NOTA OPERATIVA GORES : indicazioni per la sorveglianza e gestione nel territorio regionale di eventuali casi sospetti di malattia da Virus Ebola (MVE) collegati con l epidemia in Africa Occidentale L epidemia in corso è la più estesa epidemia da virus Ebola della storia, la prima a coinvolgere l Africa occidentale. I Paesi attualmente interessati sono Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone. Il 26 agosto è stato segnalato ad OMS un ulteriore focolaio di Virus Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, che appare non correlato con l epidemia in atto negli altri stati africani. In data 8 agosto 2014 l OMS ha dichiarato l epidemia di ebola dell Africa occidentale emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale ed in conformità al Regolamento Sanitario Internazionale ha emanato raccomandazioni temporanee per la gestione dell evento. L impegno dell Organizzazione Mondiale della Sanità e dei diversi partner si è rafforzato per impedire la diffusione del virus, oltre che per assistere le popolazioni colpite, anche per mezzo della distribuzione di cibo e altri generi di prima necessità per ridurre al minimo i movimenti della popolazione nelle zone poste in quarantena. Allo stato attuale è altamente improbabile, ma non impossibile, che persone infettate da virus Ebola in Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone possano giungere in Italia e sviluppare sintomi dopo il proprio arrivo (incubazione: 2-21 giorni). Considerata l eccezionalità dell epidemia, l alto tasso di letalità sino ad ora riscontrato, la oggettiva possibilità che l epidemia nei Paesi interessati possa protrarsi per molti mesi ancora, si chiede a tutti gli operatori sanitari di porre la massima attenzione al susseguirsi degli avvenimenti, anche attraverso la consultazione dei siti nazionali ed internazionali: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_3_4.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=avvisi &tipo=eventiepidemici. http://www.who.int/csr/disease/ebola/en/ http://www.ecdc.europa.eu/en/pages/home.aspx Nell allegato (all.1) si riportano alcune informazioni di base relative alla malattia ed alla epidemia in corso. Il Ministero della Salute nella circolare del 13 agosto 2014 indica, tra l altro, la necessità di indagare i potenziali fattori di rischio di infezione e le modalità di recenti viaggi nelle aree affette di soggetti che manifestino i seguenti sintomi, soprattutto ad insorgenza improvvisa, entro 21 giorni dalla visita nelle zone colpite: febbre, mal di testa, mal di gola, diarrea profusa e vomito (una caratteristica rilevante dell attuale focolaio), malessere generale. La stessa circolare definisce il caso sospetto indicando che: Febbre emorragica virale deve essere sospettata in soggetti con febbre [>38 C] o storia di febbre nelle ultime 24 ore, che hanno visitato una zona affetta da MVE entro 21 giorni Oppure che hanno curato o sono entrati in contatto con i fluidi corporei o campioni clinici di un soggetto (o di un animale), vivo o morto, malato o fortemente sospettato di avere la febbre emorragica virale.
In base ai contenuti delle Circolari del Ministero della Salute sino ad oggi pervenute (si allegano ad ogni buon conto la circolare 16.10.2006 Febbri emorragiche virali: raccomandazioni ed indicazioni di trasporto e la Circolare del 13 agosto 2014 segnalazione e gestione di eventuali casi sospetti di malattia da virus Ebola(MVE) (all. 2 e 3) e degli esiti delle riunioni tecniche del Gruppo Operativo Regionale per le Emergenze Sanitarie (GORES) del 20 agosto e del 28 agosto 2014, di seguito si riportano prime indicazioni, finalizzate a dare concreta operatività ed omogeneità di approccio in tutto il territorio regionale, relativamente alla sorveglianza, segnalazione e gestione di eventuali casi sospetti di Malattia da Virus Ebola (MVE) e dei possibili contatti. 1. Nella evenienza di un caso sospetto in ingresso tramite porto o aeroporto, si ritiene che le procedure in atto, in collaborazione tra Ufficio di Sanità Marittima Aeroportuale e di Frontiera del Ministero della Salute sede di Ancona (USMAF) e SSR, siano adeguate per la corretta successiva gestione. Tali procedure prevedono: a. per le navi provenienti, in origine, dalle aree dell Africa interessate dalla epidemia in atto, è già sospesa la cosiddetta libera pratica sanitaria via radio e, di conseguenza, è previsto obbligatoriamente il controllo sanitario diretto a bordo da parte dell USMAF prima dello sbarco (il porto di Ancona non è comunque un approdo ordinario di linee merci o passeggeri provenienti dalle aree dell Africa interessate); qualora l USMAF rilevi un possibile caso sospetto, allerterà la centrale 118 di Ancona e compilerà la Passenger locator card che contiene dati necessari per raggiungere, eventualmente, i passeggeri dopo lo sbarco. b. presso l Aeroporto di Ancona Falconara il così detto canale sanitario H24 è garantito attualmente da una specifica convenzione tra le strutture USMAF del Ministero della Salute e CRI. Nel caso di passeggeri sintomatici, la Croce Rossa allerta il sistema del 118 Centrale di Ancona Az. Ospedali Riuniti, nonché l USMAF, per la gestione del caso specifico. I passeggeri dello stesso volo passano attraverso il Canale sanitario e per ciascuno anche in questo caso - viene compilata la Passenger locator card che contiene dati necessari per raggiungere, eventualmente, i passeggeri dopo lo sbarco. Il Ministero della Salute ha inviato una nota circolare all ENAC affinché le compagnie aeree conservino per almeno 21 giorni gli elenchi dei passeggeri a bordo per i voli diretti o indiretti da e per i paesi dall epidemia o segnalanti casi sporadici. 2. Nella evenienza di un caso sospetto che si presenti all osservazione nel territorio regionale diverso da quanto indicato al punto 1, le indicazioni nazionali sono integrate come segue: a. la gestione di eventuali casi sospetti, ai sensi della Circolare Ministeriale 13/8/2014 Segnalazione e gestione di eventuali casi sospetti di Malattia da Virus Ebola (MVE), è affidata per tutto il territorio regionale, in questa fase, alle strutture specialistiche di Malattie Infettive dell AO Ospedali Riuniti di Ancona ;
b. il medico (MMG, PLS, Pronto Soccorso/punti 1 intervento di Presidio Ospedaliero, 118, continuità assistenziale, ecc.), che si trovi di fronte per primo ad un possibile caso sospetto, dovrà contattare immediatamente la Centrale Operativa Regionale del sistema dell emergenza-urgenza, al numero 071.219153 che lo metterà in contatto con lo specialista infettivologo. c. Qualora, come conseguenza di questa valutazione congiunta telefonica, si confermi la necessità di ricovero, il trasporto da qualsiasi parte del territorio regionale alla AO Ospedali riuniti di Ancona, sarà gestito dalla stessa Azienda Ospedaliera. 3. Al fine di agevolare lo scambio di informazioni utili tra il sanitario osservatore del possibile caso sospetto e lo specialista infettivologo, si allega (all. 4) una check list per intervista guidata che sarà utilizzato da quest ultimo durante il contatto telefonico. 4. Gli aspetti di notifica di cui al DM 15.12.1990, sono demandati ai reparti di Malattie Infettive indicati al punto 2, interessati nella gestione degli eventuali casi sospetti, così come suggerito dalla circolare ministeriale del 13.08.2014, anche ai fini delle indagini epidemiologiche e valutazioni relative ai contatti, che saranno effettuate dai Dipartimenti di Prevenzione dell ASUR: - segnalazione immediata (classe I DM 15.12.90); - informazioni da riportare nella segnalazione: iniziali paziente; sesso; età; nazionalità; giorni dall arrivo in Italia; Paese di provenienza; sintomi e quadro clinico; eventuali patologie pregresse note; dati esami clinici già disponibili al momento della segnalazione; nominativo e recapito telefonico del medico cui sarà possibile rivolgersi per ulteriori contatti; Le segnalazioni dovranno essere inoltrate: - via e-mail al Ministero della Salute: malinf@sanita.it - al Servizio Igiene e Sanità Pubblica competente per territorio - via e-mail alla Regione Marche: malinf@regione.marche.it 5. La sorveglianza sanitaria di eventuali contatti, ovvero di soggetti asintomatici esposti a caso probabile o confermato o ai suoi liquidi biologici/tessuti negli ultimi 21 giorni, così come definiti nel documento Febbri Emorragiche Virali (FEV) - Raccomandazioni e indicazioni per il trasporto del 16 ottobre 2006, è prevista in regime di ospedalizzazione in reparti di malattie infettive nei seguenti casi: a. Il contatto ha vissuto con il paziente, lo ha assistito durante la malattia, lo ha abbracciato, ha confezionato il corpo, ha manipolato campioni di laboratorio del malato senza i necessari mezzi di protezione (contatto stretto) b. È avvenuto un contatto delle mucose (bacio, rapporto sessuale, contatto congiuntivale) tra i due soggetti (contatto ad alto rischio)
La gestione di questa specifica casistica di soggetti asintomatici finalizzata alla sola sorveglianza sanitaria in regime di ricovero, sarà effettuata dai reparti di Malattie Infettive di riferimento per ciascuna Area Vasta, territorialmente intesa, di domicilio dei soggetti interessati. Per i contatti (es: familiari conviventi) di casi sospetti a basso rischio come definiti nel documento Febbri Emorragiche Virali (FEV) - Raccomandazioni e indicazioni per il trasporto del 16 ottobre 2006, per i quali non è prevista sorveglianza sanitaria in regime di ricovero, è necessaria una attività di informazione da parte dei sanitari finalizzata a rendere consapevole il soggetto della necessità, in particolare, di misurare almeno quotidianamente la temperatura corporea e di riferire prontamente al medico la insorgenza di segni e sintomi di malattia, sino al 21 giorno dalla ultima esposizione a rischio, oppure sino alla eventuale informativa di NON conferma diagnostica di MVD del caso sospetto. Tale attività è demandata ai Dipartimenti di Prevenzione in collaborazione con il MMG dei soggetti interessati. Si evidenzia come nessuna misura di controllo è indicata per i contatti casuali tra i quali sono compresi soggetti che hanno viaggiato nello stesso mezzo di trasporto, che hanno soggiornato nello stesso albergo ed il personale sanitario adeguatamente protetto mediante l utilizzo corretto dei DPI previsti per i rischi biologici da contatto. 6. Gli aspetti di comunicazione istituzionale regionale saranno gestiti tramite il GORES (Gruppo Operativo Regionale Emergenze Sanitarie) in collaborazione con gli Uffici Regionali addetti alla comunicazione. Le presenti indicazioni procedurali potranno essere modificate sulla base delle indicazioni internazionali e nazionali intercorrenti. GT/
Allegato 1 Epidemia da virus ebola dell Africa occidentale (2014) Informazioni di base Paesi coinvolti con casi probabili e accertati al 29 agosto 2014: o Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone; o Repubblica Democratica del Congo (si ritiene che l epidemia nella Repubblica Democratica del Congo sia non correlata a quella attualmente in corso in Africa occidentale cfr. Circolare Ministero Salute 29.8.14) Incubazione: 2-21 giorni (mediamente 8-10 giorni) Tipo di trasmissione: uomo a uomo Modalità di trasmissione: contatto diretto attraverso lesioni della cute o membrane mucosa con il sangue o altri liquidi biologici o secrezioni delle persone infette (urine, saliva, sperma, etc) L infezione può inoltre verificarsi se cute lesa o membrane mucose di una persona sana giungono a contatto con superfici ambientali contaminate da liquidi e secrezioni di una persona infetta (ad es. vestiti sporchi, lenzuola sporche, aghi usati). E pertanto fondamentale che, in particolare gli operatori sanitari, usino correttamente i dispositivi di protezione individuale dai rischi biologici da contatto ogni qual volta si trovino a gestire un possibile caso sospetto di MVE. Modalità di trasmissione per via aerea? NO Persone più a rischio: Operatori sanitari, familiari e conoscenti a stretto contatto con pazienti ammalati sono ad alto rischio di ammalarsi, per la maggiore probabilità di venire a contatto con sangue infetto o liquidi corporei. Inizio della contagiosità: la malattia è contagiosa solamente dal momento dell esordio della sintomatologia. Non è contagiosa durante il periodo di incubazione Fine della contagiosità: fino a quando il virus non è più presente nei liquidi biologici. Nello sperma il virus rimane fino anche a 50 giorni dall inizio dei sintomi. Restrizione nei viaggi verso i Paesi affetti: l OMS continua a non prevedere alcuna restrizione di viaggi e movimenti internazionali verso le aree affette e da queste ( ad eccezione dei casi sospetti, a meno che non si tratti di evacuazioni mediche programmate) Indicazioni ministeriali sui viaggi verso i Paesi affetti: il Ministero della Salute ritiene opportuno consigliare ai cittadini italiani il differimento di viaggi non urgenti e indispensabili verso i Paesi interessati dall epidemia. Esistono terapie? Solo sperimentali. In questa prima fase l OMS ha stabilito che è eticamente accettabile utilizzare terapie ancora non valutate in termini di efficacia e sicurezza. Esistono vaccini? Attualmente non esiste un vaccino autorizzato per la malattia da virus Ebola. Diversi vaccini sono in fase di sperimentazione, ma nessuno è disponibile per uso clinico in questo momento.