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... I pagamenti della Pubblica Amministrazione,......... L u g l i o 2 0 1 4

Debito PA: miglioramenti più contenuti nel primo trimestre... Sintesi dei risultati C ontinuano nei primi tre mesi del 2014 i segnali positivi sul fronte dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, delle partecipate pubbliche e dei fornitori della PA, con una riduzione delle fatture non saldate e dei tempi di pagamento. La riduzione su base annua dello stock di debito e di partite inevase è però più contenuta rispetto ai due precedenti trimestri, anche a causa della difficoltosa gestione delle fatture di nuova emissione, che sono liquidate con percentuali non distanti da quelle dello scorso anno (precedenti agli interventi sblocca-debito). In base alle ultime stime di Banca d Italia, l indebitamento commerciale delle amministrazioni pubbliche è sceso nel 2013 a 75 miliardi (nel 2012 la stima superava i 90 miliardi). Secondo l analisi svolta sui dati raccolti in Payline da fornitori della PA e relativi a un molto consistente di fatture, nei primi tre mesi del 2014 non è stato saldato il 53,9% delle partite scadute, pari al 60,1% in termini di importi, in calo rispettivamente di 5,2 e di 5,5 punti percentuali rispetto alla quota dello stesso periodo del 2013. Si tratta di miglioramenti più contenuti dei due trimestri precedenti, quando la quota di scaduto si era ridotta di oltre dieci punti percentuali su base annua. delle partecipate e dei fornitori della PA Payline, il database di Cerved Group che contiene 53 milioni di informazioni fornite dagli aderenti alla business community sui pagamenti di oltre 2,5 milioni di operatori economici italiani, include un consistente di fatture emesse verso enti della PA, partecipate pubbliche e fornitori della PA censiti in Cerved PA, il portale di Cerved su e per la Pubblica Amministrazione. I risultati di questo Osservatorio si basano su 392 mila fatture scadute a Marzo 2014: 122 mila emesse verso enti della PA, 62 mila verso partecipate pubbliche e 208 mila verso fornitori della PA, pluri-aggiudicatari di gare. Il campione di analisi, benché molto ampio, potrebbe non riflettere l'universo delle fatture della PA per una diversa struttura degli aderenti alla business community rispetto alla popolazione delle imprese. Inoltre, poiché Payline è un database che si è sviluppato negli ultimi anni, l'osservatorio potrebbe sottostimare il di fatture con molti anni di anzianità e quindi la percentuale di fatture ancora da saldare, l'ammontare dello scaduto e i tempi di pagamento delle fatture pagate. Mancati pagamenti della PA sullo stock di fatture scadute Numero e importo fatture non pagate in % sul totale delle fatture scadute alla fine del trimestre... Solo il 20% delle fatture della sanità ha scadenze entro i 60 giorni stabiliti dalla legge 59,1% 53,9% 65,6% 60,1% Numero fatture Valore fatture 2

Può aver inciso la difficoltosa gestione dei pagamenti correnti (fatture di nuova emissione): in questo caso, la quota di fatture non pagate si attesta al 57%, non discostandosi significativamente da quanto osservato nello stesso periodo del 2013, prima delle misure sblocca-debito. Un analisi sulle fatture emesse dalla PA tra Ottobre 2013 e Marzo 2014 indica che la norma che obbliga gli enti pubblici a fissare il termine ordinario dei pagamenti in 30 o 60 giorni (nel caso di enti della sanità) ha modificato sensibilmente la distribuzione delle scadenze della PA verso termini più brevi, pur rimanendo alta la presenza di fatture con termini più lunghi rispetto a quelli di legge: circa il 44% delle scadenze sono superiori al termine ordinario di 30 giorni e, nel caso della sanità, ben l 80% supera il termine di 60 giorni. È continuato nei primi tre mesi del 2014 anche il miglioramento dei pagamenti delle partecipate pubbliche: lo scaduto si riduce al 36,5% (-4% rispetto all anno precedente) e si accorciano i tempi medi di liquidazione delle fatture, a 1,5 giorni dai 107,7 dello scorso anno. Lo sblocco delle fatture della PA e i pagamenti più rapidi si riflettono sui tempi con cui i partner pubblici pagano a loro volta i propri fornitori: nel primo trimestre si è ridotto il gap ne- Mancati pagamenti nelle transazioni correnti della PA Numero e importo fatture non pagate in % sul totale delle fatture in scadenza nel trimestre Giorni di pagamento pattuiti dagli enti della PA % sul totale delle fatture emesse 46,8% 55,8% Entro 30 giorni 57,7% 57,2% Numero fatture Fatture emesse prima del (seconda metà del 2012) 53,2% 44,2% Oltre 30 giorni Enti non sanitari gativo che li separa dal resto delle imprese, sia in termini di scaduto (dal 6,6% del primo trimestre 2013 al 6%), sia in termini di tempi medi di liquidazione delle fatture (da 22 a 16 giorni). 64,3% 65,4% Valore fatture 16,1% 19,8% Entro 60 giorni Fatture emesse dopo il (Ott.2013 - Mar.2014) SSN 83,9% 80,2% Oltre 60 giorni Scaduto delle partecipate PA Scaduto dei fornitori della PA e del totale delle imprese 40,5% 36,5% 31,2% 27,6% 24,6% 21,6% Fornitori PA Totale imprese 3

S I pagamenti della PA econdo i più recenti dati diffusi dal Ministero dell Economia e delle Finanze, fino a Marzo 2014 sono stati pagati dalla Pubblica Amministrazione 23,5 miliardi di euro di debiti commerciali pregressi; di questi, circa 2 miliardi sono stati saldati tra la fine di Gennaio e la fine di Marzo di quest anno. I dati elaborati incrociando le informazioni sui pagamenti di Payline con quelle di Cerved PA indicano che nei primi tre mesi del 2014 lo stock di fatture non pagate e di crediti non saldati si è ridotto rispetto allo scorso anno, ma il miglioramento è più contenuto rispetto ai trimestri precedenti. La PA non ha saldato il 53,9% delle fatture scadute a Marzo 2014, un calo del 5,2% rispetto al 59,1% del 2013; nei trimestri precedenti la riduzione era stata maggiore, con un miglioramento di 7,6 punti percentuali nel quarto trimestre 2013 e di 6,9 punti nel terzo trimestre. Lo stesso fenomeno si osserva con riguardo all importo delle fatture: a Marzo 2014 non è stato saldato il 60,1% degli importi dovuti ai fornitori della PA, contro una percentuale del 65,6% nello stesso periodo del 2013; il calo di 5,5 punti percentuali è inferiore rispetto a quello di 10,4 punti osservato alla fine del 2013 e a quello di 11 punti della fine di Settembre. Una possibile causa del rallentamento può essere la difficoltosa gestione dei pagamenti correnti: diminuisce solo leggermente la quota di fatture non pagate rispetto al primo trimestre del 2013 (dal I mancati pagamenti della PA Fatture non pagate in % 49,5% 1q 52,3% 1q 49,4% 51,5% 2q 54,1% 2q 2012 57,7% al 57,2%), mentre è in aumento la percentuale di scaduto, che raggiunge il 65,4% (+0,9%). Si tratta di importi che vanno a sommarsi allo stock di debito già accumulato e che quindi affievoliscono l effetto degli interventi attuati e di quelli programmati. 3q 57,6% 59,1% 4q 56,9% 1q 2q 3q 4q 2013 44,6% Lo scaduto della PA Importo fatture non pagate in % sul totale delle fatture scadute alla fine del trimestre 2012 59,2% 3q 67,7% 65,6% 4q 61,4% 2013 48,2% 50,0% 56,3% 1q 2q 3q 4q 53,9% 1q 2014 60,1% 1q 2014 Mancati pagamenti nelle transazioni correnti della PA Numero e importo fatture non pagate in % sul totale delle fatture in scadenza nel trimestre 57,7% 57,2% 64,3% 65,4% I mancati pagamenti della PA per tipologia di ente Fatture non pagate in % 50,6% 42,2% 83,6% 77,3% 46,9% 46,4% Numero fatture Valore fatture Comuni Sistema sanitario nazionale Altri enti 4

La diminuzione nel di fatture scadute e non pagate a Marzo 2014 è attribuibile ai comuni e agli enti del sistema sanitario: diminuisce dal 50,6% al 42,2% la quota di fatture non pagate dalle amministrazioni comunali, mentre cala dall 83,6% al 77,3% nel sistema sanitario. Si riduce solo leggermente la quota di mancati pagamenti degli altri enti (-0,5%). In termini di importi, si osserva una riduzione di circa 5 punti percentuali del valore delle fatture non pagate, con una quota particolarmente alta di scaduto nell ambito del sistema sanitario (74,6%, contro il 52,6% dei Comuni). L analisi delle fatture liquidate dalla PA nei primi tre mesi dell anno indica tempi medi più brevi per il pagamento delle fatture. Nel complesso la Pubblica Amministrazione ha pagato nel primo trimestre in 96,1 giorni, 11,2 giorni in meno rispetto al primo trimestre 2013. Il calo è interamente attribuibile alla riduzione dei ritardi, mentre rimangono invariati i Lo scaduto della PA per tipologia di ente Importo fatture non pagate in % sul totale delle fatture scadute alla fine del trimestre Comuni Giorni di pagamento degli enti della PA Medie ponderate, giorni giorni ritardo 107,3 termini pattuiti 96,1 52,3 41,1 55,1 55,1 79,8% 74,6% 57,8% 52,6% 53,1% 47,9% Sistema sanitario nazionale Altri enti 76,7 34,4 Giorni di pagamento per tipologia di ente PA Medie ponderate, giorni 67,4 27,3 42,3 40,2 Comuni 206,1 120,4 180,2 89,7 85,7 90,5 Sistema nazionale sanitario 110,4 94,2 56,0 40,1 54,4 54,1 Altri enti Distribuzione nei tempi di pagamento delle fatture saldate nel trimestre Numero di enti che pagano in media nei tempi indicati, % sul totale ritardi oltre 60gg giorni ritardo 14,5% 59,9% 32,0% ritardi entro 60gg 13,2% 60,7% 25,6% 26,1% termini pattuiti 36,4% puntuali termini concordati. In forte miglioramento i tempi di pagamento del sistema sanitario, che tuttavia rimangono molto più elevati rispetto al resto della PA: nel primo trimestre 2014 gli enti del SSN hanno pagato in media in 180 giorni, quasi un mese di anticipo rispetto ai 206 giorni di Marzo 2013, grazie al forte calo dei ritardi (da 120 a 90 giorni). Si riducono di 9,3 giorni i tempi medi di liquidazione delle fatture in capo ai comuni (-7 giorni di ritardo) e di 16 negli altri enti (quasi totalmente attribuibili a minori ritardi). I dati relativi alla distribuzione degli enti pubblici per tempi medi di pagamento indicano che i miglioramenti sono diffusi, con un aumento di quelli che regolano le fatture entro i termini concordati (dal 25,6% al 26,1%) e una riduzione di quelli con ritardi di oltre due mesi (dal 14,5% al 13,2% del totale). Quest ultimo calo non riguarda però gli enti del sistema sanitario, in cui la quota di soggetti che paga con più di due mesi di ritardo risulta in leggero aumento, toccando il 36,6%: può essere un effetto proprio dello sblocco dei debiti arretrati, che ha reso possibile il pagamento di fatture scadute da tempo. 5

Migliore invece la situazione delle amministrazioni comunali e degli altri enti della PA, con una riduzione di circa un punto percentuale dei soggetti che fanno attendere i propri fornitori per più di due mesi rispetto alle scadenze concordate. Gravi ritardi della PA per tipologia di ente Soggetti che in media pagano le fatture con ritardi di oltre due mesi rispetto alle scadenze concordate, % sul totale 35,8% 36,6% 13,2% 12,2% 11,1% 10,2% Comuni Sistema sanitario nazionale Altri enti 6

La PA si accorcia le scadenze, ma non troppo In base al, con cui è stata recepita la Direttiva n. 2011/7/UE del 16 Febbraio 2011 sulle transazioni commerciali tra imprese e tra Pubblica Amministrazione e imprese, la PA deve fissare in 30 giorni il termine ordinario di pagamento delle transazioni commerciali e ha la facoltà di innalzare tale termine fino a 60 giorni, purché ciò sia giustificato dalla natura o dall oggetto del contratto o dalle circostanze esistenti al momento della sua conclusione. Una disciplina specifica è prevista per gli enti pubblici che erogano prestazioni di assistenza sanitaria, per cui il termine ordinario è fissato in 60 giorni. La norma si applica ai contratti stipulati a partire dal primo Gennaio 2013. I dati ottenuti incrociando le informazioni sui pagamenti contenute in Payline con quelle sugli enti della Pubblica Amministrazione mappate in Cerved PA consentono di valutare l impatto della norma a circa un anno e mezzo dalla sua entrata in vigore. Se si considerano le 101 mila fatture emesse da enti della Pubblica Amministrazione che non afferiscono al Sistema Sanitario Nazionale tra il primo Ottobre del 2013 e la fine di Marzo del 2014 e monitorate in Payline, risulta che circa il 44% dei termini di pagamento risulta superiore al termine ordinario di 30 giorni e circa il 17% superiore a quello di 60 giorni (applicabile in condizioni specifiche). Tuttavia va considerato che in tutti i 55,8% 46,8% Giorni di pagamento pattuiti da Enti Pubblici non sanitari % sul totale delle fatture emesse Fatture emesse prima del (seconda metà del 2012) Fatture emesse dopo il (Ott.2013 - Mar.2014) casi in cui le fatture siano state emesse per saldare importi dovuti sulla base di contratti stipulati prima del 2013, termini superiori a 60 giorni (o a 30) continuano ad essere legali. Un confronto con i termini di pagamento di un consistente insieme di fatture emesse prima dell entrata in vigore della legge, tra il primo Luglio e il 31 Dicembre 2012, è utile per capire l impatto della norma: la percentuale di fatture con termini di 30 giorni (o inferiore) è aumentato di circa 9 punti percentuali. In altri termini, dopo l introduzione della legge la distribuzione per termini di pagamento delle fatture della PA si è modificata sostanzialmente, pur rimanendo ancora un elevata quota di pagamenti per cui le scadenze risultano superiori ai due mesi. Più ridotto l effetto delle nuove norme nell ambito del Sistema Sanitario Nazionale, probabilmente per una maggiore presenza di vecchi contratti che regolano i pagamenti nel settore. Poco più di 5 delle oltre 26 mila fatture emesse da enti del SSN (circa il 20%) e monitorate in Payline rispetta il termine legale dei 60 giorni, in aumento di soli 4 punti percentuali sul dato calcolato sull insieme di fatture emesse nella seconda metà del 2012. La maggior parte dei pagamenti del SSN, il 71,5% deve essere liquidato in 90 giorni (o in un intervallo compreso tra 60 e 90 giorni), in crescita rispetto al 64,8% calcolato sulle vecchie fatture. Risulta invece in forte calo la quota di fatture con termini superiori a 90 giorni, dal 19,2% all 8,7%. Giorni di pagamento pattuiti nel SSN % sul totale delle fatture emesse Fatture emesse prima del (seconda metà del 2012) 64,8% 71,5% Fatture emesse dopo il (Ott.2013 - Mar.2014) 27,8% 27,0% 15,8% 13,2% 9,5% 10,2% 10,8% 3,9% 5,9% 9,0% 19,2% 8,7% 30 gg o meno 60 gg (o 30-60) 90 gg (o 60-90) Oltre 90 giorni 30 gg o meno 60 gg (o 30-60) 90 gg (o 60-90) Oltre 90 giorni 7

I pagamenti delle partecipate pubbliche Mpagate il 39,1% delle fatture, pari al 36,5% in termini igliorano anche i pagamenti delle imprese partecipate dalla Pubblica Amministrazione: nel primo trimestre del 2014 risultano non di importi, in calo rispettivamente dell 1,3% e del 4% sul dato del primo trimestre del 2013. Sono soprattutto le grandi e le micro imprese a partecipazione pubblica a diminuire la percentuale di importi inevasi, rispettivamente al 36,7% (-7,6%) e al 25,7% (-6,9%) dello stock di debito scaduto; rimane invece più contenuto il calo nelle PMI (-0,8%). Dal punto di vista dell ente controllante, le partecipate da regioni ed autonomie locali rimangono le peggiori pagatrici, anche se la percentuale di scaduto diminuisce dal 71,8% al 57,7%. Scende anche la quota di importi inevasi nelle partecipate comunali (-5,5%), mentre aumenta in quelle provinciali (dal 9,1% al 30,2%). I mancati pagamenti delle partecipate PA Fatture non pagate in % 40,3% 39,1% Scaduto delle partecipate PA 40,5% 36,5% Valore dello scaduto delle partecipate PA per classe dimensionale 32,5% 25,7% 38,0% 37,2% 44,3% 36,7% Scaduto delle partecipate PA per ente controllante Valore fatture non pagate in % sul totale delle fatture scadute nel trimestre 39,7% 34,2% 30,2% 71,8% 57,7% 9,1% Micro PMI Grandi Comuni Province Regioni e autonomie locali La diminuzione della quota di scaduto coinvolge tutta la Penisola, con riduzioni maggiori nel Mezzogiorno, che però rimane l area con la quota più alta: nei primi tre mesi del 2014 risulta non pagato il 63,5% degli importi, 15,6 punti in meno rispetto ai primi tre mesi del 2013. Diminuisce sotto il 30% lo scaduto nelle regioni del Nord (28,5% al Nord Est e 27,1% al Nord Ovest), mentre rimane stabile al Centro a quota 40%. Valore dello scaduto delle partecipate PA per area geografica Nord Ovest 28,2% 27,1% 40,3% 40,3% Centro Nord Est 31,6% 28,5% Sud e Isole 79,2% 63,5% 8

I dati relativi alle fatture pagate tra Gennaio e Marzo 2014 confermano il positivo trend iniziato lo scorso trimestre, con la diminuzione rispetto ai primi tre mesi del 2013 dei tempi medi di liquidazione e della percentuale di partecipate in grave ritardo. Si accorciano di 3,2 giorni i tempi medi di pagamento, che nel primo trimestre 2014 raggiungono i 1,5 giorni, grazie soprattutto al calo dei ritardi (-2 giorni). I dati relativi alla puntualità mostrano una diminuzione sia della percentuale di partecipate che saldano le proprie fatture con oltre due mesi di ritardo (dall 11,3% al 10,5%), sia della quota di imprese che pagano nei tempi concordati (dal 31,4% al 29,6%). La presenza di partecipate in grave ritardo si riduce tra le PMI e tra le grandi imprese, con cali maggiori tra le società di grandi dimensioni, per cui la percentuale di imprese che saldano le proprie fatture due mesi dopo i termini concordati passa dal 19,6% del primo trimestre del 2013 al 13%. Tra le PMI la quota diminuisce all 11,8% (-1%), mentre risulta in leggero aumento tra le micro partecipate (+0,2%). Dal punto di vista geografico il calo dei gravi ritardi coinvolge le partecipate presenti in tutte le aree delle Penisola, con la sola eccezione delle società del Nord Ovest, in cui la percentuale di imprese che paga con più di due mesi di ritardo passa dal 7,7% del primo trimestre 2013 all 8,3% dei primi mesi del 2014. La presenza di società con ritardi di oltre due mesi rimane molto elevata nel Mezzogiorno, area in cui quasi un quarto delle partecipate liquida le fatture più di 60 giorni dopo le scadenze concordate. Giorni di pagamento delle partecipate PA Medie ponderate, giorni 107,7 37,1 70,6 1,5 35,1 69,5 Distribuzione delle partecipate PA per puntualità nei pagamenti Distribuzione in base ai ritardi medi in fattura ritardi oltre 60gg gg ritardo 11,3% 57,4% 32,0% 10,5% 59,9% 31,4% 29,6% termini pattuiti ritardi entro 60gg 36,4% puntuali Gravi ritardi delle partecipate PA per classe dimensionale % rispetto al totale delle imprese che in media saldano le fatture oltre 60 giorni dopo rispetto ai termini concordati 7,7% 7,9% Micro 12,8% 11,8% PMI 19,6% 13,0% Grandi Gravi ritardi delle partecipate della PA per area geografica % rispetto al totale delle imprese che in media saldano le fatture oltre 60 giorni dopo rispetto ai termini concordati Nord Ovest 7,7% 8,3% Nord Est 6,8% 4,9% 13,0% 12,1% Centro Sud e Isole 24,2% 23,3% 9

31,2% 27,6% 24,6% I pagamenti dei fornitori delle PA dati di Payline indicano che, rispetto ai primi tre mesi del 2013, i partner della PA hanno ridotto il di fatture non pagate ai I propri fornitori (dal 36,5% al 32,3%), con una conseguente diminuzione anche degli importi inevasi (dal 31,2% al 27,6%). In entrambi i casi i miglioramenti hanno leggermente ridotto il gap negativo con il resto delle imprese, che hanno fatto registrare progressi più contenuti. Lo scaduto si riduce sia tra i fornitori di grande dimensione sia tra quelli più piccoli: il calo è maggiore tra le microimprese (-4,6%) e tra le grandi società (-4,4%), mentre è più contenuto nel caso delle PMI (-2%), attestandosi ovunque a livelli del 27-28%. I mancati pagamenti dei fornitori PA e del totale delle imprese Fatture non pagate in % 36,5% 32,3% Fornitori PA 22,5% 18,7% Totale imprese Scaduto dei fornitori della PA e del totale delle imprese Valore dello scaduto dei fornitori della PA per classe dimensionale 21,6% 33,3% 28,6% 30,4% 28,3% 31,6% 27,2% Fornitori PA Totale imprese Micro Nord Ovest 27,4% 19,0% PMI Grandi Valore dello scaduto dei fornitori PA per area geografica 30,6% 29,4% Centro Nord Est Sud e Isole 23,7% 32,2% 38,7% 43,9% Dal punto di vista geografico il miglioramento coinvolge la quasi totalità della Penisola, con l eccezione dei fornitori del Nord Est. A diminuire maggiormente è la percentuale di scaduto tra i fornitori del Mezzogiorno, che passa dal 43,9% del primo trimestre 2013 al 23,7%: solo il Nord Ovest, con una quota del 19% (in calo dal 27,4% dell anno precedente), vanta una performance migliore. In diminuzione anche la percentuale di scaduto al Centro (-1,2%). Unica area in cui la quota di scaduto aumenta è il Nord Est: nei primi tre mesi del 2014 si raggiunge il 38,7% di importi inevasi da parte dei fornitori della PA, il 6,5% in più rispetto al primo trimestre del 2013. 10

Si riduce il gap tra fornitori della PA e altre imprese non solo come quota di scaduto, ma anche in termini di tempi medi di pagamento. Nei primi tre mesi del 2014 i partner della PA hanno liquidato le fatture mediamente in 93,6 giorni, 9,4 in meno rispetto ad inizio 2013 e 16 giorni in più rispetto al resto delle aziende (l anno precedente la differenza arrivava a 22 giorni). L accorciamento dei tempi è attribuibile ai minori giorni di ritardo (-9,6 giorni), mentre aumentano leggermente i termini concordati (+0,2 giorni). I miglioramenti dei tempi medi di pagamento coincidono con una maggiore presenza di fornitori PA puntuali e una riduzione di quelli in grave ritardo, avvicinando la distribuzione a quella osservata sul resto delle imprese. Nel primo trimestre del 2014 sono puntuali il 33,8% dei fornitori della PA (il 45,3% del totale imprese), in aumento dell 1,1% rispetto al 2013, mentre diminuiscono all 8,7% le imprese in grave ritardo (-2,9% rispetto all 11,7% del 2013 e +1,1% rispetto al totale delle imprese). La maggiore puntualità dei fornitori della PA riguarda tutte le dimensioni di impresa e tutte le aree della Penisola, in particolar modo le grandi imprese fornitrici, in cui la percentuale di società in grave ritardo passa dal 14,2% del primo trimestre 2013 al 9,9%, e tra i fornitori del Centro e del Mezzogiorno, in cui i gravi ritardi si riducono di circa quattro punti percentuali. Giorni di pagamento dei fornitori della PA e delle imprese Medie ponderate, giorni 103,0 36,5 gg ritardo 93,6 26,9 66,4 66,6 Fornitori PA Fornitori PA termini pattuiti 81,2 77,5 21,1 18,4 60,1 59,1 Totale imprese Distribuzione delle imprese e dei fornitori della PA per puntualità nei pagamenti Distribuzione in base ai ritardi medi in fattura ritardi oltre 60gg 11,7% 55,6% 32,7% 8,7% 57,4% 33,8% ritardi entro 60gg 9,2% 45,6% 45,2% 7,6% 47,0% 45,3% Totale imprese puntuali Gravi ritardi dei fornitori della PA per classe dimensionale % rispetto al totale delle imprese che in media saldano le fatture oltre 60 giorni dopo rispetto ai termini concordati 12,9% 9,1% 10,9% 8,5% 14,2% 9,9% Micro PMI Grandi Gravi ritardi dei fornitori della PA per area geografica % rispetto al totale delle imprese che in media saldano le fatture oltre 60 giorni dopo rispetto ai termini concordati Nord Ovest 8,0% 6,3% Nord Est 7,6% 5,8% 14,2% 10,4% Centro Sud e Isole 16,4% 12,6% 11