Norme redazionali delle Edizioni Ca Foscari



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Norme redazionali delle Edizioni Ca Foscari Abbreviazioni Le abbreviazioni vanno utilizzate nelle note, nelle indicazioni bibliografiche, nelle osservazioni parentetiche, nelle didascalie; nel testo vanno invece sciolte. Si scriverà pertanto «per esempio» o «in particolare» (ma: «pp. 15-24, in part. 18»). Fanno eccezione «a.c.» e «d.c.», «ecc.» (che non dev essere preceduto da virgola). Nei rimandi bibliografici si usino: art./artt., cap./capp.; cfr.; cit.; cod./codd.; col./coll.; ed./edd.; ed. or.; et al.; f./ff.; fig./figg.; fr./frr.; fasc./fascc.; in part.; l./ll.; ms./mss.; n./nn. («numero, numeri»); n.d.a.; n.d.c.; n.d.t.; n.s. («nuova serie»); p./pp.; par./parr.; pref.; r (senza punto, per «recto»); r./rr. (con punto, per «riga, righe»); rec. («recensione»); rist. anast.; s. («serie»); s.d., s.e., s.l., s.n.t. («senza data, editore, luogo, note tipografiche»); s.v.; sec./secc.; sg./sgg.; t./tt.; tab./tabb.; tav./tavv.; trad. (it.); v (senza punto, per «verso»); v./vv. (con il punto, per «verso, versi»); vol./voll. È preferibile evitare indicazioni come «op. cit.» e «loc. cit.», per cui si veda la sezione dedicata alla bibliografia. Non si abbreviano: infra, nota e note, passim, supra, vedi. Altre abbreviazioni sono sec./secc. e ca (non seguita dal punto). Bibliografia È possibile adottare, in alternativa (purché in modo uniforme all interno della medesima collana o rivista), due diversi tipi di rimandi bibliografici: una forma estesa e una abbreviata. Nella forma estesa, si forniscono in nota alla prima occorrenza i riferimenti bibliografici completi, citando nei rimandi successivi il cognome dell autore e il titolo abbreviato, seguiti dall eventuale indicazione delle pagine cui si vuole fare riferimento (Cognome, Titolo abbreviato, pp.). Non è accettato l uso di note di rimando a testi o fonti indicati nella nota immediatamente precedente attraverso la formula ivi/ibid. Le indicazioni bibliografiche devono essere collocate sempre nelle note a piè di pagina, che devono avere numerazione continua e ricominciare all inizio di ogni capitolo/saggio. Nella forma abbreviata, i riferimenti bibliografici completi vanno elencati al termine del volume/articolo nella sezione Bibliografia assegnando a ciascuno una sigla composta da cognome dell autore e anno di edizione (es. Settis 2010). Per la bibliografia citata di frequente nel testo, i dizionari, i lessici e le opere compilative in più volumi è possibile utilizzare abbreviazioni (es. Gargantua e Pantagruele) o acronimi (dbi, limc, ltur) purché debitamente sciolti in una sezione denominata Abbreviazioni e sigle. Le sigle autore/anno e le abbreviazioni scelte vanno inserite nel testo fra parentesi tonde nel caso di riferimenti diretti: «(Nicolet 1978, p. 48)». Se invece fosse necessario indicare più di un riferimento bibliografico o aggiungere approfondimenti e bibliografia secondaria, inserire queste informazioni in note a piè di pagina numerate progressivamente.

Monografie Iniziale del nome puntata, Cognome dell autore, Titolo dell opera. Sottotitolo, luogo, editore, anno (eventuale nome della collana, numero del volume). Se un autore ha pubblicato più articoli o volumi nel medesimo anno, è necessario differenziare i riferimenti bibliografici con lettere diverse alla fine della sigla attribuita (es. Settis 2010a, Settis 2010b). Rosselli 1967 = N. Rosselli, Mazzini e Bakunin. Dieci anni di movimento operaio in Italia (1860-1872), Torino, Einaudi, 1967. Nicolet 1978 = C. Nicolet, Rome et la conquête du monde Méditerranéen, 2, Genèse d un empire, Paris, puf, 1978. Saggi in volume miscellaneo (raccolte, atti di convegno, cataloghi di mostre, studi in onore) Iniziale del nome puntata, Cognome autore, Titolo del saggio, in Curatore/-i (a cura di [o: ed./eds.; hrsg.; éd./éds. a seconda della lingua in cui è scritto il sag - gio che verrà pubblicato]), Titolo del volume, luogo, editore, anno, vol. n., t. n., pagine. Se la raccolta costituisce la pubblicazione di un incontro di studi o il catalogo di una mostra, non inserire alcuna indicazione specifica né ulteriori informazioni relative a luogo e data dell evento. Calvelli 2007 = L. Calvelli, Codici epigrafici e «lapidi romane sparse». Le frequentazioni veneziane di Theodor Mommsen, in A. Buonopane et al. (a cura di), La ricerca epigrafica e antiquaria nelle Venezie dall età napoleonica all Unità, Firenze, Le Monnier, 2007, pp. 197-212. La Rocca, Parisi Presicce 2010 = E. La Rocca, C. Parisi Presicce (a cura di), I giorni di Roma. L età della conquista, Milano, Skira, 2010, pp. 83-94. Articoli in rivista Iniziale del nome puntata, Cognome dell autore, Titolo dell articolo, «Nome ri-vista», n. annata, eventuale n. fascicolo (solo se la numerazione delle pagine dei vari fascicoli non è continua), anno, pagine. Qualora manchi una numerazione unica delle annate, inserire in cifre arabe la serie oppure la dicitura «nuova serie» (abbreviate rispettivamente «s.» e «n.s.»). I nomi delle riviste devono essere riportati in forma completa. Per le riviste classiche è possibile usare le abbreviazioni dell Année Philologique, purché specificato. Norman 2000 = D. Norman, An abbess and the painter: Emilia Pannocchieschi d Elci and a fresco from the circle of Simone Martini, «Renaissance Studies», 14, 2000, pp. 273-300. Traduzione Iniziale del nome puntata, Cognome dell autore, Titolo dell opera tradotta, trad. it. [o: Eng. trans. / dt. Übst. / trad. franç. a seconda della lingua in cui è scritto il saggio/articolo che verrà pubblicato], luogo, editore, anno della traduzione (anno dell edizione originale). Alföldy 1975 = G. Alföldy, Storia sociale dell antica Roma, trad. it., Bologna, Il Mulino, 1987 (1975).

In caso di due o più autori/curatori I nomi vanno separati da una virgola; per più di due autori far seguire al cognome del primo l indicazione «et al.» evitando la formula aa.vv. Nel caso di doppia iniziale del nome, non inserire alcuno spazio tra le iniziali (es. P.P. Pasolini). Cortesi, Maltese 1998 = M. Cortesi, E.V. Maltese, Ciriaco d Ancona traduttore dal greco, in G. Paci, S. Sconocchia (a cura di), Ciriaco d Ancona e la cultura antiquaria dell Umanesimo, Reggio Emilia, Diabasis, 1998, pp. 201-215. Coccia et al. 2004 = M. Coccia et al., Diritto dello sport, Firenze, Le Monnier Università, 2008 (2004). In caso di ristampa o nuova edizione Indicare la data dell edizione che si consulta, seguita fra parentesi tonde da quella della prima tiratura che andrà utilizzata anche nella sigla autore/anno. Ampolo 2006 = C. Ampolo (a cura di), Aspetti dell opera di Felix Jacoby, Pisa, Edizioni della Normale 2009 (2006). Opere in volgare o in latino precedenti il 1800 Nome e cognome dell autore in lingua moderna, Titolo (in forma ridotta), luogo e stampatore rispettando le indicazioni presenti sul frontespizio, anno. Alberti 1588 = Leandro Alberti, Descrittione di tutta Italia nella quale si contiene il sito di essa, Vinegia, presso Altobello Salicato, 1588. Pingon 1577 = Filiberto Pingon, Augusta Taurinorum, Taurini, apud heredes Nicolai Bevilacquae, 1577. Citazioni Le citazioni brevi possono essere inserite nel corpo del testo tra virgolette basse:. Le citazioni più lunghe devono essere composte in corpo minore, staccate di una riga in alto e una in basso rispetto al testo, senza virgolette di apertura e chiusura. Eventuali omissioni di parole o brani si segnaleranno con tre puntini di ellissi tra parentesi quadre: [ ]. I tre puntini non vanno inseriti né al principio né alla fine della citazione (che per sua natura è incompleta), a meno che non faccia - no parte integrante del testo: in tal caso non saranno compresi tra parentesi quadre. Citazioni in versi Utilizzare la barra verticale ( ) per indicare la fine del verso. Corsivo L uso del corsivo sarà riservato a titoli di libri, articoli di riviste, poesie, film, canzoni e opere d arte, termini stranieri non entrati nell uso comune («Weltanschauung», ma «film», «computer», «hostess»), termini dialettali, brevi citazioni in lingua straniera («know how», «tout court»), traslitterazioni dal greco. Il plurale dei termini stranieri segue le regole della lingua di origine, a meno che essi siano stati assimilati in italiano («i film», «i leader», «i software»). Didascalie delle illustrazioni Si indichino nell ordine: Nome e Cognome dell autore, Titolo del soggetto, città,

luogo di conservazione, eventuale datazione. Qualora manchi l autore, lo si ometta e si rispetti l ordine delle informazioni sopra indicato. Benozzo Gozzoli, Martirio di San Sebastiano, San Gimignano, Collegiata di Santa Maria Assunta, 1465. Ritratto virile, Aquileia, Museo Archeologico Nazionale (inv. 665), ii sec. d.c. Editoria in rete Gli indirizzi delle pagine web devono essere seguiti dall ultima data di consultazione fra parentesi tonde secondo lo standard aaaa/mm/gg: http://www.rassegna. unibo.it/ (2011/11/08). Esponenti di nota Le note, contraddistinte con numerazione progressiva continua, devono ricominciare da 1 per ogni capitolo/saggio e vanno poste in apice dopo un eventuale segno di interpunzione («il mondo. 1» e non «il mondo 1.»). Eventuali ringraziamenti o annotazioni possono essere inseriti in calce alla prima pagina del testo, nello stesso corpo delle note, senza rimando di nota o asterisco nel titolo. Fonti antiche e iscrizioni Per gli autori greci si usino le abbreviazioni di A Greek-English lexicon (a cura di H.G. Liddell, R. Scott, H.S. Jones, Oxford), salvo Dio Cass., Soph., Aesch., Eurip., Polyb., Aristoph., Dion. Hal., Demosth., Steph. Byz., Plut., Xenoph.; per gli autori latini quelle dell Oxford Latin dictionary (a cura di P.G.W. Glare, Oxford). Il nome dell autore, il titolo dell opera e il passo citato devono essere separati dalla virgola (per es. Dio Cass., 51, 22, 1; Liv., 22, 35, 2). Le iscrizioni si citino secondo i seguenti esempi: cil, 4, 3130; ig, 14, 2343. Maiuscolo e minuscolo Si faccia uso delle maiuscole soltanto dove indispensabile. I titoli di articoli o volumi in lingua inglese non prevedono alcuna maiuscola, a eccezione dell iniziale del titolo, di eventuali nomi propri e di aggettivi che connotano la nazionalità o l appartenenza geografica. Numeri Si indicano in lettere i secoli e i decenni («il Trecento», «gli anni Cinquanta»), le piccole quantità numeriche. Si scrivono in numeri arabi le date («il 25 aprile 1976»), i numeri di pagina (indicati nella forma completa «pp. 163-169»), le grandi quantità numeriche, tutte le cifre accompagnate da unità di misura («1,3 kg», «86 cm»), i numeri di capitolo o paragrafo nei rimandi interni al testo, gli orari precisi, i numeri di tomi e volumi delle opere citate, l età. I numeri con più di tre cifre devono avere il punto di separazione («3.000»); per la separazione dei decimali si usi la virgola («13,8»). Non va inserito alcuno spazio tra il numero e il segno di percentuale («25%» e non «25 %»). Trattini Il trattino medio ( ) viene usato per le elencazioni o gli incisi, preceduto e seguito

da uno spazio. Il trattino breve (-) senza spazio prima e dopo è riservato a unire due termini («la linea Padova-Venezia») e a indicare un intervallo fra due cifre, siano esse date oppure numeri di pagina («anno accademico 1994-1995», «pp. 17-23»). Non va inserito dopo la preposizione latina «ex» («ex Jugoslavia», «ex ministro»), né con i prefissi «anti», «capo», «contro», «filo», «neo», «post», «pre», «trans», «vice» ecc., uniti al sostantivo («anticapitalista», «capocantiere», «controrivoluzionario», «filoamericano», «neoconvertito», «postmoderno», «preindustriale», «transculturale», «viceministro»). Virgolette Si usano le virgolette basse () per citazioni di brani o parole, definizioni, titoli di periodici e per evidenziare una parola. Le virgolette alte ( ) sono riservate alle citazioni all interno di una citazione principale.