S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Gli strumenti di accertamento standardizzato in Unico 2014 di Gian Paolo Ranocchi 14 maggio 2014 - Milano
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Società di comodo tra test di operatività è condizione di perdita sistematica
Le società di comodo inquadramento (di sintesi) Le conseguenze dello status di comodo Necessità di tassare un reddito minimo Necessità di tassare un VPN minimo IRES maggiorata al 38% IVA con doppio blocco: Prima fase: stop alle compensazioni (orizzontali) e ai rimborsi Seconda fase (dopo triennio): azzeramento del credito IVA (integrale) 3
Le società di comodo le novità Telefisco 2014 - Blocco su utilizzo/riporto credito IVA anche se adeguato al reddito minimo - Sia per le società in perdita sistematica che non operative - Da quando scatta il blocco sull utilizzo del credito IVA? Rateazione delle plus - ris. n. 68/E/2013 - E assimilabile a riduzione del reddito per effetto di agevolazioni fiscali - Test di redditività su valore lordo (non rileva la rateazione) - Anni successivi il reddito va nettizzato della quota di plusv tassata Fotovoltaico circ. n. 36/E/2013 - Test di operatività sempre 6% e redditività al 4,75% (immobili) - Prezzi imposti da GSE e quindi interpello facile 4
Le società di comodo le vie di uscita Cause di disapplicazione da test di operatività - Provv. N. 23681/2008 Verifica su periodo: 2013 in Unico 2014 CM 23/12: efficacia delle cause di esclusione: solo nel periodo di comodo Art. 30 Legge n. 724/1994 Società in perdita sistematica periodo 2010/2012 cod. 1 se nessuna disapplicazione cod. da 2 a 12 per cause di disapplicazione Pr. N. 87956/2012 CM 23/12 : efficacia delle cause solo per triennio 5
Le società di comodo le vie di uscita Gli intrecci tra cause di esclusione e di disapplicazione 1) Studi di settore (congruità e coerenza) Causa di esclusione e di disapplicazione per perdita sistematica 2) Primo anno di attività - Causa di esclusione e di disapplicazione per perdita sistematica 3) MOL positivo Causa di disapplicazione perdita sistematica 4) Società in liquidazione che assume l impegno a cancellarsi dal reg. imprese entro il termine di presentazione della dichiarazione successiva causa di disapplicazione (perdita e operatività) 5) Due periodi precedenti e quello di comodo con numero dipendenti sempre superiore a 10 unità causa di esclusione 6) Valore della produzione superiore attivo stato patrimoniale causa di esclusione 6
Le società di comodo e gli studi di settore Soc. di comodo e studi di settore Società che risultano congrue e coerenti ai fini degli studi di settore - Esclusione: La condizione va verificata per il 2013 - Perdite sistematica: la condizione va verificata su 2010/2012 - Vale congruità ottenuta anche per adeguamento Effetti dell adeguamento a Gerico - I maggiori ricavi non rilevano nel test di operatività - Il maggior reddito rileva ai fini del reddito minimo 7
Le società di comodo La gestione dell interpello L interpello disapplicativo 2014 scade il 2 luglio prossimo Art. 30, co 4 bis, L. 724/94 la società interessata può chiedere la disapplicazione delle relative disposizioni antielusive ex art. 37bis, co. 8, DPR 600/73 Senza istanza il ricorso è inammissibile (Circ. n.5/e/2007, n. 14/E/2007 e n. 7/E/2009). Per le Entrate Il ricorso è ammissibile anche in assenza di preventiva istanza (C. n.32/e/2010 e 23/E/2012). Scattano però le sanzioni massime se si accerta La giurisprudenza Cass. n. 17010/2012: l'istanza è obbligatoria (?) 8
Le società di comodo La gestione dell interpello -Cod. da 1 a 3 per disapplicazione da test, perdite, o entrambe - Possibile interpello per disapplicazione parziale: in relazione ai singoli beni o in relazione al comparto impositivo 9
Le società di comodo La gestione dell interpello OBBLIGO DI IMPUGNARE IL PROVVEDIMENTO DI DINIEGO Sent. n. 20394 del 29 novembre 2012 la Corte, con sentenza n. 8663 del 15 aprile 2011, ha affermato che le determinazioni del Direttore regionale delle Entrate sulla istanza del contribuente volta ad ottenere le disapplicazione di una norma antielusiva ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 37 bis, comma 8, costituiscono presupposto necessario ed imprescindibile per l'esercizio di tale potere. Le determinazioni in senso negativo costituiscono perciò atto di diniego di agevolazione fiscale e sono soggette ad autonoma impugnazione ai sensi del D.Lgs. n. 546 del 1992, art. 19, comma 1, lett. h). (conforme sent. 5843 del 13 aprile 2012) Conforme recentemente CTP Venezia n. 134/1/13 del 27 novembre 2013 FACOLTA DI IMPUGNARE IL PROVVEDIMENTO DI DINIEGO Sent. N. 17010 del 15 ottobre 2012 Ad avviso del Collegio, il diniego del direttore regionale delle entrate di disapplicazione di norme antielusive, ai sensi dell'art. 37-bis, comma 8, del DPR n. 600 del 1973, rientra nel novero degli atti impugnabili, in via facoltativa, da parte del contribuente istante. A tale conclusione inducono vari elementi, i quali escludono che all'atto de quo possa attribuirsi natura meramente endoprocedimentale o di semplice parere interpretativo (al pari di una circolare).. 10
Le società di comodo Note operative Le verifiche sulle società immobiliari: 1) Contratti di locazione a canone vincolato - disapplicazione 2) Contratti di locazione a enti pubblici o assimilati - disapplicazione 3) Subentro in locazioni stipulate da altri - interpello 4) Locazione a valore di mercato - interpello 5) Bene in costruzione o rimanenza escluso C.T.P.Vercelli 3.4.2013 n. 13/01/13 Locazioni La locazione infragruppo di un fabbricato il cui canone non è congruo rispetto ai parametri dell'art. 30 della L. 724/94 non determina l'assoggettamento della società locatrice al regime delle società non operative, se il canone è congruo rispetto ai valori OMI. 11
Le società di comodo Note operative Le verifiche sulle holding: Disapplicazione legale 1) La società partecipata è esclusa 2) La società partecipata è operativa 3) La società partecipata ha ottenuto l accoglimento dell interpello Interpello preventivo 1) Possesso della sola nuda proprietà 2) La società partecipata non ha riserve di utili sufficienti 3) La società partecipata ha perdite da coprire 4) La società partecipata è in fase di start up 5) La società partecipata appartiene ad un settore in crisi 12
Le società di comodo La gestione del prospetto - Beni in leasing costo concedente - Beni ammortizzabil: costo storico - Costi pluriennali: valore residuo - Si partecipazioni estere (se non escluse o operative) - No beni in corso di costruzione - Auto: valore contabile (no 164) - Immobili: compreso valore area - Omogeneità assets proventi - No finanziamenti infruttiferi -No azioni proprie 13
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Il nuovo redditometro (DL n. 78/2010..)
Il redditometro - allineamento 15
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Il redditometro - allineamento LE DIVERSE TIPOLOGIE DI SPESA certe Per elementi certi: ISTAT: Investimenti patrimoniali Tracciate ed oggettivamente riscontrabili Riferite ad elementi presenti in A.T. nella disponibilità del soggetto determinate su valori medi: esempio auto, barche Spese presunte per beni e consumi quotidiani (DM 24/12/2012) Voce eliminata Investimenti dell anno al netto dei disinvestimenti dell anno e dei 4 anni precedenti Quota di risparmio Quota risparmio formatasi nell anno 17
Il redditometro - allineamento Art. 4 d.m. 24.12.12 prova contraria Se si rileva uno scostamento per più di un quinto tra reddito accertabile e dichiarato, il contribuente può dimostrare che le spese sono state eseguite con 1) Redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d imposta 2) Redditi esenti o tassati alla fonte o esclusi 3) Finanziamenti di soggetti diversi 4) Il diverso ammontare delle spese effettivamente attribuibili 18
Il redditometro giurisprudenza 2014 la correlazione tra indice e capacità di spesa Cass. 19.3.2014 n. 6396 L'art. 38 comma 6 ult. cit. nel testo vigente all'epoca, non impone affatto la dimostrazione dettagliata dell'impiego delle somme per la produzione degli acquisti o per le spese di incremento, semmai richiedendo al contribuente di vincere la presunzione - semplice o legale che sia - che il reddito dichiarato non sia stato sufficiente per realizzare gli acquisti e gli incrementi. Il che, a ben considerare, significa che nessun'altra prova deve dare la parte contribuente circa l'effettiva destinazione del reddito esente o sottoposto a tassazione separata agli incrementi patrimoniali se non la dimostrazione dell'esistenza di tali redditi. Né dalla disciplina normativa anzidetta pare potersi evincere un onere di dimostrazione, aggiuntivo, circa la provenienza oltre che l'effettiva disponibilità finanziaria delle somme occorrenti per gli acquisti operati dal contribuente. 19
Il redditometro giurisprudenza 2014 la correlazione tra indice e capacità di spesa Cass. 18.4.2014 n. 8995 La norma chiede dunque qualcosa di più della mera prova della disponibilità di ulteriori redditi e, pur non prevedendo esplicitamente la prova che detti ulteriori redditi sono stati utilizzati per coprire le spese contestate, chiede tuttavia espressamente una prova documentale su circostanze sintomatiche del fatto che ciò sia accaduto (o sia potuto accadere). In tal senso va letto lo specifico riferimento alla prova (risultante da idonea documentazione) della entità di tali eventuali ulteriori redditi e della "durata" del relativo possesso, previsione che ha l'indubbia finalità di ancorare a fatti oggettivi (di tipo quantitativo e temporale) la disponibilità di detti redditi per consentire la riferibilità della maggiore capacità contributiva accertata con metodo sintetico in capo al contribuente proprio a tali ulteriori redditi, escludendo quindi che i suddetti siano stati utilizzati per finalità non considerate ai fini dell'accertamento sintetico, quali, ad esempio, un ulteriore investimento finanziario, perché in tal caso essi non sarebbero ovviamente utili a giustificare le spese e/o il tenore di vita accertato, i quali dovrebbero pertanto ascriversi a redditi non dichiarati. 20
Il redditometro giurisprudenza 2014 la correlazione tra indice e capacità di spesa CTR Roma 22/1/2014 n. 218/4/14 Quanto alla prova liberatoria a carico del contribuente è controverso se, per contrastare l'accertamento sintetico, sia sufficiente la dimostrazione dell'esistenza di disponibilità finanziarie ovvero sia necessaria l'ulteriore dimostrazione che proprio quelle disponibilità finanziarie siano state utilizzate per sostenere le spese poste a fondamento dell'accertamento da parte del Fisco (c.d. nesso eziologico tra spese effettuate e disponibilità finanziarie). Questa Commissione ritiene di aderire al primo orientamento in quanto la prova del nesso eziologico tra spese effettuate e disponibilità finanziarie assumerebbe i caratteri di una vera e propria probatio diabolica ed eccessivamente difficoltosa e gravosa per il contribuente richiedendosi una prova analitica a fronte di rilievi pur sempre ricostruiti e va quindi confermata la sentenza impugnata. 21
Il redditometro giurisprudenza 2014 CTP Alessandria 2/4/2014 n. 128/1/14 1) Il redditometro è un accertamento di tipo parametrico - standardizzato; 2) Poggia valori del tutto irreali che conseguono all utilizzo di parametri ministeriali incongrui; 3) Il contribuente ha dimostrato di aver potuto beneficiare della liquidità conseguente all imputazione a voce di costo degli accantonamenti e degli ammortamenti che hanno costituito una componente di liquidità aggiuntiva ai redditi dichiarati 22
Il redditometro giurisprudenza 2014 CTR Venezia 3/12/2013 nn. 123, 124 e 125/30/2013 1) Il nuovo redditometro si applica retroattivamente (questione procedurale); 2) Aspetto processuale: richiesta anche nell ambito delle breve repliche (ex art. 32, co. 3, D.lgs. n. 546/1992); 3) I canoni di mutuo, comunque, non vanno moltiplicati per i coefficienti ex DM 24/12/1992 risultato irragionevole 23
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Gli studi di settore in Unico 2014
Gli studi di settore in Unico 2014 n. 4 decreti del 23.12.2013 (Pubblicati nel S.S. n. 19 alla G.U. n. 304 del 30 dicembre 2013) 21 studi COMPARTO MANIFATTURE 21 studi COMPARTO SERVIZI 21 studi COMPARTO COMMERCIO 6 studi PROFESSIONISTI 205 GLI STUDI DI SETTORE APPLICABILI NEL 2013 25
Gli studi di settore in Unico 2014 STUDI DI SETTORE: ATTENZIONE AL CONTENUTO I presupposti che legittimano l utilizzo dell accertamento induttivo da parte dell ufficio Omessa presentazione del modello studi di settore omessa o infedele indicazione dei dati previsti nei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore indicazione di cause di esclusione o di inapplicabilità degli studi di settore non sussistenti. i maggiori ricavi/compensi devono superare di più del 15% o di 50.000 euro quelli del Gerico originario 26
Gli studi di settore in Unico 2014 - giurisprudenza Cass. 19.3.2014 n. 6389 In tema di accertamento delle imposte dirette ed in presenza di una contabilità regolarmente tenuta, l'accertamento dei maggiori ricavi d'impresa può essere affidato alla considerazione della difformità della percentuale di ricarico applicata dal contribuente rispetto a quella mediamente riscontrata nel settore di appartenenza soltanto se essa raggiunga livelli di abnormità ed irragionevolezza tali da privare, appunto, la documentazione contabile dì ogni attendibilità. Nel caso di specie il divario tra la percentuale di ricarico praticata dalla società (21%) e quella stimata ed applicata dall'ufficio (26%), non poteva definirsi abnorme, così da giustificare un accertamento di tipo induttivo, con gli effetti in tema dì inversione dell'onere della prova a carico del contribuente. 27
Gli studi di settore in Unico 2014 - giurisprudenza C.T. Reg. Genova 26.9.2013 n. 71/2/13 Il provato stato di crisi dell'impresa assume rilevanza nell'accertamento basato sugli studi di settore per escluderne l'applicazione. Non ha pregio la tesi dell'antieconomicità della gestione: in linea di principio, nessuna attività può essere chiusa nell'arco di breve tempo considerato che i soci hanno effettuato investimenti ed è legittima l aspettativa che la condizione di difficoltà possa nel tempo rientrare. 28