Ersilia Talamo. Napoli, 12 Marzo 2010

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Transcript:

La Standardizzazione delle Tecniche Operatorie,l applicazione di Protocolli e Procedure Che ruolo assumono nella Formazione del Personale di S.O. in Chirurgia Mininvasiva? Napoli, 12 Marzo 2010 Ersilia Talamo

Il BLOCCO OPERATORIO rappresenta una struttura ad alta complessità organizzativa che deve rispondere a dei criteri che sono quelli della alla programmazione delle attività di elezione oltre alle attività d urgenza Mix di professionalità personale qualificato, affiatato e motivato, che lavori in equipè pur avendo la propria professionalità e specificità d azione

Preparazione e controllo dei supporti tecnologici (monitors, elettrobisturi, app. per anestesia) Preparazione e controllo di materiale vario (fleboclisi, farmaci ) Paziente Utente cliente Assistenza diretta Le attività assistenziali infermieristiche Attività Indirette Pulizia disinfezione Sterilizzazione Stoccaggio ad Azioni che prevedono collaborazione Chirurgia Mininvasiva tra infermiere e medico anestesista, infermiere e medico chirurgo, infermiere di sala e strumentista

erogazione delle Prestazioni previste dai LEA miglioramento della qualità programmazione e gestione dei servizi basate su scelte cliniche La gestione dei sistemi sanitari valorizzino il ruolo e la responsabilità dei medici e degli altri operatori sanitari sicurezza elemento fondante nella prospettiva del governo clinico integrato al centro i bisogni delle persone

per attività e per complessità intrinseca di tutte le procedure ad essa correlate, richiede azioni e comportamenti pianificati, standardizzati e condivisi finalizzati a prevenire incidenti peri-operatori e a garantire la buona riuscita degli interventi Fondamentale sviluppare ed attuare una appropriata strategia di formazione rivolta a tutti gli operatori coinvolti nelle attività di chirurgia con l obiettivo di accrescere sia le abilità tecniche che quelle cognitivo-comportamentali.

standardizzazione Solitamente la parola standard implica una regola, un modo prescritto di fare le cose. una sequenza fissa di fare i passi di un lavoro entro un specifico lasso di tempo. il modo standard di fare le cose implica che ognuno dovrebbe sempre seguire il metodo prescritto e non deviare mai. Standard è anche base per il confronto. è un entità dinamica e non statica. Uno standard è necessario per determinare se un miglioramento è stato raggiunto o meno.

protocolli Check list procedure LINEE GUIDA Blocco operatorio di Chirurgia Mininvasiva

LINEE GUIDA Governo Clinico Raccomandazioni di comportamento clinico, prodotte attraverso un processo sistematico, allo scopo di assistere medici e pazienti nel decidere quali siano le modalità di assistenza più appropriate in specifiche circostanza cliniche Sono basate sull evidenza scientifica Sono sviluppate e supportate da gruppi di esperti Sono focalizzate sulla gestione di casi, mancano cioè di elementi di contestualizzazione Sono applicazioni generali

LINEE GUIDA Standard di riferimento verso cui tendere, basati su criteri scientificamente validi e condivisi tra i potenziali utilizzatori, e che costituiscono i parametri di riferimento per effettuare valutazioni della qualità delle prestazioni effettivamente erogate OBIETTIVO MIGLIORARE LA QUALITA DELLE CURE RICEVUTE DAI PAZIENTI

PROTOCOLLI Schemi di comportamento predefiniti e vincolanti Documento condiviso che definisce obiettivi, regole e azioni da compiere PROCEDURE Insieme di azioni professionali finalizzate ad per la soluzione di un problema o l esecuzione di un processo o di una attività ne esiste un documento che ne specifica: lo scopo e il campo di applicazione; la lista delle cose che devono essere fatte; quali materiali, apparecchiature e documenti devono essere utilizzati; i tempi; come tutto ciò deve essere tenuto sotto controllo e registrato.

sono strumenti operativi di comportamento clinico, prodotti attraverso un rigoroso processo metodologico, che si prefiggono lo scopo di garantire contemporaneamente la qualità dei risultati per il cittadino-utente e l autonomia professionale per i professionisti.

In Italia i volumi di attività chirurgica rappresentano il 40,6% della totalità dei ricoveri per acuti: nel 2007 sono stati dimessi circa 4 milioni e 600 mila pazienti a seguito di interventi o procedure chirurgiche (3 milioni sono stati eseguiti in regime ordinario e circa un milione e 600 mila in day surgery) LOMBARDIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA MARCHE TOSCANA Eventi avversi: l aspetto ECONOMICO : LAZIO AGGRAVIO AL SISTEMA SANITARIO DI 2,5 MILIARDI DI EURO OGNI ANNO CAMPANIA CINEAS 2002 SARDEGNA SICILIA

altri Paesi è stata riportata un incidenza di eventi avversi associati all assistenza chirurgica compresa tra il 3% ed il 16% nelle procedure eseguite nei ricoveri ordinari con un tasso di mortalità compreso tra lo 0,4 % e lo 0,8 % circa la metà degli eventi avversi sono stati considerati prevenibili Nonostante la difficoltà nella metodologia di misurazione degli eventi avversi ( la scarsa comparabilità dei dati, anche per la variabilità del case mix) i risultati riportati dagli studi internazionali considerano una delle priorità della sanità pubblica nel mondo.

la Sicurezza in sala operatoria di Chirurgia Mininvasiva si contraddistingue per la complessità intrinseca caratterizzante tutte le procedure chirurgiche, anche quelle più semplici punti critici del processo numero di persone e professionalità che possono coinvolte provocare l elevato livello tecnologico quantità di informazioni richieste condizioni acute dei pazienti gravi danni ai pazienti (dalla identificazione del paziente alla correttezza del sito chirurgico, alla appropriata sterilizzazione dello strumentario, all induzione dell anestesia, ecc.). l urgenza con cui i processi devono essere eseguiti

Organizzazione Mondiale Sanità : maggio del 2004, l OMS ha avviato la World Alliance for Patient Safety in risposta alla assemblea mondiale sanitaria del 2002, in cui si chiedeva agli Stati Membri ed all OMS di porre la massima attenzione al problema della sicurezza dei pazienti. Ogni anno l OMS avvia programmi e progetti volti alla sicurezza dei pazienti e, tra questi, il tema della sicurezza in sala operatoria è stato individuato quale importante sfida e priorità globale (second global safety challenge).

Nel 2008 sono state pubblicate e diffuse le linee guida OMS Guidelines for Safe Surgery per la sicurezza in sala operatoria. Esse si pongono l obiettivo di migliorare la sicurezza degli interventi chirurgici attraverso la definizione e la promozione di raccomandazioni e standard che possano essere adattati nei diversi Paesi, rafforzandone i processi pre-intra- e post-operatori.

In una logica di qualità e appropriatezza dell assistenza infermieristica e in considerazione degli obiettivi: del Codice deontologico dell infermiere; del Piano Sanitario Nazionale; del Programma Nazionale per le Linee Guida (PNLG) ad opera d Agenzia per i Serv. Sanitari e dall Ist. Superiore di Sanità; delle Linee guida dei reparti operatori curati dall Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) elaborate dall Organizzazione Mondiale della Sanità nell ambito del programma Safe Surgery Saves Lives e adattate al contesto nazionale.

O.M.S. : la stretta relazione tra sicurezza dell assistenza chirurgica e vite umane potenzialmente salvate; l impatto, in termini di sanità pubblica è enorme se si considerano l immenso volume di procedure chirurgiche erogate nel mondo, il tasso di mortalità, l incidenza di eventi avversi e la evitabilità degli stessi. Safe Surgery Saves Lives fornire direttive agli operatori coinvolti in tali attività ed agli amministratori ospedalieri; definire un dataset minimo di indicatori per il monitoraggio naz. ed inter.della sic. in so; individuare un semplice set di standard da includere in una checklist da implementare nelle s o di tutti i Paesi sperimentare la checklist e gli strumenti per la sorveglianza da diffondere successivamente in tutte le strutture sanitarie del mondo.

non riguardano i pazienti in età pediatrica e le pazienti ostetriche; non vengono trattati gli aspetti relativi alla corretta gestione degli impianti e delle tecnologie di sala operatoria, saranno oggetto di un successivo documento. Tuttavia è necessario che le Direzioni Aziendali, (governo del patrimonio tecnologico biomedico ed in particolare il Servizio di Ingegneria Clinica (SIC), adottino una procedura aziendale proattiva per la corretta gestione degli impianti e delle tecnologie di sala operatoria, aspetto fondamentale per la sicurezza dei pazienti.

L elaborazione di raccomandazioni da parte del Ministero ha l obiettivo di richiamare l attenzione degli operatori sanitari su condizioni cliniche ed assistenziali ad elevato rischio di errore e su procedure potenzialmente pericolose; nel contempo intende fornire strumenti efficaci per mettere in atto azioni in grado di ridurre i rischi e promuovere l assunzione di responsabilità da parte degli operatori nel favorire il cambiamento del sistema. Obiettivi Specifici 16 obiettivi specifici, per la sicurezza dei pazienti nel processo perioperatorio i primi 10 obiettivi documento OMS Guidelines for Safe Surgery i successivi 6 sono stati elaborati dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, anche con la collaborazione degli esperti del gruppo di lavoro per la sicurezza dei pazienti.

I sedici obiettivi per la sicurezza in sala operatoria Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 Obiettivo 4 Obiettivo 5 Obiettivo 6 Obiettivo 7 Obiettivo 8 Obiettivo 9 Obiettivo 10 Obiettivo 11 Obiettivo 12 Obiettivo 13 Obiettivo 14 Obiettivo 15 Obiettivo 16 Operare il paziente corretto ed il sito corretto Prevenire la ritenzione di materiale estraneo nel sito chirurgico Identificare in modo corretto i campioni chirurgici Preparare e posizionare in modo corretto il paziente Prevenire i danni da anestesia garantendo le funzioni vitali Gestire le vie aeree e la funzione respiratoria Controllare e gestire il rischio emorragico Prevenire le reazioni allergiche e gli eventi avversi della terapia farmacologica Gestire in modo corretto il risveglio ed il controllo postoperatorio Prevenire il tromboembolismo postoperatorio Prevenire le infezioni del sito chirurgico Promuovere un efficace comunicazione in sala operatoria Gestire in modo corretto il programma operatorio Garantire la corretta redazione del registro operatorio Garantire una corretta documentazione anestesiologica Attivare sistemi di valutazione dell attività in sala operatoria

Obiettivo 1. Operare il paziente corretto ed il sito corretto L errata identificazione dei pazienti o del sito chirurgico è un evento avverso poco frequente, ma quando si verifica può provocare gravi conseguenze al paziente e compromettere seriamente la fiducia dei cittadini nei confronti dei professionisti e dell intero sistema sanitario. -Le direzioni aziendali devono adottare una politica aziendale proattiva per la corretta identificazione dei pazienti, del sito e della procedura. -La strategia aziendale per la corretta identificazione dei pazienti, del sito e della procedura deve essere formalizzata dalla direzione aziendale con procedura scritta e deve comprendere il monitoraggio dell implementazione, anche tramite verifica della documentazione clinica o di sala operatoria (ad esempio consenso informato, checklist operatoria).

Obiettivo 16. Attivare sistemi di valutazione dell attività in sala operatoria I miglioramenti della qualità e della sicurezza in sala operatoria sono associati alla capacità del sistema di valutare i propri successi ed insuccessi. L OMS raccomanda fortemente l adozione di una lista di indicatori semplici ed essenziali, vital statistics, per la sorveglianza dell attività in sala operatoria da utilizzarsi sia a livello delle strutture sanitarie, sia a livello dei professionisti. Tasso di mortalità nelle prime 24 ore post-intervento Tasso di mortalità post operatoria intra-ospedaliera Tasso di infezioni del sito chirurgico

Sulla base di tali raccomandazioni, l OMS ha costruito una checklist per la sicurezza in sala operatoria a supporto delle équipe operatorie, con la finalità di favorire, in modo sistematico, l aderenza all implementazione degli standard di sicurezza raccomandati per prevenire gli eventi avversi evitabili.

oggetto di sperimentazione in un recente studio prospettico condotto su un campione di otto ospedali di diversi Paesi, con un disegno dello studio di tipo before after; dallo studio è emerso che l implementazione della checklist è associata ad una concomitante riduzione del tasso di mortalità e delle complicanze post-operatorie. Haynes AB, Weiser TG, Gawande AA et al A Surgical Safety Checklist to Reduce Morbidity and Mortality in a Global Population. New England Journal of Medicine. 2009; 360(5):491-9. CHECK LIST

La checklist per la sicurezza in sala operatoria l OMS ha costruito una checklist per la sicurezza in sala operatoria contenente 19 item raccomandati per prevenire la mortalità e le complicanze post-operatorie. il Ministero ha adattato la checklist alla propria realtà nazionale ed ha aggiunto un ulteriore item: il controllo del piano per la profilassi del tromboembolismo venoso.

La checklist include 3 fasi (Sign In, Time Out, Sign Out), 20 item con i controlli da effettuare nel corso dell intervento chirurgico e le relative caselle da contrassegnare ( ) dopo l avvenuto controllo.

Tale strumento : sostiene sia i cambiamenti di sistema, sia i cambiamenti dei comportamenti individuali rafforzando gli standard per la Sicurezza ed i processi di comunicazione, contrastandone i possibili fattori di fallimento.

-Nome della procedura chirurgica registrata -Conteggio di strumenti, garze, bisturi, aghi e altro strumentario chirurgico -Etichettatura del campione chirurgico (incluso nome del paziente e descrizione) -Problemi o malfunzionamenti nell utilizzo dei dispositivi Revisione degli elementi critici dell assistenza operatoria strumenti o garze specificatamente ed intenzionalmente lasciate all interno del paziente, qualsiasi provvedimento preso in seguito ad una discrepanza nel conteggio, eventuali motivazioni per cui non è stato eseguito il conteggio nome ed ruolo del personale che ha eseguito il conteggio Le informazioni registrate dagli infermieri devono includere almeno i seguenti elementi:

La fallibilità è una caratteristica dell essere umano. Noi non possiamo cambiare l essere umano, ma possiamo cambiare le condizioni in cui gli esseri umani operano (James Reason, 2003 )