Avviamento precoce allo sport e rischi per la salute



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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO "Carlo Bo" Facoltà di Scienze Motorie, Sportive e della Salute Prof. Danilo Gambarara Avviamento precoce allo sport e rischi per la salute

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ATTIVITA SPORTIVA STRUTTURATA

Incidenza di obesità e sovrappeso nei giovani calciatori alla prima visita di idoneità agonistica (12 anni, già praticanti calcio non agonistico da minimo 3 anni) anno n. sovrapeso obesi sovrapeso normopeso +obesi 1997 350 23% 5% 28% 72% 1998 344 22% 4% 26% 74% 1999 373 17% 6% 23% 77% 2000 358 20% 4% 24% 76% 2001 328 18% 5% 23% 77% 2002 322 24% 4% 28% 72% 2003 320 21% 7% 28% 72% 2004 344 20% 4% 24% 76% 2005 331 21% 8% 29% 71% Albini, Gambarara 2006

OSSERVAZIONE DELL ATTIVITA ATTIVITA. SPORTIVA ORGANIZZATA: STUDIO DEI TEMPI EFFETTIVI DI OSSERVAZIONE DEL SINGOLO SOGGETTO su 11 specialità sportive, per un totale di 32 gruppi RAPPORTO TRA ATTIVITA E PAUSE (12 anni) Durata delle pause 56-94% Media 75,5 % Dev.St. 13,2 % Durata delle attività 44-6% Media 24,5 % Dev.St. 13,2 %

QUANTITÀ QUALITÀ

Principali alterazioni dell apparato muscolo-scheletrico che possono derivare dalla specializzazione precoce o dalla sedentarietà SCOLIOSI: Deviazione in senso laterale e rotatorio della colonna. CIFOSI: Aumento della curvatura dorsale fisiologica della colonna. LORDOSI: Aumento della curva lombare fisiologica della colonna: DORSO PIATTO: Diminuzione delle curve lordotica e cifotica fisiologiche. SCAPOLE ALATE: Abnorme sporgenza del margine vertebrale delle scapole. GINOCCHIO VALGO / VARO: Deviazione verso l esterno/interno dell asse verticale della gamba. GINOCCHIO RICURVATO: Iperestensione del ginocchio oltre i 180. PIEDE PIATTO: Appiattimento della concavità mediale della pianta del piede. PIEDE VALGO / VARO : Posizione viziata del piede in pronazione / supinazione.

SOVRACCARICO FUNZIONALE Definizione La ripetizione esasperata e continua nel tempo di alcuni gesti sportivi può comportare la comparsa di una specifica patologia definita appunto da "sovraccarico funzionale" o da "micro-traumatismo" per sottolineare la patogenesi dovuta al sommarsi di una serie pressoché infinita di traumi di minima entità.

Possono essere interessate quasi tutte le varie strutture dell'apparato locomotore, ma quelle più frequentemente colpite sono quelle tendinee sopratutto nel loro punto di collegamento con il tessuto osseo (tanto che un ulteriore sinonimo della malattia è quello di "patologia inserzionale"), delle cartilagini articolari e dell'osso. Un'altra caratteristica tipica è che la maggior parte dei quadri patologici, derivando appunto dalla ripetizione di un gesto specifico, hanno sedi e manifestazioni tipiche per ogni sport (gomito del tennista, spalla del lanciatore, ecc.) SOVRACCARICO FUNZIONALE

Nel soggetto in età evolutiva sono frequentemente causate da una muscolatura che, per allenamenti intensi e prolungati, può già raggiungere una potenza relativamente elevata che agisce su strutture articolari e tendinee che ancora non hanno un sufficiente grado di maturazione e quindi di resistenza. SOVRACCARICO FUNZIONALE

Classificazione (in base alle strutture interessate ) TENDINOPATIE Peritendiniti Tendinosi Tensinoviti ipertrofiche Tendinopatie inserzionali Rotture sottocutanee PATOLOGIA CARTILAGINEA Erosione cartilagini articolari PATOLOGIA OSSEA Fratture da "stress" SOVRACCARICO FUNZIONALE

Le cause efficaci sono sostanzialmente due e sono strettamente correlate al gesto tecnico, all'esercizio svolto: Intensità Pur essendo per definizione una patologia da "microtrauma" il carico atletico deve essere sufficientemente intenso per innescare il meccanismo patogenetico. Frequenza Dal momento che si tratta di un meccanismo di sommazione di microtraumi, il gesto atletico che li causa deve essere ripetuto numerose volte sia all'interno della singola seduta di allenamento che nel ciclo dei vari allenamenti.

Può l attività sportiva interferire con l accrescimento ed influire sulla statura adulta?

Nello sport di elite si ha una vera e propria selezione darwiniana, nel senso che la condizione di partenza per eccellere in un certo sport è determinata geneticamente: se vuoi diventare un campione scegliti i genitori

Ad esempio, non si diventa alti praticando pallacanestro, ma gli atleti di più alta statura hanno un forte vantaggio rispetto a quelli più bassi e inevitabilmente le squadre di basket di elite saranno composte di giocatori con stature nettamente superiori alla media.

YaoMing 226cm Early Boykins 166 cm

Alcuni studi hanno però riportato che giovani atlete/i di alto livello, sottoposti quindi ad intensi e frequenti carichi di allenamento, hanno mostrato un rallentamento della crescita durante il periodo peri-puberale. Una prova indiretta del possibile effetto negativo dell allenamento sull accrescimento è che si è notato un aumento del ritmo di crescita nei mesi successivi all interruzione o alla netta diminuzione dei ritmi di attività.

Altri studi hanno evidenziato una significativa correlazione tra ritardo menarcale in ginnaste, ballerine e pattinatrici artistiche dovuta, in parte, a intenso allenamento fisico, basso peso o percentuale di massa grassa corporea, insufficiente apporto calorico-nutrizionale e stress psico-fisico. E da considerare che nella maggior parte degli sport di destrezza, soprattutto nelle atlete, un ritardo dello sviluppo costituisce un vantaggio prestativo: nelle ginnaste di elite sono progressivamente diminuite negli anni l età, il peso e la statura media. Questo è il risultato di una selezione sportiva che fa emergere solo atlete con determinate caratteristiche.

In questi sport, costituisce frequentemente un vantaggio, anche un basso peso corporeo. Ciò comporta atteggiamenti alimentari esasperati con insufficiente apporto calorico e nutrizionale: è sicuramente questo uno dei fattori più importanti a causare ritardi nella maturazione e nello sviluppo di queste atlete

In conclusione non ci sono dati univoci che indichino che l intenso allenamento possa di per sé avere effetti negativi sulla statura, la crescita ossea e la qualità dei processi maturativi, ma è evidente come questa fase dello sviluppo sia estremamente sensibile e la programmazione del lavoro sportivo richieda attenzione ed esperienza.

La carta dei diritti del bambino nello sport Diritto di : 1.fare dello sport 2.divertirsi e di giocare 3.beneficiare di un ambiente sano 4.essere trattato con dignità 5.essere accompagnato e allenato da persone competenti 6.misurarsi con giovani di pari forza 7.partecipare a competizioni adatte 8.praticare il proprio sport nel pieno rispetto delle norme di sicurezza 9.disporre del sufficiente tempo di riposo 10.non essere un campione

Grazie per l attenzione.