DROGA: BELLUCCI (MODAVI), CONVERSIONE DL RENZI LORENZIN OCCASIONE PERSA PER CAMBIARE IL PAESE

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DROGA: MODAVI, IN LEGGE DI CONVERSIONE ELEMENTI MOLTO PERICOLOSI = BELLUCCI, OCCASIONE PERSA PER CAMBIARE IL PAESE Roma, 30 apr. (Adnkronos) - "La strada intrapresa dal Governo Renzi spalanca il baratro verso la completa normalizzazione delle droghe''. Lo afferma la presidente nazionale del Modavi, Maria Teresa Bellucci, convinta che "la legge di conversione del decreto legge sugli stupefacenti" contienga "alcuni elementi altamente pericolosi". "Il furore ideologico con cui, ancora oggi, si affronta il dibattito sulle droghe - prosegue - non ha permesso alcuna dialettica ne' lo scambio di esperienze, soprattutto quelle rientranti nella sfera pedagogico- educativa degli adolescenti, dei giovani adulti e del ruolo e delle funzioni della famiglia''. Secondo Bellucci, gli elementi "altamente pericolosi" sono "la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere o l'introduzione di un approccio di matrice esclusivamente sanitario che non tiene piu' in considerazione la dimensione psicologica, sociale e relazionale della persona tossicodipendente, dunque dell'importanza di tali elementi per il completo recupero. Purtroppo il Governo ha deciso di dare voce alle istanze proprie di una sola parte degli operatori impiegati nella lotta alle tossicodipendenze: quelli che ripetono il mantra della 'riduzione del danno' e dell'utilizzo delle sostanze come liberta' individuale e non come effetto di una condizione di malessere piu' profonda di cui doversi prendere cura dal punto di vista personale, sociale e istituzionale''. ''Il Governo ha mancato un'occasione importante per risolvere i problemi reali delle persone, scegliendo di avallare una cultura riduzionista e organicistica, a discapito del valore della vita e della liberta' dalle droghe. Invece di potenziare i programmi di prevenzione, riducendo - a monte - le possibilita' per i giovani di arrivare a contatto con le sostanze, si e' optato per il ritorno all'impianto del 1993, non tenendo conto del cambiamento della nostra societa' e che gli effetti delle droghe, dimostrati scientificamente, sono infinitamente piu' dannosi rispetto a quelli anche dello scorso decennio''. (Sin/Col/Adnkronos) 30- APR- 14 14:02 NNNN DROGA: BELLUCCI (MODAVI), CONVERSIONE DL RENZI LORENZIN OCCASIONE PERSA PER CAMBIARE IL PAESE (AGENPARL) Roma, 29 apr La strada intrapresa dal Governo Renzi spalanca il baratro verso la completa normalizzazione delle droghe. Lo afferma la presidente nazionale del Modavi Onlus, Maria Teresa Bellucci. Il furore ideologico con cui, ancora oggi, si affronta il dibattito sulle droghe non ha permesso alcuna dialettica né lo scambio di esperienze, 1

soprattutto quelle rientranti nella sfera pedagogico- educativa degli adolescenti, dei giovani adulti e del ruolo e delle funzioni della famiglia. La legge di conversione del Decreto Renzi Lorenzin prosegue Bellucci - contiene alcuni elementi altamente pericolosi, come la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere o l introduzione di un approccio di matrice esclusivamente sanitario che non tiene più in considerazione la dimensione psicologica, sociale e relazionale della persona tossicodipendente, dunque dell importanza di tali elementi per il completo recupero. Purtroppo il Governo ha deciso di dare voce alle istanze proprie di una sola parte degli operatori impiegati nella lotta alle tossicodipendenze: quelli che ripetono il mantra della riduzione del danno e dell utilizzo delle sostanze come libertà individuale e non come effetto di una condizione di malessere più profonda di cui doversi prendere cura dal punto di vista personale, sociale e istituzionale. Il Governo ha mancato un occasione importante per risolvere i problemi reali delle persone, scegliendo di avallare una cultura riduzionista e organicistica, a discapito del valore della vita e della libertà dalle droghe. Invece di potenziare i programmi di prevenzione, riducendo a monte le possibilità per i giovani di arrivare a contatto con le sostanze, si è optato per il ritorno all impianto del 1993, non tenendo conto del cambiamento della nostra società e che gli effetti delle droghe, dimostrati scientificamente, sono infinitamente più dannosi rispetto a quelli anche dello scorso decennio. Droga, Bellucci (Modavi): Conversione Dl Renzi- Lorenzin è occasione persa per cambiare il Paese La strada intrapresa dal Governo Renzi spalanca il baratro verso la completa normalizzazione delle droghe. Lo afferma la presidente nazionale del Modavi Onlus, Maria Teresa Bellucci. Il furore ideologico con cui, ancora oggi, si affronta il dibattito sulle droghe non ha permesso alcuna dialettica né lo scambio di esperienze, soprattutto quelle rientranti nella sfera pedagogico- educativa degli adolescenti, dei giovani adulti e del ruolo e delle funzioni della famiglia. La legge di conversione del Decreto Renzi Lorenzin prosegue Bellucci contiene alcuni elementi altam... Il post dal titolo: «Droga, Bellucci (Modavi): Conversione Dl Renzi- Lorenzin è occasione persa per cambiare il Paese» è apparso il giorno 29/04/2014, alle ore 22:34, sul quotidiano online l'impronta dove ogni giorno puoi trovare le ultime notizie dell'area geografica relativa a Provincia de L'Aquila. 2

DROGA, BELLUCCI (MODAVI): CONVERSIONE DL RENZI- LORENZIN È OCCASIONE PERSA PER CAMBIARE IL PAESE La strada intrapresa dal Governo Renzi spalanca il baratro verso la completa normalizzazione delle droghe. Lo afferma la presidente nazionale del Modavi Onlus, Maria Teresa Bellucci. Il furore ideologico con cui, ancora oggi, si affronta il dibattito sulle droghe non ha permesso alcuna dialettica né lo scambio di esperienze, soprattutto quelle rientranti nella sfera pedagogico- educativa degli adolescenti, dei giovani adulti e del ruolo e delle funzioni della famiglia. La legge di conversione del Decreto Renzi Lorenzin prosegue Bellucci contiene alcuni elementi altamente pericolosi, come la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere o l introduzione di un approccio di matrice esclusivamente sanitario che non tiene più in considerazione la dimensione psicologica, sociale e relazionale della persona tossicodipendente, dunque dell importanza di tali elementi per il completo recupero. Purtroppo il Governo ha deciso di dare voce alle istanze proprie di una sola parte degli operatori impiegati nella lotta alle tossicodipendenze: quelli che ripetono il mantra della riduzione del danno e dell utilizzo delle sostanze come libertà individuale e non come effetto di una condizione di malessere più profonda di cui doversi prendere cura dal punto di vista personale, sociale e istituzionale. Il Governo ha mancato un occasione importante per risolvere i problemi reali delle persone, scegliendo di avallare una cultura riduzionista e organicistica, a discapito del valore della vita e della libertà dalle droghe. Invece di potenziare i programmi di prevenzione, riducendo a monte le possibilità per i giovani di arrivare a contatto con le sostanze, si è optato per il ritorno all impianto del 1993, non tenendo conto del cambiamento della nostra società e che gli effetti delle droghe, dimostrati scientificamente, sono infinitamente più dannosi rispetto a quelli anche dello scorso decennio. DROGHE, DECRETO LORENZIN: SVOLTA POSITIVA... MA NON PER TUTTI di Antonietta Nembri Il decreto sugli stupefacenti reintroduce la divisione tra cosiddette droghe pesanti e leggere e riduce le pene per il piccolo spaccio. Perplessità da Exodus, San Patrignano e Modavi, di segno opposto il parere di Cnca, Gruppo Abele e Antigone L approvazione del decreto Lorenzin sugli stupefacenti alla Camera, su cui il Governo ha dovuto mettere la fiducia (in attesa dell approdo al Senato dove dovrà essere convertito entro il 20 maggio), ha riaperto il dibattito non solo tra le forze politiche sul dopo legge Fini- Giovanardi, ma anche nel mondo delle comunità di accoglienza. 3

Il decreto Lorenzin che ha l obiettivo di superare la Fini- Giovanardi, dopo la sua bocciatura da parte della Corte Costituzionale, porta diversi cambiamenti: il ritorno delle tabelle di classificazione delle sostanze, con il ripristino della distinzione tra droghe pesanti e leggere cosa che influisce di conseguenza sulle pene per i reati connessi. Se la Fini- Giovanardi non faceva distinzione sulle sostanze per lo spaccio grave, ora per le cosiddette droghe pesanti le pene variano da 8 a 20 anni, mentre per quelle leggere si va dai due ai sei anni. Per il piccolo spaccio le multe sono state abbassate di due terzi. Mentre per l uso personale si torna alle sanzioni amministrative. Il ritorno alle classificazioni delle sostanze per don Antonio Mazzi è un «assurdo». Spiega il fondatore di Exodus: «Non esiste la divisione tra droghe leggere e pesanti. Le nuove sostanze sono diverse, sono modificate. Questa distinzione ci fa tornare indietro di trent anni. Il mondo delle dipendenze è cambiato. Oggi anche uno spinello può diventare mortale». Per don Mazzi, oltretutto, ancora una volta la normativa «è fatta da incompetenti che non vivono in mezzo alla gente ai ragazzi come viviamo noi». Per quanto riguarda le pene, comunque, don Antonio Mazzi torna a quello che è un suo leit- motiv la de- carcerizzazione «lo dico da sempre» sottolinea, «i ragazzi non devono andare in carcere, dovrebbero comunque scontare le pene in strutture adeguate». Netta contrarietà al nuovo testo arriva da San Patrignano, in un comunicato stampa la Comunità riminese non solo sottolinea il non volersi «rassegnare alla cultura della normalizzazione della droga», ma anche si chiede «Come è possibile pensare di inserire la cannabis geneticamente modificata, con percentuali di principio attivo sino a 20 volte superiori a quella naturale nella tabella due ideata per classificare le droghe leggere?». Come per don Mazzi anche per San Patrignano alcuni passaggi del decreto fanno pensare che chi ha redatto il testo «o non conosce il problema droga o, come ci sembra più probabile, fa finta di non conoscerlo e non aver ascoltato il parere degli esperti». L augurio della Comunità di San Patrignano è che «il Senato ci ripensi» e nello stesso tempo si fa promotrice «di un movimento che unisca tutte le realtà che credono fortemente in una società libera da ogni dipendenza». È un grido d allarme invece quello che arriva dalla presidente di Modavi onlus «La strada intrapresa dal governo Renzi spalanca il baratro verso la completa normalizzazione delle droghe». Secondo Maria Teresa Bellucci, inoltre, il decreto «contiene alcuni elementi altamente pericolosi, come la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere o l introduzione di un approccio di matrice esclusivamente sanitario che non tiene più in considerazione la dimensione psicologica, sociale e relazionale della persona tossicodipendente». Per la presidente infine, «il Governo ha mancato un occasione importante per risolvere i problemi delle persone, scegliendo di avallare una cultura riduzionista e organicista, a discapito del valore della vita e della libertà dalle droghe». Di segno opposto il parere di Cnca, Gruppo Abele, Comunità San Benedetto al Porto, Forum Droghe, La società della Ragione, Antigone e Federserd che, insieme hanno firmato una presa 4

di posizione dedicata alla "svolta per il governo nella politica delle droghe" che richiamando il cosiddetto Manifesto di Genova scritto due mesi fa chiede, al di là della differenziazione tra droghe leggere e pesanti (soprattutto sul fronte delle pene), che vengano individuati «spazi di non punibilità». Viene altresì chiesto un «cambio di direzione delle politiche antidroga e l avvio di un percorso più ampio di scrittura di una legge nuova, moderna, etica, efficace», lontana anche da «strumentalizzazioni ideologiche e politiche». Non manca infine la richiesta del superamento dell attuale gestione del Dipartimento anti- droga. 5