Milano Roma Cagliari Duisburg



Documenti analoghi
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

Contratti di fiume strategie e prospettive. Massimo Bastiani Coordinatore Tavolo Nazionale Contratti di Fiume

I CONTRATTI DI FIUME in Lombardia

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

Repertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche

Gestione integrata e partecipata delle risorse idriche

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO PIANO DI ATTUAZIONE

Difesa del suolo e pianificazione dei bacini idrografici

CAPITOLO 8 I PROGRAMMI DI INTERVENTO IN MATERIA DI DIFESA DEL SUOLO

Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PIANO DEGLI INTERVENTI

PROTOCOLLO D INTESA per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione della Villa e della Tenuta Medicea di Cafaggiolo e dell area circostante.

PROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ORTI URBANI DENOMINATO SINTETICAMENTE PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI.

Programma di Sviluppo Rurale Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

ASSE III COMPETITIVITÀ PRODUTTIVA

Toscana: Insediamento giovani agricoltori Misura 112 PSR Pacchetto Giovani

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

Linee guida per le Scuole 2.0

Per la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti

REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Progetti di legge regionali e nazionali

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

La politica regionale per la sicurezza idraulica e la riqualificazione paesaggistico - ambientale dei corsi d acqua del nord milano

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

1. Servizio / Ufficio! Politiche Ambientali. 2. Dirigente! Viviana De Podestà. 4. Referente per la comunicazione!

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL REGIONE LAZIO

Verso il PSR Marche

BANDI E FINANZIAMENTI REGIONE LOMBARDIA

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

AVVISO PUBBLICO AI COMUNI RICADENTI NELL AREA DEL G.A.L

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

DELIBERAZIONE N. 47/16 DEL

IL VERDE PUBBLICO 2.0

IL CONSIGLIO COMUNALE

1. INSERIMENTO URBANISTICO

REGIONE LAZIO Assessorato Ambiente e Cooperazione tra i Popoli PROGETTI INTEGRATI TERRITORIALI DELLE AREE PROTETTE

Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO. VISTA la legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 Nuovo Statuto della Regione Lazio ;

DIREZIONE GENERALE POLITICHE AMBIENTALI, ENERGIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI

COLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010

Allegato 1 Manifestazione di interesse

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA

Decreto Dirigenziale n. 77 del 23/10/2013

Sviluppo della Banda Larga in Liguria

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020

PROTOCOLLO D INTESA. Paniere lucchese. Rete del gusto

Comune di San Martino Buon Albergo

Comitato di Sorveglianza Roma, 20 giugno 2014

PROGRAMMA DI COOPERAZIONE Alpine Space Programme

2 & 3 ZONA RURALE TUTELATA E TURISMO SOSTENIBILE:

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

La politica di sviluppo rurale e il PSR della Lombardia

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

Le Misure del PSR proposte per la Montagna e le Foreste in attuazione del Documento Strategico Unitario (DSU) della Regione Piemonte

ASSE 4. TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE Dott.ssa Ambrosini

PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana

Piano operativo del sub-progetto WALL

Ambito Distrettuale 6.1

PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi

Facoltà di Architettura LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO

I beni culturali come volano della crescita economica e sociale. del territorio. 4. I beni culturali come volano della crescita economica e sociale

Allegato alla DGR n. del

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L ENTE LOCALE/REGIONE.

A relazione del Vicepresidente Pichetto Fratin: Visto:

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA

P R O T O C O L LO D I N T E S A

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

CONFERENZA STAMPA PRESENTAZIONE DELLA CONVENZIONE

Gruppo di Lavoro. Le scelte urbanistiche TERZO INCONTRO. Sala Polifunzionale della Biblioteca del Comune di Nembro, SCHEDE PROGETTO

Giunta Regionale della Campania 94 22/11/

Transcript:

Milano Roma Cagliari Duisburg DOC.2 DOCUMENTO DI SINTESI 13.12.2010

L obiettivo principale l avvio di un processo di riqualificazione, valorizzazione e promozione territoriale da attuarsi in modo processuale attraverso un sistema di governance partecipata.

I Regi Lagni nei pressi di Nola. Foto simulazione di progetto

IBA EMSCHER PARK 1989-1999 Ricerca di una nuova identit per i paesaggi post-industriali della Ruhr Le IBA in Germania, Internationale Bauasstellung, sono Esposizioni Internazionali di Costruzioni che promuovono lo sviluppo urbano innovativo da oltre cento anni. Dal 1989 al 1999, l IBA Emscher Park ha dedicato l attenzione al recupero e alla riqualificazione di un intera regione, l area del fiume Emscher nella Ruhr, contribuendo alla costruzione di un nuovo modello di paesaggio culturale. Il programma IBA Emscher Park per dieci anni si posto come modello concreto di sviluppo per tutte le aree dimesse della regione della Ruhr, diventando la chiave per la rilettura di un paesaggio fortemente degradato in attesa di una nuova identit, operando su una superficie di 800 km quadrati per un totale di pi di 2,5 milioni di abitanti. Questo grande progetto ha introdotto un mutamento radicale dello stesso concetto di industria, che ha portato al successo la piccola e piccolissima impresa e quelle imprese globalizzate che avrebbero poi dato vita alla New Economy. Diversi sono stati i temi trattati in questi dieci anni, dalla riqualificazione ecologica del bacino del fiume Emscher, fino ad arrivare ad affrontare le problematiche dei nuovi spazi abitativi e delle forme innovative dell abitare, del lavoro nel parco, della ricreazione lungo il fiume, dell archeologia industriale, nonch quelle del settore delle attivit socio-culturali, del tempo libero e della ricostruzione del paesaggio, con l obbiettivo di arrivare alla realizzazione di un grande parco paesistico sul fiume. L IBA ha innescato un processo di riqualificazione che, attraverso il Consorzio dei Comuni che coinvolgono l Emscher, l Emschergenossenschaft, diventa un ampio progetto di riqualificazione e di rinaturalizzazione di un sistema fluviale ormai artificializzato.

Masterplan Emscher Landschaftspark 2010

Il primo passo stata la realizzazione dello Studio di Prefattibilit, predisposto dalla Regione Campania a seguito della Deliberazione Regionale n. 1809/2009 per la realizzazione del grande progetto del Corridoio ecologico dei Regi Lagni. Da settembre a dicembre 2009 Arpac e Aprac Multiservizi hanno condotto un monitoraggio straordinario di caratterizzazione dei rifiuti abbandonati, per censire rifiuti abbandonati e scarichi di acque reflue nell area dei canali: operazione, questa, necessaria per poter procedere alla bonifica. Oltre a tali attivit propedeutiche ad una fase pi propriamente operativa si sono svolti numerosi incontri volti alla costruzione della governance del progetto e alla sensibilizzazione degli stakeholders. - ottobre 2009: incontro/confronto con il progetto Emscher Landschaftspark e i comuni della Ruhr a Essen (Germania). - novembre 2009: convegno Terra Felix Regi Lagni Giardini d Europa presso la Reggia Di Carditello a San Tammaro (CE). - dicembre 2009: convegno da Regi Lagni a Giardino d Europa. Il pi da fare ma siamo partiti nell ambito della Mostra Terra Felix presso la Mostra d Oltremare a Napoli. - febbraio 2010: inizio dei lavori per la realizzazione del Parco dei Regi Lagni di Acerrra, durante il quale si sono realizzate le prime piantumazioni lungo il canale - giugno 2010: conferenze territoriali a Castelvolturno e Marcianise ed approfondimenti progettuali su tali ambiti - luglio 2010: conferenza presso la Provincia di Caserta Il risanamento e la riqualificazione dei Regi Lagni. Lo stato dell arte Messa a dimora dei primi alberi ad Acerra

I prossimi obiettivi riguardano il coinvolgimento diretto dei Comuni e di tutti gli attori locali attraverso lo strumento delle conferenze territoriali, grazie alle quali sar possibile individuare i progetti in corso o programmati costituendo cos il quadro delle opportunit. Il progetto infatti assume importanza se rappresenta l esito di un generale processo di riqualificazione mettendo a sistema le opere pubbliche previste e coordinando le politiche urbanistiche sul territorio, in modo da innescare un vero e proprio processo di tutela attiva del territorio. Per quanto riguarda gli atti formali la Regione, con Delibera n.1344 del 2009 ha approvato gli indirizzi operativi per la l adozione di un piano di azione per l area vasta dei Regi Lagni assumendola quale area per la sperimentazione di politiche volte allo sviluppo sostenibile, in sinergia con le altre iniziative progettuali tese alla salvaguardia, al risanamento e alla valorizzazione dell area. Tale delibera fissa, quale dotazione finanziaria per la realizzazione del Piano di Azione, un importo presunto di 50 milioni di euro dei fondi per la programmazione unitaria regionael 2007/2013 subordinatamente al parere favorevole dell Autorità di Gestione del PO-FESR 2007-2013 Tale processo stato inoltre accompagnato da atti formali di programmazione negoziata, in particolare la stipula di Protocolli di Intesa tra Enti locali e Soggetti istituzionali volti alla definizione di accordi quadro per l attuazione del progetto, tra i quali: - novembre 2009: Protocollo d'intesa tra Consorzio generale di bonifica del bacino inferiore del Volturno e i Sindaci dei 26 Comuni i cui territori sono attraversati dall'asta principale dei Regi Lagni. - dicembre 2009: Protocollo di Intesa per la realizzazione dell'orto della biodiversit mediterranea nel Real sito borbonico di Carditello tra Regione Campania, Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, Seconda Universit di Napoli, Universit degli Studi Federico II di Napoli, Facolt di Medicina Veterinaria, Facolt di Agraria e Master in Progettazione di Eccellenza per la citt storica. - gennaio 2010: Protocollo d'intesa per la promozione dell agricoltura di qualit lungo i Regi Lagni, tra Regione Campania, Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, Associazioni di Categoria degli Agricoltori e coltivatori diretti e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno.

Il masterplan rappresenta la sintesi del processo di costruzione degli scenari di sviluppo del territorio ed è da intendersi quale quadro di riferimento strategico all interno del quale si possono inserire progetti operativi di recupero, riqualificazione e valorizzazione del territorio, a partire dalle aree demaniali o comunque di proprietà pubblica. Tale masterplan scaturisce da una serie di incontri interlocutori con gli attori presenti sul territorio e con i portatori di interesse locale che hanno portato il loro contributo conoscitivo nonché apprezzati stimoli verso la creazione di un disegno strategico che cerca di assecondare le vocazioni del territorio abbinando interventi Innovativi (gestione delle acque, nuovi sistemi di paesaggio) e interventi più tradizionali, volti sostanzialmente a tutelare e consolidare strutturalmente il sistema agro-ambientale. Gli obiettivi generali del masterplan sono sintetizzabili nei seguenti slogan: 1 grande parco dell acqua 5 mediazioni sul paesaggio 100 microprogetti per i Regi Lagni

L obiettivo è creare un programma di interventi di lungo periodo volti a favorire il definitivo superamento della fase emergenziale coniugando interventi integrati che da un lato portino al miglioramento dell assetto idraulico complessivo dei Regi Lagni (andando ad alleggerire le situazioni di criticità) dall altro contribuiscano alla riqualificazione del territorio dal punto di vista paesaggistico, contribuendo ad implementare la rete ecologica alla scala locale. Contestualmente a tali interventi strutturali si prevedono una serie di microprogettualità, alcune delle quali già previste dalle Amministrazioni comunali, che riguardano principalmente il sistema della fruizione e l inserimento di nuove funzioni soft. Il fine è favorire la riscoperta delle peculiarità del territorio e dei beni storico culturali presenti, ma al contempo valorizzare le risorse ordinarie, alla ricerca di un nuovo paesaggio della normalità. 1 grande parco dell acqua Riqualificazione delle sponde Vasche di laminazione Nuovi laghi multifunzionali Aree umide 5 mediazioni sul paesaggio Città dell acqua di Castelvolturno Orto della biodiversità mediterranea di Carditello Il parco agricolo della centuriazione di Marcianise La cintura degli orti di Acerra Nola: la sorgente dei Regi Lagni 100 microprogetti per i Regi Lagni

Contemporaneamente all elaborazione degli studi la deliberazione di G.R. 1344 del 6 agosto 2009 ha consentito di avviare le prime azioni per il risanamento dei Regi Lagni. A partire dalla ricognizione puntuale delle immissioni di acque reflue e dei depositi di rifiuti, avviata a partire dall 1 ottobre 2009 sulla base del progetto approvato con deliberazione del Direttore Generale ARPAC n. 432 dell 8/10/2009, per l importo complessivo di 600.000,00. La ricognizione è stata avviata con l impiego di operatori della società ARPAC Multiservizi srl e i dati acquisiti vengono raccolti in un data base georeferenziato e pubblicato sul sito dell ARPAC. La ricognizione è atto propedeutico alla rimozione dei cumuli di rifiuti e all intercettazione degli scarichi abusivi che si immettono nel sistema di drenaggio dei Regi Lagni. Sulla base dell identificazione dei depositi di rifiuti si procede alla loro classificazione e rimozione, sempre a cura della società ARPAC Multiservizi. Tali interventi di rimozione diventa propedeutica all impianto di essenze forestali nelle aree demaniali e nelle aree pubbliche messe a disposizione dai Comuni e da eventuali altri enti pubblici, per la ricostituzione delle alberature spondali e per la formazione di aree di verde attrezzato, intese come punti di snodo nell ambito del complessivo progetto di riqualificazione dei Regi Lagni, Oltre a tali interventi di ripulitura e contestualmente alla definizione del masterplan sono previsti i primi interventi manutenzione e manutenzione straordinaria per la rimozione delle ostruzioni nei canali affluenti che possano rappresentare i primi segnali di un inversione di tendenza. In particolare sono già previsti dal Consorzio di Bonifica interventi per l adeguamento funzionale del Canale principale e dei fossi affluenti nell area del nolano per un importo totale di 3 milioni di euro. Oltre a tali interventi è auspicabile la promozione di concorsi per la realizzazione di progetti pilota per la valorizzazione delle aree spondali e demaniali che possono diventare autentici esempi d esportazione delle buone pratiche per la promozione di un rinnovato rapporto con il paesaggio.

Piano d azione per l area vasta dei Regi Lagni GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Deliberazione n. 1344 del 6 agosto 2009 Indirizzi operativi per l adozione di un piano di azione per l area vasta dei Regi Lagni, assunta quale area per la sperimentazione di politiche volte allo sviluppo sostenibile, in sinergia con le altre iniziative progettuali tese alla salvaguardia, al risanamento ed alla valorizzazione dell area,. Formazione del piano d azione Con la deliberazione di Giunta n. 1344 del 6.8.2009 la Regione Campania, avendo assunto l area vasta dei Regi Lagni quale area per la sperimentazione di politiche volte allo sviluppo sostenibile, in sinergia con le altre iniziative progettuali tese alla salvaguardia, al risanamento e alla valorizzazione dell area; - ha istituito un tavolo di coordinamento istituzionale, coordinato dall Assessore all Agricoltura e partecipato da tutti i soggetti istituzionali (Comuni, Province, Ministeri, Enti Pubblici, Consorzi di Bonifica, Autorità di Bacino, Arpac, etc.) a vario titolo e livello interessati dalle problematiche che insistono sull area vasta dei Regi Lagni, nonché dai rappresentanti di tutti gli assessorati regionali interessati, per l elaborazione di un grande programma di sviluppo, nell ambito del quale verrà messo a sistema anche il grande progetto europeo teso a superare le criticità ambientali e a convertire i fattori critici per lo sviluppo dell area in punti i forza; - ha stabilito che il piano di azione sia costituito da un sistema integrato e intersettoriale di interventi teso alla mitigazione del rischio ambientale, al suo monitoraggio e controllo, alla bonifica e riqualificazione ambientale, a ripristinare l assetto idrogeologico, ad avviare un processo di sviluppo dell area vasta attraverso la valorizzazione delle opportunità produttive offerte dai territori che si collocano lungo il corridoio. La formazione progressiva del piano d azione si è avvalsa degli atti di concertazione e di cooperazione istituzionale sottoscritti dalla Regione Campania con il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, in qualità di soggetto attuatore degli interventi, con i soggetti istituzionali e le associazioni portatrici di interessi. In particolare: - protocollo d intesa per l attuazione del piano d azione per l area vasta dei Regi Lagni, sottoscritto il 23 novembre 2009 tra Regione Campania, Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, Comuni di Castelvolturno, Villa Literno, Cancello e Arnone, Casal di Principe, Villa di Briano, S. Maria la Fossa, Frignano, S. Maria Capua Vetere, San Tammaro, Casaluce, teverola, Carinaro, Gricignano d Aversa, Succivo, Orta di Atella, Marcianise, Caivano, Acerra, Marigliano, S. Vitaliano, Cimitile, Nola, Casamarciano, S. Paolo Belsito, Mariglianella, Saviano. - Protocollo d intesa per la realizzazione dell orto della biodiversità mediterranea nel Real Sito Borbonico di Carditello, sottoscritto l 8 dicembre 2009 tra Regione Campania, Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, Comune di S. Tammaro, Università degli Studi Federico II di Napoli facoltà di Agraria e Medicina Veterinaria, Seconda Università di Napoli, Università degli Studi Federico II di Napoli Master progettazione di eccellenza per la città storica. - Protocollo d intesa per il risanamento e il riassetto del sistema di drenaggio dei canali Boscofangone, Gaudo, Quindici e dei relativi canali affluenti, sottoscritto il 29 dicembre2009 tra Regione Campania, Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, Comuni di Nola, Casamarciano, Saviano, Cimitile, Camposano, Tufino, Ottaviano, Somma Vesuviana, S. Vitaliano, S. Paolo Belsito.

- Protocollo d intesa per la promozione dell agricoltura di qualità lungo i Regi Lagni, in attuazione del progetto Doag, Regi Lagni, Giardino d Europa, sottoscritto il 15 gennaio 2010 tra Regione Campania, Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, Coldiretti Campania. Confagricoltura Campania, Confederazione Italiana Agricoltori Campania, Copagri Campania, Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Mezzogiorno. Il piano di azione si è andato sostanziando nei seguenti atti amministrativi emanati dalla Regione Campania: - Deliberazione di Giunta Regionale n. 1344 del 6/8/2009 con la quale sono stati approvati gli indirizzi operativi per l adozione di un piano di azione per l area vasta dei Regi Lagni, assunta quale area per la sperimentazione di politiche volte allo sviluppo sostenibile, in sinergia con le altre iniziative progettuali tese alla salvaguardia, al risanamento ed alla valorizzazione dell area; - Deliberazione di Giunta Regionale n. 1809 del 11 dicembre 2009, di Ratifica del Protocollo di Intesa del 23 novembre 2009 e di approvazione del primo stralcio del programma degli interventi prioritari da realizzare sulle aree demaniali dell'asta terminale dei Regi Lagni. - Deliberazione di Giunta Regionale n. 251 del 12.3.2010 con la quale si è destinata parte della dotazione finanziaria delle Misure del PSR Campania 2007/2013, fino ad un ammontare complessivo pari a 20 M euro, all attuazione dei progetti di riqualificazione dei Regi Lagni proposti dal Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno. Dimensionamento del piano d azione Con la citata deliberazione 1344/2009 la Regione Campania ha fissato, quale dotazione finanziaria per la realizzazione del Piano d Azione, un importo presuntivo di 50 milioni di euro dei fondi della programmazione unitaria regionale 2007/2013, subordinatamente al parere favorevole dell Autorità di Gestione del PO FERS 2007-2013. Azioni previste Le azioni previste dal piano sono state identificate sulla base degli indirizzi stabiliti con la deliberazione di G. R. n. 1344/2009 e dei risultati acquisiti con lo sviluppo del programma di monitoraggio degli scarichi e delle discariche insistenti sul reticolo dei canali di bonifica dei Regi Lagni. Il piano è stato via via integrato con le azioni già programmate che convergono verso gli obiettivi di risanamento e di riqualificazione dei Regi Lagni e con le nuove azioni messe in campo dalla Regione Campania. Il complesso delle azioni concorrenti all attuazione del grande programma di riqualificazione e sviluppo dell area dei Regi Lagni viene sinteticamente descritto nei punti successivi. 1. Elaborazione dello studio di fattibilità del Corridoio ecologico dei Regi Lagni La fase di studio preliminare, giunta all approvazione dello studio di pre-fattibilità della proposta di realizzazione del corridoio ecologico dei regi Lagni va conclusa con l elaborazione dello studio di fattibilità vero e proprio, affidata all ARPAC, per il cui completamento è stanziata la somma di 340.000,00. Le indicazioni provenienti dallo studio di prefattibilità saranno verificate in termini di valutazione del rapporto costo/benefici e saranno più accuratamente dimensionate in relazione alle caratteristiche, alle criticità e alle esigenze di ciascun ambito territoriale interessato. 2. Ricognizione degli scarichi e delle discariche sui Regi Lagni Contemporaneamente all elaborazione degli studi e nelle more della definizione delle progettazioni conseguenti, la deliberazione di G. R. 1344 del 6 agosto 2009 ha consentito di avviare le prime azioni per il risanamento dei Regi Lagni. A partire dalla ricognizione puntuale delle immissioni di acque reflue e dei depositi di rifiuti, avviata a partire dall 1 ottobre 2009 sulla base del progetto approvato con deliberazione del Direttore Generale ARPAC n. 432 dell 8/10/2009, per l importo complessivo di 600.000,00.

La ricognizione è stata avviata con l impiego di operatori della società ARPAC Multiservizi srl e i dati acquisiti vengono raccolti in un data base georeferenziato e pubblicato sul sito dell ARPAC. La ricognizione è atto propedeutico alla rimozione dei cumuli di rifiuti e all intercettazione degli scarichi abusivi che si immettono nel sistema di drenaggio dei Regi Lagni. 3. Rimozione dei rifiuti e occlusione delle immissioni rilevate con la ricognizione Sulla base dell identificazione dei depositi di rifiuti si procede alla loro classificazione e rimozione, sempre a cura della società ARPAC Multiservizi. L attività viene svolta nel rispetto della variante tecnica del progetto Intervento di caratterizzazione dei rifiuti abbandonati giacenti sul territorio PO FESR 2007/2013 Obiettivo operativo 1.2, approvato con DGR 620 del 27/3/2009 per l importo di 11.352.600,00, elaborata a cura di ARPAC e approvata con deliberazione di Giunta Regionale n. 105 del 12/02/2010. La suddetta variante tecnica contempla, in accordo con gli indirizzi assunti con la DGR 1344/2009, gli interventi di rimozione dei rifiuti solidi dagli alvei e dalle sponde del sistema idrografico dei Regi Lagni e di impianto di essenze forestali nelle aree demaniali e nelle aree pubbliche messe a disposizione dai Comuni e da eventuali altri enti pubblici, per la ricostituzione delle alberature spondali e per la formazione di aree di verde attrezzato, intese come punti di snodo nell ambito del complessivo progetto di riqualificazione dei Regi Lagni che è definito con il presente Piano d Azione; 4. Intercettazione e collettamento degli scarichi pubblici immessi nei Regi Lagni Si tratta di interventi già programmati e finanziati, in corso di progettazione o di esecuzione a cura dei diversi soggetti attuatori, tutti prioritari al fine del risanamento dei Regi Lagni. In sintesi si tratta dei seguenti interventi: - Impianto di sollevamento rete fognaria di Acerra L intervento è in fase di completamento e collaudo a cura dell Hydrogest, nell ambito delle attività previste dal project-financing per la gestione dei depuratori consortili dell Hinterland napoletano; - Coclea impianto di depurazione foce Regi Lagni - L intervento è in fase di esecuzione a cura dell Hydrogest, nell ambito delle attività previste dal project-financing per la gestione dei depuratori consortili dell Hinterland napoletano; - Collettamento degli scarichi della frazione di Pascarola (Caivano) Il progetto per l intercettazione delle acque nere provenienti ai Regi Lagni dalla Frazione Pascarola di Caivano è in fase di elaborazione a cura dell ASI di Napoli; - Interventi fognari Villa Literno Si tratta di un collettore della lunghezza di circa tre km che intercetterà gli scarichi civili di Casapesenna e di S. Cipriano d Aversa attualmente convogliati nei Regi Lagni attraverso il canale di bonifica Gallinelle. L intervento, già progettato dall Hydrogest, sarà realizzato con le economie del finanziamento POR misura 1.4 di cui all accordo di programma tra Regione Campania, Comune di Villa Literno e Provincia di Caserta; - Griglia sul tratto terminale dei Regi Lagni La realizzazione della griglia, destinata a intercettare i materiali solidi trasportati dalle acque alla foce dei Regi Lagni, è a cura della Provincia di Caserta, che ha avviato le procedure di aggiudicazione dei lavori; - Intercettazione acque reflue di Ottaviano Le acque reflue del centro urbano di Ottaviano, che ora si raccolgono in una vasca di laminazione a valle dell abitato, dalla quale defluiscono negli immissari dei Regi Lagni, saranno convogliate al sistema di depurazione del Sarno attraverso collettori in corso di realizzazione a cura del Commissariato per l emergenza Sarno e attraverso rami di collegamento che dovranno essere realizzati da GORI, gestore del servizio idrico integrato nell ATO sarnese vesuviano;

5. Rimozione delle ostruzioni nei canali affluenti dei Regi Lagni Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno In coordinamento tra le Amministrazioni che hanno sottoscritto il protocollo d intesa del 29.12.2009, sono previste la progettazione e l attuazione di un intervento integrato di riassetto e risanamento del sistema di drenaggio dei Comuni di Nola, Casamarciano, Cimitile, Saviano, Camposano, Tufino, Cicciano, Roccarainola, Ottaviano, Somma vesuviana, Scisciano, S. Vitaliano, Comiziano, S. Paolo Belsito, tributario dell asta principale dei Regi Lagni, da attuare in coerenza con la scheda grandi progetti del POR FESR 2007-2013 e nel rispetto degli indirizzi programmatici dell Autorità di Bacino Regionale della Campania Nord Occidentale, utilizzando le risorse economiche disponibili al Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno e alla Regione Campania Settore Difesa del Suolo. 6. Identificazione delle aree in disponibilità pubblica (Consorzio di Bonifica, Comuni, ASI, Regione, altri Enti, suoli provenienti da confische) Il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno ha avviato una ricognizione delle aree di proprietà pubblica esistenti lungo i canali di bonifica, considerando non solo le aree appartenenti al demanio di bonifica, ma anche quelle possedute o espropriate da altri Enti pubblici (Comuni, Asi, Province, Alta Velocità, beni confiscati). Alcune aree di interesse, appartenenti al demanio regionale o messe a disposizione dai Comuni sono già state destinate all attuazione del progetto pilota per la realizzazione di aree di verde attrezzato. 7. Interventi di riqualificazione dei Regi Lagni per la formazione del corridoio ecologico Con deliberazione di Giunte Regionale n, 348 del marzo 2010 sono stati finanziati al Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, in attuazione della deliberazione di G.R. 1344 del 6.8.09, i seguenti progetti: - Progetto per la Riqualificazione e valorizzazione paesistico-ambientale delle aree ricomprese nel "Corridoio Ecologico" dei Regi Lagni; - Progetto per il recupero funzionale delle sedi periferiche Consortili presso la foce dei Regi Lagni per i Presidi del Servizio di Piena e Protezione Civile; - Progetto per la Riqualificazione Idraulica-ambientale delle aree tributarie del Canale Vena e suoi secondari ricadente nell'area protetta delle "Soglietelle" I suddetti progetti, che rientrano nelle misure 1.2, 1.3 e 1.8 del POR 2007-13, costituiscono il primo intervento organico di sistemazione delle sponde dei Regi Lagni per l organizzazione di spazi attrezzati, fruibili per finalità ricreative, escursionistiche, culturali, per le finalità della costituzione del corridoio ecologico. 8. Sottoscrizione di disciplinari con le aziende limitrofe ai Regi Lagni per la manutenzione delle sponde dei canali e per l adesione a un sistema di qualità delle produzioni alimentari Con il protocollo d intesa stipulato il 15 gennaio 2010 tra Regione Campania, Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, Coldiretti Campania, Confagricoltura Campania, Confederazione italiana agricoltori Campania, Copagri Campania, Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, per la promozione dell agricoltura di qualità lungo i Regi Lagni, in attuazione del progetto DOAG Regi Lagni, Giardini d Europa, si è stabilito di definire e adottare un disciplinare, condiviso dal Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno e dalle associazioni professionali sottoscrittici, allo scopo di garantire l ottimale manutenzione delle sponde e dei corpi idrici e di promuovere contestualmente la produzione di un marchio di qualità collegato all attuazione del progetto: Regi Lagni Giardini d Europa, di promuoverne l adozione da parte delle imprese agricole e zootecniche associate, insediate in prossimità della rete dei canali di bonifica appartenenti al sistema idrografico dei Regi Lagni, di attivare le procedure per la produzione del marchio di qualità per i prodotti delle aziende agricole e zootecniche dell area denominato

Regi Lagni Gardini d Europa e per l attribuzione del marchio DOAG Regi Lagni Giardini d Europa alle aziende che sottoscriveranno il disciplinare e che si assoggetteranno con esito positivo alle procedure di controllo pubblico dei prodotti e dei processi produttivi che saranno stabilite nel disciplinare sopra citato, di favorire il ricorso alle coltivazioni no food nei terreni contaminati fino alla loro bonifica e di promuovere il recupero dell architettura tradizionale delle masserie e delle costruzioni rurali; Le associazioni aderenti approvano e fanno proprio lo schema di disciplinare allegato all intesa e si impegnano a promuoverne l adozione da parte delle imprese agricole e zootecniche associate, insediate in prossimità della rete dei canali di bonifica appartenenti al sistema idrografico dei Regi Lagni. Il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno si impegna a stipulare il disciplinare stesso con le imprese agricole e zootecniche insediate lungo i canali di bonifica del sistema di drenaggio dei Regi Lagni, su base volontaria. Si impegna ad applicare agevolazioni contributive ai proprietari dei fondi limitrofi ai canali di bonifica che sottoscriveranno il disciplinare e assicureranno la corretta manutenzione delle sponde dei canali stessi. 9. Realizzazione dell orto mediterraneo della biodiversità presso il Real Sito Borbonico di Carditello (S. Tammaro) La progettazione e la realizzazione dell orto della biodiversità mediterranea nel Real Sito Borbonico di Carditello, nell ambito del Piano d Azione sui Regi Lagni previsto dalla Deliberazione di G. R. 1344/2009, sono perseguite dalla Regione Campania, che, come da protocollo d intesa stipulato in data 8.12.2009, si avvale della Seconda Università di Napoli (facoltà di Scienze Ambientali, Lettere e Architettura) e dell Università degli Studi Federico II di Napoli (facoltà di Agraria e Veterinaria, Master Master di 2 livello Architettura Progettazione di eccellenza per la città storica), in cooperazione con la struttura tecnico amministrativa del Consorzio Generale di Bonifica del Bacino del Basso Volturno, per la progettazione e la realizzazione dell orto della biodiversità mediterranea nel Real Sito Borbonico di Carditello. Il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino del Basso Volturno stipulerà apposita convenzione con la Seconda Università di Napoli (facoltà di Scienze Ambientali, Lettere e Architettura) e dell Università degli Studi Federico II di Napoli (facoltà di Agraria e Veterinaria, Master di 2 livello Architettura Progettazione di eccellenza per la città storica), nel rispetto del protocollo d intesa stipulato l 8 dicembre 2009, per l acquisizione delle progettazioni. Con deliberazione di Giunta Regionale n. 389 del 23.3.2010 è stata finanziata la realizzazione dell orto della biodiversità mediterranea nel Real Sito Borbonico di Carditello per l importo di euro 4.612.807,74. 10. Realizzazione di un centro di promozione istituzionale dei prodotti della filiera bufalina presso il Real Sito Borbonico di Carditello Con deliberazione di G. R. n. 443 del 25.3.2010 si è stabilito di avviare la realizzazione di un centro di promozione istituzionale dei prodotti della filiera bufalina localizzata nell area dei Regi Lagni presso il Real Sito di Carditello, in sinergia con il grande progetto Risanamento ambientale e valorizzazione dei Regi Lagni da finanziare con le risorse pari a 12.000.000,00. La definizione della progettazione esecutiva è stata demandata al Consorzio Generale di Bonifica del bacino inferiore del Volturno, in quanto soggetto attuatore degli interventi previsti dal piano d azione dell area vasta dei Regi Lagni ai sensi della D.G.R. n. 1809/2009.

11. Censimento delle masserie tradizionali lungo i Regi Lagni; proposte di recupero e di riuso su iniziativa pubblica e/o privata Tra gli obiettivi assunti dal piano d azione va considerato il recupero, per nuove finalità connesse con la fruizione turistica del territorio, dell importante patrimonio di architettura tradizionale minore costituito dalle numerose masserie ancora superstiti, quasi sempre, quando non sottoposte a radicali e irreversibili interventi di ristrutturazione edilizia, in condizioni di grave fatiscenza o allo stato di ruderi. E ancora possibile, attraverso interventi mirati che tengano conto dello stato di conservazione delle opere e della specifica vocazione o potenzialità di ciascuna struttura in relazione al sito di ubicazione, restituire queste masserie antiche a nuove funzioni, sulla base di interventi di restauro o di ricostruzione delle parti perdute. 12. Recupero dei complessi architettonici maggiori lungo i Regi Lagni: Real Sito di Carditello; Casino Spinelli ad Acerra Si tratta della parte di maggior impegno economico del piano d azione, consistente nel recupero e nella rifunzionalizzazione di complessi edificati di grande valore architettonico che risalgono all era borbonica. In primo luogo la reggia di Carditello e il Casino Spinelli (La Pagliara) di Acerra. 13. Investimenti per la realizzazione di impianti per il trattamento dei reflui zootecnici Con decreto n. 616 del 28.12.2009 il Commissario di Governo per l emergenza brucellosi negli allevamenti bufalini in provincia di Caserta e zone limitrofe ha disposto il finanziamento, nell importo di 10.000.000,00, delle seguenti misure: - Realizzazione di impianti consortili per il trattamento dei reflui zootecnici; - Realizzazione di impianti consortili per il trattamento del digestato; - Realizzazione di sistemi di adduzione e/o trasporto dei reflui zootecnici agli impianti di trattamento. Il coordinamento e la programmazione degli interventi sono stati affidati, sempre con lo stesso decreto, al Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno. 14. Interventi sui Regi Lagni previsti dal PSR Campania 2007/2013 Con deliberazione di Giunta Regionale n. 251 del 12.3.2010 si è stabilito che il PSR Campania 2007/2013 concorre alla realizzazione del sistema integrato ed intersettoriale degli interventi proposti dal Consorzio di Bonifica del Basso Volturno, in attuazione della DGR n.1809 dell'11 dicembre 2009, per il recupero e lo sviluppo dell area vasta dei Regi Lagni; si è destinata, per gli interventi previsti, in via programmatica, parte della dotazione finanziaria delle Misure del PSR Campania 2007/2013, come in premessa indicate, fino ad un ammontare complessivo pari a 20 Meuro, nel rispetto dei requisiti di accesso e di ammissibilità dei soggetti beneficiari, e di quant altro indicato dai rispettivi bandi di Misura, e previa approvazione del Comitato di Sorveglianza del PSR, da consultare con procedura d urgenza; si è dato mandato al Consorzio di Bonifica del Basso Volturno, d intesa con i Settori Tecnici Provinciali dell Agricoltura, delle Foreste e dell Alimentazione, di coordinare gli interventi utili e necessari per la divulgazione e l informazione delle iniziative delle Misure indicate in premessa, nei confronti degli operatori agricoli, singoli e associati, situati nel perimetro dell area consortile.