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Controlli preliminari elaborazione CFER/CLPI ISTRUZIONI OPERATIVE Y0409 1 di 13

Seconda di copertina SIAC Informatica s.r.l. via Interporto Centro Ingrosso 23 33170 Pordenone - Friuli Venezia Giulia - Italia telefono: 0434 57 29 22 fax: 0434 57 02 85 commerciale@siacinformaticasrl.com siacinformatica@legalmail.it www.siacinformatica.eu 2 di 13

Sommario IMPOSTAZIONI CFER... 4 1. IMPOSTAZIONE CAUSALI IVA: ESCLUSIONE E NATURA... 4 1.1. Inclusione o meno nel dichiarativo... 4 1.2. Indicazione della natura IVA... 5 2. VERIFICA DATI OBBLIGATORI ANAGRAFICHE CLIENTI/FORNITORI... 6 2.1. Patch per flag identificazione anagrafico... 6 2.2. Indicazione del codice ISO Stato per anagrafici esteri... 7 2.3. Controllo P.IVA, Codice Fiscale, indirizzo, cap e provincia... 8 2.4. Tipo Doc per fornitori Intracee di Servizi... 9 3. GESTIONI PARTICOLARI... 10 3.1. Bolle Doganali... 10 3.1.1. Gestione casistiche... 10 3.2. Documenti Riepilogativi... 11 3.2.1. Indicazione del dettaglio... 11 3.2.2. Comunicazione riepilogativa... 12 IMPOSTAZIONI CLPI... 13 1. IMPOSTAZIONI CAUSALI IVA... 13 3 di 13

Impostazioni CFER 1. Impostazione causali IVA: esclusione e natura L elenco delle causali iva utilizzate in un determinato periodo è ottenibile dal menù di servizio della contabilità, in Manutenzioni/Manutenzioni codici IVA filtrando le date d interrogazione. 1.1. Inclusione o meno nel dichiarativo Le linee guida fornite dall Agenzia delle Entrate indicano: - Fatture in Reverse Charge. Rif. Circolare 1/E del 7 febbraio 2017, paragrafo d) Dati relativi alle operazioni soggette a inversione contabile. Ai fini della trasmissione della comunicazione, i dati di tali fatture devono essere riportati una sola volta nella specifica sezione dei documenti ricevuti, valorizzando l elemento Natura con il codice N6 e compilando sia il campo imposta che il campo aliquota. Le stesse indicazioni valgono per le fatture relative ad operazioni interne soggette all inversione contabile. I dati relativi a tali fatture integrate con l IVA e quindi registrate sia tra le fatture emesse che tra quelle di acquisto devono, quindi, essere riportati una sola volta nella specifica sezione dei documenti ricevuti - Fatture elettroniche, emesse o ricevute transitate attraverso lo SDI possono non essere comunicate. L esonero è conseguenza dell obbligo di invio delle fatture elettroniche attraverso il Sistema di Interscambio ai sensi dell articolo 1 della legge n.244/2007. Per cui i dati delle predette fatture vengono automaticamente acquisiti dall Agenzia delle Entrate al momento del passaggio delle stesse attraverso il Sistema di Interscambio. (nella Circolare 1/E del 7 febbraio 2017, paragrafo b), si fa riferimento all esonero della PA nel comunicare le fatture ricevute in quanto passate attraverso lo SDI) - Fatture Split Payment. Rif. Circolare n. 27/E del 07 novembre 2017 per cui viene ampliata l applicazione di Fatture Split Payment d.l. n.50/2017. Questo tipo di fatture non passando per il sistema SDI devono essere comunicate attraverso il dichiarativo CFER. - Fatture a zero. Secondo le ultime modifiche al programma di controllo rilasciato dall Agenzia delle Entrate Controlli DTF 2017, le fatture con importo, imponibile ed imposta a zero ed indicazione della natura iva passano il controllo e quindi possono essere comunicate. Il programma al momento segnala la presenza di tali fatture per permettere all utente un controllo, ma non blocca l elaborazione. Nella maschera di manutenzione codici iva, la colonna d interesse è in CFER : S per includere, N per escludere. 4 di 13

E fortemente consigliato un confronto con il proprio consulente per vagliare l elenco delle causali da esclude o meno. 1.2. Indicazione della natura IVA Di seguito viene ripotata la tabella fornita dall Agenzia delle Entrate per la determinazione della Natura delle proprie causali iva. Tipologia dell operazione Escluse ai sensi dell articolo 15 del D.P.R. n.633/1972 Non soggette Non imponibili Esenti Regime del margine/iva non esposta in fattura Inversione contabile/reverse charge Modalità speciali di determinazione/assolvimento dell IVA Natura N1 escluse ex art.15 N2 non soggette N3 non imponibile N4 esente N5 regime del margine/iva non esposta in fattura N6 inversione contabile (reverse charge) N7 IVA assolta in altro stato UE La natura va indicata nella colonna natura operazione CFER sempre nella maschera di manutenzione causali iva. N.B. ECCEZIONE Per le causali di Indetraibilità, la tipologia natura da indicare è X. Tale impostazione è solo per l operatività interna del programma, nel dichiarativo gli Indetraibili vengono gestiti come Imponibili IVA. E fortemente consigliato un confronto con il proprio consulente per vagliare l elenco delle tipologie Natura per le singole causali iva. 5 di 13

2. Verifica dati obbligatori anagrafiche clienti/fornitori Dal menù di servizio della contabilità in Manutenzione/Manutenzione Anagrafiche è possibile verificare in blocco i dati obbligatori alla dichiarazione filtrando il periodo d interesse. I dati necessari all elaborazione sono: Flag di riconoscimento tipologia anagrafico elenco CTOI/CFER (con i valori AI, AE, PI, PE, N) Codice ISO CEE dello Stato (se vuoto viene considerato di default IT) P.IVA, se Azienda Italia Codice Fiscale, se Privato Italia P.IVA o Doc.Fisc. o Identificativo Estero in base al tipo anagrafico Per anagrafici Italia: indirizzo, provincia e cap 2.1. Patch per flag identificazione anagrafico In fondo alla maschera di Manutenzione Anagrafiche è stato aggiunto il tasto Patch flag Anagrafiche per CFER Scegliere SI. Al messaggio successivo scegliere nuovamente SI per azzerare le impostazioni effettuate precedentemente oppure NO per elaborare solo quelle vuote o impostate a N. 6 di 13

Al termine è possibile agire manualmente sulla griglia della manutenzione per indicare a N solo quelle da escludere in comunicazione CFER (schede carburante) 2.2. Indicazione del codice ISO Stato per anagrafici esteri La maschera di manutenzione Anagrafiche permette la modifica diretta dei dati all interno dell anagrafica stessa. Per questo motivo si consiglia di prestare molta attenzione alle modifiche e/o cancellazioni in questa maschera perché sono definitive nel momento in cui si passa alla riga sottostante. Il programma identifica come Italia il campo compilato con IT o vuoto. Per le altre indicazioni di stato, selezionare dalla tendina la scelta desiderata. Nel caso in cui nell elenco non sia presente lo Stato d interesse, compilare la tabella Codici ISO Stati presente sempre nel menù di servizio della Contabilità in Tabelle Generiche/Codici Iso Stati 7 di 13

2.3. Controllo P.IVA, Codice Fiscale, indirizzo, cap e provincia Utilizzando il tasto Controllo Anagrafiche per CFER si viene dirottati sulla griglia della Lista Anagrafiche. Sono presenti nella vista di Default le colonne indicanti errato_cf ed errato_piva con S. Il test segnala la non correttezza: P.IVA per le Aziende Italia Codice Fiscale per i Privati Italia Non c è alcun controllo sull identificativo fiscale estero Sono stati aggiunti in griglia i campi relativi all indirizzo, località, cap e provincia. In questo modo l operatore può verificare dove non sono compilati o errati. Se l elenco è molto lungo è possibile esportare la griglia in Excel per poterla stampare. Rientrare nella manutenzione anagrafiche, o direttamente in gestione anagrafiche dal programma di contabilità, per correggere i dati segnalati. Il controllo Codici Fiscali <-->Cognome e Nome permette la verifica della compatibilità tra quanto indicato nella pagina 2 dell anagrafico ed il codice fiscale. 8 di 13

2.4. Tipo Doc per fornitori Intracee di Servizi Da comunicazione dell Agenzia delle Entrate del 5 luglio 17 con la circolare 87/E si chiarisce al punto 7) l indicazione del tipo documento per le fatture d acquisto beni e servizi intracomunitari per cui: Nel caso in cui lo stesso documento fattura presenti dati riferiti sia a cessioni di beni e prestazioni di servizi, l elemento informativo Tipo Documento va valorizzato utilizzando un criterio di prevalenza legato all importo delle cessioni e delle prestazioni. Pertanto, se il valore delle cessioni di beni è maggiore di quello delle prestazioni di servizi, si valorizzerà l elemento informativo col valore TD10 Fattura per l acquisto intracomunitario beni e viceversa. Il programma di default imposta tale valore a TD10. Nel caso in cui le fatture siano solo di prestazioni di servizi (o di importo predominante) sarà l operatore a dare indicazione diversa all interno della griglia di gestione della comunicazione o impostando tale scelta direttamente nell anagrafica del fornitore. In anagrafica nella pagina Fornitore, etichetta C1 - categoria compilare nella sezione flag per CFER il campo flag acquisto beni/servizi intra a TD11 e salvare le modifiche. In questo modo il programma nel passaggio dati nel modello di gestione dichiarativo, modifica in automatico il tipo documento da TD10 in TD11. 9 di 13

3. Gestioni particolari 3.1. Bolle Doganali Da comunicazione dell Agenzia delle Entrate del 5 luglio 17 con la circolare 87/E viene specificato al punto 4) che per le bollette doganali: i campi Identificativo Paese e Identificativo Fiscale del cedente/prestatore sono obbligatori dalla registrazione devono risultare la data della fattura o bolletta, il numero progressivo ad essa attribuito, la ditta, denominazione o ragione sociale del cedente del bene o prestatore del servizio, ovvero il nome e cognome se non si tratta di imprese, società o enti, nonché l ammontare imponibile e l ammontare dell imposta distinti secondo aliquota. Con la nuova Faq Spesometro Fatture e Corrispettivi pubblicata il 26 gennaio 2018, l Agenzia delle Entrate conferma la possibilità di fruire della semplificazione di poter indicare per il cedente/prestatore extracomunitario i campi Identificativo Paese con la stringa OO e Identificativo Fiscale con la sequenza di undici 9 nel caso in cui questi non fossero in possesso del dichiarante (come già attuato solo per l anno 2017 con la Risoluzione n.87/e del 5 luglio 2017). 3.1.1. Gestione casistiche CASO 1 CFER 1 BOLLA DOG SOLO DAZI INDICARE DOGANA DI IN TESTATA DOC. 2 FATTURA F.ESTERO ENTRA TUTTA 3 FATTURA SPEDIZIONIERE ENTRA TUTTA CASO 2 CFER 1 BOLLA DOG: INDICARE IN PAG. FORNIT.BOLLA DOGANALE : - FATTURA F.ESTERO - DETTAGLIO F.ESTERO - DAZI - DOGANA DI 2 PRIMANOTA F.ESTERO NON ENTRA 3 FATTURA SPEDIZIONIERE ENTRA TUTTA 10 di 13

CASO 3 CFER 1 BOLLA DOG: - FATTURA F.ESTERO - DAZI INDICARE: - DETTAGLIO F.ESTERO - DOGANA DI 2 FATTURA F.ESTERO NON ENTRA FORZARE ESCLUSIONE 3 FATTURA SPEDIZIONIERE ENTRA TUTTA E fortemente consigliato un confronto con il proprio consulente per vagliare i dati da comunicare viste le diverse gestioni di registrazione della bolletta doganale. 3.2. Documenti Riepilogativi 3.2.1. Indicazione del dettaglio Per le fatture attive e passive di importo inferiore a 300,00 per le quali è stato registrato un unico documento riepilogativo, possono essere comunicati i dati relativi ad ogni singola fattura. Per questo occorre apportare alle registrazioni già fatte (o per quelle che verranno fatte in futuro) delle modifiche indicando il dettaglio delle singola fatture. In pagina Cointestatari/Bolle Doganali/Fornit.Bolla Doganale indicare il dettaglio di iva, anagrafico, imponibile, aliquota, imposta, partita, data documento e numero documento In fondo alla pagina sono visualizzati i totali per imponibile ed imposta per agevolare la quadratura delle registrazioni nel dettaglio con il totale documento. 11 di 13

In pagina CTOI/CFER/Azienda infragruppo indicare S nel campo documento riepilogativo/bolle doganali (CTOI/CFER). In elaborazione della dichiarazione si dovrà spuntare l opzione gestisce documenti riepilogativi/bolle doganali per includere nell elaborazione anche questi documenti. Tale flag non è memorizzabile, quindi sarà compito dell operatore ricordarsi di spuntare l opzione ad ogni elaborazione. 3.2.2. Comunicazione riepilogativa Tale opzione è gestita manualmente dall operatore. Le strada da seguire sono 2 in base alla mole di dati da gestire. A. Si consiglia di escludere l anagrafico generico dalla comunicazione. Dopo il passaggio dati in definitivo, aggiungere in pagina Dettagli Fatture il fornitore generico con il relativo dettaglio di tutte le fatture. Non devono essere compilati i dati anagrafici, ma indispensabile è l indicazione del tipo documento in TD12. 12 di 13

B. Indicare nell anagrafico generico la partita iva della propria ditta o di uno dei fornitori riepilogati.. Dopo il passaggio dati in definitivo, selezionare il fornitore, cancellare tutti i dati anagrafici (tranne la ragione sociale generica) e modificare manualmente il tipo documento in TD12 (come da immagine esempio precedente). Impostazioni CLPI 1. Impostazioni causali IVA L elenco delle causali iva utilizzate in un determinato periodo è ottenibile dal menù di servizio della contabilità, in Manutenzioni/Manutenzioni codici IVA filtrando le date d interrogazione. Nella maschera di manutenzione codici iva, la colonna d interesse è escluso da CPLI : N per includere, S per escludere. Si riporta il link per le istruzioni per la compilazione rilasciate dall Agenzia delle Entrate: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/normativa+e+prassi/provvedimenti/2018/marzo+20 18+Provvedimenti/Provvedimento+21032018+Iva+periodica/Modello_IVA+periodica.pdf E fortemente consigliato un confronto con il proprio consulente per vagliare l elenco delle causali da esclude o meno. 13 di 13