LE MATERIE PLASTICHE Prof. M.Torella

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LE MATERIE PLASTICHE Prof. M.Torella

LE MATERIE PLASTICHE DA QUALI MATERIE PRIME SI OTTENGONO LE MATERIE PLASTICHE? Le materie prime per creare le plastiche sono la virgin nafta (una frazione del petrolio) o il gas naturale. Le molecole di queste materie prime sono lavorate all interno dei laboratori delle industrie chimiche ed attraverso vari processi vengono unite in lunghe catene chiamate polìmeri LA POLIMERIZZAZIONE : Le molecole di etilene (monomeri), formate da carbonio e idrogeno, si riuniscono a formare delle macromolecole di polietilene (polimeri).

LE MATERIE PLASTICHE Mòno [dal gr. μονο-, «unico, solo»]. Primo elemento di molte parole composte, che significa in genere «uno solo, formato da uno solo». (UNA PERLA ) Pòli [dal gr. πολυ-, «molti»]. Primo elemento di numerose parole composte, in cui esprime in genere il concetto della molteplicità numerica. (TANTE PERLE )

MATERIE PLASTICHE LA PRODUZIONE DELLA PLASTICA Gas Naturale, Virgin Nafta Monomero Polimero Plastica La materia prima originaria per la produzione della plastica è un idrocarburo (composto chimico formato da Idrogeno H e Carbonio C) come il petrolio. Dalla sua distillazione frazionata si ottengono dei prodotti di base, i monomeri, allo stato gassoso. Tramite un procedimento chimico di polimerizzazione, che sfrutta le alte temperature e le alte pressione, i monomeri si uniscono tra di loro formando molecole più complesse, solide, dette polimeri. In seguito vengono aggiunti additivi, e successivamente i polimeri vengono trasformati in polveri, granuli o paste pronti per essere lavorati, per ottenere prodotti finiti in Plastica.

MATERIE PLASTICHE LA PRODUZIONE DELLA PLASTICA Gas Naturale, Virgin Nafta Monomero Polimero plastica Le materie prime per creare le plastiche sono la virgin nafta (una frazione del petrolio) o il gas naturale. Le molecole di queste materie prime sono lavorate all interno dei laboratori delle industrie chimiche. Attraverso vari processi vengono unite in lunghe catene chiamate polìmeri: questi, addizionati con altre sostanze, vengono confezionati in granuli e venduti alle fabbriche di oggetti in plastica. e poi resta dura per sempre.

LE MATERIE PLASTICHE QUANTI TIPI DI PLASTICA ESISTONO? Nel linguaggio comune, il nome di materie plastiche viene dato alle resine sintetiche derivate dalla lavorazione di prodotti intermedi delle industrie petrolchimiche. Le resine sintetiche si suddividono in: Termoplastiche Termoindurenti Elastomeri che, per azione del calore, rammolliscono e possono essere formate sotto pressione negli stampi; raffreddandosi riprendono lo stato solido. Questa operazione si può ripetere numerose volte. che possono essere formate una sola volta, dopo un breve riscaldamento che le porta a fusione. Non riacquistano la plasticità anche con successivi riscaldamenti; che possono essere facilmente deformati e sono molto elastici

LE MATERIE PLASTICHE LE RESINE TERMOPLASTICHE LE RESINE TERMOINDURENTI

LE MATERIE PLASTICHE GLI ELASTOMERI Tra le plastiche è necessaria una considerazione a parte per un altro materiale formato da polìmeri: la gomma. Grazie alla sua struttura interna (polìmeri intrecciati e increspati tra loro), la gomma ha come caratteristica principale l elasticità: con la trazione, infatti, i polimeri si allungano, passando da increspati a distesi; quando finisce la trazione ritornano allo stato primitivo. Le gomme sono dunque dei polìmeri elastici, che i tecnici chiamano elastòmeri. Questi materiali si ottengono in due modi: la gomma naturale è ricavata da alberi tipo Hevea che crescono all Equatore; la gomma sintetica è ricavata dal petrolio. LA GOMMA NATURALE

LE MATERIE PLASTICHE La gomma sintetica Il consumo mondiale di caucciù passò rapidamente dalle 100.000 tonnellate del 1910 alle 710.000 del 1930. La grande richiesta stimolò i tentativi di produrre la gomma per sintesi dal petrolio. Le esigenze della guerra impegnarono i Tedeschi in un grande sforzo per riprodurre in laboratorio sostanze con proprietà uguali a quelle del caucciù naturale. I primi brevetti sulla gomma sintetica sono del 1910; contemporaneamente in America l'industria Du Pont sintetizzò il neoprene, gomma sintetica con prestazioni superiori a quelle della gomma naturale. Oggi la produzione di elastomeri sintetici è più del doppio di quella di gomma naturale che, nel 2000, è stata di sette milioni di tonnellate.

LE MATERIE PLASTICHE La lavorazione delle gomme Le gomme devono subire particolari operazioni: la masticazione, in cui il prodotto viene reso soffice e viscoso; la mescola, in cui le gomme sintetiche e naturali sono miscelate con vari ingredienti che ne aumentano la resistenza e ne ritardano l'invecchiamento; Calandratura Vulcanizzazione la calandratura, per la produzione di fogli, per esempio nel caso di pneumatici; l'estrusione, per ottenere tubolari o guarnizioni per infissi; la vulcanizzazione, il processo più importante, in cui gli oggetti vengono «cotti» a circa 100 180 C; durante la cottura lo zolfo si lega alle molecole della gomma, che così diventa elastica, resistente all usura e si deteriora più lentamente. Gli atomi di zolfo s'inseriscono a 'ponte' tra due catene di molecole formando un'unica enorme struttura di polimeri reticolati.

LA PRODUZIONE DEGLI OGGETTI IN PLASTICA L ESTRUSIONE La macchina per l estrusione comprime il materiale molle contro la matrice con il profilo da realizzare dalla quale esce un tubo di plastica continuo che poi viene raffreddato e confezionato.

LA PRODUZIONE DEGLI OGGETTI IN PLASTICA LA CALANDRATURA La macchina per la calandratura è formata da pesanti cilindri riscaldati dove la plastica fusa viene ridotta allo spessore desiderato.

LA PRODUZIONE DEGLI OGGETTI IN PLASTICA LO STAMPAGGIO/1 La macchina per lo stampaggio riscalda i granuli o le lastre per renderli molli; li preme nella cavità dello stampo; apre lo stampo ed estrae il pezzo. Esistono vari modi di stampaggio: per iniezione, per soffiaggio, per compressione e per sottovuoto.

LA PRODUZIONE DEGLI OGGETTI IN PLASTICA LO STAMPAGGIO/2 La macchina per lo stampaggio riscalda i granuli o le lastre per renderli molli; li preme nella cavità dello stampo; apre lo stampo ed estrae il pezzo. Esistono vari modi di stampaggio: per iniezione, per soffiaggio, per compressione e per sottovuoto.

DEFORMAZIONE DELLA PLASTICA Per vedere com è facile modellare la plastica puoi deformare il tubicino di un pennarello dopo avergli tolto l interno. Devi prima rammollire il pezzo al calore e poi piegarlo; una volta raffreddato conserverà la nuova forma.