Piano Territoriale Regionale/Piano Paesaggistico Regionale Individuazione degli Ambiti geografici e delle Unità tipologiche di paesaggio regionali, tavola A PTR/PPR approvato con la deliberazione di Consiglio Regionale del 19/01/2010, n. 951 e pubblicato sul BURL n. 13 del 30 marzo 2010, 1 Supplemento Straordinario. Si evidenzia l ambito lecchese caratterizzato dalle seguenti unità tipologiche di paesaggio: - Fascia Alpina; - Fascia Prealpina; - Fascia Collinare; - Fascia Alta Pianura. Fascia Prealpina: Paesaggi dei laghi insubrici STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Paesaggi dei laghi insubrici La suddivisione del PTR è uno dei criteri che hanno guidato la definizione delle. La metodologia completa è descritta nella relazione (cfr. Relazione Componente Paesaggio, rete ecologica e rete verde di ricomposizione paesaggistica, 2.3.1, pag.19). Nel caso del Lario l invaso lacustre ha una morfologia costituita prevalentemente da versanti ripidi a picco sul lago, risultato dei modellamenti glaciali. Il Lago è alimentato dall Adda e da torrenti montani che scendono verso lo specchio lacustre, dando luogo a caratterizzazioni geomorfologiche come gli orridi e le cascate. Allo sbocco delle valli secondarie sono collocate le grandi conoidi di deiezione dove insistono i principali insediamenti (Colico, Bellano, Dervio, Mandello del Lario) caratterizzati da un tessuto urbano costruito e da un retrostante ambito rurale anch esso edificato dall uomo, spesso attraverso ingenti opere di sistemazione agraria dei versanti(terrazzamenti e ciglionamenti). Elemento di forte identificazione del paesaggio lacustre è costituito dalle ville borghesi e dai relativi parchi o giardini: si tratta degli elementi primari del tipico"paesaggio di riviera", la cui formazione è legata al richiamo del lago. Sistemi paesistici caratterizzanti: Sistemi naturali Sistemi insediativi Sistemi architettonici Sistemi agrari STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA delle vette e delle sommità collinari X di versante X Fortificati X degli alpeggi fluviali di altopiano sella terrazzo dell'architettura religiosa X agrari di fondovalle lacustri X di fondovalle dell'archeologia industriale X dei terrazzamenti X residuali di conoide X delle ville X agrari di conoide X pedecollinari agrari di pianura rivieraschi X di strada
Da Dervio a Colico, con l'olgiasca, i Montecchi e la Piana di Colico Comuni: COLICO, DORIO, DERVIO Circondari: LARIO ORIENTALE Comunità montane: COMUNITÁ MONTANA DELLA VALSASSINA-VALVARRONE-VAL D ESINO e RIVIERA Parchi Regionali:- Riserve Naturali:- PLIS: PLIS DEI MONTECCHI DI COLICO(PROPOSTO) Monumenti Naturali:- SIC:- ZPS:- ECOMUSEO:- Estensione: 1610,52 ha. QUALE PAESAGGIO ABBIAMO Inquadramento territoriale F1 F1
Schema morfologico, disegno dei crinali e del reticolo idrografico Caratteristiche morfologiche e acclività L è caratterizzata dalla presenza del lago e delle sue sponde. E compresa tra il lago e il piede dei versanti del Monte Legnone e del Monte Legnoncino, ed è costituita da due sistemi di conoide: la piana di Colico risultato delle deiezioni dei torrenti Inganna e Perlino e la conoide di Dervio nel tratto finale del torrente Varrone. La piana di Colico risulta caratterizzata da un ampia area perifluviale che si spinge fino all Adda, il Pian di Colico, chiuso dalle due emergenze del Forte di Fuentes e del Montecchio Nord. Lungo la sponda del lago sono presenti le altre emergenze: il Montecchio sud e la penisola di Piona che forma l omonima insenatura. La parte sud dell, verso Dervio, è costituita da una stretta striscia di versante ripido sul lago che si allarga in corrispondenza della conoide formata dal Torrente Varrone sulla quale sorge l abitato di Dervio. Le morfologie mutevoli del margine determinano lungo la sponda paesaggi differenti e, conseguentemente, strutture insediative diverse: insediamenti principali lungo le linee di formazione delle conoidi, nucleiformi o edifici isolati lungo le rive più ripide. Orientamento e irraggiamento L andamento della segue l andamento delle sponde lacustri, orientata verso nord l area di Colico, verso ovest le sponde di Dervio. Unità morfolitologica: AD-EFF Sottobacino del fiume ADDA litologia prevalente di tipo effusivo QUALE PAESAGGIO ABBIAMO Inquadramento territoriale
Carta geologica regionale, litologie prevalenti Caratteristiche litologiche L è interessata da una grande conoide, tuttora riconoscibile e connotante il paesaggio, anche se l urbanizzazione ne ha alterato la fisionomia. Litologia prevalente di tipo effusivo. La conoide è costituita dai depositi di ghiaie, blocchi e limi. Lo gneiss e lo paragneiss caratterizzano la penisola di Piona adiacente a Dorio con selci, anfiboliti, marmi e pegmatiti, mentre i micascisti caratterizzano i versanti a lago. Sono presenti sedimenti (ghiaie, blocchi e limi) nell area nord della, a formare i versanti degradanti verso il lago. Ricca varietà di materiali litologici. Reticolo idrografico Rado, caratterizzato dai tratti finali dei tributari del Lario. A nord, presso il Pian di Colico si nota un fitto reticolo di rogge e canali a servizio della piana agricola. Si segnala la presenza di numerose derivazioni a scopo idroelettrico. Elementi fisiografici Laghi Corsi d acqua Crinali Legenda Ghiaie, blocchi, limi Gneiss e paragneiss Micascisti Selci e anfiboliti Marmi Pegmatiti Conoide composta da ghiaie, limi e blocchi QUALE PAESAGGIO ABBIAMO Inquadramento territoriale
Uso del suolo (confronto diacronico) Dal confronto delle soglie storiche (dal 1950 ca. al 2008 ca.) emerge come la pressione antropica abbia mutato notevolmente il paesaggio di questa. Il territorio era quasi interamente prativo con qualche sporadico insediamento urbano nella prima soglia storica. Gli insediamenti storici erano tutti posti ai margini della conoide di Colico, o circoscritti in riva al lago. La vegetazione disegnava il paesaggio della conoide, nel rispetto delle forme e delle funzioni della stessa. Si nota, nelle soglie storiche successive, l espansione insediativa lungo la principale infrastruttura (SP72), parallela al lungo lago lariano. Il risultato è un alta frammentazione e polverizzazione degli usi, una commistione tra funzioni anche interferenti tra loro. La crescita delle aree insediate ha comportato, inoltre, la frammentazione fino all isolamento e la riduzione in termini di superficie delle aree ad alto valore ecosistemico. Mentre per quanto riguarda gli spazi rurali residui, si nota la diminuzione delle aree occupate da seminativi a favore dei prati; inoltre è ben visibile la frammentazione anche delle aree rurali. 1950 ca. 2008 ca. 2000 ca. QUALE PAESAGGIO ABBIAMO Inquadramento territoriale fonte: Banca dati Dusaf, SIT Regione Lombardia
Sistema paesistico ambientale Conoide di Dervio Piona e Colico Dervio Foce dell Adda a Colico QUALE PAESAGGIO ABBIAMO Inquadramento territoriale
Sistema boschivo forestale e tipologie vegetazionali CASTAGNETO DEI SUBSTRATI SILICATICI GRUPPO DI SUBSTRATI: scistosi, sciolti, terrigeno-scistosi, conglomeratico- arenacei, massivi, serpentinosi; Composizione attuale strato arboreo: Specie principali: Castanea sativa, Acer pseudopalatanus, Corylus avellana, Fagus sylvatica, Fraxinus excelsior, Celtis australis, Betula pendula, Quercus petraea, Prunus avium, Quercus cerris, Robinia pseudacacia, Alnus glutinosa, Carpinus betulus, Tilia cordata, Tilia platyphyllos, Larix decidua, Ulmus minor; Specie minoritarie: Fraxinus ornus, Ilex aquilifolium, Ostrya carpinifolia, Picea excelsa, Pinus sylvestris, Populus tremula, Prunus serotina, Quercus robur, Salix caprea, Sorbus aria; Le specie Robinia pseudacacia e Prunusserotina sono altamente infestanti Le specie sopra riportate costituiscono il riferimento per opere di forestazione, riqualificazione forestale, formazione di fasce di vegetazione, tranne la Robinia pseudacacia in quanto non si tratta di specie autoctona. Fonti: - Del Favero R., a cura di, I tipi forestali nella Regione Lombardia, Cierre edizioni, 2002 - Carta tipi forestali ecologicamente coerenti, Geoportale Regione Lombardia LEGENDA Abieteto Aceri-frassineto Alneto Aree boscate non classificate Betuleto Carpineto Castagneto Cembreta Cerreta Faggeta altimontana Faggeta montana Faggeta submontana Formazioni antropogene Formazioni arbustive Formazioni di maggiociondolo alpino Lariceto Larici-cembreto Lecceta Orno-ostrieto Pecceta altimontana Pecceta azonale Pecceta montana Pecceta secondaria montana Piceo-faggeto Pineta di pino silvestre Pioppeti Querceto di farnia Querceto di rovere Querceto di roverella Querco-carpineto Rimboschimenti Robinieto Saliceto QUALE PAESAGGIO ABBIAMO Descrizione del sistema paesistico-ambientale
Quadro Strutturale 1 Assetto insediativo L area è attraversata da una viabilità caratterizzata da tratti stradali a prevalente servizio di insediamenti residenziali. Lungo tali strade per salvaguardare gli interessi paesaggistici e/o ecologici sono stati individuati dei tratti stradali nei quali andrebbe evitata la previsione di nuovi insediamenti. Si segnala la presenza di viabilità di grande comunicazione (SS36) con alcuni tratti in galleria. E presente inoltre un tratto di viabilità di progetto Collegamento Valvarrone- SP72 (2 lotto): peduncolo di Dervio e il completamento dello svincolo di Piona in comune di Colico. Si individua il Polo Produttivo di Colico e l area ad alta concentrazione di presenze di Colico. Sempre nella zona di Colico si segnalano estesi ambiti di accessibilità sostenibile. QUALE PAESAGGIO ABBIAMO Descrizione del sistema paesistico-ambientale Cfr.NdAdelPTCP: Art. 18 Classificazione della rete stradale e ferroviaria di rilevanza territoriale(p). Art. 20 Condizioni di accessibilità sostenibile. Art. 21 Tutela paesaggistica della viabilità esistente e prevista(p). Art.29 Poli produttivi di interesse sovracomunale. Art. 32 Aree per la localizzazione di attività a elevata concentrazione di presenze. Cfr. Repertorio: Infrastrutture lineari
Quadro Strutturale 2 Valori paesistici e ambientali Presenza di architetture storiche distribuite su tutta l, in maniera eterogenea. Le concentrazioni più importanti si hanno in corrispondenza di percorsi di interesse storico culturale e di percorsi ciclo-pedonali di interesse territoriale. Si segnala la conoide di grandi dimensioni che caratterizza il paesaggio di Colico e quella che interessa l abitato di Dervio Vi è la presenza di elementi del sistema delle aree protette e del geosito di Piona e Olgiasca. L è attraversata dal Sentiero del Viandante. QUALE PAESAGGIO ABBIAMO Descrizione del sistema paesistico-ambientale Cfr. NdA del PTCP: Art. 50. Centri e nuclei di antica formazione(p). Art. 51. Altri beni ed emergenze di rilevanza paesaggistica(p). Art. 2. Riconoscimento e tutela dei crinali e dei profili naturali del terreno (P).
Quadro Strutturale 3 Sistema rurale paesistico e ambientale L area presenta un sistema rurale molto disomogeneo, presente solo nella parte settentrionale dell. Sono presenti degli ambiti destinati all attività agricola di interesse strategico a prevalente valenza ambientale. QUALE PAESAGGIO ABBIAMO Descrizione del sistema paesistico-ambientale Crf.NdAdelPTCP: Art. 56 Ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (P). Art. 60 Ambiti a prevalente valenza paesistica(p).
Scenario 7 Le tutele paesistiche Nei comuni afferenti all sono presenti diverse forme di tutela ai sensi del Decreto Legislativo 42/2004 e s.m.i. Gli elenchi, con relativa perimetrazione, sono reperibili presso la Struttura Paesaggio della DG Sistemi Verdi e Paesaggio di Regione Lombardia. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla DGR 2727/2011 e al SIBA (Sistema Informativo Beni Ambientali). Di seguito si riporta un sintetico elenco: Art. 10(Beni culturali) Gli elenchi, con la relativa perimetrazione, sono reperibili presso le Soprintendenze per i beni architettonici e paesaggistici competenti per il territorio. Art. 136(Bellezze individue e bellezze d insieme) COMUNE DI COLICO: DM 21/05/1954 Dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona circostante l'abbazia di Piona. DM 15/04/1958 Dichiarazione di notevole interesse pubblico della fascia costiera del Lago di Como. D.P.G.R. 15/12/1981 Dichiarazione di notevole interesse pubblico del paesaggio lacustre e vallivo. COMUNE DI DERVIO: DM 15/04/1958 Dichiarazione di notevole interesse pubblico della fascia costiera del Lago di Como. COMUNE DI DORIO: DM 15/04/1958 Dichiarazione di notevole interesse pubblico della fascia costiera del Lago di Como. QUALE PAESAGGIO ABBIAMO Descrizione del sistema paesistico-ambientale Art. 142, comma 1, lettere b) territori contermini ai laghi, c) corsi d acqua, g) territori coperti da boschi e foreste.
Scenario 9B Il paesaggio del Lario orientale e dei laghi morenici Caratteristiche e rilevanze L è interessata dalle fasce d affaccio sul Lario. Le aree in questione presentano, nella maggior parte, una qualità paesistico-ambientale elevata, tale che vengano riconosciute come aree non insediate appartenenti prevalentemente al sistema naturale (aree ad alta naturalità, area boscata). In corrispondenza di queste aree, anche la linea di affaccio identifica un sistema naturale. Le eccezioni interessano le aree insediate di Dervio, Dorio e Colico, riconosciute come tessuto urbani denso dove in alcuni tratti nella linea di affaccio risultano presenti elementi detrattori del paesaggio. QUALE PAESAGGIO ABBIAMO Descrizione del sistema paesistico-ambientale Cfr. NdA del PTCP: Art. 53. Disposizioni particolari per il paesaggio lariano e il paesaggio dei laghi morenici(p).
Scenario 9C Il rischio di degrado paesaggistico fenomeni di contesto Individuazione dei processi di degrado in essere e potenziali L è compresa nel macroambito di rilevanza paesaggistica silvo- pastorale di montagna e negli ambiti rurali di pianura. Degrado in essere 1. Fenomeni di urbanizzazione - dispersione insediativa causa di perdita dell identità degli insediamenti e di consumo di paesaggio, in prevalenza a Colico e Dervio, con invasione di una struttura morfologica identitaria oltre che geologicamente dinamica. Degrado potenziale 1. Fenomeni di urbanizzazione- la SP72 può attrarre insediamenti lineari. Giudizio sintetico complessivo Area di rilevanza paesaggistica, con presenza di elementi che determinano il rischio di degrado paesaggistico. in generale il rischio di degrado risulta contenuto tranne che per quanto riguarda la dispersione insediativa della conoide VERSO QUALE PAESAGGIO ANDIAMO Cfr.NdAdelPTCP: Art. 55. Riqualificazione degli ambiti degradati e prevenzione del rischio di degrado(p).
Scenario 9C Il rischio di degrado paesaggistico fenomeni puntuali Individuazione dei processi di degrado in essere e potenziali Degrado in essere 1. Fenomeni di urbanizzazione - presenza di alvei regimati che attraversano i centri abitati. Degrado potenziale 1. Fenomeni di urbanizzazione - presenza di poli produttivi; 2. Fenomeni di abbandono - relativi al sistema boschivoforestale e rurale. Giudizio complessivo sintetico Area di rilevanza paesaggistica, con presenza di elementi che determinano il rischio di degrado paesaggistico. in generale il rischio di degrado risulta contenuto tranne che per quanto riguarda la dispersione insediativa della conoide VERSO QUALE PAESAGGIO ANDIAMO Cfr.NdAdelPTCP: Art. 55. Riqualificazione degli ambiti degradati e prevenzione del rischio di degrado(p).
Rete ecologica Carta di base Ambiti/aree di conservazione del capitale naturale L rientra principalmente negli elementi di secondo livello della Rete Ecologica Regionale (RER), ad eccezione dell area del Forte di Fuentes e della foce dell Adda che rientra negli elementi di primo livello. È inoltre presente un importante varco da mantenere e da deframmentare di collegamento tra il sistema montano e il sistema lacustre. VERSO QUALE PAESAGGIO ANDIAMO Quadro programmatico Cfr.NdAdelPTCP: Art. 61. Rete Ecologica Provinciale.
Modello di idoneità faunistica Il modello sottolinea la risorsa in termini ambientali e di servizi ecosistemici dell. Il modello di idoneità faunistica(cfr. Monografia F) restituisce valori mediamente bassi. Questo aspetto risulta critico se si tiene conto che questa si pone come elemento di connessione tra il sistema montano orobico e il Lario. Le aree che presentano una colorazione verde-blu, localizzate in corrispondenza delle aree boschive, vanno preservate per mantenere la funzione di connessione dell. VERSO QUALE PAESAGGIO ANDIAMO Quadro programmatico
Rete ecologica Progetto Ambiti/aree di conservazione del capitale naturale In questa, la Rete Ecologica acquisisce anche le funzioni di salvaguardia degli ambiti di rilevanza paesaggistica. Nello stralcio della Rete Ecologica Provinciale(REP) progettuale, si nota il recepimento della Rete Ecologica Regionale (RER): oltre al varco proposto da questa, è stato individuato un altro varco nel territorio di Colico che renda possibile un secondo passaggio dal lago al sistema delle Orobie. Dove è presente l insediamento urbano è stato necessario individuare una fascia tampone che proteggesse la continuità ecologica da possibili espansioni antropiche. Ad eccezione di queste aree urbane, tutta l rientrainunambitodiprimolivellodellarep. Si suggerisce di dotare i tratti stradali maggiormente interessati dalla presenza fauna selvatica di catarifrangenti dissuasori. VERSO QUALE PAESAGGIO ANDIAMO Quadro programmatico Cfr.NdAdelPTCP: Art. 61. Rete Ecologica Provinciale. Cfr. Repertorio opera tipo
Rete verde di ricomposizione paesaggistica Ambiti costituenti la Rete Verde Consolidamento e riqualificazione degli ambiti di rilevanza paesaggistica. Tutela e attenta valorizzazione dell ambito afferente al lago. Attivazione di un percorso di studio per la verifica della messa a sistema dei nuclei storici con le fortificazioni di Fuentes, del Lario Orientale e della Brianza. Attivazione di politiche efficaci finalizzate al contenimento dello sprawl urbano. In particolare, data la sensibilità dell area, e la sua vocazione turistica, si suggerisce un progetto paesaggistico di dettaglio, da porre come progetto direttore per la pianificazione comunale e quella attuativa. VERSO QUALE PAESAGGIO ANDIAMO Quadro programmatico Cfr.NdAdelPTCP: Art. 62. Rete Verde di ricomposizione paesaggistica.
Caratteri, criticità e potenzialità paesistico ambientali dell unità di paesaggio CARATTERI TIPOLOGIA PREVALENTE DI PAESAGGIO LACUALE caratterizzato da una matrice paesistico ambientale di tipo SUB-URBANA FUNZIONE PREVALENTE DELL UDP NEL SISTEMA PAESISTICO AMBIENTALE Si configura come punto di incontro ecologico tra il sistema delleorobieeillago. FUNZIONI PREVALENTI PROPRIE DELL UDP Funzioni ecologiche di connessione del capitale naturale provinciale. ASPETTI STRUTTURALI Sistema boschivo forestale: aree boschive localizzate in prossimità del lago, composto da boschi di latifoglie. Sistema rurale: presenza di aree rurali a seminativo e a frutteto presenti soprattutto nel territorio di Colico, in corrispondenza dei canali artificiali. Sistema insediativo: insediamenti concentrati generalmente organizzati lungo le infrastrutture, abbondanti insediamenti diffusi sulla conoide di Colico. In generale, nei tessuti insediativi e rurali si sono perse la grana fine e le direttrici originarie che caratterizzavano i paesaggi antropici fino agli anni 50. Commenti sugli indici. Sprawl: in aumento. Eterogeneità: in aumento quella antropica, in netta diminuzione quella naturale. CRITICITA Commenti sugli indici Sprawl: da contenere. Eterogeneità: in diminuzione nelle aree antropizzate e naturali con il risultato dell aumento di contrasto, soprattutto nell area di Colico. Carico antropico sul lago: si tratta di un ecosistema ad alta sensibilità che potrebbe presentare criticità superiori alla propria capacità di resilienza. Pertanto, è necessario calibrare qualsiasi intervento in modo tale che lavori a favore della qualità di tale ecosistema, senza caricarlo ulteriormente. Strade: l è connotata da infrastrutture che attraversano e collegano gli insediamenti urbani principali. Queste possono comportare interferenze con il sistema paesistico-ambientale che, in alcuni punti, andrebbero mitigate. Paesaggio in genere: l rischia una perdita delle risorse paesaggistiche, legata ad un consumo di suolo decisamente disattento alla qualità del paesaggio. Tale perdita potrebbe interferire anche con l offerta turistica, basata proprio sulla qualità del paesaggio stesso. Inoltre, la crescita degli insediamenti ha penalizzato il recupero dei manufatti storici. POTENZIALITÀ Conservazione del capitale naturale Il capitale naturale presente nell va mantenuto e valorizzato in funzione della sua posizione strategica si pone infatti come collegamento tra i sistemi montani e il lago. E quindi importante tutelare e potenziare i varchi della rete ecologica ai fini di mantenere la funzionalità del sistema naturale provinciale. Il capitale naturale mantiene potenzialità anche relativamente alle acque e agli ecosistemi da esse formati. E necessario, pertanto, lasciare spazio ai torrenti, in modo da valorizzarli e valutare attentamente la sottrazione di portata in conseguenza delle derivazioni, allo scopo di mantenere una quantità di acqua che oltre agli usi potabili ed irrigui, sia compatibile con la salvaguardia dell ecosistema. Valenze turistiche L deve essere valorizzata in termini turistici coniugando questa offerta con la preservazione del paesaggio; migliorando l offerta qualitativa attraverso la diversificazione dei servizi presenti. Vanno valorizzati e messi a sistema gli elementi peculiari presenti nel territorio quali ad esempio le fortificazioni e i beni storico religiosi. Particolare attenzione deve essere posta alla valorizzazione dei percorsi in particolare al tracciato del Sentiero del Viandante. Il recupero delle architetture tradizionali che hanno perso la loro funzione originale potrebbe aumentare in termini ricettivi la dotazione dell (es. alberghi diffusi, B&B ). Energetiche La presenza di strutture industriali e commerciali suggerisce l utilizzo delle coperture per l installazione di impianti fotovoltaici che potrebbero, se ben progettati, migliorarne anche l estetica. Conservazione insediamenti tradizionali E presente una ricchezza di patrimonio architettonico storico tradizionale non sempre valorizzato, il cui recupero è indubbiamente da privilegiare rispetto alle nuove costruzioni. VERSO QUALE PAESAGGIO ANDIAMO Quadro programmatico Valenze rurali Si segnala l appartenenza dell : -sistema rurale dei paesaggi insubrici La conoide di Colico con seminativi, prati stabili da vicenda e fruttiferi e I versanti a lago di Dervio, Bellano e Varenna con olivo, vite e coltiv i -paesaggio agrario di interesse storico colturale Vigneti e colture della punta di Piona -paesaggio agrario di interesse storico colturale Paesaggio delle sistemazioni agrarie parcellizzate a seminativo di conoide PROGETTUALITA Cfr. QUADRO STRATEGICO Progettualità Progetti di Territorio e Banca Progetti