Istituto Tecnico Agrario Statale Bernardo Brau - NUORO



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Istituto Tecnico Agrario Statale Bernardo Brau - NUORO Anno scolastico 2012/2013 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL ISTITUTO TECNICO AGRARIO B. BRAU CARTA DEI SERVIZI PATTO CORRESPONSABILITÀ 1

PREMESSA PRINCIPI FONDAMENTALI ART. 1 UGUAGLIANZA E IMPARZIALITÀ ART. 2 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE ART. 3 DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA ART. 4 DIRITTI E DOVERI DELLO STUDENTE ART. 5 PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA ART. 6 LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE ART. 7 REGOLARITÀ DEL SERVIZIO AREA DIDATTICA ART. 8 ORGANI COLLEGIALI: MODALITÀ DI ARTICOLAZIONE E COMPITI 1. RECUPERO, SPORTELLO E POTENZIAMENTO DIDATTICO. 2. ORIENTAMENTO 3. REGOLAMENTO VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE ART. 9 FUNZIONI E RESPONSABILITÀ DEL DIRETTORE DI LABORATORIO ART. 10 FUNZIONI E RESPONSABILITÀ DEL DIRETTORE RESPONSABILE DELL'AZIENDA CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA ART. 11 SICUREZZA DELLE PERSONE, DEI BENI E DELLE ATTREZZATURE DELL ISTITUTO VALUTAZIONE DEL SERVIZIO ART. 12 ART. 13 VALUTAZIONE DEL SERVIZIO INDICATORI DI QUALITÀ SERVIZI AMMINISTRATIVI ART. 14 SERVIZI AMMINISTRATIVI DISPOSIZIONI GENERALI, FUNZIONAMENTO E PROGRAMMAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI ART. 15 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI ART. 16 ELEZIONI DEGLI ORGANI DI DURATA ANNUALE ART. 17 CONVOCAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI ART. 18 - CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ART. 19 CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI. ART. 20 CONVOCAZIONE RUOLO E COMPETENZE DEL CONSIGLIO D ISTITUTO ART. 21 ELEZIONI DEL PRESIDENTE E DEL VICE-PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D ISTITUTO. ART. 22 CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D ISTITUTO. 2

ART. 23 VALIDITÀ DELLE SEDUTE E DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO D ISTITUTO ART. 24 PREROGATIVE DEL PRESIDENTE. ART. 25 ATTRIBUZIONI DEL VICE-PRESIDENTE. ART. 26 ATTRIBUZIONI DELLA GIUNTA ESECUTIVA ART. 27 RELAZIONE ANNUALE. ART. 28 PUBBLICITÀ DEGLI ATTI LE DOTAZIONI DELL ISTITUTO E IL LORO FUNZIONAMENTO ART. 29 DOTAZIONI DELL ISTITUTO ART. 30 FUNZIONAMENTO DELLA BIBLIOTECA, DEI LABORATORI E DELLE PALESTRE VIGILANZA SUGLI STUDENTI E DISCIPLINA ART. 31 - VIGILANZA SUGLI ALUNNI ART. 32 MANCANZE DISCIPLINARI; SANZIONI; ORGANI COMPETENTI AD IRROGARLE E RELATIVI PROCEDIMENTI ART. 33 IMPUGNAZIONI PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO ART. 34 PROCEDURA DEI RECLAMI ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO ART. 35 CONSULTAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI ART. 36 INTERVENTI DEL CONSIGLIO D ISTITUTO ART. 37 EFFICACIA DEL REGOLAMENTO E DELLA CARTA DEI SERVIZI ART. 38 TERMINI PER L ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO E DELLA CARTA DEI SERVIZI ALLEGATO : PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ 3

PREMESSA L'Istituto Tecnico Agrario Statale "Bernardo Brau" considera finalità generali del proprio operare pedagogico i principi di cui agli artt. 3 (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali..), 21 (Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero ), 33 (L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento ), e 34 (La scuola è aperta a tutti ) della Costituzione italiana. La seguente Carta dei Servizi fa propri i principi fondamentali di uguaglianza e imparzialità, accoglienza e integrazione, diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza, diritti e doveri dello studente, partecipazione, efficienza e trasparenza, libertà di insegnamento e aggiornamento del personale, regolarità del servizio e ne garantisce la concreta attuazione con le disposizioni dei successivi capitoli. PRINCIPI FONDAMENTALI ART. 1 UGUAGLIANZA E IMPARZIALITÀ La pari opportunità formativa verrà garantita attraverso l'adozione di: 1. criteri collegiali per l'assegnazione degli alunni alle classi che tengano conto ove possibile delle esigenze economiche e organizzative degli alunni e delle loro famiglie, ma anche della necessità pedagogica di favorire il massimo di socializzazione possibile tra sessi, di integrazione culturale fra studenti di religione, lingua, razza, ed etnie diverse; 2. iniziative didattiche curricolari funzionali alla conoscenza di storia e cultura dei Paesi di provenienza degli studenti non italiani; 3. soluzioni organizzative dell'orario delle lezioni in grado di contemperare le esigenze di studenti di religioni diverse da quella cattolica; 4. provvedimenti atti a garantire, compatibilmente con le possibilità finanziarie della scuola, l offerta formativa con borse di studio, la fornitura gratuita di strumenti e materiali didattici agli studenti di condizioni socio - economiche disagiate; 5. stipula di convenzioni con Aziende sanitarie ed enti locali allo scopo di garantire eventuale assistenza psicologica a soggetti in difficoltà, assistenza igienico-sanitaria ad alunni con handicap fisico, ausili pedagogici ad alunni con handicap sensoriale; 6. provvedimenti atti ad eliminare eventuali barriere architettoniche per alunni portatori di handicap fisico. 4

ART. 2 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE La scuola garantisce l'accoglienza degli alunni e dei genitori attraverso: 1. iniziative atte a far conoscere a tutti gli alunni nuovi iscritti, entro il primo mese dell'anno scolastico, strutture, forme organizzative, il Regolamento d'istituto e il Piano dell offerta formativa; 2. iniziative atte a verificare le abilità di base degli alunni nuovi iscritti per impostare una corretta programmazione annuale educativa e didattica; 3. l'organizzazione, entro il primo mese di lezioni, di un incontro tra genitori degli alunni nuovi iscritti e docenti dei consigli di classe per una prima reciproca conoscenza; 4. soluzioni organizzative e mezzi atti a garantire pari opportunità formative agli studenti lavoratori, agli stranieri, ai degenti negli ospedali, ai giovani presenti nelle istituzioni carcerarie (insegnanti di lingua madre, registrazione di lezioni, riproduzione del materiale didattico, garanzia di riservatezza, etc.); 5. iniziative di aggiornamento degli operatori, compatibilmente con le disponibilità di risorse finanziarie, sui temi relativi alle diverse problematiche della scuola; 6. la fornitura di una bacheca genitori e di una bacheca alunni, per favorire la circolazione delle notizie di comune interesse; 7. la consegna, a richiesta e dietro rimborso del costo di duplicazione, di copia del Piano dell offerta formativa e del Regolamento d Istituto o, in alternativa, l invio del documento mediante posta elettronica. ART. 3 DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA 1. L Istituto si impegna ad informare tempestivamente le famiglie su eventuali assenze ricorrenti e che potrebbero avere conseguenze negative sul profitto. Se la frequenza dovesse essere compromessa a causa di problemi personali e/o familiari, l'i.t.a. si impegna ad attivarsi per rimuovere ove è possibile tali problemi; 2. l'istituto si impegna a cercare la collaborazione con soggetti esterni (ASL, associazioni di volontari, èquipe socio-psico-pedagogiche ) per limitare la dispersione e l'abbandono scolastico; 3. l'istituto garantisce, nei confronti dei propri iscritti, forme di monitoraggio, specie nei primi mesi di attività, tendenti ad orientare, recuperare, integrare quanti incontrano difficoltà cognitive o di socializzazione e ad attivare conseguenti strategie didattiche mirate, a cura dei consigli di classe; 4. l istituto si impegna a prevenire e controllare l'evasione e la dispersione scolastica ed a garantire, in caso di eccedenza di domande, l adozione di criteri oggettivi nell'individuazione degli aventi diritto alla frequenza ART. 4 DIRITTI E DOVERI DELLO STUDENTE 1. Lo studente ha diritto ad essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 2. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Gli studenti sono coinvolti dai dirigenti scolastici e dai docenti, con le modalità previste dal regolamento di Istituto, in un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. 5

4. Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Gli studenti, nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull organizzazione della scuola, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante consultazione. 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 8. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del dirigente scolastico, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni un comportamento rispettoso delle regole della comunità scolastica. 9. Nell esercizio dei loro diritti e nell adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all art. 1. 10. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento d Istituto. 11. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 12. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. ART. 5 PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA l'istituto considera la trasparenza nei rapporti interni amministrativi e in quelli con l'utenza condizione fondamentale per favorire la partecipazione democratica alla gestione sociale della scuola., con modalità coerenti con i valori di cui all'art. 21 della Costituzione Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione ) Verranno pertanto garantiti: 1. una consultazione del personale docente, del personale A.T.A., di alunni e genitori con poteri di proposta, anche con specifiche assemblee di classe e di Istituto, sulla Carta dei Servizi, sul Regolamento di Istituto e sul Piano dell offerta formativa; 2. la pubblicazione nella bacheca generale di Istituto, ove verranno mantenuti affissi in via permanente, una copia del Regolamento di Istituto, della Carta dei servizi, del Piano dell offerta formativa, l'organigramma della Presidenza, l'elenco dei servizi igienici con l'indicazione del numero di servizi igienici per alunni portatori di handicap, le modalità di utilizzo degli spazi esterni, il piano di evacuazione in caso di calamità, gli atti del Consiglio d'istituto, del Collegio docenti, della giunta esecutiva, i servizi offerti alla scuola da soggetti esterni (iniziative sportive, teatrali e culturali in genere); 3. la pubblicazione nella bacheca generale di Istituto, ove verranno mantenuti affissi in via permanente, copia dell'organigramma e delle mansioni, gli ordini di servizio per i tempi di vigenza, le turnazioni, le attività di manutenzione, gli incarichi speciali (assistenza portatori di handicap, accompagnamento degli alunni dalle classi alla palestra e viceversa, servizi esterni alla scuola, etc.); 4. la pubblicazione nella bacheca generale di Istituto, ove verranno mantenuti affissi in via permanente, dell'organigramma dei coordinatori didattici, dei direttori di laboratorio, di biblioteca, dei responsabili 6

delle riviste e della palestra; l'elenco del personale docente con la materia insegnata, l'orario di servizio, quello delle lezioni; l'orario delle disponibilità. ART. 6 LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE 1. L'I.T.A. garantisce il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti come previsto dall art 33 della Costituzione- L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento - (3), e assicura la formazione dell'alunno facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo della sua personalità nel rispetto degli obiettivi formativi generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascuna disciplina, sempre nel rispetto della personalità dell'alunno; 2. l'i.t.a. si impegna a promuovere l'aggiornamento e la formazione di tutto il personale scolastico favorendo la partecipazione a corsi autogestiti o organizzati dalle strutture preposte o comunque accreditate. ART. 7 REGOLARITÀ DEL SERVIZI: In attuazione delle leggi 146/90 e 83/2000 sui servizi pubblici essenziali e le prestazioni indispensabili da assicurare, al fine di contemperare l esercizio del diritto di sciopero con la garanzia del diritto all istruzione e degli altri valori e diritti costituzionalmente tutelati, la scuola garantirà: a) una tempestiva informazione alle famiglie attraverso l'utilizzazione di diversi canali (albo dell'istituto, stampa locale, diario dello studente) sulla modalità e sui tempi dell'agitazione; b) attività, dirette e strumentali, riguardanti lo svolgimento degli scrutini e degli esami integrativi e di idoneità; c) attività, dirette e strumentali, riguardanti lo svolgimento degli esami di stato; d) vigilanza sui minori presenti in orario scolastico, nei casi in cui non sia possibile una adeguata sostituzione del servizio; e) vigilanza degli impianti e delle apparecchiature, laddove l interruzione del funzionamento comporti danni alle persone o alle apparecchiature stesse; f) raccolta, allontanamento e smaltimento dei rifiuti tossici, nocivi e radioattivi; g) gli adempimenti necessari per assicurare il pagamento degli stipendi, secondo modalità da definire in sede di contrattazione decentrata e comunque per il periodo di tempo strettamente necessario in base alla organizzazione delle singole istituzioni scolastiche. AREA DIDATTICA ART. 8 ORGANI COLLEGIALI: MODALITÀ DI ARTICOLAZIONE E COMPITI. 7 Il Collegio dei Docenti, quale responsabile della qualità delle attività educative, utilizzando i poteri di autorganizzazione, si articola in dipartimenti (area umanistica, area scientifico-sperimentale, area tecnicoprofessionale) e in commissioni di lavoro (opportunamente costituite secondo le esigenze). Dipartimenti e Commissioni verranno presieduti da un coordinatore incaricato con atto formale di nomina, del dirigente scolastico. Ogni laboratorio con le stesse modalità verrà affidato ad un Direttore.

L'azienda verrà affidata ad un direttore responsabile. La partecipazione alle riunioni di dipartimento è obbligatoria e rientra nell'orario di servizio. 2. Entro il primo mese di attività il Dirigente scolastico, acquisite le proposte dei responsabili di Dipartimento, di Commissione e dei direttori di laboratorio, predisporrà un calendario di massima delle attività, da sottoporre all approvazione degli organi competenti per materia e da affiggere all'albo dell'istituto 3. Funzione e responsabilità dei dipartimenti e delle commissioni: 3.1. contribuire all'elaborazione del Piano dell Offerta Formativa d'istituto; 3.2. elaborare sistemi di monitoraggio sui risultati dell'azione educativa; 3.3. individuare e predisporre interventi di sostegno, recupero e potenziamento didattico * 3.4. curare la programmazione scolastica ed extrascolastica annuale; 3.5. proporre al collegio progetti di sperimentazione metodologico-didattico e di orientamento ** 3.6. proporre criteri di valutazione omogenei e per l'intero Istituto su: 3.7. tutti i tipi di prove; 3.8. l'articolazione dei giudizi; 3.9. l'attribuzione dei voti; 3.10. decidere l'uso dei sussidi didattici e dei laboratori in collaborazione con i direttori e i coordinatori; 3.11. proporre le attività ed i progetti integrativi; 3.12. proporre criteri efficaci in grado di garantire una distribuzione delle ore di lezione nei vari giorni della settimana in funzione didattica; 3.13. proporre e organizzare viaggi d istruzione come da regolamento.*** 4. RECUPERO, SPORTELLO E POTENZIAMENTO DIDATTICO. 4.1 L Istituto si propone l obiettivo di promuovere il successo formativo per il maggior numero possibile di alunni, garantendo nel contempo un elevato livello della qualità dell istruzione. 4.2 Agli alunni in difficoltà, durante l anno, compatibilmente con le risorse disponibili, vengono offerti corsi di recupero e un servizio di sportello didattico. I corsi di recupero sono attivati su richiesta del Consiglio di classe. Il servizio di sportello, su richiesta individuale, è rivolto a chi abbia bisogno di un chiarimento in merito a un argomento di studio circoscritto. Il potenziamento è finalizzato all approfondimento di tematiche disciplinari in vista di particolari appuntamenti (Esame di stato, partecipazione a tornei e concorsi) al fine della valorizzazione delle eccellenze. La scuola destina una parte importante delle proprie risorse al recupero. 4.3 Per gli studenti che in sede di scrutinio del primo quadrimestre presentano insufficienze in una o più disci-pline, il consiglio di classe predispone interventi di recupero delle carenze rilevate. L organizzazione delle inizia-tive di recupero programmate dal consiglio di classe è portata a conoscenza delle famiglie degli studenti interessati. Ove le medesime non intendano avvalersi di tali iniziative devono darne alla scuola comunicazione formale. 4.4 Al termine di ciascun intervento di recupero realizzato nel corso dell anno scolastico, i docenti delle discipline interessate svolgono verifiche documentabili, cui lo studente ha l obbligo di sottoporsi, volte ad accertare l avvenuto superamento delle carenze riscontrate. 8

4.5 Per gli studenti che, in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, il consiglio di classe procede ad un valutazione della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero. In tale caso il consiglio di classe rinvia la formulazione del giudizio finale e provvede, sulla base degli specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero. 4.6 La scuola, subito dopo le operazioni di scrutinio finale, comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno studente dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali lo studente non abbia raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell anno scolastico. 4.7 Ove i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche previste. 4.8 Le iniziative di recupero, le relative verifiche e le valutazioni integrative finali hanno luogo entro la fine dell anno scolastico di riferimento. Le suddette operazioni si concluderanno, improrogabilmente, entro la data di inizio delle lezioni dell anno scolastico successivo. 4.9 Il consiglio di classe, alla luce dei risultati delle verifiche effettuate, delibera la integrazione dello scrutinio finale, espresso sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che, in caso di esito positivo, comporta l ammissione dello stesso alla frequenza della classe successiva. 5. ORIENTAMENTO L orientamento è rivolto, in entrata, alle classi terminali della scuola media di primo grado per promuovere la conoscenza dell Istituto; in uscita, alle classi quarte e quinte al fine di favorire una scelta consapevole, sia per il proseguimento degli studi, che per un eventuale inserimento nel mondo del lavoro a tal fine la scuola si propone di organizzare conferenze, incontri con esperti e rappresentanti del mondo universitario e delle professioni, visite guidate agli Atenei sardi, e di aderire ad iniziative di orientamento. 6. REGOLAMENTO VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE Premessa La scuola riconosce alle visite guidate e ai viaggi di istruzione, compresi quelli connessi con attività sportive, una precisa valenza formativa. Tutte le attività sopraindicate esigono una preventiva fase progettuale fin dall'inizio dell'anno scolastico; è dunque assolutamente necessario che il viaggio nasca dalla programmazione condivisa del Consiglio di classe, coerentemente con specifiche esigenze didattiche e in armonia con l impostazione didattico-educativa indicata dal Piano dell Offerta Formativa. 9

I viaggi di istruzione sono infatti riconosciuti come attività da computarsi fra i giorni di scuola a tutti gli effetti. a) Finalità e definizione delle iniziative Rientra tra le finalità dei viaggi e delle visite d istruzione dell Istituto : 1. la conoscenza del territorio, dei problemi relativi all ambiente nella sua valenza economica, naturalistica, culturale e del mondo agricolo nella sua specificità; 2. l integrazione dei saperi teorici con la loro applicazione pratica. 3. agli studenti è offerta la possibilità di partecipare ad un viaggio d istruzione almeno una volta durante la loro carriera scolastica, preferibilmente nel triennio conclusivo, Tutte le tipologie sono contenute nella normativa di riferimento; nel Regolamento si conviene che esse vengano così sinteticamente indicate: b) Viaggi d istruzione Tali iniziative comportano uno o più pernottamenti fuori sede. Visite guidate: si effettuano nell'arco di una giornata o frazioni di essa; non comportano alcun pernottamento fuori sede. Viaggi connessi con attività sportive: si tratta di viaggi finalizzati a garantire agli allievi esperienze differenziate di vita ed attività sportive. Vi rientrano sia quelle finalizzate alla conoscenza di specialità sportive tipicizzate sia le attività genericamente intese come sport alternativi, quali le escursioni, i campeggi, le settimane bianche o verdi, i campi scuola. Possono comportare uno o più pernottamenti. c) Condizioni per lo svolgimento dei viaggi di istruzione e visite guidate 1. Il viaggio d istruzione è prioritariamente proposto alle classi terminali che assicurano la partecipazione del gruppo classe. 2. Gli alunni che non partecipano svolgono attività didattica, anche tramite inserimento in altra classe: tale attività è comunicata preventivamente. 3. Nel caso si ravvisi la necessità di integrare il numero dei partecipanti con alunni provenienti da diverse classi, la scelta sarà effettuata dai consigli di classe tra gli alunni che hanno evidenziato correttezza nel comportamento, profitto scolastico positivo, interesse e partecipazione al dialogo educativo. 4. Le visite guidate potranno essere svolte in qualsiasi periodo dell anno scolastico. 5. I viaggi di istruzione non dovranno essere effettuati dopo il mese di aprile. 6. E opportuno, ove possibile, che l ultimo giorno del viaggio di istruzione coincida con il sabato o giornata prefestiva. 7. Il programma del viaggio o della visita deve prevedere un equilibrato rapporto fra tempi di percorrenza e tempi di soggiorno, evitando di dedicare al percorso una parte eccessiva del periodo programmato. 8. Specifici e motivati progetti in deroga a quanto previsto nei commi precedenti, sono valutati dal CI. d) Docenti accompagnatori 1. Gli accompagnatori, nel numero previsto dal successivo comma, sono individuati dal dirigente scolastico fra i docenti che dichiarano la propria disponibilità ad accompagnare appartenenti alla classe che effettua il viaggio o, comunque, fra i docenti che hanno diretta conoscenza della classe. 2. Per ogni gruppo di 15 studenti o frazione dovrà essere individuato un docente accompagnatore. 3. In presenza di studenti diversamente abili, il numero dei docenti sarà incrementato di una unità fino ad u massimo di tre studenti diversamente abili. 4. Durante ogni viaggio è prevista la presenza di un docente con funzione di referente e responsabile dell organizzazione. 5. Di norma deve essere assicurato l avvicendamento, negli anni, fra gli accompagnatori, in modo da escludere che uno stesso docente partecipi a più viaggi di istruzione in modo continuato. 6. Per particolari motivazioni,vagliate dal dirigente scolastico può essere consentita la partecipazione ai viaggi d istruzione e visite guidate del personale ATA, purché sia in ogni caso garantito il servizio regolare all interno della scuola, non vi siano oneri di alcun genere e non vengano affidati a detto personale compiti primari di vigilanza sugli allievi. 10

7. Per particolari motivazioni può essere consentita la partecipazione di genitori degli allievi o di un loro delegato, purché non vi siano oneri per la scuola e non vengano loro affidati compiti di vigilanza generale degli allievi. Essi sono tenuti a partecipare alle attività previste dal programma. 8. Il dirigente scolastico può aggregare ai docenti accompagnatori altro insegnante, anche di classi diverse da quelle interessate al viaggio d istruzione, di accertate competenze specifiche. 9. I docenti accompagnatori redigono il programma dettagliato del viaggio o visita fissato dal Consiglio di classe, concordandolo fra loro secondo la modulistica e nei termini previsti, curano il regolare svolgimento, anche attuando le necessarie modifiche dello stesso e, ove necessario, tengono rapporti telefonici con la famiglia dello studente. La relazione sull attuazione del viaggio dovrà essere presentata al primo Collegio dei Docenti. e) Comportamenti dello studente 1. Lo studente, per l intera durata del viaggio, è tenuto a mantenere un comportamento corretto e rispettoso delle persone e delle cose, coerentemente con le finalità educativo-formative dell istituzione scolastica. Al fine di garantire l altrui e propria incolumità, è tenuto ad osservare scrupolosamente le regole del vivere civile, in particolare il rispetto degli orari e del programma previsto. E severamente vietato detenere bevande alcoliche, anche da parte di allievi maggiorenni, o sostanze psicotiche e farne uso. 2. E d obbligo: a) in albergo muoversi in modo ordinato, evitando ogni rumore che possa ledere il diritto all altrui tranquillità. Eventuali danni materiali procurati durante il soggiorno saranno addebitati agli studenti assegnatari della camera; b) non allontanarsi dall albergo su iniziativa personale sia di giorno che di notte; c) durante la visita alla città il gruppo deve mantenersi unito e attenersi alle indicazioni degli accompagnatori; d) la responsabilità degli allievi è personale: pertanto qualunque comportamento difforme determina l applicazione di provvedimenti disciplinari, graduabili in base alla gravità della eventuale mancanza commessa; e) nei casi più gravi, d intesa fra i docenti accompagnatori e il Dirigente Scolastico, può essere prevista l immediata interruzione del viaggio con onere finanziario a carico degli allievi responsabili; f) la dichiarazione da parte della famiglia di specifiche situazioni relative allo stato di salute dello studente. f) Modalità organizzative delle attività 1. All'inizio dell'anno scolastico i Consigli di Classe devono provvedere all'individuazione degli itinerari e del programma di viaggio compatibili con il percorso formativo. 2. La proposta del viaggio, redatta dal Consiglio di Classe, prima dell approvazione da parte del Consiglio d Istituto, sarà presentata al Collegio Docenti, per la verifica degli aspetti didattici e organizzativi in coerenza con il Piano dell'offerta Formativa. g) Costi 1. I Consigli di classe, nel programmare viaggi e visite, valuteranno attentamente il rapporto costi-benefici, tenendo presenti le esigenze delle famiglie per quanto riguarda i costi. 2. Le famiglie saranno informate prima della adesione del costo massimo del viaggio di istruzione. 3. Contestualmente all atto della adesione al viaggio di istruzione, che consiste nella sottoscrizione da parte di un familiare della comunicazione organizzativa predisposta dalla scuola, è richiesto il versamento di una somma fino al 50% della quota di partecipazione. 4. In caso di successiva rinuncia documentata al viaggio, dietro richiesta di rimborso da parte della famiglia, potrà essere predisposto rimborso dell importo versato, fatta eccezione per i costi sostenuti e le eventuali penalità attribuite dalla agenzia organizzatrice. 5. Le gratuità, di regola, saranno utilizzate per coprire i costi derivanti dall accompagnamento dei docenti. 11

ART. 9 FUNZIONI E RESPONSABILITÀ DEL DIRETTORE DI LABORATORIO 1. Supportare il personale tecnico amministrativo nell'organizzazione dell'inventario dei materiali e delle attrezzature del reparto; 2. fissare le procedure per un corretto, efficace e pieno utilizzo del laboratorio; 3. coordinare il personale ATA assegnato al reparto e garantire un efficiente e razionale utilizzazione; 4. rispondere amministrativamente delle attrezzature del laboratorio; 5. proporre al Dirigente scolastico, sentiti gli operatori del reparto, progetti di manutenzione e recupero, aggiornamento e integrazione delle attrezzature; 6. relazionare all'ufficio di Presidenza e al Consiglio d'istituto sulle attività svolte. ART. 10 FUNZIONI E RESPONSABILITÀ DEL DIRETTORE RESPONSABILE DELL'AZIENDA 1. organizzare l'inventario dei materiali e delle attrezzature presenti; 2. fissare le procedure per un corretto, efficace e pieno utilizzo e predisporre con gli insegnanti interessati un adeguato piano aziendale; 3. coordinare il personale ATA assegnato all'azienda e garantire una efficiente e razionale utilizzazione; 4. rispondere amministrativamente delle attrezzature dell'azienda; 5. proporre al Dirigente scolastico, sentiti gli operatori del reparto, progetti di manutenzione e recupero, aggiornamento e integrazione delle attrezzature. 6. relazionare al dirigente scolastico al Consiglio d Istituto sulle attività svolte. 12

CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA ART. 11 SICUREZZA DELLE PERSONE, DEI BENI E DELLE ATTREZZATURE DELL ISTITUTO L'Istituto garantisce : 1. la sicurezza degli alunni all'interno del complesso scolastico con adeguate forme di vigilanza dei dipendenti; 2. la custodia dei beni sia dell'amministrazione che degli altri soggetti presenti nell'istituto; 3. l igiene dei servizi durante la giornata lavorativa oltre che a fine attività giornaliera; 4. l affissione in ogni classe adibita a lezione curricolare di un albo contenente superficie, cubatura, numero allievi, arredi; 5. l affissione in palestra di un albo contenente superficie, cubatura, dotazione attrezzature, utilizzo distinto per attività curricolari, attività extracurricolari, attività sportive rivolte ad esterni; 6. l affissione in ogni sala riunione di un albo contenente: dimensione, cubatura, numero massimo di posti a sedere, sussidi audiovisivi disponibili, media delle ore settimanali di utilizzazione distinta per attività curricolare ed extracurricolare; 7. l affissione nella biblioteca di un albo contenente: superficie, cubatura, dotazione libri e riviste, orario settimanale di apertura, modalità di consultazione e prestito; 8. l affissione nei locali di servizio, per fotocopie, stampa, di un albo contenente istruzioni sulle modalità d'uso delle attrezzature e dei locali; ART. 12 VALUTAZIONE DEL SERVIZIO LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO 1. La scuola, che si propone l'obiettivo del miglioramento continuo e progressivo del servizio scolastico attraverso il monitoraggio dei principali parametri qualitativi, si impegna ad aderire a tutte le rilevazioni sugli apprendimenti della popolazione studentesca e sulla qualità dei servizi offerti all utenza. 2. Ove le risorse finanziarie lo consentano potranno essere rilevati: a) grado di soddisfacimento delle aspettative dell'utenza sul piano didattico e amministrativo; b) efficacia delle attività di recupero e sostegno; c) efficacia delle iniziative sull'orientamento scolastico e lavorativo; d) livello di soddisfacimento della domanda di aggiornamento e riqualificazione professionale degli operatori; e) tasso di utilizzazione di impianti, attrezzature, laboratori, biblioteche; f) efficacia della programmazione generale e di classe e capacità di adattamento in itinere alle eventuali nuove esigenze didattico-formative; g) capacità di utilizzazione piena delle risorse finanziarie (fondo incentivazione, fondi statali su progetti specifici, fondi europei); h) capacità di progettare attività, in sintonia con i bisogni degli utenti e in coerenza con il POF, attingendo a fondi europei, statali regionali, locali, privati; i) efficienza della rete informativa (tempestività nella divulgazione delle informazioni, sulla distribuzione delle circolari, nell'offerta di attività extrascolastiche da parte di soggetti esterni); Tale monitoraggio dovrà essere svolto a cadenza biennale. 13

ART. 13 INDICATORI DI QUALITÀ Gli elementi per la valutazione del servizio, da realizzarsi a cadenza biennale, riguarderanno i contesti, le strutture, i processi, gli organismi ed alcuni aspetti dell'attività docente. 3. I dipartimenti e/o le commissioni di lavoro, dopo l'approvazione della presente Carta, potranno elaborare anche con l'aiuto di soggetti esterni alla scuola, questionari sul gradimento dei servizi organizzativi, amministrativi e didattici, da sottoporre all'approvazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio d'istituto prima della somministrazione. Le domande dei questionari, diversi secondo i destinatari, prevederanno risposte graduate e possibilità di specifiche proposte. Destinatari del questionario sono: personale docente e ATA della scuola, studenti, genitori. 4. I dipartimenti e le commissioni di lavoro potranno elaborare inoltre, dopo l'approvazione della Carta dei Servizi, specifici indicatori di qualità relativi al contesto, e alle modalità di realizzazione ed ai risultati del processo di insegnamento apprendimento da sottoporre al Collegio dei Docenti e al Consiglio d'istituto per l'approvazione e l'adozione. 5. La valutazione del contesto, potrà essere effettuata tra con l ausilio ed il supporto di soggetti esterni, attraverso l'elaborazione di indicatori in grado di analizzare il bacino di utenza della scuola, i livelli di evasione scolastica, i tempi di percorrenza, l'efficienza dei servizi di collegamento urbano ed extraurbano. a) La valutazione delle strutture riguarderà in particolare: lo stato di manutenzione dell edificio e degli arredi; l esistenza di adeguate soluzioni architettoniche per disabili (ascensore, servizi igienici, attrezzature di palestra e di aule speciali, soluzioni per l accesso e la partecipazione piena alle attività di laboratorio); lo stato di manutenzione degli spazi esterni (cortile, giardino serra etc.); lo stato di efficienza di piani di evacuazione in caso di calamità naturali o di incendio; la consistenza ed efficienza dei laboratori, della palestra e delle relative attrezzature sportive, delle biblioteche; consistenza e funzionalità dei servizi igienici. b) La valutazione dei processi riguarderà: i livelli di consistenza della dispersione scolastica; la regolarità del ciclo di studi, le ripetenze e gli abbandoni, il funzionamento degli organismi di programmazione (dipartimenti, commissioni di lavoro, collegio dei docenti, consiglio d'istituto, giunta esecutiva, assemblee studentesche (di classe, di sezione, di Istituto), assemblee dei genitori. c) La valutazione dell'attività didattica e della sua efficacia spetta al Collegio dei Docenti La valutazione dei risultati da assicurare nel medio periodo riguarderà l'analisi del rapporto fra studenti in entrata e studenti in uscita a fine ciclo, i risultati medi di profitto in uscita, il proseguimento degli studi universitari, la collocazione sul mercato del lavoro in rapporto agli studi effettuati. 14

PARTE QUARTA I servizi amministrativi ART. 14 SERVIZI AMMINISTRATIVI L'Istituto garantisce celerità, trasparenza, efficacia ed efficienza dei servizi scolastici secondo la contestualità delle successive disposizioni: 1. l'orario di ricevimento per l'utenza, salvo particolari esigenze nel periodo delle iscrizioni, viene fissato 15 dalle 11.00 alle 13.30 per complessive 15 ore settimanali; 2. durante l'anno scolastico i certificati verranno rilasciati, previa domanda scritta contenente i dati anagrafici, la classe frequentata, nonché l'uso a cui il certificato è destinato: entro tre giorni lavorativi dalla data di presentazione della domanda per certificati di iscrizione e frequenza; entro cinque giorni lavorativi dalla data di presentazione della domanda per certificazioni con votazioni o giudizi, purché gli interessati siano in regola con i pagamenti delle tasse governative, se trattasi di certificati di diploma; a vista se trattasi di diplomi originali, sempre che siano pervenuti in tempo utile gli stampati dell'istituto Poligrafico dello Stato e purché gli interessati siano in regola con il pagamento delle tasse governative; 3. il personale amministrativo è tenuto ad evadere le pratiche entro 10 giorni dal loro affidamento salvo che i termini non siano indicati nella richiesta proveniente dall esterno o siano definiti per legge; 4. copia fotostatica delle pagelle saranno consegnate dal docente coordinatore didattico della classe durante i primi colloqui dopo le operazioni di scrutinio; 5. prima dell'orario di apertura il pubblico potrà essere ricevuta solo per appuntamento, dopo l'orario di chiusura sarà servito solo il pubblico presente; 6. l'orario di ricevimento della Presidenza verrà affisso all'albo della scuola. La presidenza riceve, inoltre, dietro prenotazione anche telefonica; 7. l'operatore che risponde al telefono è tenuto a comunicare la denominazione dell'istituto. L'utente è tenuto a dichiarare le generalità e la natura dell'informazione richiesta. La telefonata sarà smistata all'ufficio competente e abilitato, ove l'operatore dichiarerà le proprie generalità, la qualifica rivestita e fornirà le informazioni richieste; 8. il Responsabile Amministrativo garantirà la formazione di distinte raccolte, parallele a quelle degli originali, dei seguenti provvedimenti per la pubblica consultazione : testo aggiornato della carta dei servizi, del POF, del Regolamento d'istituto; copia delle deliberazioni dei consigli d'istituto; copia delle deliberazioni della giunta esecutiva; copia dei verbali delle assemblee del personale A.T.A.; il rilascio dei certificati di servizio per il personale docente e A.T.A. avverrà entro sette giorni lavorativi dalla data della richiesta.

PARTE QUINTA Disposizioni generali, funzionamento e programmazione degli Organi Collegiali. ART. 15 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI 1. Ciascuno degli Organi Collegiali, programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti da cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte e pareri. 2. Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie. ART. 16 ELEZIONI DEGLI ORGANI DI DURATA ANNUALE. 1. Le elezioni, per gli Organi Collegiali di durata annuale hanno luogo possibilmente, nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell anno scolastico, fatte salve eventuali diverse disposizioni ministeriali. ART. 17 CONVOCAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI 1. La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso (di regola non inferiore ai 5 giorni) rispetto alla data delle riunioni. 2. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell Organo Collegiale e mediante affissione all Albo di Istituto. La lettera e l avviso di convocazione devono indicare l ordine del giorno, fissato d intesa fra il Presidente e il Dirigente Scolastico. 3. Di ogni seduta dell Organo Collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal Segretario e dal Presidente, steso su apposito registro a pagine numerate. ART. 18 - CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE. Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente scolastico nell ambito della programmazione dell attività scolastica annuale dell Istituto e ogni qual volta si presenti la necessità, o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri. ART. 19 CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI. Il Collegio dei docenti è convocato secondo le modalità di cui all art. 7 del D.Lgv 16 aprile 1994, n. 297.- TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE VIGENTI IN MATERIA DI ISTRUZIONE, RELATIVE ALLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO ART. 20 CONVOCAZIONE RUOLO E COMPETENZE DEL CONSIGLIO D ISTITUTO. La prima convocazione del Consiglio è disposta dal Dirigente scolastico entro il 35º giorno delle elezioni. 16

ART. 21 ELEZIONI DEL PRESIDENTE E DEL VICE-PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D ISTITUTO. 1. Nella prima seduta, il Consiglio, è presieduto dal Dirigente scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. A parità di voti è eletto il più anziano di età. 2. Il Consiglio elegge anche un Vice-Presidente, da votarsi tra i membri genitori componenti il Consiglio stesso secondo le stesse modalità previste per l elezione del Presidente. ART. 22 CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D ISTITUTO. Le convocazioni obbligatorie del Consiglio d Istituto avverranno ogni due mesi salvo restando la possibilità di convocazioni straordinarie decise, dal Presidente, o richieste da almeno due delle componenti del Consiglio stesso, o dalla Giunta. I richiedenti hanno il diritto di chiedere l inserimento all ordine del giorno di uno o più argomenti. L Organo deve essere convocato entro dieci giorni dalla richiesta. ART. 23 VALIDITÀ DELLE SEDUTE E DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO D ISTITUTO. La validità delle sedute si ha con la presenza della metà più uno dei componenti in carica. Le deliberazioni del Consiglio d Istituto sono adottate a maggioranza assoluta dei voti espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente. La votazione è segreta solo quando si riferisce a persone fisiche. Le astensioni non sono computabili tra i voti validi. ART. 24 PREROGATIVE DEL PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio d Istituto ha libero accesso nei locali della scuola durante il normale orario di servizio, ha diritto di disporre di un proprio ufficio, dei servizi di segreteria, e tutte le informazioni concernenti le materie di competenza del Consiglio e la relativa documentazione. ART. 25 ATTRIBUZIONI DEL VICE-PRESIDENTE. Il Vice-Presidente sostituisce nelle sue funzioni il Presidente in caso di assenza o di impedimento. ART. 26 ATTRIBUZIONI DELLA GIUNTA ESECUTIVA. La Giunta esecutiva, 1. svolge compiti preparatori ed esecutivi nei riguardi del consiglio d istituto; 2. cura la preparazione degli atti da proporre all approvazione del consiglio; è tenuta ad eseguire le determinazioni che sono adottate dal consiglio. 17

ART. 27 RELAZIONE ANNUALE. 1. L attività finanziaria dell Istituto si svolge sulla base del programma annuale predisposto dal dirigente scolastico e proposto dalla Giunta esecutiva con apposita relazione e con il parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori dei conti. Il programma è adottato dal Consiglio d istituto anche nel caso di mancata acquisizione del parere del collegio dei revisori. Nella relazione sono illustrati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse in coerenza con le previsioni del piano dell offerta formativa. 2. Il conto consuntivo, è predisposto dal direttore dei servizi generali ed amministrativi ed è sottoposto dal dirigente all esame del Collegio dei revisori dei conti, unitamente ad una dettagliata relazione che illustra l andamento della gestione dell istituzione scolastica e i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi programmati. Il Conto, corredato della relazione del collegio dei revisori dei conti, è sottoposto all approvazione del Consiglio di istituto. ART. 28 PUBBLICITÀ DEGLI ATTI. 1. La pubblicità degli atti del Consiglio d Istituto disciplinata dall art. 43 del D.Lgv 16 aprile 1994, n. 297.-, deve avvenire mediante affissione in apposito albo d Istituto, della copia integrale, sottoscritta e autenticata dal Segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. L affissione all albo avviene entro il termine massimo di 8 giorni dalla relativa seduta del Consiglio. 2. La copia delle deliberazioni deve rimanere esposta per almeno 10 giorni. Gli atti scritti sono depositati nella Segreteria dell Istituto a disposizione della comunità scolastica. 18

PARTE SESTA Le dotazioni dell istituto e il loro funzionamento ART. 29 DOTAZIONI DELL ISTITUTO E LORO FUNZIONAMENTO L Istituto dispone di: 1. Auditorium 2. Laboratorio di Chimica 3. Laboratorio di Biologia 4. Laboratorio multimediale linguistico 5. Aula M@rte 6. Impianti sportivi ART. 30 FUNZIONAMENTO DELLA BIBLIOTECA, DEI LABORATORI E DELLE PALESTRE. 1. Il funzionamento della biblioteca è disciplinato da criteri generali stabiliti dal Consiglio d Istituto, sentito il Collegio dei docenti, in modo da assicurare: a) l accesso alla biblioteca da parte dei docenti, dei genitori e degli studenti (nei limiti del possibile) anche nelle ore pomeridiane; b) accesso al prestito o alla consultazione; c) la partecipazione, in via consultiva, degli studenti alla scelta delle dotazioni librarie da acquistare. 2. Il funzionamento dei gabinetti scientifici e dei laboratori è regolato dal Consiglio d Istituto in modo da facilitarne l uso da parte degli studenti, possibilmente anche in ore pomeridiane, per studi e ricerche, con la presenza di un docente. 3. È consentita la fruizione dei laboratori per l esecuzione di analisi semplici (vino, olio, analisi dei terreni e dell acqua) senza oneri per l Istituto. Le modalità di accesso saranno stabilite con determinazione del Dirigente. 4. Il funzionamento della palestra è disciplinato dal Consiglio d Istituto in modo da assicurare la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della Scuola e, nei casi di necessità, ad altre Scuole. 5. Il Dirigente scolastico, in relazione alle richieste per utilizzo della palestra, dell aula magna, da parte di enti pubblici e privati, associazioni culturali o ricreative del volontariato rilascerà, informando comunque l Amministrazione Provinciale, le autorizzazioni necessarie all uso temporaneo e gratuito?con spese effettive a carico dei richiedenti, prescindendo da preventivi nulla-osta da parte degli organi e uffici dell Amministrazione medesima. 6. Il Dirigente scolastico chiederà, preventivamente, ai responsabili degli enti o associazioni interessati, adeguate e documentate garanzie assicurative ai fini della salvaguardia e della tutela del patrimonio scolastico e del personale impiegato esonerando l Amministrazione Provinciale e l Amministrazione Scolastica da ogni e qualsiasi responsabilità. 19

PARTE SETTIMA Vigilanza sugli studenti e disciplina ART. 31 - VIGILANZA SUGLI ALUNNI. Per la vigilanza sugli alunni durante l ingresso e la permanenza nella Scuola nonché durante l uscita dalla medesima valgono le norme seguenti: a) gli alunni entrano nella scuola nei 5 minuti che precedono l inizio delle lezioni; pertanto il personale docente dovrà trovarsi in aula almeno 5 minuti prima dell orario in cui è possibile l accesso degli alunni; b) gli alunni in ritardo giustificato rispetto all orario di cui sopra sono ammessi in classe con decisione del Dirigente scolastico o dei suoi collaboratori; c) qualora gli alunni presentino richiesta per lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, il Dirigente scolastico ne valuterà i motivi informandone i genitori, ove possibile, preventivamente, salvo che l uscita prima del termine delle lezioni non avvenga a richiesta dei medesimi; d) la presenza degli alunni è obbligatoria oltre che alle lezioni a tutte le altre attività (ricerche culturali, lavori di gruppo, visite istruttive, etc.), che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici; e) per le assenze causate da malattie è necessario esibire il certificato medico quando esse si protraggono per oltre cinque giorni; f) l'assenza si giustifica il giorno del rientro. In caso di mancata giustificazione il primo giorno l'alunno sarà ammesso in classe con riserva, il secondo giorno sarà segnalato alla segreteria che provvederà ad avvisare le famiglie che al terzo giorno non sarà ammesso in classe; g) durante l intervallo delle lezioni, che dura 10 minuti, il personale docente di turno, vigila sul comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose; h) al termine delle lezioni, l uscita degli alunni, avviene con la vigilanza del personale docente di turno; i) le assenze sono giustificate, nel corrente anno scolastico direttamente dall'insegnante della prima ora e, in casi particolari, dal dirigente scolastico e dai suoi collaboratori. j) Entrate in ritardo: dopo i primi cinque minuti di lezione, si potrà essere ammessi in classe solo dalla seconda ora; fermo restando che tale ora sarà conteggiata tra le assenze, l'insegnante comunque, a sua discrezione, può consentire l'accesso in aula; uscite in anticipo: possono essere autorizzate dal Dirigente e dai suoi collaboratori di norma per non più di 3 volte a quadrimestre. 20