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Important notice If you don t understand the information in this booklet for language problem, you can ask for information translated into English, Spanish, French and many other languages in one of our outpatient vaccine. Aviso importante Si usted no entiende la información contenida en este folleto para un problema de idioma, puede pedir información traducida al inglés, francés, español y muchos otros idiomas en una de nuestra vacuna para pacientes ambulatorios. Avis important Si vous ne comprenez pas les informations contenues dans cette brochure pour un problème de langue, vous pouvez demander des informations traduites en anglais, français, espagnol et autres langues dans l'un de nos vaccin ambulatoire. Cari genitori, al compimento delle 8 settimane di vita del/della vostro/a bambino/a, mediante una lettera d invito e invio di materiale informativo, Vi verrà proposto di iniziare le vaccinazioni che sono raccomandate per tutti i nuovi nati e che saranno somministrate presso i nostri ambulatori con due iniezioni: - il vaccino esavalente, un vaccino combinato che contiene i vaccini contro difterite, tetano, poliomielite, epatite B, pertosse e Hib; - il vaccino antipneumococco coniugato 13 valente (PCV). Anche i bambini prematuri possono essere vaccinati a questa età, perché si è visto che sono in grado di rispondere ai vaccini come i bambini nati a termine. Non dovete aver paura che questi vaccini rappresentino un carico eccessivo per l organismo, perché il nostro sistema immunitario è in grado di rispondere contemporaneamente a milioni di microbi. Inoltre, la somministrazione di vaccini combinati diminuisce la quantità di sostanze preservanti iniettate, sempre presenti per la corretta conservazione dei vaccini stessi. La II dose di vaccino esavalente e PCV viene proposta dopo almeno 8 settimane dalla prima e la III dose dopo almeno 6 mesi dalla seconda. Dopo il compimento dell anno di vita è proposta la vaccinazione contro morbillo-parotiterosolia e varicella, oltre alla vaccinazione anti-meningococco C. A 5-6 anni si esegue un richiamo contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite e la II dose di vaccino anti morbillo-parotite-rosolia e varicella. A 10-11 anni, solo alle bambine, è proposto il ciclo di vaccinazione anti-papilloma virus (HPV) in due dosi somministrate a sei mesi di distanza l una dall altra. A 15 anni, a maschi e femmine, è offerto un richiamo per difterite tetano pertosse.

CALENDARIO VACCINAZIONI DELL INFANZIA 3 5 11 12-15 5-6 15 Vaccino 10-11 anni mese mese mese mese anni anni DTP I dose II dose III dose IV dose V dose IPV I dose II dose III dose IV dose HBV I dose II dose III dose Hib I dose II dose III dose PCV I dose II dose III dose MPR I dose II dose Var ** Men C I dose *** HPV* 2 dosi DTP: vaccino anti-difterite, tetano, pertosse IPV: vaccino anti-poliomielite inattivato HBV: vaccino anti-epatite B Hib: vaccino anti-haemophilus tipo b PCV: vaccino coniugato anti-pneumococcico MPR: vaccino anti-morbillo, parotite, rosolia Men C: vaccino coniugato anti-meningococco C HPV: vaccino anti-papillomavirus Var: vaccino anti-varicella * solo per le femmine ** 2 dosi di vaccino antivaricella offerte a tutti gli adolescenti non vaccinati e che non hanno mai fatto la malattia *** 1 dose di vaccino antimeningococco C offerta a tutti gli adolescenti non precedentemente vaccinati

LE VACCINAZIONI - COSA E' IMPORTANTE SAPERE Vogliamo richiamare la Vostra attenzione sulle vaccinazioni dell infanzia, perché possiate farle somministrare al Vostro bambino conoscendo i grandi benefici che portano e i possibili rischi, molto pochi nel caso delle vaccinazioni, ma propri di ogni intervento sanitario. Cosa fa la vaccinazione? Stimola la produzione delle difese immunitarie contro la malattia per la quale vacciniamo in modo che, quando l individuo incontra il microrganismo responsabile della malattia, è già in grado di difendersi efficacemente. Le vaccinazioni hanno lo scopo di proteggere sia il singolo bambino che l intera collettività; tranne che per il tetano, quanto più numerosi sono i bambini vaccinati, tanto più difficile è la circolazione dei germi responsabili di queste malattie nella popolazione; infatti, trovano soggetti già protetti che non possono essere infettati. L obiettivo è, in un primo tempo, di eliminare queste malattie dal territorio nazionale e, successivamente, di eradicarle (più nessun caso al mondo). E un traguardo concreto, già acquisito per il vaiolo, che si spera di raggiungere a breve termine per la poliomielite e che ci si augura di conquistare presto per il morbillo. La vaccinazione contro il tetano è importante, invece, solo per il singolo soggetto, in quanto il germe è diffuso nell ambiente ed ogni piccola ferita può essere occasione di contrarre la malattia; è per questo che la vaccinazione è consigliata anche per tutti gli adulti. Vaccinazioni, dunque, come strumento indispensabile per la salute del bambino, ma anche come concreto contributo di tutti al benessere della collettività. Oggi, grazie alla ricerca scientifica, abbiamo a disposizione vaccini sempre più efficaci, con pochi effetti collaterali. Tali reazioni, nella maggior parte dei casi, sono di breve durata e di lieve entità; si possono manifestare come arrossamento e dolore nel punto di iniezione, malessere generale, febbre controllabile con i comuni farmaci antipiretici; solo in casi estremamente rari possono verificarsi eventi gravi tipo convulsioni febbrili, lesioni neurologiche, ecc.; queste sono, comunque, molto meno frequenti delle complicanze causate dalle malattie prevenibili con la vaccinazione; solo lo shock anafilattico, reazione rarissima dopo somministrazione di vaccini, non è provocabile dal verificarsi della malattia infettiva. Quando non vaccinare Vi sono alcune situazioni che possono controindicare la vaccinazione, temporaneamente o per sempre, oppure che richiedono alcune precauzioni nella somministrazione del vaccino; è necessario, quindi, che i genitori, prima della vaccinazione, sentano il proprio medico di fiducia che, insieme al medico vaccinatore, valuterà l opportunità di vaccinare, di rimandare o di evitare la vaccinazione. Tali situazioni sono rappresentate da: 1. malattia acuta con febbre superiore a 38 C; 2. reazioni importanti dopo la precedente dose; 3. storia clinica di convulsioni;

4. allergia grave ad alcune sostanze; 5. somministrazione recente di immunoglobuline o trasfusioni; 6. malattia neurologica in evoluzione (non stabilizzata); 7. terapie in corso che riducono le difese immunitarie (cioè la capacità dell organismo di difendersi dalle malattie) come radioterapia, assunzione di particolari farmaci (cortisonici, anti-tumorali), ecc.; 8. riduzione o assenza degli anticorpi prodotti naturalmente, presente dalla nascita o conseguente a particolari malattie (immunodeficienza primitiva o acquisita). N.B. Quando vi è una di queste condizioni è importante parlarne con il medico vaccinatore prima della somministrazione del vaccino. Via e sito di somministrazione dei vaccini Tutti i vaccini utilizzati per le vaccinazioni routinarie dell infanzia sono somministrati, a seconda del tipo di vaccino, mediante iniezione intramuscolare o sottocutanea. La sede di iniezione è costituita dalla faccia anterolaterale della coscia nei bambini più piccoli e nel muscolo deltoide del braccio in quelli più grandicelli. Reazioni avverse dopo vaccinazione Come tutti i farmaci, compresi quelli naturali, anche i vaccini possono avere degli effetti collaterali, pur essendo accuratamente testati per la sicurezza prima della loro commercializzazione; la maggior parte delle reazioni è di breve durata e non ha conseguenze permanenti; non si può, però, mai escludere la possibilità di una severa reazione allergica, anche se è un evento eccezionale, che insorge entro pochi minuti dalla somministrazione, ma è controllabile con un pronto intervento farmacologico.

Gli eventi più frequenti dopo alcune vaccinazioni sono riassunte nella tabella seguente: Vaccino Effetti collaterali Possibile inizio Esavalente Pneumococco Meningococco C Morbillo Parotite Rosolia Varicella Febbre, dolore, arrossamento e gonfiore nel punto di iniezione Febbre, dolore, arrossamento e gonfiore nel punto di iniezione Febbre, dolore, arrossamento e gonfiore nel punto di iniezione Febbre lieve, rash cutaneo, ingrossamento delle ghiandole Dolore e arrossamento nel sito di iniezione Febbre ed eruzione cutanea tipo varicella Entro 48 ore Entro 48 ore Entro 48 ore Da 5 a 12 giorni dal vaccino Entro 48 ore Da 7 a 28 giorni dal vaccino Se gli effetti collaterali durano più di due giorni è meglio consultare il medico per verificare che non si tratti di sintomi riferibili ad altra malattia che dovrà essere riconosciuta e trattata. Ricordate Se non tutto vi è chiaro o desiderate ulteriori informazioni, potete parlarne con il Vostro pediatra o con gli operatori dell ambulatorio vaccinale. Se volete approfondire le Vostre conoscenze in modo corretto, segnaliamo il sito internet www.vaccinarsi.org, curato da autorevoli società scientifiche italiane; in particolare, nella sezione contro la disinformazione potete trovare risposte esaurienti a falsi luoghi comuni. Dopo la vaccinazione... qualche consiglio utile Se la zona in cui è stata fatta l iniezione (gamba o braccio) appare calda, gonfia e arrossata applicare del ghiaccio avvolto in un panno pulito e fresco; se ritenete che il bambino abbia molto dolore poiché reagisce alla minima pressione, potete somministrare paracetamolo, un farmaco che aiuta a ridurre il dolore (si trova in commercio con diversi nomi). Se, dopo 24 ore, il rossore tende ancora ad aumentare consultate il pediatra o il servizio vaccinale. Se, dopo la vaccinazione, il bambino diventa particolarmente noioso o appare irrequieto si può somministrare paracetamolo. Se lo stato di irrequietezza persiste per più di 24 ore, consultate il pediatra o il servizio vaccinale. Se al bambino viene la febbre dategli da bere in abbondanza, vestitelo in modo leggero senza coprirlo eccessivamente, fategli un bagno in acqua tiepida (non fredda); se la febbre supera i 38 C (38,5 C con la misurazione rettale) è possibile somministrare paracetamolo. Se la febbre continua o tende ad aumentare o se il bambino presenta sintomi insoliti, consultate il pediatra o chiamate il centro vaccinale.

Si fornisce un prospetto indicativo per somministrare il farmaco. DOSE DI PARACETAMOLO Peso (Kg) Supposte Gocce Sciroppo 3.2-5 1 da 62,5 mg 6-10 1 da 125 mg 11-20 1 da 250 mg Oltre i 21 1 da 500 mg 4 gocce ogni Kg di peso 0.5 ml ogni Kg di peso Ripetere una eventuale 2 somministrazione dopo 6 ore. Se persistono i sintomi consultare il pediatra. Per ogni dubbio o preoccupazione chiamate il servizio vaccinale e ricordatevi di annotare e riferire qualsiasi cosa riteniate utile. Indennizzo per danno da vaccinazione Pur essendo situazioni estremamente rare, in caso di reazione avversa grave che lascia un danno permanente a causa di vaccinazioni obbligatorie o raccomandate, lo Stato ha previsto un indennizzo per i soggetti colpiti, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla Legge 210/92 e successive modifiche e integrazioni. Per avere le informazioni ci si può rivolgere all Ufficio Legale A.S.L. di Lodi - Piazza Ospitale 10-26900 Lodi, tel 0371.5871. Il servizio vaccinale è disponibile a fornire qualsiasi chiarimento nonché, agli aventi diritto, copia della documentazione cartacea presente nei propri archivi. Dissenso sull esecuzione delle vaccinazioni In caso di rifiuto delle vaccinazioni, sarete invitati, nel corso di un colloquio, a sottoscrivere un modulo di dissenso. Le vaccinazioni saranno riproposte a seguito di eventuali condizioni di rischio infettivo collettivo e all interessato al compimento del 18 anno di età. Un eventuale rifiuto in condizioni di rischio sarà segnalato ai Servizi Sociali del Comune di residenza e al Tribunale dei Minori, ipotizzando uno stato di trascuratezza del minore.

VACCINAZIONE ANTIDIFTERICA LE VACCINAZIONI Protegge dalla difterite, una malattia batterica grave (mortale nel 5-10% dei casi anche se curata) che si trasmette principalmente per via aerea. La difterite è dovuta all'azione di una tossina che agisce sul tessuto cardiaco, sui reni, sul fegato, sul sistema nervoso causando danni anche permanenti. La malattia può causare grave difficoltà respiratoria (cui può seguire coma o morte per asfissia), alterazioni cardio-circolatorie e renali, paralisi precoci e tardive dei muscoli del laringe, faringe (cui può seguire la morte) e paralisi dei muscoli oculari. L'efficacia della vaccinazione antidifterica è testimoniata dalla scomparsa della malattia nei Paesi in cui la popolazione è stata ben vaccinata e dalla sua ricomparsa in quelle parti del mondo in cui la pratica della vaccinazione è stata, anche solo temporaneamente, trascurata. Reazioni possibili dopo la vaccinazione sono: febbre superiore ai 38 C (in circa 3 vaccinati ogni 100), gonfiore e dolore in sede d iniezione (6% - 8% dei vaccinati); questa reazione locale è tanto più probabile quanto più alto è il numero di dosi già effettuate dal soggetto; per questo è una reazione più frequente nell adulto. Altre reazioni possibili, ma rarissime, sono shock anafilattico (1 caso ogni 1 6 milioni di dosi), neurite o poliradicolite, cioè l infiammazione di un nervo o di un plesso nervoso (1 caso ogni 5 10 milioni di dosi), ascesso sterile (1 caso ogni 6 10 milioni di dosi). VACCINAZIONE ANTITETANICA Protegge dal tetano, una malattia mortale in oltre il 50% dei casi, causata da un bacillo presente nell'ambiente che può penetrare attraverso ferite anche banali e produce una tossina potentissima che agisce sulle terminazioni nervose provocando spasmi muscolari incontenibili; la complicanza più temibile è la paralisi dei muscoli respiratori, cui segue morte per asfissia. La risposta anticorpale alla vaccinazione è ottima: circa il 99% dei bambini, a distanza di 1 mese dal completamento delle prime tre dosi (ciclo di base), è protetto nei confronti della malattia. Le possibili reazioni alla vaccinazione sono le stesse già indicate per la vaccinazione antidifterica. La vaccinazione antitetanica, come quella antidifterica, per mantenere la sua protezione nel tempo, deve essere periodicamente ripetuta: il primo richiamo è proposto dopo 4-5 anni dall'ultima dose del ciclo di base con vaccino anti difterite-tetano-pertosse; le dosi successive sono somministrate ad intervalli di dieci anni. La vaccinazione antitetanica periodica riduce la necessità di ricorrere alle immunoglobuline in caso di ferite. Il rischio di tetano, infatti, è presente ogni qualvolta vi è possibilità, per il bacillo tetanico, di annidarsi nei tessuti, trasportato da terriccio,

sporcizia o da oggetti appuntiti contaminati; una puntura di spina, una ferita che sanguina poco, un abrasione sporca di terra, una morsicatura di animale sono tutte situazioni ad alto rischio. In questi casi, se sono trascorsi più di 5 anni dall ultima dose praticata, sarà il medico a valutare la necessità di un eventuale richiamo anticipato. VACCINAZIONE ANTIPOLIOMIELITICA Protegge dalla poliomielite, malattia causata da virus che, dopo aver provocato un'infezione a livello intestinale, possono localizzarsi nel sistema nervoso causando la paralisi di uno o più arti e/o dei muscoli respiratori; la mortalità della malattia varia dal 2% al 10%. Grazie alla vaccinazione, la malattia è scomparsa da tutti i Paesi europei, ma rimane in alcune aree del mondo e la sua ricomparsa, anche in Italia, è ancora possibile fino a che persisteranno questi casi. Dal 2002 la vaccinazione antipolio viene effettuata con vaccino Salk per l intero ciclo vaccinale. Il vaccino Salk contiene il virus della poliomielite ucciso (vaccino con virus inattivati) che si somministra con iniezione intramuscolare. Non esistono effetti collaterali importanti o più frequenti dopo somministrazione di questo vaccino. Come qualsiasi sostanza estranea all organismo, può determinare, se pure con frequenza estremamente rara, reazioni allergiche anche gravi. VACCINAZIONE CONTRO L'EPATITE VIRALE B Protegge dall'epatite B, una malattia infettiva virale contagiosa che colpisce il fegato. La trasmissione avviene attraverso il contatto con liquidi biologici infetti (sangue e suoi derivati, secrezioni contenenti sangue, sperma e muco vaginale) di persone ammalate o di portatori (soggetti apparentemente in buone condizioni di salute che presentano il virus nel sangue) ed è anche possibile il contagio dalla mamma infetta al figlio, soprattutto durante il parto. Anche la semplice infezione (stato di portatore), come la malattia vera e propria, può diventare una forma cronica in percentuali tanto maggiori quanto minore è l'età al momento dell'infezione, con conseguenze (epatite cronica attiva, cirrosi epatica, cancro del fegato) che si manifestano a distanza di molti anni. Il vaccino contro l epatite B attualmente in uso contiene solo una parte del virus non in grado di trasmettere l epatite B; è altamente efficace (lo è maggiormente nel bambino che nell adulto) e conferisce una protezione di lunga durata. E un vaccino estremamente ben tollerato: nella sede di iniezione è possibile che compaiano transitoriamente dolore, rossore e gonfiore di lieve entità. Tra gli effetti generali, molto rari, si possono verificare febbre non elevata, mal di testa, nausea, vertigini, dolori muscolari ed articolari di intensità moderata e di breve durata. Ancor più raramente sono

state segnalate al Ministero della Salute, solo a carico di adolescenti e adulti, neuriti periferiche guarite senza lasciare alcuna conseguenza. VACCINAZIONE ANTIPERTOSSE In occasione della prima dose dei vaccini contro difterite, tetano, poliomielite ed epatite B è raccomandata la vaccinazione contro la pertosse, sia per la gravità della malattia, soprattutto nel 1 anno di vita, sia per le possibili complicanze neurologiche. La malattia si trasmette tramite le goccioline emesse con la respirazione e il bambino che viene a contatto con chiunque sia ammalato, anche in forma lieve, si ammala nel 70-90% dei casi, soprattutto se molto piccolo. La pertosse di solito guarisce, anche se sono possibili complicanze come laringiti, polmoniti, convulsioni e danno cerebrale. La malattia è particolarmente pericolosa nel 1 anno di vita, dal momento che nel neonato e nel lattante frequentemente si complica con vere e proprie crisi di soffocamento e difficoltà respiratoria che costringono al ricovero in ospedale. Nel bambino piccolo sono, inoltre, più frequenti le complicanze cerebrali che possono causare danni permanenti e, nei casi più gravi, anche la morte. La pertosse, comunque, disturba molto il bambino di tutte le età per gli accessi di tosse che limitano il gioco ed il movimento, ostacolano il riposo notturno e l alimentazione. I rischi da malattia, se paragonati a quelli possibili dopo vaccinazione, sono molto più gravi e frequenti. Il vaccino è efficace e, in genere, ben tollerato. Nei primi due giorni dopo la vaccinazione è possibile che, nella sede dell iniezione, compaiano reazioni lievi come rossore, gonfiore e dolore; il bambino può altresì presentare febbre, irritabilità o sonnolenza: anche queste sono reazioni transitorie e oggi più rare con l impiego dei vaccini acellulari. Le reazioni generali considerate maggiori (febbre superiore ai 40.5 C, pianto inconsolabile della durata di tre o più ore consecutive, episodi simili al collasso, convulsioni) sono diventate eccezionali con i nuovi vaccini acellulari. Esse, comunque, non lasciano conseguenze e non indicano la necessità di sospendere la vaccinazione. La protezione data dalla vaccinazione non è totale e tende a diminuire con il passare degli anni; per questo, con il richiamo difterite-tetano-polio a 5 anni e con quello per difteritetetano a 15 anni, viene proposto anche il richiamo per la pertosse. Chi dovesse ammalarsi nonostante abbia effettuato la vaccinazione manifesterà la malattia in forma più lieve, con decorso più rapido e, comunque, in un età più avanzata, quando i rischi di complicanze sono minori. VACCINAZIONE ANTI HAEMOPHILUS B Con la prima dose della altre vaccinazioni è raccomandata anche la somministrare del vaccino contro l Haemophilus influenzae tipo b (Hib), bacillo che può essere responsabile, soprattutto nei primi anni di vita, di gravi malattie come meningite e polmonite.

La trasmissione di questo microrganismo avviene da persona a persona, attraverso l inalazione di goccioline emesse da un soggetto infetto, anche se non malato, mentre parla, starnutisce, tossisce. Il vaccino anti-hib è efficace e ben tollerato. Nella sede dell iniezione possono comparire rossore, gonfiore o dolore (5-30% dei vaccinati), fenomeni di intensità lieve e del tutto transitori. Sintomi generali sono rappresentati da febbre, in genere inferiore ai 38,5 C (2% circa dei vaccinati), irritabilità, sonnolenza, comparsa di alcune macchioline sulla pelle, diarrea; si tratta di eventi molto rari, di intensità lieve, che compaiono a distanza di 6-48 ore dalla vaccinazione e che si risolvono spontaneamente nel giro di 1 2 giorni. I vaccini che proteggono da difterite, tetano, polio, epatite B, pertosse e Hib sono somministrati insieme, in un unica iniezione, per 3 volte nel corso del primo anno di vita. VACCINAZIONE CONTRO MORBILLO, PAROTITE E ROSOLIA Il MORBILLO è una malattia molto contagiosa che provoca febbre alta, comparsa di macchioline sulla pelle, tosse, congiuntivite; dura da 1 a 2 settimane. Si trasmette per via aerea tramite le goccioline di saliva espulse parlando, tossendo o starnutendo. Su 1000 bambini che si ammalano di morbillo 50 avranno otite, 25 polmonite, uno infezione cerebrale (encefalite) che potrebbe dare convulsioni, perdita dell udito, ritardo mentale o morte. Molto raramente (un caso ogni 100.000 bambini che si ammalano) si può manifestare, diversi anni dopo il morbillo, una malattia molto grave che colpisce il cervello chiamata PESS (panencefalite sclerosante subacuta); la metà dei casi di PESS interessa i bambini che si sono ammalati prima dei due anni di vita. Il morbillo manifesta tante più complicanze quanto più colpisce bambini sotto i due anni. La PAROTITE causa febbre, mal di testa e ingrossamento delle ghiandole parotidi (si trovano nella zona dietro l orecchio) che diventano dolenti. Dura parecchi giorni e si trasmette facilmente da una persona all altra per via aerea. Le complicanze della parotite possono essere: infiammazione delle membrane che ricoprono il cervello e il midollo spinale (in circa 3 soggetti su 10 che si ammalano), encefalite (in 1 caso ogni 6000 malati), infiammazione dei testicoli (in 1 caso ogni 4 maschi che contraggono la parotite in età adulta), infiammazione delle ovaie (nel 7% delle femmine adulte che si ammalano). La ROSOLIA si manifesta con febbricola, ingrossamento delle ghiandole del collo, comparsa di macchioline rosse sulla pelle. La malattia è pericolosa soprattutto per il feto durante le prime 10 settimane di gravidanza: i soggetti che non si vaccinano contro la rosolia possono ammalarsi e trasmettere la malattia ad una donna gravida non protetta, provocando, nel 50% dei casi, aborto spontaneo o gravi difetti del neonato (cecità, sordità, malattie cardiache, difficoltà di apprendimento).

I vaccini che proteggono contro tutte e tre le malattie sono somministrati insieme, in un unica iniezione. La vaccinazione stimola la formazione di anticorpi specifici in circa il 95% dei vaccinati, proteggendoli da queste malattie. Inoltre, anche nei casi in cui non si sviluppa una completa protezione e il bambino si ammala, la vaccinazione riduce la frequenza delle complicanze associate all infezione naturale. L età più indicata per la vaccinazione contro morbillo, parotite, rosolia è subito dopo il compimento dell anno, quando è finito l effetto protettivo degli anticorpi trasmessi dalla mamma, e prima dei 2 anni. Non esiste, comunque, un limite d età per questo tipo di vaccinazione. L aver già avuto una o più di queste malattie non sconsiglia la vaccinazione che, anzi, serve a rinforzare le difese naturali che possono diminuire con il passare del tempo. E consigliata, poi, una seconda dose di vaccino che serve ad aumentare la risposta immunitaria suscitata dalla prima vaccinazione o a stimolare l immunità di buona parte di coloro che non sono riusciti a produrre anticorpi specifici dopo la prima dose. La maggior parte dei bambini non avrà alcun problema dopo la vaccinazione, altri potranno avere una lieve reazione locale con dolore e arrossamento nel punto dell iniezione. Nel 15-30% dei vaccinati, a distanza di 5-12 giorni dalla somministrazione, possono comparire delle macchioline sulla pelle accompagnate da febbre, talora elevata, che dura 1-2 giorni; ancora più raramente si può manifestare un lieve ingrossamento delle ghiandole poste dietro l orecchio e sotto la mandibola o delle ghiandole del collo, oppure si può avere, in particolare nelle femmine di età superiore a 12 anni, dolore e ingrossamento delle articolazioni (artrite). Si tratta di forme attenuate di malattia, causate dal vaccino che contiene virus vivi resi non virulenti. Non è necessario adottare precauzioni dopo la vaccinazione per chi viene a contatto con il vaccinato: queste forme non sono mai contagiose. Nei bambini predisposti, la febbre elevata può causare un episodio convulsivo, controllabile con i comuni farmaci specifici e che non lascia esiti. Da studi effettuati sul solo vaccino trivalente, è risultata possibile, se pure eccezionalmente, una diminuzione transitoria delle piastrine (trombocitopenia) nei 2 mesi successivi alla vaccinazione; questa complicanza si verifica con frequenza molto più elevata durante l infezione naturale di morbillo e rosolia. Ancora più raramente (meno di un caso su un milione di dosi somministrate) si sono verificati gravi problemi cerebrali.

VACCINAZIONE ANTIVARICELLA La varicella è una malattia molto diffusa e molto contagiosa. Si presenta con febbre, vescicole cutanee, prurito. E causata da un virus ed è trasmessa per via respiratoria o per contatto con le lesioni cutanee. E di norma benigna, ma può avere un decorso severo negli adulti o in persone con difese immunitarie ridotte. Durante la gravidanza la malattia può provocare danni al neonato. E raro che una persona sviluppi la varicella due volte, ma in alcuni casi il virus può risvegliarsi, dopo anni, con il quadro clinico di herpes zoster, anche conosciuto come fuoco di Sant Antonio. Contro la varicella esiste un vaccino, efficace e sicuro, già utilizzato da anni in alcuni stati esteri; in Lombardia è offerta, da febbraio 2014, a tutti gli adolescenti che non hanno mai contratto la malattia e, in futuro, anche in Lombardia, sarà offerta a tutti i bambini che hanno compiuto un anno. Il vaccino contiene virus vivi attenuati, di norma incapaci di causare la malattia. La somministrazione, che è effettuata sotto cute, è praticata nella parte alta del braccio. Il vaccino è controindicato in caso di problemi delle difese immunitarie, di particolari allergie e in gravidanza. Le reazioni collaterali più comuni sono: dolore e arrossamento nel sito di iniezione, febbre, talvolta eruzione cutanea tipo varicella dopo 7 28 giorni dalla somministrazione; se si manifesta l eruzione cutanea deve essere evitato il contatto stretto con persone gravide o immunodepresse non immuni per varicella. Una reazione allergica al vaccino è possibile, ma rara. N.B. Per 6 settimane dopo la vaccinazione evitare l uso di aspirina e salicilati. VACCINAZIONE ANTI-PNEUMOCOCCO Lo pneumococco è un batterio di cui si conoscono oltre 90 tipi ed è responsabile di infezioni di varia gravità che colpiscono soprattutto i bambini nei primi anni di vita e gli anziani. Alcune condizioni espongono ad un maggior rischio di infezione: prematurità, difetti del sistema immunitario, malattie croniche a carico dei reni, del fegato, del cuore, dei polmoni, del sangue, diabete. Le infezioni causate dallo pneumococco colpiscono frequentemente l orecchio e le prime vie respiratorie, causando otite e sinusite (soprattutto in età infantile). Forme di infezione più gravi sono la polmonite, la meningite e la sepsi (infezione diffusa a tutto il corpo) che possono portare anche alla morte. La vaccinazione è effettuata con un vaccino contenente i tipi di pneumococco più diffusi e più pericolosi.

In commercio ne esistono due: uno contiene 13 tipi e uno ne contiene 10; entrambi si sono dimostrati capaci di prevenire le forme più gravi di infezione. In Italia questo vaccino è proposto gratuitamente a tutti i bambini nel primo anno di vita; è consigliato anche ai soggetti di qualsiasi età affetti da patologie che li espongono a maggior rischio d infezione. La vaccinazione è di solito ben tollerata. Le reazioni nella sede dell iniezione, se compaiono, si manifestano entro 24 48 ore e possono essere: dolore, gonfiore, rossore, indurimento (nodulo). Sono possibili anche reazioni generali: febbre, irritabilità, dolori muscolari, debolezza, eruzioni cutanee. Come per tutti i farmaci, non è possibile escludere l eventualità di reazioni allergiche anche gravi come lo shock anafilattico. VACCINAZIONE ANTI-MENINGOCOCCO Il meningococco è un batterio di cui si conoscono diversi tipi. La maggior parte delle malattie meningococciche nell uomo è dovuta ai tipi A, B, C, W135 e Y: in Italia e in Europa i più diffusi sono attualmente il B e il C, mentre in Africa è prevalente il tipo A. Il meningococco può essere responsabile di infezioni di varia gravità e colpire soggetti di tutte le età. Quasi sempre le infezioni non danno sintomi o provocano solo una leggera infiammazione delle alte vie respiratorie. In alcuni casi però, il meningococco si diffonde al sistema nervoso o in tutto il corpo causando così meningite o sepsi, malattie gravi che possono determinare lesioni permanenti o portare alla morte. La trasmissione avviene tramite le goccioline di saliva. In Italia, a tutti i bambini, al compimento dell'anno, è proposto il vaccino contro il meningococco di tipo C, che ha una grande capacità di difendere dalla malattia e determina una protezione di lunga durata. La vaccinazione antimeningococco è raccomandata ai soggetti con malattie che li espongono a un maggior rischio d infezione: malattie della milza e difetti del sistema immunitario; è di solito ben tollerata. Le reazioni nella sede dell iniezione, se compaiono, si manifestano entro 24 48 ore e possono essere: rossore, gonfiore, dolore. Può comparire la febbre. Come per tutti i farmaci, non è possibile escludere l eventualità di reazioni allergiche anche gravi come lo shock anafilattico. Esistono inoltre vaccini quadrivalenti, che coprono contro i meningococchi di gruppo A C W135 Y, raccomandati quando si deve intraprendere un viaggio in Paesi dove questi tipi di meningococco sono presenti.

VACCINAZIONE ANTI-PAPILLOMAVIRUS I papillomavirus (HPV) sono responsabili di infezioni che possono provocare lesioni della cute o delle mucose, soprattutto dell apparato genitale femminile. L infezione è molto frequente nelle persone giovani e il contatto sessuale è la forma più comune di trasmissione, anche se è possibile contrarre l infezione per contatto diretto cutaneo con superfici contaminate. L'infezione e le eventuali lesioni, di solito, guariscono spontaneamente e solo una minima parte, dopo un lungo periodo di tempo (20 anni e più), si trasforma in tumore. Almeno l 80% delle donne sessualmente attive si infetta, anche contemporaneamente, con differenti tipi di HPV (se ne conoscono più di 100) entro 6 mesi dall inizio dell attività sessuale. La vaccinazione è efficace nel prevenire l infezione, mentre non è utile se una donna è già infettata: per questo la vaccinazione, utilizzabile dopo i 9 anni, viene offerta a tutte le bambine in età pre-pubere. Sono in commercio due vaccini: uno contiene due tipi di HPV e l altro ne contiene quattro; entrambi hanno HPV 16 e 18, responsabili di più del 70% delle forme tumorali; rimane una parte di tumori, dovuta ad altri tipi di HPV, contro cui il vaccino non è efficace; per questo resta indispensabile l esecuzione regolare del Pap test nelle età tra i 25 e i 65 anni. Gli effetti indesiderati più comuni sono: arrossamento, dolore, gonfiore, prurito, lieve sanguinamento nel punto dell iniezione, febbre, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza. La vaccinazione consiste in 2 o 3 iniezioni, a seconda del tipo di vaccino e dell età. In Italia il vaccino viene offerto gratuitamente solo alle ragazze di 10-11 anni, fino al compimento del 13 anno. Per le donne di età maggiore il vaccino è disponibile solo presso l ambulatorio ospedaliero di vaccinazione, contribuendo al costo del vaccino. ALTRE VACCINAZIONI VACCINAZIONE ANTI-INFLUENZALE L influenza è una malattie acuta virale che, nei soggetti in buone condizioni di salute, non provoca, in genere, complicanze. Il vaccino è consigliata alle persone con malattie croniche o con compromissione del sistema immunitario. Il virus dell influenza si modifica da un anno all altro; per questo deve essere ripetuto ogni anno. Tra gli effetti indesiderati della vaccinazione sono segnalati dolore, rossore e gonfiore in sede di iniezione, generalmente lievi e che si risolvono da soli. Reazioni generali come malessere, stanchezza, febbre sono rare.

VACCINAZIONE ANTI-EPATITE A L epatite A è causata da un virus che colpisce il fegato e viene eliminato con le feci. Ci si ammala principalmente ingerendo cibi o acqua contaminati. Generalmente si guarisce in uno o due mesi; in rari casi è mortale. Il vaccino è efficace già dopo 15 giorni dalla somministrazione di una dose; dopo 6-12 mesi è opportuno effettuare una seconda dose, che consente di mantenere la protezione per almeno 20 anni. La vaccinazione viene raccomandata ai bambini che si recano in Paesi esteri dove il virus è molto diffuso. Tra gli effetti indesiderati sono segnalati dolore, rossore e gonfiore in sede di iniezione, generalmente lievi e che si risolvono da soli. Reazioni generali come malessere, stanchezza, febbre, nausea, vomito e perdita di appetito sono riportati in meno del 5% dei vaccinati. Non sono mai state segnalate reazioni avverse gravi.