TEATRO ORIONE Via Tortona n.7 Roma 24 marzo 2009 ore 9.00 17,00 GIORNATA SEMINARIALE Il Tavolo di Lavoro dei Centri di Mediazione Familiare: realtà a confronto 9.00 - Saluto del Presidente del Municipio Roma IX Susana Fantino 9.15 Alessandra Sacchi Assessore alle Politiche Sociali Municipio IX 9.30 Laura Marsilio Assessore alla Scuola. alla Famiglia ed all Infanzia 9.45 Claudio Cecchini Assessore Provincia di Roma 10.00 - Ferraresi Direttore ASL RMC D9 10.15 - Adriana Santangelo Dirigente U.O.S.E.C.S. Municipio Roma IX Chairman: Alessandra Pecorella Responsabile del Centro Famiglie Villa Lais - Mediatrice Familiare 10.30 - G. Bartolini Mediatrice Familiare Centro Arcobaleno Le linee guida sulla Mediazione Familiare 11.00 - Coffee Break Municipio Roma IX U.O.S.E.C.S. Centro Famiglie Villa Lais 11.30 - Tavola rotonda: Le linee guida sulla Mediazione Familiare e la Legge 54 del 2006 Presidente Tribunale Ordinario Sezione Famiglia- Presidente Tribunale per i Minorenni- Presidente Ordine Forense Roma - A. Argirò Mediatrice Familiare Centro di Consulenza e Mediazione Familiare Civitavecchia e Centro di mediazione Familiare ASLRMB D1- P. Lantieri Mediatrice Familiare Centro Famiglie Villa Lais A. Rizzo Consulente Legale Centro Famiglie Villa Lais Discussant: Giuseppina Menicucci Referente Area Mediazione Familiare - Centro Tutela Relazioni Familiari della Provincia di Roma 12.30 - Marisa Malagoli Togliatti * Anna Lubrano Lavadera** *Direttore del Centro per la Tutela della Persona del minore dell Università di Roma La Sapienza **Mediatore Familiare del Centro Famiglie Stella Polare Università La Sapienza di Roma La ricerca: Affido condiviso e condivisione della genitorialità: cambiamenti nella prassi di giudici ed esperti del Tribunale Ordinario di Roma 13.00 - Interventi e discussione 13.30 Brunch 14.30 Ripresa dei lavori Chairman: Francesca Trova Responsabile Centro Famiglie Stella Polare -Mediatrice familiare. 14.30 Ritagrazia Ardone* Claudia Chiarolanza** * Docente Università Sapienza - di Roma Responsabile della Sezione di Mediazione Familiare **Docente a contratto Teoria e tecniche Mediazione Università Sapienza di Roma La ricerca: La rappresentazione della mediazione familiare negli operatori psicosociali 15.00 Tavola Rotonda : La nuova legge : Norme per la tutela dei minori e la diffusione della cultura della mediazione familiare" Consiglieri regionali che hanno proposto il nuovo testo di legge Franco Alvaro Garante per l infanzia e l adolescenza della Regione Lazio. M. Lucardi Presidente SIMeF e Centro Mediazione Familiare G.F. Montesano M. Grazioli Responsabile e consulente legale Centro Tutela Relazioni Familiari - Provincia Roma- L. Ottaviani Mediatrice familiare Centro per la Famiglia Ponte di Nona Discussant: Marina Latini Mediatrice Familiare Centro Famiglie Villa Lais- ASL RMC D6 16.00 Interventi e discussione INGRESSO GRATUITO Per informazioni rivolgersi alla Segreteria del Centro Famiglie Villa Lais 06 7802615
Nel 2003 si è costituito spontaneamente un tavolo di lavoro tra i diversi Centri pubblici e/o convenzionati di Mediazione Familiare, attivi sul territorio del Comune di Roma e Provincia, al fine di promuovere la Cultura della mediazione nei diversi ambiti, creare occasioni di scambio sulle modalità di lavoro degli operatori, individuare le migliori prassi nell interesse dei cittadini che affrontano il problema della gestione della conflittualità conseguente l evento separativo. Dal confronto fra i mediatori e alla luce anche della recente modifica introdotta con la legge 54/06 sull affidamento condiviso è emersa l esigenza di condividere l esperienza acquisita in questi anni nella pratica della Mediazione Familiare attraverso la stesura di Linee Guida e l apertura di un confronto con la Magistratura per individuare modalità di lavoro condivise al fine di una sempre più proficua collaborazione. L art. 155 sexies recita infatti Qualora ne ravvisi l opportunità, il giudice, sentite le parti e ottenuto il loro consenso, può rinviare l adozione dei provvedimenti di cui all art.155, per consentire che i coniugi, avvalendosi di esperti, tentino una mediazione per raggiungere un accordo, con particolare riferimento alla tutela dell interesse morale e materiale dei figli LINEE GUIDA SULLA MEDIAZIONE FAMILIARE La Mediazione Familiare è un percorso rivolto alle coppie- di fatto o coniugatein via di separazione, separate o divorziate per promuovere e sostenere la genitorialità favorendo la ripresa del dialogo e la ricerca di accordi condivisi.la mediazione svolge un ruolo centrale nella sensibilizzazione di tutti i protagonisti del processo di separazione e divorzio al fine di limitare situazioni distruttive che si possono ripercuotere sugli adulti ed i loro figli. Essa si propone di offrire un intervento finalizzato a riaprire o facilitare il dialogo fra genitori perché possano giungere ad elaborare in prima persona accordi di separazione soddisfacenti per se stessi e per i loro figli, con l aiuto di un terzo neutrale, il mediatore familiare. La Mediazione Familiare intende promuovere e diffondere una diversa cultura della separazione; prevede modalità di composizione dei conflitti, alternative, ma integrate, rispetto alla procedura giudiziaria, perseguendo il comune obiettivo dell esclusivo interesse dei figli minori, ovvero della promozione del loro benessere. Gli obiettivi della Mediazione Familiare sono pertanto Favorire la riapertura dei canali comunicativi tra i genitori per portare avanti un progetto educativo condiviso per una comune responsabilità genitoriale Favorire la continuità dei legami genitoriali Favorire l assunzione di responsabilità congiunta nelle decisioni da prendere verso i figli, valorizzando la competenza e l esercizio unitario della genitorialità in un clima di responsabilità comune Stabilire un equilibrio tra doveri/diritti dei genitori verso i figli.
I prerequisiti della Mediazione Familiare sono: partecipazione dei genitori non obbligatoria ma sempre volontaria e consapevole; Autodeterminazione : gli accordi e le decisioni vengono presi dalla coppia genitoriale. E quindi indispensabile la presenza congiunta dei due genitori Le caratteristiche della Mediazione Familiare sono Acquisizione di competenze: la coppia genitoriale sperimenta la possibilità di negoziare e condividere degli accordi ed acquisisce un metodo da utilizzare nel tempo La Mediazione Familiare è un percorso limitato nel tempo ( da otto a dodici sedute circa) La Mediazione Familiare presuppone la possibilità di creare un clima di fiducia, permettendo di mantenere un rispetto reciproco fra i genitori per il raggiungimento di accordi condivisi Non possono accedere alla Mediazione Familiare: le situazioni in cui vi siano stati episodi di grave violenza o maltrattamento le situazioni in cui vi siano denunce penali in atto perseguibili di ufficio le situazioni in cui vi siano stati episodi di abuso nei confronti dei figli le situazioni in cui vi siano la presenza dfi patologie e/o dipendenze in uno o in entrambi i genitori, che inficino l esercizio della capacità genitoriale e la possibilità di instaurare relazioni interpersonali le situazioni in cui è stata disposta o è in corso una Consulenza Tecnica di Ufficio. Il Mediatore Familiare è un esperto con una specifica formazione professionale che prevede lo svolgimento, dopo la laurea in discipline psico-sociali-giuridiche, di un percorso formativo di almeno 240 ore( Carta Europea Formazione Mediatori) che comprende aspetti teorico-pratici. La formazione comporta necessariamente una introduzione alla pratica, realizzata attraverso la partecipazione a percorsi di mediazione familiare, con tirocinio e supervisione. Il Mediatore Familiare è imparziale nei suoi rapporti con la coppia genitoriale e garantisce la riservatezza rispetto al contenuto ed all esito del percorso. Il Mediatore, nello stesso procedimento o in procedimenti tra i genitori non può svolgere la funzione di consulente tecnico di ufficio, di consulente di parte, di legale di fiducia. L intervento di Mediazione Familiare non può essere svolto da chi, in precedenti occasioni, abbia esercitato la funzione di operatore socio-sanitario o sia stato consulente di uno o di entrambi i genitori. Il Mediatore illustra ai genitori la specificità del percorso di Mediazione Familiare, differenziandolo da quello legale. Durante il percorso il Mediatore può concordare con i genitori, l opportunità di non intraprender iniziative giudiziali e/o stragiudiziali
l uno contro l altro. I genitori, con i rispettivi legali, valuteranno l opportunità e la praticabilità di una tregua legale. Fatta eccezione per i casi previsti dal codice di procedura penale in materia di segreto professionale, il Mediatore Familiare deve attenersi al più assoluto segreto quanto allo svolgimento e al contenuto dei colloqui di MF e agli accordi eventualmente conseguiti. Pertanto il Mediatore Familiare non potrà rendere testimonianza in sede giudiziale Gli accordi raggiunti in MF possono essere comunicati al Magistrato solo dai genitori interessati. L invio in mediazione da parte del magistrato in applicazione della Legge 54/06 Il Magistrato ed il Mediatore Familiare si adoperano affinché, nella vicenda separativa,i genitori addivengano ad una regolamentazione dei rapporti che possa risultare la più soddisfacente per sé e per i figli e che consenta ai padri ed alle madri di esercitare pienamente la responsabilità genitoriale così come recitato dal primo comma dell Art. 155 L.54/06 il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione ed istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale Il Magistrato così come recitato dal secondo comma Art. 155 L54/06: per realizzare la finalità indicata dal primo comma, il giudice che pronuncia la separazione adotta i provvedimenti relativi alla prole con esclusivo riferimento all interesse morale e materiale di essa. Valuta prioritariamente la possibilità che i figli minori restino affidati ad entrambi i genitori, fissando altresì la misura ed il modo in cui ciascuno di essi deve contribuire al mantenimento, alla cura, all istruzione ed all educazione dei figli. Prende atto, se non contrari all interresse dei figli, degli accordi intervenuti fra i genitori: Adotta ogni altro provvedimento relativo alla prole Il Mediatore, insieme ai genitori, valuta la la possibilità di intraprendere un percorso di mediazione familiare. Sostiene,inoltre, la genitorialità, supporta i genitori affinché individuino efficaci e durature modalità di comunicazione, accompagna i genitori nella definizione di accordi condivisi per favorire il mantenimento delle responsabilità genitoriali di entrambi anche dopo la separazione. La volontarietà della mediazione Il Magistrato così come recitato dall Art. 155 sexies qualora ne ravvisi l opportunità, il giudice, sentite le parti e ottenuto il loro consenso, può rinviare l adozione dei provvedimenti di cui all art.155 per consentire che i coniugi, avvalendosi di esperti, tentino una mediazione per raggiungere un accordo, con particolare riferimento alla tutela dell interesse morale e materiale dei figli Il Mediatore riceve l incarico esclusivamente dai genitori. L accesso alla mediazione familiare da parte dei genitori è sempre volontario. L invio da parte dei magistrati è subordinato al consenso delle parti e non può essere oggetto di provvedimenti o decreti a carattere obbligatorio.
Il Tribunale, nel rispetto dei principi sopraindicati, garantisce a tutti una corretta informazione sulla Mediazione Familiare, informazione che potrà essere fornita anche attraverso materiale informativo. I genitori possono scegliere liberamente a quale Servizio di Mediazione rivolgersi. Il Servizio di Mediazionene nel rispetto della propria organizzazione fissa in tempi brevi un primo colloquio, a seguito del quale, insieme si genitori, valuta la possibilità di intraprendere un percorso di Mediazione Familiare Nel caso in cui l invito sia a cura del Magistrato, il Mediatore nelle prime sedute valuta la mediabilità della coppia e valuta se l invito da parte della Magistratura possa essere trasformato in richiesta volontaria, lavorando sulla motivazione dei genitori che presuppone una reale adesione all intraprendere un percorso di mediazione familiare. Concluso il percorso di mediazione, l'intesa finale tra le parti può dar luogo a un accordo scritto o verbale. L'eventuale formalizzazione degli accordi, se richiesta dalle parti, è demandata a un legale di fiducia.