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IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA 1 trimestre 218 Il 218 si apre con una battuta d arresto per l occupazione in Lombardia: nel primo trimestre i lavoratori sono 4 milioni e 382 mila, con una variazione su base annua del -,7% che rappresenta la prima contrazione dopo due anni e mezzo di significativa crescita. La base occupazionale supera comunque di 135 mila lavoratori il valore pre-crisi del primo trimestre 28 (+3,), grazie al forte incremento della componente femminile nell ultimo decennio (+6,). Il dato trimestrale lombardo risulta in controtendenza rispetto a quello nazionale, dove si registra ancora una crescita di occupati su base annua (+,6%), mentre tra le principali regioni settentrionali anche l Emilia Romagna evidenzia una variazione negativa (-,). Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni scende al 67%, in calo di mezzo punto rispetto al valore di un anno fa ma ancora leggermente superiore al livello del 28: l incremento rispetto al periodo pre-crisi risulta limitato per via della contemporanea crescita della popolazione lombarda in età lavorativa. Il calo occupazionale registrato nel trimestre non si traduce in un aumento della disoccupazione, che prosegue il percorso di lenta diminuzione: il tasso scende infatti al 6,7% (-,3 punti rispetto al primo trimestre 217); si espande invece l area dell inattività (il tasso di attività si riduce dal 72,6% al 71,9%). Prosegue l assorbimento della Cassa Integrazione, dopo la temporanea crescita registrata alla fine del 217: le ore autorizzate diminuiscono del 21,4% su base annua. 45 44 43 42 4.246 Occupati (migliaia) - Lombardia Variazione tendenziale (asse dx) Valore assoluto (asse sx) 8% 4.411 4.382 6% 4% 41 4 39 -,7% - -4% 68 67 Tasso di occupazione (15-64) - Lombardia 67,5 67, 66 66,7 65 64 63 62

Il calo di occupati registrato su base annua è guidato dalle costruzioni (-35 mila lavoratori, pari al -11,9%), settore che con qualche sporadica eccezione risulta in contrazione dal 29, mentre l industria registra una flessione meno intensa (-12 mila occupati, pari al -1,), confermandosi comunque sotto i livelli pre-crisi (-). Cresce ancora l occupazione nei servizi (+21 mila lavoratori, pari al +,7%), seppure più lentamente di quanto mostrato nei trimestri scorsi: rispetto al 28 i lavoratori nel settore terziario sono aumentati complessivamente di quasi 25 mila unità (+9%), raggiungendo una quota del 67,8% sull occupazione regionale. 4% - - - Occupati - variazione a.a. e contributi settoriali - Lombardia Agricoltura Industria in s.s. Costruzioni Servizi Var.% totale 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 1 11 12 13 14 15 16 17 18 Rispetto al primo trimestre del 217 diminuiscono in pari misura sia i lavoratori uomini (-,6%) che le donne (-,7%), dopo che negli ultimi due anni l occupazione era risultata in crescita per entrambi i generi. L incremento rispetto ai livelli pre-crisi è però ascrivibile quasi interamente alla componente femminile, che ha allargato la base occupazionale di 11 mila unità sia per la regolarizzazione di lavoratrici straniere impiegate nei servizi alla persona sia per il cosiddetto effetto lavoratore aggiuntivo, termine con il quale si indica il comportamento delle donne che si mettono alla ricerca di un lavoro per compensare la perdita di reddito familiare in seguito al licenziamento (o alla Cassa Integrazione) del compagno/marito. La componente maschile, maggiormente occupata nei comparti industriale ed edile che hanno subito gli effetti più pesanti della recessione, è stata infatti penalizzata durante gli anni di crisi e ha recuperato i livelli occupazionali del 28 solo recentemente. Questa dinamica ha comportato una riduzione negli ultimi 1 anni del gap esistente tra i tassi di occupazione di genere, per via del calo di quello maschile (dal 76% al 74,7%) e della contemporanea crescita di quello femminile (dal 57, al 59,), che rimane però ampiamente sotto i livelli europei (62,8% la media dell UE). Occupati - variazione a.a. e contributi per sesso - Lombardia Maschi Femmine Var.% totale - - 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 1 11 12 13 14 15 16 17 18

8 75 7 65 6 55 5 76, 57,3 Tasso di occupazione (15-64) per sesso - Lombardia Maschi Femmine 75,2 74,7 59,7 59,3 I dati per età, disponibili solo fino quarto trimestre 217, confermano la tendenza che vede gli incrementi occupazionali degli ultimi anni concentrarsi nelle fasce più mature di lavoratori (+8,5% per gli ultra54enni) per motivi legati sia al processo di invecchiamento della popolazione sia agli effetti delle riforme pensionistiche. La componente giovanile (15-34 anni), duramente colpita durante gli anni della crisi, negli ultimi due anni ha mostrato una fase di recupero (+1,8% nel quarto trimestre 217), mentre maggiori difficoltà si evidenziano nella fascia centrale (-,8% per i 35-54enni). Come risultato di tali dinamiche, la composizione per età dell occupazione lombarda nell ultimo decennio ha registrato un peso crescente dei lavoratori con almeno 55 anni (dal 1,6% al 18,), registrando al contempo una significativa riduzione dei 15-34enni (dal 31,7% al 23,4%). - - - Occupati - variazione a.a. e contributi per età - Lombardia 15-34 anni 35-54 anni 55 anni e oltre Var.% totale 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 11 12 13 14 15 16 17 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati FdL-Istat Prosegue il calo degli indipendenti (-5,5%), la cui incidenza è passata dal 24% del 28 al 2,, mentre la variazione per i dipendenti rimane positiva (+,6%), anche se risulta inferiore a quelle registrate nei trimestri precedenti. La scomposizione tra dipendenti a termine e permanenti, disponibile fino al quarto trimestre 217, evidenzia come il principale contributo positivo provenga dal tempo determinato (+12,6%), mentre l incremento degli occupati a tempo indeterminato, rilevante fino alla metà del 217, si è ridimensionato (+,9%).

- - - Occupati - variazione a.a. e contributi per tipologia contrattuale - Lombardia Indipendenti Dipendenti a termine Dipendenti permanenti Var.% totale 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 11 12 13 14 15 16 17 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati FdL-Istat I disoccupati in Lombardia nel primo trimestre 218 sono 315 mila: il loro numero è in calo rispetto a un anno fa (-4,9%) sia per i maschi (-4,) che per le femmine (-5,7%), ma risulta raddoppiato se paragonato ai livelli del 28. Anche il tasso di disoccupazione mostra una diminuzione su base annua (dal 7% al 6,7%), confermando però l elevato gap con i livelli pre-crisi, quando era pari al 3,6%. La distinzione per genere conferma un valore più elevato per le donne (7,8% vs 5,9% maschile), con una tendenza che ha visto allargare il gap negli ultimi anni dopo il periodo 213-214 in cui i tassi si erano quasi allineati. 1 Tasso di disoccupazione, totale e per sesso - Lombardia 8 7, 6,7 6 4 2 3,6 12 1 8 6 4 2 4,4 3, Maschi Femmine 8,1 7,8 6,1 5,9 Il calo della disoccupazione su base annua sembra legato a un aumento dell area di inattività, ossia a una ricerca meno intensa del lavoro da parte delle persone senza occupazione: il tasso di attività scende infatti al 71,9%, dal 72,6% del primo trimestre 217, con un calo di entrambe le componenti di genere (dall 8, al 79,4% per gli uomini e dal 65% al 64, per le donne). Il confronto con i livelli di dieci anni fa mostra invece una crescita del tasso (+1,7 punti), limitata per gli uomini (+1,1 punti) e significativa per le donne (+4,4 punti). I livelli di attività femminili sono cresciuti per i motivi già descritti nel commento delle dinamiche

occupazionali, ma il divario con quelli maschili rimane consistente (15,1 punti) e superiore alla media europea (11 punti). 8 75 78,3 Tasso di attività (15-64) per sesso - Lombardia Totale Maschi Femmine 8,2 79,4 7 65 6 55 72,6 71,9 69,2 65, 64,3 59,9 I livelli di disoccupazione giovanile (15-24 anni), i cui dati sono disponibili fino al quarto trimestre 217, evidenziano una significativa riduzione su base annua, con un tasso che passa dal 34,4% al 22,5%. L entità della diminuzione osservata è anche dovuta al fatto che il dato del quarto trimestre 216 ha rappresentato un picco della serie storica, in seguito al quale il tasso si è poi stabilizzato su valori di oltre dieci punti inferiori. Rimane comunque molto elevato il gap rispetto al periodo pre-crisi, quando il tasso era pari al 13,7%. La fascia di età tra i 15 e i 24 anni, tradizionalmente utilizzata per considerare la disoccupazione giovanile, non è più forse del tutto adatta per valutare le difficoltà dei giovani nell ingresso sul mercato del lavoro, che spesso avviene più tardi per via della crescente scolarizzazione. Per questo motivo riportiamo anche l andamento del tasso 15-34, garantendo così una maggiore solidità delle stime: la disoccupazione si conferma più elevata della media (tasso pari all 1 vs 6,7% medio regionale), ma risulta dimezzata rispetto alla fascia 15-24; la dinamica conferma il miglioramento su base annua, pur rimanendo su livelli molto elevati se paragonati al 28. 4 Tasso di disoccupazione giovanile - Lombardia 15-24 15-34 34,4 3 22,5 2 13,7 1 6,3 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 7 8 9 1 11 12 13 14 15 16 17 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati FdL-Istat Prosegue il percorso di progressivo assorbimento della Cassa Integrazione Guadagni: le ore autorizzate in Lombardia nel primo trimestre 218 sono 1,7 milioni, con una variazione del -21,4% su base annua. La flessione è particolarmente intensa per la componente in deroga, che risulta praticamente azzerata, ma anche la CIGO (4,6 milioni di ore) registra una contrazione significativa (-15,5%) dopo l incremento che si era verificato nell ultimo trimestre del 217. Più contenuta la riduzione della CIGS (-3,9%), che con 6 milioni di ore autorizzate rappresenta oltre la metà (56,5%) della Cassa Integrazione complessiva. 15,3 11,

Nonostante la forte contrazione degli ultimi anni, che ha ridotto le ore autorizzate a circa un decimo rispetto ai massimi di inizio 21, la CIG in Lombardia rimane ancora su livelli superiori a quelli precedenti alla crisi (+31,6% rispetto al primo trimestre 28). 12 Ore di CIG autorizzate (milioni) - Lombardia Ordinaria Straordinaria Deroga 1 8 6 4 2 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 8 9 1 11 12 13 14 15 16 17 18 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati INPS

Fonte dei dati: Istat - banca dati I.Stat (dati.istat.it) Inps - Osservatorio sulle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (www.inps.it/webidentity/banchedatistatistiche/menu/cig/main1.html) GLOSSARIO Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di occupazione Inattivi Tasso di occupazione Tasso di attività Tasso di disoccupazione Insieme delle persone occupate e delle persone in cerca di occupazione. Persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; hanno svolto almeno un ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi, oppure se durante l assenza continuano a percepire almeno il 5 della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi. Persone non occupate tra 15 e 74 anni che: hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista; oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista, qualora fosse possibile anticipare l inizio del lavoro. Persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione. Percentuale di popolazione occupata rispetto al totale della popolazione in età lavorativa (da 15 a 64 anni). Percentuale di popolazione appartenente alle forze di lavoro rispetto al totale della popolazione in età lavorativa (da 15 a 64 anni). Rapporto percentuale tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro.