Provincia di Rimini: presenze turistiche, alberghiere ed extra, in migliaia



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Cap. 3 I conti satellite nel turismo culturale: un applicazione al caso Rimini Europa Inform (Italy) 2004 50

Il turismo in provincia di Rimini Con un turismo richiamato prevalentemente da sole e mare, nel 2003 la provincia di Rimini ha accolto 2,7 milioni di visitatori, che hanno realizzato oltre 15 milioni di pernottamenti. Come suggerisce il grafico, dopo il calo degli anni ottanta il territorio mantiene, non senza qualche difficoltà, le posizioni 1, ma ha smesso di crescere (perdite del 2,8 per cento delle presenze si segnalano anche per i primi nove mesi del 2004) e soprattutto ha dimezzato le presenze straniere, cioè a dire l esportazione dei servizi turistici. Di conseguenza anche la spesa dei viaggiatori stranieri in provincia di Rimini si è ridotta della metà, scendendo da 885 milioni di euro del 1998 a 407 milioni nel 2003, con una riduzione della spesa pro capite da 844 a 570 euro (Uic). Le iniziative (realizzazione di un sistema fieristico e congressuale) di destagionalizzazione delle attività ricettive sono state importanti ma il peso sul totale è ancora relativo, anche se va considerato che il fatturato del settore potrebbe valere il doppio 2. Fenomeno comune a tutto il mondo, i giorni medi di presenza per visitatore si sono quasi dimezzati, scendendo da 11 del 1980 a meno di 6 nel 2003. Se il turismo culturale, al momento scarsamente considerato, potrà allora favorire un allungamento della permanenza in loco avrà svolto, economicamente parlando, il proprio ruolo. Provincia di Rimini: presenze turistiche, alberghiere ed extra, in migliaia 20.000 18.000 16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 1960 1970 1980 1992 1996 2000 2001 2002 2003 2.949 5.385 7.506 9.418 Fonte: Provincia di Rimini 6.584 10.797 2.935 12.624 3.621 10.820 3.585 12.358 Italiani 3.732 12.311 Stranieri 3.661 12.034 3.354 12.036 1 Al prezzo però di un aumento degli arrivi passati da 1,5 milioni del 1980 a 2,7 milioni nel 2003. 2 Secondo l Istat, nel 2002 il segmento del turismo congressuale in Italia vale il 15 per cento delle presenze e il 29 per cento del fatturato del settore. Europa Inform (Italy) 2004 51

% di presenze turistiche in provincia di Rimini: stagione (maggiosettembre) e fuori stagione (ottobre-aprile) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% Stagione Fuori stagione 30% 20% 10% 0,93 1,68 10,0 10,7 10,9 11,5 12,1 0% 1960 1970 1996 2000 2001 2002 2003 Fonte: Provincia di Rimini Il turismo culturale a Rimini Nei numeri e nell immaginario collettivo il marchio Rimini evoca sole, mare, divertimento ed eventi (fiere e congressi), ma certamente non un luogo dove si possa usufruire di cultura. Questo a dispetto della storia dei luoghi e del patrimonio archeologico e monumentale presente sul territorio. Sicuramente una mancanza di considerazione, che diventa quasi uno spreco, se è vero che i partecipanti ai pochi tour culturali, organizzati per far conoscere e valorizzare questo patrimonio, tornano a casa sorpresi delle cose che sono riusciti a vedere. Sul numero dei visitatori, vacanzieri balneari e non, che includono o scelgono di proposito un percorso culturale locale esistono poche e frammentate informazioni, ma sufficienti per affermare che non sono tanti. Passeggiando nel passato, programma quasi decennale di visite guidate settimanali alla scoperta dei monumenti di Rimini, organizzato dai Musei Comunali da giugno a settembre, in collaborazione con la Cooperativa di guide e interpreti CAMAS, raggiunge appena qualche migliaio di partecipanti. Esattamente 3.307 nel 2003 e 2.514 nel 2004, cioè a dire lo 0,1 per cento circa degli arrivi registrati negli stessi anni. Ma c è un particolare da prendere attentamente in considerazione: tra i partecipanti, gli stranieri (cioè il segmento che più è diminuito negli ultime decenni) sono all incirca la metà, a testimonianza dell interesse e delle potenzialità del patrimonio storico locale. Europa Inform (Italy) 2004 52

PARTECIPANTI A "PASSEGGIANDO NEL PASSATO" nel Comune di Rimini Organizzati Camas Organizzati TOTALE Italiani Tedeschi Francesi Inglesi Russi Totale Musei GENERALE 2003 Marzo 120 120 Aprile 685 125 72 18 900 Maggio 209 87 143 21 460 Giugno 151 33 48 232 Luglio 97 97 Settembre 40 141 101 21 303 Ottobre 116 98 25 61 300 Novembre 85 44 129 Dicembre 136 136 TOTALE 1.542 581 389 165 2.677 630 3.307 2004 Gennaio 76 17 93 Febbraio 2 2 Marzo 269 363 26 13 48 719 Aprile 108 14 122 Maggio 235 41 97 83 456 Giugno 189 9 6 8 215 Luglio 136 3 13 2 154 Agosto 116 10 7 133 Settembre 54 13 67 TOTALE 1185 439 149 137 48 1.958 556 2.514 Fonte: CAMAS e Musei Comunali Un altra iniziativa che punta a trasformare il patrimonio storico del luogo in valore economico è quella intrapresa dal T.O. INITIUM di Rimini (specializzato in turismo culturale) che dall anno duemila organizza e vende in tutta Italia, ed ultimamente anche all estero, un pacchetto turistico dedicato alla scoperta delle Terre Malatestiane. Venduto nel periodo di marzo - ottobre, con la sospensione nei mesi più caldi di luglio ed agosto, fino alla metà del 2004 sono stati organizzati una decina di gruppi l anno, che con una media di cinquanta partecipanti per gruppo fanno all incirca 2.500 persone. Considerando una permanenza media di sette giorni (Terre Malatestiane come richiamo principale+mare ed enogastronomia come fattori complementari) il totale delle presenze si aggira sulle 15 mila unità. E se un pacchetto turistico normale, senza il tour nelle Terre Malatestiane, viene venduto a 210 euro e compreso il tour a 270 euro, con una differenza cioè di 60 euro, è facile rendersi conto del valore aggiunto che l elemento cultura è in grado di apportare (+ 28 %). Valore che può salire ulteriormente, sino ad un incremento del 40 Europa Inform (Italy) 2004 53

per cento sul prezzo base, se nel pacchetto vengono inseriti anche assaggi di prodotti enogastronomici tipici 1. Gli acquirenti dei pacchetti dedicati alle Terre Malatestiane hanno un età superiore ai sessant anni, titolo di studio medio-basso e provengono, in ordine d importanza, dal Veneto, Toscana, Lombardia, Lazio e Campania 2. I visitatori del Museo della Città Il Museo della città di Rimini (mentre altri Musei sono usufruibili in provincia) è un altro luogo depositario di cultura su cui l Amministrazione locale sta investendo (si veda il paragrafo successivo). Il confronto tra i visitatori del 1990 e quelli del 2003, anche se in calo rispetto agli anni immediatamente precedenti, mostrano già la differenza. Ma è altrettanto evidente che i numeri non sono molto alti (sono al livello del Museo Archeologico Nazionale statale di Taranto, che nel 2002 ha avuto 29 mila presenze) e soprattutto sono veramente pochi i paganti, che rappresentano meno del 6 per cento dei visitatori, la percentuale più bassa tra i Musei censiti dal TCI nel suo annuale rapporto. Ed ancora una volta un percentuale infima, appena l 1 per cento, dei visitatori di questo tratto di Costa. Un potenziale bacino di utenti probabilmente troppo a lungo trascurato. VISITATORI DEL MUSEO DELLA CITTA' Comune di Rimini Anno Visitatori Studenti Visit.per Biglietti Biglietti Ridotti Totali iniziative* interi ridotti studenti 1990 3.535 1991 7.652 1992 8.553 1996 19.910 3.458 1997 26.286 9.885 16.940 1.744 1.311 2.491 1998 28.990 1999 25.908 2000 24.364 5.462 6.095 602 678 3.844 2001 31.566 8.951 7.716 573 703 4.041 2002 33.680 8.305 11.989 455 952 2.913 2003 28.562 6.556 10.430 485 1.144 3.254 2004 27.543 8.098 13.724 356 1.215 8.098 Fonte: Musei Comunali * Iniziative promosse ed ospitate dal Museo 1 Nel periodo estivo 2003 è stata stimata una spesa media giornaliera per turista di 88 euro, di cui per gite e visite meno di 10 euro (Indagine Università di Bologna, Polo di Rimini). 2 Intervista al Prof. Maurizio Bellavista, Direttore e titolare di INITIUM, del 16 giugno 2004. Europa Inform (Italy) 2004 54

Un caso di applicazione dei conti satellite al turismo culturale di Rimini Come risulta evidente dalle voci che compongono la matrice dei consumi del capitolo precedente, per stimare l impatto economico del turismo nei diversi settori di attività, utilizzando la metodologia dei CST, sono richieste una serie d informazioni, al momento di difficile reperimento, che possono essere raccolte solo con progetti finalizzati allo scopo. Nell attesa, si può tentare di riempire alcune caselle utilizzando al massimo le informazioni disponibili. Per fare questo si farà riferimento alla struttura, leggermente semplificata, dei CST elaborata dal WTTC, che a sua volta riprende ed applica la metodologia dei CST elaborata dagli Organismi internazionali che si sono impegnati sull argomento. Come si ricorderà il turismo è soprattutto un fenomeno di domanda, e da un punto di vista economico è un industria particolare, che lontano dal produrre ed offrire prodotti omogenei come può essere per l auto, l elettronica, ecc., realizza pacchetti che sono combinazioni di beni e servizi sempre diversi, secondo la richiesta del visitatore. I vari segmenti di domanda, che contribuiscono a formare la domanda complessiva dei viaggi e del turismo, possono essere rappresentati graficamente. A fronte, in risposta a questa domanda, dovrà comparire un offerta di beni e servizi di pari valore. L azione delle due forze muoverà l economia producendo ricchezza, occupazione e maggiori introiti fiscali (con cui parzialmente o totalmente si possono ripagare gli investimenti pubblici fatti in precedenza). Europa Inform (Italy) 2004 55

LA STRUTTURA DEI CONTI SATELLITE DEL TURISMO Structure of Tourism Satellite Account Spesa del visitatore Visitor expenditure Spesa pubblica (individuale) Government expenditure (individual) Esportazioni del visitatore Visitor exports Spesa pubblica (collettiva) Goverment expenditure (Collective) Investimenti pubblico-privati Public-private investments Esportazioni (Non visitatore) Exports (Non visitor) Prodotti e servizi consumati dal visitatore Products and services consumed by visitor Domanda di beni e servizi del turismo Tourism goods and services demand Offerta dell'industria turistica Industry tourism supply (IMPATTO DIRETTO/DIRECT IMPACT ) Offerta generale dell'economia turistica Tourism economy wide supply (IMPATTO INDIRETTO/INDIRECT IMPACT ) Occupazione Employment Profitti - sussidi Surplus-subsidies Tasse società Corporate taxes Tasse persone Personal taxes Tasse indirette Indirect taxes Fonte/Source : Adattamento della struttura dei CST adottata dal Wttc/Wttc TSA structure adaptation Legenda/Legend Spesa del visitatore = alloggio, vitto, trasporto, svago, cultura, servizi finanziari, ecc. Visitor expenditure = lodging, meal, transport, entertainment, financial services, etc. Spesa pubblica (individuale) = spesa per fornire al singolo visitatore servizi culturali (arte, musei), ricreazionali, informativi, ecc. Government expenditure (individual) = provide individual visitor services such as cultural (art, museum, etc) recreational, information, etc. Esportazioni del visitatore = comprende le spese in beni e servizi del visitatore straniero Visitor exports = include spending by foreign visitor on goods and services Spesa pubblica (collettiva) = spesa pubblica generale, relazionata al turismo, in promozione, servizi di sicurezza, sanità, ecc. Goverment expenditure (collective) = associated with tourism, but generally made on behalf of the community at large, such as tourism promotion, security and sanitation services, etc. Investimenti = pubblici e privati per infrastrutture, attrezzature e servizi al visitatore. Investments = public and private to provide facilities, equipment and infrastructure to visitor. Esportazioni (non del visitatore) = beni di consumo (prodotti tessili, elettronici, ecc.) spediti all'estero al visitatore o beni capitali inviati all'estero ad uso dell'industria dei servizi. Exports (Non visitor) = consumer goods (such as clothing, electronics, etc.) sent abroad to foreign visitors or capital goods sent abroad for use by industry service providers (aircraft or cruise ships) Europa Inform (Italy) 2004 56

Come per qualsiasi altro segmento turistico, l applicazione del modello dei CST al turismo culturale enfatizzerà di più alcune voci specifiche (servizi culturali) al posto di altre. Sarà quindi la spesa culturale, in particolare per i musei, i monumenti, la conservazione e il ripristino di beni storico-archeologici, il centro dell applicazione della struttura del CST al caso del Comune di Rimini. Applicazione parziale e limitata alle informazioni reperibili, ma che già può servire per dare un idea delle potenzialità del metodo se fosse possibile estenderlo a tutte le componenti della domanda. I componenti della domanda di beni e servizi culturali La spesa nel Museo La spesa dei visitatori, tra cui rientrano però anche i locali, nel Museo della Città, anche se d importo assai modesto, ha avuto una discreta crescita negli ultimi tre anni, in particolare grazie al contributo dei servizi aggiuntivi del bookshop che nell ultimo anno hanno incassato il doppio dei biglietti. Un aumento dei visitatori paganti non potrà che migliorare questi risultati. Incassi del Museo della Città di Rimini (euro) 2001 2002 2003 Biglietti 9.161 11.342 11.941 Bookshop* 9.195 10.497 20.878 TOTALE 18.356 21.839 32.819 Fonte: Museo della Città * Libri, guide, cataloghi, manifesti, cartoline, oggetti. La vendita degli ultimi tre articoli incide per circa il 20 per cento sul totale. La spesa pubblica per servizi del settore Musei Il settore Musei e Archeologia può accogliere visitatori ed erogare servizi culturali solo in quanto può disporre di una infrastruttura, di spazi espositivi, di una organizzazione e di personale. Per l insieme di queste voci di spesa, al netto della quota parte di ricarico generale, il Pubblico spende per il settore 1,4 milioni di euro, più dei due terzi dei quali impegnati per pagare il personale e per la prestazione di servizi. Europa Inform (Italy) 2004 57

Costo settore Musei Comunali e Archeologia Euro Voci di spesa Anno Ripartizione 2003 % Prestazione di servizi 471.186 32,9 Personale (13 dipendenti) 523.273 36,6 Ammortamenti e altri fondi 366.582 25,6 Acquisto beni e materie prime 33.283 2,3 Imposte e tasse 37.330 2,6 TOTALE SETTORE 1.431.654 100,0 Costi indiretti di funzionamento* 98.599 COSTO complessivo 1.530.253 Fonte: Settore Organizzazione e Sistema Informativo del Comune di Rimini * Quota dei costi generali dell'amministrazione a supporto indiretto del personale e del settore direttamente interessato. Metodo di calcolo: costo complessivo struttura/n dipendenti Ente x n dipendenti settore o attività/totali ore lavorate x n ore dedicate attività specifica. Gli investimenti culturali pubblici Investimenti pubblici in ristrutturazioni, restauri e riqualificazione di edifici, monumenti ed aree storico-archeologiche sono, quasi sempre, la precondizione per fare di un bene storico-culturale un elemento di richiamo, oltre che di riqualificazione dell area interessata, beneficiando di conseguenza tutti i residenti. Per queste voci, nel 2003, il Comune di Rimini ha speso direttamente 5,7 milioni di euro, trasformate in appalti di opere e in progetti da eseguirsi l anno successivo. Nel 2004, altri investimenti di recupero di parti storiche della città come le mura storiche dell area ex Sartini, il recupero dell ex Lavatoio e le scale dell ex OMNI, sono in corso di esecuzione da parte della società multiservizi privata, ma a maggioranza pubblica, Hera. Europa Inform (Italy) 2004 58

Investimenti pubblici in strutture e infrastrutture culturali * Costi in euro Anno Spese Costi diretti di Costi indiretti di Personale impiegato Costo dirette funzionamento funzionamento Numero Ore **** Costo Totale attività * * *** dedicate 2003 5.640.458 14.290 12.586 6 2.326 38.789 5.706.123 Fonte: Settore Organizzazione e Sistema Informativo del Comune di Rimini * Attività a carico del settore Lavori Pubblici. Investimenti realizzati: ristrutturazione ex-convento agostiniani ed ex collegio dei gesuiti, miglioramento cimitero monumentale S.Martino. Investimenti progettati, di cui c'è solo il costo del personale interno: riqualificazione Via Garibaldi, cartellonistica culturale itinerari informativi ricollocazione Porta Montanara, restauro statua Paolo VI, riqualificazione area Arco d'augusto, copertura Domus romana, Anfiteatro romano. ** Quota, del Centro di Costo, a carico delle attività considerate. Comprende: cancelleria, vestiario da lavoro, utenze (Enel, Hera, ecc.), spese postali, trasporti, ammortamenti, ecc. Metodo di calcolo: costi diretti CdC/n dipendenti CdC x n dipendenti coinvolti attività specifica/totali ore lavorate da questi ultimi x n ore dedicate specifica attività. *** Quota di attribuzione alla specifica attività. **** Di cui 106 ore della categoria "Dirigente", 234 ore di "Funzionari tecnici" e 1.986 ore di "Istruttori direttivi tecnici". Il settore Lavori Pubblici conta complessivamente 24 dipendenti. La ricaduta occupazionale Come già illustrato in altre parti, la ricaduta occupazionale è una delle conseguenze dell impatto degli investimenti e degli acquisti di beni e servizi culturali. Al riguardo, la spesa e l investimento pubblico agiscono in due modi: direttamente attraverso l impiego del personale alle proprie dipendenze, indirettamente contribuendo all apertura dei cantieri da parte delle ditte esterne esecutrici delle opere. Un bilancio completo richiederebbe il conteggio delle ore, magari suddivise per profilo professionale, di entrambi. Un operazione possibile solo con il concorso del Pubblico e delle imprese private coinvolte. Limitatamente al settore Pubblico, nel caso del Comune di Rimini la spesa per i musei e gli investimenti nel patrimonio storico-architettonico-monumentale mantengono occupate, a tempo pieno, poco meno di quindici persone, tutte di ruolo, dai profili più alti a quelli più bassi. Sono escluse le consulenze esterne che richiederebbero analisi dei bilanci ancora più sofisticate. Europa Inform (Italy) 2004 59

Personale coinvolto nelle attività e negli investimenti culturali del Comune di Rimini, 2003 Categoria Profilo Ft/Pt* Numero** Dirigente Culturale Ft 0,2 Archeologia e culture estraeuropee Ft 1 Musei Ft 1 Amministrativo Ft 0,4 Funzionario Amministrativo Ft 1 Culturale Ft 3 Impiegato Amministrativo Ft 1 Collaboratori prof. Tecnico Ft 1 Culturale Ft 1 Tecnico Ft 2 Amministrativo Ft 1 Commesso Commesso d'ufficio Ft 1 Autista Ft 1 TOTALE 14,6 Fonte: Settore Organizzazione e Sistema Informativo del Comune di Rimini * Full time/ Part time ** < di 1 vuol dire che dedica alle attività considerate solo una parte del proprio tempo di lavoro. L applicazione dei conti satellite Un applicazione completa dei conti satellite del turismo richiederebbe la capacità di riempire tutte le caselle della struttura. Cosa possibile disponendo delle informazioni necessarie. Avendo invece a disposizione solo la componente pubblica della domanda e la spesa complessiva dei visitatori stranieri la sua applicazione sarà coerente con l impostazione generale ma per forza maggiore parziale. In ogni caso utile per delineare il funzionamento della metodologia. In verità, considerando la limitatezza del segmento culturale del turismo locale non sarebbe del tutto azzardato affermare che nei numeri riportati probabilmente c è il grosso dell attuale domanda. Europa Inform (Italy) 2004 60

L'APPLICAZIONE DEI CONTI SATELLITE AL CASO RIMINI, ANNO 2003 Euro Spesa del visitatore Spesa pubblica (individuale) Esportazioni del visitatore Spesa pubblica (collettiva) Investimenti pubblici Esportazioni (Non visitatore)i Incassi Museo 32.819 Costo Musei 1.530.253 60.000.000* Non disponibile 5.706.123 Non disponibile Prodotti e servizi consumati dal visitatore Parziale 61.563.072 Domanda di beni e servizi del turismo (culturale) Parziale 67.269.195 Occupazione Parziale pubblica 14,6 addetti * Il Comune di Rimini accoglie il 45% delle presenze straniere provinciali, per una spesa equivalente di 183 milioni di euro. Ipotizzando che almeno un terzo dei visitatori stranieri presenti in Riviera usufruiscano di un bene culturale, la spesa collegata può essere stimata in 60 milioni di euro circa. Europa Inform (Italy) 2004 61

CONCLUSIONI Il segmento del turismo culturale non è maggioritario ma sta progressivamente conquistando nuovi spazi. In questa nuova tendenza che avanza un ruolo crescente, e i segnali non mancano, verrà assunto in Europa dalla cosiddetta generazione limbo, cioè quella troppo matura per essere giovane, ma anche troppo giovane per essere vecchia, destinata statisticamente ad aumentare nel prossimo futuro, a fronte invece di un calo di quella più giovane. Una generazione che mostra una buona disponibilità a viaggiare e conoscere. Il turista culturale che ha reddito, profilo professionale e titolo di studio più elevato della media, ha anche una maggiore disponibilità a spendere, che in alcuni casi può superare del cinquanta per cento la spesa di un turista normale. E ovvio che quando questo succede l effetto moltiplicatore sull economia locale sarà maggiore. Il turismo culturale ha inoltre il vantaggio di essere meno legato a fenomeni stagionali e meglio distribuito lungo tutto l arco dell anno. Può essere, è il caso di Rimini ma può valere per tutte le località simili, il turismo balneare un bacino di utenti (già sul posto) per far crescere il turismo culturale, valorizzando le risorse storiche, monumentali ed archeologiche locali? Potenzialmente pare che ci siano buone condizioni, visto che, almeno stando ad una indagine realizzata durante la stagione estiva 2003 1, oltre la metà del campione di turisti intervistati aveva come titolo di studio un diploma superiore o una laurea, e più di un terzo disponeva di un reddito superiore a 26 mila euro. Propensione che potrebbe essere maggiore tra gli stranieri, dove la presenza di impiegati, quadri e studenti del campione raggiungeva quasi la metà del totale, molto più alta di quella italiana. Insomma un identikit, per almeno un terzo circa dei visitatori, che si avvicina abbastanza al profilo del turista culturale descritto nelle pagine precedenti e che quindi potrebbe essere interessato ad approfittare della presenza in loco per conoscere la sua storia e le sue tradizioni, che poi è anche un modo per rendere la permanenza più attiva. In termini numerici si tratterebbe di un mercato potenziale di un milione di arrivi circa, che non sono pochi. Il turismo culturale per crescere e svilupparsi ha bisogno di musei, monumenti, siti archeologici, storia e tradizioni da valorizzare, ma anche di un sistema a rete delle infrastrutture. Non solo quelle della grande mobilità, ma anche della viabilità secondaria, indispensabile per godere con calma e tranquillità di un percorso culturale come del paesaggio, cioè delle cose belle di cui si dispone. La ricaduta economica, cioè la domanda che il turismo culturale è in grado di attivare, attraverso la spesa e gli investimenti pubblici e privati, sollecitando una offerta di pari valore, è certamente significativa. Attraverso la metodologia dei Conti Satellite del Turismo si dispone di uno strumento per arrivare ad una buona quantificazione del suo impatto, ma la scarsità delle informazioni tuttora reperibili ne consente un applicazione parziale. Un investimento migliore in questa direzione potrebbe dare risultati di maggiore precisione, utili per scegliere le politiche, anche occupazionali, più appropriate al territorio. 1 Indagine curata dalla Facoltà di Economia dell Università di Bologna, sede di Rimini. Europa Inform (Italy) 2004 62