Consorzio Forestale Presolana (Bg)

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Transcript:

Consorzio Forestale Presolana (Bg) PROGETTO DEFINITIVO Sistemazione idraulico-forestale mediante realizzazione di briglia in legname-pietrame in comune di Songavazzo. (estratto scheda n 3 Servizi Ambientali L.r. 31/08 programma interventi anno 2015) Allegati: - Relazione forestale e paesaggistica. Castione della Presolana, lì 13/04/2015 Il Direttore (Dottore. Forestale. Davide Giurini) Il Presidente (Gabrieli Gianfranco) Consorzio Forestale Presolana Via Dalmine 1, Castione della Presolana (BG). Tel-Fax 0346-62474

1 1. INTRODUZIONE 2 2. LA PIANIFICAZIONE FORESTALE DELL AREAE LA TUTELA E TRASFORMAZIONE DEL BOSCO 2 3. ANALISI DELLO STATO ATTUALE 3 ANALISI DEI LIVELLI DI TUTELA 3 DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE DEI LUOGHI 4 INQUADRAMENTO FORESTALE: ASPETTI TIPOLOGICO-FORESTALI 4 4. ANALISI DEGLI INTERVENTI DI TRASFORMAZIONE DEL BOSCO 4 5. COMPATIBILITA DELLA TRASFORMAZIONE DEL BOSCO 5 6. ALLEGATO: ESTRATTO ORTOFOTO 6

2 1. INTRODUZIONE Il sottoscritto Dott. For. Davide Giurini, iscritto all Albo dell Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Bergamo al n 227 di posizione, in qualità di Direttore tecnico delconsorzio Forestale Presolana, ha redatto la presente relazione forestale e paesaggistica da presentare unitamente agli elaborati progettuali del progetto definitivo/esecutivo "Sistemazione idraulicoforestale con tecniche di ingegneria naturalistica". La presente relazione è finalizzata in particolare a valutare gli interventi di trasformazione del bosco nell ambito dei lavori in progetto, ai sensi della vigente normativa, in particolare la L.R. n. 12 dell 11 marzo 2005, art. 80, comma 3 bis e la L.R. n. 31 del 5 dicembre 2008, art. 43. 2. LA PIANIFICAZIONE FORESTALE DELL AREAE LA TUTELA E TRASFORMAZIONE DEL BOSCO La Comunità Montana Seriana con Deliberazione Assembleare n. 20 del 31/07/2013 ha adottato, ai sensi della Legge Regionale n. 31 del 5 dicembre 2008 e s.m.i., il Piano di Indirizzo Forestale per i Comuni di Castione della Presolana, Cerete, Fino del Monte, Onore, Rovetta e Songavazzo; le opere di progetto ricadono in tale ambito territoriale. Tale Piano rappresenta il principale strumento per delineare gli obiettivi di sviluppo del settore silvo-pastorale e le linee di gestione di tutte le proprietà forestali, private e pubbliche; oltre agli aspetti strettamente settoriali il PIF assume anche un ruolo di primaria importanza nel contestualizzare il bosco all interno della pianificazione urbanistico-territoriale, configurandosi come uno strumento di raccordo tra la pianificazione forestale e la pianificazione territoriale. In tal senso assumono rilevanza il riconoscimento del PIF quale Piano di Settore del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, nonché i contenuti di cogenza diretta dello stesso nei confronti degli strumenti urbanistici comunali, in particolare per quanto riguardo la possibilità di trasformare le aree boscate. La Regione Lombardia, conformemente alla normativa, con decreto n. 1611 del Dirigente della struttura Sviluppo e gestione forestale del 27/02/2014, ha espresso parere favorevole sul PIF, prevedendo una serie di modifiche generali

3 e di dettaglio alla relazione, al Regolamento di Attuazione e alle cartografie di Piano. Fino all approvazione finale del PIF, a carico della Provincia di Bergamo che lo approverà in quanto specifico Piano di Settore del PTCP, le modifiche introdotte dalla Regione Lombardia con il medesimo Decreto risultano cogenti; il decreto stabilisce infatti che i limiti e le prescrizioni per il rilascio o il diniego delle autorizzazioni alla trasformazione del bosco e per identificare la natura degli interventi compensativi contenuti nelle Norme Tecniche di Attuazione e nelle tavole relative, qualora più restrittive rispetto alla normativa regionale, sono da intendersi quali Criteri provvisori locali ai sensi del paragrafo 2.1, lettera e), della d.g.r. 675/2005 e s.m.i. e pertanto costituiscono norme provvisorie di salvaguardia vincolanti per i provvedimenti da emettere dal giorno successivo all approvazione del decreto fino alla data di entrata in vigore del Piano di Indirizzo Forestale. L autorizzazione alla trasformazione del bosco è quindi di competenza dall ente forestale territorialmente competente ovvero, ai sensi della la L.R. n. 31 del 5 dicembre 2008, art. 43, comma 4 (recentemente modificato dalla L.R. n. 15/2014 e dalla L.R. n. 21/2014), la Comunità Montana Valle Seriana. Al fine del rilascio della suddetta autorizzazione, per quanto espresso sopra, risulta quindi necessario verificare la conformità dell intervento proposto con il PIF adottato, così come modificato dal decreto regionale, oltre che con la L.R. n. 31/2008 per quanto non previsto nel PIF. Ai sensi dell'art. 19 lettera e del regolamento di applicazione modificato dal decreto regionale le opere rientrano tra le trasformazioni speciali. 3. ANALISI DELLO STATO ATTUALE ANALISI DEI LIVELLI DI TUTELA Per quanto attiene all analisi dei livelli di tutela operanti nel contesto paesaggistico e nelle zone limitrofe all area di intervento si evidenzia che: tutte le aree riconducibili all uso del suolo a bosco sono vincolate ai sensi del D.Lgs 42/2004; la trasformazione d uso del suolo delle aree riconducibili a bosco è normata ai sensi della L.R. 31/08;

4 le aree sono sottoposte a vincolo idrogeologico e pertanto la trasformazione d uso del suolo è normata ai sensi della L.R. 31/08; ai sensi della D.g.r. 773/2013 sono considerati interventi di irrilevante impatto sulla stabilità idrogeologica dei suoli, secondo quanto previsto dall articolo 44, comma 6, lettera b), della l.r. 31/2008, eseguibili previa comunicazione all ente competente, ai sensi dell art. 44, comma 6, lettera b), della l.r. 31/2008 DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE DEI LUOGHI L'estratto ortofoto allegato alla presente relazione rende conto del contesto generale dei luoghi; in particolare si evidenzia come il contesto generale sia caratterizzato dalla presenza prevalente di aree boscate alternate alle aree pascolive degli alpeggi. INQUADRAMENTO FORESTALE: ASPETTI TIPOLOGICO-FORESTALI Il territorio in esame è inserito nella regione forestale esalpica (occidentale esterna), caratterizzata in generale dalla dominanza di boschi di latifoglie dal fondovalle fin verso l'orizzonte montano, con presenza dominante delle conifere (abete rosso) di origine secondaria nei piani montani e altimontani. L'area vasta di intervento è caratterizzata dalla presenza prevalente di fustaie di conifere riconducibili alle tipologie forestali delle Peccete Montane e delle peccete di sostituzione (si tratta di soprassuoli d'alto fusto caratterizzati dalla presenza prevalente di abete rosso, frammisto a sporadico larice, con faggio, acero di monte, frassino maggiore, salicone, nocciolo tra le latifoglie). 4. ANALISI DEGLI INTERVENTI DI TRASFORMAZIONE DEL BOSCO Per quanto riguarda alle interazioni con le aree boscate e alle trasformazioni del bosco determinate dai lavori in progetto si forniscono i seguenti dettagli: i lavori determinano trasformazioni del bosco assolutamente modeste, in particolare per la realizzazione degli scavi e la formazione della briglia; la realizzazione della briglia viene considerata in via cautelativa quale trasformazione del bosco complessivamente si stimano al massimo circa 20 mq di trasformazioni del bosco.

5 5. COMPATIBILITA DELLA TRASFORMAZIONE DEL BOSCO Per quanto attiene alla compatibilità della trasformazione del bosco proposta rispetto al Piano di Indirizzo Forestale per i Comuni di Castione della Presolana, Cerete, Fino del Monte, Onore, Rovetta e Songavazzo, così come modificato dal Decreto regionale, oltre che alla vigente normativa forestale,si può affermare che: Ai sensi dell'art. 19 lettera e del regolamento di applicazione modificato dal decreto regionale le opere rientrano tra le trasformazioni speciali. Per quanto sopra riportato la trasformazione del bosco connessa agli interventi di progetto risulta conforme alla vigente normativa, al Piano di Indirizzo Forestale e al Decreto regionale che ha espresso parere favorevole, con modifiche al suddetto PIF. Castione della Presolana, 17 aprile 2015 Il Direttore Dott. For. Davide Giurini

6 6. ALLEGATO: ESTRATTO ORTOFOTO

ESTRATTO ORTOFOTO SCALA 1:10.000 Ubicazione briglia