La manovra di ferragosto (DL 138/2011)



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Transcript:

ODCEC DI VERCELLI La manovra di ferragosto (DL 138/2011) Gli strumenti di ausilio al redditometro: i beni ai soci e finanziamenti effettuati e/o ricevuti Aggiornato al 19.03.2012

BENI AI SOCI Disposizione introdotta con il decreto legge n. 138 del 2011 ed in vigore dal 1 gennaio 2012. Va ad incidere sulla fiscalità delle società e dei soci persone fisiche: da un lato vi è la previsione di una ricaduta reddituale e dall altra una previsione di indeducibilità dei costi. Circolare n. 27/IR del 2 febbraio 2012

BENI AI SOCI: finalità Disincentivare schermi societari per l intestazione di beni che pur risultando formalmente dell impresa, sono di fatto concessi in godimento ai fini privati ai soci o ai familiari Potenziare l applicazione dell accertamento sintetico in capo all utilizzatore di detti beni (nuovo redditometro, più che sintetico puro)

BENI AI SOCI Nuova lettera h) ter dell articolo 67, comma 1, del TUIR in base alla quale costituisce reddito diverso «la differenza tra il valore di mercato ed il corrispettivo annuo per la concessione in godimento di beni dell impresa a socio familiari dell imprenditore».

Beni ai soci: la natura del rapporto La norma non specifica la natura del rapporto che viene ad instaurarsi tra socio e società I casi individuati dal tracciato record del Provv. N. 166485 del 16.11.2011 individua solo due casi: il comodato (cod. 1) e il caso d uso (cod. 2), salvo prevedere una voce residuale (cod. 3), nella quale tendono a confluire tutte le altre ipotesi

Beni ai soci: la natura del rapporto Dal punto di vista applicativo per la traduzione in pratica della norma in esame consiste nella difficoltà di far emergere situazioni di godimento di fatto da parte del socio o del familiare del bene dell impresa Rimangono da chiarire anche i casi di utilizzo non continuativo dei beni (la norma si riferisce genericamente a godimento ). Si fa notare che la norma parla di corrispettivo annuo, mentre nel provvedimento è prevista la data di inizio e fine della concessione

BENI AI SOCI Al riguardo si conferma che per "valore di mercato" del diritto di godimento deve intendersi il valore normale determinato ai sensi del comma 3 dell'articolo 9 del TUIR, corrispondente al " prezzo o corrispettivo mediamente praticato per i beni e servizi della stessa specie o similari, in condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione, nel tempo e nel luogo in cui i beni o servizi sono stati acquisiti o prestati, e, in mancanza, nel tempo e nel luogo più prossimi."

BENI AI SOCI Destinatari della disposizione sono dunque : Le imprese ed i beni che sono a loro intestati di qualunque natura essi siano (auto, imbarcazioni, immobili, ecc.). I soci (si ritiene solo persone fisiche) utilizzatori in base a qualunque titolo ed indipendentemente dal titolo di detenzione della società dei beni in qualche modo riconducibili alla società. I familiari dell imprenditore individuale. Sono dunque esclusi dall ambito di applicazione della norma i beni riferiti alle società semplici ed ai lavoratori autonomi.

BENI AI SOCI Situazioni da vagliare : Inserimento di una società tra i soci della società proprietaria o detentrice dei beni; Soggetti diversi dai soci ma in qualche modo riconducibili alla società detentrice dei beni.

BENI AI SOCI Esempio : Valore normale del canone di locazione di un immobile: 18.000,00 Ammontare corrisposto dal socio: 0 Reddito diverso pari a 18.000,00 Ovviamente l ammontare del reddito diverso in capo al socio diminuisce al crescere dell ammontare del corrispettivo erogato dal socio: non si ritiene sussistano problemi in relazione ad una ipotesi di doppia tassazione. Non vi è erogazione di un dividendo in natura.

BENI AI SOCI In base alla lettera della disposizione normativa, i costi dei beni in questione potrebbero essere indeducibili a prescindere dal fatto che il corrispettivo erogato dal socio sia in linea con il valore di mercato ovvero più basso. Ad esempio : Valore normale: 18.000,00 Corrispettivo erogato dal socio: 17.900,00 Costi del bene 25.000 tutti indeducibili. Si ritiene tale posizione non suscettibile di essere sostenuta visto che si dovrebbe sostenere il principio di correlazione costi ricavi.

BENI AI SOCI: indeducibilità dei costi L IRDCEC ritiene che la soluzione più adeguata consiste nel rendere indeducibile solo la parte dei costi proporzionalmente corrispondente al rapporto percentuale tra valore normale eccedente il corrispettivo e valore normale del diritto di godimento Nel caso di estromissione del bene (alienazione o assegnazione del socio) come va determinata la plusvalenza/minusvalenza: quote di ammortamento virtualmente dedotte? Intero corrispettivo assoggettato ad imposizione?

BENI AI SOCI Problematiche sulla deducibilità dei costi dei beni delle imprese : Immobili: per i beni patrimoniali di cui all articolo 90 del TUIR sostanzialmente vi sono poche novità. Di fatto i costi in questione sono già indeducibili. Si pone il problema degli interessi passivi. La reale problematica si pone con riferimento ai beni strumentali ovvero quelli detenuti in leasing da parte della società. Automezzi: da comprendere se esiste la prevalenza di questa norma rispetto al generale criterio di deducibilità di cui all articolo 164 del TUIR che, in linea di principio, è del 40% dei costi.

BENI AI SOCI Problematiche legate alla figura del socio amministratore o del socio dipendente: Disciplina dei riaddebiti (circolari n. 1 ed 11 del 2007 ovvero riaddebito in tutto o in parte del costo al dipendente) Disciplina del fringe benefit Corrispondente deducibilità del relativo costo.

BENI AI SOCI Obbligo di comunicazione da parte dei soggetti interessati : a) Impresa concedente o il socio effettuano una comunicazione all Agenzia delle Entrate con i dati relativi ai beni concessi in godimento b) Per l omissione della comunicazione ovvero per la stessa effettuata con dati incompleti o non veritieri è dovuta in solido una sanzione amministrativa del 30% della differenza che viene tassata come reddito diverso. c) Se non vi è reddito imponibile in capo al socio, la sanzione in solido è quella fissa di 258 euro.

BENI AI SOCI Problematiche particolari per la società di persone : In una compagine sociale possono esserci soltanto alcuni soci che utilizzano i beni. In questo caso l indeducibilità dei costi incrementa però il reddito di partecipazione di tutti i soci. Possibile fenomeno effettivo in questo caso di doppia tassazione: incremento del reddito di partecipazione e reddito diverso.

BENI AI SOCI Finalità di controllo sui soci utilizzatori dei beni: è previsto un controllo sistematico per le situazioni di specie soprattutto nell ipotesi in cui, in precedenza, la società sia stata finanziata o capitalizzata dal socio.

BENI AI SOCI Legame con le nuove previsioni in materia di redditometro: una prima possibilità è rappresentata dalla sommatoria delle spese di qualunque natura sostenute dalla persona fisica. In tale concetto rientra dunque, sicuramente, anche l ipotesi del flusso di denaro dal socio alla società che, almeno in parte, potrebbe aver generato la provvista per l acquisizione del bene da parte della società stessa e poi utilizzato dal socio; la seconda possibilità è rappresentata dall attivazione dell accertamento nel caso in cui la persona fisica abbia a disposizione dei beni che possono inquadrare la sua capacità contributiva. Il caso è appunto quello del bene di impresa utilizzato in godimento da parte del socio.

BENI AI SOCI Non vanno rilevati i beni di valore, al netto di Iva, inferiore ad 3.000 (diversi da auto, barche, aerei e immobili). Ad esempio, non si dovrà comunicare l'uso del telefonino aziendale, del tablet o del pc portatile. La comunicazione si trasmette in via telematica entro il 31 marzo di ciascun anno con riferimento ai beni dati in uso nell'anno precedente anche se il diritto è cessato prima del 31 dicembre. Entro il 15 ottobre 2012 (Provv. N. /201237049 del 13.3.2012 vanno comunicati i beni utilizzati da soci nel 2011.

Beni ai soci: fra dubbi e soluzioni Immobile locato al socio con contratto registrato (art. 7, co.1 lett. f, DL. 70/11) Immobile in comodato al socio con contratto registrato Autoveicolo in fringe benefit al socio dipendente/amministratore Auto aziendali a deducibilità limitata Autoveicolo concesso in uso promiscuo al socio, non dipendente/amministratore a tariffa di noleggio a valori di mercato

Beni ai soci: fra dubbi e soluzioni Bene concesso in godimento al socio persona giuridico o società di persone Bene concesso in godimento al socio che lo utilizza in una propria attività di lavoro autonomo o di impresa Finanziamento concesso dal socio a società di persone in contabilità semplificata Finanziamento concesso dal socio a società di capitali Versamento in conto capitale, a cop. perdite

BENI AI SOCI - AUTOVETTURA Se l auto è concessa in uso promiscuo al sociodipendente si genera un fringe benefit pari al 30% di 15 mila km e una deducibilità del costo pari al 90%; Se l auto è concessa in uso promiscuo al socio amministratore si genera un fringe benefit pari al 30% di 15 mila Km ed una deducibilità integrale del costo auto fino alla concorrenza del benefit e deducibilità pari al 40% per l eccedenza delle spese; Se l auto è concessa in uso promiscuo al socio, si genera un reddito diverso ed una deducibilità del costo pari al 40%.

FINANZIAMENTI ulteriore adempimento Vanno comunicati all Agenzia delle Entrate i finanziamenti e i versamenti effettuati o ricevuti dai soci: In prima analisi quelli concretizzati nel periodo d'imposta 2011. In sede di prima applicazione, vanno altresì comunicati i finanziamenti e i versamenti che, pur realizzati in precedenti periodi d'imposta, risultano ancora in essere nel periodo d'imposta in corso al 17 settembre 2011.

FINANZIAMENTI ulteriore adempimento per i soggetti in contabilità semplificata, dove non si ha un evidenza contabile dei finanziamenti e dei conferimenti erogati dai soci, l adempimento si presenta oggettivamente complesso e affidato alle indicazioni dei diretti interessati.

FINANZIAMENTI ulteriore adempimento Complesso individuare i conferimenti (versamenti a fondo perduto, rinuncia dei crediti, ecc.) relativi agli anni precedenti e ancora presenti in bilancio al 31 dicembre 2011; Il versamento a fondo perduto o la rinuncia al credito da parte del socio viene contabilizzato dalla società in apposita riserva del patrimonio netto. Ma nel momento in cui la riserva dovesse essere in parte restituita (distribuita), tutti i soci ne beneficiano in proporzione alle rispettive quote di partecipazione, anche quelli che non hanno effettuato alcun versamento e che sono dunque del tutto estranei dalla formazione di detta riserva; Nel frattempo la compagine sociale si può essere modificata.

La Manovra di Ferragosto (DL. 13.08.2011 n. 138) Le novità in materia di società di comodo e l interpello disapplicativo Aggiornato al 19.03.2012

Società di comodo Decreto Legge n. 138 del 2011: Intervento anti elusivo sulla disciplina delle società di comodo Non viene modificato l articolo 30 della legge n. 724 del 1994

Società di comodo 1 modifica Manovra Prodi Art.35 D.L.223/2006 SOCIETA DI COMODO

Disciplina Società di comodo 1. Aspetto soggettivo: S.p.a. S.r.l. S.n.c. S.a.s

Esclusioni previste per legge 1. Obbligo di costituzione in società di capitali 2. Soggetti nel primo periodo di imposta 3. Amministrazione controllata o straordinaria 4. Società quotate 5. Esercizio di pubblico autotrasporto 6. Società con almeno 100 soci

Disciplina Società di comodo 1. Aumento % per determinare i ricavi presunti 2. Aumento % per determinare il reddito minimo Novità applicabili dal periodo d imposta 2006

Disciplina Società di comodo Ricavi + Rimanenze + Proventi Da conto economico Dato medio forfettario ricavi Innesco non operatività

Disciplina Società di comodo Ricavi Rimanenze Proventi A1 A5 A2 A3 B11 C15 C16 a, b, c, d. Dato civilistico

Determinazione del reddito minimo delle società di comodo Società ALFA SRL Determinazione dei valori medi patrimoniali 1)Azioni, quote di part. Obbligaz., titoli ricompresi nell A.C. e/o nelle immob. crediti 2)Immobili, anche in leasing (terreni e fabbricati) 3) Altre immobilizzazioni, anche in leasing (beni immateriali, impianti e macchinari, attrezzature ecc. TOTALI 2009 2010 2011 MEDIA 20.925 20.925 20.925 20.925 300.000 350.000 410.000 353.333 5.000 6.200 5.800 5.333 325.925 377.125 436.725 379.591 2% 6% 15% Solo quelli da finanziamento Rendimenti annui medi presunti

Determinazione dei ricavi convenzionali VALORE DI CUI AL PUNTO 1) 20.925 X 2,00% 419 VALORE DI CUI AL PUNTO 2) 353.333 X 6,00% 21.200 VALORE DI CUI AL PUNTO 3) 5.333 X 15,00% 800 VOLUME CONVENZIONALE DI RICAVI 22.419 Media triennale Determinazione dei ricavi effettivi 2009 2010 2011 MEDIA RICAVI EX ART.53 10.000 12.000 15.000 12.333 INCREMENTI DI RIMANENZE - - - - PROVENTI ORDINARI - - - - Media = VOLUME EFFETTIVO DI RICAVI 12.333 Attenzione!!! Società di comodo VALORE DI CUI AL PUNTO 1) 20.925 X 1,50% 314 VALORE DI CUI AL PUNTO 2) 410.000 X 4,75% 19.475 VALORE DI CUI AL PUNTO 3) 5.800 X 12,00% 696 REDDITO MINIMO PRESUNTO 20.485 Media 2011 IRES anno 2011 euro 5.633

Disciplina Società di comodo Problemi applicativi Valorizzazione dei beni in leasing Doppio ragguaglio (CM 137/E/1997) Partecipazioni PEX Effetti rivalutazione beni ex legge 266/2005 Valore dei beni a deducibilità limitata Rapporti reddito minimo - reddito da studi

Disciplina Società di comodo Reddito minimo Società di comodo 1.000 Reddito imponibile quadro RF 800 Quota dividendi/ plusvalenze esenti 250 Reddito effettivo Società di comodo 1.050 Circolare 6/2006 risposta 7.8

Disciplina Società di comodo Problemi applicativi Non raggiunta soglia minima di ricavi Raggiunta soglia reddito minimo Non raggiunta soglia reddito minimo Conseguenze sul credito d IVA

Disciplina Società di comodo Disciplina Credito IVA Ne rimborso ne compensazione decorrenza tre periodi consecutivi di assenza operazioni rilevanti: credito non scomputabile da IVA periodi successivi. Difformità tra testo normativo e Circ.28/E/2006 Divieto di scomputo irreversibile? Decorrenza del triennio di osservazione: relazione tecnica 2006/2008.

Il periodo di non normale svolgimento dell attività Ipotesi di esclusione automatica quale: periodo di imposta in liquidazione Svolgimento di attività di ricerca propedeutica a quella produttiva o comunque mancato completamento dell impianto Sequestro quote Ante dl 223/2006 Possibilità di fornire prova contraria per circostanze straordinarie (es.furto)

Il periodo di non normale svolgimento dell attività Post dl 223/2006 Ipotesi non più automatica: è soggetta dunque alla presentazione di una istanza di interpello disapplicativo di cui all art.37 bis del DPR n.600 del 1973 tenendo conto che le nuove disposizioni si applicano con riferimento agli acconti IRES per il 2006. Contrasto con ipotesi di esclusione dagli studi di settore nessuna richiesta preliminare rispetto all accertamento proprio in virtù della possibilità/obbligo di presentazione dell istanza di disapplicazione.

L istanza di interpello disapplicativa Deve essere consegnata all ufficio territorialmente competente rispetto al domicilio fiscale del contribuente L Ufficio ha 30 giorni di tempo per esprimere il proprio parere e trasmettere l istanza alla DRE La DRE ha 90 giorni di tempo per adottare il provvedimento di accoglimento dell istanza o per il diniego della stessa: il termine di 90 giorni non è un termine perentorio possibile impugnare il diniego???? cass.2773 del 11/10/2004

L istanza di interpello disapplicativa La sentenza n. 8663 Cassazione del 15 aprile 2011 (in ambito DIT) considera il Provvedimento che contiene il diniego della disapplicazione un provvedimento che respinge un agevolazione, quindi è autonomamente impugnabile dinanzi alle Commissioni Tributarie. E quindi indispensabile impugnare detto provvedimento, al fine di far valere la sussistenza dei presupposti per la disapplicazione e non il successivo atto di accertamento. Tale conseguenza non si dovrebbe verificare per le mancate impugnazioni dei provvedimento di rigetto ante pronuncia Cassazione del 2011 In tal senso la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia, sez. IV del 21.9.2011 (circ. 7/E del 2009)

Le percentuali aggiornate dalla finanziaria 2007 Oggetto Coefficiente ricavi minimi Coefficiente redditi minimi A) Partecipazioni societarie (anche in società di persone) Altri strumenti finanziari assimilati alle azioni Obbligazioni Bonus mini comuni 2 % 1% 1.50%

Le percentuali aggiornate dalla finanziaria 2007 Oggetto Coefficiente ricavi minimi Coefficiente redditi minimi B) Immobili Uffici Immobili ad uso abitativo acquistati o rivalutati nell esercizio o nei due precedenti 6% 5% 4% 4.75% 4.75% 3.00%

Le percentuali aggiornate dalla finanziaria 2007 Oggetto Coefficiente ricavi minimi Coefficiente redditi minimi C) Altri immobilizzazioni anche in leasing 15% 12% Bonus mini comuni 10%

La nuova linea difensiva Come è cambiata la linea difensiva per negare la non operatività Ante manovra d estate Post manovra d estate Post finanziaria 2007 Il regime della presunzione Presunzione legale relativa Presunzione legale relativa Presunzione legale assoluta

La nuova linea difensiva Come è cambiata la linea difensiva per negare la non operatività Ante Dl 223/06 Post Dl 223/06 Post finanziaria 2007 Il contraddittorio Contraddittorio anticipato - -

La nuova linea difensiva Come è cambiata la linea difensiva per negare la non operatività Ante Dl 223/06 Post Dl 223/06 Post finanziaria 2007 L interpello antielusivo - L interpello antielusivo per situazioni straordinarie Presunzione legale assoluta

Le indicazione dell Agenzia delle Entrate ACCERTAMENTO Solo i contribuenti che hanno proposto istanza di disapplicazione che viene respinta potranno poi impugnare l eventuale avviso di accertamento notificato dall amministrazione finanziaria. Nel caso di contribuenti che non propongono istanza di disapplicazione verrà sostenuta l inammissibilità del ricorso proposto contro l eventuale avviso di accertamento

Società di comodo Rilevanza dei beni a deducibilità limitata In relazione ad esempio alle auto aziendali, il valore da prendere in considerazione per il calcolo della operatività e del reddito minimo è quello esposto in Bilancio che costituisce il costo al lordo delle quote di ammortamento. Ciò in quanto la disponibilità di detti beni è indice di potenziale reddittività in considerazione dell investimento effettuato

Le indicazioni dell Agenzia delle Entrate EFFETTUAZIONE DELLA MEDIA TRIENNALE Nel computo del triennio vanno compresi anche i valori dei beni e dei ricavi relativi ai periodi di imposta esclusi ovvero quelli con riferimento ai quali è stata ottenuta la disapplicazione della norma

Le risp. dell Agenzia delle Entrate ISTANZA DI DISAPPLICAZIONE Il richiamo alla sola dimostrazione della condizione di oggettività (non più della straordinarietà) potrebbe consentire l accoglimento in casi quali il mancato possesso della partecipazione di controllo con conseguente impossibilità di gestione della politica di distribuzione dei dividendi

Società di comodo GESTIONE DEL CREDITO IVA Al fine di non perdere definitivamente il credito Iva è necessario che siano effettuate operazioni rilevanti ai fini IVA di ammontare almeno pari ai ricavi minimi. Viene dunque fornita una interpretazione più restrittiva rispetto alla circ. n. 28/E del 4/8/2006

Le nuove cause di esclusione La legge n. 244 del 2007 ha introdotto, con decorrenza dal periodo di imposta in corso al 31.12.2007 (Circ. 9/2008) nuove ipotesi di esclusione della disciplina della società di comodo.

Le nuove cause di esclusione Le principali ipotesi di esclusione: Società che nei due esercizi precedenti hanno avuto un numero di dipendenti mai inferiore alle dieci unità Società che presentano un ammontare complessivo del valore della produzione superiore al totale attivo dello stato patrimoniale Società che risultano congrue e coerenti ai fini degli studi di settore

Società di comodo Primo intervento: Per i soggetti che risultano essere di comodo in base alla disciplina del 1994 si applica una aliquota IRES maggiorata di 10,5 punti percentuali sul reddito minimo (27,5 + 10,5 = 38%) Non vengono modificate le regole conosciute ai fini IVA ed IRAP

Società di comodo Ulteriori previsioni: La maggiorazione si applica anche sulla quota di reddito imputata per trasparenza da società di persone a soggetti IRES Nel caso di esercizio di opzione per il consolidato, la maggiorazione trova applicazione sul reddito imponibile del singolo soggetto Altre regole specifiche nel caso di consolidato e/o trasparenza fiscale

Società di comodo Decorrenza delle norme introdotte dalla manovra estiva: Entrata in vigore dal periodo di imposta successivo a quello in corso dall entrata in vigore della legge 148/2011, quindi nel caso di esercizio solare dal 2012 Ai fini della determinazione degli acconti di imposta per il 2012 si assumono le nuove regole: autoliquidazione Ires 38% - possibilità di fare interpello

Società di comodo La legge 148/2011 include in modo automatico tra le società di comodo le società che: Dichiarano perdite fiscali per tre periodi di imposta consecutivi Per due periodi di imposta dichiarano perdite ed in uno un reddito imponibile inferiore a quello minimo Questa inclusione prescinde dal calcolo della operatività in termini di ricavi: rilevante la dichiarazione di una perdita fiscale

Società di comodo Restano ferme le cause di esclusione previste dall articolo 30 della L. 724/94 La norma è operativa anche in questo caso dal 2012 Il problema è che l evento che include tra le società di comodo quelle in perdita potrebbe essersi già verificato Ad esempio, perdite consecutive dal 2009 - Non operativa dal 2012 - difficoltà nella proposizione dell istanza di interpello

Società di comodo: la gestione degli interpelli La nuova ipotesi di non operatività si disinteressa dei ricavi prodotti e si basa unicamente sui risultati (negativi o insufficienti) prodotti nel triennio precedente. L attuale disciplina consente di richiedere la disapplicazione in presenza di oggettive situazioni che hanno reso impossibile il conseguimento dei ricavi, degli incrementi di rimanenze e dei proventi nonché del reddito, determinati ai sensi del presente articolo (30 della legge 724/94) ovvero non hanno consentito di effettuare le operazioni rilevanti ai fini IVA

Società di comodo: la gestione degli interpelli Come dare prova della bontà della perdita e della inevitabilità di questi risultati? L andamento economico è spesso l effetto della capacità imprenditoriale, della fortuna, dell intuizione, della fortuna, dell intuizione, di una serie di fattori difficilmente identificabili con assoluta certezza

Società di comodo: la gestione degli interpelli Il Provvedimento atteso dovrà individuare nuove cause di esclusione/disapplicazione nelle quali le perdite verranno automaticamente considerate genuine e non frutto della volontà di sottrarre guadagni al fisco, ad esempio:

Società di comodo: la gestione degli interpelli Le perdite generate nei primi tre anni di esercizio, che il legislatore considera illimitatamente riportabili Immobiliari di costruzione, che nei periodi di lavori in corso non conseguono risultati positivi, che invece vengono raggiunti all ultimazione dei lavori

Società di comodo: la gestione degli interpelli Società immobiliari con immobili in rimanenza, che negli anni precedenti non ha compilato il test di operatività (assenza di beni rilevanti) Perdite generate da variazioni fiscali legittime Rimane poi il dubbio se va ripresentato l interpello accolto negli anni precedenti che giustifica il non raggiungimento dei ricavi

Dai Numeri delle Manovre 2011 alle speranze per il 2012 Tra tagli di spesa e aumenti di imposte

Una correzione dei conti di oltre 81 miliardi A regime nel 2014, l insieme complessivo delle manovre tra luglio e dicembre 2011 determina una correzione dei conti di 81.218 milioni di Euro Nel 2012 l ammontare delle manovre 2011 è di 48.344 milioni di Euro Nel 2013 sale a 75.775 milioni di Euro

Come si suddivide tra tagli alle spese e incrementi di entrate Il 37,32% della Manovra complessiva è costituita da tagli di spese (30.311 milioni di Euro) Il restante 62,68% da incrementi di entrate (50.907 milioni di Euro) Nel 2012 il 79,54% della correzione dei conti è fondato sull incremento e sull introduzione dei imposte e il 20,46% è basato sui tagli di spesa

La pressione fiscale Per effetto della correzione dei conti la pressione fiscale aumenta: Nel 2012 misura attesa pari al 45,9% (nel 1 semestre 2011 la misura attesa era pari al 42,71%) Nel 2013 pressione fiscale sale al 45,66% (prima 42,56%) Nel 2014 pressione fiscale passa al 45,52% (prima attesa per 42,43%)

In attesa del progetto di semplificazione Si tratta del primo decreto anti- complicazioni: - 650 novità arrivate nel corso del 2011 (è come se ogni giorno il legislatore cambiasse due volte le carte in tavola) - Modifiche al TUIR: sono state 1.086 dal 1988 ad oggi. Si tratta in media di una modifica alla settimana oltre ad una riscrittura praticamente integrale - 270 è il numero delle tasse e imposte: sono le diverse forme di prelievo in vigore

Ricordando Luigi Einaudi. Semplificare il groviglio delle imposte sul reddito è la condizione essenziale affinchè gli accertamenti cessino di essere un inganno, anzi una farsa. Affinchè i contribuenti siano onesti, fa d uopo anzitutto sia onesto lo Stato. Oggi la frode provocata dalla legge.

Ricordando Luigi Einaudi. Se gli italiani si avvedessero finalmente che i legislatori sanno fare i conti e che non dicono più: quella imposta è tenue perché è solo del 10%, dimenticandosi, che accanto a quella, ve ne sono cinque, dieci, venti altre tutte così tenui, le quali colpiscono e non possono non colpire il medesimo oggetto, ossia il reddito del cittadino, unica fonte dell imposta. Se gli italiani potessero osservare con occhi stupefatti l avverarsi dell incredibile e cioè della moderazione nel formulare l insieme dei gravami fiscali, rinascerebbe la speranza nel loro animo e si deciderebbero a pagare l imposta moderata ragionevole

Ricordando Luigi Einaudi. Quindi Buon senso, moderazione È forse questa la strada giusta per combattere l evasione?