Tutela dall inquinamento degli acquiferi alluvionali. Prof. Crema Giancarlo

Documenti analoghi
INDICE. Capitolo 1 IDROGEOLOGIA GENERALE... 1 Vincenzo Francani

ORDINE DEI GEOLOGI DELL ORDINE DEI GEOL A TOSCANA

LE ACQUE SOTTERRANEE ELEMENTI DI IDROGEOLOGIA E CASI DI STUDIO

Corso di Idrogeologia applicata. (prof. Alessio Fileccia) Presentazione

CARATTERIZZAZIONE E BONIFICA DI SITI CONTAMINATI IN ITALIA:

COMUNE DI MARTINENGO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

LE ACQUE SOTTERRANEE

INDICE DELLA PRESENTAZIONE 1. IL MODELLO CONCETTUALE IDROGEOLOGICO 2. LA PIEZOMETRIA 3. L INQUINAMENTO 4. LA BARRIERA IDRAULICA

Lineamenti idrogeologici e geotermici della. Sicilia Occidentale

Stima del volume delle acque sotterranee, mediante ricostruzione 3D delle caratteristiche idrogeologiche del sottosuolo

Riccardo Petrini Università di Pisa Dipartimento di Scienze della Terra. Franco Cucchi Luca Zini Francesca F. Slejko. DMG-Università di Trieste

Capitolo 12 Le acque sotterranee

b) Caratteristiche geografiche, geologiche, idrogeologiche.

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOLOGIA E TERRITORIO CORSO DI MODELLAZIONE GEOLOGICO- TECNICA ED IDROGEOLOGICA MODELLAZIONE IDROGEOLOGICA (2 CFU)

PIANO PER LA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO E IL RISANAMENTO DELLE ACQUE DEL BACINO IDROGRAFICO IMMEDIATAMENTE SVERSANTE NELLA LAGUNA DI VENEZIA

A scala del mezzo poroso

b) Caratteristiche geografiche, geologiche, idrogeologiche. Localizzazione geografica e morfologia del corpo idrico

Corso Integrato: Idrologia e Infrastrutture Idrauliche T

Indirizzo Gestione delle acque e risanamento ambientale Articolo 3, comma 1, lettera e) D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 61

Tecniche di studio geologico dei travertini

STUDIO GEOLOGICO RIGUARDANTE LA CARATTERIZZAZIONE DI UN SITO INQUINATO

GEOLOGICA TOSCANA Studio Associato

Lezione Le sorgenti e le opere di captazione

Convegno. Le pompe di calore geotermiche: I vincoli e gli incentivi per lo sviluppo

1 Anno: 1 semestre. 1 Anno: 2 semestre

Individuazione dei siti idonei alla RA e caratterizzazione idrogeologica

Fig. 2a Distorsione della linea equipotenziale conseguente all immissione in falda dell elettrolita nel pozzo N 29

Piano di Monitoraggio e Controllo delle acque sotterranee

La mobilità degli elementi chimici

L INQUINAMENTO da PFAS: ASPETTI IDROLOGICI E IDROGEOLOGICI

INFORMAZIONI GENERALI SUL SITO

LE ACQUE SOTTERRANEE

2. Vulnerbilità degli acquiferi

Promozione dell'eccellenza - Allievi in visita c/o ARPA VDA Saint Christophe (AO), Maggio Fulvio SIMONETTO ARPA Valle d Aosta

INQUADRAMENTO AMBIENTALE E IDROGEOLOGIA DEL SITO

Bonifica dei Siti Contaminati. La situazione dei siti contaminati in Italia. Ing. Renato Baciocchi Università di Roma Tor Vergata

Gravimetria Mareometria

Convegno Internazionale Le carte di vulnerabilità degli acquiferi: strumenti a supporto della pianificazione Venezia, 20 giugno 2006

Allegato 2 Piano formativo del Master di I/II livello in CARATTERIZZAZIONE E TECNOLOGIE PER LA BONIFICA DEI SITI INQUINATI

Modellistica termica, i contributi della geologia e idrogeologia

STIMA DEI VOLUMI DI ACQUA IN UN ACQUIFERO ETEROGENEO: L ESEMPIO DELLA PROVINCIA DI MILANO.

Caratterizzazione idrodinamica e isotopica della contaminazione da solventi clorurati nella valle del Fiume Chienti, Marche

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA

Monitoraggio e Bonifica Ambientale. Trattamento e Gestione Acque di Scarico. Ingegneria Acquiferi. Studi Idraulici. Pratiche Urbanistiche e Ambientali

Laurea in Ingegneria per l ambiente e il territorio Sede di Rieti

Sistemi geotermici a bassa entalpia a ciclo aperto: modellazione dell'impatto termico nel sottosuolo

LA RETE DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE DI ROMA CAPITALE - ReMAS

Assetto idrogeologico e rapporti tra acque superficiali e sotterranee nel tratto di pianura della Val Sangone

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

Dottoranda Anna Matzeu. Tutors: Prof. Gabriele Uras Prof. Giorgio Ghiglieri Cotutor: Dott.ssa Stefania Da Pelo

Capitolato d Oneri Prescrizioni per la redazione elaborati

TECNOLOGIE DIGITALI PER LA GOVERNANCE DELLE ACQUE SOTTERRANEE

Precipitazione P = quantità d acqua che giunge al suolo Evapotraspirazione ETR = quantità d acqua che ritorna all atmosfera per evaporazione e

Pianificazione e gestione del territorio in materia idraulica

Delia Boccardo, Roberto Gaveglio, Gabriele Domini, Nicola Bentivoglio e Anna De Fina. REMTECH 2018 Sessione ANALISI DI RISCHIO SANITARIO E AMBIENTALE

I MODELLI NUMERICI NEI PROGETTI DI BONIFICA POTENZIALITÀ E LIMITI

IDROGEOLOGIA APPLICATA Prof. Libera Esposito. Programma del corso

Progetto di Bonifica del Cromo esavalente nei terreni. Polo Chimico di Spinetta Marengo

Regione Umbria DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE, FINANZIARIE UMANE E STRUMENTALI

Aspetti idrogeologici ed attività estrattive. Esperienze e proposte

L IDROLOGIA ED IL CICLO IDROLOGICO

Stima della ricarica della falda, con l utilizzo di modelli del non saturo

Laurea magistrale (2 livello)

Il progetto e l esecuzione dei pozzi d acqua. Gianluigi Giannella

Gestione informatizzata dei dati di Bonifica Ambientale nel Comune di Sesto San Giovanni

Studio di modelli di resistività. un acquifero in località Bassa

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA

Materie di indirizzo del 2 Anno per il curriculum Ambiente

La nuova Carta Idrogeologica di Roma in scala 1:50.000

ELENCO ALLEGATI AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE. Prima elaborazione del Progetto di Piano di Bacino

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, GEOTECNICA ED AMBIENTALE

Riva del Garda. Servizio Geologico 1

Corso di Idraulica ed Idrologia Forestale

L IDROLOGIA ED IL CICLO IDROLOGICO

2 Anno: 2 semestre Disciplina tipologia settore crediti ore Ingegneria sanitaria ambientale B ICAR/ Principi di ingegneria chimica

LO STUDIO DEI VALORI DI FONDO ANTROPICI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI BONIFICA

La fertilità chimica

MANIFESTO DEGLI STUDI LAUREA SPECIALISTICA

La protezione degli acquiferi sotterranei nella costruzione delle sonde geotermiche

Denno e Campodenno. Servizio Geologico 1

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE E LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONCESSIONE CON PROCEDURA ORDINARIA

Marco Petrangeli Papini

REGIONE CAMPANIA COMUNE DI BASELICE. Provincia di Benevento LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DELLA DISCARICA COMUNALE IN CONTRADA SERRE

Presentazione delle Attività di Ricerca del Gruppo di Impianti Chimici Prof. Amedeo Lancia

DETERMINAZIONE DEI PARAMETRI DEGRADATIVI IN FALDA ATTRAVERSO PROVE DI CAMPO TIPO PPT (Push Pull Test)

Per piezometria si intende la misura dei livelli piezometrici e la loro interpretazione

La geotermia a bassa entalpia applicazioni del sistema di geoscambio. Geol. Marco Vinci

Dalla Carta Geologica Regionale al DB Geologico Nuove Banche Dati Geotematiche per la conoscenza e l uso sostenibile del territorio

Folgaria. Servizio Geologico 1

La modellazione numerica degli acquiferi

ACQUE AD USO UMANO 1. LA NORMATIVA SULLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO (V. RIGANTI)

Lezione n XII PROTEZIONE DEGLI ACQUIFERI

PIANO DI LAVORO. Prof. Bettini Giuseppe. DISCIPLINA Geopedologia. CLASSE III SEZIONE Ag

CORSI COMUNI A TUTTI I CURRICULUM:

INQUINAMENTO DA NITRATI

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA

NOTA INTEGRATIVA ALLA RELAZIONE GEOLOGICA

Il modello concettuale: motore primo dei procedimenti di valutazione ed intervento delle matrici ambientali

Ingegner Salvatore Fabozzi Partecipante Sostenitore fondazione. Rischio ambientale e possibili soluzioni ingegneristiche

Transcript:

Tutela dall inquinamento degli acquiferi alluvionali Prof. Crema Giancarlo 1) Premessa Gli acquiferi alluvionali in pianura padana e nei fondovalle appenninici hanno rappresentato e rappresentano una importante risorsa a scopo potabile, agricolo ed industriale. Purtroppo a causa d inquinamento legato a sorgenti di tipo agricolo, industriale e civile, il razionale sfruttamento di tali acquiferi in alcune zone, è diventato problematico. Gli interventi atti ad attenuare od annullare tali inquinamenti, logicamente, devono essere attuati sulle sorgenti e non sugli effetti possibilmente in fase preventiva e/o posteriormente all avvenuto danno in maniera rapida ed efficace. Per attuare gli interventi in modo razionale è necessario conoscere la tipologia delle sorgenti, il modo di trasporto degli inquinanti e gli effetti sui bersagli. In sintesi è necessario conoscere la geometria, la costituzione, la dinamica del sistema acquifero e le caratteristiche fisiche, chimiche del terreno e dei fluviali. Nell analisi del sistema il geologo, nelle sue varie specializzazioni, è la figura chiave per definire le variabili che descrivono l acquifero. 2) I processi d inquinamento La percolazione in acquifero alluvionale da sorgenti areali, lineari e puntuali ed i processi che intervengono tra fluido mezzo poroso, vengono schematizzati nelle seguenti figure: (fig. 1, 2, 3, 4, ) Figg.1 e 2

Figg. 3 e 4 3) Pedologia Il suolo è importante poiché in esso avvengono prevalentemente i processi fisici, chimici e biochimici tra inquinanti e mezzo poroso. Perciò è necessario conoscere le caratteristiche fisiche, chimiche e biochimiche del suolo. Tra i parametri fisici si possono citare: la tessitura, la struttura, lo scheletro, la porosità, le variabili idrauliche. Tra le variabili idrauliche sono importanti:l umidità, la permeabilità, il potenziale idraulico. Nelle caratteristiche chimiche sono compresi: T, p H, conducibilità elettrica specifica, potenziale REDOX, gli ioni principali Na +, K +, Ca ++, Mg ++, Fe tot, Mn, CO 3 - -, NCO 3 -, SO 4 - -, Cl - ed altri parametri legati con la composizione litografica del substrato ed il decadimento e lisciviazione di sostanze di superficie. Strettamente connesse con le variabili chimiche sono le caratteristiche biologiche essenziali, ad esempio nella bi ossidazione degli alcani. I processi che avvengono nel suolo modificano la qualità e la quantità dell inquinante, che può proseguire la percolazione nel terreno non saturo e poi in quello saturo. 4) Geologia

Basilare è la conoscenza della geometria e composizione dell acquifero alluvionale e quindi delle sue caratteristiche geologiche e litologiche. Tali conoscenze si acquisiscono con le normali tecniche di rilevamento geologico di superficie, indagini geofisiche, sondaggi meccanici con studio dei cuttings e delle carote. La tipologia e la quantità delle indagini è proporzionale alla scala ed alla complessità geologica. I risultati possono essere espressi con mappe, sezioni, block-diagrammi, magari in forma digitale. 5) Idrogeologia Oltre alla geometria e geologia dell acquifero è necessario conoscere la dinamica del sistema idrico sotterraneo sia per quanto riguarda il terreno non saturo che quello saturo. E fondamentale conoscere la piezometria della falda ( direzione di flusso e gradiente idraulico), la soggiacenza, la permeabilità del terreno non saturo e saturo, la porosità, il coefficiente d immagazzinamento. 6) Idrologia ed idrografia Vanno presi in considerazione i dati delle precipitazioni, della temperatura e dell anemometria per un area logica dal punto di vista idrogeologico quindi il bacino idrogeologico sotteso dalle opere di presa. La frequenza delle informazioni è funzione degli obiettivi dello studio: comunque la minima frequenza è quella stagionale in considerazione dello ieto e termogramma. Inoltre è opportuno considerare anche le serie storiche a livello almeno trentennale. In tale area deve essere definito il reticolo idrografico su cui, in base a criteri di generalizzazione e di localizzazione delle seguenti inquinanti, si selezionano sezioni idrauliche, nelle quali misurare le portate e, contemporaneamente,le caratteristiche chimiche. 7) Caratteristiche chimiche Le caratteristiche chimiche riguardano sia il mezzo poroso che i fluidi. Relativamente al mezzo poroso è necessario conoscere le variabili chimiche delle fasi solide, liquide ed aeriforme a monte del sito inquinato all interno, sotto, a lato ed a valle del sito inquinato. A monte del sito inquinato viene definita la situazione in cui l ambiente non è condizionato da inquinanti. Relativamente alla genesi naturale della qualità delle acque sotterranee, i parametri normalmente indagati sono: T, ph, C. E., E h Na +, K +, Ca ++, Mg ++, Fe ++, Fe tot, Mn HCO - - 3 SO - 4, Cl, M H + 4, MO - - 2, MO 3 per acque di origine paleo lacustre 3- PO 4 e/o con dubbio d inquinamento organico S - -, H 3 BO 3, L i +, CH 4 in casi particolari. Per quanto riguarda l inquinamento bisogna prendere in considerazione i parametri contenuti nelle tabelle che compaiono nelle leggi vigenti di competenza. Sono importanti il comportamento razionale in funzione delle caratteristiche del sito e la conservazione del campione.

Per le sostanze volatili è necessario refrigerare il campione; in altri casi bisogna trattare il campione, ad esempio i S - - vanno precipitati con (CH 3 COO) 2 Pb. Alcuni parametri come T, ph, C. E.,E h vanno misurati direttamente in campo poiché i valori misurati direttamente sul terreno meglio rappresentano la reale situazione ambientale. 8) Gis e modelli matematici Per una buona gestione ed utilizzazione dei dati è opportuno operare impiegando un Gis, il quale diventa essenziale per l implementazione dei modelli matematici. Il modello che rappresenta la geometria e la dinamica del sistema, costituisce la base per la costruzione del modello matematico idrodinamico. A valle di esso si possono impostare i modelli matematici di trasporto e diffusione degli inquinanti, relativamente al terreno non saturo e saturo. I modelli matematici, opportunamente tarati in regime permanente e transitorio permettono, tramite simulazione, di creare nuovi scenari in particolari condizioni imposte. Quindi i modelli matematici sono molto utili per la diagnostica del sistema e per la progettazione e gestione degli impianti di contenimenti e bonifica. I modelli matematici sono indispensabili per definire reti di monitoraggio logiche e valide dal punto di vista tecnico ed economico. 9) Reti di monitoraggio Il monitoraggio deve comprendere: Reticolo idrografico su sezioni a monte ed a valle del sito inquinato con misure contemporanee di: - portata - livelli statici ( laghi, mare) - caratteristiche climatiche Acque sotterranee: misure contemporanee di: Idrologia: - livelli statici, livelli dinamici, portate - portate specifiche - permeabilità, trasmissività, coefficiente d immagazzinamento - caratteristiche climatiche - precipitazioni - temperature - anemometrie Caratteristiche degli inquinanti : - fisiche - chimiche - Biologiche 10) Interventi

Per ottimizzare gli interventi bisogna conoscere il sistema ed i processi che intervengono tra inquinanti e mezzo poroso. Gli interventi di risanamenti si possono suddividere in due categorie: - di contenimenti - di bonifica La scelta delle tecnologie di risanamenti dipende da considerazioni di carattere tecnico e socio-economico. Le tecnologie di risanamento, indipendentemente dal processo utilizzato, si possono suddividere in tre gruppi: - in site - on site - off site Per l in site sono necessari una buona circolazione dei fluidi e continui controlli sull estensione, la cinetica e l efficacia del disinquinamento. Per la scelta dei metodi determinanti sono il limite di risanamenti richiesti, i tempi ed i costi necessari per raggiungerlo. I metodi ed i processi più comuni utilizzati per inquinamenti da idrocarburi sono: Contenimenti Bonifica In site -barriere verticali e orizzontali -sistemi di copertura -immobilizzazione -metodi idrogeologici -metodi idrogeologici -soil- venting -strippaggio con vapore -biostimolazione On/off site -discariche controllate -immagazzinamento temporaneo -immobilizzazioni -trattamenti termici -estrazione -metodi microbiologici 11) Conclusioni Le tecniche d indagine conoscitiva e di valutazione mirano ad individuare interventi atti a contenere e mitigare gradualmente nel tempo gli effetti dell inquinamento sugli acquiferi alluvionali. Gli interventi vanno scelti e realizzati dopo avere correttamente analizzato il funzionamento del sistema terreno-inquinali tramite modelli matematici di simulazione, prove di laboratorio, impianti pilota. Congiuntamente è necessaria un attenta analisi costi-benefici, poiché bisogna preventivamente valutare i costi d intervento, controllo e gestione dei processi instauratesi con le modifiche al sistema. Da quanto sopra esposto emerge il ruolo fondamentale del geologo, il quale dovrebbe essere consultato sin dalla fase preliminare, o meglio, preventiva, poiché taluni processi d inquinamento degli acquiferi alluvionali sono difficilmente reversibili dal punto di vista tecnico e/o economico. 12) Bibliografia

AIGA, 2003 La gestione dei siti inquinati. Pitagora ed., Bologna