LA COMPLESSITA ASSISTENZIALE SCALEA 29 NOVEMBRE 2013

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1 LA COMPLESSITA ASSISTENZIALE SCALEA 29 NOVEMBRE 2013

2 Complicato dal latino cum+plicare che significa con pieghe quindi può essere s-piegato

3 Complesso dal latino cum+plectere che significa con intrecci sottintende impossibilità /estrema difficoltà a sciogliere l intreccio e/o individuare le modalità per scioglierlo

4 Chi è il paziente complesso? Il paziente complesso ha condizioni morbose diverse che non sono solo com-presenti ma che tendono a interagire tra loro in modo multidimensionale e non facilmente valutabile

5 Intensità come dimensione della complessità Il concetto di intensità è strettamente legato al tipo di approccio clinico e assistenziale di cui il paziente ha bisogno Questo concetto si applica sia nelle condizioni di acuzie sia nelle malattie croniche dove possono coesistere più condizioni morbose

6 stessa complessità Paziente con BPCO scompenso cardiaco insufficienza renale livelli diversi d intensità Media intensità ventilazione non invasiva Alta intensità ventilazione meccanica

7 stessa complessità livelli diversi d intensità Media intensità supporto nelle ADL Paziente con BPCO scompenso cardiaco insufficienza renale Alta intensità sostituzione nelle ADL

8 La complessità assistenziale La complessità deve tener conto di : condizione clinica competenza nell autocura di pazienti e familiari - self care bisogni assistenziali dipendenza ADL

9 Condizione clinica co-morbilità multi-morbilità criticità/instabilità

10 Self-care del paziente o del care-giver conoscenze capacità senso di autoefficacia

11 Dipendenza ADL Livelli di dipendenza nelle attività di base della vita quotidiana

12 Complessità assistenziale Condizione clinica Contesto Self-care Dipendenza ADL

13 la complessità clinico assistenziale determina il grado di intensità di cure necessario le figure professionali coinvolte la loro densità (numeri e competenze) in rapporto ai pazienti le risorse necessarie

14 Complessità assistenziale Paziente Complessità clinico - assistenziale Infermieri Complessità della risposta assistenziale Classificare per livelli d intensità di cure necessarie Quanta/quale assistenza erogare

15 Come misurare la complessità dei pazienti? Utilizzando strumenti / indicatori

16 Indicatori Strumenti Criticità/instabilità NEWS (National Early Warning Score) Dipendenza nelle ADL IDA (Indice di dipendenza assistenziale) SIPI (Sistema Informativo di Performance Infermieristica)

17 National Early Warning Score (NEWS) Attenzione se punteggio Frequenza respiratoria Saturazione O Ossigeno supplementare sì no Temperatura C 35 35, , , ,1 PA sistolica Frequenza cardiaca Livello di coscienza Vigile PROBABILITA DETERIORAMENTO CLINICO: 0-4 BASSO ; 5-6 MEDIO; 7 ALTO Royal College of Physicians, July 2012 Rich.verbSt im.dol. Coma

18 Indice di dipendenza assistenziale (IDA)* Score NPT o NET Deve essere imboccato Necessita di aiuto per alimentarsi Eliminazione (feci e urine) Incontinenza permanente Incontinenza occasionale Catetere vescicale a permanenza Igiene e comfort Igiene a letto senza l aiuto del paziente Igiene a letto con l aiuto del paziente Igiene intima a letto, indipendente nell uso dei servizi Allettato Alimentazione Mobilizzazione Mobilizzazione in poltrona Cammina con l aiuto di una o più persone 4 Autonomo Autonomo Autonomo Autonomo Procedure diagnostiche Monitoraggio Continuo dei parametri Monitoraggio ripetuto ad intervalli < 1 h Monitoraggio ripetuto ad intervalli >1 h Esami di routine e altri accertamenti Procedure terapeutiche CVC per infusione continua nelle 24 ore CVC o periferico per infusioni discontinue Terapia per os, im, ev (incluse le flebo) Terapia solo per os o nessuna terapia Percezione sensoriale Stato soporoso Coma Disorientamento continuo, uso sedativi di giorno e di notte Disorientato occasionale, dorme di notte con o senza sedativi Vigile e orientato non sedativi Legenda: NPT= Nutrizione Parenterale Totale; NET= Nutrizione Enterale Totale; CVC =Catatere Venoso Centrale * Punteggio complessità assistenziale: 7-11: alta; 12-19: media; 20-28: bassa

19 Perché misurare la complessità dei pazienti? dare la risposta assistenziale appropriata al paziente stabilire: il tempo necessario da dedicare ai pazienti la quantità di professionisti e operatori di supporto stimare le competenze necessarie

20 Perché misurare la complessità dei pazienti? individuare i percorsi per la continuità assistenziale ospedale-territorio personalizzare le cure integrare gli interventi socio-sanitari

21 Bibliografia Quaderni del Ministero della Salute n 23 settembre-ottobre 2013 Criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale nell assistenza del paziente complesso

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