Angelo Elefanti Dirigente U.O. Attività Estrattive, Rifiuti e Bonifiche Regione Lombardia

Documenti analoghi
Sito di Interesse Nazionale di Sesto San Giovanni (MI)

Bonifica dei siti inquinati: il supporto agli Enti Locali

DECRETO N Del 16/05/2017 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

14 SETTEMBRE 2018 SALA BLU, PALAZZO GAZZOLI

PROGRAMMA REGIONALE DI BONIFICA DELLE AREE INQUINATE - Azioni regionali per la promozione di Tecnologie innovative di bonifica

REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA AI SENSI DELL ART. 250 DEL D.LGS. 3 APRILE 2006, N PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA 2014/2016.

Progetto WARBO in LIFE + La Bonifica dei Siti Inquinati

LABORATORIO BRESCIA. Il cromo VI nelle acque potabili: aspetti di sanità pubblica. Il ruolo di Regione Lombardia nella gestione di un sito contaminato

BONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa

Stabilimento Caffaro - Brescia

LA FALDA DI BRESCIA SEMPRE PIU INQUINATA

Dal recupero dei rifiuti al riutilizzo nelle attività di bonifica Roma 14 giugno

S.E.N.T.I.E.R.I. Il Progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento)

PROGETTO DI BONIFICA DEI GIARDINI DELLE SCUOLE DELEDDA E CALVINO. Conferenza Stampa del 26 giugno 2014

APPALTO DI SERVIZI DI ESECUZIONE DEL PIANO D INDAGINE GEOAMBIENTALE RELATIVO ALL AREA EX ALUMIX DI FUSINA (VENEZIA).

MILANO - MARTEDÌ, 28 OTTOBRE Sommario. Deliberazione Consiglio regionale 30 settembre n. VIII/701

REALIZZAZIONE DI ALLEVAMENTO AVICOLO BIOLOGICO (art. 9 L.R. 13/90)

ASPETTI AMBIENTALI INTERCONNESSIONE CON LE NORMATIVE URBANISTICHE ED EDILIZIE. RIGENERARE AREE AD ALTA COMPLESSITA : I SITI INQUINATI

REALIZZAZIONE DI ALLEVAMENTO AVICOLO CONVENZIONALE (art. 9 L.R. 13/90)

CONTROLLI AMBIENTALI NELLE FASI DI BONIFICA. Il contributo di ARPAB

Oggetto: Trasmissione provvedimento.

Analisi di rischio sanitario-ambientale nelle procedure di bonifica: strumento per il dimensionamento di interventi sostenibili e mirati

Siti contaminati. Esperienze negli interventi di risanamento Brescia, Facoltà di Ingegneria, 6 8 febbraio 2014

Decreto legislativo 117/2008 Rifiuti prodotti nelle industrie estrattive

La bonifica dei SIN come opportunità di riqualificazione e sviluppo produttivo delle aree.

INFORMAZIONI GENERALI SUL SITO

Modalità applicative del Titolo V, parte quarta, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale

MARKETING DELLE AREE CONTAMINATE

Annuario Siti contaminati. Autori: Salvatore Caldara, Alberto Mandanici.

AMBIENTE LOMBARDIA 2012 SUOLO SITI CONTAMINATI INDICATORI GLOSSARIO NORMATIVO

Strategia regionale per la gestione dell inquinamento diffuso L esperienza di Regione Lombardia

Interventi di bonifica Area SPINA 3 Comune di TORINO

Portoscuso, 9 febbraio Area industriale di Portovesme interventi di risanamento e messa in sicurezza dei suoli e della falda

STATO DI QUALITÀ DELLE ACQUE SOTTERRANEE IN LOMBARDIA

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO

Problemi delle falde acquifere sotterranee nel Comune di Brescia

Decreto Dirigenziale n. 7 del 03/04/2014

ALLEGATO A - Fac-simile Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo

Workshop W Sostenibilità in edilizia (non solo energia!): inquinamento del sottosuolo - intrusione di vapori - radioattività indoor e dei materiali.

Piano di Monitoraggio e Controllo delle acque sotterranee

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

La bonifica di un sito industriale come motore per la riduzione dell impatto ambientale: il caso SEF

2. CARATTERIZZAZIONE SEDIMENTI PORTUALI

Elaborazione WWF su dati Environ-Solvay (tratti dalle relazioni sui monitoraggi ambientali svolti nell'area)

Attività di Arpa nel procedimento di bonifica del sito Caffaro - ex Siapa di Galliera

SITI CONTAMINATI. Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati

Gestione informatizzata dei dati di Bonifica Ambientale nel Comune di Sesto San Giovanni

VARIANTE n. 6 al PRG Vigente VARIANTE PARZIALE PROGETTO DEFINITIVO

Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo

Esiti degli accertamenti condotti da ARPA. Aggiornamento contaminazione da Cromo VI

Carta dei servizi. Acqua

Documento scaricato da

INDICAZIONI PER L UTILIZZO E LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO NEI LAVORI PRIVATI SOTTOPOSTI A DIA O A PERMESSO DI COSTRUIRE

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

Stato delle procedure per bonifica al 1 giugno 2014

POLO CHIMICO E BONIFICA: CONOSCERE PER DECIDERE

CASE STUDY La bonifica dell area ex Siva a Settimo Torinese Aspetti tecnici ed amministrativi

Autori: Salvatore Caldara, Alberto Mandanici.

Il quadro normativo sui materiali da scavo e materiali di riporto.

ALLEGATO 2. Riferimenti normativi

Relazione di analisi dei terreni interessati dagli scavi di progetto e destinati al reimpiego in loco

L analisi di rischio: cenni di inquadramento

SINTESI DELLO STUDIO DI CARATTERIZZAZIONE DELLO STATO AMBIENTALE DELL AREA CIRCOSTANTE IL TERMOVALORIZZATORE DEL GERBIDO

IFIUTI SITI CONTAMINATI. Autori: Salvatore Caldara, Alberto Mandanici

Inquadramento normativo e situazione nazionale dei siti contaminati. Marco Falconi ISPRA

Le attività di bonifica in Italia Il piano di governo Roma, 20 novembre Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

D.M. 10 agosto 2012 n. 161

SITI CONTAMINATI. Autori: Salvatore Caldara, Alberto Mandanici

Aree ex-falck: il ruolo di ARPA durante le bonifiche

Comune di Pescara Piazza Italia Pescara ISTRUTTORIA TECNICA

4.2 Bonifiche dei siti inquinati

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE IN AGISCO DELLO STATO DI CONTAMINAZIONE DEL SITO

Caffaro e Brescia I nuovi dati. I sedimenti delle rogge

Aeroporto Leonardo da Vinci Progetto di completamento Fiumicino Sud

Relazione Finale dell attività di Ricerca

I siti potenzialmente contaminati in Italia

c u r r i c u l u m p r o f e s s i o n a l e

PERCHE PREOCCUPARSI DEL SOTTOSUOLO E DEI POSSIBILI INQUINAMENTI


PROGETTO DI BONIFICA DEI GIARDINI DELLE SCUOLE DELEDDA e CALVINO via Parenzo 101 e 105 a Brescia

L.R. 9 aprile 2009, n. 10. Norme in materia di bonifiche di siti contaminati.

Progetto di Bonifica del Cromo esavalente nei terreni. Polo Chimico di Spinetta Marengo

Norme in campo ambientale. - Bonifica dei siti inquinati -

Norme in campo ambientale. - Bonifica dei siti inquinati -

Norme in campo ambientale. - Bonifica dei siti inquinati -

COMUNE DI SALMOUR Provincia di Cuneo

Allegato alla richiesta di permesso a costruire /SCIA edilizia N.

SINTESI DELLO STUDIO DI CARATTERIZZAZIONE DELLO STATO AMBIENTALE DELL AREA CIRCOSTANTE IL TERMOVALORIZZATORE DEL GERBIDO

Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Martedì 18 aprile 2017

La bonifica d ufficio: aspetti e criticità. Varisco Sergio Sala Affreschi Palazzo Isimbardi via Vivaio, 1 Milano 6 luglio 2017

Numero pratica. sottoscritto. nato a il / / residente/i in. Via n Tel.

COMUNE DI PIANEZZA PROVINCIA DI TORINO

PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI BUCCINASCO. oggetto: NOTA DESCRITTIVA DELL INDAGINE AMBIENTALE INTERNA. Tel Fax

PRIMI RISULTATI DEL MONITORAGGIO: L ANALISI DEI DATI. Relatore: Dott. Giovanni Desiderio

Il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee

TERRE E ROCCE DA SCAVO ai sensi D.L.vo 152/06, art. 186 e s.m.i.

LINEE GUIDA ED INDIRIZZI OPERATIVI IN MATERIA DI BONIFICA DEI SITI INQUINATI PER LE AREE DI CUI ALL ARTICOLO 36 BIS COMMI 2 E 3 DEL D.L.

ARPAV E LE BONIFICHE

Transcript:

La situazione dei procedimenti di bonifica del SIN Sesto Angelo Elefanti Dirigente U.O. Attività Estrattive, Rifiuti e Bonifiche Regione Lombardia

Contesto di riferimento SITI DI INTERESSE NAZIONALE AREE EX FALCK, SESTO SAN GIOVANNI EX FIBRONIT BRONI LAGHI DI MANTOVA E POLOCHIMICO AREA EX SISAS, PIOLTELLO RODANO BRESCIA CAFFARO SITI DECLASSIFICATI DAI SIN BOVISA (MI) CERRO AL LAMBRO (MI)

CONTESTO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE Aree censite nell Anagrafe Regionale dei siti da bonificare Tot. 4478 siti - Bonificati 1300 - Contaminati 873 - Non contaminati 542 - Potenzialmente Contaminati 1763 Agg. Dicembre 2012 Dati RL

CONTESTO DI RIFERIMENTO ITALIA 2011

QUADRO NORMATIVO D.Lgs 22/ 97 e D.M. 471/99, ancora di riferimento per il transitorio D.Lgs 152/2006 e successive modifiche (legge 28/2012, legge 98/2013) D.M. 161/2012 L.R. 26/2003 L.R. 30/2006 Regolamento regionale2/2012 L.R. 7/2012

Piano regionale di Bonifica D.G.R. n. 576 del 2/8/2013 Presa d atto della proposta di Programma Regionale di Gestione Rifiuti (P.R.G.R.) comprensivo di Programma Regionale di Bonifica delle aree inquinate (P.R.B.) Disponibile su http://www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/ e sul sito della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione www.reti.regione.lombardia.it

Obiettivi regionali di Piano per la bonifica dei siti contaminati Definizione delle priorità di intervento Recupero e riqualificazione delle aree contaminate dismesse Gestione/minimizzazione dei rifiuti prodotti nel corso degli interventi di bonifica Gestione delle problematiche di inquinamento diffuso

SIN ex aree Falck di Sesto S.G. Superficie di 1,3 kmq su 11 kmq del comune

Attività in corso nel SIN Con D.M. del 2001 l area del SIN e stata perimetrata. Sono in corso: - Monitoraggio acque di Arpa e delle aziende - Progetto unitario bonifica delle acque di falda - Interventi di MISE, di Bonifica, di certificazione di avvenuta bonifica delle aziende presenti: Alstom, Breda Energia, Consorzio Caltacity2, Consorzio Vulcano, Prelios SGR, La Rombonetta/Oxidal Bagno, Marcegaglia, Milanoserravalle, Nichelcrom/Sapsa, Bedding,, Metalcam/Vetrobalsamo/Sarca, sig.ri Carbone, Burro, RFI, Panucci, Edison, Edilfutura, Sesto Immobiliare.

Sesto Immobiliare Aree ex Falck Progetto di bonifica Nel 2002 viene approvato dal Ministero in Conferenza Decisoria il progetto di caratterizzazione ai sensi del D.M 471/99 per un primo lotto Progetto preliminare di bonifica approvato in Conferenza Decisoria del 2006 A seguito del PII elaborato da Sesto Immobiliare, nel 2011 viene presentato nuovo Progetto definitivo di bonifica e, nel 2012, vengono presentati gli addendum 1 e 2 al progetto, prevedendo la bonifica dell area per la «Città della Salute e Ricerca» (CdSR) Conferenza decisoria del 19/11/2012 approva il progetto di bonifica della CdSR, con obiettivo di col A per l intera area

Sezione con riporti

Distribuzione terreni con scorie prevalenti Profondità scorie compresa fra 2 e 4 m dal piano campagna

Obiettivi di bonifica assunti

Idrocarburi da 0 a -2m.

Idrocarburi da -5 a -10m.

Metalli da 0 a -2 m.

Metalli da -2 a -5 m.

Sintesi dei risultati di caratterizzazione della matrice suolo e sottosuolo La caratterizzazione con maglie di 25 x 25 m indica le seguenti principali contaminazioni: n. superamenti col. A col. B Piombo 1961 177 Cadmio 1684 85 Rame 943 171 Cromo totale 838 17 Idrocarburi pesanti 1.187 236 Idrocarburi policiclici e aromatici Zinco, arsenico. Ma sono presenti anche: Ulteriori metalli (mercurio.) Solventi clorurati PCB

Stato di contaminazione delle acque sotterranee ARPA provvede a monitorare la falda superficiale Il protocollo di monitoraggio prevede l analisi di: Metalli Idrocarburi Composti Alifatici clorurati e alogenati I contaminanti presenti risultano: tetracloroetilene, contaminazione presente in una vasta area oltre ai confini comunali cromo esavalente, presente nell area a sud del SIN

Tetracloroetilene. Tricloroetilene, Cromo esavalente

Tetracloroetilene anno 2012

Tetracloroetilene anno 2013

Alcune riflessioni sulla contaminazione della falda Nel sito in esame, salvo singoli e limitati plume, l inquinamento della falda si ritiene non direttamente legato alla contaminazione dei «suoli/riporti» Piano regionale per l inquinamento diffuso della falda nell area è in fase di avvio con ARPA, Provincia e Comune Il progetto comunale di barriera idraulica «consortile» si ritiene debba essere riconsiderato, come già proposto al Ministero Vanno ricercate le fonti di singoli plume di contaminazione ancora individuabili (cromo esavalente e solventi clorurati).

Problematiche legate alla presenza di riporti e scorie La Conferenza decisoria del 19/11/2012 indica: Materiale di riporto deve essere rimosso se contamina le acque, Investigare con test di cessione Non condivisa la bonifica con misure di sicurezza, non essendo ammissibile l analisi di rischio sui riporti (potrebbero costituire sorgenti primarie di contaminazione) Approvato il lotto relativo alla città della Salute e Ricerca prescrivendo verifiche di fondo scavo con test di cessione Previsto test di cessione prima dell approvazione del progetto di bonifica sulle rimanenti aree con presenza di riporti Riutilizzo in situ dei materiali scavati: i materiali derivanti da sistemi di trattamento, se allontanati, saranno considerati rifiuti

Problematiche aperte legate all applicazione del DECRETO DEL FARE in presenza di riporti e scorie - Nuova Conferenza decisoria in data 9/7/2013 dopo l emanazione del «Decreto del Fare», che prevede: Test di cessione secondo le previsioni del DM 5/2/98 Materiali non riutilizzati in situ, gestiti ai sensi della parte quarta del Codice Ambiente D.M. 363 del 13/12/2013 di approvazione Progetto di bonifica della CdSR, con prescrizioni per riporti: Verifica dei parametri di caratterizzazione (non D.M. 5/2/98) Confronto con tab. 2 all.5 (bonifica acque di falda) Protocollo Operativo per test di cessione del 4/2/2014: CdSR - Test cessione anche in aree ove non è previsto lo scavo Altri lotti - Test cessione preliminare al nuovo progetto bonifica

Alcune riflessioni sulla caratterizzazione dei riporti e delle scorie e sul loro riutilizzo I riporti sono una matrice ambientale, il test il cessione (metodica e limiti correlati) è volto a valutare la contaminazione della matrice (non la qualifica di rifiuto), Non sembra corretto l impiego dei limiti di tab. 2 all.5 (acque sotterranee) e la ricerca dei parametri di caratterizzazione, Il test è teso a valutare se un materiale può cedere e contaminare, ma, ove il suolo e la falda non sono contaminati, non è chiara la ratio della legge (vedi D.M. 471/99) Il test attuato priori, su materiali terrosi/macinati, può non rappresentare correttamente il fenomeno della lisciviazione Complessivamente: - non chiara l interpretazione della legge - norma non aderente agli obiettivi

In conclusione La Regione ha elaborato il Piano Regionale Gestione Rifiuti, il Piano regionale delle Bonifiche ed una Proposta di Legge sulle attività estrattive, Obiettivi comuni a questi Settori sono: La riduzione dei rifiuti ed il risparmio di materie prime non rinnovabili, favorendo i trattamenti di bonifica in situ, il recupero di materia, il riutilizzo di terreni contaminati e trattati. La realizzazione di bonifiche a costi sostenibili, nella garanzia della salute e dell ambiente, favorendo interventi di bonifica e recupero da parte di soggetti non responsabili della contaminazione (Marketing aree contaminate). Il risparmio di suolo agricolo, restituendo alla pianificazione urbanistica le aree dismesse e bonificate,

Gli obiettivi indicati, nel progetto sulle aree ex Falck, sono perseguiti nel loro complesso, pur con rilevanti difficoltà operative che richiedono di essere superate: Dotandoci di un corpo di norme chiare e stabili, Mettendo gli operatori in grado di valutare costi e tempi degli interventi, dalla bonifica al recupero urbanistico. Il Ministero sollecita le Regioni a produrre proposte di revisione del D.Lgs 152/2006, indicando diversi argomenti da affrontare e fra questi la gestione dei riporti e l inquinamento diffuso, Regione Lombardia, unitamente ad ARPA e con la partecipazione delle Province, intende impegnarsi e dedicare energie a queste problematiche essenziali per la sostenibilità delle bonifiche Nelle Aree ex Falck di Sesto S. Giovanni, con un costo di bonifica stimato di oltre 200 mil. si progetta questa trasformazione.

Dai Monumenti di archeologia industriale alla città dei prossimi anni

Dotiamoci di strumenti normativi adeguati a concretizzarla