Imprese e mondo no profit: strategie win-win a base di crowdfunding



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Transcript:

Imprese e mondo no profit: strategie win-win a base di crowdfunding 1) Chi parla? 2) Partiamo dalla fine: kickended.com - Silvio Lorusso 2014 3) Tema: Cosa è il Crowdfunding dal punto di vista di un Fundraiser e del mondo non profit Numeri: YouTube Crowdfunding Italia: 3609 risultati circa (12-12-2014) - 4400 ieri Crowdfunding 205.000 risultati circa (12-12-2014) - 231.000 ieri Google 23.500.000 risultati 1212-2014 30.100.000 ieri Uno dei driver possibili Verifica della propria base donatori e contatti Campagna di comunicazione, marketing buona causa, allargamento base con costi contenuti 4) CF come sovrastruttura del SocialNetworking, disintermediazione. Comunità temporanee, consivisione info, elemento economico e progettuale CF come sottostruttura del Fundraising WEB ambiente non democratico, flussi Legge Pareto 20%dei siti ha 80% flussi e 80%siti ha 20% dei flussi, i big player oligopolizzano I donatori non vanno da soli sulle piattaforme, occorre portarli, rete di relazione ancora al centro. animazione web, ma anche off-line Il crowdfunding non ha capacità autonoma di portare soldi. Così come non lo ha internet. La storia del fundraising moderno è piena di luoghi comuni circa il potere magico di internet. Esso è un mezzo, un canale (potentissimo) ma non uno strumento di raccolta fondi. Basta vedere sulle differenti piattaforme, quanti progetti sono stati finanziati realmente rispetto a quelli proposti (una minoranza!) per rendersi conto di questo. Ma chi ha avuto successo, allora? Lo ha avuto perché ha rispettato 5 regole. 1

5) Dettaglio Impatto Chiarezza Rete Persona a) Vanno proposti progetti molto finalizzati e con obiettivi specifici e che alla fine raggiungono un impatto verificabile e non cause sociali generali. Le organizzazioni (e quindi il loro finanziamento) non sono un oggetto interessante per il popolo del crowdfunding. Questi progetti devono avere obiettivi economici ragionevoli (la media di quelli finanziati si colloca tra i 5 e i 10.000 euro) b) Va preparata una buona presentazione del progetto: breve, efficace, interessante, originale. Il potenziale donatore ha poco tempo per ascoltare o leggere la vostra proposta, e peraltro lo fa in un posto che è pieno di altre proposte in competizione. c) Al donatore va assicurato un chiaro beneficio in cambio della sua donazione. Non deve essere per forza materiale o avere un valore economico, ma è meglio che lo sia. Certamente può essere anche immateriale o meramente simbolico: ma ci deve essere! d) Bisogna garantire un ottimo lavoro di networking coinvolgendo tutte le reti sociali alle quali l organizzazione e i suoi membri partecipano (parentali, amicali, di interesse, di svago, ecc..) on line (facebook e analoghi) e off line e portarle sulla piattaforma. La piattaforma non trova donatori! E un posto dove far diventare tali i tuoi contatti. Chiaramente le reti sociali, se adeguatamente sollecitate, tramite il passaparola possono portare alla organizzazione nuovi contatti inaspettati. e) Infine, mai quanto nel caso del crowdfunding vale il principio che il fund raising è persone che donano a persone : la tua proposta avrà maggiore successo se i leader del progetto si spendono in prima persona nell appello. 6) Tema: Alcuni dati sul CF donation based Numeri - succes rate USA: 24% - success rate Italia: 35% Differenza positiva è merito del CF donation legato a cause non profit Limite nazionale rappresentato da digital divide: sopperisce con bonifici? Settembre 2014 12 a edizione semestrale dell indagine L andamento delle raccolte fondi: bilanci 2013 e proiezioni 2014 realizzata dall Osservatorio di sostegno al Non Profit sociale dell Istituto Italiano della Donazione (IID) in collaborazione con l Associazione Italiana Fundraiser (Assif). 2

200 ONP italiane intervistate, campione non rappresentativo del terzo settore. CF 1% indicato come più usato e 1% come più efficace Luglio 2014, 2 a edizione La comunicazione digitale nel nonprofit: usi, rischi e opportunità, realizzata da Fondazione Sodalitas nell ambito di Sodalitas Social Innovation, il programma che dal 2011 favorisce la nascita di partnership profit-nonprofit. Il campione e gli obiettivi Il sondaggio (realizzato in collaborazione con l Istituto Italiano della Donazione) che mirava a indagare modalità, frequenza e obiettivi con cui il Terzo Settore utilizza i social network e il crowdfunding, ha coinvolto 209 Organizzazioni. Il campione delle ONP rispondenti era così composto: Associazioni (38%), OdV (19%) Cooperative sociali (14%), Fondazioni (13%) e ONG (9%). In quanto a dimensioni economiche, le piccole organizzazioni (entrate fino a 1 milione di euro) sono state le più rappresentate con il 61% del totale; più che le medie (bilancio da 1 a 3 milioni di euro; il 14%) o le grandi organizzazioni (bilancio oltre i 3 milioni di euro; il 25%). Focus 2014: il crowdfunding Il Terzo Settore, indipendentemente dalle dimensioni organizzative e dal settore di attività, ha ancora poca familiarità con le campagne di crowdfunding (solo il 19% del campione ne ha realizzata una). A utilizzare questo nuovo strumento sono soprattutto le ONG (53%) e le Fondazioni (26%); in coda le cooperative sociali (6%). L obiettivo economico - nella maggior parte dei casi contenuto (il 73% di chi ha sviluppato una campagna ha chiesto cifre entro i 5.000 euro) è stato raggiunto solo dal 29% del campione; l 84% dei rispondenti ripeterebbe comunque l esperienza, indipendentemente dall esito. Il crowdfunding è visto positivamente perché permette di sfruttare i canali web e social anche per la raccolta fondi (62%), anche se non mancano le criticità, riferite soprattutto alle resistenze degli utenti ai pagamenti online (44%) e al periodo di crisi, che limita le disponibilità economiche personali (35%). Tema: Sintesi dati della ricerca "il Fundraising a Como" 7) Parliamo un po di voi 406 organizzazioni iscritte alla banca dati del CSV Como 3

circa 400 Onlus nell elenco beneficiari 5x1000 2012 142 ONP contattate dalla ricerca Novembre 2014 Sondaggio realizzato dalla Fondazione Comasca su gli enti non profit del proprio territorio al fine di conoscere le loro pratiche di raccolta fondi e l'interesse a investire in questa direzione sfruttando le opportunità di Garanzia Giovani per coinvolgere dei giovani desiderosi di intraprendere questa carriera. 8) Stiamo arrivando! Interesse a inserimento figura Fundraiser: 129 rispondenti, 73% si, 94 ONP Richiesta di donazioni da imprese (soldi, beni o servizi): 42,42% di 132, 56 ONP 1 sola citazione del Crowdfunding tra le attività di FR Tema Collaborazione vincente tra impresa e ONP: le logiche di fondo 9-10-11) Modello LBG (London Benchmarking Group) network di aziende unite in associazione per elaborare modelli di gestione, misurazione e rendicontazione del proprio coinvolgimento nelle comunità. a) investimenti commerciali: CRM, Sponsorizzazione b) investimenti nella comunità: payroll giving e match giving, iniziative dei dipendenti (volontariato aziendale, raccolta fondi promossa dai dipendenti), filantropia aziendale su progetti specifici, fondazioni aziendali, di impresa, in memoria del fondatore c) donazioni (non vincolate a progetti specifici, sollecitate dall esterno, azienda come un donatore) 12) già citata indagine L andamento delle raccolte fondi: bilanci 2013 e proiezioni 2014 realizzata dall Osservatorio di sostegno al Non Profit sociale dell Istituto Italiano della Donazione (IID) in collaborazione con l Associazione Italiana Fundraiser (Assif). 200 ONP italiane intervistate, campione non rappresentativo del terzo settore. Corporate rappresenta voce di impatto ancora troppo basso: 3 intervistati su 5 (quasi il 60%) dichiara che le imprese contribuiscono ai bilanci con un importo che è inferiore al 5% dei proventi totali. Non va poi dimenticato che per il 50% del campione queste erogazioni sono 4

vincolate su progetti specifici mentre solo 1 ONP su 4 le incassa senza vincoli. Nelle scelte del profit giocano un ruolo importante le preferenze dei dipendenti: il 44% del campione ha infatti dichiarato che alla «prima volta» con una impresa si arriva attraverso le conoscenze dirette del personale, a cui segue un 28% che indica incontri personalizzati organizzati dall ONP. Inoltre, alla domanda quale tipo di sostegno è maggiormente utile da parte di una azienda, al di là di quello economico colpisce che più di 1 ONP su 5 (il 21%) indichi la promozione presso i dipendenti. La forza lavoro infatti è doppiamente strategica: da un lato rappresenta un potenziale bacino di donatori, dall altro incarna un importante leva in grado di direzionare le decisioni dell impresa di sostenere una associazione piuttosto che un altra. Ancora poco valorizzato invece il volontariato di impresa (8%) che, al contrario, potrebbe rappresentare un primo passo verso futuri sostegni di maggior impatto. 13) dati ricerca Osservatorio di sostegno al non profit sociale dell IID impresa e non profit - 2012. c è un profit italiano che crede nella partnership con il Terzo Settore, come testimoniano più di tre quarti delle imprese intervistate (77%) le quali vedono il rapporto con il Non Profit come un fattore di competitività su cui far leva soprattutto in tempi di crisi economica Dallo studio emerge chiaramente che l 86% delle aziende rispondenti sceglie come modalità di erogazione il finanziamento su progetti specifici. Questo dato è ancora più rilevante se lo si analizza congiuntamente al fatto che il 21% di queste imprese utilizza esclusivamente questo mezzo, mentre la restante parte vi affianca altri strumenti di finanziamento. Al secondo e al terzo posto troviamo donazioni dirette e sponsorizzazioni, anche se queste ultime non sono mai utilizzate in modo esclusivo. Le modalità di erogazione, se paragonate alla scorsa edizione dell indagine, registrano poche variazioni ad eccezione del Cause related marketing, che sembra aver avuto un calo, passando da 8 aziende che lo utilizzavano nel 2009 a solo 5 nel 2012. 14) Conclusione: una storia ancora tutta da scrivere, insieme. Il CF come piattaforma ulteriore di collaborazione tra profit e non profit. Reputazione e relazioni, in possesso di entrambi i settori: dal loro incrocio scaturisce la strategia vincente. 5