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COMUNE DI GALLICANO PROVINCIA DI LUCCA PIANO REGOLATORE GENERALE REGOLAMENTO URBANISTICO RELAZIONE VARIANTE Aprile 2013 1

Sindaco: Assessore all'urbanistica: Responsabile del procedimento : Garante della comunicazione: Redazione a cura di: con la collaborazione di : Maria Stella Adami Egidio Nardini geom. Alessandro Bertoncini dott.ssa Silvana Citti dott. ing. Angela Piano dott. ing. Paolo Amadio dott. arch. Giuseppe Lazzari Indagini geologiche: con la collaborazione di : dott. geol. Leonardo Moni geom.consuelo Adami dott.ssa Chiara Lucchesi dott.riccardo Biagioni 2

1. PREMESSA La presente Variante al Regolamento Urbanistico del Comune di Gallicano è conforme al Piano Strutturale, ed è relativa alle UTOE di Gallicano, Bolognana, Cardoso, La Barca - Ponte di Campia e al territorio rurale, per l'inserimento di un'ulteriore 15% del dimensionamento residenziale previsto dal Piano Strutturale (PS) e per la riallocazione di alcune unità residenziali facenti parte del Regolamento Urbanistico Vigente e per le quali è stata fatta espressa richiesta di stralcio. Sono stati fissati gli indirizzi generali per la stesura della presente Variante al Regolamento Urbanistico con la delibera di Giunta Comunale n.119 del 14/12/2010. La Variante è stata al definita al fine di agevolare le azioni di recupero e di riqualificazione urbanistica ed edilizia del sistema insediativo, tendendo a un assetto entro il quale ritrovare le occasioni di sviluppo sostenibile volto alla salvaguardia e alla valorizzazione dell identità storica, culturale e ambientale dei luoghi, attraverso la previsione di disposizioni normative per il riutilizzo o la riorganizzazione degli insediamenti e delle attrezzature esistenti in alternativa al consumo di nuovo suolo e per la riqualificazione dei sistemi insediativi. La Variante di RU ha inoltre previsto, come specificato nella delibera citata, il recepimento delle modifiche al sistema normativo quali in particolare: la L.R.T n.71 del 23.11.2009 a modifica ed integrazione della L.R.T n.39/2005 in merito alle disposizioni in materia di energia (incentivazione fonti energia rinnovabili); il recupero dei sottotetti abitabili di cui alla L.R.T n.5 del 08.02.2010; la pianificazione e recupero dei territori rurali di cui alla recente modifica al Regolamento Regionale n.5 del 09.02.2007, apportata con D.P.G.R n.7/r del 09.02.2010. 2. SCENARI DI RIFERIMENTO 2.1 Il Piano strutturale La presente Variante al Regolamento Urbanistico è conforme al Piano Strutturale (PS) del Comune di Gallicano approvato con Delibera di C.C. n 40 del 29.07.2005. A tal fine si riporta un estratto degli articoli delle Norme Tecniche di Attuazione di PS relativi al dimensionamento. Articolo 59 - Il dimensionamento del Piano Strutturale 1. Le indicazioni strategiche del PS per il governo del territorio comunale sono attuate dal RU e dagli altri strumenti di attuazione del PS, con l obiettivo della realizzazione dello sviluppo sostenibile, attraverso un azione di programmazione della realizzazione delle nuove quantità insediative, così come definite dal fabbisogno insediativo, determinato in base al Quadro Conoscitivo e alla Valutazione degli Effetti Ambientali. La gestione urbanistica comunale, così come definita dal PS, relativamente alle nuove quantità insediative, individua i nuovi insediamenti, in coerenza con le esigenze di recupero del patrimonio edilizio esistente, quali azioni di completamento, di riordino e di riqualificazione del sistema insediativo. Il RU e gli altri strumenti di attuazione del PS definiscono e normano le condizioni per le trasformazioni fisiche e funzionali ammissibili coerentemente con gli elementi di sostenibilità indicate nella Parte Seconda e Terza delle presenti Norme. 2. Il RU dovrà garantire che le esigenze di edilizia residenziale siano soddisfatte prioritariamente attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, di ristrutturazione urbanistica, di sostituzione, di completamento di aree interne al sistema insediativo e di realizzazione di aree già urbanizzate le trasformazioni che interesseranno necessariamente aree esterne al perimetro del sistema insediativo, dovranno comunque concorrere alla ricucitura e alla miglior definizione dei margini urbani. Il RU deve garantire la rispondenza agli obiettivi generali del PS, di cui art. 9 delle presenti Norme, e agli obiettivi dei Sistemi e Subsistemi Territoriali, di cui art. 10 delle presenti Norme, nell ottica della realizzazione dello sviluppo sostenibile e di quanto richiesto agli articoli 3

della parte terza delle presenti Norme deve altresì garantire la coerenza reciproca degli interventi pubblici e privati e con i principi di tutela del territorio e dell ambiente. 3. Il dimensionamento complessivo del PS è elaborato con riferimento a: - i dati contenuti nel Quadro Conoscitivo relativi all andamento e alle tendenze demografiche e al sistema economico produttivo e terziario; - la coerenza e la sostenibilità dello sviluppo rispetto alle risorse disponibili e ai principi di tutela del territorio e dell ambiente; - le indicazioni strategiche per il governo del territorio comunale così come derivano dagli atti di pianificazione sovracomunale, Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana, Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Lucca; - lo stato di attuazione del Piano Regolatore Generale Comunale Vigente; - l attuazione e l effettiva esistenza o reperibilità degli standard urbanistici. 4. Il dimensionamento complessivo del PS comprende anche le previsioni del Piano Regolatore Generale Comunale vigente non attuate e riconfermate dal PS. 5. Il dimensionamento complessivo del PS si articola nelle seguenti destinazioni: - destinazione a carattere residenziale: 130 alloggi di nuova costruzione corrispondenti a mq 17.000 di superficie utile lorda; 20 alloggi, da reperire attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente. All interno di tale dimensionamento l Amministrazione Comunale dovrà predisporre anche i Piani di edilizia economica e popolare all interno delle UTOE di Gallicano Capoluogo, di Bolognana (interventi di nuova costruzione) e nella UTOE di Perpoli e Fiattone, e precisamente all interno del sistema insediativo di Perpoli (interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente); - destinazione a carattere produttivo: mq 5.000 di superficie coperta di nuova costruzione; - destinazione a carattere terziario: 4000 mq di superficie utile lorda di nuova costruzione; - destinazione a carattere turistico: 230 posti letto, di cui 200 posti letto localizzati nell area in località Selvapiana, per complessivi 7.000 mq di superficie utile lorda di nuova costruzione; - destinazione turismo rurale e agrituristico: a 180 posti letto, di cui 100 da reperire attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente. 6. Il dimensionamento residenziale è espresso in numero di alloggi e superficie utile lorda. Il dimensionamento turistico è espresso in numero posti letto e relativa superficie utile lorda. Entrambi i parametri costituiscono limiti massimi inderogabili per il dimensionamento del RU e degli altri strumenti di attuazione del PS. 7. Gli interventi turistici di nuova costruzione saranno localizzati, oltre che all interno delle UTOE, nell area in località Selvapiana all interno del Subsistema Territoriale n 4.1 Territorio di Perpoli. E sempre consentito il cambio di destinazione ad uso turistico del patrimonio edilizio esistente presente nei centri di antica formazione di versante, secondo quanto specificato agli articoli delle presenti Norme relativi al Sistema Funzionale degli insediamenti. 8. Gli interventi di turismo rurale e di agriturismo, per complessivi 180 posti letto, di cui 100 da reperire attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, saranno articolati dal RU all interno dei Sistemi Territoriali secondo quanto previsto agli articoli delle presenti Norme relativi al Sistema Funzionale del Territorio Rurale. Gli interventi di turismo rurale, che comprendono nuove costruzioni, devono essere abbinati al recupero del patrimonio edilizio esistente, possono essere realizzati esclusivamente nei: Subsistema n 2.2 - Territorio di Verni e Trassilico, 20 posti letto di nuova costruzione; Subsistema n 2.4 - Territorio di Cardoso, 15 posti letto di nuova costruzione; n 3.1 Territorio di Gallicano Capoluogo, 6 posti letto di nuova costruzione; Sistema n 4 Sistema del Serchio fra Castelnuovo e Gallicano, 24 posti letto di nuova costruzione; Sistema n 5 - Sistema di versante della Turrite di Gallicano, 15 posti letto di nuova costruzione. Gli interventi di agriturismo fanno riferimento come attrezzature e tipologie alla normativa in materia vigente. Gli interventi di turismo rurale sono riferiti a strutture a gestione unitaria, ubicate in uno o più stabili, che forniscono alloggio in camere e possono avere servizi complementari, quali la somministrazione di alimenti e bevande. 9. La Valutazione degli Effetti Ambientali, costituisce parte integrante del presente PS, garantisce la sostenibilità del dimensionamento complessivo del PS subordinata alla rispondenza di quanto definito nella Parte Terza delle presenti Norme. Il RU definirà i criteri e gli strumenti per il monitoraggio dell attuazione degli interventi, verificandone la sostenibilità, in assenza della quale, sospenderà l attuazione delle previsioni di nuova costruzione. 4

10. Le previsioni del PS devono essere soddisfatte dal RU mediante l attuazione programmata delle nuove quantità insediative sostenibili, così come definite in base alle valutazioni di fabbisogno contenute nel Quadro Conoscitivo del RU e come determinate dal presente piano, subordinando l incremento di nuova edilizia al risanamento di deficit di standard, laddove presente, e comunque legandolo al soddisfacimento degli stessi, anche alla luce di quello che è uno degli obiettivi primari del PTC, cioè l incremento delle qualità (strutturali, formali, funzionali) del sistema insediativo nel suo complesso e, per quanto possibile, di ogni sua articolazione. 11. Il PS individua nel 50% la quota massima del dimensionamento residenziale che debba essere soddisfatta dal primo RU. Articolo 60 - Disciplina delle Unità Territoriali Organiche Elementari 1. Il PS perimetra le Unità Territoriali Organiche Elementari, individuate nell elaborato cartografico del Quadro Progettuale denominato Unità Territoriali Organiche Elementari, Sistemi Funzionali degli insediamenti e delle infrastrutture viarie, al fine di una gestione urbanistica finalizzata alla realizzazione dello sviluppo sostenibile attraverso la riorganizzazione e la riqualificazione delle aree di frangia del Sistema Funzionale degli insediamenti, a carattere residenziale produttivo e commerciale esistenti, ed al completamento e al limitato ampliamento. 2. Le UTOE non possono essere assimilate ad aree edificabili; sono porzioni di territorio a carattere prevalentemente insediativo urbano, al cui interno si possono prevedere anche interventi di nuova costruzione. Per le porzioni di territorio rurale interno alle UTOE vale quanto specificato agli articoli delle presenti Norme relativi al Sistema Funzionale del territorio rurale. In caso di difformità o di carenza normativa prevalgono le norme del Sistema Territoriale e del Sistema Funzionale di appartenza. 3. Le UTOE sono costituite da: - il sistema insediativo esistente individuato nell elaborato cartografico del Quadro Progettuale denominato Unità Territoriali Organiche Elementari, Sistemi Funzionali degli insediamenti e delle infrastrutture viarie, articolato in insediamenti storici, a formazione compatta e recenti; - le aree di completamento compatibili con le nuove strategie di programmazione; - le porzioni di territorio rurale interno alle UTOE, quali aree agricolo forestali strettamente legate al sistema insediativo, per cui, ad esclusione delle aree interessate da azioni di completamento del sistema insediativo, vale quanto specificato agli articoli delle presenti Norme relativi al Sistema funzionale del territorio rurale. 4. Ai fini del dimensionamento degli standards si assume una dotazione minima di mq 24 ad abitante. Il RU potrà modificare, in relazione alle esigenze specifiche delle singole UTOE, le dotazioni delle singole categorie del DM 1444/68, ferma restando la quantità complessiva. 5. Il dimensionamento è espresso in superficie utile lorda per le destinazioni residenziale, terziarie, turistiche ed in superficie coperta per le destinazioni produttive. Le trasformazioni previste all interno delle UTOE dovranno essere prioritariamente realizzate all interno del sistema insediativo così come individuato nell elaborato cartografico del Quadro Progettuale denominato Unità Territoriali Organiche Elementari, Sistemi funzionali degli insediamenti e delle infrastrutture viarie. Nel caso che dette aree non fossero sufficienti alla realizzazione degli interventi previsti le trasformazioni potranno interessare aree esterne al perimetro stesso. Le trasformazioni che interesseranno necessariamente aree esterne al perimetro del sistema insediativo, dovranno comunque concorrere alla ricucitura e alla miglior definizione dei margini urbani. 6. Il PS assume le UTOE come ambiti per la Valutazione degli Effetti Ambientali, strategica per quanto di sua competenza e operativa per il RU e per progetti pubblici e privati, che configurano azioni di trasformazione coerenti con il PS. In particolare per ogni azione di trasformazione dovrà essere definito a sua volta l ambito degli effetti provocati dalle azioni stesse e analizzato lo stato delle risorse coinvolte dall azione, la loro vulnerabilità ed il loro grado di riproducibilità, e le eventuali necessarie misure di mitigazione o compensazione dei più rilevanti effetti negativi. Articolo 61 - Dimensionamento del PS riferito alle Unità Territoriali Organiche Elementari 1. Nell Allegato n 1, alle presenti Norme per ogni UTOE, sono riportati i dati relativi alla sua individuazione, descrizione, al dimensionamento previsto dal PS e alla verifica degli standards. 2. Nella successiva tabella è riportato il dimensionamento per gli interventi di nuova costruzione e la sua articolazione nel territorio comunale. 5

Articolazione territorio comunale Residenziale Produttivo Terziario Turistico Turismo rurale Alloggi di nuova Superficie Superficie lorda Posti letto di Posti letto di costruzione coperta di nuova di nuova nuova nuova (n ) costruzione (mq) costruzione (mq) costruzione (n ) costruzione (n ) UTOE 1 / / / / / UTOE 2 / / / / / UTOE 3 5 / / / / UTOE 4 50 4.000 3.500 10 / UTOE 5 20 1.000 300 / / UTOE 6 16 / 200 10 / UTOE 7 25 / / 10 / UTOE 8 / / / / / UTOE 9 4 / / / / Extra UTOE 10 200 80 2.2 IL REGOLAMENTO URBANISTICO VIGENTE Al fine di inquadrare la presente Variante di RU si riporta nella seguente tabella il confronto del dimensionamento di PS e del RU Vigente. DIMENSIONAMENTO DEL PIANO STRUTTURALE E DEL REGOLAMENTO URBANISTICO VIGENTE DEL COMUNE DI GALLICANO Residenziale Produttivo Terziario Turistico Turismo rurale e agriturismo Articolazione territorio comunale Alloggi di nuova costruzione (n ) Superficie coperta di nuova costruzione (mq) Superficie lorda di nuova costruzione (mq) Posti letto di nuova costruzione (n ) Posti letto di nuova costruzione (n ) Posti letto di recupero (n ) P.S. R.U. P.S. R.U. P.S. R.U. P.S. R.U. P.S. R.U. P.S. R.U. UTOE 1 / / / / / / / / / / / / UTOE 2 / / / / / / / / / / / / UTOE 3 5 3 / / / / / / / / / / UTOE 4 50 29 4.000 4.000 3.500 / 10 / / / / / UTOE 5 20 11 1.000 1.000 300 / / / / / / / UTOE 6 16 7 / / 200 / 10 / / / / / UTOE 7 25 12 / / / / 10 / / / / / UTOE 8 / / / / / / / / / / / / UTOE 9 4 2 / / / / / / / / / / Extra UTOE 10 / / / / / 200 200 80 45 100 7 Totale 130 64 5.000 5.000 4.000 0 230 200 80 45 100 7 6

2.3. IL SISTEMA NORMATIVO SOVRAORDINATO Il Piano Strutturale del Comune di Gallicano approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n.40 del 29/07/2005, è conforme al PTC della provincia di Lucca e al PIT della Regione Toscana, vigente al momento dell approvazione del PS, relativamente a questi aspetti si rimanda al documento di conformità del PS. Nei primi mesi del 2007, successivamente la fase di adozione del PS, sono stati approvati alcuni Regolamenti di Attuazione della LRT 1/2005 e nel luglio 2007 è stato approvato il nuovo Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana. Relativamente ai Regolamenti di Attuazione della LRT 1/2005 citati si rileva la coerenza delle scelte del PS di Gallicano con quanto definito dai Regolamenti, in particolare si evidenzia la corrispondenza tra quanto contenuto nel sistema normativo del PS ed il Regolamento n 2/R - Disposizioni per la tutela e valorizzazione degli insediamenti. Rispetto a quanto contenuto nel nuovo Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana si riscontra una sostanziale coerenza tra i contenuti del PS di Gallicano e la filosofia del PIT. Rispetto a quanto contenuto nelle modifiche al Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana, attualmente in fase di adozione, si riscontra una sostanziale coerenza tra i contenuti del PS di Gallicano gli obiettivi della presente Variante e le Schede dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità. Relativamente agli Elementi ed ai Valori descritti nell Allegato A Elaborato 2, Sezione 3, Ambito n 3 - Garfagnana, nel sistema territoriale di Gallicano sono stati riconosciuti in sede di Variante, quelli relativi al territorio in esame, ed inoltre gli obiettivi della Variante sono coerenti con la tutela dei valori paesaggistici. Si riporta a seguire la scheda Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie - Ambito n 3 - Garfagnana del PIT con la verifica della coerenza con la presente Variante. 7

PIANO DI INDIRIZZO TERRITORIALE DELLA TOSCANA ALLEGATO A - ELABORATO 2 - AMBITO N 3 GARFAGNANA FUNZIONAMENTI, DINAMICHE, OBIETTIVI DI QUALITÀ, AZIONI PRIORITARIE PROVINCIA: Lucca TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI: Camporgiano, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Fosciandora, Gallicano, Giuncugnano, Minucciano, Molazzana,Pieve di Fosciana, Piazza al Serchio, San Romano in Garfagnana, Sillano, Vagli di sotto, Vergemoli, Villa Collemandina ELEMENTI COSTITUTIVI NATURALI VALORI NATURALISTICI PIT OBIETTIVI DI QUALITA'- PIT AZIONI COMUNALI- PIT RU - NTA Il sistema ambientale costituito da grotte naturali, aree carsiche e doline. Tutela degli elementi legati alla presenza dei fenomeni carsici quali doline ed ipogei (grotte). La pianificazione provinciale integra i quadri conosci-tivi di riferimento con i contenuti dell archivio degli ingressi delle grotte presente nel SIT regionale e delle relative schede di documentazione, identifica gli ambiti di valore naturalistico connotati dalla presenza di fenomeni carsici e definisce indirizzi per la pianificazione dei comuni orientandola verso la tutela, la valorizzazione dei valori riconosciuti e verso il recupero-riqualificazione delle aree connotate da fenomeni di criticità. La pianificazione comunale, anche sulla base dei contenuti del PTC, definisce apposite norme di tutela con particolare riferimento a: - la conservazione della morfologia delle doline e delle cavità naturali e dei loro ingressi che dovranno essere salvaguardati da ostruzioni e/o riempimenti; RU articolano il territorio tenendo conto delle caratteristiche naturalistiche presenti nel comune e nei comuni limitrofi. La presente Variante di RU non interviene rispetto al sistema normativo del territorio del Territorio naturale di crinale del Monte Palodina e del Territorio a prevalente naturalità del Monte Palodina in cui sono localizzate teli emergenze. - la tutela degli acquiferi di natura carsica di alta vulnerabilità nei confronti di attività antropiche che ne possano determinare inquinamenti superficiali od aerei. La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza, assicura che siano applicati gli indirizzi per la tutela definiti nella sezione 4 relativa ai se-guenti D.M. - 08/04/1976 G.U. 128 del 1976 zona delle Alpi Apuane. I soggetti delegati al procedimento relativo al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche verificano l applicazione di tali indirizzi. 8

ELEMENTI COSTITUTIVI ANTROPICI VALORI NATURALISTICI- PIT OBIETTIVI DI QUALITA'- PIT AZIONI COMUNALI- PIT RU - NTA La significativa diversificazione del mosaico agrario nei medi versanti della valle principale. Salvaguardare la differenziazione del mosaico agrario dei medi e bassi versanti, al fine di garantire la permanenza di buoni livelli di bio-diversità. La Provincia, attraverso il Piano di sviluppo rurale locale, assicura il conseguimento di tali obiettivi di qualità programmando misure di sostegno all attività agricola. Le politiche di sviluppo promuovono ed incentivano interventi di conservazione dei mosaici agrari e delle formazioni vegetali, nell ambito delle opere di miglioramento dell ambiente. RU articolano il territorio tenendo conto delle caratteristiche agrarie e paesaggistiche del territorio. La presente Variante di RU mantiene tali articolazioni e interviene inserendo specificazioni normative per le aree che ricadono nei: Territorio di versante; Territorio agricolo di Campo; Territorio di fondovalle del fiume Serchio. I castagneti da frutto. Tutela, gestione e recupero della coltura tradizionale del castagneto da frutto anche ai fini della tutela idrogeologica. La pianificazione provinciale indica gli ambiti caratterizzati dalla significativa presenza di castagneti da frutto anche all interno dei beni di uso civico e promuove gli indirizzi per la tutela e la corretta gestione forestale di tale risorsa come sancita dalla L.R. 39/2000 e dal suo regolamento di attuazione n 48/R/2003 in sinergia con il piano di sviluppo rurale locale, che dovrà garantire il sostegno alle attività agro-forestali nell ambito delle opere di miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale. La disciplina comunale promuove ed incentiva interventi infrastrutturali (viabilità di servizio) che facilitino la gestione dei castagneti da effettuarsi secondo quanto previsto dall art. 52 del Regolamento Forestale 48/R/2003. RU articolano il territorio tenendo conto delle caratteristiche agricole/forestali e paesaggistiche del territorio ed in particolare del castagneto da frutto. La presente Variante di RU mantiene tali articolazioni e interviene inserendo specificazioni normative per le aree che ricadono nei: Territorio di versante; Territorio agricolo di Campo; Territorio di fondovalle del fiume Serchio. 9

VALORI STORICO-CULTURALI- PIT OBIETTIVI DI QUALITA'- PIT AZIONI COMUNALI- PIT RU - NTA Il sistema degli insediamenti rurali di matrice storica. Mantenimento della leggibilità dei caratteri storici del sistema insediativo dei medi versanti caratterizzato da piccoli nuclei e centri rurali che hanno conservato uno stretto rapporto con le aree agricole di margine. La pianificazione provinciale fornisce i quadri conoscitivi di riferimento e definisce indirizzi per la pianificazione dei comuni orientandola verso la tutela, la valorizzazione dei valori riconosciuti e verso il recupero-riqualificazione delle aree connotate da fenomeni di criticità. La pianificazione comunale, anche sulla base dei contenuti del PTC, individua gli elementi che definiscono la struttura insediativa della Garfagnana e definisce: - regole per tutelare i caratteri morfologici dell impianto originario dei nuclei e dei borghi storici di matrice rurale al fine di conservarne la leggibilità nonché per tutelare la relazione visuale con il contesto rurale in cui si collocano; Il sistema normativo di PS e d el primo RU articolano il territorio tenendo conto delle caratteristiche insediative, di uso del territorio legato alla presenza antropica, e paesaggistiche del territorio. La presente Variante di RU mantiene tali articolazioni e interviene inserendo specificazioni normative per le aree e gli insediamenti rurali che ricadono nei: Territorio di versante; Territorio agricolo di Campo; Territorio di fondovalle del fiume Serchio. - criteri per orientare la eventuale crescita secondo principi insediativi consolidati, prevedendo prioritariamente interventi di completamento nelle aree residue disponibili all interno dei nuclei. - la disciplina del recupero e della riqualificazione funzionale del patrimonio edilizio rurale sparso che tenga conto dei caratteri tipologici e formali del patrimonio edilizio con particolare riferimento all uso dei materiali, alle proporzioni plano-volumetriche, ai rapporti tra vuoti e pieni, agli elementi strutturali (coperture, murature, solai). Le amministrazioni sovra-locali favoriscono il mantenimento del modello insediativo tradizionale attraverso l attivazione di politiche di crinale coordinate finalizzate a : - potenziare i servizi alle popolazioni; - sostenere la valorizzazione turistica di quei nuclei o centri legati alla memoria storica di personaggi, eventi o particolari attività produttive tradizionali. 10

VALORI STORICO-CULTURALI- PIT OBIETTIVI DI QUALITA'- PIT AZIONI COMUNALI- PIT RU - NTA I piccoli nuclei elementari legati alle pratiche dell alpeggio. Le infrastrutture a supporto dell'attività agricola dei medi versanti quali le sistemazioni idraulico-agrarie e la rete viaria di matrice rurale. Tutela e valorizzazione del sistema degli alpeggi. Salvaguardia delle infrastrutture a supporto dell'attività agricola presenti sui medi versanti costituti da sistemazioni idraulico-agrarie e dalla rete viaria di matrice rurale (mulattiere e sentieri). La pianificazione provinciale fornisce i quadri conoscitivi di riferimento, identifica gli ambiti montani caratterizzati dall integrità e dalla rilevanza dei paesaggi degli alpeggi, e definisce indirizzi per la pianificazione dei comuni orientandola verso la tutela e la valorizzazione dei valori riconosciuti e verso il recupero-riqualificazione delle aree connotate da fenomeni di criticità. La pianificazione comunale, anche sulla base dei contenuti del PTC, perimetra tali ambiti e detta regole d uso capaci di salvaguardare i caratteri di ruralità dei manufatti presenti ed i loro rapporti con il contesto ambientale in cui si inseriscono e di tutelare gli elementi di naturalità presenti attraverso: -la definizione di una puntuale disciplina del recupero dei manufatti edilizi esistenti che tenga conto della tipologia rurale ricorrente, dei materiali edilizi; -la definizione di regole per il mantenimento dei rapporti spaziali e funzionali con le aree pertinenziali e con la viabilità; -la definizione di usi compatibili preferibilmente orientati al recupero verso funzioni connesse ed integrative dell attività agricola o legate ad attività forestali/alpinistiche, in un ottica di valorizzazione turistica sostenibile. La pianificazione provinciale identifica gli ambiti connotati dalla presenza di tali infrastrutture di valore storico-culturale e definisce indirizzi per la pianificazione dei comuni orientandola verso la tutela, la valorizzazione dei valori riconosciuti e verso il recuperoriqualificazione delle aree connotate da fenomeni di criticità. La pianificazione comunale, anche sulla base dei contenuti del PTC, individua puntualmente i percorsi storici e definisce discipline volte a: - conservare l andamento e la giacitura di tali percorsi; - tutelare gli arredi vegetazioni che ne sottolineano il tracciato; - preservare i punti di belvedere che da essi si aprono sulla valle e su rilievi contermini. Le politiche dello sviluppo rurale promuovono ed incentivano gli interventi di tutela ed il recupero delle sistemazioni idraulico-agrarie quali opere di miglioramento del paesaggio e dell ambiente rurale con particolare riferimento alle opere e alle infrastrutture idraulico-agrarie. RU articolano il territorio tenendo conto delle caratteristiche naturalistiche ed insediative presenti sul Monte Palodina. La presente Variante di RU non interviene nel sistema normativo del territorio del Territorio naturale di crinale del Monte Palodina e del Territorio a prevalente naturalità del Monte Palodina. RU articolano il territorio tenendo conto delle caratteristiche insediative e di uso del territorio legato alla presenza antropica del territorio. La presente Variante di RU mantiene tali articolazioni e interviene inserendo specificazioni normative per le aree che ricadono nei: Territorio di versante; Territorio agricolo di Campo; Territorio di fondovalle del fiume Serchio. 11

VALORI STORICO-CULTURALI- PIT OBIETTIVI DI QUALITA'- PIT AZIONI COMUNALI- PIT RU - NTA I manufatti legati alla civiltà della castagna. Tutela e valorizzazione dei manufatti legati alla civiltà della castagna, quali vecchi mulini e metati. La pianificazione provinciale indica gli ambiti connotati dalla presenza di tali risorse di valore storico-culturale e definisce indirizzi per la pianificazione dei comuni orientandola verso la tutela, la valorizzazione dei valori riconosciuti e verso il recupero-riqualificazione delle aree connotate da fenomeni di criticità. La pianificazione comunale, anche sulla base dei contenuti del PTC, individua i manufatti legati alla civiltà della castagna e promuove interventi di tutela e valorizzazione anche in un ottica di fruizione turistica. La pianificazione comunale detta regole d uso capaci di salvaguardare i caratteri di ruralità dei manufatti presenti ed i loro rapporti con il contesto ambientale in cui si inseriscono e di tutelare gli elementi di naturalità presenti attraverso: -la definizione di una puntuale disciplina del recupero dei manufatti edilizi esistenti che tenga conto della tipologia rurale ricorrente, dei materiali edilizi; RU articolano il territorio tenendo conto delle caratteristiche insediative e testimoniali, di uso del territorio legato alla presenza del castagneto da frutto. La presente Variante di RU mantiene tali articolazioni e interviene inserendo specificazioni normative per le aree ed il patrimonio edilizio esistente che ricadono nei: Territorio di versante; Territorio agricolo di Campo; Territorio di fondovalle del fiume Serchio. -la definizione di regole per il mantenimento dei rapporti spaziali e funzionali con le aree pertinenziali e con la viabilità; -la definizione di usi compatibili preferibilmente orientati al recupero verso funzioni connesse ed integrative dell attività agricola o legate ad attività forestali/alpinistiche, in un ottica di valorizzazione turistica sostenibile. 12

VALORI ESTETICO-PERCETTIVI- PIT OBIETTIVI DI QUALITA'- PIT AZIONI COMUNALI- PIT RU - NTA I caratteri paesaggistici dei rilievi espressi dalla relazione tra elementi dei sistema insediativo di matrice rurale e militare e del sistema agricolo forestale. Assicurare la visibilità dai principali tracciati infrastrutturali e dai principali punti di vista panoramici dei paesaggi caratterizzati dalla presenza e/o rela-zione tra i seguenti elementi di valore estetico-percettivo ed i contesti in cui si collocano: -la differenziazione del mosaico agrario dei medi versanti con permanenza di colture arboree su si-stemazioni agrarie tradizionali di versante; -gli elementi che compongono la struttura insediativa della Garfagnana: nuclei rurali di mezza costa, insediamenti rurali d altura, case sparse. La pianificazione provinciale individua i tracciati connotati da un elevato livello di panoramicità per la eccezionalità o l ampiezza delle visuali che si aprono da e verso gli elementi di valore esteticopercettivo riferiti agli elementi costitutivi antropici. La pianificazione comunale, sulla base di tale individuazione e sulla base del riconoscimento dei punti panoramici, stabilisce diversificate forme di tutela volte a garantire l accessibilità alle aree di belvedere nonché a tutelare, con specifiche discipline edilizie e di settore, (piano della distribuzione carburanti) i tratti stradali e ferroviari che presentano elevati livelli di panoramicità. Il comune, la provincia e gli altri soggetti preposti, assicurano una adeguata disciplina per l installazione della segnaletica e della cartellonistica in considerazione della panoramicità di tali contesti. I soggetti delegati al procedimento relativo al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche verificano l applicazione di tali indirizzi. RU articolano il territorio tenendo conto delle caratteristiche naturali, insediative, di uso del territorio legato alla presenza antropica e paesaggistiche del territorio. La presente Variante di RU mantiene tali articolazioni e interviene inserendo specificazioni normative per le aree e gli insediamenti rurali che ricadono nei: Territorio di versante; Territorio agricolo di Campo; Territorio di fondovalle del fiume Serchio. -i manufatti legati alla coltura tradizionale della castagna; il sistema dei mulini presente lungo alcuni affluenti del Serchio; -le aree boscate. 13

VALORI STORICO-CULTURALI- PIT INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE OBIETTIVI DI QUALITA'- PIT AZIONI COMUNALI- PIT RU - NTA Il complesso di strutture militari per la difesa del territorio. Tutela e valorizzazione del patrimonio storico di valore costituito dalle testimonianze del sistema difensivo del periodo medievale. La pianificazione provinciale fornisce i quadri cono-scitivi di riferimento e definisce indirizzi per la piani-ficazione dei comuni orientandola verso la tutela di tali valori e la loro valorizzazione in termini di fruibilità anche ai fini della promozione turistica in un ottica di coordinamento e di sinergia con le altre ri-sorse paesaggistiche e territoriali. Gli strumenti della programmazione economica e turistica concorrono, assicurando il coordinamento delle iniziative, al conseguimento di tale strategia. La pianificazione comunale anche sulla base dei contenuti del PTC, definisce: -una puntuale disciplina degli interventi sul patrimonio storico di valore volti alla la tutela dei suoi elementi architettonici e stilistici nonché regole per la corretta gestione delle pertinenze; -le funzioni e gli usi compatibili con i caratteri storici ed architettonici degli edifici. RU articolano il territorio tenendo conto delle caratteristiche storiche, insediative, di uso del territorio legato alla presenza antropica e paesaggistiche del territorio. La presente Variante di RU mantiene tali articolazioni e interviene inserendo specificazioni normative per le aree e gli insediamenti che ricadono nei: Territorio di versante; Territorio agricolo di Campo; Territorio di fondovalle del fiume Serchio e confermando il sistema normativo di dettaglio per il patrimonio edilizio storico presente dentro le UTOE.. l sistema degli edifici religiosi. Tutela e valorizzazione del patrimonio religioso costituito da complessi monastici, pievi e edifici isolati a carattere eremitico. La pianificazione provinciale fornisce i quadri cono-scitivi di riferimento, individua il sistema dei beni religiosi e definisce indirizzi per la pianificazione dei comuni orientandola verso la tutela e la valorizzazione di tale valore e verso il recupero-riqualificazione delle situazioni connotate da fenomeni di criticità. La pianificazione comunale assicura la tutela di tali beni attraverso la definizione di specifiche discipline volte: -al restauro ed al recupero funzionale di ambienti degradati, al consolidamento delle strutture murarie ove necessario; -ad eliminare condizioni di degrado delle aree esterne e pertinenziali al fine di valorizzare l immagine dei complessi citati. RU disciplinano il territorio tenendo conto delle caratteristiche storiche, insediative e paesaggistiche del territorio.la presente Variante di RU mantiene tali articolazioni e interviene inserendo specificazioni normative per le aree e gli insediamenti rurali che ricadono nei: Territorio di versante; Territorio agricolo di Campo;Territorio di fondovalle del fiume Serchio. La presente Variante conferma relativamente al patrimonio insediativo storico degli edifici religiosi presenti nelle UTOE oggetto di Variante il sistema normativo di dettaglio del RU Vigente. 14

VALORI STORICO-CULTURALI- PIT OBIETTIVI DI QUALITA'- PIT AZIONI COMUNALI- PIT RU - NTA La rete dei ponti storici e i viadotti ferroviari ottocenteschi Il complesso delle opere di ingegneria idraulica e dei relativi manufatti edilizi Salvaguardia e recupero dei ponti storici. Salvaguardia e messa in valore del complesso degli edifici e delle attrezzature funzionali alla produzione di energia idroelettrica al fine di conservarne la memoria. La disciplina comunale identifica tali beni e definisce regole di tutela prevedendo, ove necessari, interventi di restauro e di recupero delle opere degradate o compromesse. Le politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio storico dovranno considerare il recupero del sistema degli edifici e degli impianti legati alla produzione di energia idroelettrica orientandone la fruizione per finalità didattiche e culturali. La disciplina comunale identifica tali beni e definisce regole di tutela prevedendo, ove necessari, interventi di restauro e di recupero delle opere degradate o compromesse. RU disciplinano il territorio tenendo conto delle caratteristiche storiche, testimoniali, insediative e paesaggistiche del territorio. La presente Variante conferma relativamente al patrimonio insediativo storico dei ponti storici presenti nelle UTOE oggetto di Variante il sistema normativo di dettaglio del RU Vigente. RU disciplinano il territorio tenendo conto delle caratteristiche storiche, insediative e paesaggistiche del territorio. La presente Variante conferma relativamente al patrimonio insediativo storico testimoniale presente nelle UTOE oggetto di Variante il sistema normativo di dettaglio del RU Vigente. Gli antichi percorsi legati alla produzione e al trasporto di beni locali ed i relativi manufatti di supporto, nonché quelli a carattere religioso o legati a particolari vicende storiche. Valorizzare gli antichi percorsi legati alla produzione e al trasporto di beni locali (via dei remi, via del ferro, via del castagno), nonché quelli a carattere religioso (Via Francigena di crinale) e quelli legati a particolari vicende storiche. La pianificazione provinciale fornisce i quadri cono-scitivi di riferimento, indica gli ambiti con presenza di tali percorsi e definisce indirizzi per la pianificazione dei comuni orientandola verso la valorizzazione di tali risorse in ottica di fruizione turistica e di tutela dei manufatti e delle infrastrutture connesse. La pianificazione comunale, anche sulla base dei contenuti del PTC, riconosce puntualmente i le parti dei tracciati ancora integri ed i relativi connessi e discipline volte a: -conservare i tracciati storici tutelandone la giacitura le caratteristiche dei sottofondi e le opere di corredo quali muretti, parapetti, ponti, edicole; -recuperare i manufatti storici legati alle attività di trasporto dei beni (l arsenale della via dei remi) o alle specifiche tematiche dei RU articolano il territorio tenendo conto delle caratteristiche insediative, di uso del territorio legato alla presenza antropica del territorio. La presente Variante di RU mantiene tali articolazioni e interviene inserendo specificazioni normative per le aree che ricadono nei: Territorio di versante; Territorio agricolo di Campo; Territorio di fondovalle del fiume Serchio 15

I manufatti dell archeologia industriale legati alla produzione cartaria Opere di potenziamento delle reti viarie e ferroviarie. Tutela e valorizzazione del complesso delle opere e dei manufatti di archeologia industriale legati alla produzione di carta. Garantire il corretto inserimento paesaggistico delle opere infrastrutturali previste a potenziamento dell'accessibilità nelle aree montane. percorsi (chiese e cappelle, ospedali, lungo la via Francigena); -definire, per gli eventuali interventi di recupero funzionale dei manufatti, gli usi compatibili con il mantenimento dei loro caratteri storici. Le politiche territoriali in sinergia con quelle culturali e dello sviluppo economico sostengono il recupero e la valorizzazione degli spazi e dei manufatti industriali legati all industria cartaria che connotano l immagine del fondovalle del Serchio promuovendo l inserimento di funzioni didatticoformative e documentaristiche. Le operazioni di conversione di aree dismesse, appartenenti ai tali complessi industriali, dovrà avvenire nel rispetto di tale indicazione ed in coerenza con le disposizioni del PIT. I progetti per la realizzazione delle opere infrastrutturali dovranno dimostrare, nell'ambito degli strumenti valutativi, il rispetto dei criteri di differenziazione ed adattabilità delle opere ai contesti paesaggistici in considerazione dei valori riconosciuti e dei caratteri costitutivi al fine di garantire il corretto inserimento ambientale. I progetti delle nuove infrastrutture dovranno, altresì, esprimere una elevata qualità sotto il profilo estetico percettivo, funzionale ed ambientale tale da tutelare e valorizzare i caratteri paesaggistici del contesto in cui si inseriscono. RU disciplinano il territorio tenendo conto delle caratteristiche storiche, testimoniali, insediative e di archeologia industriale presenti nel territorio. La presente Variante conferma relativamente al patrimonio insediativo storico testimoniale presente nelle UTOE oggetto di Variante il sistema normativo di dettaglio del RU Vigente. RU disciplinano il territorio tenendo conto delle caratteristiche infrastrutturali del territorio. La presente Variante di RU mantiene tali articolazioni e interviene esclusivamente in alcune aree interne alle UTOE oggetto di Variante. 16

VALORI ESTETICO-PERCETTIVI- PIT OBIETTIVI DI QUALITA'- PIT AZIONI COMUNALI- PIT RU - NTA I caratteri paesaggistici dei rilievi espressi dalla relazione tra elementi del sistema insediativo di matrice rurale e del sistema agricolo forestale. I paesaggi dei laghi artificiali nella loro relazione tra specchio acqueo, infrastrutture per lo sbarramento ed il contenimento idrico, sistema insediativo storico, morfologia e copertura vegetazionale dei rilievi. Assicurare la visibilità dai principali tracciati infrastrutturali e dai principali punti di vista panoramici dei paesaggi caratterizzati dalla presenza e/o re-lazione dei seguenti elementi di valore estetico-percettivo ed i contesti in cui si collocano: -il sistema dei ponti storici e dei viadotti ferroviari; -il patrimonio dell architettura religiosa e militare ivi incluse le opere ed i manufatti della linea gotica; - le opere ed i manufatti storici di ingegneria idraulica funzionali alla produzione di energia idroelettrica con specifico riferimento ai laghi artificiali (Vagli, Pentecosti, Vicaglia, Gramolazzo); -gli elementi che compongono la struttura insediativa della Garfagnana: nuclei rurali di mezza costa, e borghi fortificati, insediamenti rurali d altura, case sparse. La pianificazione provinciale individua i tracciati connotati da un elevato livello di panoramicità per la eccezionalità o l ampiezza delle visuali che si aprono da e verso gli elementi di valore esteticopercettivo riferiti agli insediamenti e alle infrastrutture. La pianificazione comunale, anche sulla base di tale individuazione e sulla base del riconoscimento dei punti panoramici, stabilisce diversificate forme di tutela volte a garantire l accessibilità alle aree di belvedere nonché a tutelare, con specifiche discipline edilizie e di settore, (piano della distribuzione carburanti) i tratti stradali e ferroviari che presentano ele-vati livelli di panoramicità. Il comune, la provincia e gli altri soggetti preposti, dovranno assicurare una adeguata disciplina per l installazione della segnaletica e della cartellonistica in considerazione della panoramicità di tali contesti. RU articolano il territorio tenendo conto delle caratteristiche insediative, di uso del territorio legato alla presenza antropica del territorio. La presente Variante di RU mantiene tali articolazioni e interviene inserendo specificazioni normative per le aree che ricadono nei: Territorio di versante; Territorio agricolo di Campo; Territorio di fondovalle del fiume Serchio ed interviene esclusivamente in alcune aree interne alle UTOE oggetto di Variante. 17

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2.4 IL SISTEMA DEI VINCOLI Aree tutelate per legge (art. 142 del D.Lgs. n. 42/2004) Per il territorio del comune di Gallicano si rileva la presenza di ampie porzioni di aree tutelate per legge (art. 142 del D.Lgs. n. 42/2004) come si rileva dalla cartografia predisposta dalla Regione Toscana. Una parte del territorio non interessata dalle UTOE oggetto di Variante è perimetrata come area parco del Parco Regionale delle Alpi Apuane, ed inoltre una significativa porzione del territorio comunale è interna all area contigua del parco. Vincolo idrogeologico Il territorio di Gallicano ricade per la maggior parte nel vincolo idrogeologico. 3. SISTEMA ECONOMICO SOCIALE Per inquadrare il sistema economico sociale di Gallicano si sono predisposte relativamente ai dati della popolazione residente le seguenti tre tabelle. Nella prima tabella i dati censuari dal 1861 al 2011. Nella seconda tabella sono riportati i dati della popolazione, il numero delle famiglie ed il numero di componenti medio per famiglia, la composizione per genere della popolazione residente dall'anno del censimento 2001 al 31.12.2010. Nella terza tabella la popolazione è articolata per età: popolazione giovane, adulta e anziana, viene inoltre calcolato l indice di vecchiaia. anno 1861 al 2010 Anno Residenti Variazione Note 1861 3.879 1871 4.290 10,6% 1881 4.361 1,7% 1901 4.027-7,7% 1911 4.492 11,5% 1921 4.649 3,5% 1931 4.655 0,1% 1936 4.801 3,1% 1951 5.145 7,2% Massimo 1961 4.717-8,3% 1971 4.398-6,8% 1981 4.124-6,2% 1991 3.935-4,6% 2001 3.795-3,6% Minimo 2010 3.931 3,6% 19

Popolazione Gallicano 2001-2010 Anno Residenti Variazione Famiglie 2001 3.798 Componenti per Famiglia % Maschi 2002 3.838 1,1% 48,4% 2003 3.821-0,4% 1.573 2,43 48,1% 2004 3.837 0,4% 1.597 2,40 48,2% 2005 3.883 1,2% 1.608 2,41 48,4% 2006 3.858-0,6% 1.616 2,39 48,4% 2007 3.904 1,2% 1.645 2,37 48,7% 2008 3.936 0,8% 1.659 2,37 48,7% 2009 3.949 0,3% 1.672 2,36 48,8% 2010 3.931-0,5% 1.664 2,36 48,9% Gallicano - Popolazione per Età Anno % 0-14 % 15-64 % 65+ Abitanti Indice Vecchiaia Età Media 2007 11,5% 64,0% 24,5% 3.858 213,8% 46,0 2008 11,8% 63,5% 24,7% 3.904 208,9% 45,9 2009 12,2% 63,3% 24,5% 3.936 200,8% 45,9 2010 12,2% 63,1% 24,7% 3.949 201,9% 46,0 2011 12,1% 63,1% 24,9% 3.931 206,3% 46,4 Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi alla popolazione residente (fonte Ufficio Anagrafe del comune di Gallicano), che sono stati articolati prima per unità di censimento e poi per le singole UTOE e territorio rurale, ed è successivamente è stato calcolato il relativo peso percentuale. Nella tabella sono evidenziati in giallo i dati delle UTOE oggetto di Variante, la cui popolazione è complessivamente pari a 3178 unità e rappresenta il 81% rispetto al dato della popolazione totale a livello comunale. POPOLAZIONE RESIDENTE ARTICOLATA PER UTOE UTOE Maschi n. Femmine n. Totale UTOE % su Totale Comunale UTOE 1 Trassilico 45 42 87 2,22% UTOE 2 Verni 49 45 94 2,40% UTOE 3 Cardoso 89 105 194 4,94% UTOE 4 Gallicano 1.275 1.308 2.583 65,83% UTOE 5 Bolognana 169 156 325 8,28% UTOE 6 Colle Acinaia Turrite Cava 39 37 76 1,94% UTOE 7 Campia La Barca 83 78 161 4,10% UTOE 8 Perpoli Fiattone 27 30 57 1,45% UTOE 9 Campo 37 57 94 2,40% Territorio Rurale 128 125 253 6,45% TOTALI 1.941 1.983 3.924 100% Fonte ufficio anagrafe comunale, elaborazione propria 20

4. OBIETTIVI DELLA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO Si riportano a seguire gli obiettivi e i contenuti della Variante che possono essere così sintetizzati: a) sul dimensionamento - adeguamento del dimensionamento all articolazione e ai parametri definiti dal Regolamento Regionale 3/R 2007; - alla luce del dimensionamento del Piano Strutturale 2005 dovranno essere adeguate e riviste le previsioni insediative, a seguito dell attuazione degli interventi in particolare riferite in special modo al dimensionamento residenziale e produttivo all interno delle UTOE di Gallicano, Bolognana, Cardoso, La Barca - Ponte di Campia. b) sulle trasformazioni - verifica di dettaglio del sistema normativo del RU vigente al fine di agevolare l attuazione degli interventi ed incentivare le azioni tese alla sostenibilità ambientale e alla ecoefficienza; - rivisitazione e adeguamento del dimensionamento di RU, come definito con la delibera di Giunta Comunale n.119 del 14/12/2010, prevedendo: alcuni stralci di interventi di nuova realizzazione a carattere residenziale previsti dal RU Vigente; alcuni interventi di nuova costruzione relativi ai vuoti urbani, di completamento, di riordino e di riqualificazione del sistema insediativo esistente; - individuazione di aree per l edilizia residenziale pubblica, di nuova costruzione e di recupero del patrimonio edilizio esistente; - definire alcune precisazioni normative per meglio indirizzare la realizzazione degli interventi ed in particolare per quelli relativi al patrimonio edilizio esistente. c) sul fabbisogno di standards - verifica del sistema degli spazi pubblici previsti dal Regolamento Urbanistico nelle UTOE di Gallicano, Bolognana, Cardoso, La Barca - Ponte di Campia, inoltre dovrà essere effettuata una approfondita valutazione delle esigenze pubbliche per la realizzazione di standards urbanistici finalizzati a incrementare le dotazioni attuali e per realizzare, anche con il concorso dei privati, alcuni interventi di carattere pubblico. d) sul territorio rurale - definire alcune precisazioni normative per meglio indirizzare gli interventi relativi alla realizzazione degli interventi sul patrimonio edilizio esistente, definendo un sistema normativo innovativo al fine della riqualificazione del patrimonio edilizio nell ottica di incentivare gli interventi di ecoefficienza e di salvaguardare il sistema paesistico del territorio rurale. e) sulla sostenibilità delle previsioni - definizione di un sistema normativo atto a definire strategie e misure innovative atte a contrastare il cambiamento climatico al fine di incentivare le azioni tese alla sostenibilità ambientale e alla ecoefficienza; - definizione di percorsi, all interno del sistema urbano delle UTOE oggetto di Variante, destinati alla mobilità lenta; - previsione di disposizioni per il riutilizzo o la riorganizzazione in alternativa al consumo di nuovo suolo e per la riqualificazione dei sistemi insediativi esistenti. f) adeguamento delle classi di fattibilità geomorfologica idraulica e sismica - ai fini della valutazione della sostenibilità delle previsioni, adeguamento delle classi di pericolosità e fattibilità idraulica, sismica e geomorfologica in relazione all aggiornamento delle indagini geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e idrauliche in applicazione delle disposizioni del D.P.G.R n 53/2011. 21