I MONITORAGGI AMBIENTALI PER LE ATTIVITA DI DRAGAGGIO PREVISTE NEL PORTO DI BARI

Documenti analoghi
I MONITORAGGI AMBIENTALI PER LE ATTIVITA DI DRAGAGGIO NEI PORTI: L APPROCCIO MULTI MATRICE APPLICATO PER IL PORTO COMMERCIALE DI BARI*

Naples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti»

ESCAVO DEI PORTI DI NAPOLI E SALERNO

1. Premessa AUTORITA DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE

4 th PAN-European FORUM Dredging in port and environmental sustainability Barletta, Italy

Innovazione tecnologica e gestione dei sedimenti di dragaggio: l'esperienza del Sistema Portuale dell'adriatico Centrale

I Siti di Interesse Nazionale e i porti. Lo stato dell arte nelle aree marinocostiere. Antonella Ausili, Massimo Gabellini, Elena Romano

Monitoraggio dell'ambiente marino costiere nei corpi idrici 12-16

Il dragaggio portuale

CARISMA. Progetto di Grande Rilevanza, nell ambito dell Accordo di Collaborazione Scientifica e. Repubblica di Albania

IL PIANO DI MONITORAGGIO MARINO COSTIERO IN AMBITO NAZIONALE

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

MITIGAZIONE DELL IMPATTO ACUSTICO, NECESSARI

Sedimenti marini: caratterizzazione, dragaggio, trattamento e riutilizzo Ad un anno dal Decreto del Ministero dell Ambiente 173/2016, quali novità?

Il Monitoraggio Marino Costiero nelle Marche: norme e programmi d attuazioned

CONCENTRAZIONE DEI CONTAMINANTI DERIVANTI DA TRAFFICO MARITTIMO RILEVATI NEL SEDIMENTO (5T)

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA

INDICE. Bacino dei fiumi della pianura tra Livenza e Piave I

COMUNE DI FIRENZE SPOSTAMENTO IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO VIA GIULIO CACCINI RELAZIONE TERRE E ROCCE

Linee Guida PMA: Componente acque marino costiere

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE (SIA) INTEGRAZIONI. Richieste d integrazione n. 1 e 2

IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

GHOST TERZO MEETING CON GLI STAKEHOLDER Approcci e soluzioni per i rifiuti della pesca abbandonati in mare: esperienze a confronto

I Programmi di monitoraggio della Strategia Marina. Cristina Farchi, Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

INDICE. Bacino del Livenza I

STUDI DI AGGIORNAMENTO SULL INGEGNERIA OFF-SHORE E MARINA Nuove tecnologie, Nuove applicazioni, Nuove normative

5.1 - CONSUMO DI ACQUA PER USO DOMESTICO E PERDITE DI RETE

Movimentazione dei sedimenti in ambito marinocostiero: evoluzione dell assetto normativo italiano ed implicazioni gestionali

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 06_AND

Smart Ports: sedimenti, sostenibilità, attività portuali, opere, logistica 22 Maggio 2018 Palazzo Montecitorio, Sala Aldo Moro - Roma

Piano Regolatore del Porto. Guida alla lettura delle risposte ai contributi dei soggetti competenti in materia ambientale

Le misure del Piano di Gestione delle Acque per i corpi idrici in relazione all uso idroelettrico

Lo sviluppo dei Green Ports nel Mediterraneo

Sea monitoring and evaluation of climate change effects Franco Zinoni - Director of Arpa

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 10_VAD

Il monitoraggio degli effetti delle attività di dragaggio di un canale lagunare con movimentazione dei sedimenti all interno del corpo idrico

MONITORAGGIO. Caratterizzazione sedimento della barra fluviale e dello sbocco a mare del Fiume Cecina

2. LA RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA

A.C.S. srl Ambiente e Sviluppo Spin Off del Politecnico di Torino

CARATTERIZZAZIONE E MONITORAGGIO AMBIENTALE DELLE AREE DI DRAGAGGIO E DELLE SPIAGGIE

Canale di Sicilia Zona G

CROCIERE 2018: RISPOSTE TURISMO PREVEDE UN AUMENTO DELL 8,6% IN TUTTA ITALIA

VENEZIA COME BARICENTRO DELLE BASI PORTUALI

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 25_SPE

Osservatorio Ambientale Terzo Valico: aggiornato il Protocollo Gestione Amianto 2018

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 05_IMP

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 19_ENT

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 24_POR

STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore Ufficio Pubblica Informazione SCHEDA NOTIZIE RELATIVA ALLA

SITI CONTAMINATI. Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati

A cura del Servizio Economia Locale C.C.I.A.A. di Brindisi

Terre e rocce da scavo Menfi 22 nov 2012 Luca Castiglioni servizi tecnici CADA snc

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 15_VAG

Scelta Scelt a delle delle sta sta i z oni n idi cam ca pi onamen o Per Pe la selezione sele zione delle delle loc loc lità lit à da monit

La difesa della costa in Regione Toscana: programmazione e realizzazione degli interventi. Ing. Gianfranco Boninsegni Regione Toscana

Beatrice Miorini Glauco Spanghero

Il ruolo della modellistica numerica in supporto all applicazione dei Decreti 172/16 e 173/16. Ing. Andrea Pedroncini - DHI

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 22_MES

Studi di aggiornamento sull Ingegneria Off-shore e Marina. Genova, ottobre 2015

PORTO DI TRIESTE ARSENALE SAN MARCO. Prog. APT 1825/A: Lavori di completamento del piazzale presso l area Arsenale San Marco lotto banchina.

Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e Sociale Allegato 17 Elenco delle autorizzazioni di cui al comma 2 dell art. 23 del D.

1^ Campagna di Agosto 2005

IL TURISMO NELLE AREE URBANE G. Finocchiaro, S. Iaccarino ISPRA

CAPITOLATO TECNICO ALL. A

AUTORITA di sistema portuale Del Mare adriatico centro settentrionale. Il porto di Ravenna: un valore per l economia del territorio

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA DIREZIONE CENTRALE INFRASTRUTTURE E TERRITORIO ATTO AGGIUNTIVO N. 2

STUDI E RELAZIONI SPECIALISTICHE

MONITORAGGIO AMBIENTALE IN OPERAM

PORTO DI BARI PROGETTO DI FATTIBILITA TECNICA ED ECONOMICA REALIZZAZIONE DI UN TERMINAL PASSEGGERI ALLA BANCHINA 10 NEL PORTO DI BARI

Impronta occupazionale del Porto di Venezia Pag. 1. IMPRONTA OCCUPAZIONALE DEL PORTO DI VENEZIA Primi risultati quantitativi

Figura 1 - Area WM7PL (da Genova a Punta Ala)

SINTESI DELLO STUDIO DI CARATTERIZZAZIONE DELLO STATO AMBIENTALE DELL AREA CIRCOSTANTE IL TERMOVALORIZZATORE DEL GERBIDO

Messa a punto del piano di caratterizzazione dei sedimenti nei piccoli porti e risultati nell area di studio

UNA PRIMA VALUTAZIONE DEI RIFIUTI SPIAGGIATI LUNGO LE COSTE PUGLIESI

Il Database degli indicatori previsti dal PAN

Progetti integrati per la valorizzazione ambientale e turistica della costa: il ruolo di Arpae. Giuseppe Bortone

Alessandra Pei Regione Toscana Direzione difesa del suolo e protezione civile Settore Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell Acqua

LE INIZIATIVE DELLA REGIONE F.V.G. PER LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE DEI TRASPORTI SULLA RETE PORTUALE E LOGISTICA

^UP. PRPC del PORTO del VILLAGGIO del PESCATORE di iniziativa pubblica V.A.S. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DICHIARAZIONE DI SINTESI

Oltre l acqua alta. Nuovi scenari di gestione del MOSE

Ravenna Green Port. Mag. Ing. Luca Laghi Ing. Chiara Ugolini LabeLab Ravenna, 17 Maggio 2017

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 11_ALB

Allegato 1. Aspetti territoriali, strutture e attività del porto.

Ampliamento parco a tema Miragica verifica di assoggettabilità al V.I.A.

3. RISULTATI. Tab. 3.1 Tipologia e superficie di habitat riscontrati nell area di studio.

Via Karl Ludwig Von Bruck, 3 TRIESTE

Campagna di aprile: 6,7,8 e 9 aprile 2009

RAPPORTO STATISTICO 2009

ANALISI TRAFFICI ADRIATICO

AttivitàISPRA nell ambito del progetto Life+COAST-BEST

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 97 del

TAVOLO DELLA TRASPARENZA

IL PORTO DI MONOPOLI RAPPORTO STATISTICO Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. Marzo 2017

INFRASTRUTTURE, INDUSTRIA E SERVIZI DI TRASPORTO E LOGISTICA IN CAMPANIA. secondo rapporto annuale

PIANO PER LA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO E IL RISANAMENTO DELLE ACQUE DEL BACINO IDROGRAFICO IMMEDIATAMENTE SVERSANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA

SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI

Classificazione della qualità ambientale dei sedimenti del porto di Mariana di Carrara finalizzata al dragaggio e alla successiva gestione

Qualità dell aria a Servola

Transcript:

Gestione ambientale di marina e porti - Parte I. Ferrara, 19 settembre 2018. I MONITORAGGI AMBIENTALI PER LE ATTIVITA DI DRAGAGGIO PREVISTE NEL PORTO DI BARI Nicola Ungaro* & Nancy Attolico** * ARPA Puglia, Direzione Scientifica. Corso Trieste 27 70126 Bari **Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. Piazzale C. Colombo1 70122 Bari

Introduzione Il porto di Bari, destinato sia al traffico commerciale delle merci che a quello passeggeri, è situato sulla sponda occidentale del mare Adriatico meridionale. Considerando l entità della movimentazione delle merci, superiore a 5 milioni di tonnellate all anno (principalmente merci generiche), e il transito di passeggeri, pari a circa 2 milioni di unità/anno (di cui più di 500.000 croceristi), il porto di Bari risulta uno dei principali in Italia.

Le caratteristiche strutturali e la posizione del porto (oltre che la natura geologica dei suoi fondali), soggette all idrodinamismo locale tipico del paraggio, comportano una circolazione interna dei sedimenti tale da favorire un accumulo degli stessi in prossimità dell entrata e dei moli principali. L accumulo degli stessi sedimenti non permette l ottimale sfruttamento delle profondità operative del porto nella sua attuale configurazione, rendendo dunque necessarie periodiche attività di dragaggio.

Le attività di dragaggio per il completamento delle strutture portuali nell area Pizzoli-Marisabella In particolare, alcune attività di dragaggio sono state progettate per il completamento di strutture all interno del porto di Bari, in un area denominata Pizzoli-Marisabella. Tali attività di dragaggio sono state autorizzate con prescrizioni, tra le quali l elaborazione e la realizzazione di un piano di monitoraggio per le fasi «ante operam», «in corso d opera», «post operam» e «di esercizio».

L impostazione del monitoraggio ambientale L elaborazione del piano di monitoraggio ambientale è stata inizialmente affidata all ex ICRAM (attualmente ISPRA), in collaborazione con ARPA Puglia, il Politecnico di Bari e l Università «Aldo Moro» di Bari. La strategia proposta dal piano di monitoraggio consisteva nell indagine sulle matrici «acque», «sedimenti» e «biota», allo scopo di prevenire qualunque impatto negativo sull ambiente marino connesso con la movimentazione dei sedimenti durante le attività di dragaggio, ovvero di minimizzare tali potenziali impatti con appropriate misure di mitigazione. Inoltre, il piano iniziale prevedeva un attualizzazione dello stesso a seguito dei risultati ottenuti durante la fase «ante operam», per la quale erano previste le stazioni di monitoraggio (per singola matrice) illustrate nella figura.

Matrici, procedure di campionamento e parametri del monitoraggio ambientale Acqua

Matrici, procedure di campionamento e parametri del monitoraggio ambientale Sedimenti

Matrici, procedure di campionamento e parametri del monitoraggio ambientale Biota Monitoraggio presenza, distribuzione e densità di Posidonia oceanica; Monitoraggio macrozoobenthos; Bioaccumulo:

Tabelle riassuntive delle attività di monitoraggio inizialmente previste Fase ante operam

Tabelle riassuntive delle attività di monitoraggio inizialmente previste Fase in corso d opera e post operam

Tabelle riassuntive delle attività di monitoraggio inizialmente previste Fase in corso d opera e post operam

Tabelle riassuntive delle attività di monitoraggio inizialmente previste Fase in corso d opera e post operam

Tabelle riassuntive delle attività di monitoraggio inizialmente previste Fase di esercizio

Alcuni risultati delle campagne di monitoraggio nella fase «ante operam» Acqua

Alcuni risultati delle campagne di monitoraggio nella fase «ante operam» Acqua

Alcuni risultati delle campagne di monitoraggio nella fase «ante operam» Sedimenti

Alcuni risultati delle campagne di monitoraggio nella fase «ante operam» Biota (bioaccumulo nei mitili) E6 - staz. esterna al porto E1 - staz. ingresso del porto P7 - staz. interna al porto

Aggiornamento del piano di monitoraggio per le fasi «in corso d opera», «post operam» e «di esercizio» Come già detto, il piano iniziale prevedeva un attualizzazione dello stesso a seguito dei risultati ottenuti durante la fase «ante operam». Su queste basi è stato prodotto un documento di aggiornamento metodologico in cui si è rivisto il piano di campionamento per le fasi successive all ante operam (inteso come n. di stazioni di monitoraggio vedi figura - e relative frequenze) nonché si sono ridefiniti i parametri da valutare per ognuna delle matrici indagate.

Tabelle riassuntive delle attività di monitoraggio aggiornate

Tabelle riassuntive delle attività di monitoraggio aggiornate

Tabelle riassuntive delle attività di monitoraggio aggiornate

Tabelle riassuntive delle attività di monitoraggio aggiornate La proposta metodologica sopra descritta è stata comunque discussa in fase di affidamento delle attività all Ente Pubblico individuato come attuatore dei monitoraggi per le fasi «in corso d opera», «post operam» e «di esercizio», in questo caso ARPA Puglia. All esito della discussione sono state apportate minimali modifiche al piano aggiornato, al fine di rendere il monitoraggio effettivamente realizzabile a costi ragionevoli (di seguito una tabella che sintetizza solo le parti soggette a modifica).

Il confronto con quanto previsto dal D.M. 173/2016 Il rappresentato piano di monitoraggio ambientale è stato predisposto ben prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del D.M. 173/2016, che regola la movimentazione dei sedimenti (compresi i dragaggi) nelle aree marine al di fuori dei Siti di Interesse Nazionale. Ciò nondimeno, la comparazione tra quanto previsto dal piano utilizzato per il porto di Bari e le indicazioni del citato D.M. evidenzia che si è stati precursori nell applicazione di un approccio metodologico successivamente sancito dall allegato tecnico al D.M. 173/2016. Innanzitutto sono state scandite dettagliatamente le distinte fasi ante operam, in corso d opera e post operam del piano di monitoraggio, affidando alla fase ante operam un ruolo fondamentale per la modulazione definitiva dell intera strategia di monitoraggio. Inoltre, è stato applicato il principio della gradualità, successivamente definito dal D.M., ovvero per le attività di dragaggio, trasporto e immersione il numero delle stazioni, i parametri da monitorare nella colonna d acqua, nel sedimento e nel biota sono stati commisurati (anche in base ai risultati dell ante operam) alla qualità e alla quantità dei materiali da sottoporre a movimentazione, alla durata e alle modalità operativa dello specifico intervento. Nel caso specifico tale principio è stato applicato anche alle successive fasi di monitoraggio. In definitiva, il piano di monitoraggio dei lavori di dragaggio nel porto di Bari, seppur predisposto precedentemente all entrata in vigore del D.M. 173/2016, ne interpreta al meglio i criteri di definizione e potrà avere valenza di applicazione pilota utile anche al fine di individuare eventuali criticità da superare in un approccio collaborativo tra tecnici e legislatori.

GRAZIE PER L ATTENZIONE!