Del Micro Nido Accoglienza Vincenziana Ente gestore della struttura Casa delle Figlie della Carità Della Compagnia delle Figlie della Carità Di San Vincenzo de Paoli Via Carlo Rosini 12/a Pozzuoli Chi siamo? Il micro nido è un servizio educativo volto a favorire la crescita dei bambini, già residenti c/o la comunità di Accoglienza residenziale per gestanti, madri e bambini, da 0 a 36 mesi, favorendoo quella continuità di permanenza e/o a bambini esterni con delle problematiche ambientali, strutturali ed economiche, gestito da un provvedimento comunale in base a precise disposizioni i legislative e anche alle famiglie private con l assunzione di una retta mensile. Articolazione ambientale ed attrezzature La struttura priva di barriere architettoniche è composta da un immobile di 3 piani. Il piano interessato è situato al piano terra ed affaccia su uno spazio attrezzato. La struttura dispone di locali ampi e confortevoli. Gli arredi sono a norma e confacenti al tipo di servizio. Tutti gli spazi e servizi sono concepitii a misura di bambino. Lo spazio esterno è accessibile attraverso un entrataa indipendente che prevede un gazebo per l accoglienza dei bambini e un ampio spazio per le attività ludiche esterne. Il nido ha sede unica a Pozzuoli di facile accesso sia da Via Carlo Rosini 12/a che da Via Vecchia San Gennaro n.73 (residence Miramare)
Che cos è il progetto educativo Il progetto educativo è lo strumento attraverso il quale il Nido d infanzia rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa. Si rivolge ai bambini e alle loro famiglie riconoscendoli come destinatari privilegiati. La programmazione educativa garantisce la qualità della scuola. Viene costruita intorno al bambino inteso come individuo sociale, competente e protagonista della propria esperienza. La programmazione consiste nell elaborazione degli interventi in funzione delle esigenze di ciascun bambino e nella predisposizione delle condizioni più idonee ad uno sviluppo armonico di tutte le dimensioni delle personalità, dell intelligenza affettiva, della socializzazione alla motricità. Nel nido la programmazione non può essere assolutamente rigida né procedere per schemi, ma deve essere improntata ad una notevole elasticità, sia perché ogni bambino presenta un ritmo di sviluppo che può essere diverso da quello degli altri, sia perché in ogni bambino possono insorgere bisogni imprevisti cui è necessario di volta in volta, adattare il programma al bambino e non viceversa. Il Progetto Educativo viene pensato e condiviso dall intero personale educativo che lavoreranno in maniera sinergica. Nel gruppo di lavoro verrà garantito e valorizzato sia l apporto personale nella costruzione dei percorsi educativi, organizzativi e operativi, sia un continuo confronto costruttivo tra le singole professionalità. A chi si rivolge? Ha come destinatari privilegiati i bambini e le loro famiglie. Quali sono le finalità del progetto educativo? Ha la funzione di illustrare gli obiettivi educativi, ovvero le mete e i percorsi educativi e le attività correlate; Il METODO EDUCATIVO ovvero le modalità organizzative ed operative; Gli strumenti di OSSERVAZIONE, di VERIFICA e di DOCUMENTAZIONE adottate; Promuovere lo sviluppo delle capacità cognitive, motorie e relazionali considerate nella loro complessità; Favorire la conquista dell autonomia di ciascuno; Le principali fasi della programmazione sono le seguenti. OSSERVAZIONE DEL BAMBINO L osservazione permette di raccogliere informazioni utili sul bambino e di determinare quali sono i suoi bisogni, le sue aspettative, le sue ansie, il suo modo di relazionarsi al mondo e alla persona. Tutto ciò permette di individuare percorsi ed attività centrati sul singolo e sul gruppo. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI Gli obiettivi esplicitano i percorsi individuati, questi sono centrati sul bambino e sono finalizzati alla conquista dell autonomia personale, alla conoscenza del proprio corpo, a favorire la coordinazione in senso motoria, a conoscere l ambiente intorno a se, ad affinare le capacità grafiche, costruttive e manipolative ed a contribuire alla socializzazione e alla cooperazione, ma l obiettivo primario è favorire la crescita de bambino in modo sereno, in un ambiente che sappia continuare ed integrare l attività della famiglia.
I principali obiettivi sono i seguenti: OBIETTIVI GENERALI Fornire un sostegno educativo alle famiglie; Conquista dell autonomia personale; Contribuire alla socializzazione; Maturazione dell identità; OBIETTIVI SPECIFICI Favorire e incrementare le capacità psico motorie; Favorire lo sviluppo affettivo e sociale; Favorire lo sviluppo cognitivo; Favorire la comunicazione verbale e del linguaggio; VERIFICA DEI RISULTATI La verifica ha come fine primario quello di accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati, verificando la validità e la pertinenza dei tempi, degli spazi e delle procedure utilizzate, oppure ricercare le cause del loro mancato conseguimento. RICETTIVITA DELLA STRUTTURA Lo spazio di accoglienza dei bambini ha una sua specifica importanza in quanto determina il benessere fisico e psichico dei piccoli ospiti. Il micro nido Accoglienza Vincenziana propone un quadro di accoglienza per bambini, in base agli standard regionali (6 29) organizzato in base all età dei bambini, suddiviso su 6 giorni della settimana con orario 7.30 16.30: Piccoli (0 12 mesi) Medi (12 24 mesi) Grandi (24 36 mesi) In generale il micro nido si compone di: Un ampio salone: luogo di incontro e di accoglienza, di gioco comune e del pranzo; Stanza del riposo: arredata e ben organizzata; Una cucina rispondente alle norme igieniche di sicurezza e fornita di una dispensa alimentare; Servizi igienici per i bambini correlati di fasciatori; Un deposito materiali di pulizia; Bagno per il personale; Bagno H; Una sala infermeria per le visite pediatriche e provvista di tutto ciò che serve per i piccoli interventi di pronto soccorso; Un ufficio amministrazione; Un ampio spazio attrezzato all esterno;
La giornata al micro nido La giornata verrà organizzata tenendo presente i ritmi e i tempi dei neonati e dei bambini ed integra momenti di vita quotidiana legati soprattutto al soddisfacimento di bisogni primari ( alimentazione, il riposo, la sicurezza, la pulizia) a momenti di gioco libero ed organizzato e situazioni che implicano la partecipazione dei genitori. ATTIVITA Tutte le attività verranno espresse in forma ludica, infatti il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo formativo determinante per lo sviluppo della personalità. Esso nasce da un bisogno interiore che lo spinge a muoversi, ad agire, ad operare sulle cose che lo circondano e di inventare le cose che vorrebbe possedere. Il gioco è il modo più naturale di costruire i propri modelli di conoscenza e di comportamento. Attività manipolative costruttive; simboliche; linguistiche; motorie; musicali; INTERCULTURALITA La differenza e la diversità sono da noi concepite come criterio valoriale e come risorse nella consapevolezza delle specificità culturali, ecco perché riteniamo che la presenza di un bambino straniero possa essere una risorsa per il progetto. RELAZIONE TRA EDUCATORE E BAMBINO La relazione tra l educatrice e il bambino, inizia al momento dell inserimento, in cui il bambino viene accolto dalla scuola con la sua storia, fatta di competenze, relazioni, apprendimenti acquisiti all interno del proprio contesto educativo: la famiglia. Il passaggio dall ambiente familiare a quello del mondo esterno, la scuola, con i suoi ritmi e le sue molteplici regole, viene costruito con calma ed amore e contribuirà nel dare fiducia al bambino e nel favorire il suo inserimento. Questi aspetti costituiscono i presupposti affinché il bambino affronti quel processo di conoscenza, sviluppo dell autonomia e maturazione della propria identità, che sono i principali obiettivi del progetto. PERSONALE EDUCATIVO Si compone: Coordinatore pedagogico, che è il tramite tra Educatrici e Famiglia e supporta le Educatrici di riferimento durante le attività ludico didattiche, le osservazioni, le riunioni; Educatrici di riferimento, che rispondono agli obiettivi di armonico sviluppo psico fisico, di socializzazione del bambino, di integrazione dell azione educativa della famiglia e di cura; Addetto alla cucina una suora della casa, che provvede, seguendo scrupolosamente le norme di piano autocontrollo HACCP, a preparare menù idonei; Pediatra, che si occupa di garantire, mensilmente, massima assistenza per ogni necessità e colloquio con le famiglie.
IL MENU Un primo piatto; Un secondo piatto; (alternativa piatto unico); Un contorno di stagione cotto o crudo; Pane Frutta fresca di stagione la mattina più acqua o the; Merenda pomeridiana LA GIORNATA AL MICRONIDO La giornata viene organizzata tenendo presenti i tempi e i ritmi dei bambini ed integra momenti della vita quotidiana a momenti di gioco libero e organizzato, laboratori ecc.. La scansione meramente oraria della giornata al micro nido è la seguente: Alle 7.30 apertura del nido Dalle 7.30 alle 9.00 accoglienza Dalle 9.00 alle 10.00 gioco libero all aperto e/o all interno Dalle 10.00 alle 10.30 igiene e merenda Dalle 10.30 alle 12.00 Attività strutturata in base all attività didattica Dalle 12.00 alle 13.00 pranzo Dalle 13.00 alle 13.30 Igiene personale Dalle 13.30 alle 14.30/15.00 Riposo Dalle 16.00 in poi ricongiungimento con i genitori. Il micro nido è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle 16.30, il sabato dalle ore 7.30 alle 14.00. Assistente sociale e responsabile educativo: Suor Concetta Mattiello Educatrice coordinatrice : Suor Nicoletta Melene