Pagina 2 di 6 Other available languages: EN FR DE DA ES NL SV PT FI EL CS ET HU LT LV MT PL SK SL BG RO HR Back to the search results PDF Commissione europea - Scheda informativa Domande e risposte: programma di lavoro 2016 Strasburgo, le 27 ottobre 2015 Domande e risposte: programma di lavoro 2016 Che cos'è il programma di lavoro della Commissione? Ogni anno la Commissione europea adotta un piano d'azione per i successivi dodici mesi. Il programma di lavoro della Commissione spiega ai cittadini, ai partner istituzionali e al proprio personale come tradurrà le priorità politiche in azioni concrete. Nella maggior parte dei casi l'adozione avviene in ottobre. Questo è il secondo programma di lavoro presentato dalla Commissione Juncker, che si è insediata il 1 novembre 2014. Esso traduce in azioni concrete gli orientamenti politici sulla base dei quali Jean-Claude Juncker è stato eletto Presidente della Commissione da un'ampia maggioranza di deputati del Parlamento europeo. Come il precedente, il nuovo programma rispecchia il messaggio chiaro inviato ai cittadini europei dalla Commissione, che ha promesso di essere grande per le grandi cose, piccola per le piccole cose e migliore nel realizzarle. Il programma di lavoro della Commissione è incentrato su priorità e punta a risultati. La Commissione investirà tempo ed energia nelle questioni per le quali i cittadini europei si aspettano una soluzione europea. Quali sono le priorità della Commissione per il 2016? Il programma di lavoro della Commissione per il 2016 presenta un elenco mirato di 23 iniziative fondamentali imperniate sulle sue 10 priorità politiche, prevede il ritiro o la modifica di 20 proposte in sospeso e 40 azioni REFIT per riesaminare la qualità della normativa vigente dell'ue. Nel 2015, il primo anno del suo mandato, la nuova Commissione ha selezionato le iniziative per le quali era più pressante la necessità di agire e che consentivano di realizzare in tempi rapidi gli interventi promessi ai cittadini europei. Adesso la Commissione aggiorna l'elenco delle "cose da fare" per il 2016, definendo le iniziative che realizzerà l'anno prossimo a partire dalle basi poste nel 2015.
Pagina 3 di 6 Le iniziative fondamentali per il 2016 sono: 1. un'agenda per le nuove competenze per l'europa; 2. un nuovo inizio per i genitori che lavorano; 3. un pacchetto sull'economia circolare; 4. la revisione del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020; 5. le prossime tappe per un futuro europeo sostenibile; 6. la strategia per il mercato unico digitale; 7. un pacchetto sull'unione dell'energia; 8. un pacchetto sulla mobilità dei lavoratori; 9. il follow-up della strategia sul mercato unico; 10. un piano d'azione europeo in materia di difesa; 11. un piano d'azione sull'iva; 12. un pacchetto sulla tassazione delle società; 13. una strategia spaziale per l'europa; 14. un pilastro di diritti sociali; 15. un sistema europeo di garanzia dei depositi bancari / il completamento dell'unione bancaria; 16. il follow-up della strategia su commercio e investimenti; 17. l'attuazione dell'agenda europea sulla sicurezza; 18. una migliore gestione della migrazione; 19. un pacchetto sulla gestione delle frontiere; 20. il quadro post-cotonou; 21. lo sviluppo delle capacità nel settore sicurezza; 22. il contributo della Commissione alla strategia globale; 23. la proposta per un accordo interistituzionale su un registro obbligatorio per la trasparenza. Che cosa è REFIT? REFIT è il programma della Commissione europea per controllare l'adeguatezza e l'efficacia della regolamentazione. Persegue l'obiettivo di riesaminare la normativa in vigore per garantire che continui a essere adatta allo scopo e dia i risultati auspicati. REFIT intende mantenere il
Pagina 4 di 6 corpus giuridico dell'ue snello e funzionante, eliminare gli oneri superflui e adeguare la normativa vigente senza compromettere gli ambiziosi obiettivi politici dell'unione. Quest'anno 13 azioni REFIT contribuiranno a iniziative fondamentali, come la semplificazione delle regole applicabili ai finanziamenti UE o il riesame della normativa sulla tassazione e sull'energia, elencate nell'allegato I del programma. Saranno inoltre avviate 27 nuove azioni REFIT con l'obiettivo, ad esempio, di valutare la normativa UE nel settore marittimo, ridurre gli oneri degli appalti pubblici per le PMI, agevolare la conformità con il quadro REACH e assicurare che la legislazione sulla salute e la sicurezza sia funzionale e venga attuata. Queste azioni figurano nell'allegato II. In che modo la Commissione decide quali proposte ritirare? I cittadini europei desiderano che la Commissione concentri tempo e sforzi sulle misure che producono gli effetti maggiori per l'occupazione e la crescita e hanno buone probabilità di essere adottate nel prossimo futuro dando risultati concreti sul campo. La Commissione ha esaminato con attenzione tutte le proposte in sospeso per decidere se mantenerle, modificarle o ritirarle. A tal fine, ha verificato: se le proposte sono in linea con le dieci priorità della Commissione; le loro prospettive di adozione nel prossimo futuro; se possono essere attuate con successo sul campo; se riflettono ancora gli obiettivi iniziali. A seguito di tale analisi approfondita, la Commissione propone di ritirare o modificare 20 proposte nel 2016. Prima di confermare il ritiro di queste proposte la Commissione attenderà che Parlamento europeo e Consiglio si esprimano al riguardo. La Commissione intende ritirare le proposte elencate nell'allegato IV nell'arco di sei mesi, entro aprile 2016. Perché quest'anno è stato presentato un elenco di proposte prioritarie in sospeso? Nel 2015 i colegislatori dell'ue si sono accordati con una rapidità senza precedenti sulle proposte della Commissione riguardanti il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), le modifiche al bilancio dell'ue per il 2015 connesse alla crisi dei rifugiati, un pacchetto di 35 miliardi di EUR per la crescita e l'occupazione in Grecia e le decisioni di emergenza per la ricollocazione nell'ue dei richiedenti asilo. Questo sforzo comune delle istituzioni dell'ue per raggiungere subito risultati laddove le decisioni sono urgenti e necessarie non deve più essere l'eccezione, ma divenire la regola. Prima di presentare il programma di lavoro, la Commissione ha svolto discussioni intense e costruttive con il Consiglio e il Parlamento europeo per mettersi d'accordo sulle questioni da porre al centro dell'attenzione. Oltre alle 23 nuove iniziative previste per l'anno prossimo, elencate nell'allegato III del programma di lavoro di quest'anno, la Commissione ha individuato 17 proposte esistenti che meriterebbero di essere adottate in tempi rapidi dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Ciò consentirebbe di conseguire risultati tempestivi negli ambiti che rappresentano una priorità politica. Tra gli esempi figurano il codice di prenotazione dell'ue (PNR), la direttiva contro la discriminazione, il regolamento EURES, la riforma della protezione dei dati, le proposte in
Pagina 5 di 6 sospeso per l'attuazione dell'agenda sulla migrazione, la proposta di direttiva sulla riduzione delle emissioni nazionali di inquinanti atmosferici e l'imposta sulle transazioni finanziarie. La proposta relativa all'accordo interistituzionale "Legiferare meglio", presentata in maggio, prevede che, sulla base del programma di lavoro della Commissione, le tre istituzioni concordino ogni anno un elenco di proposte che saranno trattate in via prioritaria nel quadro dell'iter legislativo. Le tre istituzioni stanno svolgendo negoziati con la prospettiva di raggiungere un accordo sulla proposta entro la fine dell'anno. Quale raffronto si può fare tra il programma di lavoro per il 2016 e quello degli anni precedenti? Durante il precedente mandato, dal 2009 al 2014, la Commissione ha proposto in media 130 nuove iniziative in ogni programma di lavoro annuale. La Commissione Juncker ha adottato un approccio diverso. Il primo programma di lavoro per il 2015 presentava solo 23 nuove iniziative e anche nel 2016 il numero delle nuove iniziative è limitato a 23. Quando saranno attuate le proposte presentate nel programma di lavoro? Il programma di lavoro comprende tutte le principali iniziative politiche che la Commissione si è impegnata a presentare l'anno prossimo. La Commissione pubblicherà una tabella di marcia per ognuna delle 23 iniziative fondamentali, fornendo maggiori dettagli sulla tempistica. Il nuovo programma di lavoro è un elenco esaustivo di tutto ciò che la Commissione farà nel 2016? Il programma di lavoro mette in rilievo le iniziative politiche fondamentali pianificate dalla Commissione per il 2016. Ma la Commissione sottostà anche a tutta una serie di obblighi per garantire che la normativa vigente o i programmi esistenti siano attuati correttamente e producano risultati concreti sul campo. La Commissione continuerà a indagare sui presunti casi di violazione del diritto europeo, garantendo lo Stato di diritto e difendendo i diritti dei cittadini nel mercato interno e i diritti fondamentali. Essa può inoltre adottare iniziative non pianificate in risposta a eventi che richiedono un intervento urgente a livello europeo. Dal punto di vista tecnico, com'è strutturato il programma di lavoro della Commissione? Il programma di lavoro della Commissione consiste in una comunicazione politica e sei allegati: nell'allegato I figurano le iniziative fondamentali che sono incentrate su azioni concrete volte a realizzare le dieci priorità delineate negli orientamenti politici della Commissione Juncker; nell'allegato II figurano le nuove iniziative REFIT che sono state avviate quest'anno; l'allegato III elenca i dossier legislativi prioritari per i quali la Commissione chiede ai colegislatori del Parlamento europeo e del Consiglio di adottare azioni al più presto per ottenere risultati concreti a favore dei cittadini; l'allegato IV elenca le proposte pendenti che si intendono ritirare o modificare; l'allegato V è l'elenco delle abrogazioni;
Pagina 6 di 6 l'allegato VI fornisce alle parti interessate un elenco della legislazione che sarà applicabile nel 2016. In che modo il programma di lavoro viene elaborato e adottato? La nuova Commissione è stata confermata dal Parlamento europeo sulla base di chiari orientamenti politici che continuano a costituire il quadro per la pianificazione annuale della Commissione. Per arricchire il contenuto del programma di lavoro, la Commissione ha avviato un intenso dialogo con il Parlamento europeo e il Consiglio sulla base del discorso sullo stato dell'unione pronunciato dal il 9 settembre Presidente Juncker e della lettera di intenti inviata lo stesso giorno dal Presidente e dal primo Vicepresidente Timmermans ai Presidenti del Parlamento europeo e del Consiglio. Il programma di lavoro deve essere approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio? Il programma di lavoro viene discusso con il Parlamento europeo e il Consiglio, prima e dopo la sua adozione. La Commissione tiene conto del parere delle altre istituzioni durante la definizione delle sue priorità per l'anno successivo, ma detiene il diritto di iniziativa, ai sensi dei trattati dell'ue. La Commissione non intende presentare proposte legislative che non saranno mai adottate dal Parlamento e dal Consiglio. L'approccio perseguito è pragmatico, non burocratico. Per rafforzare la collaborazione con le altre istituzioni e migliorare la pianificazione congiunta, la Commissione sta negoziando con il Parlamento e il Consiglio un nuovo accordo interistituzionale, "Legiferare meglio", al fine di garantire una prospettiva comune nel rispetto del ruolo conferito a ciascuna istituzione dai trattati. In questo contesto sarà formalizzata anche la procedura per individuare le proposte prioritarie in sospeso. MEMO/15/5920 Contatti per la stampa: Natasha BERTAUD (+32 2 296 74 56) Tim McPHIE (+ 32 2 295 86 02) Informazioni al pubblico: contattare Europe Direct telefonicamente allo 00 800 67 89 10 11 o per e-mail Side Bar Footer Last update: 22-10-2015 16:28:43Version2.10.2 Top