La sepsi come emergenza medica: cosa raccomandano le LG Surviving Sepsis Campaign, dall identificazione alle cure

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La sepsi come emergenza medica: cosa raccomandano le LG Surviving Sepsis Campaign, dall identificazione alle cure Anna Ferrari Intensivista/Infettivologo San Filippo Neri - Roma Bergamo 22 maggio 2018

Breve storia 2001 studio Rivers (Early Goal Directed Therapy - EGDT) carattere tempodipendente della sepsi 2004 SSC basata sui risultati dello studio Rivers 2008 e 2012 SSC sostanzialmente invariata Negli anni l approccio dell EGDT è stato messo seriamente in discussione 2014 pubblicazione di 3 grossi studi multicentrici: ProCESS (Protocol-Based Care for Early Septic Shock) USA, ARISE (Australasian Resuscitation in Sepsis Evaluation) Australia e Nuova Zelanda, ProMISE (Protocolized Management in Sepsis) UK dimostrano la sostanziale parità di efficacia di un trattamento standard, basato sul giudizio del clinico, con il protocollo dell EGDT, mentre numerosi studi confermano la validità di un approccio basato sul riconoscimento precoce, inizio di una adeguata terapia antibiotica e gestione del profilo emodinamico. 2016 è stata pubblicata la nuova definizione di Sepsi e Shock settico 2017 nuove Linee Guida della Survive Sepsis Campaign

Le linee guida di Surviving Sepsis Campaign (SSC) sono le più complete a disposizione per la gestione del paziente settico e in shock settico Costituite da SCCM ed ESICM e recepite da più di 30 società scientifiche Le linee guida nascono con l obiettivo di ridurre la mortalità per sepsi e per migliorare la sua gestione clinica, sia in termini di diagnosi sia di trattamento Ad oggi, pur restando ancora molte incertezze e motivi di ampia discussione su definizione, fisiopatologia, gestione clinica, possiamo affermare che le evidenze scientifiche ed i documenti di consenso internazionali identificano con chiarezza alcuni punti fondamentali per la corretta gestione della sepsi: identificazione precoce misurazione del lattato esami colturali prima della terapia antibiotica terapia antibiotica più precocemente possibile (possibilmente entro 60 ) gestione precoce dell emodinamica (infusione di fluidi e uso di vasopressori)

Argomenti trattati Diagnosi precoce, rianimazione aggressiva, terapia antibiotica adeguata, controllo della sorgente di infezione e supporto d organo rimangono gli elementi chiave per il trattamento della sepsi. Rianimazione iniziale Screening per la sepsi e miglioramento performance Diagnosi Terapia antibiotica Controllo del focus Terapia con i fluidi Vasopressori Corticosteroidi Emoderivati Immunoglobuline Blood purification Anticoagulanti Ventilazione meccanica Sedazione e analgesia Controllo glicemico Terapie di sostituzione renale Terapia con bicarbonato Profilassi di tromboembolismo venoso Profilassi ulcere Nutrizione Impostazione obiettivi di cura

Una commissione di consenso di 55 esperti internazionali in rappresentanza di 25 società scientifiche internazionali sono intervenuti per sviluppare la nuova versione delle linee guida. E stata utilizzata la metodologia di GRADE per la valutazione della qualità dell evidenza. Sono state incluse nelle linee guida solamente le terapie aventi a disposizione studi RCT o altra evidenza sostanziale.

Grading di Raccomandazione

Grading di Raccomandazione differenze 2016/2012 Strength Quality Ungraded Strong Recommendation 2016 Descriptor 2012 Descriptor Strong Weak High Moderate Low Very Low Best Practice Statement 1 2 A B C D Ungraded Strong Recommendation

Delle 93 Raccomandazioni fatte 22 sono raccomandazione contro. Tra queste le raccomandazioni contro l uso delle immunoglobuline per il trattamento di sepsi e shock settico.

Sepsis and septic shock are medical emergencies and we recommend that treatment and resuscitation begin immediately (Best Practice Statement) We recommend that in the resuscitation from sepsis-induced hypoperfusion, at least 30ml/kg of intravenous crystalloid fluid be given within the first 3 hours. (Strong recommendation; low quality of evidence) We recommend that following initial fluid resuscitation, additional fluids be guided by frequent reassessment of hemodynamic status. (Best Practice Statement) Reassessment include clinical examination and evaluation of physiologic variables ( heart rate, blood pressure, arterial oxygen saturation, respiratory rate, temperature, urine output) as well as other non invasive or invasive monitoring, as available

Fluidoterapia quantità e monitoraggio a) Nella fase iniziale di trattamento del paziente con ipotensione e/o ipoperfusione indotta da sepsi, è necessario somministrare repentinamente liquidi. La strategia di infusione dovrebbe prevedere frequenti rivalutazione della responsività ai fluidi mediante monitoraggio dei parametri clinici (FC, PA, SpO 2 ) ogni bolo di fluidi da 4-5 ml/kg. La rianimazione fluidica si considera non efficace qualora persistano segni di ipoperfusione in seguito a infusione di 30 ml/kg nelle prime tre ore. In letteratura poche evidenze che supportino l utilizzo di un preciso volume di fluidi In tre differenti trial (ProMISe, ARISE, ProCESS) 30ml/kg volume di fluidi utilizzato nella pratica clinica in questo contesto b) Dopo l iniziale terapia fluidica, i fluidi addizionali devono essere guidati da un monitoraggio multiparametrico. (Monitoraggio dinamico ecocardio). L infusione > 5 litri nelle 24h è associata ad un aumento della mortalità

2012 early goal-directed therapy (EGDT) Early insertion of ScvO2 catheter Therapy titrated to CVP, MAP and ScvO2 Potential for RBC and Inotropes

SSC 2012 Recommendation for Initial Resuscitation We recommend the protocolized, quantitative resuscitation of patients with sepsis- induced tissue hypoperfusion. During the first 6 hours of resuscitation, the goals of initial resuscitation should include all of the following as a part of a treatment protocol: a) CVP 8 12 mm Hg b) MAP 65 mm Hg c) Urine output 0.5 ml/kg/hr d) Scvo2 70%.

SSC 2016 We recommend an initial target mean arterial pressure of 65 mmhg in patients with septic shock requiring vasopressors (Strong recommendation; moderate quality of evidence)

SSC 2016 Lactate can help guide resuscitation We suggest guiding resuscitation to normalize lactate in patients with elevated lactate levels as a marker of tissue hypoperfusion. (Weak recommendation; low quality of evidence)

Quali fluidi? We recommend crystalloids as the fluid of choice for initial resuscitation and subsequent intravascular volume replacement in patients with sepsis and septic shock (Strong recommendation, moderate quality of evidence). We suggest using albumin in addition to crystalloids when patients require substantial amounts of crystalloids (Weak recommendation, low quality of evidence)

Fluidi 2016 Cristalloidi (Salina o Bilanciata) (Raccomandazione forte) Albumina consigliata (Raccomandazione debole) NON utilizzare Amido Idrossietilico (Raccomandazione forte) Cristalloidi (Grado 1 B) 2012 Albumina consigliata (Grado 2C) Sconsigliato Amido Idrossietilico (Grado 1B)

Vasopressori 2016 Noradrenalina (Raccomandazione forte) Adrenalina in aggiunta (Raccomandazione debole) Vasopressina(fino a 0.03U/min) In aggiunta a Nora o x dim dosag. (Raccomandazione debole) Dopamina come alternativa a Nora In paz selezionatia basso rischio di tachi Aritmia ( Raccomandazione debole) No Bassi Dosaggi di Dopamina (protezione Renale) (Raccomandazione forte) Dobutamina in pz con persistente ipoperfu sione nonostante vasopressori (Raccomandazione debole) Idem 2012

Screening for sepsis and performance improvement Si raccomandano, all interno di ogni ospedale, programmi per la corretta gestione della sepsi compreso lo screening della sepsi nei pazienti acuti ad alto rischio (Best Practice Statement) Diagnosi Si raccomanda di eseguire esami colturali, comprese emocolture 2016 (Una appropriata routine include 2 set di emocolture) prima di iniziare la terapia antibiotica. (Tempo necessario 45 minuti) (Best Practice Statement)

Terapia Antibiotica Iniziare il più presto possibile, dopo aver eseguito esami colturali entro 1 ora (Raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza) Terapia antibiotica ampio spettro con uno o più antibiotici a copertura dei più probabili patogeni (compresi funghi e virus) (echino in emodinamica instabile) (Raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza) La terapia deve essere de-escalata sulla base della identificazione e sensibilità del patogeno (In 1/3 nessuna identificazione) (Best Practice Statement) Nessuna profilassi antibiotica in pz con stato infiammatorio severo non di origine Infettiva ( pancreatite) (Best Practice Statement) Dosaggio ottimizzato su principi di farmacocinetica/farmacodinamica (Best Practice Statement)

Entro 1 ora Si raccomanda che la terapia antimicrobica endovenosa sia iniziata con tempestività, entro 3 ore (preferibilmente entro 1 ora) dal riconoscimento dello stato di sepsi o shock settico (raccomandazione forte; moderata qualità dell evidenza) È dimostrato che ad ogni ora di ritardo nell inizio del trattamento corrisponda un incremento della mortalità e delle complicanze d organo non tutta la letteratura é concorde nell identificare nella prima ora il target minimo la tempestività risulta di particolare importanza nello shock settico e nella meningite batterica le stesse Linee Guida SSC riconoscono che l applicabilità di questo target deve essere esaminata e che considerazioni pratiche quali la complessità del processo diagnostico, la necessità di reperire adeguato accesso venoso, la disponibilità del corretto farmaco antibiotico (catena di distribuzione dei farmaci) possono incidere sul raggiungimento dell obiettivo È ragionevole allargare questo target alle «prime 3 ore dalla diagnosi di sepsi o shock settico», enfatizzando però il concetto di «urgenza». In questo ambito è raccomandato che ogni ospedale elabori linee guida interne e percorsi gestionali specifici, calati nella realtà locale, volti ad abbattere le barriere organizzative spesso responsabili di tale ritardo.

Durata della terapia antibiotica Una durata di 7/10 giorni è adeguata per la maggior parte delle infezioni associate a sepsi e shock settico (Raccomandazione debole, bassa qualità dell evidenza) Una più lunga durata è appropriata nei pz con lenta risposta, focolaio infettivo non drenabile, batteriemia da Stafilococco aureo, alcune infezioni fungine e virali, deficit immunitari incluso neutropenia (Raccomandazione debole, bassa qualità dell evidenza) Una durata breve è appropriata nei pz con rapida risoluzione clinica, a seguito del controllo del focolaio infettivo intraddominale o sepsi urinaria non complicata da pielonefrite (Raccomandazione debole, bassa qualità dell evidenza) Rivalutazione giornaliera per De-escalation (Best Practice Statement) I livelli di PCT possono essere usati come supporto per ridurre la durata della terapia antibiotica (Raccomandazione debole, bassa qualità dell evidenza) I livelli di PCT possono essere utilizzati per sospendere la terapia nei pz in cui dopo il primo sospetto risultano limitati i segni clinici d infezione (Raccomandazione debole, bassa qualità dell evidenza)

Source control Rapida identificazione del focolaio infettivo e se necessario intervento immediato subito dopo la diagnosi. Non attendere più di 6/12* ore dopo la diagnosi. Molte forme severe non possono essere stabilizzate senza il controllo del focolaio infetto prolungare la terapia medica per ottenere la stabilizzazione prima del source control non è giustificato. L esplorazione chirurgica è indicata anche quando il dubbio diagnostico persiste nonostante la valutazione radiologica o quando è alta la probabilità d insuccesso delle procedure percutanee (Best Pactice Statement) Rimozione rapida degli accessi vascolari se sospetti come possibile fonte (Best Pactice Statement) * 2012-12 ore

Corticosteroidi No idrocortisone e.v. se una adeguata reintegrazione dei fluidi e l uso di vasopressori sono in grado di ripristinare la stabilità emodinamica se ciò non è realizzabile si suggerisce Idrocortisone e.v. al dosaggio di 200mg/die (Raccomandazione debole) Idem 2012

Trasfusioni di Sangue solo se Hb < 7.0 g/dl, in assenza di cardiopatia ischemica ipossiemia severa, emorragia acuta (Raccomandazione forte, alta qualità dell evidenza) 2012 «una volta risolta l ipoperfusione e in assenza di.solo per Hb < 7» No Eritropoietina per il trattamento dell anemia associata a sepsi (Raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza) No Plasma per correggere anomalie coagulative in assenza di sanguinamento o in assenza di procedure invasive (Raccomandazione debole, molto bassa qualità dell evidenza) Si Trasfusione profilattica di Piastrine se conta <10.000/mm 3 in assenza di apparente sanguinamento o quando < 20.000/mm 3 con alto rischio di sanguinamento. Si se < 50.000/mm 3 in pz da sottoporre a chirurgia o procedure invasive (Raccomandazione debole, molto bassa qualità dell evidenza)

Immunoglobuline 2016 Suggerimento contro l uso e,v. di immunoglobuline (Raccomandazione debole, bassa qualità dell evidenza) 2012 Suggerimento di non usare immunoglobuline (Grado 2B)

Blood Purification 2012 non citate No raccomandazioni riguardo l uso di tecniche di depurazione sanguigna Ne a favore ne contro Perché trials troppo piccoli e non doppio cieco per tutte le tecniche considerate (emofiltrazione ed adsorbimento con rimozione sia di citochine che di endotossine, in particolare per la CPFA uno studio è stato interrotto per futilità La tecnica di adsorbimento con polimixina B è stata la tecnica più utilizzata ed una recente metanalisi mostrerebbe effetti favorevoli nel ridurre la mortalità Anticoagulanti 2012 non citati Si raccomanda contro l uso di antitrombina (Raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza) Nessuna raccomandazione circa l uso di trombomodulina o eparina

Ventilazione meccanica Tidal volume 6ml/Kg (Raccomandazione forte, alta qualità dell evidenza) Pressione di plateau max 30cmH2O (Raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza) Alti livelli di PEEP (Raccomandazione debole, moderata qualità dell evidenza) Manovre di reclutamento (Raccomandazione debole, moderata qualità dell evidenza) Prono-supinazione in pz con PaO2/FiO2 <150 (Raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza) 2012 in Pz con PaO2/FiO2< 100 e in centri esperti nella tecnica(grado 2B) No Ventilazione alta frequenza oscillatoria(hfov) (Raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza) Nessuna raccomandazione circa la NIV pochi studi RCT 2012 raccomandata in pz selezionati Curarizzazione < 48 ore in pz con Pao2/Fio2<150 (Raccomandazione debole, moderata qualità dell evidenza) 2012 Non citata Restrizione fluidica(raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza) No beta2 agonisti in pz senza broncospasmo (Raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza) No catetere arterioso polmonare (Raccomandazione forte, alta qualità dell evidenza) Elevazione della testa del letto di 30-45 gradi (Raccomandazione forte, bassa qualità dell evidenza) Modalità di ventilazione spontanea in pz pronti al weaning (Raccomandazione forte, alta qualità dell evidenza) Utilizzare protocolli di weaning (Raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza)

Sedazione e analgesia La sedazione continua o intermittente deve essere minimizzata nei pz in ventilazione meccanica Interruzione giornaliera, utilizzo di scale di sedazione e protocolli, utilizzo di oppioidi anche da soli, meglio di farmaci a breve emivita come propofol e dexmedetomidine rispetto a benzodiazepine (Best Pactice Statement) Bicarbonati Suggerimento contro l utilizzo di bicarbonati per migliorare l emodinamica o ridurre i vasopressori in pazienti con ph > 7.15 (Raccomandazione debole, moderata qualità dell evidenza)

Controllo della Glicemia Raccomandato protocollo insulinico quando 2 misurazioni consecutive mostrano valori glicemici > 180 mg/dl L approccio deve puntare ad un livello 180 mg/dl piuttosto che ad un livello 110 mg/dl (Raccomandazione forte, alta qualità dell evidenza) Raccomandato il monitoraggio della glicemia ogni 1/2 ore fino alla stabilizzazione e poi ogni 4 ore (Best Practice Statement) Raccomandato di interpretare con cautela i valori glicemici ottenuti con test di sangue capillare in quanto non accurati rispetto al sangue arterioso (Best Practice Statement) 2016 Suggerito test su sangue arterioso in pz con catetere arterioso (Raccomandazione debole, bassa qualità dell evidenza)

Renal Replacement Therapy (RRT) We suggest That either continuous RRT (CRRT) or intermittent RRT be used in patients with sepsis and acute kiney injury (Weak recommendation, moderate quality of evidence) We saggest using CRRT to facilitate management of fluid balance in hemodynamically unstable septic patients (Weak recommendation; very low quality of evidence) We suggest against the use of renal replacement therapy in patients with sepsis and acute kidney injury for increase in creatinine or oliguria without other definitive indications for dialysis (Weak recommendation; low quality of evidence)

Profilassi del tromboembolismo venoso Unfractionated heparine (UFH) or low molecular weight heparin(lmwh) In assenza di controindicazioni (Raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza) LMWH piuttosto che UFH in assenza di controindicazioni (Raccomandazione forte, moderata qualità dell evidenza) Combinazione di farmaci e profilassi meccanica se possibile (Raccomandazione debole, bassa qualità dell evidenza) Profilassi meccanica se controindicazioni a profilassi farmacologica (Raccomandazione debole, bassa qualità dell evidenza) Profilassi ulcere da stress Profilassi nei pz con sepsi o shock settico con fattori di rischio per sanguinamento gastrico (Raccomandazione forte, bassa qualità dell evidenza) Sia inibitori di pompa protonica (PPIs) che antagonisti dei recettori H2 dell istamina (H2RAs) (Raccomandazione debole, bassa qualità dell evidenza) Raccomandazione contro la profilassi in pz senza fattori rischio (BEST Practice Statement)

Nutrition We recommend against the administration of early parenteral nutrition alone or parenteral nutrition in combination with enteral feedings (but rather initiate early enteral nutrition) in critically ill patients with sepsis or septic shock who can be fed enterally. (Strong recommendation; moderate quality of evidence) We recommend against the administration of parenteral nutrition alone or in combination with enteral feeds (but rather to initiate IV glucose and advance enteral feeds as tolerated) over the first 7 days in critically ill patients with sepsis or septic shock in whom early enteral feeding is not feasible. (Strong recommendation; moderate quality of evidence). We suggest the early initiation of enteral feeding rather than a complete fast or only IV glucose in critically ill patients with sepsis or septic shock who can be fed enterally. (Weak recommendation; low quality of evidence)

Nutrition We suggest either early trophic/hypocaloric or early full enteral feeding in critically ill patients with sepsis or septic shock; if trophic/hypocaloric feeding is the initial strategy, then feeds should be advanced according to patient tolerance. (Weak recommendation; moderate quality of evidence) We suggest against routinely monitoring gastric residual volumes in critically ill patients with sepsis or septic shock. (Weak recommendation; low quality of evidence). However, we suggest measurement of gastric residuals in patients with feeding intolerance or who are considered to be high risk for aspiration. (Weak recommendation; very low quality of evidence) We suggest the use of prokinetic agents in critically ill patients with sepsis or septic shock and feeding intolerance. (Weak recommendation; low quality of evidence) We recommended against the use of glutamine to treat sepsis and septic shock. (Strong recommendation; moderate quality of evidence)

Setting Goals of Care We recommend that goals of care and prognosis be discussed with patients and families. (BPS) We recommend that the goals of care be incorporated into treatment and end-of-life care planning, utilizing palliative care principles where appropriate. (Strong recommendation; moderate quality of evidence) We suggest that goals of care be addressed as early as feasible, but no later than within 72 hours of ICU admission. (Weak recommendation; low quality of evidence)

in conclusione per riassumere.alcune proposte Elaborazione di PDTA condivisi dalla maggiori società scientifiche Elaborazione di PDTA contestualizzati nella realtà ospedaliera locale dalla Identificazione in PS /reparto/icu: applicazione di Score (NEWS, qsofa, SOFA) alla diagnosi in Laboratorio/Microbiologia/Team multidisciplinare Source Control al trattamento in PS/reparto/ICU entro la prima ora e ore successive

Diagnosi ESAMI EMATICI PANNELLO SEPSI EGA + LATTATI EMOCROMO GREATININA UREA ELETTROLITI GLICEMIA AST/ALT BILIRUBINA TOT/DIRETTA COAGULAZIONE PROCALCITONINA ESAMI COLTURALI PANNELLO SEPSI EMOCOLTURE (Vp+CVC, ) URINOCOLTURE LIQUOR (se sosp meningite) BAS Ag URINARI METODI MOLECOLARI??? IDENTIFICAZIONE ED ERADICAZIONE FONTE SETTICA TEAM MULTIDISCIPLINARE: Rianimatore/Chirurgo/Radiologo/Infettivologo

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