BOZZA NON CORRETTA 1/6 MISSIONE IN LOMBARDIA. 8 febbraio 2011 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA. La seduta inizia alle 16.

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MISSIONE IN LOMBARDIA 1/6 8 febbraio 2011 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle 16.32 PRESIDENTE. Buonasera. Vi avverto che dell audizione che sta per iniziare sarà redatto un resoconto stenografico, che sarà pubblicato on line. Se lei ritiene che una parte del suo contributo debba rimanere segreta, ci può avvisare e proseguiremo l audizione in via riservata. Lei è il delegato del comune di Desio. Ci spieghi la sua qualifica. In particolare, lei ha ricevuto l incarico dal comune di Desio di redigere una perizia: l invito a illustrarcela brevemente. Le chiedo, inoltre, se può lasciarcene una copia. GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. Posso lasciare la copia prodotta al termine del lavoro. Tutto è nato dalla nota vicenda della cava di Via Molinara. Poiché gli esecutori di tale scavo abusivo avevano superato i confini del primo lotto, quello di proprietà Cannarozzo, e avevano invaso il terreno adiacente, che è di proprietà di un mio cliente, il mio cliente mi ha incaricato di svolgere una prima perizia per valutare l accaduto. Dopodiché, il comune di Desio è venuto a conoscenza che io avevo già approfondito la situazione e mi ha affidato l incarico di effettuare lo stesso lavoro sul terreno adiacente. Mi hanno dato gli strumenti che erano stati depositati in tribunale durante la causa svolta contro gli esecutori materiali dello scavo e ho potuto, quindi, accedere alle analisi e a tutto il lavoro svolto dagli esperti nominati dal tribunale. Il lavoro è stato svolto con notevole perizia da parte dei tecnici incaricati, i geologi e poi l ARPA, che ha svolto alcuni esami per valutare la contaminazione dei materiali gettati per i riempimenti dello scavo. Da quegli elementi, sommati all esperienza che avevo compiuto nel terreno, oltre che ai rumor che noi che operiamo sul territorio abbiamo già sentito da anni, per la verità, sono arrivato a compiere questa perizia, nella quale, su richiesta dell amministrazione, esprimo un giudizio

2/6 sulla situazione ed effettuo anche una stima economica del costo per la bonifica integrale dell area, ossia per ripristinare il sito come da caratteristiche precedenti. Dopo un paio di incontri e dopo aver sentito anche l avvocato del comuni e l assessore competente, che all epoca era Vitale, abbiamo redatto questa perizia e siamo arrivati alla conclusione che, per effettuare una stima reale della contaminazione, occorrerebbe svolgere altre analisi, che però comporterebbero spese notevolissime. In ogni caso, la spesa per il ripristino dei luoghi, con l eliminazione totale del rischio che la contaminazione possa giungere anche alla falda, il vero rischio che abbiamo intravisto, supera i 2.800.000 euro. PRESIDENTE. Do la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti e formulare osservazioni. DANIELA MAZZUCONI. Quali sono le dimensioni dell area e dell interrato? Nelle audizioni precedenti abbiamo scoperto che l area era già stata oggetto di interramento di rifiuti precedentemente, se non ho capito male, rifiuti che vi erano stati tombati. Sopra di essi è avvenuto lo sversamento di nuovi rifiuti. Abbiamo capito bene? Abbiamo ricevuto notizie diverse su questa questione. Le chiedo poi di darci alcune indicazioni sull entità del fenomeno, come la superficie dell area e la quantità dei rifiuti interrati. Adesso concretamente dovrebbero essere le proprietà a occuparsi della bonifica. GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. Ho consigliato personalmente al comune di Desio che sia il proprietario a bonificare l area, perché la spesa della bonifica supera di almeno sei volte il valore reale dell area, se fosse vergine, il che non è più. Non c è alcuna convenienza da parte dell amministrazione di intervenire per diventare proprietaria dell area, nella maniera più assoluta. Se poi il proprietario ha la disponibilità economica o no è un altro ragionamento, in cui non voglio neanche entrare. Di fatto alla collettività non conviene assolutamente. GIANPIERO DE TONI. Nei 2.800.000 del costo per la bonifica lei ha tenuto conto anche della cifra di 1.500.000 del depuratore denunciata dalla provincia, che vuole costituirsi parte civile?

3/6 GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. No, perché è un altro argomento, sul quale avrei alcune considerazioni, che però non svolgo. Personalmente ho effettuato il primo sopralluogo sull area non è polemica, però qualcuno dovrebbe darmi una risposta in merito nel marzo 2008 su incarico del mio cliente e ho trovato una determinata situazione, che ho fotografato e periziato. Dopodiché, ci siamo recati ai Carabinieri a notificare il fatto. Passano quindici giorni e intanto si continua a scavare; c era persino una jeep che allontanava chi si avvicinava. Per scattare le fotografie sono andato di notte, perché di giorno non ci si poteva recare sul posto. Sono andato di persona e poi ho depositato la perizia. Passando i giorni e continuando a scavare, il danno da 60.000 passa a 200.000 euro e poi si compie il blitz per arrestare gli autori materiali. A che ora viene effettuato questo blitz? Alle 12.15. Da che mondo è mondo, in edilizia a mezzogiorno si interrompe il lavoro e si va a mangiare. Perché effettuare il blitz alle 12.15? Questa è la prima questione su cui qualcuno dovrebbe darmi una risposta. La seconda è la seguente: il mio cliente aveva subìto un danno di 80.000, diventato dopo due settimane di 200.000 euro. Chi tirerà fuori il delta di 120.000 euro? DANIELA MAZZUCONI. Le pongo una domanda che ho già posto prima, ottenendo dal convenuto risposte evasive: l ufficio tecnico del comune di Desio e la Polizia municipale del comune non hanno visto nulla di quello che succedeva, non sapevano nulla? È questo il problema. Viene effettuato il blitz, ma a posteriori. Se si porto un sacco di immondizia, può passare inosservato, ma se si portano, come ci hanno riferito, centinaia di camion di materiale di risulta e di demolizione, non si compie un operazione che non vede nessuno. GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. Secondo le mie informazioni, l operazione è durata due anni. Si è già data la risposta da sola. DANIELA MAZZUCONI. La mia domanda, infatti, era retorica rispetto ai convenuti precedenti, ma era mirata a capire come sia possibile, perché le dimensioni non sono modeste. GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. Si tratta di due interventi distinti. Per quelli sul terreno di proprietà del mio cliente parliamo di una buca delle dimensioni di circa

4/6 9.000 metri cubi, mentre per l area dove è stato compiuto un intervento molto più pesante, secondo la mia stima, siamo a 90.000 metri cubi, ma potrebbero essere una volta e mezzo in più. In base all esito delle indagini condotte da un geologo incaricato dal tribunale, tutta l area è stata scavata a una profondità minima di 6 metri ed esiste un motivo geologico: a Desio, per la conformazione degli strati orizzontali esistenti, a 6 metri comincia quello che viene chiamato ceppo, una roccia semidura oltre la quale scavare diventa difficile. Nonostante ciò, in alcuni punti sono state scavate buche anche di 12 metri di profondità ed è da presumere che, se in alcuni posti si scende di più, è perché si deve nascondere qualcosa che non deve essere ritrovato. DANIELA MAZZUCONI. Sono stati effettuati carotaggi? GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. Ho chiesto se ci sono, ma non risultano agli atti. Le prove eseguite da ARPA si fermano a 3,5 metri di profondità. Fino a tale profondità abbiamo traccia di contaminati blandi, senza rischio immediato per la collettività dal punto di vista della salute pubblica. DANIELA MAZZUCONI. La prima falda a che profondità si trova? GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. La prima falda è a 30 metri, ma quella potabile è a 90, quindi siamo ben lontani. Al comune di Desio suggerisco comunque, in attesa che qualcuno decida chi deve effettuare la bonifica, di piazzare alcuni piezometri per valutare la qualità dell acqua e per tenerla costantemente sotto controllo e, se del caso, di intervenire d urgenza. Qualcuno dovrà tirare fuori un paio di milioni piuttosto che compromettere tutti i punti che attingono l acqua a sud di Desio, partendo da Lissone e dall ultimo pozzo di Desio. DANIELA MAZZUCONI. Il rischio è che non inquinino in zona, ma che l acqua di lavaggio inquini ciò che c è più a valle? GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. La falda scorre da nord a sud, a una profondità piuttosto costante.

5/6 DANIELA MAZZUCONI. Che cosa c è più a valle rispetto alla località Molinara? GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. C è ancora una lingua di territorio che appartiene a Desio. Poi comincia il comune di Lissone e, ancora più a sud, comincia Monza. DANIELA MAZZUCONI. Non voglio che lei esprima un giudizio, ma sicuramente il comune di Desio ha quantomeno una culpa in vigilando. GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. Sì, perché a me risulta anche che più volte alcuni membri della polizia, le cosiddette guardie ecologiche volontarie, si fossero avvicinati ai soggetti che stavano svolgendo gli scavi e anche che non ho prove certe, se non dialoghi con gli operatori del settore, che erano tutti strabiliati sul fatto che la questione non fosse notata chi scavava esibiva permessi per costruire un gasdotto oppure il famoso albergo, che non si può dire di chi sia. DANIELA MAZZUCONI. Che cos è l albergo che non si può menzionare? GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. Deve nascere un albergo più a nord dell area che non è stata espropriata dalla Pedemontana, a 300 metri di distanza. DANIELA MAZZUCONI. Lì passa la Pedemontana? GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. Passa appena più a nord. Quel terreno, infatti, secondo il primo piano di esproprio da parte della Pedemontana, avrebbe dovuto essere espropriato. Non appena saputo che sarebbe costato alla Pedemontana, però, è stato escluso e, quindi, tale area misteriosamente non verrà più espropriata. Ognuno cura i propri interessi. Un altra volta ancora, a fronte della richiesta di spiegazioni sul perché stavano scavando, tali soggetti esibito il permesso per realizzare una cava di prestito per l interramento di viale Lombardia, il tratto da Monza a Cinisello.

6/6 Non voglio criticare chi va a compiere questi controlli, però pongo una domanda: l interramento di una strada presume che si scavi e che ci sia un esubero di materiale. Come si fa a realizzare una cava di prestito? Si preleva il materiale per effettuare un interramento? È evidente che non si va a effettuare un interramento, perché è un esubero, eppure tutti abboccano, oppure sono addestrati per abboccare e l operazione prosegue. DANIELA MAZZUCONI. Se ci lascia la sua relazione, sarà molto utile per la Commissione. GIUSEPPE FARINA, Responsabile perizia sulla bonifica comune di Desio. Posso lasciarle sia quella che ho redatto per il mio cliente privato, sia quella che ho stilato per il comune di Desio. PRESIDENTE. La ringraziamo per il suo contributo. Dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle 16.45.