animazione LE ORME con Lupi dietro gli alberi di Roberta Grazzani - Serie Azzurra n 133 Motivazione L animazione ha lo scopo di stimolare il recupero della memorizzazione della narrazione attraverso un gioco di movimento e di inclusione. PREPARAZIONE L insegnante fotocopia le impronte di lupo con le parti del testo che si trovano tra i materiali, le ritaglia e incolla su del cartoncino marrone così da renderle più resistenti e simili a vere impronte di lupo. Realizzazione L insegnante chiede ai partecipanti di togliere le scarpe, perché dovranno percorrere un sentiero speciale. Successivamente dispone sul pavimento le impronte precedentemente preparate in modo che le parole del testo siano nascoste e che formino un percorso. L ordine in cui dispone le impronte deve essere casuale perché l obiettivo del gioco è proprio che i bambini riordinino la storia. A questo punto suddivide i partecipanti in coppie di lupi che dovranno seguire il sentiero di orme. La prima coppia girerà la prima impronta, la leggerà a voce alta e deciderà se rappresenta l inizio del percorso della narrazione. Se considererà l impronta come inizio del racconto, la riposizionerà sul pavimento, questa volta con il testo visibile e tornerà a sedersi al proprio posto, passando il compito alla coppia successiva che, posizionato il piede scalzo sulla prima impronta, girerà la seconda. Se, invece, penserà che non è l inizio, allora la terrà con sé e passerà il turno alla seconda coppia e così via fino ad individuare la prima tappa del racconto. Mano a mano che il racconto si snoda, si viene a costruire un percorso ordinato di impronte che, quando sarà concluso, potrà essere letto e calpestato dai partecipanti. Nella costruzione del percorso tutti partecipano e danno il loro apporto costruttivo, discutendo le scelte e condividendole. 1
Corrado, il nonno, era un vero montanaro. Alto e robusto, dritto come i tronchi che tenevano insieme la baita che lui stesso aveva costruito quarant anni prima, lavorava ancora a sessantanove anni. 2
IL NONNO SAPEVA TANTE COSE DEL LUPO. È UN BELLISSIMO ANIMALE, FORTE E INTELLIGENTE. CAMMINA INSTANCABILMENTE, SOPRATTUTTO DI NOTTE, PER TROVARE IL SUO CIBO. ANCHE LUI DEVE MANGIARE PER VIVERE. 3
SCREEC! QUALCOSA SCRICCHIOLAVA FUORI. SCREEC! ANIA SI ALZÒ E GUARDÒ DAI VETRI. DAPPRIMA L ANIMALE CHE SI VIDE SULL AIA, MENTRE TIRAVA, TRASCINANDOLO CON I DENTI, IL SACCO NERO DELL IMMONDIZIA, LE PARVE TOBI. ERA BIANCO, SOTTO LA LUNA. POI SI RESE CONTO CHE ERA UN LUPO. 4
LEI ALLORA SI FERMÒ E, SENZA GIRARSI VERSO LA TAVOLA, DISSE IN POCHE PAROLE QUELLO CHE LE ERA PESATO SUL CUORE PER TUTTO IL GIORNO: - ANIA HA DATO DA MANGIARE AI LUPI. 5
LA BAMBINA SI LIBERÒ DEL PIUMONE E SALTÒ FUORI DEL LETTO. SULL AIA LA NEVE AVEVA GIÀ COPERTO TUTTO. 6
MI AVETE FATTO UNA BELLA SORPRESA DISSE IL NONNO. SORRIDEVA, UN PO AFFANNATO. AVEVA LA NEVE SULLA TESTA, SULLA BARBA, INTORNO AGLI OCCHI, SULLE SOPRACCIGLIA. 7
SI ADDORMENTÒ E SENTÌ QUASI SUBITO UNA LEGGERA PRESSIONE SULLE GAMBE E SUL PETTO. A OCCHI CHIUSI TOCCÒ QUALCOSA DI MORBIDO E AFFONDÒ LE MANI NEL PELO. 8
ALLINEARONO LE MELE, IL PANE SECCO, LE POLPETTE DI CARNE E LI COPRIRONO CON UN FOGLIO DI PLASTICA FERMATO AI LATI DA ALCUNE PIETRE, AFFINCHÈ LA NEVE, CHE POTEVA RIPRENDERE A CADERE, NON LI BAGNASSE. 9
ANIA GLI FECE DI NUOVO UN CENNO DI SALUTO E L UOMO SI DIRESSE VERSO DI LEI. AVEVA I CAPELLI ROSSI E LA FACCIA BIANCA, COME DI UNO CHE NON STA MOLTO ALL APERTO. 10
ANIA, SONO STATA IN PENSIERO. TOBI È TORNATO DA SOLO E ABBAIAVA, ERA INQUIETO. 11
I DUE LUPI GIOVANI SI ESIBIVANO DAVANTI AD ANIA. SALTAVANO SILENZIOSI, SI ROTOLAVANO FRA LE PIETRE, SI BUTTAVANO L UNO CONTRO L ALTRO IN UN GROVIGLIO DI ZAMPE E DI CODE. 12