E.C.), tenuto dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento per l attività di somministrazione, è stato implicitamente soppresso anche nella provincia di Trento; b) aver conseguito un attestato di qualifica professionale del settore alberghiero o della ristorazione presso una scuola alberghiera o un altra scuola a specifico indirizzo professionale. Tale attestato deve essere conseguente ad un percorso formativo di durata almeno biennale; c) aver prestato servizio, per almeno due anni continuativi negli ultimi cinque, o, se trattasi di servizio stagionale, per periodi di almeno tre mesi continuativi fino al raggiungimento dei due anni negli ultimi cinque, presso imprese esercenti attività di somministrazione di alimenti e bevande, in qualità di dipendente qualificato addetto alla somministrazione, alla produzione o all amministrazione connessa al settore della somministrazione o, se trattasi di coniuge, parente o affine entro il terzo grado dell imprenditore, in qualità di coadiutore. In riferimento a questo specifico punto, si forniscono le seguenti indicazioni: le imprese presso le quali tale requisito può essere maturato sono unicamente quelle di somministrazione per le quali era obbligatorio il R.E.C.; per quanto riguarda la qualifica di dipendente qualificato, si ritengono inquadramenti contrattuali idonei al riconoscimento di tale requisito quelli corrispondenti ai cinque livelli retributivi più elevati del relativo contratto di lavoro; tale qualifica può essere verificata acquisendo documentazione probante (quale ad esempio copia del contratto individuale di lavoro o busta paga o elenco avviamenti rilasciato dal Centro per l impiego); per quanto riguarda la qualifica di coadiutore, si ritiene che la stessa possa essere accertata attraverso la verifica dell iscrizione all INPS, in analogia con quanto previsto dall articolo 5, comma 5, lettera b) del D. Lgs. n. 114/1998 per l esercizio dell attività nel settore alimentare; d) essere stato iscritto nel registro degli esercenti il commercio di cui all articolo 1 della legge 11 giugno 1971, n. 426 (Disciplina del commercio), per l attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, o aver superato con esito positivo l apposito esame (trattasi dell esame effettuato presso la CCIAA ai sensi dell articolo 2, comma 2, lettera c), ultima parte, della legge 25 agosto 287). La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento certificherà la sussistenza di tali requisiti. Il possesso dei citati requisiti professionali e di onorabilità può essere comprovato con dichiarazioni di certificazione/sostitutive di atto di notorietà sottoscritte dal soggetto interessato, ferme restando in capo al Comune competente per territorio le opportune verifiche nei termini e secondo le modalità previste dalle norme vigenti. Risulta pertanto di competenza dei Comuni accertare il possesso dei requisiti soggettivi e professionali, in sede di rilascio delle autorizzazioni o di verifica di quanto dichiarato nelle denunce di inizio attività con conseguente necessità di adeguare i relativi modelli. Con specifico riferimento al caso del fallimento, va precisato che il D.Lgs. n. 5/2006 di riforma della legge fallimentare ha abrogato il pubblico registro dei falliti ed ha soppresso la riabilitazione civile del fallito (l articolo 142 del decreto di riforma ha introdotto il nuovo e diverso istituto della esdebitazione inefficace a tali fini). In tali casi, pertanto, si ritiene che la causa ostativa venga meno con la chiusura della procedura fallimentare, rilevabile presso il Tribunale che ha dichiarato il fallimento stesso. *** 5

Viene, inoltre, riconosciuta al Comune competente per territorio la facoltà di autorizzare la somministrazione temporanea con provvedimento motivato, anche in deroga al limite dei dieci giorni consecutivi - per l intera durata dell evento - in occasione di manifestazioni di particolare rilevanza sotto il profilo dell impatto economico. Si informa con l occasione che (anche alla luce della norma contenuta nell articolo 3, comma 1, del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223 recante Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto alla spesa pubblica D.L. n. 223/2006, convertito con modificazioni dalla legge di conversione 4 agosto 2006, n. 248) è allo studio una modifica della deliberazione della Giunta Provinciale n. 162 del 8 febbraio 2002 con la quale sono stati approvati i criteri ed i parametri di carattere generale relativi alla programmazione dell attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. *** Articolo 44 legge provinciale n. 11/2006. Ha modificato l articolo 8 della legge provinciale 8 maggio 2000, n. 4 prevedendo che all interno degli esercizi di vicinato che effettuano la vendita di prodotti alimentari, é consentito il consumo immediato dei prodotti di gastronomia posti in vendita nel rispetto delle seguenti condizioni: a) siano utilizzati i locali e gli arredi dell azienda commerciale costituiti esclusivamente da piani d appoggio per i prodotti, con eventuale possibilità di fornire stoviglie e posate a perdere; b) sia riservata a tale attività una superficie non superiore al 10 per cento della superficie di vendita dell esercizio; c) sia escluso il servizio assistito di somministrazione di prodotti di gastronomia; d) siano rispettate le norme igienico-sanitarie. Si ritiene opportuno, a tal fine, che il richiedente, integrando l apposito quadro delle autocertificazioni allegato alla comunicazione per gli esercizi di commercio al dettaglio di vicinato, dichiari di essere a conoscenza che per il consumo immediato dei prodotti di gastronomia all interno dell esercizio vanno rispettate le condizioni ed i limiti stabiliti con il citato articolo 8, comma 1 bis della legge provinciale n. 4/2000. Viene infine esclusa dall applicazione della legge provinciale in materia di commercio anche la cessione di materiale divulgativo, educativo e propagandistico effettuata dagli enti parco provinciali. Nuovo orario di apertura al pubblico degli uffici del Servizio Commercio Si comunica, a seguito della introduzione da parte della Giunta provinciale (deliberazione n. 1881 di data 8 settembre 2006) del nuovo orario di servizio e di apertura al pubblico delle strutture provinciali, il nuovo orario degli uffici del Servizio Commercio che, rispetto a quanto previsto, garantisce l apertura al pubblico anche nei pomeriggi di lunedì, martedì e mercoledì: Ufficio Polizia amministrativa provinciale: Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì: mattino: 09.00 13.00 pomeriggio: 14.30 15.30 Venerdì: mattino: 09.00 13.00 *** 6

Ufficio Incentivi alle imprese commerciali ed Ufficio attività commerciali: Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì: mattino: 09.00 12.45 pomeriggio: 14.30 15.30 Venerdì: mattino: 09.00 12.45 Ulteriori comunicazioni Con particolare riferimento ai procedimenti relativi al rilascio delle autorizzazioni per l effettuazione di spettacoli e trattenimenti pubblici ed alla luce delle relative rilevanti problematiche connesse alla tutela della pubblica incolumità, si conferma l'esigenza che le domande pervengano con il maggior anticipo possibile e comunque di norma almeno 30 giorni prima dell inizio della manifestazione. Con riferimento poi alle strutture utilizzate per ospitare manifestazioni di pubblico spettacolo, si ribadisce la necessità che le stesse siano preventivamente dichiarate in possesso dei requisiti di sicurezza ai sensi dell articolo 80 del TULPS; si invitano pertanto i proprietari - soprattutto gli enti pubblici delle strutture medesime a concedere la loro disponibilità a terzi per svolgere attività di spettacolo e intrattenimento, solo in presenza dell accertamento della sussistenza dei requisiti effettuato ai sensi del sopracitato articolo 80 TULPS. Si invitano, inoltre, i Comuni a segnalare a tutti gli interessati la necessità di acquisire anche l autorizzazione ai sensi dell articolo 68 del TULPS, per l organizzazione delle manifestazioni di pubblico spettacolo quali, a mero titolo esemplificativo, concerti musicali, trattenimenti danzanti od altre tipologie di spettacolo, vuoi nel caso di concessione di disponibilità delle strutture da parte dell Ente, vuoi comunque al momento del rilascio dell autorizzazione relativa all inquinamento acustico; a quest ultimo proposito, si segnala che diverse Amministrazioni comunali ribadiscono anche per iscritto nel titolo autorizzatorio relativo all inquinamento acustico la necessità di acquisire anche la licenza ai sensi dell articolo 68 TULPS evidenziando, per quanto riguarda gli esercizi di somministrazione e fermo il rispetto delle leggi di settore, il dettato di cui all articolo 13, comma 3, della legge provinciale n. 9/2000. Si comunica che tutta la documentazione è pubblicata sul sito web del Servizio Commercio (www.commercio.provincia.tn.it) e si conferma la massima disponibilità per ogni eventuale chiarimento. Distinti saluti. *** - dott. Marzio Maccani - All.: estratto legge provinciale 29 dicembre 2006, n. 11 (legge finanziaria 2007); estratto dall articolo 2, comma 4, della legge 25 agosto 1991, n. 287. 7

L. 25-8-1991 n. 287 Aggiornamento della normativa sull'insediamento e sull'attività dei pubblici esercizi. Pubblicata nella Gazz. Uff. 3 settembre 1991, n. 206. 2. Iscrizione nel registro degli esercenti il commercio. 1. L'esercizio delle attività di cui all'articolo 1, comma 1, è subordinato alla iscrizione del titolare dell'impresa individuale o del legale rappresentante della società, ovvero di un suo delegato, nel registro degli esercenti il commercio di cui all'articolo 1 della legge 11 giugno 1971, n. 426, e successive modificazioni e integrazioni, e al rilascio dell'autorizzazione di cui all'articolo 3, comma 1, della presente legge. 2. L'iscrizione nel registro di cui al comma 1 è subordinata al possesso dei seguenti requisiti: a) maggiore età, ad eccezione del minore emancipato autorizzato a norma di legge all'esercizio di attività commerciale; b) aver assolto agli obblighi scolastici riferiti al periodo di frequenza del richiedente; c) aver frequentato con esito positivo corsi professionali istituiti o riconosciuti dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano, aventi a oggetto l'attività di somministrazione di alimenti e di bevande, o corsi di una scuola alberghiera o di altra scuola a specifico indirizzo professionale, ovvero aver superato, dinanzi a una apposita commissione costituita presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, un esame di idoneità all'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e di bevande. 3. Sono ammessi all'esame previsto al comma 2, lettera c), coloro che sono in possesso di titolo di studio universitario o di istruzione secondaria superiore nonché coloro che hanno prestato servizio, per almeno due anni negli ultimi cinque anni, presso imprese esercenti attività di somministrazione di alimenti e di bevande, in qualità di dipendenti qualificati addetti alla somministrazione, alla produzione o all'amministrazione o, se trattasi di coniuge, parente o affine entro il terzo grado dell'imprenditore, in qualità di coadiutore. 4. Salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione, e fermo quanto disposto dal comma 5, non possono essere iscritti nel registro di cui al comma 1 e, se iscritti, debbono essere cancellati coloro: a) che sono stati dichiarati falliti; b) che hanno riportato una condanna per delitto non colposo a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni; c) che hanno riportato una condanna per reati contro la moralità pubblica e il buon costume o contro l'igiene e la sanità pubblica, compresi i delitti di cui al libro secondo, titolo VI, capo II, del codice penale; per delitti commessi in stato di ubriachezza o in stato di intossicazione da stupefacenti; per reati concernenti la prevenzione dell'alcolismo, le sostanze stupefacenti o psicotrope, il gioco d'azzardo, le scommesse clandestine e la turbativa di competizioni sportive; per infrazioni alle norme sul gioco del lotto; d) che hanno riportato due o più condanne nel quinquennio precedente per delitti di frode nella preparazione o nel commercio degli alimenti, compresi i delitti di cui al libro secondo, titolo VIII, capo II, del codice penale; e) che sono sottoposti a una delle misure di prevenzione di cui all'articolo 3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423, e successive modificazioni, o nei cui confronti è stata applicata una delle misure previste dalla legge 31 maggio 1965, n. 575, e successive modificazioni ed integrazioni, ovvero sono sottoposti a misure di sicurezza o sono dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza; f) che hanno riportato condanna per delitti contro la personalità dello Stato o contro l'ordine pubblico, ovvero per delitti contro la persona commessi con violenza, o per furto, rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di rapina o di estorsione. 5. Nelle ipotesi di cui al comma 4, lettere b), c), d) ed f), il divieto di iscrizione nel registro di cui al comma 1 ha la durata di cinque anni a decorrere dal giorno in cui la pena è stata scontata o 8

si sia in qualsiasi altro modo estinta ovvero, qualora sia stata concessa la sospensione condizionale della pena, dal giorno del passaggio in giudicato della sentenza. 9

L.P. 29-12-2006 n. 11 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2007 e pluriennale 2007-2009 della Provincia autonoma di Trento (legge finanziaria 2007). Pubblicata nel B.U. Trentino-Alto Adige 2 gennaio 2007, n. 1, S.S. n. 3. Art. 42 Sostituzione dell'articolo 16 della legge provinciale 3 gennaio 1983, n. 3 (Tutela ed orientamento dei consumatori e disciplina delle vendite presentate come occasioni particolarmente favorevoli per gli acquirenti) 1. L'articolo 16 della legge provinciale 3 gennaio 1983, n. 3, è sostituito dal seguente: "Art. 16 Vendite promozionali 1. Le vendite promozionali, con sconti, ribassi e simili, che sono presentate al pubblico come occasioni favorevoli di acquisto possono essere effettuate durante tutto l'anno tranne che nei quindici giorni precedenti i periodi di effettuazione delle vendite di fine stagione stabiliti con deliberazione della Giunta provinciale ai sensi dell'articolo 15, comma 1. 2. L'impresa commerciale che intende effettuare una vendita promozionale ai sensi di quest'articolo deve darne comunicazione alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura con almeno quindici giorni di anticipo rispetto all'inizio della vendita, allegando i testi pubblicitari e indicando la durata della promozione nonché gli sconti o i ribassi praticati per i prodotti e le merci posti in vendita. 3. Non sono disciplinate da questo capo le vendite promozionali effettuate dalle ditte produttrici." Art. 43 Modificazioni della legge provinciale 14 luglio 2000, n. 9 (Disciplina dell'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande e dell'attività alberghiera, nonché modifica all'articolo 74 della legge provinciale 29 aprile 1983, n. 12 in materia di personale) 1. L'articolo 5 della legge provinciale 14 luglio 2000, n. 9, è sostituito dal seguente: "Art. 5 Requisiti professionali per l'accesso all'attività 1. L'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico e, se si tratta di attività effettuata in forma imprenditoriale, l'esercizio delle attività di cui agli articoli 3 e 14 sono subordinati al possesso, da parte del titolare dell'impresa individuale e del legale rappresentante o eventuale delegato della società, dei requisiti di onorabilità di cui all'articolo 2, comma 4, della legge 25 agosto 1991, n. 287 (Aggiornamento della normativa sull'insediamento e sull'attività dei pubblici esercizi), e di uno dei seguenti requisiti professionali: a) la frequenza con esito positivo di un corso professionale per l'attività di somministrazione di alimenti e bevande, fra quelli istituiti o riconosciuti dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano; b) il conseguimento di un attestato di qualifica professionale del settore alberghiero o della ristorazione presso una scuola alberghiera o un'altra scuola a specifico indirizzo professionale; c) la prestazione di servizio, per almeno due anni continuativi negli ultimi cinque, o, se trattasi di servizio stagionale, per periodi di almeno tre mesi continuativi fino al raggiungimento dei due anni negli ultimi cinque, presso imprese esercenti attività di somministrazione di alimenti e bevande, in qualità di dipendente qualificato addetto alla somministrazione, alla produzione o all'amministrazione o, se trattasi di coniuge, parente o affine entro il terzo grado dell'imprenditore, in qualità di coadiutore; 10

d) l'essere stato iscritto nel registro degli esercenti il commercio di cui all'articolo 1 della legge 11 giugno 1971, n. 426 (Disciplina del commercio), per l'attività di somministrazione al pubblico di alimenti o bevande, o aver superato con esito positivo l'apposito esame." 2. Nel comma 2 dell'articolo 7 della legge provinciale n. 9 del 2000 le parole: "dell'iscrizione del richiedente nel registro degli esercenti il commercio di cui all'articolo 1 della legge 11 giugno 1971 n. 426" sono sostituite dalle seguenti: "del possesso, da parte del richiedente, di uno dei requisiti previsti dall'articolo 5". 3. Nel comma 2 dell'articolo 8 della legge provinciale n. 9 del 2000 le parole: "dell'iscrizione del richiedente nel registro degli esercenti il commercio di cui all'articolo 1 della legge 11 giugno 1971 n. 426" sono sostituite dalle seguenti: "del possesso, da parte del richiedente, di uno dei requisiti previsti dall'articolo 5". 4. La lettera b) del comma 1 dell'articolo 11 della legge provinciale n. 9 del 2000 è sostituita dalla seguente: "b) quando il richiedente non risulti più in possesso di uno dei requisiti previsti dall'articolo 5;". 5. Al comma 2 dell'articolo 14 della legge provinciale n. 9 del 2000 sono apportate le seguenti modificazioni: a) le parole: "dell'iscrizione del richiedente nel registro degli esercenti il commercio di cui all'articolo 1 della legge 11 giugno 1971, n. 426 e alla designazione di un responsabile iscritto nel medesimo registro" sono sostituite dalle seguenti: "del possesso, da parte del richiedente, di uno dei requisiti previsti dall'articolo 5, e alla designazione di un responsabile in possesso di uno di questi requisiti"; b) dopo il secondo periodo è inserito il seguente: "Per manifestazioni di particolare rilevanza sotto il profilo dell'impatto economico, che abbiano durata superiore a dieci giorni, l'autorizzazione può essere motivatamente concessa per l'intera durata della manifestazione medesima." c) le parole: "L'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio non è richiesta" sono sostituite dalle seguenti: "Il possesso dei requisiti previsti dall'articolo 5 non è richiesto". 6. Nel comma 1 dell'articolo 17 della legge provinciale n. 9 del 2000 le parole: "sia iscritto nel registro degli esercenti il commercio di cui all'articolo 1 della legge 11 giugno 1971, n. 426" sono sostituite dalle seguenti: "sia in possesso di uno dei requisiti previsti dall'articolo 5". 7. Nel comma 6 dell'articolo 29 della legge provinciale n. 9 del 2000 le parole: "dell'iscrizione al registro degli esercenti il commercio di cui all'articolo 1 della legge 11 giugno 1971, n. 426" sono sostituite dalle seguenti: "di uno dei requisiti previsti dall'articolo 5". 8. Nel comma 9 dell'articolo 29 della legge provinciale n. 9 del 2000 le parole: "dell'iscrizione nel registro degli esercenti il commercio di cui all'articolo 1 della legge 11 giugno 1971, n. 426" sono sostituite dalle seguenti: "di uno dei requisiti previsti dall'articolo 5". Art. 44 Modificazioni della legge provinciale 8 maggio 2000, n. 4 (Disciplina dell'attività commerciale in provincia di Trento) 1. Dopo il comma 1 dell'articolo 8 della legge provinciale 8 maggio 2000, n. 4, è inserito il seguente: "1-bis. All'interno degli esercizi di vicinato che effettuano la vendita di prodotti alimentari è consentito il consumo immediato dei prodotti di gastronomia posti in vendita a condizione che: a) siano utilizzati i locali e gli arredi dell'azienda commerciale costituiti esclusivamente da piani d'appoggio per i prodotti, con eventuale possibilità di fornire stoviglie e posate a perdere; b) sia riservata a tale attività una superficie non superiore al 10 per cento della superficie di vendita dell'esercizio; c) sia escluso il servizio assistito di somministrazione di prodotti di gastronomia; d) siano rispettate le norme igienico-sanitarie." 11

2. Al comma 2 dell'articolo 30 della legge provinciale n. 4 del 2000 è aggiunto il seguente periodo: "Questa legge non si applica inoltre alle attività di cessione di materiale divulgativo, educativo e propagandistico, nonché alle prestazioni di servizio esercitate direttamente dagli enti parco provinciali e dagli altri enti strumentali della Provincia." 12