Mosaico statistico n. 1 marzo Indice

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Transcript:

n. 1 - Marzo 2005

Mosaico statistico n. 1 marzo 2005 Indice 1. Roma e le altre metropoli europee: P.I.L. e potere d acquisto pag. 1 2. Popolazione: edifici ed abitazioni a Roma pag. 8 3. Roma multietnica pag. 24 4. P.I.L. e valore aggiunto pag. 41 5. I consumi delle famiglie pag. 47 6. Prezzi pag. 55 7. Roma nell economia globale pag. 66 8. Occupazione e forze di lavoro pag. 73 9. Turismo pag. 82 10. Mercato immobiliare pag. 93 11. Dati finanziari e bancari pag. 100 12. Demografia delle imprese pag. 106 13. Consumi di energia elettrica pag. 122 14. Ambiente pag. 129 15. Cultura: l istruzione della popolazione pag. 138 16. Mobilità pag. 147 17. Criminalità: i reati economici e finanziari pag. 156 Il Mosaico Statistico, nella sua nuova veste, si propone come una raccolta ragionata e commentata di dati su Roma. Le differenti sezioni del Mosaico Statistico verranno pertanto di volta in volta aggiornate a seconda sia della disponibilità di nuovi dati e sia della volontà di dare conto di particolari dinamiche socio-economiche della città di Roma. In ogni nuovo numero del Mosaico Statistico, quindi, non sempre le nuove informazioni vanno ad aggiungersi a quelle vecchie, ma talvolta le sostituiscono e in altri casi le integrano. Come accade ad esempio per il primo capitolo, nel quale Roma viene confrontata con altre metropoli europee relativamente ad un tema specifico, di volta in volta diverso. Per avere dunque un quadro complessivo dei temi trattati nel corso dell anno, si rimanda alla consultazione dei vari numeri del Mosaico, disponibili on line all indirizzo www.romaeconomia.it. 1

1. Roma e le altre metropoli europee: Pil e potere d acquisto Come è ormai consuetudine, il primo capitolo del Mosaico Statistico fornisce una descrizione e interpretazione delle caratteristiche di Roma nel contesto delle altre metropoli europee 1, secondo tematiche di volta in volta differenti. Così, dopo l analisi delle caratteristiche demografiche (Mosaico Statistico n. 2 luglio 2004) e degli elementi distintivi del mercato del lavoro (Mosaico Statistico n. 3 novembre 2004), nel presente numero si studia il Pil e il potere d acquisto. Dall analisi dell ammontare del Pil nelle città europee emerge Parigi quale città con i più alti livelli di benessere economico generale seguita da Milano (con 126,1 miliardi di euro nel 2001); nello stesso anno, nella provincia di Roma sono stati contati 98,8 miliardi di euro. Copenaghen in termini di Pil globale si colloca all ultimo posto delle province Nuts3 considerate (fig. 1.1). Informazione più precisa per comprendere meglio il benessere dei cittadini, però, è fornita dal Pil per abitante, perché relativizza i valori assoluti appena illustrati rispetto alla numerosità della popolazione: secondo tale indicatore, Parigi scende al terzo posto dopo Londra e Francoforte. Copenaghen, invece, risale la classif i- ca, posizionandosi al quarto posto e mostrando, così, una ricchezza che in termini assoluti non emerge. Le province italiane, in questa logica, scendono agli ultimi posti, convergendo in una cifra che ruota attorno ai 30 mila euro per abitante (fig. 1.2). Seppur capace di individuare il livello medio di ricchezza individuale, però, il Pil pro-capite fornisce un benessere solo apparente, perché non tiene conto del livello dei prezzi nelle varie città; colma tale limite informativo il Pil per abitante calcolato a parità dei poteri d acquisto, misura del benessere economico individuale reale. Secondo tale valutazione, gli abitanti di Londra, Parigi e Francoforte presentano valori di tale misura tra i più alti, al contrario di chi abita a Berlino o Barcellona (fig. 1.3). In quest ambito, cresce il reddito pro-capite sia 1 L analisi delle caratteristiche delle città europee si è basata sulla classificazione tra città globali e capitali politiche e amministrative proposta da Saskia Sassen nel lungo percorso pubblicistico-metodologico di determinazione delle peculiarità delle moderne metropoli mondiali. Tra le città globali vengono incluse Londra, Parigi e Berlino, mentre tra le città politiche e amministrative Madrid, Barcellona, Francoforte, Copenaghen e, in Italia, Roma e Milano. Per permettere un confronto tra le città che rispetti la comparabilità dei livelli territoriali e che, allo stesso tempo, rispecchi la situazione amministrat i- va esistente all interno di ogni Stato, si è considerata la Nomenclatura delle unità territoriali per la statistica (NUTS) elaborata dall Eurostat 25 anni fa e aggiornata nel 2003. Come è noto la NUTS suddivide ogni Stato membro in un numero intero di regioni NUTS 1, ognuna delle quali è a sua volta suddivisa in un numero intero di regioni NUTS 2, e così via. In Italia con Nuts 1 ci si riferisce a 5 gruppi di regioni, con Nuts 2 alle 20 regioni, con Nuts 3 alle 103 province e con Lau 2 (Unità amministrative locali) agli 8.100 comuni. In questo documento si considereranno esclusivamente: - territorio Lau 2: il più possibile assimilabile, per caratteristiche economico-sociali e amministrative, alla città in senso stretto, dove si svolgono tutte le principali attività polit ico-amministrative; - territorio Nuts 3: area circostante la città. Città globali Capitali politiche e amministrative Città Territorio LAU 2 Cod LAU 2 Territorio Nuts 3 Cod Nuts 3 Londra City of London (Lau1) 00AA (lau1) UKI 11 Inner London - West Lau2 sono quartieri (wards) Parigi Paris 056 Paris (Iles de France è la regione Nuts 2) FR 101 Berlino Berlin, Stadt 11000000 Berlin DE 300 Madrid Madrid 28079 Madrid ES 300 Barcellona Barcelona 08019 Barcelona ES 511 Copenaghen Copenaghen 101 Copenaghen and Frediskborg DK 001 Bruxelles Bruxelles/Brussel 21004 Arr. de Bruxelles-Capitale BE 100 Roma Roma Comune 058091 Roma Provincia IT E43 Milano Milano Comune 015146 Milano Provincia IT C45 Helsinki Helsinki 091 Uusimaa FI 181 Francoforte Frankfurt am Main, Stadt 06412000 Frankfurt am Main, Kreisfreie Stadt DE712 Amsterdam Amsterdam 0363 Groot-Amsterdam NL 326 2

di Roma che di Milano, espressione di un maggior potere d acquisto dei redditi nominali italiani, ma il loro livello rimane comunque tra i più bassi di quelli analizzati. Alla ricerca di informazioni che qualific hino le differenze di potere d acquisto palesate dai redditi delle popolazioni che abitano le principali città europee, è possibile proseguire nell analisi illustrando stipendi e prezzi dei beni. La serie di numeri indici esposta in tab. 1.2, ad esempio, mostra il confronto dei salari medi lordi percepiti nelle diverse città, avendo Zurigo quale città di riferimento (valore attribuito = 100). Da essa emerge come a Copenaghen il numero indice sia pari a 105, mentre a Milano si fermi a 48,2 e a Roma a 40,2: considerando che tali valori sono espressione di una media ponderata calcolata su 13 differenti tipologie professionali si ha chiara l idea dei differenziali salariali riscontrabili tra le diverse realtà metropolitane europee. Come detto, però, i valori nominali (ora dei salari come prima del prodotto pro capite) poco spiegano se non valutati in termini del potere d acquisto che sono in condizione di garantire ai loro percettori. In questo senso, ad esempio, Copenaghen si palesa quale città ricca non solo grazie agli alti valori retributivi, ma anche ad un livello dei prezzi relativamente più contenuto. Così, mentre un salario percepito a Roma non raggiunge il 40% di quello guadagnato a Copenaghen, un medesimo insieme di beni costa nella capitale italiana ben l 80% di quanto necessario per acquistarlo nella capitale danese. Scendendo più nel dettaglio delle singole professioni e definendo anche in questo caso un carrello di spesa quale unità di spesa equivalente (o unità di potere d acquisto), se a Roma un operaio edile con il suo stipendio di un mese può acquistare 6,5 carrelli, ad Amsterdam ne compera 9,1, cioè il 40% in più; più del doppio deve invece spendere un operaio metalmeccanico romano rispetto a quello ola ndese. Anche per l ingegnere, a Roma il potere d acquisto è piuttosto basso, soprattutto se commisurato con quello di Berlino (137% in più, tab. 1.4). 3

Fig. 1.1 Pil di alcune città europee a livello territoriale Nuts 3, anno 2001 (v.a. in milioni di euro). 150.000 135.000 120.000 105.000 90.000 75.000 60.000 45.000 30.000 149.705,1 126.125,1 123.083,9 112.954,6 98.821,2 90.908,2 76.282,1 48.716,2 48.710,0 47.259,9 46.820,7 32.340,6 15.000 0 Parigi Milano Provincia Londra Madrid Roma Provincia Barcellona Berlino Fonte: elaborazione su dati Eurostat - Istituto Guglielmo Tagliacarne, 2005. Bruxelles Amsterdam Helsinki Francoforte Copenaghen Fig. 1.2 Pil per abitante di alcune città europee a livello territoriale Nuts 3, anno 2001 (v.a. in milioni di euro). 130.000 117.000 104.000 126.525,4 91.000 78.000 65.000 52.000 39.000 26.000 72.748,1 69.776,3 54.926,3 50.150,5 41.536,6 36.035,0 33.348,8 25.563,6 22.531,3 21.649,2 19.358,2 13.000 0 Londra Francoforte Parigi Copenaghen Bruxelles Amsterdam Helsinki Milano Provincia Roma Provincia Berlino Madrid Barcellona Fonte: elaborazione su dati Eurostat - Istituto Guglielmo Tagliacarne, 2005. 4

Fig. 1.3 Pil a parità di potere di acquisto per abitante di alcune città europee a livello territoriale Nuts 3, anno 2001 (v.a. in milioni di euro). 115.000 103.500 92.000 80.500 69.000 57.500 46.000 34.500 23.000 114.639,4 70.468,9 67.752,5 50.720,1 44.542,1 41.080,3 37.019,7 33.557,1 28.377,6 26.245,1 23.467,8 20.984,1 11.500 0 Londra Parigi Francoforte Bruxelles Copenaghen Amsterdam Milano Provincia Helsinki Roma Provincia Madrid Barcellona Berlino Fonte: elaborazione su dati Eurostat - Istituto Guglielmo Tagliacarne, 2005. Tab. 1.1 Pil per abitante e Pil a parità di potere di acquisto (ppa) per abitante di alcune città europee a livello territoriale Nuts 3, anno 2001. Graduatorie. Pil per abitante Pil ppa per abitante 1. Londra 1. Londra 2. Francoforte 2. Parigi 3. Parigi 3. Francoforte 4. Copenaghen 4. Bruxelles 5. Bruxelles 5. Copenaghen 6. Amsterdam 6. Amsterdam 7. Helsinki 7. Milano Provincia 8. Milano Provincia 8. Helsinki 9. Roma Provincia 9. Roma Provincia 10. Berlino 10. Madrid 11. Madrid 11. Barcellona 12. Barcellona 12. Berlino Fonte: elaborazione su dati Eurostat - Istituto Guglielmo Tagliacarne, 2005. 5

Tab. 1.2 Prezzo di un paniere di beni* e salari medi lordi** nelle città europee, anno 2004. Numeri indice (Zurigo = 100). Salari medi lordi Prezzo di un paniere di beni comprensivo dell affitto dell abitazione Prezzo di un paniere di beni ad esclusione dell affitto dell abitazione Londra 67,7 99,0 122,4 Parigi 57,7 96,1 99,3 Berlino 67,5 79,8 76,2 Madrid 39,2 74,8 73,9 Barcellona 42,2 68,9 67,7 Copenaghen 105,7 105,1 104,1 Bruxelles 72,8 84,5 80,9 Roma 40,2 79,6 86,2 Milano 48,2 80,6 89,5 Helsinki 64,0 93,4 91,8 Francoforte 74,0 83,0 82,6 Amsterdam 68,8 82,5 86,4 * Il paniere considerato è composto da 115 beni e servizi la cui incidenza sul totale degli acquisti è funzione delle abitudini di consumo prevalente nei Paesi dell Europa Occidentale ** I valori relativi ai salari sono calcolati quale media ponderata dei redditi di 13 differenti professioni. Fonte: elaborazione su dati UBS, 2005. Tab. 1.3 Prezzo di un paniere di beni* e salari medi lordi** nelle città europee, anno 2004. Graduatoria. Rango Prezzi Stipendi lordi 1 Copenaghen Copenaghen 2 Londra Francoforte 3 Parigi Bruxelles 4 Helsinki Amsterdam 5 Bruxelles Londra 6 Francoforte Berlino 7 Amsterdam Helsinki 8 Milano Parigi 9 Berlino Milano 10 Roma Barcellona 11 Madrid Roma 12 Barcellona Madrid * Il paniere considerato è composto da 115 beni e servizi la cui incidenza sul totale degli acquisti è funzione delle abitudini di consumo prevalente nei Paesi dell Europa Occidentale ** I valori relativi ai salari sono calcolati quale media ponderata dei redditi di 13 differenti professioni. Fonte: elaborazione su dati UBS, 2005. 6

Tab. 1.4 - Reddito netto annuale (in euro) e potere d'acquisto (in termini di spesa equivalente*) di alcune tipologie lavorative nelle principali capitale europee, anno 2003 Operaio edile Meccanico Autista di autobus Metalmeccanico Città Reddito netto Carrelli di spesa Reddito netto Carrelli di spesa Reddito netto Carrelli di spesa Reddito netto Carrelli di spesa Amsterdam 13.306 9,1 14.194 9,7 15.726 10,7 20.403 13,9 Atene 6.129 4,3 7.581 5,4 10.887 7,7 13.548 9,6 Berlino 9.839 6,9 12.984 9,1 17.016 11,9 17.177 12,0 Bruxelles 12.581 8,4 12.581 8,4 13.226 8,8 18.226 12,1 Lisbona 6.290 4,8 8.710 6,7 9.516 7,3 7.016 5,4 Madrid 8.548 6,9 10.726 8,7 11.774 9,5 11.774 9,5 Parigi 9.516 5,6 10.726 6,3 14.113 8,3 11.774 6,9 Roma 9.113 6,5 7.581 5,4 11.774 8,4 8.629 6,1 Diff. % tra la più alta e Roma 40% 80% 42% 128% Città Insegnante scuola primaria Reddito netto Carrelli di spesa Reddito netto Cuoco Impiegato di banca Ingegnere Carrelli di spesa Reddito netto Carrelli di spesa Reddito netto Carrelli di spesa Amsterdam 16.532 11,2 15.806 10,8 19.516 13,3 18.145 12,3 Atene 12.823 9,1 17.500 12,4 11.532 8,2 16.048 11,4 Berlino 23.306 16,3 14.355 10,0 20.484 14,3 23.710 16,6 Bruxelles 15.242 10,1 19.758 13,1 19.597 13,0 19.113 12,7 Lisbona 9.516 7,3 12.016 9,2 8.790 6,7 11.048 8,4 Madrid 17.581 14,2 13.790 11,1 22.177 17,9 24.597 19,9 Parigi 14.032 8,2 19.839 11,6 41.532 24,3 23.145 13,6 Roma 8.952 6,4 11.129 7,9 15.565 11,1 11.855 8,4 Diff. % tra la più alta e Roma 155% 66% 119% 137% * La spesa equivalente è calcolata su un "carrello di spesa" considerato come unità di potere d acquisto; è composto da 114 tra beni e servizi indiv i- duati in base alle abitudini di consumo prevalenti in Europa Occidentale. Fonte: elaborazione su dati UBS e Eurostat, 2004. 7

2. Popolazione: edifici ed abitazioni a Roma Dove abitano i romani? Quali sono le caratteristiche del patrimonio abitativo e degli edifici presenti nella Capitale? Quanti sono i romani che decidono di comprare la casa in cui vivere e quanti invece abitano in affitto? Quanti sono costretti a vivere in alloggi a cui mancano le caratteristiche fondamentali per essere defin i- ti abitazioni? Come sono cambiati nel tempo questi fenomeni e come si manifestano in alcuni degli altri più grandi comuni italiani? Queste sono alcune delle domande alle quali possiamo rispondere analizzando i dati, raccolti in occasione dell ultimo censimento della popolazione e delle abitazioni, diffusi dall Istat nel dicembre del 2004. Nel 2001 la consistenza del patrimonio abitativo a Roma è stata valutata pari a 1.151.736 di alloggi, composti in totale da 4.463.436 stanze; di essi il 9,6% è risultato non occupato, l 88,2% abitato da residenti mentre il 2,2% da persone non residenti. L incidenza degli alloggi non occupati è apparsa a Roma notevolmente superiore di quella rilevata negli altri grandi comuni considerati, dove la percentuale di abitazioni libere si è attestata intorno al 6% del patrimonio abitativo disponibile (tab. 2.7). Le abitazioni sono aumentate rispetto al 1991 di 18.802 unità con un incremento pari all 1,7%. Tale incremento è notevolmente inferiore a quello verificatosi nei decenni precedenti (+16,2% nel 1981 e +11,5% nel 1991) ma in linea con l aumento del 2% delle famiglie residenti registrato nello stesso periodo (tab. 2.1e fig. 2.1). Confrontando la realtà romana con quella di altri grandi comuni italiani emerge che i dati relativi alla consistenza del patrimonio abitativo nella capitale confermano un trend declinante ma non negativo mentre a Milano e Torino assistiamo già dal 1981 ad una riduzione del numero degli alloggi disponibili (tab. 2.2). Ciò concorda con le tendenze demografiche in atto nelle aree urbane considerate. A Roma infatti a fronte del fenomeno di riduzione della popolazione residente (tab. 2.4) continua ad aumentare il numero delle famiglie (tab. 2.5). A Torino invece il declino demografico è stato accompagnato già dal 1981 da una riduzione delle famiglie, mentre a Milano, Bologna e Napoli assistiamo nell ultimo intervallo intercensuario ad un inversione di tendenza rispetto alla diminuzione dei nuclei familiari verificatasi tra il 1981 e il 1991. Il rapporto tra famiglie residenti (1.039.152) e abitazioni occupate da residenti (1.015.995) sarebbe così nella capitale quasi soddisfacente, di circa 1,2 famiglie per abitazione, se non si tiene conto della domanda abitativa che proviene dalle famiglie non residenti (tab. 2.6). L inadeguatezza dell offerta abitativa disponibile è confermata anche dall analisi delle condizioni abitative delle famiglie romane: infatti a Roma ben 35.559 famiglie, il 3,4% di tutte quelle residenti, coabitano. Il fenomeno che vede più famiglie non legate da vincoli di parentela o affettivi condividere lo stesso alloggio è rilevante anche a Bologna, dove le famiglie che vivono nella stessa abitazione sono il 4,3% del totale, mentre a Milano, Torino e Napoli sono rispettivamente l 1,2%, lo 0,7% e lo 0,6% (tab. 2.8). Molto elevato è a Roma anche il numero delle famiglie che non sapendo dove vivere ricorrono a soluzioni abitative alternative come roulotte, camper, container, baracche, garage, cantine, soffitte o che vivono in strada. Nel 2001 sono state censite infatti 1.476 famiglie che occupavano alloggi diversi da quelli convenzionali e 3.078 famiglie senza tetto o senza abitazione 2. Le famiglie in forte disagio abitativo incidono in maniera più rilevante sulla realtà cittadina romana di quanto succede nelle altre aree urbane considerate: sono infatti lo 0,44% di tutte le famiglie residenti, 4.554 nel complesso, mentre a Torino, Milano, Napoli e Bologna sono rispettivamente lo 0,24%, lo 0,17%, lo 0,14% e lo 0,13% (tab. 2.9). Per quel che riguarda le caratteristiche e l ammontare degli immobili nella capitale non è possibile verif i- care come siano cambiati nel tempo ma solo fare una fotografia della situazione attuale, poiché la rilevazione 2 Nella variabile famiglie senza tetto o senza abitazione si definiscono: famiglie senza tetto quelle che non dimorano in abitazione né in altro tipo di alloggio, ad esempio perché vivono per strada o sotto i ponti, famiglie senza abitazione quelle alloggiate presso i locali di sedi diplomat iche o consolari. 8

degli edifici costituisce una novità rispetto ai censimenti precedenti nei quali non era prevista. Gli edifici censiti a Roma sono stati 145.077 e 1.440 i complessi di edifici, per un totale di 146.517 unità. Di questi 142.709, cioè il 97,4% del totale, sono utilizzati mentre il 2,6% risulta inutilizzato perché in costruzione, ricostruzione, in fase di consolidamento o perché cadente o in rovina (tab. 2.11). Dal confronto con gli altri grandi comuni considerati emerge che Roma e Napoli presentano le percentuali più alte di edifici ad uso abitativo sul totale di edifici e complessi di edifici utilizzati, rispettivamente l 89,5% e il 90,7%, mentre a Torino e Milano si registrano le incidenze più alte di edifici destinati ad attività alberghiere, commerciali, industriali e di servizio (14,3% e 11,4%) e di quelli utilizzati per ospitare attività ricreative e sportive, scuole, ospedali, chiese, convivenze come caserme e conventi (7,9% e 5,5%) (tab. 2.12). Per quel che riguarda lo stato di conservazione del patrimonio abitativo questo è stato rilevato ottimo a Roma solo per il 23,1% degli edifici e buono per 57,1%. È invece Bologna la città che con il 34,8% di edifici ad uso abitativo ottimamente conservati possiede il miglior patrimonio immobiliare (tab. 2.13 e fig. 2.2). A Roma, a differenza degli altri comuni considerati, si rileva la minor incidenza di edifici ad uso abitativo costruiti prima del 1919 (6,3%) mentre si registrano percentuali più alte di costruzioni avvenute dal 1962 al 1971 (23,4%) e dal 1972 al 1981 (19,9%). Nel complesso emerge così che Roma possiede il patrimonio abitativo più recente rispetto agli altri comuni considerati: infatti il 61,1% degli edifici ad uso abitativo sono stati costruiti dopo il 1962, un incidenza più che doppia rispetto a quella relativa agli edifici costruiti nello stesso periodo a Bologna, Milano e Torino (rispettivamente 21,9%, 26,8% e 27,4%, tab. 2.14). A Roma il 41,7% degli edifici ad uso abitativo sono stati costruiti in muratura portante, di poco inferiore è l incidenza di quelli costruiti in calcestruzzo armato mentre per il 18,5% sono stati utilizzati altri materiali quali il legno, l acciaio o strutture miste. La prevalenza dell utilizzo della muratura nella struttura portante è particolarmente evidente a Bologna (73,9%) seguita da Napoli (51,4%) e Torino (47,5%) mentre a Milano il materiale maggiormente usato è stato il calcestruzzo armato (46,2%) (tab. 2.15). L analisi del patrimonio abitativo romano in relazione al titolo secondo il quale vengono utilizzati gli alloggi mostra che negli ultimi decenni sono intervenuti cambiamenti radicali negli stili di vita dei romani. Se infatti quaranta anni fa il 34,2% degli alloggi era occupato direttamente dai proprietari e il 61,5% da affittuari, oggi queste proporzioni si sono completamente ribaltate così che ad essere abitati dai proprietari sono il 64,6% degli alloggi mentre solo il 28,3% è destinato al mercato dell affitto e il 7% è utilizzato a titolo gratuito e di prestazioni di servizi (tab. 2.16 e fig. 2.3). L aumento del numero di abitazioni occupate da persone residenti in proprietà è stato a Roma particolarmente intenso e maggiore che negli altri comuni considerati nel periodo che va dal 1971 al 1991. In particolare nei decenni 1971-1981 e 1981-1991 si sono registrati incrementi pari rispettivamente al 55% e al 41,6% mentre nell ultimo intervallo intercensuario il numero di alloggi occupati in proprietà è cresciuto a Roma (+10%) meno che a Napoli (+21,7%), a Milano (+17,7%), a Torino (+15,1%) e a Bologna (+ 13,5%) (tab. 2.17). I romani residenti che vivono in un alloggio di proprietà sono 1.630.821 cioè più della metà (il 65%) di tutti i residenti in famiglia mentre il 28,3% abita in affitto. Solo a Bologna si registra una incidenza più alta che a Roma di persone che vivono nella casa di proprietà (il 66,3%), invece abitano in affitto a Napoli ben il 45,8% dei residenti e a Milano il 34,2% (tab. 2.19). La decisione di acquistare la casa in cui vivere non è sempre una scelta ma diventa spesso una necessità quando il mercato locativo presenta delle rigidità dovute alla scarsa offerta di alloggi in affitto e ai conseguenti elevati costi dei canoni. A determinare una offerta di abitazioni in affitto inadeguata contribuisce anche la ridotta quota di alloggi di proprietà di imprese o società che, per la natura propria di investimento patrimoniale, viene destinata al mercato locativo. Tale quota, pari all 3,2% delle abitazioni occupate da residenti e destinata a diminuire anche a causa delle cartolarizzazioni in atto, è a Roma inferiore a quelle registrate a Milano (6,3%) e a Torino (3,5%) (tab. 2.20). I dati dell ultimo censimento ci forniscono inoltre informazioni utili per capire in quali condizioni vivono i romani e quali sono le caratteristiche delle abitazioni in cui risiedono. Le abitazioni a Roma sono grandi in media 84,33 metri quadrati e sono composte da 3,88 stanze, con una superficie media pro-capite di 34,56 9

metri quadrati per persona residente (tab. 2.21., tab. 2.22 e fig. 2.4). Benché gli alloggi nella capitale siano in media più grandi di quelli che si trovano a Bologna (83,7 m 2 ), Napoli (79,12 m 2 ), Milano (79,06 m 2 ) e Torino (76,23 m 2 ) in questi comuni, ad eccezione di Napoli, la superficie media pro-capite che i residenti hanno a disposizione è maggiore di quella di cui possono usufruire i cittadini romani (tab. 2.23 e fig. 2.5). La densità abitativa di 0,63 occupanti per stanza è a Roma più alta che a Bologna (0,57) e Milano (0,62) ma si è ridotta dal 1971 di 0,33 punti percentuali (nel 1971 era pari a 0,96), determinando nella capitale il decremento più intenso dopo quello verificatosi a Napoli (tab. 2.24). A Roma c è la più alta percentuale di abitazioni in buono stato di conservazione, il 62,2%, ma è a Bologna che ben il 35,9% di alloggi sono ottimamente conservati contro il 27,7% di Milano, il 22,4% di Torino, il 21,6% di Roma e il 12,1% di Napoli (tab. 2.25). Il tipo di impianto di riscaldamento più diffuso a Roma è quello centralizzato ad uso di più abitazioni (51,8%) mentre il 44,6% delle abitazioni occupate da persone residenti è servito da un impianto fisso autonomo ad uso esclusivo dell abitazione e una quota residuale, pari all 1,3%, è priva di qualsiasi impianto. Milano è invece la città che ha la più alta incidenza di abitazioni con impianto di riscaldamento centralizzato (80%), Bologna è quella con più impianti fissi autonomi (54,4%) mentre a Napoli il 29,3% delle abitazioni non dispone di impianto di riscaldamento (tab. 2.26). Il combustibile generalmente più usato per il riscaldamento è quello liquido con percentuali che a Roma (93,4%), Bologna (95,4%) e Milano (95,9%) superano il 90%. Dopo quello liquido a Roma il combustibile più usato è quello solido (3%), a Milano l olio combustibile (1,5%) mentre a Napoli è ancora molto usata l energia ele t- trica (12,2%) e a Torino altri tipi di combustibile e energia (15,6%) (tab. 2.27). Tab. 2.1 - Andamento di alcune variabili legate al sistema residenziale romano nei censimenti dal 1971 al 2001 (v.a. e var %) Anni di censimento 1971 1981 1991 2001 v.a. v.a. var. v.a. var.% v.a. var. v.a. var.% v.a. var. v.a. var.% famiglie 826.990 939.045 112.055 13,5 1.018.692 79.647 8,5 1.039.152 20.460 2,0 stanze 3.086.653 3.986.640 899.987 29,2 4.374.843 388.203 9,7 4.463.436 88.593 2,0 abitazioni 873.802 1.015.769 141.967 16,2 1.132.934 117.165 11,5 1.151.736 18.802 1,7 abitazioni occupate da residenti in proprietà abitazioni occupate da residenti in affitto abitazioni non occupate da residenti 271.861 421.489 149.628 55,0 596.849 175.360 41,6 656.599 59.750 10,0 488.255 438.158-50.097-10,3 355.317-82.841-18,9 287.824-67.493-19,0 79.251 113.468 34.217 43,2 125.860 12.392 10,9 135.741 9.881 7,9 altri tipi di alloggio occupati da persone residenti 6.770 545-6.225-91,9 184-361 -66,2 1.471 1.287 699,5 Fonte: Istat, Censimenti 1971-2001. 10

Fig. 2.1 - Andamento di alcune variabili legate al sistema residenziale romano nei censimenti dal 1971 al 2001 (numero indice 1971=100) 300 250 200 150 100 50 famiglie stanze abitazioni abitazioni occupate da residenti in proprietà abitazioni occupate da residenti in affitto abitazioni non occupate da residenti altri tipi di alloggio occupati da persone residenti 0 1971 1981 1991 2001 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti 1971-2001 Tab. 2.2 - Abitazioni per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %) Anni di censimento Comuni 1971 1981 1991 2001 v.a. var.% var. v.a. % var.% var. v.a. % v.a. var. v.a. var.% Roma 873.802 1.015.769 141.967 16,2 1.132.934 117.165 11,5 1.151.736 18.802 1,7 Torino 425.434 443.570 18.136 4,3 429.518-14.052-3,2 426.756-2.762-0,6 Milano 643.417 658.450 15.033 2,3 640.668-17.782-2,7 633.145-7.523-1,2 Bologna 173.222 188.001 14.779 8,5 190.321 2.320 1,2 194.862 4.541 2,4 Napoli 318.518 330.323 11.805 3,7 344.294 13.971 4,2 362.213 17.919 5,2 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti 1971-2001. Tab. 2.3 - Stanze per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %) Anni di censimento Comuni 1971 1981 1991 2001 v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma 3.086.653 3.986.640 29,2 4.374.843 9,7 4.463.436 2,0 Torino 1.282.038 1.428.867 11,5 1.435.735 0,5 1.398.722-2,6 Milano 1.950.937 2.166.531 11,1 2.208.898 2,0 2.148.521-2,7 Bologna 614.094 705.958 15,0 719.926 2,0 708.765-1,6 Napoli 1.039.499 1.233.866 18,7 1.360.153 10,2 1.358.508-0,1 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti 1971-2001. 11

Tab. 2.4 - Popolazione residente per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %). Anni di censimento Comuni 1971 1981 1991 2001 v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma 2.781.993 2.840.259 2,1 2.733.908-3,7 2.546.804-6,8 Torino 1.167.968 1.117.154-4,4 962.507-13,8 865.263-10,1 Milano 1.732.000 1.604.773-7,3 1.369.295-14,7 1.256.211-8,3 Bologna 490.528 459.080-6,4 404.378-11,9 371.217-8,2 Napoli 1.226.594 1.212.387-1,2 1.067.365-12,0 1.004.500-5,9 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti 1971-2001. Tab. 2.5 - Famiglie per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %) Anni di censimento Comuni 1971 1981 1991 2001 v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma 826.990 939.045 13,5 1.018.692 8,5 1.039.152 2,0 Torino 409.136 423.442 3,5 405.852-4,2 394.378-2,8 Milano 618.532 625.445 1,1 583.913-6,6 588.197 0,7 Bologna 170.893 180.624 5,7 171.233-5,2 177.680 3,8 Napoli 310.998 350.101 12,6 312.376-10,8 337.787 8,1 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti 1971-2001. Tab. 2.6 - Abitazioni occupate da persone residenti per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var. %) Anni di censimento Comuni 1971 1981 1991 2001 v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma 794.551 902.301 13,6 1.007.074 11,6 1.015.995 0,9 Torino 398.175 411.664 3,4 396.231-3,7 391.895-1,1 Milano 607.817 613.400 0,9 576.801-6,0 583.335 1,1 Bologna 162.585 169.989 4,6 168.588-0,8 173.388 2,8 Napoli 296.222 310.997 5,0 311.731 0,2 336.286 7,9 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti 1971-2001. 12

Tab. 2.7 - Abitazioni per stato di occupazione in alcuni Comuni italiani (v.a. e %) Stato di occupazione Comuni Da almeno una persona residente Abitazioni occupate Solo da persone non residenti Totale Abitazioni non occupate Totale v.a. % v.a. % v.a. v.a. % v.a. % Roma 1.015.995 88,2 25723 2,2 1.041.718 110.018 9,6 1.151.736 100,0 Torino 391.895 91,8 7.910 1,9 399.805 26.951 6,3 426.756 100,0 Milano 583.335 92,1 14.658 2,3 597.993 35.152 5,6 633.145 100,0 Bologna 173388 89,0 8699 4,5 182087 12775 6,6 194862 100,0 Napoli 336.286 92,8 4.125 1,1 340.411 21.802 6,0 362.213 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Tab. 2.8 - Famiglie per condizione abitativa in alcuni Comuni italiani (v.a. e %) Condizioni abitative Comuni In coabitazione Non in coabitazione Totale v.a. % v.a. % v.a. % Roma 35.559 3,4 1.003.593 96,6 1.039.152 100,0 Torino 2.939 0,7 391.439 99,3 394.378 100,0 Milano 7.036 1,2 581.161 98,8 588.197 100,0 Bologna 7.627 4,3 170.053 95,7 177.680 100,0 Napoli 2.027 0,6 335.760 99,4 337.787 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censim ento 2001. Tab. 2. 9 - Famiglie per situazione abitativa della famiglia in alcuni Comuni italiani (v.a. e %) Famiglie con grave disagio abitativo Comuni Famiglie che occupano un'abitazione Famiglie coabitanti Famiglie che occupano un altro tipo di alloggio Famiglie senza tetto o senza abitazione Totale famiglie con grave disagio abit a- tivo Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma 1.015.995 97,77 18.603 1,79 1.476 0,14 3.078 0,30 4.554 0,44 1.039.152 100,0 Torino 391.895 99,37 1.546 0,39 473 0,12 464 0,12 937 0,24 394.378 100,0 Milano 583.335 99,17 3.852 0,65 324 0,06 686 0,12 1.010 0,17 588.197 100,0 Bologna 173.388 97,58 4.066 2,29 113 0,06 113 0,06 226 0,13 177.680 100,0 Napoli 336.286 99,56 1.036 0,31 401 0,12 64 0,02 465 0,14 337.787 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. 13

Tab. 2.10 - Altri tipi di alloggio occupati da persone residenti per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var. %) Anni di censimento Comuni 1971 1981 1991 2001 v.a. v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% Roma 6.770 545-91,9 184-66,2 1.471 699,5 Torino 1.510 2.518 66,8 302-88,0 472 56,3 Milano 2.449 12-99,5 441 3.575,0 323-26,8 Bologna 290 145-50,0 127-12,4 112-11,8 Napoli 1.299 7.202 454,4 20-99,7 400 1900,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Tab. 2.11 - Edifici e complessi di edifici per tipologia di utilizzo in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Comuni Utilizzati Non utilizzati Totale v.a. % v.a. % v.a. % Roma 142.709 97,4 3.808 2,6 146.517 100,0 Torino 44.626 96,2 1.781 3,8 46.407 100,0 Milano 47.286 96,7 1.604 3,3 48.890 100,0 Bologna 23.040 97,4 621 2,6 23.661 100,0 Napoli 37.728 97,3 1.040 2,7 38.768 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Tab. 2.12 - Edifici e complessi di edifici utilizzati per tipologia d'uso e di utilizzo in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Tipologia d'uso e di utilizzo Utilizzati Comuni Per abitazione Per alberghi, uffici, commercio e industria, comunicazioni e trasporti Altro tipo di utilizzo Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma 127.713 89,5 8.454 5,9 6.542 4,6 142.709 100,0 Torino 34.729 77,8 6.384 14,3 3.513 7,9 44.626 100,0 Milano 39.308 83,1 5.370 11,4 2.608 5,5 47.286 100,0 Bologna 20.507 89,0 1.541 6,7 992 4,3 23.040 100,0 Napoli 34.206 90,7 1.644 4,4 1.878 5,0 37.728 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. 14

Tab. 2.13 - Edifici ad uso abitativo per stato di conservazione in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Stato di conservazione Comuni Ottimo Buono Mediocre Pessimo Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma 29.466 23,1 72.892 57,1 22.016 17,2 3.339 2,6 127.713 100,0 Torino 7.383 21,3 19.816 57,1 6.752 19,4 778 2,2 34.729 100,0 Milano 10.927 27,8 20.962 53,3 6.504 16,5 915 2,3 39.308 100,0 Bologna 7.136 34,8 10.433 50,9 2.622 12,8 316 1,5 20.507 100,0 Napoli 3.760 11,0 15.677 45,8 11.805 34,5 2.964 8,7 34.206 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Fig. 2.2 - Edifici ad uso abitativo per stato di conservazione in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (%) 100% 80% 60% 40% Pessimo Mediocre Buono Ottimo 20% 0% Roma Torino Milano Bologna Napoli Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Tab. 2.14 - Edifici ad uso abitativo per epoca di costruzione in alcuni Comuni i taliani, anno 2001 (v.a. e %) Epoca di costruzione dal prima 1962 Prima del Dal 1919 al Dal 1946 al del Dal 1962 al Dal 1972 al Dal 1982 al Dopo il Comuni a 1919 Totale 1919 1945 1961 1971 1981 1991 1991 dopo al il 1961 1991 v.a. % v.a. % v.a. % % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % % v.a. % Roma 8.032 6,3 13.025 10,2 28.679 22,5 38,9 29.889 23,4 25.358 19,9 15.288 12,0 7.442 5,8 61,1 127.713 100,0 Torino 6.046 17,4 8.382 24,1 10.801 31,1 72,6 5.980 17,2 1.925 5,5 785 2,3 810 2,3 27,4 34.729 100,0 Milano 5.815 14,8 10.574 26,9 12.384 31,5 73,2 6.878 17,5 1.959 5,0 1.041 2,6 657 1,7 26,8 39.308 100,0 Boligna 4.609 22,5 4.847 23,6 6.550 31,9 78,1 2.473 12,1 857 4,2 461 2,2 710 3,5 21,9 20.507 100,0 Napoli 8.765 25,6 5.141 15,0 6.827 20,0 60,6 5.103 14,9 4.282 12,5 3.629 10,6 459 1,3 39,4 34.206 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. 15

Tab. 2.15 - Edifici ad uso abitativo per tipo di materiale usato per la struttura portante in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Tipo di materiale Comuni Muratura portante Calcestruzzo armato Altro Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma 53.313 41,7 50.806 39,8 23.594 18,5 127.713 100,0 Torino 16.489 47,5 15.911 45,8 2.329 6,7 34.729 100,0 Milano 17.128 43,6 18.173 46,2 4.007 10,2 39.308 100,0 Bologna 15.156 73,9 3.417 16,7 1.934 9,4 20.507 100,0 Napoli 17.570 51,4 12.830 37,5 3.806 11,1 34.206 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Tab. 2.16 - Abitazioni occupate da persone residenti per titolo di godimento in alcuni Comuni italiani, ann1 1971-2001 (v.a. e %) Titolo di godimento Comuni anni Proprietà Affitto Altro titolo Totale Roma Torino Milano Bologna v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % 2001 656.599 64,6 287.824 28,3 71.572 7,0 1.015.995 100,0 1991 596.849 59,3 355.317 35,3 54.908 5,5 1.007.074 100,0 1981 421.489 46,7 438.158 48,6 42.654 4,7 902.301 100,0 1971 271.861 34,2 488.255 61,5 34.435 4,3 794.551 100,0 2001 245.203 62,6 125.402 32,0 21.290 5,4 391.895 100,0 1991 212.964 53,7 166.870 42,1 16.397 4,1 396.231 100,0 1981 156.050 37,9 244.351 59,4 11.263 2,7 411.664 100,0 1971 101.208 25,4 287.448 72,2 9.519 2,4 398.175 100,0 2001 347.353 59,5 203.419 34,9 32.563 5,6 583.335 100,0 1991 295.003 51,1 255.234 44,2 26.564 4,6 576.801 100,0 1981 217.823 35,5 371.450 60,6 24.127 3,9 613.400 100,0 1971 149.336 24,6 435.513 71,7 22.968 3,8 607.817 100,0 2001 112.612 64,9 49.733 28,7 11.043 6,4 173.388 100,0 1991 99.193 58,8 61.355 36,4 8.040 4,8 168.588 100,0 1981 74.686 43,9 89469 52,6 5.834 3,4 169.989 100,0 1971 54.107 33,3 104055 64,0 4.423 2,7 162.585 100,0 2001 168.345 50,1 148.276 44,1 19.665 5,8 336.286 100,0 1991 138.330 44,4 159.236 51,1 14.165 4,5 311.731 100,0 Napoli 1981 115.237 37,1 183707 59,1 12.053 3,9 310.997 100,0 1971 72.625 24,5 214117 72,3 9.480 3,2 296.222 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti 1971-2001. 16

Fig. 2.3 - Abitazioni occupate da persone residenti per titolo di godimento in alcuni Comuni italiani, anni 1971-2001 (%) 100% 80% 60% 40% altro titolo affitto proprietà 20% 0% Roma Torino Milano Bologna Napoli Roma Torino Milano Bologna Napoli Roma Torino Milano Bologna Napoli Roma Torino Milano Bologna Napoli 1971 1981 1991 2001 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti 1971-2001. Tab. 2.17 - Abitazioni occupate da persone residenti in proprietà in alcuni Comuni italiani per anno di censimento (v.a. e var. %) Anni di censimento Comuni 1971 1981 1991 2001 v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma 271.861 421.489 55,0 596.849 41,6 656.599 10,0 Torino 101.208 156.050 54,2 212.964 36,5 245.203 15,1 Milano 149.336 217.823 45,9 295.003 35,4 347.353 17,7 Bologna 54.107 74.686 38,0 99.193 32,8 112.612 13,5 Napoli 72.625 115.237 58,7 138.330 20,0 168.345 21,7 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti 1971-2001. 17

Tab. 2.18 - Abitazioni occupate da persone residenti in affitto in alcuni Comuni italiani, per anno di censimento (v.a. e var. %) Anni di censimento Comuni 1971 1981 1991 2001 v.a. v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % Roma 488.255 438.158-10,3 355.317-18,9 287.824-19,0 Torino 287.448 244.351-15,0 166.870-31,7 125.402-24,9 Milano 435.513 371.450-14,7 255.234-31,3 203.419-20,3 Bologna 104055 89469-14,0 61355-31,4 49733-18,9 Napoli 214117 183707-14,2 159236-13,3 148276-6,9 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti 1971-2001. Tab. 2.19 - Popolazione residente in famiglia in abi tazione per titolo di godimento dell'abitazione in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Comuni Titolo di godimento Proprietà Affitto Altro titolo Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma 1.630.821 65,0 709.612 28,3 168.447 6,7 2.508.880 100,0 Torino 549.229 64,3 264.216 30,9 40.610 4,8 854.055 100,0 Milano 753.347 60,7 424.339 34,2 63.777 5,1 1.241.463 100,0 Bologna 242.661 66,3 102.046 27,9 21.228 5,8 365.935 100,0 Napoli 486.711 48,7 457.227 45,8 54.567 5,5 998.505 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Tab. 2.20 - Abitazioni occupate da persone residenti per figura giuridica del proprietario in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Figura giuridica del proprietario Comuni Persona fisica Impresa o società Cooperativa edilizia Stato, Regione, Provincia, Comune Ente previdenziale IACP o Azienda per il Territorio Altro Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma 815.049 80,2 32.241 3,2 6.191 0,6 30.210 3,0 57.727 5,7 54.076 5,3 20.501 2,0 1.015.995 100,0 Torino 350.488 89,4 13.684 3,5 841 0,2 3.377 0,9 2.472 0,6 15.839 4,0 5.194 1,3 391.895 100,0 Milano 455.323 78,1 36.946 6,3 8.598 1,5 18.524 3,2 7.518 1,3 47.000 8,1 9.426 1,6 583.335 100,0 Bologna 151.044 87,1 3.416 2,0 2.517 1,5 2.076 1,2 1.163 0,7 10.582 6,1 2.590 1,5 173.388 100,0 Napoli 272.814 81,1 7.059 2,1 874 0,3 18.253 5,4 2.925 0,9 26.804 8,0 7.557 2,2 336.286 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. 18

Tab. 2.21 - Superficie media delle abitazioni in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (mq.) Comuni Superficie media (mq) Roma 84,33 Torino 76,23 Milano 79,06 Bologna 83,7 Napoli 79,12 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Fig. 2.4 - Superficie media delle abitazioni in mq in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (%) 86 84 82 80 78 76 74 72 Roma Torino Milano Bologna Napoli Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Tab. 2.22 - Numero di stanze per abitazione per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %) Anni di censimento Comuni 1971 1981 1991 2001 stanze/abitazioni stanze/abitazioni variazione 1971-1981 stanze/abitazioni variazione 1981-1991 stanze/abitazioni variazione 1991-2001 Roma 3,53 3,92 0,39 3,86-0,06 3,88 0,02 Torino 3,01 3,27 0,26 3,38 0,11 3,32-0,06 Milano 3,03 3,29 0,26 3,45 0,16 3,39-0,06 Bologna 3,55 3,76 0,21 3,78 0,02 3,64-0,14 Napoli 3,26 3,74 0,48 3,95 0,21 3,75-0,20 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. 19

Tab. 2.23 - Metri quadrati per occupante in abitazioni occupate da persone residenti in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (%) mq. per occupante in abitazioni occupate Comuni da persone residenti Roma 34,56 Torino 35,47 Milano 37,61 Bologna 40,18 Napoli 26,79 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Fig. 2.5 - Metri quadri per occupante in abitazioni occupate da persone residenti in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (%) 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Roma Torino Milano Bologna Napoli Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Tab. 2.24 - Occupanti per stanza in abitazioni occupate da persone residenti per anno di censimento in alcuni Comuni italiani (v.a. e var %) Comuni Anni di censimento differenza 1971 1981 1991 2001 1971-1991 Roma 0,96 0,78 0,67 0,63-0,33 Torino 0,95 0,82 0,71 0,66-0,29 Milano 0,92 0,77 0,67 0,62-0,30 Bologna 0,84 0,70 0,62 0,57-0,27 Napoli 1,25 1,00 0,85 0,79-0,46 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. 20

Tab. 2.25 - Abitazioni occupate da persone residenti in edifici ad uso abitativo per stato di conservazione dell'edificio in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Comuni Stato di conservazione Ottimo Buono Mediocre Pessimo Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma 219.397 21,6 631.798 62,2 144.965 14,3 18.823 1,9 1.014.983 100,0 Torino 87.467 22,4 231.525 59,2 65.309 16,7 7.025 1,8 391.326 100,0 Milano 161.343 27,7 316.890 54,4 91.438 15,7 13.235 2,3 582.906 100,0 Bologna 62.229 35,9 90.930 52,5 18.388 10,6 1.567 0,9 173.114 100,0 Napoli 40.791 12,1 166.615 49,6 104.820 31,2 23.554 7,0 335.780 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Tab. 2.26 - Abitazioni occupate da persone residenti con impianto di riscaldamento per tipologia di impianto di riscaldamento in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Comuni Totale abitazioni che dispongono di impianto di riscaldamento Di cui: impianto centralizzato ad uso di più abit a- zioni Di cui: impianto fisso autonomo ad uso esclusivo dell'abitazione Di cui: apparecchi singoli fissi che riscaldano tutta o la maggior parte dell'abitazione Di cui: apparecchi singoli fissi che riscaldano solo alcune parti dell'abitazione abitazioni occupate da persone residenti v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. Roma 998.836 98,3 525.811 51,8 453.556 44,6 21.243 2,1 29.849 2,9 1.015.995 Torino 389.971 99,5 299.855 76,5 76.486 19,5 11.789 3,0 6.852 1,7 391.895 Milano 581.601 99,7 466.662 80,0 101.984 17,5 12.658 2,2 8.455 1,4 583.335 Bologna 173.070 99,8 72.304 41,7 94.283 54,4 6.406 3,7 3.853 2,2 173.388 Napoli 237.639 70,7 59.598 17,7 124.906 37,1 22.479 6,7 38.856 11,6 336.286 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. Tab. 2.27 - Abitazioni occupate da persone residenti con impianto di riscaldamento per tipo di combustibile o energia che alimenta l'impianto di riscaldamento in alcuni Comuni italiani, anno 2001 (v.a. e %) Tipi di combustibile o energia per riscaldamento Comuni Combustibile liquido o gassoso Combustibile solido Energia elettrica Olio combustibile Altro tipo di combustibile o energia Totale v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % Roma 961.293 93,4 31.205 3,0 25.149 2,4 2.801 0,3 9.238 0,9 1.029.686 100,0 Torino 339.954 80,8 5.047 1,2 8.061 1,9 1.977 0,5 65.813 15,6 420.852 100,0 Milano 572.967 95,9 3.060 0,5 7.376 1,2 9.019 1,5 4.730 0,8 597.152 100,0 Bologna 170.235 95,4 1.024 0,6 2.533 1,4 1.725 1,0 2.953 1,7 178.470 100,0 Napoli 209.534 85,8 3.179 1,3 29.714 12,2 371 0,2 1.359 0,6 244.157 100,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimento 2001. 21

Tab. 2.28 - Popolazione residente a Roma, Torino, Milano, Bol ogna, Napoli e Italia, anni 2001, 2002 e 2003 (v.a. e %) Comuni 2001 2002 2003 popolazione residente saldo totale popolazione residente variazione % annua saldo totale popolazione residente variazione % annua Roma 2.545.860-5.031 2.540.829-0,20 1.174 2.542.003 0,05 Torino 864.671-3.027 861.644-0,35 6.213 867.857 0,72 Milano 1.253.503-6.451 1.247.052-0,51 24.846 1.271.898 1,99 Bologna 370.363 2.655 373.018 0,72 521 373.539 0,14 Napoli 1.004.577 3.842 1.008.419 0,38-7.970 1.000.449-0,79 Italia 56.993.742 327.328 57.321.070 0,57 567.175 57.888.245 0,99 Fonte: elaborazione su dati Istat. Fig. 2.7 - Popolazione residente a Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli, anni 2001, 2002 e 2003. Variazioni % rispetto all'anno precedente 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 variazione % 2001-2002 variazione % 2002-2003 0,00 Roma Torino Milano Bologna Napoli Italia -0,50-1,00 Fonte: elaborazione su dati Istat 22

Tab. 2.29 - Incremento relativo medio annuo della popolazione residente a Roma e densità abitativa ai censimenti dal 1871 al 2001 (v.a. e %) Anni popolazione residente incremento relativo medio annuo superficie - ha densità ab./ha 1871 213.633 n.d. 213.687,97 1,00 1881 275.637 2,53 213.687,97 1,29 1901 424.943 2,13 210.612,47 2,02 1911 522.123 2,05 207.462,00 2,52 1921 633.848 1,93 207.462,00 3,06 1931 937.177 3,86 198.482,00 4,72 1936 1.155.722 4,18 198.482,00 5,82 1951 1.651.754 2,36 150.760,54 10,96 1961 2.188.160 2,79 150.760,54 14,51 1971 2.781.993 2,39 150.760,54 18,45 1981 2.840.259 0,21 150.760,54 18,84 1991 2.775.250-0,23 149.874,54 18,52 2001 2.546.804-0,86 128.530,60 19,81 Fonte: elaborazione su dati Istat, Censimenti 1871-2001 Fig. 2.9 - Incremento relativo medio annuo della popolazione residente nel Comune di Roma ai censimenti dal 1871 al 2001 (%) 5 4 3 2 1 0 incremento relativo medio annuo -1-2 1871-1881 1881-1901 1901-1911 1911-1921 1921-1931 1931-1936 1936-1951 1951-1961 1961-1971 1971-1981 1981-1991 1991-2001 Fonte: elaborazione su dati Istat Censimenti generali della popolazione e delle abitazioni 23

3. Roma multietnica Gli stranieri iscritti nell Anagrafe del Comune di Roma erano, alla fine del 2003, 201.633 (il 7,2% della popolazione residente, tab. 3.3), il 50,3% in più rispetto al 1997, anno in cui i cittadini stranieri residenti a Roma erano 134.155 (tabb. 3.1 e 3.2 e figg. 3.1 e 3.2). Tale tendenza crescente si rileva anche a livello nazionale, come indica il confronto fra i dati degli ultimi due censimenti (i cittadini stranieri residenti in Italia ammontavano a 356.159 nel 1991 e a 1.334.889 nel 2001), sebbene Roma si caratterizzi per essere il principale attrattore dei flussi migratori verso l Italia. I dati censuari del 2001 indicano infatti che Roma risulta essere il primo Comune d Italia per numero di stranieri (98.427) immediatamente seguita da Milano (con 87.590 stranieri censiti). A livello provinciale, la sola provincia di Roma raccoglie il 38,8% degli stranieri residenti nella ripartizione del Centro, pari al 10% circa del totale nazionale. Nonostante il suo peso relativo, la provincia di Roma si piazza tuttavia al secondo posto per numero di stranieri censiti, dopo quella di Milano (129.370 contro 147.570), a causa evidentemente delle diverse caratteristiche della struttura economico-territoriale delle due aree urbane, che orientano la presenza degli stranieri sul territorio. A Milano gli stranieri risiedono nell area metropolitana e nei comuni della provincia, dove tendono a localizzarsi le industrie presso le quali vengono occupati, mentre a Roma, dove sono occupati soprattutto nel terziario (tab. 3.12)e nei lavori di assistenza e cura domestica (tab. 3.16), e sono presenti in buon numero anche per motivi religiosi e di studio (tab.3.9), essi risiedono all interno del Comune stesso, data anche la vasta estensione del suo territorio. I dati relativi al 2002 sugli stranieri soggiornanti nelle varie province italiane forniti dal Ministero dell Interno, tuttavia, segnalano valori più elevati per la provincia di Roma che per quella di Milano (tab. 3.8), ma ciò potrebbe significare semplicemente che per un buon numero di stranieri Roma rappresenta non tanto una meta in sé quanto una porta di ingresso ed un punto di snodo dal quale spostarsi alla ricerca della collocazione ottimale sul territorio italiano. La popolazione straniera residente a Roma presenta una struttura con forti potenzialità di ricambio demografico, vista la presenza rilevante di popolazione in età attiva e feconda, l equilibrio tra i sessi nelle stesse fasce d età, la consistenza delle classi giovanili e il basso numero di anziani (tabb.3.4 e 3.5 e figg. 3.3, 3.4, 3.5 e 3.6). La crescita della popolazione straniera in età scolare si riflette inoltre nell incremento degli alunni con cittadinanza non italiana presenti nelle scuole italiane (tab.3.7): nell anno scolastico 2003-2004 questi ammontavano a 17.872 nella provincia di Roma, con un incidenza, sul totale degli iscritti, pari al 4,24% ed un tasso annuo di incremento medio del 10,9%. Lo stato estero maggiormente rappresentato nelle scuole di Roma e provincia è la Romania, sebbene la comunità numericamente più consistente a Roma sia quella filippina, seguita da quella rumena e da quella polacca (fig.3.8): questa anomalia è spiegabile considerando il differente modello migratorio delle varie comunità. La presenza degli stranieri a Roma (come anche in Italia) è fortemente legata, come già accennato, al lavoro, come si può evincere dall analisi dei dati relativi ai motivi del soggiorno diffusi periodicamente dal Ministero dell Interno (cfr. tabb. 3.9, 3.10 e 3.11). Risulta tuttavia difficile tracciare un quadro compiuto della componente straniera del mercato del lavoro romano, a causa della carenza di dati specifici che consentano di definirne le dinamiche principali. È possibile comunque individuare nel lavoro alle dipendenze il principale motivo del soggiorno degli stranieri nel Lazio e a Roma, sebbene una quota non trascurabile abbia optato per il lavoro autonomo. Per avere un idea di massima della condizione lavorativa degli stranieri a Roma è possibile fare riferimento, per quel che riguarda il lavoro subordinato, ai dati di fonte Inail, Inps ed Excelsior mentre, per quanto riguarda il lavoro autonomo, ai dati Unioncamere sugli iscritti alle Camere di commercio. 24

Da tali dati emerge che gli stranieri presenti a Roma (e nel Lazio) tendono ad inserirsi principalmente nel settore dei servizi (tabb. 3.12 e 3.13), in imprese fino a 10 addetti ed hanno un età compresa fra i 18 ed i 35 anni (tab. 3.14). D altro canto, è proprio nel terziario che ha orig ine l offerta maggiore di posti di lavoro per lavoratori stranieri: i dati relativi alle previsioni di assunzione di lavoratori extra Ue da parte delle imprese - rilevati dall indagine Excelsior, tab. 3.15 - mettono infatti in evidenza la volontà di assunzione di minimo 4.700 e massimo 8.759 individui nel settore dei servizi nella provincia di Roma per il 2004. Per lo stesso periodo, invece, le previsioni di assunzione nell industria di lavoratori extra Ue riguardavano un minimo di 2.329 e un massimo di 2.753 individui. Nell ambito dei servizi, inoltre, gli stranieri tendono nella provincia di Roma - a collocarsi nel comparto della collaborazione domestica e familiare. I dati Inps (tab. 3.16) evidenziano infatti che la provincia di Roma è la prima provincia italiana per numero di addetti alla collaborazione familiare: alla fine del 2003, dopo la regolarizzazione dell anno precedente, gli addetti alla collaborazione nella provincia di Roma erano 103.023, mentre a Milano erano poco più della metà. Utilizzando poi i dati Inail relativi agli anni 2003 e 2004 relativi alle assunzioni, cessazioni e cambi d azienda, è interessante osservare il diverso comportamento dei lavoratori italiani, di quelli extra Ue e di quelli comunitari. Tra il 2003 e il 2004 si è registrato, nel Lazio, un consistente incremento di assunzioni (e di cessazioni) di lavoratori extra Ue (+38,7% e +28,1%, rispettivamente), a fronte di incrementi molto contenuti nel caso di lavoratori italiani (+3,5% e +3,8%) e addirittura di decrementi nel caso dei lavoratori appartenenti all Unione europea (-0,3% e -1,4%). I dati segnalano dunque un cospicuo ingresso di lavoratori non comunitari nelle imprese del Lazio, ma anche una forte instabilità lavorativa: il 72,3% di essi ha infatti cambiato azienda tra il 2003 e il 2004, contro il 13,9% degli italiani e dell 11% dei comunitari. Un ulteriore dato che segnala la crescente presenza degli stranieri nel mercato del lavoro romano, ma anche delle difficoltà di inserirvisi, è rappresentato dal numero degli iscritti ai Centri per l impiego di Roma e provincia. I dati di fonte Isfol indicano (cfr. tab.3.15) che il 3,7% del totale degli iscritti al complesso dei Centri per l impiego è rappresentato da stranieri (non Ue), con la componente maschile più presente di quella femminile (4,9% contro il 2,7%) e punte massime di iscrizioni nei Centri di Pomezia e Morlupo e minime in quelli di Monterotondo e Roma Dragoncello. Facendo riferimento infine al lavoro autonomo, è opportuno segnalare come, negli ultimi anni, si sia registrato un incremento significativo delle imprese di titolarità di cittadini extra Ue: è ipotizzabile che, a fronte delle difficoltà di inserimento degli stranieri nel mercato del lavoro o per la volontà di fare carriera e migliorare la propria posizione economica e sociale, un numero sempre crescente di cittadini stranieri decida di fare impresa. Il numero di imprenditori stranieri a Roma è difatti passato dai 6.756 del 2001 (pari al 4,3% del totale delle ditte individuali romane) ai 10.319 del 2003 (pari al 6,4% del totale). Va evidenziato che l imprenditorialità immigrata rappresenta la componente più dinamica della demografia delle imprese a Roma: il tasso di variazione medio annuo del totale delle ditte individuali è stato infatti dell 1,6% a fronte del 23,6% nel caso delle ditte a titolarità straniera. 25

Tab. 3.1 - Stranieri residenti a Roma al 31 dicembre 2003 per sesso e per municipio (v.a. e %) Stranieri residenti (v.a.) Stranieri residenti (%) Municipi Maschi Femmine Totale (a) % maschi % femmine (a)/(b)*100 I 12.639 10.067 22.706 55,7 44,3 11,3 II 5.028 8.157 13.185 38,1 61,9 6,5 III 1.993 2.594 4.587 43,4 56,6 2,3 IV 3.820 4.976 8.796 43,4 56,6 4,4 V 3.643 3.815 7.458 48,8 51,2 3,7 VI 5.559 4.786 10.345 53,7 46,3 5,1 VII 4.126 3.910 8.036 51,3 48,7 4,0 VIII 6.231 5.696 11.927 52,2 47,8 5,9 IX 3.345 4.610 7.955 42,0 58,0 3,9 X 2.866 3.299 6.165 46,5 53,5 3,1 XI 4.211 4.606 8.817 47,8 52,2 4,4 XII 3.485 4.431 7.916 44,0 56,0 3,9 XIII 6.035 5.989 12.024 50,2 49,8 6,0 XV 5.067 5.052 10.119 50,1 49,9 5,0 XVI 4.048 5.611 9.659 41,9 58,1 4,8 XVII 2.398 3.426 5.824 41,2 58,8 2,9 XVIII 5.882 6.512 12.394 47,5 52,5 6,1 XIX 4.940 6.487 11.427 43,2 56,8 5,7 XX 8.099 10.389 18.488 43,8 56,2 9,2 nl (*) 2.072 1.733 3.805 54,5 45,5 1,9 Roma 95.487 106.146 201.633 (b) 47,4 52,6 100 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appartenenza (a)/(b)*100: % di stranieri residenti nel municipio/totale stranieri residenti a Roma Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma, 2004. Fig. 3.1 - Stranieri residenti nei Municipi del Comune di Roma al 31 dicembre 2003 (v.a.) 25.000 20.000 15.000 10.000 M F Totale 5.000 0 I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX nl (*) Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma, 2004. 26

Tab. 3.2 - Stranieri residenti a Roma per municipio, anni 1997-2003 (v.a. e %) Municipi Maschi e Femmine 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Var. % 1997/2003 I 16.650 17.637 18.388 19.942 21.087 21.800 22.706 36,4 II 9.542 10.237 10.441 11.361 12.008 12.291 13.185 38,2 III 3.716 3.792 3.782 4.146 4.279 4.431 4.587 23,4 IV 5.723 6.140 6.273 7.037 7.544 7.929 8.796 53,7 V 4.627 5.040 5.230 5.967 6.380 6.713 7.458 61,2 VI 7.303 7.673 7.876 8.707 9.217 9.629 10.345 41,7 VII 4.330 4.858 5.291 6.344 6.916 7.388 8.036 85,6 VIII 5.254 5.803 6.294 7.933 9.414 10.287 11.927 127,0 IX 5.298 5.828 6.007 6.848 7.318 7.516 7.955 50,2 X 3.925 4.300 4.486 5.188 5.666 5.781 6.165 57,1 XI 5.555 6.183 6.368 7.401 7.939 8.200 8.817 58,7 XII 4.784 5.168 5.339 6.152 6.777 7.052 7.916 65,5 XIII 7.900 8.361 8.587 9.842 10.285 10.687 12.024 52,2 XV 5.868 6.599 7.003 8.143 8.840 9.257 10.119 72,4 XVI 7.030 7.646 7.753 8.209 8.658 8.852 9.659 37,4 XVII 4.089 4.459 4.696 5.187 5.419 5.514 5.824 42,4 XVIII 8.531 9.160 9.545 10.553 11.222 11.589 12.394 45,3 XIX 7.471 8.277 8.580 9.435 10.005 10.530 11.427 53,0 XX 12.647 13.650 13.915 15.476 16.441 16.852 18.488 46,2 nl (*) 3.912 4.478 5.367 5.193 4.818 4.183 3.805-2,7 Roma 134.155 145.289 151.221 169.064 180.233 186.481 201.633 50,3 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appartenenza Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica - Comune di Roma, 2004. Fig. 3.2 - Stranieri residenti a Roma. Anni 1997 2003 (v.a.) 250.000 200.000 150.000 100.000 M F Totale 50.000 0 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma, 2004. 27

Tab. 3.3 - Incidenza della popolazione straniera sul totale della popolazione residente per municipi, 1997-2003 (%) Municipi Maschi e Femmine 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 I 13,6 14,4 15,0 16,2 17,2 17,9 18,6 II 7,6 8,2 8,4 9,1 9,6 9,9 10,6 III 6,4 6,6 6,6 7,3 7,5 7,9 8,2 IV 2,7 3,0 3,1 3,4 3,7 3,9 4,3 V 2,5 2,7 2,8 3,2 3,4 3,6 4,0 VI 5,4 5,7 5,9 6,6 7,0 7,4 8,0 VII 3,4 3,8 4,2 5,0 5,5 5,9 6,4 VIII 2,7 3,0 3,2 4,0 4,7 5,1 5,9 IX 3,9 4,3 4,5 5,1 5,5 5,7 6,1 X 2,2 2,4 2,5 2,9 3,1 3,2 3,4 XI 3,9 4,4 4,6 5,3 5,7 5,9 6,4 XII 3,1 3,3 3,4 3,8 4,2 4,3 4,7 XIII 4,2 4,5 4,5 5,1 5,3 5,4 6,0 XV 3,7 4,2 4,5 5,2 5,7 6,0 6,6 XVI 4,7 5,1 5,2 5,6 5,9 6,1 6,7 XVII 5,4 5,9 6,2 6,9 7,2 7,4 7,9 XVIII 6,4 6,8 7,1 7,8 8,3 8,6 9,2 XIX 4,2 4,6 4,8 5,3 5,6 5,9 6,3 XX 8,7 9,4 9,6 10,6 11,2 11,5 12,5 nl(*) 26,0 30,0 28,2 31,9 35,2 37,0 38,7 Roma 4,8 5,2 5,4 6,0 6,4 6,7 7,2 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appart enenza Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma, 2004. Tab. 3.4 - Stranieri residenti a Roma al 31 dicembre 2003 per classi di età (v.a. e %) Maschi e femmine (v.a.) Maschi e femmine (%) Municipi 0-14 15-64 65 e oltre Totale 0-14 15-64 65 e oltre Totale I 1.593 17.738 3.375 22.706 7,0 78,1 14,9 100 II 1.221 10.170 1.794 13.185 9,3 77,1 13,6 100 III 391 3.592 604 4.587 8,5 78,3 13,2 100 IV 1.075 7.114 607 8.796 12,2 80,9 6,9 100 V 1.054 6.193 211 7.458 14,1 83,0 2,8 100 VI 1.893 8.176 276 10.345 18,3 79,0 2,7 100 VII 1.604 6.254 178 8.036 20,0 77,8 2,2 100 VIII 2.375 9.368 184 11.927 19,9 78,5 1,5 100 IX 1.045 6.454 456 7.955 13,1 81,1 5,7 100 X 981 4.949 235 6.165 15,9 80,3 3,8 100 XI 1.186 7.045 586 8.817 13,5 79,9 6,6 100 XII 950 6.343 623 7.916 12,0 80,1 7,9 100 XIII 1.488 9.938 598 12.024 12,4 82,7 5,0 100 XV 1.755 8.022 342 10.119 17,3 79,3 3,4 100 XVI 979 7.821 859 9.659 10,1 81,0 8,9 100 XVII 453 4.692 679 5.824 7,8 80,6 11,7 100 XVIII 1.315 9.643 1.436 12.394 10,6 77,8 11,6 100 XIX 1.730 9.035 662 11.427 15,1 79,1 5,8 100 XX 2.485 14.678 1.325 18.488 13,4 79,4 7,2 100 nl(*) 304 3.046 455 3.805 8,0 80,1 12,0 100 Roma 25.877 160.271 15.485 201.633 12,8 79,5 7,7 100 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appart enenza Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica - Comune di Roma, 2004. 28

Tab. 3.5 - Indicatori della popolazione residente a Roma al 31 dicembre 2003, italiana e straniera Municipi Indice di vecchiaia (**) Rapporto tra i sessi (***) Dipendenza Economica (****) % di giovani fino a 14 italiani stranieri italiani stranieri italiani stranieri italiani stranieri % Stranieri su italiani I 232,4 211,9 91,7 125,5 51,9 28,0 10,3 7,0 22,9 II 213,9 146,9 82,1 61,6 60,5 29,6 12,0 9,3 11,9 III 230,5 154,5 83,7 76,8 55,4 27,7 10,8 8,5 8,9 IV 180,0 56,5 89,5 76,8 49,2 23,6 11,8 12,2 4,5 V 129,7 20,0 93,8 95,5 43,4 20,4 13,2 14,1 4,2 VI 223,8 14,6 90,0 116,2 55,6 26,5 11,0 18,3 8,7 VII 153,6 11,1 92,4 105,5 50,5 28,5 13,2 20,0 6,9 VIII 94,3 7,7 97,5 109,4 43,2 27,3 15,5 19,9 6,2 IX 242,5 43,6 83,1 72,6 57,7 23,3 10,7 13,1 6,5 X 156,7 24,0 91,9 86,9 48,7 24,6 12,8 15,9 3,5 XI 211,5 49,4 87,7 91,4 53,7 25,2 11,2 13,5 6,8 XII 108,0 65,6 95,0 78,7 44,5 24,8 14,8 12,0 5,0 XIII 106,2 40,2 94,8 100,8 44,4 21,0 14,9 12,4 6,4 XV 167,3 19,5 91,4 100,3 47,6 26,1 12,1 17,3 7,1 XVI 195,6 87,7 86,2 72,1 56,1 23,5 12,2 10,1 7,1 XVII 258,5 149,9 83,3 70,0 57,6 24,1 10,2 7,8 8,6 XVIII 169,2 109,2 89,7 90,3 51,9 28,5 12,7 10,6 10,1 XIX 152,0 38,3 89,6 76,2 51,8 26,5 13,5 15,1 6,8 XX 135,4 53,3 91,3 78,0 49,8 26,0 14,1 13,4 14,3 nl (*) 342,7 149,7 131,5 119,6 42,4 24,9 6,7 8,0 63,2 Roma 185,2 72,7 91,8 90,2 50,8 25,5 12,2 12,9 11,0 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appartenenza (**) Indice di vecchiaia = (popolazione dai 65 anni e oltre/popolazione 0-14 anni) x 100 (***) Rapporto tra i sessi = (popolazione maschile/popolazione femminile) x 100 (****) Dipendenza economica = [(popolazione 0-14 anni + popolazione 65 e oltre)/popolazione 15-64 anni] x 100 Fonte: Ufficio di St atistica - Comune di Roma, 2004. Fig. 3.3 - Indice di vecchiaia italiani e stranieri residenti a Roma al 31 dicembre 2003 per Municipio (%) 300,0 250,0 200,0 150,0 IV italiani IV stranieri 100,0 50,0 0,0 I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma, 2004. 29

Fig. 3.4 - Rapporto tra i sessi dei residenti a Roma italiani e stranieri al 31 dicembre 2003 per Municipio (%) 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 M/F x 100 italiani M/F x 100 stranieri 40,0 20,0 0,0 I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica - Comune di Roma, 2004. Fig. 3.5 - Indice di dipendenza economica dei residenti a Roma italiani e stranieri al 31 dicembre 2003 per Municipio (%) 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 DE italiani DE stranieri 20,0 10,0 0,0 I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX Fonte: elaborazione su dati Ufficio di St atistica - Comune di Roma, 2004. 30

Fig. 3.6 - Percentuali di giovani italiani e stranieri fino a 14 anni sulla popolazione residente a Roma al 31 dicembre 2003 per Municipio (%) 25,0 20,0 15,0 10,0 % italiani % stranieri 5,0 0,0 I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica - Comune di Roma, 2004. Fig. 3.7 - Stranieri ogni 100 italiani per Municipio al 31 dicembre 2003 (%) 25,0 20,0 15,0 10,0 S/I x 100 5,0 0,0 I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XV XVI XVII XVIII XIX XX Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica - Comune di Roma, 2004. 31

Tab. 3.6 - Stranieri residenti a Roma al 30 giugno 2003 secondo la provenienza (Ue - Extr a Ue) per municipio (v.a. e %) Municipi Area di provenienza Ue Extra Ue Altro (**) Totale Incidenza delle comunità di stranieri sul totale degli stranieri Ue/totale stranieri ExtraUe/totale stranieri Altro/totale stranieri Totale I 4.757 17.596-22.353 21,3 78,7-100 II 2.454 10.581-13.035 18,8 81,2-100 III 939 3.537-4.476 21,0 79,0-100 IV 1.064 7.629-8.693 12,2 87,8-100 V 653 6.767-7.420 8,8 91,2-100 VI 497 9.796-10.293 4,8 95,2-100 VII 378 7.613-7.991 4,7 95,3-100 VIII 382 11.513-11.895 3,2 96,8-100 IX 943 6.912-7.855 12,0 88,0-100 X 514 5.621-6.135 8,4 91,6-100 XI 1.167 7.579-8.746 13,3 86,7-100 XII 1.241 6.607-7.848 15,8 84,2-100 XIII 1.797 10.128-11.925 15,1 84,9-100 XV 731 9.334-10.065 7,3 92,7-100 XVI 1.548 8.011-9.559 16,2 83,8-100 XVII 1.103 4.654-5.757 19,2 80,8-100 XVIII 1.953 10.232-12.185 16,0 84,0-100 XIX 1.088 10.239-11.327 9,6 90,4-100 XX 2.337 15.954-18.291 12,8 87,2-100 nl (*) 625 2.901-3.526 17,7 82,3-100 Roma 26.171 173.204 2.258 199.375 13,1 85,9 1,1 100 (*) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare il municipio di appartenenza. (**) Individui residenti per i quali non è stato possibile individuare la cittadinanza. Il dato non è disponibile per municipio. Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica-Comune di Roma, 2004. Fig.3.8 - Le prime dieci comunità di stranieri residenti a Roma al 31 dicembre 2003, per sesso (v.a.) 18000 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 Filippine Romania Polonia Perù Egitto Bangladesh Cina Sri Lanka Francia Stati Uniti d'america Maschi 9777 8672 3666 3170 6030 5402 3869 3185 1997 2509 Femmine 16363 8387 6078 5753 2590 2002 3348 2669 3021 2355 Fonte: elaborazione su dati Ufficio di Statistica-Comune di Roma, 2004. 32

Tab. 3.7 - Province con la più alta consistenza di alunni con cittadinanza non italiana. Anni scolastici 2000-2004 (v.a. e %) Alunni con cittadinanza non italiana $OXQQLFRQFLWDGLQDQ]DQRQLWDOLDQDSHU IUHTXHQWDQWLLQWXWLLFRPXQLGH ODSURYLQFLD Stato estero di cittadinanza più rappresentato Provincia a.s. 2000-2001 a.s. 2001-2002 a.s. 2002-2003 a.s. 2003-2004 variazione media annua a.s. 2000-2001 a.s. 2001-2002 a.s. 2002-2003 a.s. 2003-2004 a.s. 2000-2001 a.s. 2001-2002 a.s. 2002-2003 a.s. 2003-2004 Milano 16.217 19.166 24.498 28.690 20,2 3,4 4,1 5,1 6,17 Perù Filippine Filippine Ecuador Roma 12.368 11.863 12.990 17.872 10,9 2,5 2,8 3,9 4,24 Romania Romania Romania Romania Torino 6.015 7.640 10.710 14.216 30,6 2,2 2,7 3,8 4,95 Marocco Marocco Romania Romania Brescia 6.147 7.618 8.923 10.072 17,5 4,0 5,2 6,1 7,18 Marocco Marocco Marocco Marocco Firenze 5.112 4.754 7.246 8.080 18,6 4,6 5,5 6,3 6,83 Cina Cina Cina Albania Vicenza 4.409 5.700 7.037 8.693 23,9 3,8 4,8 5,8 6,93 Jugoslavia Jugoslavia Jugoslavia Jugoslavia Bologna 4.074 4.882 6.477 7.422 21,7 4,6 5,1 6,2 7,06 Marocco Marocco Marocco Marocco Treviso 4.065 5.564 7.150 8.123 25,8 3,6 4,8 6,0 7,1 Marocco Marocco Marocco Marocco Verona 3.809 4.977 6.136 7.788 25,1 3,4 4,3 5,2 6,42 Marocco Marocco Marocco Marocco Modena 3.772 2.658 6.038 7.248 38,1 4,6 5,6 7,0 8,14 Marocco Marocco Marocco Marocco Bergamo 3.510 4.586 6.133 7.583 27,8 2,6 3,2 4,3 5,41 Marocco Marocco Marocco Marocco Genova 3.111 3.957 5.762 6.286 27,0 3,1 3,9 5,5 5,99 Ecuador Ecuador Ecuador Ecuador Perugia 3.032 4.079 5.118 6.260 26,1 3,6 4,8 5,9 7,13 Albania Albania Albania Albania Italia 147.406 181.767 232.766 282.683 23,0 1,8 2,3 3,0 3,49 Albania Albania Albania Albania Fonte: elaborazione su dati Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca. 33

Tab. 3.8 - Province con il maggior numero di stranieri soggiornanti, 2000-2002 (v.a. e %) Province 2000 2001 2002 Variazione % 2000/2001 Variazione % 2001/2002 Variazione media annua Bergamo 26.177 24.409 30.917-6,75 26,66 9,96 Bologna 30.660 32.457 35.661 5,86 9,87 7,87 Bolzano 18.307 18.411 20.576 0,57 11,76 6,17 Brescia 38.015 43.249 56.545 13,77 30,74 22,26 Firenze 42.963 27.258 34.099-36,55 25,1-5,73 Genova 21.326 17.013 19.246-20,22 13,13-3,55 Milano 174.460 168.174 170.737-3,6 1,52-1,04 Modena 15.970 18.384 25.900 15,12 40,88 28,00 Napoli 44.953 41.251 35.865-8,24-13,06-10,65 Perugia 21.713 22.251 25.611 2,48 15,1 8,79 Reggio Emilia 17.558 18.951 20.609 7,93 8,75 8,34 Roma 222.588 212.095 213.834-4,71 0,82-1,95 Torino 48.737 52.164 56.186 7,03 7,71 7,37 Treviso 29.776 29.957 35.848 0,61 19,66 10,14 Varese 15.538 17.739 21.461 14,17 20,98 17,58 Verona 31.879 32.499 35.966 1,94 10,67 6,31 Vicenza 37.376 30.861 34.999-17,43 13,41-2,01 Fonte: elaborazione su dati Ministero dell'interno, 2004. Tab. 3.9 - Soggiornanti stranieri al 31 dicembre 2002 per provincia e motivo di soggiorno (% e v.a.) Motivo del soggiorno Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio v.a. % Lavoro 2,5 3,5 0,9 90,5 2,6 118.156 100,0 Studio 2,8 1,9 0,9 91,2 3,2 7.331 100,0 Familiari 5,1 6,5 2,0 81,6 4,8 54.500 100,0 Religiosi 0,5 0,2 0,4 98,3 0,6 43.411 100,0 Residenza elettiva 5,0 4,9 4,6 81,0 4,6 5.402 100,1 Tutti i motivi 2,8 3,7 1,2 89,5 2,8 238.918 100,0 Totale (v.a.) 6.749 8.706 2.836 213.834 6.793 238.918 238.918 Fonte: Dossier Statistico Immigrazio ne Caritas/Migrantes, 2003. Elaborazioni su dati del Ministero dell'interno. 34

Tab. 3.10 - Cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia al 31/12/2002 per motivo del soggiorno (% e v.a.) variazione 2001 2002 Motivo di soggiorno 2001/2002 v.a. v.a. % Lavoro subordinato 650.787 682.747 4,91 Motivi di famiglia 393.865 472.240 19,9 Commercio - lavoro autonomo 89.260 108.615 21,68 Motivi religiosi 48.898 54.128 10,7 Residenza elettiva 44.624 48.001 7,57 Motivi di studio 30.790 43.058 39,84 Lavoro subordinato - attesa occupazione 36.246 29.508-18,59 Turismo 6.843 12.399 81,19 Richiesta asilo 5.166 10.399 101,3 Motivi di salute 6.106 7.754 26,99 Iscrizione liste di collocamento 7.727 6.650-13,94 Asilo politico 5.152 6.303 22,34 Per missione 2.664 5.866 120,2 Adozione 5.579 4.049-27,42 Affidamento 3.115 3.041-2,38 Soggiorno minori d'età - Art. 28 D.P.R. n. 394 2.208 3.026 37,05 Motivi straordinari con possibilità di lavoro 3.515 2.497-28,96 Motivi straordinari 1.084 2.048 88,93 Soggiorno per ricerca lavoro - Art. 23 D. l.vo n. 286/98 8.153 1.796-77,97 Attività sportiva 1.380 1.528 10,72 Attesa perfezionamento pratica lavorativa 1.277 1.291 1,1 Inserimento nel mondo del lavoro - Art. 36 D.P.R. n. 394 3.477 1.256-63,88 Attesa cittadinanza Art.11/1/C Dpr394/99 0 1.179 0 Rilascio foglio sogg. Art. 18 D.l.vo 25.7.98 744 851 14,38 Affari 460 662 43,91 Motivi di giustizia 491 548 11,61 Convenzione Dublino del 15.6.90 363 388 6,89 Tirocinio 152 136-10,53 Attesa perfezionamento lavoro autonomo 238 118-50,42 Invito 76 90 18,42 Missione (Attività' di volontariato) 0 43 0 Dichiarazione di presenza art. 4 c. 1 L. 39/90 48 31-35,42 Soggiorno per vacanza lavoro - Art. 27 D.l.vo 286/98 8 30 275 Protezione temporanea - D.P.C.M. 12.5.99 52 25-51,92 Attesa stato di Apolide Art.11/1/C Dpr394 0 12 0 Detenzione 0 9 0 Attesa Emigrazione 0 1 0 Marinai attesa imbarco 2 1-50 Nessuno 2.080 0 0 Totale 1.362.630 1.512.324 10,99 Fonte: Ministero dell'interno, 2004. 35

Tab. 3.11 - Cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nel Lazio al 31/12/2003 per motivo del soggiorno (% e v.a.) Motivi del soggiorno v.a. % Lavoro subordinato 203.603 61,6 Lavoro autonomo 8.359 2,5 Famiglia 56.175 17,0 Adozione 487 0,1 Affidamento 158 - Asilo politico 1.900 0,6 Richiesta asilo politico 891 0,3 Umanitari 478 0,1 Studio 6.483 2,0 Religiosi 42.972 13,0 Protezione sociale (Art. 18 DL 286/98) 52 - Residenza elettiva 5.366 1,6 Atri motivi 3.823 1,2 Totale 330.695 100,0 Fonte: Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes, 2004. elaborazione su dati Ministero dell'interno. Tab. 3.12 - Prime 15 province per assunzioni di lavoratori stranieri in agricoltura, nell'industria e nei servizi. Anno 2002 (v.a.) Agricoltura Industria Servizi Provincie n. assunzioni Provincie n. assunzioni Provincie n. assunzioni Bolzano 13.886 Milano 12.677 Milano 42.638 Trento 13.412 Brescia 10.053 Roma 24.403 Verona 5.837 Treviso 8.714 Bolzano 13.270 Ragusa 4.019 Vicenza 7.657 Vicenza 11.650 Bari 2.882 Modena 4.823 Firenze 7.877 Perugia 2.824 Roma 4.576 Venezia 7.642 Ravenna 2.594 Verona 4.290 Brescia 7.457 Modena 1.894 Firenze 4.245 Trento 7.286 Bologna 1.744 Padova 4.238 Verona 6.832 Trapani 1.722 Bologna 4.187 Bologna 6.584 Forlì-Cesena 1.652 Reggio Emilia 3.511 Torino 6.514 Roma 1.402 Perugia 3.494 Ravenna 4.546 Ferrara 1.399 Ancona 3.146 Perugia 4.547 L'Aquila 1.274 Venezia 3.149 Bergamo 4.537 Faggia 1.137 Prato 2.991 Rimini 4.145 Italia 91.086 Italia 174.057 Italia 258.553 Fonte: Dossier statistico Immigrazione Caritas/Migrantes, 2003. Elaborazioni su dati INAIL/Denuncia nominativa assicurati. Tab. 3.13 - Assunzioni di lavoratori non comunitari nel Lazio per settore economico al 31.12.2003 (v.a.) Settori Assunzioni Saldo Agricoltura 2.820 1 Industria 6.662-322 Servizi 13.518 3.254 Non determinato 9.726 2.549 Totale 32.726 5.527 Fonte: Dossier statistico Immigrazione Caritas/Migrantes 2004. Elaborazioni su dati INAIL/Denuncia nominativa assicurati. 36

Tab. 3.14 - Assunzioni di lavoratori non comunitari nel Lazio per dimensione dell'azienda ed età dei lavoratori al 31.12.2003 (v.a.) Classi di addetti Totale Stranieri 1-10 dipendenti 34.253 4.438 11-50 dipendenti 29.735 2.510 Oltre 50 dipendenti 54.649 2.934 Classe non determinata 163.361 22.844 Classi di età Meno di 18 anni 17.382 1.311 18-35 182.924 22.201 36-50 65.229 8.466 Oltre 50 anni 16.451 746 Classe non attribuita 12 2 Totale 281.998 32.726 Fonte: Dossier statistico Immigrazione Caritas/Migrantes 2004. Elaborazioni su dati INAIL/Denuncia nominativa assicurati. Tab. 3.15 - - Assunzioni previste dalle imprese per il 2004 di personale proveniente da paesi extracomunitari, per settore di attività, provi ncia di Roma (v.a. e %) Totale assunzioni di cui su valore minimo: (valori %) extracomunitari 2004 con fino senza Minimo % su tot. Massimo % su tot. necessità a esperienza (v.a.) assunzioni (v.a.) assunzioni formazione 24 anni specifica Totale 7.029 15,1 11.482 24,7 66,0 11,3 50,9 Settore di attività Industria 2.329 22,7 2.723 26,5 68,2 10,6 45,3 Industrie manifatturiere (alimentari, tessili, legno, carta) 333 24,2 347 25,2 84,7 32,1 55,0 Industrie della stampa ed editoria 39 11,0 53 15,0 97,4 71,8 97,4 Industrie meccaniche 199 11,3 221 12,6 67,8 4,0 38,7 Industrie estrattive, energetiche, chimiche e dei metalli 332 18,2 457 25,1 83,4 6,6 48,5 Costruzioni 1.426 28,8 1.645 33,2 60,0 5,8 41,9 Servizi 4.700 13,0 8.759 24,2 64,9 11,7 53,7 Commercio 1.146 14,7 1.587 20,4 70,4 21,5 49,0 Alberghi, ristoranti e servizi turistici 860 20,7 1.440 34,6 55,1 12,0 46,5 Informatica e telecomunicazioni 117 3,2 178 4,8 73,5 8,5 12,8 Servizi avanzati 84 3,6 99 4,2 94,0 31,0 85,7 Trasporti e attività postali 429 12,5 849 24,7 69,7 11,9 42,0 Credito e assicurazioni 71 3,1 150 6,6 77,5 0,0 66,2 Servizi operativi 1.159 19,1 2.975 49,1 54,7 1,0 67,7 Istruzione e servizi formativi privati 50 18,8 50 18,8 98,0 0,0 4,0 Sanità e servizi sanitari privati 370 19,4 887 46,6 80,0 5,7 36,5 Servizi ricreativi e alle persone 398 13,0 522 17,1 65,8 18,3 79,6 Studi professionali 16 1,3 22 1,8 43,8 37,5 50,0 Classe dimensionale 1-9 dipendenti 2.981 17,5 3.196 18,8 70,5 16,3 41,4 10-49 dipendenti 1.865 21,7 2.302 26,7 51,1 3,1 64,2 50 dipendenti e oltre 2.183 10,5 5.984 28,7 72,4 83,9 52,5 Italia 136.219 20,2 195.009 28,9 65,9 14,6 48,6 Centro 27.305 20,8 36.957 28,2 65,9 15,6 49,3 Lazio 9.794 16,7 14.848 25,2 64,3 12,0 48,2 Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2004. 37

Tab. 3.16 - Addetti stranieri alla collaborazione familiare e incidenza sulla popolazione al 31.12.2003 Province Assicurati INPS 2002 Regolarizz. 2002 Somma Variazione % Ripart.% su totale Popolazione (31.12.2003) Collab. Familiari ogni 1000 ab. Milano 21.180 36.224 57.404 271 11,7 3.775.765 15,2 Torino 5.431 17.018 22.449 413,3 4,6 2.191.960 10,2 Firenze 4.056 7.246 11.302 278,6 2,3 957.949 11,8 Bologna 2.766 6.403 9.169 331,5 1,9 934.983 9,8 Roma 36.116 66.907 103.023 285,3 21 3.758.015 27,4 Napoli 5.543 24.701 30.244 545,6 6,2 3.085.447 9,8 ITALIA 147.328 343.350 490.678 333,1 100 57.888.245 8,5 Fonte: INPS/Monitoraggio Flussi Migratori Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Elaborazioni su dati Ministero dell Interno, Istat e Inps. Tab. 3.17 - Titolari di ditte individuali in alcune province italiane per cittadinanza. Anni 2001 2003. (v.a. e %) 2001 2002 2003 Var. media Var. Province annua % tit o- % tit o- % tit o- media titolari totale titolari totale titolari totale imprese lare lare lare annua extraue titolari extraue titolari extraue titolari di titolari e- extraue extraue extraue totale xtra ue Brescia 2.025 58.858 3,4 2.579 59.388 4,3 3281 59.882 5,5 27,3 0,9 Firenze 4.208 51.916 8,1 4.849 52.206 9,3 5.363 52.283 10,3 12,9 0,4 Genova 2.033 43.767 4,6 2.397 43.661 5,5 2.880 43.754 6,6 19,0 0,0 Gorizia 422 6.917 6,1 465 6.839 6,8 530 6.823 7,8 12,1-0,7 Massa Carrara 579 11.066 5,2 651 11.154 5,8 741 11.265 6,6 13,1 0,9 Milano 10.052 153.398 6,6 12.126 154.190 7,9 13.956 155.804 9,0 17,9 0,8 Modena 1.368 38.200 3,6 1.666 38.110 4,4 1.999 38.096 5,2 20,9-0,1 Parma 1.298 26.053 5,0 1.489 25.890 5,8 1.751 25.819 6,8 16,2-0,4 Pescara 1.060 20.735 5,1 1.126 20.766 5,4 1.177 20.883 5,6 5,4 0,4 Pisa 1.052 22.187 4,7 1.214 22.069 5,5 1.388 22.223 6,2 14,9 0,1 Prato 1.707 14.247 12,0 1.912 14.235 13,4 2.133 14.227 15,0 11,8-0,1 Reggio Em. 1.725 31.614 5,5 2.118 31.717 6,7 2.638 32.204 8,2 23,7 0,9 Roma 6.756 155.906 4,3 8.568 158.134 5,4 10.319 160.858 6,4 23,6 1,6 Teramo 1.091 21.996 5,0 1.269 22.059 5,8 1456 22.118 6,6 15,5 0,3 Torino 4.144 115.842 3,6 4.989 116.926 4,3 5.963 117.787 5,1 20,0 0,8 Treviso 2.302 54.802 4,2 2.720 53.965 5,0 3.172 53.299 6,0 17,4-1,4 Trieste 879 10.221 8,6 935 10.166 9,2 1055 10.065 10,5 9,6-0,8 Verona 1.958 56.745 3,5 2.408 56.975 4,2 2.994 57.055 5,2 23,7 0,3 Vicenza 1.643 46.347 3,5 2.031 46.091 4,4 2428 45.782 5,3 21,6-0,6 Italia 105.548 3.442.514 3,1 125.461 3.447.124 3,6 146.571 3.462.667 4,2 17,8 0,3 Fonte: elaborazione su dati Unioncamere-InfoCamere, 2004. 38

Tab. 3.18 Iscritti ai Centri per l impiego di Roma e provincia al 30 giugno 2003, per sesso (v.a. e %) Nome Cpi Iscritti non Ue Totale iscritti % iscritti non Ue/totale iscritti Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Roma Cinecittà n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. - - - Monterotondo Scalo - - - 6.424 9.183 15.607 0,0 0,0 0,0 Roma Dragoncello 167 169 336 9.086 13.927 23.013 1,8 1,2 1,5 Velletri 263 98 361 5.729 7.206 12.935 4,6 1,4 2,8 Morlupo 361 172 533 3.688 4.777 8.465 9,8 3,6 6,3 Frascati 388 247 635 12.196 18.488 30.684 3,2 1,3 2,1 Colleferro 501 315 816 10.654 14.253 24.907 4,7 2,2 3,3 Roma Tiburtino 957 1.008 1.965 40.185 40.144 80.329 2,4 2,5 2,4 Civitavecchia 1.144 846 1.990 15.656 20.802 36.458 7,3 4,1 5,5 Tivoli 1.303 873 2.176 18.854 27.434 46.288 6,9 3,2 4,7 Pomezia 1.737 965 2.702 15.769 20.293 36.062 11,0 4,8 7,5 Totale 6.821 4.693 11.514 138.241 176.507 314.748 4,9 2,7 3,7 Fonte: Isfol,, 2004. Tab. 3.19 Province con il più elevato numero di domande di regolarizzazione inviate tramite gli uffici postali al 1.1.2003 (v.a.) Province Totali Lavoro domestico Lavoro subordinato Bergamo 13.932 4.858 9.074 Bologna 13.075 6.365 6.710 Brescia 24.520 7.473 17.047 Caserta 14.688 7.102 7.586 Firenze 17.218 7.239 9.979 Genova 10.951 6.631 4.320 Milano 87.165 35.922 51.243 Modena 10.650 3.935 6.715 Napoli 36.572 24.285 12.287 Padova 13.364 5.893 7.471 Perugia 10.387 5.517 4.870 Roma 107.476 66.949 40.527 Salerno 11.701 5.919 5.782 Torino 35.792 16.717 19.075 Treviso 11.732 4.167 7.565 Verona 12.851 4.094 8.757 Vicenza 10.834 4.060 6.774 Italia 702.156 341.121 361.035 Fonte: Ministero dell'interno, 16/12/2002 39

Tab. 3.20 Assunzioni, cessazioni e cambi d azienda di lavoratori italiani, comunitari e non comunitari nel Lazio al 09.03.2005 (v.a.e %) Anno Assunzioni Totale lavoratori Lavoratori italiani Lavoratori extracomunitari Lavoratori comunitari Cessazioni Cambi d'azienda Assunzioni Cessazioni Cambi d'azienda Assunzioni Cessazioni Cambi d'azienda Assunzioni v.a. v.a. v.a. v.a. Cessazioni 2003 602.840 577.184 482.197 537.732 515.174 437.543 57.608 54.966 39.690 7.500 7.044 4.964 2004 643.890 612.104 572.207 556.535 534.732 498.313 79.881 70.426 68.383 7.474 6.946 5.511 2005 99.583 75.218 87.234 87.055 65.551 76.404 11.326 8.769 9.919 1.202 898 911 % % % % 2003 100 100 100 89,2 89,3 90,7 9,6 9,5 8,2 1,2 1,2 1,0 2004 100 100 100 86,4 87,4 87,1 12,4 11,5 12,0 1,2 1,1 1,0 2005 100 100 100 87,4 87,1 87,6 11,4 11,7 11,4 1,2 1,2 1,0 variazione 2003/2004 6,8 6,1 18,7 3,5 3,8 13,9 38,7 28,1 72,3-0,3-1,4 11,0 Fonte: Elaborazioni su dati Inail/denuncia nominativa degli assicurati, 2005 Cambi d'azienda 40

4. P.I.L. e valore aggiunto Anche nel 2004, stando alle stime più aggiornate, è proseguita la crescita dell economia romana. Il ritmo di espansione dell attività economica ha le ggermente rallentato nell anno passato, ma il valore aggiunto ha raggiunto i 103,9 miliardi di euro a prezzi correnti e la provincia si è confermata nel suo ruolo di ganglio vitale dell economia italiana arrivando ad incidere per quasi l 8,2% nella formazione del pr odotto nazionale. Così, Roma è la seconda provincia italiana dopo Milano (126,9 miliardi di euro) per contributo alla creazione del reddito nazionale e il confronto tra le principali piattaforme produttive del Paese restituisce un immagine della provincia capita le che tra il 2000 e il 2004 ha ridotto il differenziale dal capoluogo lombardo del 6,1% (era il 28,3% nel 2000, è il 22,2% nel 2004). Volgendo ora l attenzione ai dati che descrivono il valore aggiunto a prezzi costanti, le dinamiche descritte sono il risultato dell agire congiunto (benché a volte tendenzialmente divergente) dei singoli settori economici. Rispetto a questi la dinamica di medio periodo e il confronto tra le cinque principali province italiane evidenzia che (fig. 4.1): l agricoltura, settore marginale in termini assoluti con il suo 0,6% del valore aggiunto totale della provincia di Roma, ha segnato nel 2004 un andamento positivo che riporta la provincia in vetta alla graduatoria considerata. Il dato segna un cambiamento di tendenza rispetto ad una restrizione dell attività economica che si era registrata nel periodo 2000-2003; sulla scia di quanto verificatosi nel Paese, ma in una dinamica opposta rispetto a quella delle province più rilevanti, l industria romana ha subito nel 2004 un ulteriore leggera contrazione. In termini reali la produzione industriale registrata risulta inferiore al 2001. A Roma l industria in senso stretto incide nella formazione della ricchezza locale per il 12,2%, a Milano per il 28,9%: la differenza nella creazione di valore tra le due province è, sostanzialmente, tutta nel differenziale di produzione industriale (senza considerare il ruolo di stimolo aggiuntivo che la domanda di servizi avanzati delle imprese manifatturiere è in grado di generare); il valore aggiunto delle costruzioni romane è cresciuto nel 2004, come già nei due anni precedenti. Nella graduatoria stilata, Roma è seconda alla sola Milano nel reddito creato da tale branca di attività economica, ma il ritardo dal capoluogo lombardo si è accentuato nel 2004; i servizi sono il settore dell economia romana che offre i migliori risultati: l evidenza si è confermata anche nel 2004 e, per il secondo anno consecutivo, Roma risulta quale prima provincia (benché con valori sostanzialmente equivalenti a quelli di Milano). Nell opinione pubblica la consapevolezza del ruolo di Roma, non solo quale centro politico del Paese, ma anche come realtà definitivamente emancipata dallo stereotipo che la voleva avulsa dalle principali dinamiche economiche nazionali, è ormai acquisita. I dati descritti ne danno ampia conferma. Con il 23,7% della popolazione italiana residente, le prime cinque province per reddito complessivo (nell ordine, Milano, Roma, Torino, Napoli, Bologna) incidono per il 28,4% nella creazione dello stesso a livello nazionale (tab. 4.1). I medesimi valori relativi alla sola provincia di Roma mettono in parallelo il 6,5% della popolazione e, come visto, l 8,2% del valore aggiunto. Sono dati decisamente chiarificatori di una modernità nell organizzazione dei processi produttivi che tende a concentrare nei grandi centri urbani - in I- talia come negli altri Paesi sviluppati le attività (per lo più terziarie) a più alta capacità di creazione di valore. 41

Fig. 4.1 - Il valore aggiunto per settori di attività nelle principali province italiane, anni 2000-2004. Valori a prezzi costanti (base = 1995). Andamento valore aggiunto agricoltura Andamento valore aggiunto costruzioni 600 500 Roma Milano Napoli Torino Bologna 3.500 3.000 Roma Milano Napoli Torino Bologna v.a. agricoltura 400 300 v.a. costruzioni 2.500 2.000 1.500 200 1.000 100 500 0 2000 2001 2002* 2003* 2004* 0 2000 2001 2002* 2003* 2004* Andamento valore aggiunto industria in senso stretto Andamento valore aggiunto servizi v.a. industria in senso stretto 35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 Roma Milano Napoli Torino Bologna v.a. servizi 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 Roma Milano Napoli Torino Bologna 5.000 10.000 0 2000 2001 2002* 2003* 2004* 0 2000 2001 2002* 2003* 2004* Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, 2005 42

Tab. 4.1 - Valore aggiunto totale nelle principali province italiane. Valori assoluti a prezzi correnti e peso percentuale complessivo sul totale Italia, anni 2000-2004 Anni Roma Torino Milano Bologna Napoli Peso % delle cinque province sul totale Italia 2000 86.953,77 50.386,75 112.137,02 24.418,93 36.719,88 28,74 2001 92.374,68 51.890,52 117.570,89 25.241,70 39.451,76 28,69 2002 95.391,02 53.738,78 118.448,93 25.760,65 40.596,53 28,36 2003* 98.924,68 54.563,09 120.339,06 26.726,88 41.933,60 28,13 2004* 103.854,42 57.267,74 126.883,18 28.166,31 44.241,03 28,39 * Stime Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, 2005 Tab. 4.2 - Valore aggiunto a prezzi di mercato e prodotto interno lordo a prezzi correnti. Dati nazionali destagionalizzati e corretti per il diverso numero di giornate lavorative in milioni di euro e variazioni percentuali sull anno precedente, anni 2000-2004 Attività economiche Valori assoluti Variazioni % 2000 2001 2002 2003 2004 2002/2003 2003/2004 Agricoltura, silvicoltura e pesca 27.131 28.145 27.756 28.088 28.939 1,2 3,0 Industria 343.697 354.288 359.487 368.418 379.179 2,5 2,9 - industria in senso stretto 289.466 296.737 298.237 304.154 310.492 2,0 2,1 - costruzioni 54.230 57.551 61.247 64.265 68.687 4,9 6,9 Servizi 760.804 804.563 841.743 876.438 912.001 4,1 4,1 Valore aggiunto ai prezzi di mercato (al lordo SIFIM) 1.131.631 1.186.996 1.228.986 1.272.946 1.320.119 3,6 3,7 Servizi di intermediazione finanziaria indirettamente misurati, SIFIM (-) 43.431 48.041 50.294 51.858 54.006 3,1 4,1 Valore aggiunto ai prezzi di mercato (al netto SIFIM) 1.088.200 1.138.955 1.178.692 1.221.088 1.266.114 3,6 3,7 IVA e imposte indirette sulle importazioni 79.184 79.392 81.920 81.087 83.256-1,0 2,7 Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato 1.167.383 1.218.348 1.260.613 1.302.175 1.349.370 3,3 3,6 Fonte: Istat - Conti Economici Trimestrali, marzo 2005 43

Tab. 4.3 - P.I.L. nazionale trimestrale e variazioni percentuali sul trimestre precedente (andamento congiunturale) e corrispondente (andamento tendenziale). Valori a prezzi correnti, dati destagionalizzati e corretti per il diverso numero di giornate lavorative in milioni di euro, anni 2000-2004 Trimestre Milioni di euro Congiuntura (variazioni % sul trimestre precedente) Tendenza (var. % sul trimestre corrispondente) 00 I 287.157 1,6 5,5 II 290.535 1,2 5,8 III 294.392 1,3 5,9 IV 295.299 0,3 4,5 01 I 301.333 2,0 4,9 II 304.025 0,9 4,6 III 305.376 0,4 3,7 IV 307.614 0,7 4,2 02 I 310.918 1,1 3,2 II 313.825 0,9 3,2 III 316.815 1,0 3,7 IV 319.055 0,7 3,7 03 I 320.825 0,6 3,2 II 323.459 0,8 3,1 III 329.092 1,7 3,9 IV 328.799-0,1 3,1 04 I 332.787 1,2 3,7 II 338.088 1,6 4,5 III 339.320 0,4 3,1 IV 339.175 0,0 3,2 Fonte: Istat - Conti Economici Trimestrali, marzo 2005 Fig. 4.2 - P.I.L. nazionale trimestrale e variazioni percentuali sul trimestre precedente (andamento congiunturale) e corrispondente (andamento tendenziale). Valori a prezzi correnti, dati destagionalizzati e corretti per il diverso numero delle giornate lavorative in milioni di euro, anni 2000-2004 2,5 6,0 2,0 5,0 1,5 4,0 1,0 3,0 0,5 2,0 0,0 I 2000 II III IV I 2001 II III IV I 2002 II III IV I 2003 II III IV I 2004 II III IV 1,0-0,5 0,0 Var.% sul trimestre precedente (asse sx) Var.% sul trimestre corrispondente (asse dx) Fonte: Istat - Co nti Economici Trimestrali, marzo 2005 44

Tab. 4.4 - Valore aggiunto per settore di attività economica nel Lazio. Valori assoluti a prezzi costanti (base 1995) in milioni di euro e variazioni percentuali su anno precedente, anni 2000-2004 Agricoltura Industria in senso stretto Costruzioni Servizi Totale v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % 2000 1.617,24-0,6 13.853,30 3,1 3.815,89-12,0 77.168,60 3,6 96.455,03 2,8 2001 1.497,31-7,4 14.534,20 4,9 3.716,32-2,6 79.061,20 2,5 98.809,03 2,4 2002 1.486,67-0,7 15.057,80 3,6 3.773,44 1,5 80.028,60 1,2 100.346,51 1,6 2003* 1.317,19-11,4 14.764,50-1,9 3.865,24 2,4 81.281,20 1,6 101.228,13 0,9 2004* 1.511,35 14,7 14.744,83-0,1 4.048,61 4,7 82.288,68 1,2 102.593,47 1,3 * Stime Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, 2005 Tab. 4.5 - Valore aggiunto per settore di attività economica nelle principali province italiane, anni 2000-2004. Valori assoluti a prezzi costanti (base 1995) in milioni di euro e variazioni percentuali su anno precedente Anni Agricoltura Industria in senso stretto Costruzioni Servizi Totale v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% Roma 2000 523 0,8 9.174 2,5 2.488-9,0 63.967 3,8 76.151 3,2 2001 482-7,9 9.927 8,2 2.302-7,5 65.446 2,3 78.157 2,6 2002* 477-0,9 10.205 2,8 2.420 5,1 65.613 0,3 78.715 0,7 2003* 422-11,5 9.886-3,1 2.441 0,8 66.192 0,9 78.940 0,3 2004* 489 15,9 9.752-1,4 2.523 3,4 67.447 1,9 80.211 1,6 Torino 2000 400-6,7 13.112-0,6 1.716 7,1 28.913 3,1 44.142 2,0 2001 392-2,0 12.440-5,1 1.773 3,3 29.461 1,9 44.065-0,2 2002* 373-4,7 11.982-3,7 1.916 8,1 30.181 2,4 44.452 0,9 2003* 379 1,4 11.362-5,2 2.117 10,5 30.030-0,5 43.888-1,3 2004* 404 6,6 12.084 6,4 2.077-1,9 30.229 0,7 44.794 2,1 Milano 2000 311-4,0 28.830-1,6 2.947 2,4 65.668 5,8 97.756 3,4 2001 319 2,7 28.425-1,4 2.799-5,0 67.918 3,4 99.461 1,7 2002* 342 7,2 28.230-0,7 2.586-7,6 66.372-2,3 97.530-1,9 2003* 321-6,1 27.929-1,1 2.647 2,4 65.134-1,9 96.032-1,5 2004* 288-10,1 28.426 1,8 2.880 8,8 66.754 2,5 98.349 2,4 Bologna 2000 469 6,1 5.757 3,5 988 2,2 14.395 5,5 21.609 4,8 2001 466-0,6 5.540-3,8 1.068 8,1 14.598 1,4 21.672 0,3 2002* 461-1,2 5.798 4,7 1.100 2,9 14.138-3,1 21.497-0,8 2003* 387-16,0 5.850 0,9 1.195 8,6 14.219 0,6 21.651 0,7 2004* 431 11,3 5.922 1,2 1.180-1,3 14.647 3,0 22.179 2,4 Napoli 2000 477-2,6 4.825-2,3 1.034-0,9 26.043 3,9 32.379 2,6 2001 467-2,2 4.917 1,9 1.063 2,8 27.244 4,6 33.691 4,1 2002* 509 9,2 4.960 0,9 1.112 4,6 27.057-0,7 33.639-0,2 2003* 427-16,1 4.942-0,4 1.103-0,8 27.036-0,1 33.508-0,4 2004* 487 13,9 5.164 4,5 1.145 3,8 27.482 1,7 34.277 2,3 * Stime Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, 2005 45

Tab. 4.6 La dinamica del valore aggiunto pro-capite. Confronto tra Roma e le principali province italiane. Valori assoluti a prezzi costanti (base 1995) in migliaia di euro e variazioni percentuali sull'anno precedente, anni 2000-2004 Anni Roma Torino Milano Bologna Napoli v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% 2000 19,74 2,09 19,93 1,87 25,90 2,97 23,44 4,37 10,45 2,06 2001 20,20 2,33 19,90-0,15 26,24 1,31 23,45 0,04 10,87 4,02 2002 20,28 0,40 20,12 1,11 25,69-2,10 23,25-0,85 10,85-0,18 2003* 20,44 0,79 19,88-1,19 25,40-1,13 23,53 1,20 10,76-0,83 2004* 20,64 0,98 20,24 1,81 25,85 1,77 23,93 1,70 10,97 1,95 * Stime Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, 2005 Tab. 4.7 La dinamica del valore aggiunto pro-capite. Confronto tra Roma, il Lazio e l Italia. Valori assoluti a prezzi costanti (base 1995) in migliaia di euro e variazioni percentuali sull'anno precedente, anni 2000-2004 Anni Roma* Lazio** Italia v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % 2000 19,74 2,09 18,19 2,02 16,51 3,2 2001 20,20 2,33 18,54 1,93 16,80 1,7 2002 20,28 0,40 18,73 0,99 16,86 0,4 2003 20,44 0,79 18,89 0,87 16,88 0,2 2004 20,64 0,98 19,05 0,83 17,06 1,0 * Stime per gli anni 2003 e 2004 ** Stime per l anno 2004 Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, 2005 46

5. I consumi delle famiglie Tra la seconda metà degli anni Novanta e i primi anni del nuovo secolo (fig. 5.1), la spesa per consumi delle famiglie romane - calcolata in percentuale del reddito disponibile ha mostrato un andamento dappr i- ma crescente (fino al 2000, quando la percentuale di reddito destinata ai consumi ha raggiunto il 92,8%, crescendo di oltre nove punti rispetto al 1996) e successivamente declinante. Componente determinante nella formazione della domanda aggregata, e quindi nella creazione del reddito nazionale, il livello dei consumi delle famiglie residenti risente di una serie di fattori di carattere economico (livello dei prezzi, reddito disponibile, costo opportunità del risparmio, ecc.) e non economico (comportamenti di consumo, stili di vita, processi emulativi, ecc.). Nel valutare il suo andamento, dunque, non è possibile prescindere da considerazioni che abbraccino per quanto possibile tali aspetti. Così sia per Roma che per le altre principali province italiane - è possibile ipotizzare che in una prima fase (tra il 1996 e il 2003) la diminuzione del costo opportunità del risparmio - connessa con il minor rendimento dei titoli di Stato - abbia inciso sulla crescita di inclinazione della curva (in quel periodo la, pur notevole, crescita degli investimenti azionari non fu comunque in grado di compensare il minor afflusso di risparmio destinato agli investimenti di portafoglio di carattere più tradizionale). Così, è quanto mai probabile che dietro il cambio di direzione della curva tra il 2000 e il 2001 si celi (anche eventualmente a parità di risparmio assoluto) il peggioramento degli indici di Borsa e, dunque, la monetizzazione delle posizioni creditizie accumulate, con relativa crescita del reddito disponibile. Pur con dei livelli assoluti che a Roma e Napoli appaiono strutturalmente superiori rispetto alle province del Nord (Torino, Milano, Bologna), e nonostante delle ovvie differenze puntuali, la tendenza descritta appare comune a tutte le principali province italiane. In tale scenario, comunque, è opportuno sottolineare come negli ultimi tre anni i più alti incrementi di consumo si siano registrati sul territorio romano (tab. 5.2). Da quanto visto dovrebbe apparire chiaro come, per quanto dal punto di vista della contabilità nazionale sia auspicabile un elevato contributo dei consumi alla formazione del reddito, una crescita dei consumi non possa essere letta in maniera univoca come un innalzamento della qualità della vita dei cittadini. Nel triennio 2001-2003 la crescita dei consumi è stata condizionata in modo più che proporzionale da un incremento della spesa per consumi di generi alimentari rispetto a quella destinata a beni durevoli (tab. 5.3): un evidenza confermata in Italia (dove la crescita percentuale dei consumi in generi alimentari tra il 2001 e il 2003 è stata pari al 9,7% e quella in generi non alimentari pari a +5,4%), in ogni singola macroripartizione e nella gran parte delle regioni (Lazio compreso anche se con un evidenza meno marcata della media: +20,7% la spesa per beni alimentari, +20,1% la rimanente). Conoscere come il tasso di inflazione del periodo abbia inciso in misura maggiore proprio sulle voci di spesa alimentare non fa altro che contribuire ad un analisi critica di statistiche che, nel caso in esame, tendono a rappresentare il peggioramento delle condizioni di vita di ampie fasce della popolazione (le meno abbienti, quelle nei cui bilanci familiari incide in misura prevalente la spesa in beni di prima necessità). (tab. 5.4) Ovviamente le dinamiche di breve-medio periodo, per quanto virulente, non riescono ad incidere più di tanto su tendenze che possono essere comprese esclusivamente se inquadrate entro paradigmi di carattere socio-comportamentale di lunga deriva. In questo senso, la lettura della dotazione di beni durevoli delle famiglie residenti nel Lazio, a Roma e nella sua provincia configura - con dei picchi spesso verificati nella capitale - il venire avanti, nei comportamenti collettivi, di un benessere che tende a trovare configurazione defin i- tiva nella modernità (tab. 5.5). Rimane comunque, e non va certo sottovalutato, finanche nella determinazione delle linee di politica economica nazionale e locale, il ruolo dei consumi interni nella formazione del Prodotto Interno Lordo (tabb. 47

5.6-5.8), soprattutto in una fase storica in cui la capacità di competizione internazionale del Paese tende a ristagnare in maniera preoccupante (cfr. cap. 6, Roma nell economia globale ). Fig. 5.1 - Spesa per consumi finali delle famiglie in percentuale del reddito disponibile nelle principali province italiane, anni 1996-2004. Valori a prezzi correnti. 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 70,0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003* 2004* Roma Torino Milano Bologna Napoli * Stime Fonte: elaborazione su dati Prometeia, 2005 Tab. 5.1 - Spesa per consumi finali delle famiglie nelle province di Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli. Dati annuali a prezzi correnti (milioni di ), anni 1996-2004 Anni Roma Torino Milano Bologna Napoli 1996 44.444 24.258 49.480 11.777 22.387 1997 47.362 25.966 53.220 12.311 23.447 1998 49.785 27.598 56.480 12.853 24.931 1999 51.902 28.548 58.590 13.540 26.026 2000 55.921 30.224 61.952 14.640 27.442 2001 57.847 31.191 63.765 15.168 28.283 2002 60.318 32.177 65.674 15.782 29.306 2003* 62.520 33.372 67.959 16.404 30.610 2004* 64.624 34.425 70.440 16.978 31.661 * Stime Fonte: elaborazioni Prometeia su dati Istat, 2005 48

Tab. 5.2 - Spesa per consumi finali delle famiglie nelle province di Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli. Variazioni % rispetto all anno precedente, anni 1996-2004 Anni Roma Torino Milano Bologna Napoli 1996 6,0 5,8 6,4 4,5 3,9 1997 6,6 7,0 7,6 4,5 4,7 1998 5,1 6,3 6,1 4,4 6,3 1999 4,3 3,4 3,7 5,3 4,4 2000 7,7 5,9 5,7 8,1 5,4 2001 3,4 3,2 2,9 3,6 3,1 2002* 4,3 3,2 3,0 4,1 3,6 2003* 3,7 3,7 3,5 3,9 4,4 2004* 3,4 3,2 3,7 3,5 3,4 * Stime Fonte: elaborazione su dati Prometeia, 2005 Tab. 5.3 - Spesa per consumi di generi alimentari (più bevande) e di generi non alimentari. Spesa media mensile familiare, anni 2001-2003 (v.a. in euro) Generi alimentari Generi non alimentari 2001 2002 2003 2001 2002 2003 Piemonte 395 399 429 1.823 1.853 1.925 Val d Aosta 352 398 426 1.961 1.820 1.919 Lombardia 430 436 460 2.051 2.081 2.204 Trentino Alto Adige 361 358 373 2.088 1.885 2.123 Veneto 397 403 456 2.300 2.095 2.179 Friuli Venezia Giulia 353 354 377 1.838 1.763 1.841 Liguria 414 439 463 1.613 1.609 1.701 Emilia Romagna 401 388 425 2.257 2.066 2.206 Toscana 440 424 444 1.939 2.006 2.131 Umbria 399 451 508 1.847 1.860 1.872 Marche 440 465 496 1.868 1.965 1.960 Lazio 391 448 472 1.610 1.826 1.934 Abruzzo 422 427 448 1.591 1.585 1.631 Molise 371 353 408 1.448 1.398 1.543 Campania 434 460 475 1.354 1.284 1.383 Puglia 410 431 476 1.348 1.424 1.518 Basilicata 374 394 419 1.418 1.395 1.439 Calabria 401 405 437 1.270 1.221 1.325 Sicilia 411 434 425 1.312 1.362 1.326 Sardegna 418 445 473 1.457 1.558 1.733 Nord 406 410 442 2.044 1.985 2.096 Centro 414 443 469 1.769 1.905 1.998 Sud e Isole 415 435 454 1.361 1.371 1.437 Italia 411 425 451 1.767 1.770 1.862 Fonte: Istat, Indagine sui Consumi delle famiglie, luglio 2004. 49

Tab. 5.4 - Spesa per consumi di generi alimentari (più bevande) e di generi non alimentari. Variazioni percentuali 2001/2003 della spesa media mensile familiare, anni 2001-2003 Area Generi alimentari Generi non alimentari Totale Var. % 2001/2003 Var. % 2001/2003 Var. % 2001/2003 Piemonte 8,6 5,6 6,1 Val d Aosta 21,0-2,1 1,4 Lombardia 7,0 7,5 7,4 Trentino Alto Adige 3,3 1,7 1,9 Veneto 14,9-5,3-2,3 Friuli Venezia Giulia 6,8 0,2 1,2 Liguria 11,8 5,5 6,8 Emilia Romagna 6,0-2,3-1,0 Toscana 0,9 9,9 8,2 Umbria 27,3 1,4 6,0 Marche 12,7 4,9 6,4 Lazio 20,7 20,1 20,2 Abruzzo 6,2 2,5 3,3 Molise 10,0 6,6 7,3 Campania 9,4 2,1 3,9 Puglia 16,1 12,6 13,4 Basilicata 12,0 1,5 3,7 Calabria 9,0 4,3 5,4 Sicilia 3,4 1,1 1,6 Sardegna 13,2 18,9 17,7 Nord 8,9 2,5 3,6 Centro 13,3 12,9 13,0 Sud e Isole 9,4 5,6 6,5 Italia 9,7 5,4 6,2 Fonte: elaborazioni su Istat, Indagine sui Consumi delle famiglie, luglio 2004. 50

Tab. 5.5 - Dotazione di beni durevoli delle famiglie residenti nel Lazio e nella provincia di Roma (comune e resto della provincia), anno 2003 (%) Tipo di bene Comune di Roma Provincia di Roma Resto della provincia di Roma Regione Lazio Lavastoviglie 49,3 38,0 42,5 Lavatrice 98,7 98,0 98,0 Condizionatore d'aria 20,7 12,7 16,3 Vasca / doccia idromassaggio 13,3 9,3 11,9 Prima autovettura 87,3 92,7 89,5 Seconda autovettura 37,3 50,0 45,7 Ciclomotore / motocicletta / scooter 20,0 24,7 25,7 Primo televisore 95,3 97,3 96,6 Secondo televisore 54,7 62,7 61,3 Videoregistratore 74,7 78,7 75,5 Personal computer 63,3 60,0 58,7 Antenna satellitare 22,7 29,3 26,7 Consolle per videogiochi (es. Playstation) 24,7 24,0 24,1 Telefono cellulare 86,0 90,7 87,3 Televisore a schermo piatto 4,0 3,3 3,7 Abbonamento Pay TV 16,7 24,7 20,5 Collegamento Internet 50,7 47,3 45,7 Lettore DVD 27,3 20,7 22,8 Il totale dei valori è superiore a 100 perché erano possibili più risposte Fonte: elaborazione su dati indagine Censis-Findomestic, Consumi e stili di vita a Roma e nel Lazio, 2003 51

Tab. 5.6 - Conto economico delle risorse e degli impieghi (alcune voci). Dati trimestrali a prezzi costanti, destagionalizzati e corretti per il diverso numero di giornate lavorative. Variazioni percentuali sul trimestre precede n- te, anni 2000-2004 Periodo Prodotto interno lordo Consumi finali nazionali Esportazioni di beni e servizi fob (spesa delle famiglie) 2000 3,2 2,8 9,7 2001 1,7 0,8 1,6 2002 0,4 0,4-3,2 2003 0,4 1,4-1,9 2004 1,0 1,0 3,2 03 I trim. -0,2 0,0-2,3 II trim. -0,1 0,4-2,8 III trim. 0,4 0,6 5,3 IV trim. 0,0-0,5-1,1 04 I trim. 0,5 1,1-1,8 II trim. 0,4-0,4 3,7 III trim. 0,4 0,2 4,8 IV trim. -0,4 0,2-4,7 Fonte: elaborazioni su dati Istat, Conti economici trimestrali, marzo 2005 Fig. 5.2 - Conto economico delle risorse e degli impieghi (alcune voci). Dati trimestrali destagionalizzati e corretti per il diverso numero di giorni lavorativi. Variazioni percentuali sul trimestre precedente, anni 2003-2004 6,0 5,0 4,0 PIL Spesa delle famiglie Esportazioni 3,0 2,0 1,0 0,0-1,0 03 I trim 03 II trim 03 III trim 03 IV trim 04 I trim 04 II trim 04 III trim 04 IV trim -2,0-3,0-4,0 Fonte: elaborazione su dati Istat, Conti economici trimestrali, marzo 2005 52

Tab. 5.7 - Conto economico delle risorse e degli impieghi. Dati annuali e trimestrali. Valori a prezzi costanti (milioni di euro lire 1995), dati destagionalizzati e corretti per il diverso numero di giornate lavorative, anni 2000-2004 Anni Prodotto interno lordo Importazioni di beni e servizi fob Totale Consumi finali nazionali Spesa delle famiglie Spesa della P.A. e ISP Investimenti fissi lordi Variaz. scorte e ogg. di val. Esportazioni di beni e servizi fob 2000 1.015.845 286.419 788.885 611.659 177.226 209.631 437 303.311 2001 1.032.818 287.798 800.630 616.619 184.012 213.053-1.198 308.130 2002 1.036.957 286.466 806.503 619.034 187.467 215.837 2.935 298.148 2003 1.040.636 290.188 819.374 627.672 191.702 211.900 7.072 292.478 2004 1.050.688 297.470 826.905 633.830 193.075 216.019 3.483 301.751 99 I 243.411 65.270 190.985 147.717 43.268 47.894 2.519 67.283 II 244.794 65.873 191.712 148.266 43.446 48.420 2.278 68.257 III 246.867 66.479 192.981 149.327 43.655 49.069 1.464 69.832 IV 249.641 69.727 193.795 149.976 43.819 49.919 4.441 71.212 00 I 252.002 71.469 195.701 151.707 43.994 51.898 460 75.412 II 252.942 71.290 196.703 152.550 44.153 52.511 1.156 73.862 III 254.870 71.606 197.900 153.559 44.341 53.247-1.590 76.919 IV 256.031 72.054 198.581 153.843 44.738 51.975 411 77.118 01 I 258.250 74.044 200.214 154.734 45.480 53.964-1.987 80.103 II 258.332 73.157 200.417 154.506 45.911 53.263 23 77.786 III 258.233 70.670 199.937 153.806 46.131 52.989 858 75.119 IV 258.003 69.927 200.062 153.573 46.490 52.837-91 75.122 02 I 258.082 69.995 199.898 153.328 46.569 53.000 1.076 74.103 II 258.930 71.159 201.103 154.307 46.796 52.558 1.912 74.515 III 259.581 71.204 202.212 155.225 46.987 53.951-246 74.868 IV 260.364 74.108 203.290 156.174 47.115 56.328 192 74.662 03 I 259.948 72.509 203.625 156.131 47.494 53.365 2.487 72.980 II 259.572 71.561 204.512 156.794 47.718 52.905 2.790 70.926 III 260.595 72.698 206.000 157.776 48.224 52.748-144 74.689 IV 260.521 73.420 205.237 156.971 48.266 52.882 1.938 73.883 04 I 261.732 72.524 206.887 158.756 48.131 54.098 717 72.554 II 262.661 74.424 206.280 158.064 48.216 54.719 868 75.218 III 263.711 75.235 206.626 158.309 48.317 54.059-589 78.850 IV 262.584 75.287 207.112 158.701 48.411 53.143 2.487 75.129 Fonte: elaborazioni su dati Istat, Conti economici trimestrali, marzo 2005 Tab. 5.8 - Vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti per settore merceologico. Numeri indice (2000=100), anni 2001-2004 Anni Alimentari Non alimentari Totale 2001 103,9 101,9 102,7 2002 108,1 103,4 105,2 2003 113,1 103,6 107,3 2004 113,1 102,9 106,9 Fonte: elaborazione su Istat, Vendite del commercio fisso al dettaglio, 2005. 53

Fig. 5.3 - Vendite del commercio fisso al dettaglio a prezzi correnti per settore merceologico. Numeri indice (2000=100), anni 2001-2004 114 112 110 108 Vendite alimentari Vendite non alimentari Totale 106 104 102 100 98 96 2001 2002 2003 2004 Fonte: elaborazione su Istat, Vendite del commercio fisso al dettaglio, 2005. 54

6. Prezzi Nel 2004 il tasso di variazione medio dell indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI esclusi tabacchi), è diminuito rispetto al 2003 sia a Roma sia a livello nazionale. La riduzione dell inflazione media ha fatto si che a Roma il tasso di variazione annuo dell indice FOI sia passato dal 2,7% del 2003 al 2,0% del 2004 mentre a livello nazionale ha registrato una diminuzione leggermente più contenuta passando, nello stesso arco di tempo, dal 2,5% al 2,0% (tab. 6.2). La riduzione del tasso di variazione dei prezzi al consumo osservata a Roma è riscontrabile anche a Milano, Bologna e Napoli dove si sono registrati valori rispettivamente pari a 1,6%, 1,6% e 2,5%. A Torino invece il tasso di inflazione è rimasto invariato dal 2003 e pari al 2,7% (tab. 6.5). La situazione a febbraio 2005: a Roma il valore dell indice dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC esclusi tabacchi) nel mese di febbraio 2005 è risultato pari a 115,6 e ha registrato una variazione del +0,3% rispetto al mese precedente e una variazione del +1,3% rispetto a febbraio 2004 (tab. 6.6, 6.7, 6.8 e fig. 6.3). Sempre a febbraio 2005 a Roma il valore dell indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI esclusi tabacchi) è stato pari a 126,4 con una variazione congiunturale del +0,3% e una variazione tendenziale del +1,3% (tab. 6.12, 6.13). Dall analisi degli indici NIC per capitoli di spesa riferiti al mese di febbraio 2005 emerge che, rispetto al mese precedente, a Roma i gruppi di prodotti che hanno subito gli incrementi dei prezzi più consistenti sono stati: alimentari e bevande analcoliche (+0,7%) e mobili, articoli di arredamento, servizi domestici (+0,7%). Sono invece diminuiti i prezzi delle comunicazioni (-1%) e dei servizi di ricreazione, spettacoli, cultura (- 0,2%) (tab. 6.7). Le variazioni del NIC rispetto a febbraio 2004 indicano invece che i rincari più consistenti hanno riguardato le bevande alcoliche e tabacchi (+11%), gli alberghi, i ristoranti e i pubblici esercizi (+4,7%), i trasporti (+3,8%) e l istruzione (3,8%) mentre sono diminuiti i prezzi delle comunicazione (-5,7%), dei servizi sanitari e spese per la salute (-1,7) e degli alimentari e bevande analcoliche (-1,1%) (tab. 6.8). Fig. 6.1- Tassi di variazione medi dell indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI esclusi tabacchi). Confronto tra Roma e Italia. 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 Roma Italia 0,5 0,0 2000 2001 2002 2003 2004 Fonte: elaborazione su dati Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat 55

Fig. 6.2 - Tassi di variazione medi dell indice dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC esclusi tabacchi). Confronto tra Roma e Italia. 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 Rome Italy 1,0 0,5 0,0 2000 2001 2002 2003 2004 Fonte: elaborazione su dati Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat 6.1 - Indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC esclusi tabacchi). Confronto tra Roma e Italia. Dati annuali (1995=100) Anni Roma Italia Indice variaz. % Indice variaz. % 2000 103,8 2,5 112,7 2,5 2001 106,9 3,0 115,9 2,8 2002 109,8 2,7 118,8 2,5 2003 112,7 2,6 121,9 2,6 2004 115,0 2,0 124,5 2,1 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat 6.2 - Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di o- perai e impiegati (FOI esclusi tabacchi). Confronto tra Roma e Italia. Dati annuali (1995=100) Anni Roma Italia Indice variaz. % Indice variaz. % 2000 113,4 2,4 112,1 2,6 2001 116,8 3,0 115,1 2,7 2002 119,9 2,7 117,9 2,4 2003 123,1 2,7 120,8 2,5 2004 125,6 2,0 123,2 2,0 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat 56

6.3 - Indice dei prezzi al consumo (FOI esclusi tabacchi)confronto tra Roma e Italia. Dati mensili (1995=100) periodo 2002-2005 e variazioni % rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (variaz. tendenziali). 2002 Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 118,3 3,0 116,5 2,7 febbraio 118,7 3,0 116,9 2,5 marzo 119,1 2,9 117,2 2,6 aprile 119,3 2,9 117,5 2,5 maggio 119,8 2,6 117,7 2,4 giugno 119,8 2,5 117,9 2,3 luglio 119,9 2,5 118,0 2,5 agosto 120,3 2,4 118,2 2,5 settembre 120,6 2,6 118,4 2,5 ottobre 121,0 2,3 118,7 2,4 novembre 121,2 2,7 119,0 2,4 dicembre 121,3 2,5 119,1 2,3 2003 Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 121,9 3,0 119,6 2,7 febbraio 122,3 3,0 119,8 2,5 marzo 122,5 2,9 120,2 2,6 aprile 122,8 2,9 120,4 2,5 maggio 122,9 2,6 120,5 2,4 giugno 122,8 2,5 120,6 2,3 luglio 122,9 2,5 120,9 2,5 agosto 123,2 2,4 121,1 2,5 settembre 123,7 2,6 121,4 2,5 ottobre 123,8 2,3 121,5 2,4 novembre 124,5 2,7 121,8 2,4 dicembre 124,3 2,5 121,8 2,3 2004 Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 124,5 2,1 122,0 2,0 febbraio 124,8 2,1 122,4 2,2 marzo 125,0 2,0 122,5 1,9 aprile 125,3 2,0 122,8 2,0 maggio 125,7 2,3 123,0 2,1 giugno 125,8 2,4 123,3 2,2 luglio 125,8 2,4 123,4 2,1 agosto 125,9 2,4 123,6 2,1 settembre 126,2 2,0 123,6 1,8 ottobre 126,0 1,8 123,6 1,7 novembre 126,0 1,2 123,9 1,7 dicembre 126,0 1,4 123,9 1,7 2005 Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 126,0 1,2 123,9 1,6 febbraio 126,4 1,3 124,3 1,6 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat 57

6.4 - Indice generale dei prezzi al consumo (NIC esclusi tabacchi) confronto tra Comune di Roma e Italia. Dati mensili 2003 e 2005 (1998 = 100) e variazioni % rispetto allo stesso periodo dell'anno corrispondente (variazioni tendenziali) 2003 Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 111,6 3,1 120,6 2,8 febbraio 111,8 2,9 120,8 2,5 marzo 112,0 2,8 121,2 2,7 aprile 112,4 2,8 121,4 2,5 maggio 112,6 2,7 121,7 2,5 giugno 112,4 2,6 121,8 2,6 luglio 112,6 2,6 122,0 2,6 agosto 112,9 2,5 122,3 2,7 settembre 113,2 2,5 122,5 2,7 ottobre 113,4 2,3 122,6 2,5 novembre 113,9 2,7 122,9 2,4 dicembre 113,8 2,5 123,0 2,4 2004 Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 113,9 2,1 123,2 2,2 febbraio 114,1 2,1 123,6 2,3 marzo 114,4 2,1 123,7 2,1 aprile 114,7 2,0 124,0 2,1 maggio 115,1 2,2 124,4 2,2 giugno 115,2 2,5 124,6 2,3 luglio 115,2 2,3 124,7 2,2 agosto 115,3 2,1 125,0 2,2 settembre 115,6 2,1 125,0 2,0 ottobre 115,4 1,8 125,0 2,0 novembre 115,3 1,2 125,1 1,8 dicembre 115,3 1,3 125,2 1,8 2005 Roma Italia indici var.% indici var.% gennaio 115,3 1,2 125,2 1,6 febbraio 115,6 1,3 125,6 1,6 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Istat 58

6.5 - Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI escluisi tabacchi) a Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Periodo dal 2000 al 2005 (1995=100). Periodo Città capoluogo di regione Roma Torino Milano Bologna Napoli v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% 2000 (1995=100) 113,4 n.d. 113,0 n.d. 112,8 n.d. 112,9 n.d. 112,5 n.d. 2001 (1995=100) 116,8 3,0 116,5 3,1 115,4 2,3 115,9 2,7 115,5 2,7 2002 (1995=100) 119,9 2,7 119,6 2,7 117,6 1,9 118,7 2,4 118,5 2,6 2003 (1995=100) 123,1 2,7 122,8 2,7 120,2 2,2 121,0 1,9 122,4 3,3 2004 (1995=100) 125,6 2,0 126,1 2,7 122,1 1,6 122,9 1,6 125,4 2,5 2003 (1995=100) gennaio 121,9 n.d. 121,4 n.d. 119,3 n.d. 120,0 n.d. 120,9 n.d. febbraio 122,3 n.d. 121,6 n.d. 119,3 n.d. 120,1 n.d. 121,3 n.d. marzo 122,5 n.d. 122,0 n.d. 119,5 n.d. 120,3 n.d. 121,6 n.d. aprile 122,8 n.d. 122,2 n.d. 119,6 n.d. 120,7 n.d. 121,9 n.d. maggio 122,9 n.d. 122,5 n.d. 119,9 n.d. 120,8 n.d. 122,2 n.d. giugno 122,8 n.d. 122,6 n.d. 120,1 n.d. 121,1 n.d. 122,2 n.d. luglio 122,9 n.d. 122,8 n.d. 120,4 n.d. 121,2 n.d. 122,3 n.d. agosto 123,2 n.d. 123,1 n.d. 120,6 n.d. 121,3 n.d. 122,5 n.d. settembre 123,7 n.d. 123,4 n.d. 120,7 n.d. 121,7 n.d. 123,0 n.d. ottobre 123,8 n.d. 123,7 n.d. 120,7 n.d. 121,5 n.d. 123,3 n.d. novembre 124,5 n.d. 124,1 n.d. 121,0 n.d. 121,8 n.d. 123,6 n.d. dicembre 124,3 n.d. 124,3 n.d. 120,8 n.d. 121,8 n.d. 123,8 n.d. 2004 (1995=100) gennaio 124,5 2,1 124,5 2,6 120,9 1,3 122,2 1,8 124,2 2,7 febbraio 124,8 2,0 125,2 3,0 121,3 1,7 122,3 1,8 124,3 2,5 marzo 125,0 2,0 125,3 2,7 121,4 1,6 122,4 1,7 124,7 2,5 aprile 125,3 2,0 125,5 2,7 121,6 1,7 122,7 1,7 124,9 2,5 maggio 125,7 2,3 125,9 2,8 122,0 1,8 122,8 1,7 125,2 2,5 giugno 125,8 2,4 126,2 2,9 122,2 1,7 123,0 1,6 125,5 2,7 luglio 125,8 2,4 126,3 2,9 122,5 1,7 123,1 1,6 125,5 2,6 agosto 125,9 2,2 126,5 2,8 122,7 1,7 123,4 1,7 125,8 2,7 settembre 126,2 2,0 126,7 2,7 122,5 1,5 123,3 1,3 125,9 2,4 ottobre 126,0 1,8 126,8 2,5 122,5 1,5 123,1 1,3 126,0 2,2 novembre 126,0 1,2 127,2 2,5 122,7 1,4 123,3 1,2 126,3 2,2 dicembre 126,0 1,4 127,2 2,3 122,7 1,6 123,3 1,2 126,4 2,1 2005 (1995=100) gennaio 126,0 1,2 127,3 2,2 122,7 1,5 123,3 0,9 126,7 2,0 febbraio 126,4 1,3 127,6 1,9 123,1 1,5 123,7 1,1 126,9 2,1 Fonte: Ufficio Stat istico del Comune di Roma Istat 59

Tavola 6.6 - Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - Roma - Anni 2004-2005 - Base dic. 1998=100 Capitoli 2004 2005 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Alimentari e bevande analcoliche 120,0 120,3 119,8 119,7 119,8 119,9 119,4 119,0 118,7 118,2 117,9 118,1 118,2 119,0 Bevande alcoliche e tabacchi 118,7 118,7 124,4 124,9 125,0 125,0 124,9 125,0 125,2 125,5 125,5 131,5 131,6 131,8 Abbigliamento e calzature 117,7 117,7 117,9 118,0 118,0 118,2 118,2 118,2 118,4 119,2 119,6 119,6 119,6 119,8 Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 113,5 113,3 113,4 113,5 114,0 113,5 113,3 113,4 113,6 114,5 114,4 114,5 115,5 115,8 Mobili, articoli di arredamento, servizi domestici 107,1 107,7 107,9 107,9 108,2 108,2 108,2 108,3 108,4 108,4 108,8 108,9 108,9 109,7 Servizi sanitari e spese per la salute 106,2 107,4 107,9 107,9 108,3 108,7 108,8 108,7 108,4 106,8 106,0 106,1 105,4 105,6 Trasporti 114,3 115,4 116,3 117,4 117,7 118,3 118,4 119,7 119 119,2 119,9 120,9 119,7 119,8 Comunicazioni 87,4 87,0 85,7 85,2 84,8 84,3 84,2 83,8 83,8 83,4 83,1 82,8 82,8 82,0 Ricreazione, spettacoli,cultura 110,4 110,2 110,6 110,4 110,3 110,4 111,1 111,4 111,1 110,7 110,7 110,7 111,1 110,9 Istruzione 109,3 109,3 109,3 109,3 109,2 109,2 109,2 109,4 111,2 112,9 112,9 112,9 113,5 113,5 Alberghi e pubblici esercizi 127,3 126,2 126,9 128,6 130,9 130,4 130,7 130,4 134,6 134,4 131,6 130,5 131,4 132,1 Beni e servizi vari 116,7 117,2 117,4 117,6 117,6 118,4 118,3 118,1 118,5 118,4 119,0 119,1 119,7 120,3 Indice generale (con tabacchi) 114,1 114,3 114,7 115,0 115,4 115,5 115,5 115,6 115,9 115,8 115,6 115,8 115,8 116,1 Indice generale (senza tabacchi) 113,9 114,1 114,4 114,7 115,1 115,2 115,2 115,3 115,6 115,4 115,3 115,3 115,3 115,6 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Tavola 6.7 - Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - Roma. Base dic. 1998=100 - Variaz. congiunturali 2004 2005 Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Alimentari e bevande analcoliche 0,2 0,3-0,4-0,1 0,1 0,1-0,4-0,3-0,3-0,3-0,3 0,2 0,1 0,7 Bevande alcoliche e tabacchi 0,1-4,8 0,4 0,1 - -0,1 0,1 0,2 0,2-4,8 0,1 0,2 Abbigliamento e calzature -0,1-0,2 0,1-0,2-0,2-0,2 0,7 0,3 - - 0,2 Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 0,9 0,1 0,1 0,1 0,4-0,4-0,1 0,2 0,8-0,1 0,1 0,9 0,3 Mobili, articoli di arredamento, servizi domestici 0,1 0,6 0,2-0,3-0,1 0,1 0,1-0,4 0,1-0,7 Servizi sanitari e spese per la salute 0,2 1,1 0,5-0,4 0,4 0,1-0,1-0,3-1,5-0,7 0,1-0,7 0,2 Trasporti -0,2 1,0 0,8 0,9 0,3 0,5-0,1 1,1-0,6 0,2 0,6 0,8-1,0 0,1 Comunicazioni 0,1-0,5-1,5-0,6-0,5-0,6 0,6-0,5 - -0,5-0,4-0,4 - -1,0 Ricreazione, spettacoli,cultura 0,4-0,2 0,4-0,2-0,1 0,1-0,3-0,2-0,4 - - 0,4-0,2 Istruzione - - - - -0,1-0,2 0,2 1,6 1,5 - - 0,5 - Alberghi e pubblici esercizi -1,0-0,9 0,6 1,3 1,8-0,4-0,1-0,2 3,2-0,1-2,1-0,8 0,7 0,5 Beni e servizi vari 0,3 0,4 0,2 0,2-0,7 - -0,2 0,3-0,1 0,5 0,1 0,5 0,5 Indice generale (con tabacchi) 0,1 0,2 0,3 0,3 0,3 0,1-0,1 0,3-0,1-0,2 0,2-0,3 Indice generale (senza tabacchi) 0,1 0,2 0,3 0,3 0,3 0,1 0,1 0,3-0,1-0,1 - - 0,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 60

Tavola 6.8 - Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - Roma - Base dic. 1998=100 - Variazioni tendenziali 2004 2005 Capitoli Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Alimentari e bevande analcoliche 4,3 4,2 3,7 3,3 2,7 2,5 2,1 1,9 0,3-0,8-1,5-1,4-1,5-1,1 Bevande alcoliche e tabacchi 8,0 8,0 13,1 7,3 7,4 7,4 7,2 7,3 7,4 7,4 7,0 10,9 10,9 11,0 Abbigliamento e calzature 2,6 2,4 2,5 2,2 1,9 1,8 1,8 1,9 1,6 1,6 1,6 1,5 1,6 1,8 Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 2,2 1,4 1,2 0,4 1,4 1,0 0,9 1 1,1 2,1 1,7 1,8 1,8 2,2 Mobili, articoli di arredamento, servizi domestici 1,5 1,7 1,9 1,8 2,5 2,5 2,4 1,8 1,7 1,6 1,7 1,8 1,7 1,9 Servizi sanitari e spese per la salute -0,8 1,9 2,2 2,0 2,3 2,6 2,6 2,5 2,3 0,8-0,1-0,8-1,7 Trasporti 3,3 3,2 3,5 4,4 5,3 6,3 5,8 5,8 5 6,1 4,7 5,6 4,7 3,8 Comunicazioni -3,9-4,2-5,6-6,0-6,4-6,4-6,5-6,8-6,7-5,2-5,1-5,2-5,3-5,7 Ricreazione, spettacoli,cultura 1,8 1,6 2,0 1,8 1,5 1,4 1,8 2 1,9 1,3 0,8 0,6 0,6 0,6 Istruzione - - - - -0,1-0,1-0,1-0,7 3,3 3,3 3,3 3,8 3,8 Alberghi e pubblici esercizi 2,5 1,2 1,1 0,9 1,9 2,2 2,5 1,2 4,4 2,4 1,5 1,5 3,2 4,7 Beni e servizi vari 1,2 1,3 1,3 1,3 1,2 2,0 2,1 1,7 2 1,7 2,1 2,3 2,6 2,6 Indice generale (con tabacchi) 2,1 2,1 2,3 2,0 2,3 2,5 2,4 2,2 2,2 1,8 1,3 1,6 1,5 1,6 Indice generale (senza tabacchi) 2,1 2,1 2,1 2,0 2,2 2,5 2,3 2,1 2,1 1,8 1,2 1,3 1,2 1,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Fig. 6.3 Tassi di variazione dell indice NIC (senza tabacchi) sul mese corrispondente 3,1 2,9 2,7 2,5 2,3 Roma Italia 2,1 1,9 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb 2003 2004 2005 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 61

Tavola 6.9 - Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - Italia - Base dic. 1998=100 Capitoli 2004 2005 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 122,4 122,5 122,5 122,6 122,8 122,9 122,4 122,1 121,9 121,7 121,4 121,5 121,6 122,0 Bevande alcoliche e tabacchi 137,8 137,8 144,2 144,7 144,9 145,0 145,0 145,1 145,3 145,7 145,7 152,4 152,4 152,4 Abbigliamento e calzature 126,1 126,2 126,5 126,7 127,0 127,1 127,1 127,1 127,4 128,1 128,2 128,4 128,4 128,5 Abitaz.acqua elett.e combustibili 128,3 128,2 128,3 128,6 129,0 129,2 129,6 129,8 130,1 131,1 131,5 131,5 132,6 132,8 Mobili,art. e servizi per la casa 119,3 120,0 120,0 120,0 120,6 120,6 120,7 121,0 121,0 121,1 121,7 121,7 121,7 122,2 Servizi sanitari e spese per la salute 122,7 123,2 123,4 123,4 123,6 123,8 123,9 123,8 123,6 122,4 121,9 121,9 121,3 121,7 Trasporti 121,7 122,6 123,4 124,3 124,9 125,4 125,6 127,0 126,4 126,4 127,1 128,1 126,9 127,5 Comunicazioni 88,0 87,6 86,2 85,6 85,2 84,6 84,6 84,0 84,1 83,7 83,3 83,0 83,0 82,2 Ricreazione, spettacoli,cultura 117,4 117,2 117,5 117,6 117,5 117,6 118,5 118,7 118,6 118,0 118,1 117,9 118,6 118,3 Istruzione 124,4 124,5 124,5 124,5 124,7 124,7 124,7 124,7 125,9 128,4 128,7 128,7 129,0 129,0 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 133,7 134,0 134,4 134,9 135,6 136,0 136,9 137,8 138,0 137,0 136,9 136,6 137,1 137,6 Altri beni e servizi 128,0 128,4 128,7 128,9 129,2 130,2 130,2 130,5 130,6 130,7 131,3 131,5 131,8 132,7 Indice generale (con tabacchi) 123,3 123,6 124,0 124,3 124,6 124,8 124,9 125,2 125,2 125,2 125,3 125,6 125,6 126,0 Indice generale (senza tabacchi) 123,2 123,6 123,7 124,0 124,4 124,6 124,7 125,0 125,0 125,0 125,1 125,2 125,2 125,6 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Tab. 6.10 - Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale per capitoli di spesa - Italia - Base dic. 1998=100 - Variazioni congiunturali Capitoli 2004 2005 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 0,4 0,1-0,1 0,2 0,1-0,4-0,2-0,2-0,2-0,2 0,1 0,1 0,3 Bevande alcoliche e tabacchi 0,1-4,6 0,3 0,1 0,1-0,1 0,1 0,3 0,0 4,6 0,0 0,0 Abbigliamento e calzature - 0,1 0,2 0,2 0,2 0,1 - - 0,2 0,5 0,1 0,2 0,0 0,1 Abitaz.acqua elett.e combustibili 0,4-0,1 0,1 0,2 0,3 0,2 0,3 0,2 0,2 0,8 0,3 0,0 0,8 0,2 Mobili,art. e servizi per la casa - 0,6 - - 0,5-0,1 0,2 0,0 0,1 0,5 0,0 0,0 0,4 Servizi sanitari e spese per la salute 0,3 0,4 0,2-0,2-0,1-0,1-0,2-1,0-0,4 0,0-0,5 0,3 Trasporti -0,2 0,7 0,7 0,7 0,5 0,4 0,2 1,1-0,5 0,0 0,6 0,8-0,9 0,5 Comunicazioni 0,1-0,5-1,6-0,7-0,5-0,7 - -0,7 0,1-0,5-0,5-0,4 0,0-1,0 Ricreazione, spettacoli,cultura 0,6-0,2 0,3 0,1-0,1 0,1 0,8 0,2-0,1-0,5 0,1-0,2 0,6-0,3 Istruzione 0,1 0,1 - - 0,2 - - - 1,0 2,0 0,2 0,0 0,2 0,0 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 0,3 0,2 0,3 0,4 0,5 0,3 0,7 0,7 0,1-0,7-0,1-0,2 0,4 0,4 Altri beni e servizi 0,5 0,3 0,2 0,2 0,2 0,8-0,2 0,1 0,1 0,5 0,2 0,2 0,7 Indice generale (con tabacchi) 0,2 0,2 0,3 0,2 0,2 0,2 0,1 0,2 0,0 0,0 0,1 0,2 0,0 0,3 Indice generale (senza tabacchi) 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,2 0,1 0,2 0,0 0,0 0,1 0,1 0,0 0,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 62

Tab. 6.11 - Indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa - Italia - B ase dic. 1998=100 - Variazioni tendenziali Capitoli 2004 2005 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 4,0 4,0 3,7 3,4 3,1 2,8 2,3 1,9 1,1 0,3-0,2-0,3-0,7-0,4 Bevande alcoliche e tabacchi 7,8 7,8 12,6 7,1 7,2 7,1 7,0 7,0 7,2 7,2 6,8 10,7 10,6 10,6 Abbigliamento e calzature 2,6 2,5 2,4 2,3 2,3 2,3 2,3 2,3 2,2 2,1 1,9 1,8 1,8 1,8 Abitaz.acqua elett.e combustibili 2,1 1,6 1,2 0,9 1,5 1,7 1,9 2,0 2,2 2,7 3,0 2,9 3,4 3,6 Mobili,art. e servizi per la casa 2,0 2,1 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,1 1,9 1,9 2,1 2,0 2,0 1,8 Servizi sanitari e spese per la salute 0,6 1,9 2,0 1,8 1,8 1,9 1,8 1,6 1,4 0,3-0,3-0,3-1,1-1,2 Trasporti 1,4 1,4 1,6 2,6 3,1 3,9 3,5 3,8 3,3 3,9 4,3 5,1 4,3 4,0 Comunicazioni -4,5-4,8-6,3-6,8-7,2-7,3-7,3-7,8-7,5-5,6-5,7-5,6-5,7-6,2 Ricreazione, spettacoli,cultura 1,8 1,6 1,8 2,0 1,6 1,6 2,3 2,4 2,2 1,3 1,1 1,0 1,0 0,9 Istruzione 2,0 1,9 2,0 1,9 2,0 2,0 1,9 1,9 1,7 3,5 3,5 3,5 3,7 3,6 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 3,4 3,5 3,2 3,2 3,3 3,0 3,2 3,1 3,8 2,9 2,9 2,5 2,5 2,7 Altri beni e servizi 2,2 2,1 2,3 2,4 2,4 3,1 3,1 3,2 3,0 2,9 3,1 3,2 3,0 3,3 Indice generale (con tabacchi) 2,2 2,3 2,3 2,3 2,3 2,4 2,3 2,3 2,1 2,0 1,9 2,0 1,9 1,9 Indice generale (senza tabacchi) 2,2 2,3 2,1 2,1 2,2 2,3 2,2 2,2 2,0 2,0 1,8 1,8 1,6 1,6 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 6.12 - Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) per capitoli di spesa - Roma - Base 1995=100 Capitoli 2004 2005 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 124,5 124,6 124,1 124,0 124,1 124,3 123,9 123,4 123,1 122,6 122,4 122,5 122,6 123,5 Bevande alcoliche e tabacchi 138,1 138,1 145,0 145,6 145,7 145,6 145,6 145,7 145,9 146,1 146,1 153,6 153,8 153,9 Abbigliamento e calzature 132,0 132,0 132,2 132,4 132,4 132,5 132,5 132,5 132,9 133,7 134,2 134,2 134,2 134,3 Abitaz.acqua elett.e combustibili 136,5 136,5 136,2 136,5 136,9 136,2 135,9 136,0 136,3 137,3 137,1 137,3 138,3 138,5 Mobili,art. e servizi per la casa 115,3 116,2 116,2 116,2 116,7 116,7 116,7 116,8 116,9 116,9 117,4 117,5 117,5 118,3 Servizi sanitari e spese per la salute 118,0 119,7 120,5 120,5 121,1 121,6 121,7 121,6 121,3 119,6 118,6 118,7 117,9 118,0 Trasporti 123,5 124,7 125,5 126,5 127,0 127,6 127,6 128,8 128,3 128,6 129,3 129,9 128,7 129,1 Comunicazioni 90,0 89,6 88,2 87,6 87,1 86,6 86,5 85,9 86,0 85,6 85,2 84,9 84,9 84,0 Ricreazione, spettacoli,cultura 119,4 119,1 119,5 119,4 119,1 119,4 120,2 120,6 120,2 119,5 119,5 119,5 119,9 119,7 Istruzione 112,8 112,8 112,8 112,8 112,7 112,7 112,7 112,9 114,7 116,5 116,5 116,5 117,0 117,0 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 138,9 138,0 139,0 140,1 142,2 141,9 142,4 142,4 146,0 145,7 143,9 143,1 144,0 144,7 Altri beni e servizi 127,8 128,3 128,6 128,7 128,4 128,7 128,4 128,3 129,0 128,8 129,3 129,3 129,9 130,7 Indice generale (con tabacchi) 124,8 125,3 125,7 125,9 126,2 126,3 126,3 126,4 126,7 126,6 126,6 126,8 126,8 127,2 Indice generale (senza tabacchi) 124,5 124,9 125,0 125,3 125,7 125,8 125,8 125,9 126,2 126,0 126,0 126,0 126,0 126,4 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 63

Tavola 6.13 - Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) per capitoli di spesa - Roma - Base 1995=100 - Variazioni congiunturali Capitoli 2004 2005 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 0,3 0,1-0,4-0,1 0,1 0,2-0,3-0,4-0,2-0,3-0,2 0,1 0,1 0,7 Bevande alcoliche e tabacchi 0,1-5,0 0,4 0,1-0,1-0,1 0,1 0,1-5,1 0,1 0,1 Abbigliamento e calzature -0,1-0,2 0,2-0,1 - - 0,3 0,6 0,4 - - 0,1 Abitaz.acqua elett.e combustibili 1,0 - - 0,2 0,3-0,5-0,2 0,1 0,2 0,7-0,1 0,1 0,7 0,1 Mobili,art. e servizi per la casa - 0,8 - - 0,4 - - 0,1 0,1-0,4 0,1-0,7 Servizi sanitari e spese per la salute 0,2 1,4 0,7-0,5 0,4 0,1-0,1-0,2-1,4-0,8 0,1-0,7 0,1 Trasporti - 1,0 0,6 0,8 0,4 0,5-0,9-0,4 0,2 0,5 0,5-0,9 0,3 Comunicazioni 0,1-0,4-1,6-0,7-0,6-0,6-0,1-0,7 0,1-0,5-0,5-0,4 - -1,1 Ricreazione, spettacoli,cultura 0,4-0,3 0,3-0,1-0,3 0,3 0,7 0,3-0,3-0,6 - - 0,3-0,2 Istruzione - - - - -0,1 - - 0,2 1,6 1,6 - - 0,4 - Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi -0,6-0,6 0,7 0,8 1,5-0,2 0,4-2,5-0,2-1,2-0,6 0,6 0,5 Altri beni e servizi 0,4 0,4 0,2 0,1-0,2 0,2-0,2-0,1 0,5-0,2 0,4-0,5 0,6 Indice generale (con tabacchi) 0,1 0,4 0,4 0,2 0,2 0,1-0,1 0,2-0,1-0,2-0,3 Indice generale (senza tabacchi) 0,2 0,3 0,1 0,2 0,3 0,1-0,1 0,2-0,2 - - - 0,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma Tavola 6.14 - Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) per capitoli di spesa - Italia - Base 1995=100 Capitoli 2003 2004 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 121,8 121,9 121,9 122,0 122,3 122,3 121,9 121,5 121,4 121,2 120,9 121,1 121,2 121,6 Bevande alcoliche e tabacchi 138,2 138,3 145,1 145,5 145,8 145,8 145,9 145,9 146,1 146,5 146,5 153,7 153,7 153,7 Abbigliamento e calzature 125,7 125,8 126,1 126,2 126,6 126,6 126,7 126,7 127,0 127,7 127,8 128,0 128,0 128,1 Abitaz.acqua elett.e combustibili 129,9 129,9 129,9 130,3 130,4 130,8 131,2 131,3 131,6 132,6 132,9 133,0 133,9 134,1 Mobili,art. e servizi per la casa 118,5 119,2 119,2 119,3 119,8 119,9 119,9 120,3 120,3 120,3 121,0 121,0 121,0 121,5 Servizi sanitari e spese per la salute 120,6 121,0 121,3 121,4 121,8 121,8 121,9 121,8 121,8 120,6 120,0 120,1 119,5 119,9 Trasporti 121,1 122,0 122,7 123,5 124,1 124,7 124,8 126,0 125,7 125,7 126,4 127,0 121,2 121,6 Comunicazioni 90,3 89,9 88,4 87,7 87,2 86,7 86,5 86,0 86,1 85,5 85,1 84,8 153,7 153,7 Ricreazione, spettacoli,cultura 117,5 117,4 117,6 117,8 117,7 117,8 118,7 118,9 118,9 118,3 118,3 118,1 128,0 128,1 Istruzione 125,7 125,9 125,9 125,9 126,0 126,0 126,0 126,0 127,2 129,7 130,1 130,1 133,9 134,1 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 130,5 130,9 131,2 131,8 132,3 132,5 133,3 134,0 134,4 133,8 133,8 133,6 121,0 121,5 Altri beni e servizi 124,6 124,9 125,1 125,2 125,4 126,1 126,1 126,4 126,5 126,6 127,2 127,2 119,5 119,9 Indice generale (con tabacchi) 122,4 122,8 123,1 123,3 123,7 123,8 123,9 124,3 124,3 124,3 124,4 124,6 124,6 125,0 Indice generale (senza tabacchi) 122,0 122,4 122,5 122,8 123,0 123,3 123,4 123,6 123,6 123,6 123,9 123,9 123,9 124,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 64

6.15 - Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) per capitoli di spesa - Italia - Base 1995=100 - Varia zioni congiunturali Capitoli 2003 2004 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Prodotti alimentari e bevande analcoliche 0,4 0,1-0,1 0,2 - -0,3-0,3-0,1-0,2-0,2 0,2 0,1 0,3 Bevande alcoliche e tabacchi - 0,1 4,9 0,3 0,2-0,1-0,1 0,3 0,0 4,9 0,0 0,0 Abbigliamento e calzature - 0,1 0,2 0,1 0,3-0,1-0,2 0,6 0,1 0,2 0,0 0,1 Abitaz.acqua elett.e combustibili 0,4 - - 0,3 0,1 0,3 0,3 0,1 0,2 0,8 0,2 0,1 0,7 0,1 Mobili,art. e servizi per la casa - 0,6-0,1 0,4 0,1-0,3 0,0 0,0 0,6 0,0 0,0 0,4 Servizi sanitari e spese per la salute 0,3 0,3 0,2 0,1 0,3-0,1-0,1 0,0-1,0-0,5 0,1-0,5 0,3 Trasporti -0,1 0,7 0,6 0,7 0,5 0,5 0,1 1-0,2 0,0 0,6 0,5-4,6 0,3 Comunicazioni 0,1-0,4-1,7-0,8-0,6-0,6-0,2-0,6 0,1-0,7-0,5-0,4 81,3 0,0 Ricreazione, spettacoli,cultura 0,5-0,1 0,2 0,2-0,1 0,1 0,8 0,2 0,0-0,5 0,0-0,2 8,4 0,1 Istruzione 0,1 0,2 - - 0,1 - - - 1,0 2,0 0,3 0,0 2,9 0,1 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 0,2 0,3 0,2 0,5 0,4 0,2 0,6 0,5 0,3-0,4 0,0-0,1-9,4 0,4 Altri beni e servizi 0,5 0,2 0,2 0,1 0,2 0,6-0,2 0,1 0,1 0,5 0,0-6,1 0,3 Indice generale (con tabacchi) 0,2 0,3 0,2 0,2 0,3 0,1 0,1 0,3 0,0 0,0 0,1 0,2 0,0 0,3 Indice generale (senza tabacchi) 0,2 0,3 0,1 0,2 0,2 0,2 0,1 0,2 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,3 Fonte: Ufficio Statistico del Comune di Roma 65

7. Roma nell economia globale Per la prima volta dal 1993, nel 2004 la bilancia commerciale italiana ha fatto registrare un saldo negativo. La crescita delle importazioni più che proporzionale rispetto a quella dell export ha condizionato la dinamica complessiva; secondo le stime, la quota di mercato mondiale delle esportazioni italiane - in un anno di sostenuta crescita del commercio mondiale, +8,2% - è scesa sotto il 3,9% (superava il 4,7% nel 1996). È nel quadro della perdita di competitività del sistema-paese che va letta la posizione netta della provincia di Roma, nonostante le peculiarità del suo modello produttivo si differenzino in maniera sostanziale da quello prevalente sul territorio nazionale. La vocazione terziaria di Roma rende in qualche modo prevedibile un certo grado di dipendenza dalle importazioni dall estero e, nel 2004, le esportazioni nette (export meno import) calcolate sul valore aggiunto provinciale si sono assestate sul -13,3%. D altro canto, la prevedibilità di un dato condizionato dalla specializzazione produttiva non può giustificare la prospettiva di una posizione di deficit costante nei conti con l estero. In questo senso è da leggersi positivamente la tendenza riscontrata nell ultimo anno, quando, rispetto al 2003: le già citate esportazioni nette si sono ridotte dello 0,4% rispetto al valore aggiunto dopo un peggioramento dei valori riscontrato - quasi senza soluzione di continuità - dal 1998; dopo il brusco rallentamento delle esportazioni nel 2003, la crescita di queste a prezzi costanti ha fatto segnare un +15,3% contro il +2,7% delle importazioni; uno scenario simile sia nel dare che nell avere della bilancia commerciale romana si è registrato con riferimento allo scambio internazionale calcolato a prezzi correnti (+20,5% le esportazioni, +6,8% le importazioni). Dati incoraggianti, dunque, soprattutto se confrontati col peggioramento dei conti nazionali, che suggeriscono di valutare se questo - pur parziale - rinvigorimento della capacità competitiva di Roma possa trovare spiegazione in un analisi della distribuzione delle esportazioni per merci e Paesi di destinazione, se cioè è possibile cogliere nei prodotti o nei mercati il perché di una dinamica tendenzialmente divergente da quella media italiana. Così: rispetto ai settori produttivi, la minor specializzazione romana rispetto alla media nazionale nei settori di un Made in Italy in affanno (il sistema moda nella fig. 7.2) e, di converso, la maggior concentrazione relativa di attività a più elevato tasso di innovazione e valore aggiunto (il comparto chimica, gomma, plastica ) è probabile abbia agito nel senso di un innalzamento della capacità competitiva del sistema produttivo provinciale; rispetto ai mercati di destinazione, la crescita relativa dell export romano rispetto a quello nazionale ha certamente beneficiato della sua quota sul totale destinata alle aree geografiche che nel 2004 hanno avuto il più alto tasso di crescita economica ( altri Paesi europei, America settentrionale, A l- tri Paesi dell Asia, nella fig. 7.3). All 01/01/2003 (Banca dati Reprint, R&P-Politecnico di Milano-ICE) le imprese laziali a partecipazione estera erano 431 (il 7,2% del totale nazionale), occupavano 90.220 addetti (9,7%) e fatturavano 51,2 miliardi di euro (15,3%): valori importanti, soprattutto perché espressione di una tendenza crescente che, stando ai primi dati disponibili, risulterebbe confermata anche nel 2004 (463 imprese). Un ulteriore segnale di vitalità del sistema, un altro asset immateriale su cui imperniare la prospettiva di una crescita di competitività di Roma nell economia globale. 66

Fig. 7.1 - Andamento grafico esportazioni nette in percentuale del valore aggiunto (v.a.) 15,0 10,0 5,0 0,0-5,0-10,0-15,0 11,0 11,8 8,7 8,0 9,6 10,2 9,4 8,2 7,3 8,5 9,2 8,4 8,7 9,2 0,3 0,6 1,6 1,3 0,3 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004-1,6-1,4-9,5-11,3-12,6-12,9-13,4-13,7-13,3-20,0-25,0-30,0-25,7-29,9-28,0-26,0-26,2-27,9-27,5 Fonte: elaborazioni su dati Prometeia, 2005 Torino Milano Bologna Roma Napoli Tab. 7.1 - Esportazioni ed importazioni della Provincia di Roma. Dati annuali 1995-2004 a prezzi costanti (base 1995), milioni di euro. 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Esportazioni di beni verso l'estero Importazioni di beni dall'estero 5.282,58 5.411,95 5.344,23 4.820,94 5.444,59 4.311,95 4.971,62 12.237,07 13.756,17 14.939,30 15.320,05 15.671,19 15.216,76 15.628,17 Fonte: elaborazione e stime Prometeia su dati Istat Tab. 7.2 - Esportazioni ed importazioni della Provincia di Roma. Dati annuali 1995-2004 a prezzi correnti, milioni di euro. 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Esportazioni di beni verso l'estero Importazioni di beni dall'estero 5.405,27 5.538,17 5.814,04 5.412,55 6.220,39 4.975,87 5.996,38 11.895,10 13.392,74 16.615,32 17.481,98 17.895,92 17.244,36 18.423,70 Fonte: elaborazione e stime Prometeia su dati Istat 67

Fig. 7.2 - Esportazioni per macrosettore. Composizione percentuale sul totale delle esportazioni, anno 2004*, Roma, Lazio, Italia 60% 50% Roma Lazio Italia 54,0% 40% 44,0% 42,9% 39,9% 38,4% 30% 20% 14,4% 15,9% 10% 0% 1,5% 1,3% 1,3% 5,5% 3,5% 3,1% 5,8% 4,6% 4,6% 3,9% 2,3% 2,7% 3,3% 1,9% Agricoltura pesca Alimentare Sistema moda Legno/carta Chimica gomma plastica 3,2% 1,6% 0,4% Metalmeccanico Altro industria Altro * Dato provvisorio Fonte: elaborazione su dati Istat - Coeweb, 2005 Sistema moda: Prodotti delle industrie tessili e dell abbigliamento+cuio e prodotti in cuio, pelle e similari; Legno/Carta: Legno e prodotti in legno+pasta da carta, carta e prodotti di carta; Chimica gomma plastica: Coke, prodotti petroliferi raffinati e combustibili nucleari + Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali +Articoli in gomma e materie plastiche; Metalmeccanico: prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi+ metalli e prodotti in metallo + macchine ed apparecchi meccanici+ macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche+ mezzi di trasporto; Altra industria: altri prodotti manifatturieri+minerali energetici e non+energia elettica, gas e acqua+prodotti delle attività informatiche e professionali; Altro: prodotti di altri servizi pubblici e personali+merci varie 68

Fig. 7.3 - Esportazioni per macroarea. Composizione percentuale sul totale delle esportazioni, anno 2004*, Roma, Lazio, Italia 40% 35% 32,7% 33,5% Roma Lazio Italia 30% 28,1% 25% 20% 15% 14,7% 10% 5% 0% Unione Europea a 15 Paesi 6,8% 5,2% 4,4% Paesi di nuovo ingresso (Europa Centro orientale) 8,7% 4,6% Altri Paesi europei 6,6% 5,7% 5,7% 2,7% 2,0% 2,4% 1,8% 1,8% 1,3% Africa America Settentrionale America centrale e meridionale 4,0% 2,5% 2,4% Medio oriente 4,8% 5,0% 4,8% Altri Paesi dell'asia 2,1% 1,2% 0,9% Oceania e altro * Dato provvisorio Fonte: elaborazione su dati Istat Coeweb, 2005 69

Tab. 7.3 Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale dell Italia con i Paesi appartenenti all Unione europea (v.a in milioni di euro e %) 3 Periodo Esportazioni (valori FOB) Variazioni tendenziali perc. Dati grezzi Importazioni (valori CIF) Variazioni tendenziali perc. 2002 159.436-1,9 159.370 0,3 66 2003 160.232 0,5 161.563 1,4-1.331 2004 166.336 3,8 169.136 4,7-2.800 2002 I trim. 40.508-4,6 39.305-4,1 1.203 II trim. 40.300-3,9 40.439-2,1-139 III trim. 37.347 0,8 35.277 0,6 2.070 IV trim. 39.788 0,4 42.150 6,5-2.362 2003 I trim. 40.172-0,8 40.360 2,7-188 II trim. 38.918-3,4 39.724-1,8-806 III trim. 37.024-0,9 34.962-0,9 2.062 IV trim. 44.118 6,9 46.519 4,9-2.401 2004 I trim. 38.803-3,4 39.720-1,6-917 II trim. 42.127 8,2 43.359 9,2-1.232 III trim. 41.112 11,0 39.424 12,8 1.688 IV trim. 44.293 0,4 46.633 0,2-2.340 2002 ottobre 14.856 0,3 14.694 6,0 162 novembre 13.114-1,1 13.882 3,2-768 dicembre 11.313 2,0 12.997 10,6-1.684 2003 gennaio 12.676 1,2 12.582 4,6 94 febbraio 13.191-0,6 13.346 3,1-155 marzo 14.306-2,8 14.431 0,7-125 aprile 12.984 0,9 13.095-0,3-111 maggio 13.049-6,6 13.321-2,0-272 giugno 12.885-4,3 13.307-2,9-422 luglio 15.474-0,2 13.653 3,0 1.821 agosto 7.541-5,6 7.450-7,9 91 settembre 14.009 1,1 13.858-0,6 151 ottobre 15.014 1,1 14.691 0,0 323 novembre 13.379 2,0 13.673-1,5-294 dicembre 11.757 3,9 13.055 0,4-1.298 2004 gennaio 10.570-16,6 10.813-14,1-243 febbraio 13.296 0,8 13.760 3,1-464 marzo 14.937 4,4 15.147 5,0-210 aprile 14.297 10,1 14.406 10,0-109 maggio 14.031 7,5 13.997 5,1 34 giugno 13.800 7,1 14.956 12,4-1.156 luglio 16.459 6,4 14.575 6,8 1.884 agosto 9.637 27,8 9.599 28,8 38 settembre 15.017 7,2 15.251 10,1-234 ottobre 15.507 3,3 15.525 5,7-18 novembre 14.855 11,0 15.337 12,2-482 dicembre 13.931 18,5 15.770 20,8-1.839 2005 gennaio 11.214 6,1 11.237 3,9-23 Le serie storiche sono state ricostruite per tener conto dell entrata, dal 1 maggio 2004, dei dieci nuovi paesi dell Unione Europea. Fonte: Istat., Stat istiche del Commercio Estero, marzo 2005 Saldo 3 I dati mensili, a partire da quelli di gennaio 2004, incorporano la stima mensile dei dati trimestrali e annuali del commercio intra-ue 70

Tab. 7.4 Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale dell Italia con i Paesi esteri (v.a in milioni di euro e %) 4 Periodo Esportazioni (valori FOB) Variazioni tendenziali perc. Dati grezzi Importazioni (valori CIF) Variazioni tendenziali perc. 2002 269.064-1,4 261.226-1,0 7.838 2003 264.616-1,7 262.998 0,7 1.618 2004 280.692 6,1 282.205 7,3-1.513 2002 I trim. 65.549-5,0 64.795-6,1 754 II trim. 68.006-3,1 66.423-4,0 1.583 III trim. 64.089 1,8 59.518 0,3 4.571 IV trim. 69.927 0,7 68.290 6,3 1.637 2003 I trim. 65.162-0,6 67.496 4,2-2.334 II trim. 64.546-5,1 65.742-1,0-1.196 III trim. 62.241-2,9 58.609-1,5 3.632 IV trim. 72.666 1,7 71.152 0,9 1.514 2004 I trim. 63.377-2,7 66.088-2,1-2.711 II trim. 71.240 10,4 72.435 10,2-1.195 III trim. 70.520 13,3 67.321 14,9 3.199 IV trim. 75.555 4,0 76.361 7,3-806 2002 ottobre 25.817 2,6 24.295 6,3 1.522 novembre 22.784-0,9 22.347 3,4 437 dicembre 20.823-0,1 21.070 9,4-247 2003 gennaio 20.119 1,2 21.919 4,9-1.800 febbraio 21.596 0,0 21.763 2,6-167 marzo 23.448-1,0 23.814 7,2-367 aprile 21.393 0,5 22.062 0,8-669 maggio 21.767-10,0 22.179-2,9-412 giugno 21.386-3,3 21.501 1,4-116 luglio 25.420-2,2 22.547-1,6 2.873 agosto 14.747-6,1 13.458-6,9 1.289 settembre 22.074 0,3 22.603 4,2-529 ottobre 26.297 1,9 23.552-3,1 2.744 novembre 21.927-3,8 21.497-3,8 430 dicembre 20.476-1,7 21.001-0,3-525 2004 gennaio 16.844-16,3 19.247-12,2-2.403 febbraio 21.233-1,7 22.122 1,6-889 marzo 25.300 7,9 24.719 3,8 581 aprile 23.806 11,3 23.961 8,6-155 maggio 23.685 8,8 23.543 6,1 142 giugno 23.749 11,0 24.930 15,9-1.181 luglio 27.563 8,4 24.400 8,2 3.163 agosto 18.580 26,0 17.530 30,3 1.050 settembre 24.377 10,4 25.391 12,3-1.014 ottobre 25.960-1,3 25.440 8,0 520 novembre 25.288 15,3 25.606 19,1-318 dicembre 24.307 18,7 25.316 20,5-1.009 2005 gennaio 18.694 11,0 20.676 7,4-1.982 Fonte: Istat., St at istiche del Commercio Estero, marzo 2005 Saldo 4 Cfr. nota 1. 71

Tab. 7.5 Importazioni per settore di attività economica. Totale Italia, anni 1998-2004 (v.a. in euro) 5 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 A-prodotti dell agricoltura, della caccia e della silvicolt ura 8.274.923.872 7.948.416.929 8.566.563.479 8.329.126.776 8.351.653.797 8.546.916.285 8.416.973.103 B-prodotti della pesca e della piscicoltura 588.944.247 654.808.624 661.337.186 692.254.990 695.798.323 745.377.124 749.423.359 C-minerali energetici e non energetici 13.025.265.842 15.242.887.614 29.561.359.980 28.718.429.947 26.281.631.351 27.457.281.818 31.506.260.819 D-prodotti trasformati e manufatti 171.578.964.182 180.882.160.774 217.023.708.360 220.983.131.711 220.440.969.365 218.089.722.435 233.503.850.409 E-energia elettrica,gas e acqua 1.456.286.978 1.423.706.877 1.534.665.061 1.776.504.246 1.879.241.680 1.795.539.438 1.784.906.286 K-prodotti delle attivita informatiche, professionali ed imprenditoriali 648.549.826 794.620.675 857.807.254 904.259.535 874.387.825 892.765.484 902.972.007 O-prodotti di altri servizi pubblici, sociali e personali 47.727.759 59.842.998 61.889.374 68.408.730 176.559.177 52.358.424 67.684.164 R-merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie 4.604.261 8.722.999 239.273.912 2.284.451.222 2.525.628.724 5.418.012.840 5.272.678.072 Totale 195.625.268.965 207.015.169.489 258.506.606.606 263.756.569.158 261.225.872.244 262.997.973.848 282.204.748.219 Fonte: Istat-Statistiche del Commercio Estero, 2005 Tab. 7.6 Esportazioni per settore di attività economica. Totale Italia, anni 1998-2004 (v.a. in euro) 6 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 A- prodotti dell agricoltura, della caccia e della silvicolt ura 3.443.843.008 3.527.872.320 3.678.036.884 4.071.187.112 4.015.000.092 3.992.813.883 3.598.974.582 B-prodotti della pesca e della piscicoltura 160.909.175 159.428.829 179.725.807 179.759.168 155.974.538 151.116.379 163.551.604 C-minerali energetici e non energetici 432.639.400 430.074.605 524.894.264 546.009.016 683.463.500 686.760.786 779.479.136 D-prodotti trasformati e manufatti 214.911.984.292 215.711.042.809 254.679.083.446 265.490.450.170 261.520.127.296 254.540.566.349 270.779.911.468 E-energia elettrica,gas e acqua 21.558.758 23.454.461 21.881.414 46.460.959 35.042.953 20.114.536 57.723.453 K-prodotti delle attivita informatiche, professionali ed imprenditoriali 119.010.436 138.435.276 117.102.315 102.917.847 111.498.958 96.419.293 83.334.458 O-prodotti di altri servizi pubblici, sociali e personali 94.845.071 123.652.770 147.631.542 161.375.181 199.148.254 211.749.263 228.485.049 R-merci dichiarate come provviste di bordo, merci nazionali di ritorno e respinte, merci varie 920.122.259 926.507.876 1.064.895.415 2.391.457.474 2.343.264.853 4.916.065.868 5.000.139.185 Totale 220.104.914.397 221.040.470.945 260.413.253.087 272.989.618.928 269.063.522.446 264.615.606.357 280.691.598.935 Fonte: Istat -Statistiche del Commercio Estero, 2005 5 Cfr. nota 1. 6 Cfr. nota 1. 72

8. Occupazione e forze di lavoro Dallo scorso anno l Istat conduce una nuova rilevazione sulle forze di lavoro Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro, RCFL i cui risultati non sono comparabili con quelli della precedente Rilevazione Trimestrale sulle Forze di Lavoro, RTFL a causa delle differenti metodologie impiegate (si veda il sito dell Istat alla pagina web http://www.istat.it/dati/forze-di-l/aproposito/main.htm). Per ovviare a tale inconveniente, l Istat ha provveduto a ricostruire le serie storiche a partire dall ultimo quadrimestre del 1992, limitatamente, tuttavia, ai dati nazionali e ripartizionali. In attesa che la ricostruzione delle serie storiche interessi anche i dati regionali e provinciali al fine di poter effettuare le opportune comparazioni temporali, nella presente sezione del Mosaico Statistico si riportano sia i dati rilevati con la vecchia metodologia in serie storica fino al 2003 e sia i dati 2004 rilevati con la nuova indagine, che pur essendo riportati nelle stesse tabelle sono tuttavia analizzati separatamente vista la loro non comparabilità con gli anni precedenti -. Va i- noltre segnalata, sempre per il 2004, l indisponibilità dei dati relativi ad alcuni aspetti (per esempio la distribuzione per sesso degli occupati secondo la condizione professionale), a causa della più ridotta numerosità campionaria nella nuova indagine. Facendo riferimento al periodo fino al 2003, il mercato del lavoro romano mostra un buon dinamismo, con andamenti nettamente migliori del dato nazionale, ma anche di quello del Lazio o di altre province italiane. L analisi dei principali indicatori del mercato del lavoro nella provincia di Roma consente infatti di tracciare un quadro senz altro positivo nell ambito del quale si registra la crescita costante dal 1999 al 2003 del numero di occupati, del tasso di occupazione, delle forze di lavoro e del tasso di attività e, al contempo, la netta riduzione del numero di persone in cerca di occupazione e del tasso di disoccupazione, diminuito di quasi quattro punti percentuali nell ultimo quadriennio. L incremento occupazionale (cfr. tab. 8.2) ha riguardato soprattutto la componente femminile (+14,2% tra il 1999 e il 2003) ed il lavoro alle dipendenze (+8,8% tra il 1999 e il 2003), sebbene abbia interessato in misura non trascurabile anche i lavoratori autonomi (cresciuti del 4,2% tra il 1999 e il 2003, a fronte di un incremento a livello nazionale del 2,4%; cfr tab. 8.14). Facendo riferimento ai settori produttivi, i servizi hanno impiegato la quota più alta di nuovi occupati (+9,3% tra il 1999 e il 2003, fatta eccezione per il commercio, che ha fatto registrare un andamento piuttosto discontinuo nel periodo considerato ed una contrazione dell 8,75% tra il 1999 e il 2003; cfr. tabb. 8.3 e 8.4). Nel 2004 gli occupati nell area romana erano 1.549.000, con un tasso di occupazione del 60,4%. Le persone in cerca di occupazione erano 126 mila e il tasso di disoccupazione era al 7,5%. La gran maggioranza degli occupati nel 2004 lavorava alle dipendenze (1.152.000 individui), e il terziario è il settore che impiega la quota più elevata di lavoratori: l 80,6%, pari a 1.249.000 persone. Confrontando poi gli indicatori del mercato del lavoro della provincia di Roma con quelli registrati a livello regionale, nazionale e di altre province, emerge con chiarezza la buona performance del mercato del lavoro romano. Nel periodo 1999-2003, infatti, il tasso di occupazione della provincia di Roma ha fatto registrare, un incremento complessivo di circa 5,5 punti percentuali, superiore a quello registrato a livello nazionale e regionale di un punto percentuale. Inoltre, la riduzione del tasso di disoccupazione, che si è registrata anche a livello nazionale e regionale, è stata, nel caso della provincia di Roma, leggermente più elevata (cfr. tab. 8.5). Anche nel 2004 la performance della provincia di Roma è stata migliore di quella del Lazio e dell Italia. Il tasso di occupazione della provincia di Roma risulta infatti più elevato di tre punti rispetto al dato nazionale e di due punti rispetto a quello regionale (fig. 8.2). La componente femminile del tasso di occupazione provinciale fa registrare differenze ancor più significative con gli altri livelli territoriali: il 5% circa rispetto al dato nazionale (50,1% contro il 45,2%) e il 3% rispetto a quello regionale (che si attesta al 47,1%). In riferimento ai tassi di disoccupazione si segnala una differenza di mezzo punto percentuale tra il dato provinciale 73

e quelli regionale e nazionale (entrambi pari all 8%) e di un punto per quel che riguarda il tasso di disoccupazione femminile, pari, rispettivamente, al 9,5% a Roma, al 10,3% nel Lazio e al 10,5% in Italia. Confrontando invece l andamento degli indicatori del mercato del lavoro per la provincia di Roma con gli andamenti registrati per le province di Milano, Torino e Napoli, è possibile vedere come, nonostante Roma continui a registrare valori meno buoni rispetto alle province settentrionali sia nel periodo 1999-2003 che nel 2004, i dati mostrano una buona capacità di recupero del mercato del lavoro romano rispetto a quello delle altre province: nel periodo 1999-2003 la crescita del tasso di occupazione e la contrazione del tasso di disoccupazione sono stati più consistenti a Roma che nelle altre province considerate (tab. 8.8). Inoltre, nello stesso periodo Roma registra l incremento più elevato delle forze di lavoro e degli occupati, mentre è seconda soltanto a Torino per quel che riguarda la riduzione delle persone in cerca di occupazione. Analizzando poi l evoluzione dell occupazione per settori produttivi tra il 1999 e il 2003, se gli occupati nell industria si sono ridotti nelle province di Milano e Torino, l andamento è stato di segno contrario in quelle di Roma e soprattutto di Napoli mentre, a fronte di una crescita degli occupati nei servizi in tutte le province considerate, l incremento registrato a Roma è superiore a quello registrato nelle altre province. Tab. 8.1 Indicatori del mercato del lavoro nella Provincia di Roma, anni 1993-2003 e anno 2004 (v.a. in migliaia e %) Anni Occupati Tasso di occupazione * Persone in cerca di occupazione Tasso di disoccupazione Forze di lavoro Tasso di attività * 1993 1.405 43,8 144 9,3 1.549 48,3 1994 1.359 42,2 166 10,9 1.525 47,3 1995 1.350 41,9 190 12,3 1.539 47,8 1996 1.359 42,2 189 12,2 1.549 48,1 1997 1.363 42,3 179 11,6 1.542 47,9 1998 1.378 42,6 181 11,6 1.558 48,2 1999 1.409 43,4 186 11,7 1.595 49,1 2000 1.435 43,9 179 11,1 1.614 49,3 2001 1.460 44,2 161 10,0 1.621 49,1 2002 1.505 45,5 128 7,9 1.633 49,3 2003 1.517 46,2 132 8,0 1.649 50,2 2004 1.549 60,4 126 7,5 1.675 65,3 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. * Calcolato in percentuale della popolazione > 15 anni fino al 2003, in percentuale della popolazione 15-64 anni dal 2004. 74

Fig. 8.1 Andamento dei tassi di occupazione e disoccupazione nella Provincia di Roma, anni 1993-2003 (%) 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro. Media vari anni. Tab. 8.2 Occupati per posizione e per sesso nella Provincia di Roma, anni 1999 2003 e anno 2004 (v.a. e %) Occupati in complesso Occupati alle dipendenze Anni v.a. var. % rispetto all anno prec. v.a. var. % rispetto all anno prec. Maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale maschi femmine totale 1999 881 527 1.409 n.d. n.d. n.d. 638 425 1.063 n.d. n.d. n.d. 2000 886 549 1.435-0,2 5,0 1,8 637 444 1.081-0,2 4,6 1,7 2001 884 576 1.460-0,2 4,9 1,7 636 466 1.102-0,2 5,0 1,9 2002 910 596 1.505 2,9 3,5 3,1 656 483 1.139 3,1 3,6 3,4 2003 916 602 1.517 0,7 1 0,8 662 494 1.156 0,9 2,3 1,5 2004 889 659 1.549 -- -- -- n.d. n.d. 1.152 -- -- -- Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. Tab. 8.3 Occupati per settore di attività economica nella Provincia di Roma, anni 1999-2003 e anno 2004 (v.a. in migliaia) Industria Altre attività Anni Agricoltura Totale di cui trasformaz. Industriale costruzioni Totale di cui commercio 1999 21 242 133 86 1.146 233 1.409 2000 22 237 129 89 1.176 231 1.435 2001 28 238 120 97 1.194 219 1.460 2002 24 246 126 100 1.235 226 1.505 2003 21 243 120 103 1.253 228 1.517 2004 14 241 156 85 1.249 n.d. 1.549 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. Totale 75

Tab. 8.4 Occupati per settore di attività economica nella Provincia di Roma, anni 1999-2003 (variazioni % rispetto all anno precedente) Industria Altre attività Anni Agricoltura Totale di cui trasformaz. Industriale costruzioni Totale di cui commercio 1999 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 2000 4,8-2,1-3 3,5 2,6-0,9 1,8 2001 27,3 0,4-7 9 1,5-5,2 1,7 2002-14,3 3,4 5 3,1 3,4 3,2 3,1 2003-12,5-1,2-4,8 3 1,5 0,9 0,8 Fonte: elaborazioni su dati STAT Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro. Media vari anni. Totale Tab. 8.5 - Tassi di occupazione e di disoccupazione in Italia, nel Lazio e nella Provincia di Roma, serie storica 1999-2003 e anno 2004 (%) Tasso di occupazione 15-64 anni Tasso di disoccupazione Anni % var. % rispetto all'anno prec. % var. % rispetto all'anno prec. Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma 1999 52,5 51,2 52,2 n.d. n.d. n.d. 11,4 11,7 11,7 n.d. n.d. n.d. 2000 53,5 52,2 53,4 1,0 1,0 1,2 10,6 11,0 11,1-0,8-0,7-0,6 2001 54,6 53,3 54,7 1,1 1,1 1,3 9,5 10,2 10,0-1,1-0,8-1,1 2002 55,4 54,8 56,6 0,8 1,5 1,9 9,0 8,6 7,9-0,5-1,6-2,1 2003 56 55,8 57,8 0,6 1,0 1,2 8,7 8,7 8,0-0,3 0,1 0,1 2004 57,4 58,5 60,4 -- -- -- 8,0 7,9 7,5 -- -- -- Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. Tab. 8.6 - Forze di lavoro per condizione in Italia, nel Lazio e nella Provincia di Roma, anni 1999-2003 e anno 2004 (v.a. in migliaia) Anni Forze di lavoro Occupati Persone in cerca Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma 1999 23.361 2.133 1.595 20.692 1.884 1.409 2.669 249 186 2000 23.575 2.154 1.614 21.080 1.916 1.435 2.495 237 179 2001 23.781 2.183 1.621 21.514 1.960 1.460 2.267 223 161 2002 23.993 2.215 1.633 21.829 2.024 1.505 2.163 190 128 2003 24.150 2.253 1.649 22.054 2.057 1.517 2.096 196 132 2004 24.365 2.255 1.675 22.404 2.076 1.549 1.960 179 126 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. Tab. 8.7 - Forze di lavoro per condizione in Italia, nel Lazio e nella Provincia di Roma, anni 1999-2003 (variazioni % rispetto all'anno precedente) Anni Forze di lavoro Occupati Persone in cerca Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma Italia Lazio Roma 1999 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 2000 0,9 1 1,2 1,9 1,7 1,8-6,5-4,8-3,9 2001 0,9 1,3 0,5 2,1 2,3 1,7-9,1-5,9-9,7 2002 0,9 1,5 0,7 1,5 3,3 3,1-4,6-14,8-20,7 2003 0,7 1,7 1 1 1,6 0,8-3,1 3,2 3,1 Fonte: elaborazioni su dati STAT Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro. Media vari anni. 76

Fig. 8.2 - Tassi di occupazione in Italia, nel Lazio e a Roma, anno 2004 (%) 80,0 70,0 60,0 50,0 71,3 70,4 69,7 50,1 47,1 45,2 60,4 58,5 57,4 Roma 40,0 LAZIO 30,0 ITALIA 20,0 10,0 0,0 Maschi Femmine Maschi e femmine Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. Fig. 8.3 - Tassi di disoccupazione in Italia, nel Lazio e a Roma, anno 2004 (%) 12,0 10,0 8,0 6,0 6,0 6,3 6,4 9,5 10,3 10,5 7,5 7,9 8,0 4,0 2,0 0,0 Maschi Femmine Maschi e femmine Roma LAZIO ITALIA Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. 77

Tab. 8.8 - Indicatori del mercato del lavoro. Confronti tra alcune province Italiane, anni 1999-2003 e anno 2004 (%) Tasso di occupazione 15-64 Tasso di disoccupazione Anni Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli 1999 60,0 57,2 52,2 36,9 5,6 9 11,7 27,8 2000 61,2 58,8 53,4 37,2 5,2 7,9 11,1 28 2001 62,3 59,5 54,7 38,0 4,6 6,2 10,0 26,4 2002 63,3 59,9 56,6 39,5 4,6 6,2 7,9 24,7 2003 63,7 60,8 57,8 39,5 4,5 6,0 8,0 23,6 2004 66,0 61,4 60,4 42,8 4,6 6,1 7,5 18,9 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. Tab. 8.9 - Indicatori del mercato del lavoro. Confronti tra alcune province italiane, anni 1999-2003 (variazioni % rispetto all'anno precedente) Anni Tasso di occupazione 15-64 Tasso di disoccupazione Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli 1999 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 2000 1,2 1,6 1,2 0,3-0,4-1,1-0,6 0,2 2001 1,1 0,7 1,3 0,8-0,6-1,7-1,1-1,6 2002 1,0 0,4 1,9 1,5 0,0 0,0-2,1-1,7 2003 0,4 0,9 1,2 0,0-0,1-0,2 0,1-1,1 Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro. Media vari anni. Tab. 8.10 - Forze di lavoro per condizione in alcune province italiane, anni 1999-2003 e anno 2004 (v.a. in migliaia) Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di occupazione Anni Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli 1999 1.679 982 1.595 1.075 1.586 894 1.409 776 94 88 186 299 2000 1.695 995 1.614 1.080 1.606 916 1.435 778 89 78 179 302 2001 1.708 977 1.621 1.079 1.628 916 1.460 794 79 61 161 284 2002 1.740 972 1.633 1.096 1.660 912 1.505 826 80 60 128 271 2003 1.728 983 1.649 1.085 1.650 924 1.517 829 79 59 132 256 2004 1.796 960 1.675 1.119 1.713 902 1.549 908 83 59 126 211 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. 78

Tab. 8.11 - Forze di lavoro per condizione in alcune province italiane, anni 1999-2003 (variazioni % rispetto all'anno precedente) Anni Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di occupazione Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli 1999 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 2000 1 1,3 1,2 0,5 1,3 2,5 1,8 0,3-5,3-11,4-3,8 1 2001 0,8-1,8 0,4-0,1 1,4 0 1,7 2,1-11,2-21,8-10,1-6 2002 1,9-0,5 0,7 1,6 2-0,4 3,1 4 1,3-1,6-20,5-4,6 2003-0,7 1,1 1-1 -0,6 1,3 0,8 0,4-1,3-1,7 3,1-5,5 Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro. Media vari anni. Fig. 8.4 - Tasso di disoccupazione in alcune province italiane, anno 2004 (%) 20,0 18,9 18,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 6,1 4,6 3,1 5,0 7,5 2,0 0,0 Torino Milano Bologna Firenze Napoli Roma Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. 79

Tab. 8.12 - Occupati per settore di attività economica in alcune province italiane, anni 1999-2003 e anno 2004 (v.a. in migliaia) Agricoltura Totale industria Totale servizi Totale occupati Anni Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli 1999 6 16 21 28 573 361 242 185 1.007 517 1.146 563 1.586 894 1.409 776 2000 8 18 22 25 548 356 237 188 1.050 542 1.176 565 1.606 916 1.435 778 2001 9 17 28 20 533 344 238 194 1.086 556 1.194 580 1.628 916 1.460 794 2002 10 17 24 22 556 348 246 201 1.094 546 1.235 603 1660 912 1505 826 2003 11 18 21 23 560 351 243 207 1079 555 1.253 599 1650 924 1517 829 2004 7 15 6 24 541 312 241 212 1.165 574 1.249 195 1.713 902 1.549 908 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. Tab. 8.13 - Occupati per settore di attività economica in alcune province italiane, anni 1999-2003 (variazioni % rispetto all'anno precedente). Agricoltura Totale industria Totale servizi Totale occupati Anni Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli Milano Torino Roma Napoli 1999 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 2000 33,3 12,5 4,8-10,7-4,4-1,4-2,1 1,6 4,3 4,8 2,6 0,4 1,3 2,5 1,8 0,3 2001 12,5-5,6 27,3-20 -2,7-3,4 0,4 3,2 3,4 2,6 1,5 2,7 1,4 0 1,7 2,1 2002 11,1 0-14,3 10 4,3 1,2 3,4 3,6 0,7-1,8 3,4 4 2-0,4 3,1 4 2003 10 5,9-12,5 4,5 0,7 0,9-1,2 3-1,4 1,6 1,5-0,7-0,6 1,3 0,8 0,4 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. 80

Tab. 8.14 Occupati per tipologia di lavoro nella provincia di Roma, nel Lazio e in Italia, anni 2000-2003 e anno 2004(v.a. in migliaia e variazioni %) Valori assoluti 2000 2001 2002 2003 2004 Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Roma 1.081 354 1.435 1.102 358 1.460 1.139 366 1.505 1.156 361 1.517 1.152 397 1.549 Lazio 1.418 498 1.916 1.455 505 1.960 1.508 516 2.024 1.540 516 2.057 1.525 551 2.076 Italia 15.131 5.949 21.080 15.517 5.998 21.514 15.849 5.980 21.829 16.046 6.008 22.054 16.117 6.287 22.404 Variazioni % 2000/1999 2001/2000 2002/2001 2003/2002 2003/1999 Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Dip. Aut. Tot. Roma 1,7 2,2 1,9 1,9 1,3 1,8 3,4 2,2 3,1 1,5-1,5 0,8 8,8 4,2 7,7 Lazio 2,0 0,8 1,7 2,6 1,5 2,3 3,7 2,2 3,3 2,1 0,0 1,6 10,8 4,5 9,2 Italia 2,1 1,4 1,9 2,5 0,8 2,1 2,1-0,3 1,5 1,2 0,5 1,0 8,3 2,4 6,6 Fonte: elaborazioni su dati Istat Indagine Trimestrale sulle Forze Lavoro, media vari anni e Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004. Tab. 8.15 Peso dei lavoratori autonomi sul totale degli occupati nella provincia di Roma, nel Lazio e in Italia per settore e sesso, anno 2004 (%) Settori Roma Lazio Italia Agricoltura 41,0 66,4 58,0 Industria 28,4 25,4 22,1 di cui in senso stretto 3,6 4,0 7,6 Servizi 24,9 25,9 28,8 Totale autonomi 25,6 26,6 28,1 Fonte: elaborazione su dati Istat Indagine Continua sulle Forze Lavoro, media 2004.. 81

9. Turismo Il 2004 è stato un altro anno difficile per l industria turistica italiana. Infatti nel complesso delle strutture ricettive diffuse sul territorio nazionale si è registrata, rispetto al 2003, una modesta crescita degli arrivi (+0,3%) a cui è corrisposto un calo delle presenze (-2,2%) e del numero medio dei giorni di permanenza (- 2,4%) (tab. 9.1). Roma ha invece retto bene alla crisi del settore e, in controtendenza rispetto ai dati nazionali, ha registrato una buona crescita della domanda turistica nazionale ed internazionale. Gli arrivi di turisti italiani e stranieri sono stati nel complesso 6.299.218, con un incremento rispetto al 2003 del 6,1%. Le presenze negli esercizi alberghieri della Capitale sono state 15.171.492, 141.252 in più di quelle registrate nel 2001 e il 4,88% in più rispetto al 2003 (tab. 9.2). Un dato importante che indica come Roma, recuperando la flessione subita negli ultimi anni, sia riuscita a far fronte alla crisi del settore. Un altro segnale importante di ripresa è dato dall andamento positivo della domanda turistica straniera. Infatti dopo un biennio nel quale i flussi turistici provenienti dall estero hanno registrato un andamento negativo, nel 2004 sono aumentati gli arrivi (+6,14%) e le presenze (+4,98%) di turisti stranieri nella nostra città. Dall analisi dei dati relativi agli arrivi e alle presenze per area di provenienza emerge che nel 2004 si è verificata una ripresa della domanda proveniente dal Nord America e dal Sud Est Asiatico. In particolare gli arrivi di turisti provenienti dal Nord America sono stati 1.009.220 e le presenze 2.720.403, rispettivamente il 10,24% e l 11,38% in più rispetto al 2003, mentre la domanda proveniente dal Sud Est Asiatico ha registrato incrementi pari al 7,24% degli arrivi e al 2,09% delle presenze, da attribuire sia alla componente giapponese sia a quella proveniente dai nuovi mercati emergenti quali la Cina e la Corea del Nord (tab. 9.5). I dati rilevati a Roma a gennaio 2005 mostrano che anche il nuovo anno si è aperto registrando segnali positivi sul fronte della domanda turistica. Nel mese di gennaio sono arrivati 376.754 turisti e le presenze sono state 880.554 con un incremento rispetto allo stesso mese del 2003 rispettivamente del 4,01% e del 4,96% (tab. 9.7). In particolare la domanda straniera ha registrato un considerevole incremento delle presenze (+6,07%) e della permanenza media che a gennaio 2004 è stata di 2,78 giorni pro-capite contro i 2,72 del gennaio dello scorso anno, mentre gli arrivi sono aumentati del 3,64%. I turisti italiani arrivati a Roma sono aumentati del 4,33% e le presenze del 3,63% mentre la permanenza media ha subito una piccola flessione passando da 1,97 del 2004 a 1,95 del 2005 (tab. 9.8). I dati relativi alla composizione per area di provenienza dei turisti stranieri nel mese di gennaio confermano che la domanda turistica proveniente dall Europa mantiene il suo ruolo primario. Gli europei sono infatti i più rappresentati nella Capitale con 83.283 arrivi, il 12,96% in più dello stesso mese dell anno precedente, seguiti dagli asiatici del Sud Est (i cui arrivi - pari a 34.658 - sono però diminuiti dell 1,77%) e dai turisti provenienti dal Nord America (che sono stati 34.262, l 1,16% in meno rispetto a gennaio 2003) (tab. 9.6). L andamento positivo riguarda anche il dato relativo alla permanenza dei turisti stranieri in città. In particolare, i turisti nord-americani nel mese di gennaio sono rimasti a Roma in media 3,04 giorni, 5,22% giorni in più rispetto a gennaio 2004, mentre la permanenza degli europei è stata di 2,87 giorni (+4,68%) (tab. 9.6). La ripresa del mercato turistico ha prodotto effetti positivi sull occupazione nelle imprese alberghiere presenti sul territorio del Comune di Roma. Nel corso del secondo semestre del 2004 infatti l occupazione negli alberghi della capitale è aumentata dell 1,24% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, mentre a dicembre 2003 l incremento registrato era stato pari allo 0,61%. La crescita ha riguardato sia l occupazione maschile, che è aumentata dell 1,15%, sia quella femminile, che ha registrato una crescita maggiore, pari all 1,40% (tab. 9.9). Gli incrementi più consistenti dell occupazione sono stati registrati negli alberghi a due stelle dove gli addetti sono aumentati del 2,32% e in quelli a cinque stelle, nei quali l incremento è stato pari all 1,82%, mentre negli alberghi ad una stella gli occupati si sono ridotti del 4,92%. 82

La ripresa del turismo, inoltre, ha comportato una crescita della spesa dei viaggiatori stranieri, con effetti positivi sull economia romana. I dati riguardanti le spese dei viaggiatori stranieri nella Provincia di Roma, dopo aver registrato un notevole decremento negli ultimi tre anni (- 14,7%, - 24,7% e 4,5 5 rispettivamente nel 2001, 2002 e 2003), nel periodo gennaio-novembre 2004 sono state pari a 3.313 milioni di euro, con un aumento del 6,1% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (tab. 9.10 e tab. 9.11). Fig. 9.1 - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri del Comune di Roma dal 1994 al 2004 (v.a.) 16.000.000 14.000.000 12.000.000 10.000.000 8.000.000 6.000.000 arrivi presenze 4.000.000 2.000.000 0 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Fonte : Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio Tab. 9.1 - Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi per ripartizione geografica e residenza, anno 2004 (v.a. in migliaia e var. %) Ripartizioni geografiche arrivi Italiani Stranieri Totale presenze perm. media arrivi presenze perm. media arrivi presenze perm. media 2004 Nord-Ovest 9.256 30.516 3,30 6.760 20.902 3,09 16.016 51.418 3,21 Nord-Est 15.181 74.943 4,94 13.761 64.008 4,65 28.942 138.951 4,80 Centro 11.384 43.952 3,86 10.372 32.531 3,14 21.756 76.483 3,52 Sud e Isole 11.677 50.207 4,30 4.577 19.784 4,32 16.254 69.991 4,31 Italia 47.498 199.618 4,20 35.470 137.225 3,87 82.968 336.843 4,06 variazioni % 2004/2003 Nord-Ovest -2,0-5,5-3,5 3,1 0,1-2,8 0,1-3,3-3,3 Nord-Est -0,3-1,6-1,2 2,9 0,0-2,9 1,2-0,9-2,0 Centro 1,0-2,3-3,3-2,8-7,5-4,6-0,8-4,6-3,6 Sud e Isole -0,8-2,2-1,4 3,8 0,9-2,9 0,5-1,3-1,6 Italia -0,5-2,5-2,1 1,3-1,7-3,0 0,3-2,2-2,4 Fonte: Istat, Rilevazione sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi 2004 (dati provvisori) 83

Tab. 9.2 - Arrivi, presenze e permanenza medi a negli esercizi alberghieri, Comune di Roma, anni 1994-2004 (v.a. e var. %) Italiani Stranieri Totale Anni arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze permanenza media v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% presenze/arrivi 1994 2.025.051 n.d. 3.975.124 n.d. 3.120.140 n.d. 8.072.222 n.d. 5.145.191 n.d. 12.047.346 n.d. 2,34 1995 2.065.185 2,0 3.982.282 0,2 3.368.465 8,0 8.845.656 9,6 5.433.650 5,6 12.827.938 6,5 2,36 1996 2.117.430 2,53 4.151.031 4,24 3.609.612 7,16 9.313.536 5,29 5.727.042 5,40 13.464.567 4,96 2,35 1997 2.127.344 0,47 4.116.625-0,83 3.644.155 0,96 9.359.580 0,49 5.771.499 0,78 13.476.205 0,09 2,33 1998 2.129.287 0,09 4.088.782-0,68 3.799.929 4,27 9.840.317 5,14 5.929.216 2,73 13.929.099 3,36 2,35 1999 2.182.277 2,49 4.156.008 1,64 3.816.230 0,43 9.915.342 0,76 5.998.507 1,17 14.071.350 1,02 2,35 2000 2.243.132 2,79 4.264.776 2,62 4.048.756 6,09 10.436.505 5,26 6.291.888 4,89 14.701.281 4,48 2,34 2001 2.300.522 2,56 4.410.769 3,42 4.089.360 1,00 10.619.471 1,75 6.389.882 1,56 15.030.240 2,24 2,35 2002 2.323.899 1,02 4.571.149 3,64 3.761.702-8,01 10.084.798-5,03 6.085.601-4,76 14.655.947-2,49 2,41 2003 2.390.535 2,87 4.779.672 4,56 3.546.699-5,72 9.686.373-3,95 5.937.234-2,44 14.466.045-1,30 2,44 2004 2.534.825 6,04 5.002.806 4,67 3.764.393 6,14 10.168.686 4,98 6.299.218 6,10 15.171.492 4,88 2,41 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio Fig. 9.2 - Arrivi negli esercizi alberghieri del Comune di Roma dal 1995 al 2004. Variazioni percentuali rispetto all'anno precedente. 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0-2,0 italiani stranieri -4,0-6,0-8,0-10,0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio 84

Fig. 9.3 - Presenze negli esercizi alberghieri del Comune di Roma dal 1995 al 2004 (variazioni % rispetto all'anno precedente) 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 italiani stranieri 0,0-2,0-4,0-6,0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio Tab. 9.3 - Hinterland Roma: arrivi, Anni dal 1994 al 2003 (v.a. e var. %) presenze e permanenza media negli esercizi alberghieri. Anni Italiani Stranieri Totale arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% permanenza media 1994 387.196 n.d. 842.505 n.d. 123.072 n.d. 252.143 n.d. 510.268 n.d. 1.094.648 n.d. 2,15 1995 469.242 21,2 981.380 16,5 119.455-2,9 260.719 3,4 588.697 15,4 1.242.099 13,5 2,11 1996 513.616 9,46 998.710 1,77 128.750 7,78 246.978-5,27 642.366 9,12 1.245.688 0,29 1,94 1997 441.353-14,07 884.737-11,41 120.718-6,24 231.896-6,11 562.071-12,50 1.116.633-10,36 1,99 1998 387.266-12,25 823.288-6,95 147.359 22,07 282.255 21,72 534.625-4,88 1.105.543-0,99 2,07 1999 432.797 11,76 860.396 4,51 177.730 20,61 319.314 13,13 610.527 14,20 1.179.710 6,71 1,93 2000 492.865 13,88 936.652 8,86 215.237 21,10 403.251 26,29 708.102 15,98 1.339.903 13,58 1,89 2001 562.418 14,11 1.126.776 20,30 214.590-0,30 445.869 10,57 777.008 9,73 1.572.645 17,37 2,02 2002 628.708 11,79 1.433.550 27,23 234.405 9,23 528.381 18,51 863.113 11,08 1.961.931 24,75 2,27 2003 684.220 8,83 1.610.405 12,34 273.230 16,56 628.868 19,02 957.450 10,93 2.239.273 14,14 2,34 2004 790.422 15,52 1.738.594 7,96 438.828 60,61 805.226 28,04 1.229.250 28,39 2.543.820 13,60 2,07 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio 85

Tab. 9.4 - Provincia di Roma: arrivi e presenze e permanenza medi a negli esercizi alberghieri, anni dal 1994 al 2003 (v.a. e var. %) Anni Italiani Stranieri Totale arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze permanenza media v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% v.a. var.% presenze/arrivi 1994 2.412.247 n.d. 4.817.629 n.d. 3.243.212 n.d. 8.324.365 n.d. 5.655.459 n.d. 13.141.994 n.d. 2,32 1995 2.534.427 5,1 4.963.662 3,0 3.487.920 7,5 9.106.375 9,4 6.022.347 6,5 14.070.037 7,1 2,34 1996 2.631.046 3,81 5.149.741 3,75 3.738.362 7,18 9.560.514 4,99 6.369.408 5,76 14.710.255 4,55 2,31 1997 2.568.697-2,37 5.001.362-2,88 3.764.873 0,71 9.591.476 0,32 6.333.570-0,56 14.592.838-0,80 2,30 1998 2.516.553-2,03 4.912.070-1,79 3.947.288 4,85 10.122.572 5,54 6.463.841 2,06 15.034.642 3,03 2,33 1999 2.615.074 3,91 5.016.404 2,12 3.993.960 1,18 10.234.656 1,11 6.609.034 2,25 15.251.060 1,44 2,31 2000 2.735.997 4,62 5.201.428 3,69 4.263.993 6,76 10.839.756 5,91 6.999.990 5,92 16.041.184 5,18 2,29 2001 2.862.940 4,64 5.537.545 6,46 4.303.950 0,94 11.065.340 2,08 7.166.890 2,38 16.602.885 3,50 2,32 2002 2.952.607 3,13 6.004.699 8,44 3.996.107-7,15 10.613.179-4,09 6.948.714-3,04 16.617.878 0,09 2,39 2003 3.074.755 7,40 6.390.077 15,40 3.819.929-4,41 10.315.241-6,78 6.894.684-3,80 16.705.318 0,62 2,42 2004 3.325.247 12,62 6.741.400 12,27 4.203.221 5,18 10.973.912 3,40 7.528.468 8,34 17.715.312 6,60 2,35 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio 86

Tab. 9.5 - Arrivi e presenze per area di provenienza negli esercizi alberghieri del Comune di Roma, anni 2001, 2002, 2003 e 2004 (v.a e var. %). variazione % 2001-2002 variazione % 2002-2003 variazione % 2003-2004 2001 2002 2003 2004 Aree di provenienza arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze arrivi pres. arrivi pres. arrivi pres. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. var. % var. % var. % var. % var. % var. % Italia 2.300.522 4.410.769 2.323.899 4.571.149 2.390.535 4.779.672 2.534.825 5.002.806 1,02 3,64 2,87 4,56 6,04 4,67 Europa 1.507.853 4.149.905 1.576.567 4.441.969 1.649.188 4.721.078 1.790.400 5.070.599 4,56 7,04 4,61 6,28 8,56 7,40 Nord America 1.205.454 3.075.695 1.003.331 2.638.347 915.461 2.442.355 1.009.220 2.720.403-16,77-14,22-8,76-7,43 10,24 11,38 Centro Sud America 324.520 889.795 239.008 665.891 197.502 537.505 186.229 507.180-26,35-25,16-17,37-19,28-5,71-5,64 Sud Est Asia 704.859 1.614.111 614.086 1.467.219 513.541 1.270.455 550.716 1.297.058-12,88-9,10-16,37-13,41 7,24 2,09 Medio Oriente 102.878 270.581 90.879 248.483 84.681 220.130 68.827 186.911-11,66-8,17-6,82-11,41-18,72-15,09 Australia 69.418 172.869 68.956 170.035 58.271 150.826 59.693 148.107-0,67-1,64-15,50-11,30 2,44-1,80 Altri extra europei 174.378 446.515 168.875 422.854 128.055 344.024 99.308 238.428-3,16-5,30-24,17-18,64-22,45-30,69 Totale stranieri 4.089.360 10.619.471 3.761.702 10.054.798 3.546.699 9.686.373 3.764.393 10.168.686-8,01-5,32-5,72-3,66 6,14 4,98 Totale 6.389.882 15.030.240 6.085.601 14.625.947 5.937.234 14.466.045 6.299.218 15.171.492-4,76-2,69-2,44-1,09 6,10 4,88 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale Territoriale per il Turismo di Roma e del Lazio 87

Tab. 9.6 - Arrivi e presenze per area di provenienza negli esercizi alberghieri del Comune di Roma, anni 2001, 2002, 2003 e 2004 (%) Aree di provenienza 2001 2002 2003 2004 arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze Italia 36,00 29,35 38,19 31,25 40,26 33,04 40,24 32,98 Europa 23,60 27,61 25,91 30,37 27,78 32,64 28,42 33,42 Nord America 18,87 20,46 16,49 18,04 15,42 16,88 16,02 17,93 Centro Sud America 5,08 5,92 3,93 4,55 3,33 3,72 2,96 3,34 Sud Est Asia 11,03 10,74 10,09 10,03 8,65 8,78 8,74 8,55 Medio O- riente 1,61 1,80 1,49 1,70 1,43 1,52 1,09 1,23 Australia 1,09 1,15 1,13 1,16 0,98 1,04 0,95 0,98 Altri extra europei 2,73 2,97 2,77 2,89 2,16 2,38 1,58 1,57 Totale stranieri 64,00 70,65 61,81 68,75 59,74 66,96 59,76 67,02 Totale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale Territoriale per il Turismo di Roma Fig. 9.4 - Arrivi per area di provenienza negli esercizi alberghieri del Comune di Roma dal 2001 al 2004 (%) 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% Altri extra europei Australia Medio Oriente Sud Est Asia Centro Sud America Nord America Europa Italia 20% 10% 0% 2001 2002 2003 2004 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio 88

Tab. 9.7 - Arrivi e presenze per are di provenienza negli esercizi alberghieri del Comune di Roma. Valori assoluti e variazioni percentuali tra il periodo gennaio 2003 e 2004 (v.a. e %) Variazioni % gennaio 2004-2005 gennaio-04 gennaio-05 Turisti arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % % % Italiani 193.985 53,55 381.182 45,44 202.384 53,72 395.014 44,86 4,33 3,63 Stranieri 168.243 46,45 457.774 54,56 174.370 46,28 485.540 55,14 3,64 6,07 Totale 362.228 100,00 838.956 100,00 376.754 100,00 880.554 100,00 4,01 4,96 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio Tab. 9.8 - Arrivi, presenze e permanenza media negli esercizi alberghieri del Comune di Roma. Gennaio 2004 e 2005 (v.a. e %) Area provenienza arrivi gennaio-04 presenze perm. media arrivi gennaio-05 presenze perm. media differenza gennaio 2004-2005 arrivi presenze v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % % % % totale 362.228 100,00 838.956 100,00 2,32 376.754 100,00 880.554 100,00 2,34 4,01 4,96 0,74 italiani 193.985 53,55 381.182 45,44 1,97 202.384 53,72 395.014 44,86 1,95 4,33 3,63-0,92 stranieri 168.243 46,45 457.774 54,56 2,72 174.370 46,28 485.540 55,14 2,78 3,64 6,07 2,37 perm. media Europa (esc. Italia) 73.727 43,82 201.776 44,08 2,74 83.283 47,76 238.867 49,20 2,87 12,96 18,38 4,68 Nord America 34.665 20,60 100.278 21,91 2,89 34.262 19,65 104.185 21,46 3,04-1,16 3,90 5,22 Centro-Sud America 9.396 5,58 26.009 5,68 2,77 10.067 5,77 24.720 5,09 2,46 7,14-4,96-11,35 Sud-Est Asia 35.281 20,97 90.588 19,79 2,57 34.658 19,88 85.689 17,65 2,47-1,77-5,41-3,80 Medio Oriente 3.923 2,33 10.561 2,31 2,69 2.838 1,63 8.256 1,70 2,91-27,66-21,83 8,14 Paesi Africa mediterranea 760 0,45 2.292 0,50 3,02 528 0,30 1.368 0,28 2,59-30,53-40,31-14,21 Sud Africa 311 0,18 826 0,18 2,66 304 0,17 901 0,19 2,96-2,25 9,08 11,42 Altri paesi Africa 625 0,37 1.832 0,40 2,93 694 0,40 1.791 0,37 2,58 11,04-2,24-11,92 Australia 5.056 3,01 12.940 2,83 2,56 3.464 1,99 9.979 2,06 2,88-31,49-22,88 12,53 Nuova zelanda 207 0,12 487 0,11 2,35 393 0,23 885 0,18 2,25 89,86 81,72-4,17 Altri extra eur o- pei 4.292 2,55 10.185 2,22 2,37 3.879 2,22 8.899 1,83 2,29-9,62-12,63-3,20 Totale stranieri 168.243 100,00 457.774 100,00 2,72 174.370 100,00 485.540 100,00 2,78 3,64 6,07 2,37 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e del Lazio 89

Tab. 9.9 - Addetti nelle imprese alberghiere del Comune di Roma (v.a. e var. % sullo stesso periodo dell'anno precedente) Periodo femmine maschi totale femmine maschi totale giugno-03 valori assoluti variazione % su giugno 2002 5 stelle 396 1.802 2.198 20,36 6,75 8,97 4 stelle 2.281 4.054 6.335 9,72 0,47 3,61 3 stelle 1.656 2.260 3.916-0,48-5,24-3,28 2 stelle 421 681 1.102 3,69-0,73 0,92 1 stella 138 133 271-7,38 3,10-2,52 Totale 4.892 8.930 13.822 5,73 0,08 2,01 dicembre-03 valori assoluti variazione % su dicembre 2002 5 stelle 392 1.808 2.200 5,66-0,11 0,87 4 stelle 2.283 4.060 6.343 0,09 0,15 0,13 3 stelle 1.729 2.359 4.088 2,13 0,94 1,44 2 stelle 411 666 1.077 0,49-0,15 0,09 1 stella 131 133 264-3,68 3,10-0,38 Totale 4.946 9.026 13.972 1,15 0,32 0,61 giugno-04 valori assoluti variazione % su giugno 2003 5 stelle 403 1.837 2.240 1,77 1,94 1,91 4 stelle 2.301 4.091 6.392 0,88 0,91 0,90 3 stelle 1.663 2.268 3.931 0,42 0,35 0,38 2 stelle 421 682 1.103 0,00 0,15 0,09 1 stella 138 127 265 0,00-4,51-2,21 Totale 4.926 9.005 13.931 0,70 0,84 0,79 dicembre-04 valori assoluti variazione % su dicembre 2003 5 stelle 403 1.837 2.240 2,81 1,60 1,82 4 stelle 2.308 4.102 6.410 1,10 1,03 1,06 3 stelle 1.752 2.390 4.142 1,33 1,31 1,32 2 stelle 421 681 1.102 2,43 2,25 2,32 1 stella 131 120 251 0,00-9,77-4,92 Totale 5.015 9.130 14.145 1,40 1,15 1,24 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale Territoriale per il Turismo di Roma 90

Tab. 9.9a - Esercizi alberghieri nel Comune di Roma. Gennaio 2003, 2004 e 2005 (v.a. e var. %) Hotel Categoria gennaio-03 gennaio-04 gennaio-05* v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % 5 stelle 17 n.d. 19 11,8 19 0,0 4 stelle 137 n.d. 146 6,6 151 3,4 3 stelle 305 n.d. 314 3,0 313-0,3 2 stelle 213 n.d. 216 1,4 220 1,9 1 stella 108 n.d. 105-2,8 102-2,9 Totale 780 n.d. 800 2,6 805 0,6 Camere Categoria gennaio-03 gennaio-04 gennaio-05* v.a. var. % v.a. var. % v.a. var. % 5 stelle 2.857 24,3 3.116 9,1 3.113-0,1 4 stelle 16.789 11,6 17.321 3,2 17.950 3,6 3 stelle 13.864 4,4 14.258 2,8 14.008-1,8 2 stelle 4.585 0,9 4.511-1,6 4.555 1,0 1 stella 1.318-6,5 1.226-7,0 1.132-7,7 Totale 39.413 4,8 40.432 2,6 40.758 0,8 Fonte: Roma e Provincia in cifre - Ente Bilaterale Territoriale per il Tur ismo di Roma *dati non ancora definitivi Tab. 9.10 - Spesa dei viaggiatori stranieri nella Provincia di Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli nel Lazio e in Italia, anni 2000-2003. Valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (v.a. e var. %) Provincia visitata 2000 2001 var. 2000-2001 2002 var. 2001-2002 2003 var. 2002-2003 v.a. v.a. % v.a. % v.a. % Roma 5.773 4.927-14,7 3.708-24,7 3.540-4,5 Torino 574 576 0,3 496-13,9 581 17,1 Milano 2.897 2.759-4,8 2.704-2,0 2.499-7,6 Bologna 558 472-15,4 388-17,8 429 10,6 Napoli 948 864-8,9 984 13,9 983-0,1 Lazio 5.985 5.166-13,7 3.885-24,8 3.745-3,6 Italia 29.920 28.977-3,2 28.207-2,7 27.622-2,1 Fonte: Ufficio Italiano dei Cambi Tab. 9.11 - Spesa dei viaggiatori stranieri nella Provincia di Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli nel Lazio e in Italia. Periodo gennaio-novembre 2004. Valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (v.a. e var. %) Provincia visitata gennaio-novembre 2003 gennaio-novembre 2004 var. gennaio-novembre 2003-2004 v.a. v.a. % Roma 3.313 3.516 6,1 Torino 539 568 5,4 Milano 2.319 2.399 3,4 Bologna 412 447 8,5 Napoli 955 938-1,8 Lazio 3.745 3.501-6,5 Italia 27.622 26.275-4,9 Fonte: Ufficio Italiano dei Cambi 91

Tab. 9.12 - Spesa dei viaggiatori italiani all'estero per provincia di residenza (Provincia di Roma, Lazio e Italia). Anni dal 2000 al 2004. Valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Provincia di residenza 2000 2001 var. 2000-2001 2002 var. 2001-2002 2003 var. 2002-2003 v.a. v.a. % v.a. % v.a. % Roma 2.447 2.288-6,5 2.396 4,7 2.257-5,8 Torino 667 685 2,7 734 7,2 718-2,2 Milano 2.549 2.376-6,8 2.598 9,3 2.696 3,8 Bologna 558 472-15,4 388-17,8 429 10,6 Napoli 948 864-8,9 984 13,9 983-0,1 Lazio 2.803 2.592-7,5 2.772 6,9 2.622-5,4 Italia 17.026 16.550-2,8 17.811 7,6 18.236 2,4 Fonte: Ufficio Italiano dei Cambi Tab. 9.13 - Spesa dei viaggiatori italiani all'estero per provincia di residenza (Provincia di Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli, Regione Lazio e Italia). Periodo gennaio-novembre 2004. Valori assoluti in milioni di euro e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Provincia di residenza gennaio-novembre 2003 gennaio-novembre 2004 var. gennaio-novembre 2003-2004 v.a. v.a. % Roma 264 255-3,4 Torino 671 719 7,2 Milano 2.525 2372-6,1 Bologna 441 356-19,3 Napoli 528 412-22,0 Lazio 313 302-3,5 Italia 2.309 2253-2,4 Fonte: Ufficio Italiano dei Cambi 92

10. Mercato immobiliare Il trend cittadino delle abitazioni. Continua la rivalutazione degli acquisti nel settore immobiliare romano i- niziata nel 1999 e proseguita, con velocità diverse ma sempre crescenti, fino ad oggi (tab. 10.1). Tornando indietro nel tempo, sino alla seconda metà degli anni Ottanta, si percepisce chiaramente come le vendite del mercato immobiliare residenziale a Roma abbiano palesato un andamento crescente fino al 1991 quando subirono una crescita del 30% rispetto ai prezzi dell anno precedente, per poi dapprima rallentare (nel 1992 i valori permanevano in crescita, ma con entità ben più basse di quelle riscontrate negli anni precedenti), e successivamente - dal 1993 al 1998 entrare in una vera e propria fase di crisi di vendite e quotazioni. Con un incremento del 7,2% rispetto al 1998, poi, dal 1999 inizia la rapida ascesa dei prezzi, i cui effetti perdurano fino ad oggi (fig. 10.1, tab. 10.2). Infatti, nel primo semestre 2004, nonostante la corsa al ria l- zo sembri ridursi di oltre 4 punti percentuali rispetto ai valori del 2003 (passando dall 11,7% al 7%), i prezzi restano alti, superando i 3.500 /mq e evidenziando come il mercato immobiliare sia sempre in piena salute e in controtendenza rispetto al resto dell economia italiana. Le analisi del settore immobiliare 7 spiegano questo trend dei prezzi attraverso il confronto tra domanda e offerta: a Roma la domanda di acquisto di immobili supera l offerta resa disponibile sul mercato e questo mantiene i prezzi a livelli elevati. Tale meccanismo resiste anche se avviene in una città che, oltre a mostrare fenomeni di decremento della popolazione residente, si delinea come gigante edilizio, con una offerta di 700 milioni di metri cubi complessivi più di 500 milioni dei quali con destinazione d uso residenziale, pari a 1.230.000 abitazioni censite nel 2004 8. Questa antinomia, però, è solo apparente e, con ogni probabilità, sussiste perché l offerta abitativa sia pubblica che privata ha continuato in netta prevalenza a indirizzare la propria programmazione/produzione edilizia (e a orientare la domanda) in prevalenza verso il mercato dell acquisto in proprietà della casa e verso il mercato dell investimento nel mattone, con conseguente aumento della domanda di case. In particolare, il mercato tende ad accogliere la domanda del ceto medio e medio basso, come dimostra la richiesta di abitazioni più pic cole (fig. 10.2, tab. 10.2). Si tratta di famiglie che continuano a provare ad acquistare anziché scegliere la formula della locazione (tab. 10.3) e, il più delle volte e sempre di più, lo fanno grazie al ricorso ai mutui incentivate dal basso livello dei tassi di interesse. Nel 2003, a livello nazionale, le erogazioni concesse per finanziamento ad acquisto o a costruzioni di immobili si sono portate sui 90 miliardi di euro, con un incremento del 14,5% (tab. 10.4). Nel primo semestre 2004, per ciò che riguarda nello specifico i mutui erogati per il comparto abitativo (che pesa per il 90,3% rispetto al totale del mercato), in 13 grandi comuni - tra cui Roma, Torino, Milano, Bologna e Napoli - le preferenze si sono significativamente orientate su contratti di tipo ordinario superiori ai 15 anni (58,2%,) e stipulati a tasso variabile (il 68,2%), tab. 10.5. Da segnalare, poi, un secondo grande paradosso romano: nonostante l enorme produzione edilizia, nonostante il fenomeno dello svuotamento della città e nonostante le famiglie si rivolgano sempre più al mercato residenziale come forma di investimento, Roma vive ancora il problema della casa e del disagio abitativo. Infatti mentre il mercato abitativo romano si irrigidisce nell offerta di case in proprietà, contemporaneamente la domanda abitativa di locazioni, nel flettersi in termini assoluti, si arricchisce di una nuova domanda sociale (in particolare di locazioni convenienti) fatta di immigrati, persone non tutelate da contratti lavorativi tradizionali e cittadini soggetti alle cartolarizzazioni del patrimonio residenziale degli Enti, a 7 Si veda, ad esempio, Nomisma, Osservatorio sul mercato immobiliare, La congiuntura immobiliare in Italia, I semestre 2004, 9/7/2004. 8 Dati Legambiente Lazio, Osservazioni alla delibera della giunta comunale n. 175 in materia di politiche abitative ed emergenza abitativa nell area comunale romana, genn. 05 93

sommarsi alle vecchie figure (giovani famiglie, anziani, studenti fuori sede, genitori soli con figli, ecc.): un totale di 25.000 situazioni di disagio abitativo e 6.000 in situazione di emergenza 9. Uffici e negozi. Il mercato degli uffici si presenta all insegna della stabilità e mostra segnali di crescita, tanto che i prezzi degli immobili direzionali hanno fatto registrare a Roma, nell ultimo anno, le maggiori variazioni tra le grandi città (+14,1% rispetto al I semestre del 2003, tab.10.6). A sua volta, anche il mercato degli spazi commerciali si è caratterizzato per diffusi segnali di vivacità, evidenziando una crescita dei prezzi medi cittadini del 12% negli ultimi 12 mesi (tab. 10.6). La dinamica dei prezzi nei municipi. La dinamica dei prezzi, sia per la compravendita che per le locazioni, è diversificata a seconda della zona abitativa (tab. 10.7): se da un lato in alcune zone la dinamica dei prezzi è vivace per la loro specifica storia e architettura (ad esempio il XVII Municipio - Prati Delle Vittore - o il IV - Appio Latino), dall altro vi sono zone il cui valore cresce per effetto delle opere di riqualificazione e della ricollocazione culturale. Si fa riferimento, ad esempio, al II Municipio che, con una variazione dell 8,2% tra novembre 03 e novembre 04, si colloca al secondo posto dell elenco dei municipi più dinamici: questo dinamismo può essere stato verosimilmente condizionato dalla spinta fornita dall Auditorium. Ma è il I Municipio che continua a rappresentare il luogo dove i prezzi crescono più rapidamente (in 12 mesi, infatti, sono cresciuti del 9,1%) anche se con variazioni lontane da quelle del 2001, anno in cui il picco dei prezzi ha coinciso con lo spostamento del mercato di Piazza Vittorio e la conseguente riqualificazione della piazza, con il completamento di un albergo a cinque stelle (ES Hotel) nei pressi della Stazione Termini e con la ristrutturazione del teatro Ambra Jovinelli che è ritornato al centro della dinamica culturale della città. Ad oggi, è ipotizzabile, e i dati lo lasciano intravedere, che le zone destinate a crescere sia no quelle semicentrali: ad esempio, studi di settore 10 si aspettano che crescano ulteriormente i prezzi dell area est della città, in procinto di attirare l attenzione del mercato immobiliare per merito dell avvio della linea C della metropolitana (VI, VII e VIII municipio; oggi con variazioni tra il 6,5% e il 7,8%) e, a sud, dell area di Ostiense (XI municipio) dove continua l opera di riqualificazione. Il confronto con le altre città. Dal confronto con le maggiori metropoli italiane, emerge un quadro che evidenzia che il mercato residenziale continua a coinvolgere prevalentemente poche città; basti pensare che, nel 2003, nel solo comune di Roma è concentrato il 14,68% del numero di transazioni del settore immobiliare (NTN 11 ), a Milano il 10,85% e a Torino il 6,88% (tab. 10.8). Queste tre città, oltretutto, nei primi 6 mesi del 2004 mostrano un andamento delle vendite residenzia li in crescita, soprattutto per quel che riguarda Roma che mostra di aver aumentato il suo numero di transazioni del 10,43% rispetto al primo semestre del 2003. Stresso forte aumento per Napoli, in cui nel 2003 risiedevano il 3,53% del totale delle transazioni nazionali. Un termometro delle compravendite è rappresentato dall indice IMI, cioè l indicatore di intensità del mercato immobiliare dato dal rapporto tra NTN e stock di unità immobiliari. Questo indicatore conferma che le province più attive sul mercato immobiliare appartengono, anche nel 2003, al Centro Nord Milano, Torino e Bologna, con valori che vanno dal 3,14% al 3,47% (tab. 10.9). Il mercato commerciale mostra risultati del tutto analoghi a quello residenziale : a Roma è concentrata una buona fetta del mercato (NTN), pari all 8,78% e altrettanto alta è in altre poche città (Milano, 9,34%, tab. 10.10). Peraltro anche la variazione tra il primo semestre del 2003 e il primo semestre del 2004 mostra una forte spinta della città di Roma (9%) e di Milano (8%). In particolare, la maggiore crescita del settore commerciale si rileva per una specifica tipologia: i box e i posti auto per i quali, se per il mercato residenziale si può parlare di crescita, si dovrebbe parlare di boom. Nel 9 Dati diffusi in occasione della visita della delegazione sfratti dell ONU che si è svolta a Roma dal 15 al 19 febbraio per verificare il rispetto da parte dell Italia del diritto alla casa, sancito dall articolo XI del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e cult urali. 10 Tecnocasa, Osservatorio Immobiliare 2004. 11 NTN = numero di transazioni normalizzato, ovvero considerato per quota di compravendita, al netto delle compravendite relative alle cartolarizzazioni dello Stato. IMI = indicatore di intensità del mercato immobiliare = rapporto tra NTN e stock di unità immobiliari. 94

giro di 5 anni, infatti, il valore di un box auto è aumentato di cinque volte, a differenza di un appartamento che si è apprezzato solo del 35%. Infatti, nei 12 mesi del 2004 si è assistito ad una crescita tale che a Roma e Milano si può arrivare a spendere fino a 90.000 euro per acquistare uno spazio per l automobile, mentre a Torino fino a 45.000 euro (tab. 10.12). Tab. 10.1 Vendite del mercato immobiliare residenziale a Roma. Prezzi medi di vendita ( /mq), variazioni percentuale rispetto all anno precedente e numeri indice (1998 = 100). Anni 1987 2004 (primo semestre). Anno Prezzo medio ( /mq) Var. % Numero indice (1986=100) 1986 1.040 1987 1.085 4,3 104,3 1988 1.215 12,0 116,8 1989 1.400 15,2 134,6 1990 1.800 28,6 173,1 1991 2.350 30,6 226,0 1992 2.500 6,4 240,4 1993 2.450-2,0 235,6 1994 2.400-2,0 230,8 1995 2.200-8,3 211,5 1996 2.100-4,5 201,9 1997 2.100 0,0 201,9 1998 2.080-1,0 200,0 1999 2.230 7,2 214,4 2000 2.420 8,5 232,7 2001 2.680 10,7 257,7 2002 3.000 11,9 288,5 2003 3.350 11,7 322,1 2004 (I sem.) 3.585 7,0 172,4 Fonte: elaborazione su dati Scenari Immobiliari Istituto indipendente di studi e ricerche, 2004 e su dati Sole 24 Ore, 2005 -- 100,0 95

Fig. 10.1 Vendite del mercato immobiliare residenziale a Roma. Variazioni percentuale rispetto all anno precedente dei prezzi medi di vendita ( /mq). Anni 1987 2004 (primo semestre). 35 30 25 20 15 10 5 0-5 -10 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2004 (I sem.) -15 Fonte: elaborazioni su dati Scenari Immobiliari Istituto indipendente di studi e ricerche, 2004 e su dati Sole 24 Ore, 2005 Tab. 10.2 Domanda e offerta del mercato immobiliare per numero di locali, novembre 2004 (%) Domanda Offerta 1locale 2locali 3locali 4locali 5locali 1locale 2locali 3locali 4locali 5locali Roma 11,8 39,3 34,2 11,2 3,5 9,3 25,3 34,0 18,2 13,2 Media grandi città 9,0 30,9 37,5 16,9 5,6 9,6 27,1 30,4 19,8 13,1 Fonte: elaborazioni dati Ufficio Studi Tecnocasa, 2004 Fig. 10.2 Domanda e offerta del mercato immobiliare (acquisti) per numero di locali a Roma. Settembre 2004 (%) 45 40 35 30 25 39,3 25,3 34,2 20 15 10 5 0 18,2 13,2 11,8 11,2 9,3 3,5 1locale 2locali 3locali 4locali 5locali Domanda Offerta Fonte: elaborazioni su Ufficio Studi Tecnocasa, 2004 96

Tab. 10.3 Locazioni del mercato residenziale a Roma. Canoni medi di affitto ( /mq/anno), variazioni percentuali rispetto all anno precedente e numeri indice (1998=100), anni 1998 2004 Anno Canone medio ( /mq) Var. % Numero indice (1998=100) 1998 80 100 1999 80 0 100 2000 110 37,5 137 2001 120 9,1 150 2002 150 25,0 188 2003 185 23,3 231 2004 188 1,6 235 Fonte: elaborazione su dati Scenari Immobiliari Istituto indipendente di studi e ricerche, 2004 e su dati Nomisma, 2005 Tab. 10.4 Erogazioni per mutui in Italia, valori in milioni di, anni 1998-2003 Acquisto Variazione Anno Investimenti in costruzioni Totale immobili annua % 1998 24.269 19.364 43.634-1999 39.223 25.373 64.597 48,0 2000 38.882 27.197 66.079 2,3 2001 39.665 28.367 68.031 3,0 2002 46.868 32.239 79.106 16,2 2003 55.278 35.322 90.600 14,5 Fonte: elaborazioni su dati Rapporto dell Osservatorio sul Mercato immobiliare, primo semestre 2004, Nomisma Tab. 10.5 Tipologie di mutui ipotecari erogati in 13 grandi comuni, media I semestre 2004 (%) Immobili ad uso Residenziale Non residenziale 10 anni 13,4 42,9 Durata 11-15 anni 28,4 36,2 > 15 anni 58,2 20,9 Fisso 18,9 15,9 Tasso Variabile 68,2 79,3 Misto 13,0 4,8 Ordinario 96,6 99,0 Tipo Agevolato 3,4 1,0 Fonte: elaborazioni su dati Rapporto dell Osservatorio sul Mercato immobiliare, primo semestre 2004, Nomisma Tab. 10.6 Vendite del mercato immobiliare non residenziale a Roma. Prezzi medi di vendita ( /mq), variazioni percentuali e rendimenti, I semestre 2004 Prezzi ( /mq) Variazione % semestre Variazione % anno Rendimenti % Uffici 2..558 6,7 14,1 7,2 Negozi 3.397 6,4 12,0 8,8 Prezzi medi Variazione % anno Rendimenti % Posti auto all aperto 14.605 4,9 9,9 Posti auto coperti 19.469 2,7 9,4 Box/garage 29.958 9,3 8,6 Fonte: elaborazioni su dati Rapporto dell Osservatorio sul Mercato immobiliare, primo semestre 2004, Nomisma 97

Tab. 10.7 Vendite del mercato immobiliare residenziale nei municipi romani. Prezzi medi di vendita ( /mq). Serie storica e variazioni percentuali rispetto all anno precedente, anni 1993 2002. Municipi Variazioni percentuali dei prezzi 1999 2000 2001 2002 2003 Nov. 2004 / Nov. 2003 I 5,7 11,4 16,4 13,9 11,0 9,1 II 3,4 7,6 11,1 7,4 10,1 8,2 IX 3,7 9,1 11,7 7,5 9,0 8,2 XVII 3,4 7,8 11,3 7,6 2,9 8,2 III 4,7 7,5 11,1 7,5 9,9 8,0 VII 3,3 5,0 9,4 5,6 8,1 7,8 IV 4,7 6,0 8,5 5,6 8,4 7,3 V 4,6 5,9 8,3 5,3 8,8 7,0 VI 5,0 9,5 10,9 7,8 9,3 6,9 XX 4,3 5,6 7,8 6,3 8,6 6,9 XII 5,3 6,1 7,6 6,2 8,5 6,7 VIII 4,2 4,0 9,6 5,3 9,7 6,5 XIII 4,8 4,6 7,3 5,6 8,0 6,5 XIX 4,3 5,1 8,8 5,4 8,0 6,5 X 3,4 4,8 7,7 5,6 7,7 6,3 XI 3,1 4,6 7,3 5,6 7,7 6,1 XVI 4,7 6,1 7,1 5,3 9,7 5,8 XVIII 4,7 7,2 7,5 5,9 8,3 5,3 XV 6,3 5,8 7,5 5,1 7,2 5,2 Fonte: elaborazioni su dati Scenari Immobiliari Istituto indipendente di studi e ricerche, 2004 Tab. 10.8 Numero di compravendite del settore immobiliare (NTN) residenziale, anno 2000-I semestre 2004 2000 2001 2002 2003 I sem. 2004 Città v.a. v.a. v.a. v.a. % v.a. Var % I sem 03 Roma 33.343,53 37.176,95 37.914,62 34.863,90 14,68 18.329,08 10,43% Torino 17.103,54 15.938,98 17.093,29 16.344,64 6,88 8.153,04 1,60% Milano 24.822,27 22.927,58 26.208,41 25.777,93 10,85 12.878,19 2,86% Bologna 5.851,84 5.572,22 5.805,81 6.591,09 2,78 2.833,35-4,77% Napoli 11.832,62 10.576,60 8.892,47 8.377,33 3,53 4.857,20 10,10% Italia 230.340,63 224.639,64 242.812,39 237.493,74 100,0 Fonte: elaborazione su Agenzia del territorio, Rapporto immobiliare, 2004 (I semestre) Note: NTN = n. di transazioni di unità immobiliari normalizzate, ovvero considerate per quota di compravendita. Il NTN relativo agli anni 2002 e 2003 è al netto del numero di transazioni dovute alla cartolarizzazione degli immobili dello stato, tramite la società Scip. Tab. 10.9 Intensità del mercato immobiliare (IMI) residenziale, anni 2000-2003 (%) Città 2000 2001 2002 2003 Roma 2,72 3,01 3,04 2,75 Torino 3,59 3,34 3,57 3,37 Milano 3,39 3,12 3,55 3,47 Bologna 2,86 2,71 2,80 3,14 Napoli 2,99 2,66 2,16 2,03 Italia 2,86 2,76 2,95 2,85 Fonte: elaborazione su Agenzia del territorio, Rapporto immobiliare, 2004 Note: IMI = indicatore di intensità del mercato immobiliare = rapporto tra NTN e stock di unità immobiliari. 98

Tab. 10.10 Numero di compravendite del settore immobiliare (NTN) commerciale. 2000-I semestre 2004 Città 2000 2001 2002 2003 v.a. % I sem. 2004 Var. % con I sem. '03 Roma 13.901,67 15.615,61 18.445,05 17.314,76 8,78 9.300,60 9,00% Torino 5.549,49 5.644,18 7.164,23 6.581,04 3,34 3.383,42 7,00% Milano 14.838,50 15.676,95 19.952,34 18.420,43 9,34 9.108,82 8,00% Bologna 3.286,38 3.242,06 4.286,45 4.158,20 2,11 1.843,11-2,00% Napoli 6.912,85 5.970,45 6.753,24 7.221,35 3,66 3.395,95-10,00% Italia 169.834,49 174.461,80 222.114,65 197.148,44 100,0 Fonte: elaborazione su Agenzia del territorio, Rapporto immobiliare, 2004 (I semestre) Tab. 10.11 Intensità del mercato immobiliare (IMI) commerciale. Valori percentuali. 2000-2003 Città 2000 2001 2002 2003 Roma 2,39 2,64 3,03 2,77 Torino 2,61 2,52 3,10 2,77 Milano 3,64 3,76 4,62 4,13 Bologna 2,96 2,88 3,72 3,50 Napoli 2,02 1,71 1,89 1,98 Italia 2,31 2,30 2,84 2,52 Fonte: elaborazione su Agenzia del territorio, Rapporto immobiliare, 2004 Tab. 10.12 - Prezzi medi di compravendita dei box auto, dicembre 2004. Zone di pregio Centro Semicentro Periferia Città Prezzo Variazione 03/ 04 Prezzo Variazione 03/ 04 Prezzo Variazione 03/ 04 Prezzo Variazione 03/ 04 Roma 90.000 11,0 80.000 10,0 40.000 9,0 25.000 10,0 Torino 45.000 3,5 40.000 2,0 25.000 4,0 18.000 5,0 Milano 90.000 12,5 60.000 12,0 44.000 18,0 28.000 3,5 Bologna 70.000 14,5 60.000 16,5 40.000 9,5 25.000 9,9 Napoli 70.000 10,0 40.000 10,0 35.000 10,0 23.000 10,0 Fonte: elaborazione su dati Indagine annuale, Ufficio studi Gambetti, feb. 05 99

11. Dati finanziari e bancari La capitale si offre all osservazione come un contesto territoriale nel quale per ogni euro risparmiato si registrano 2,23 euro di prestiti erogati dalle banche alle famiglie consumatrici, alle imprese (non finanziarie e famiglie produttrici), alle imprese finanziarie e alla Pubblica Amministrazione. Con poche eccezioni, nei comuni provinciali per i quali è disponibile la rilevazione effettuata dalla Banca d Italia la situazione è simmetrica, con una raccolta bancaria che supera il più delle volte gli impieghi. Il caso romano assume ancora più valenza nel momento in cui lo si confronti con i dati disponibili per la provincia nel suo complesso (rapporto impieghi/depositi pari a 2,08), per il Lazio (1,95), per l Italia (1,78). Siano i motivi di tale peculiarità rintracciabili nella domanda delle imprese (per investimenti) o in quella delle famiglie (soprattutto per mutui), cioè delle due componenti più consistenti, rimane la sua capacità di indicare l effervescenza di un territorio che stressa la possibilità di finanziamento del sistema bancario. Da valutarsi considerando che a partire dall inizio del 2004 la Banca di Italia ha cambiato oggetto della propria rilevazione periodica, concentrandosi ora sui tassi a 12 mesi piuttosto che su quelli a 18 mesi, l andamento di medio periodo (ultimi tre anni) dei tassi di interesse a breve termine sui finanziamenti per cassa (forma creditizia tra le più elementari e, per questo, generalmente appannaggio di imprese di piccola dimensione) palesa talune caratteristiche macroscopiche (fig. 11.1): anzitutto la tendenza decrescente che, dai valori superiori al 6% che hanno caratterizzato il periodo a cavallo tra il 2001 e il 2002, sono arrivati a registrare livelli attorno al 4,4%. Contrariamente alle aspettative, la crescita dei tassi registrata negli USA (dove il tasso ufficiale è passato dall 1,0% del gennaio 2004 al 2,5% del febbraio 2005) non ha trovato sponda in una politica monetaria europea che, conformemente con le necessità di rilancio economico produttivo in una fase di contenimento dei livelli di inflazione, esita a farsi restrittiva. Il tasso di sconto europeo fermo al 2% garantisce - in presenza di adeguate condizio ni di mercato - la convenienza delle imprese a intraprendere scelte di investimento: è quantomai evidente che le difficoltà di crescita vanno ricercati altrove che non nelle scelte della Banca Centrale; in secondo luogo, il mutamento di scenario riscontrabile nell analisi comparata a livello territoriale tra i tassi applicati. Dopo una prolungata fase di svantaggio del Lazio rispetto alla media del territorio nazionale, nel settembre 2004 il tasso a 12 mesi rilevato nella regione si è assestato su un valore (4,36%) inferiore di 6 punti base rispetto al Paese (4,42%). Il gap permane per i tassi di interesse a medio e lungo termine (rispettivamente 4,25% e 5,59% nei finanziamenti fino a 5 anni e oltre tale soglia per il Lazio contro il 3,58% e 5,17% per l Italia), ma il dato rilevato sul breve termine va comunque valutato come elemento positivo per le prospettive economico produttive del sistema economico regionale. Cionondimeno, i dati relativi alla dinamica dei depositi e degli impieghi non sembra seguire la logica suggerita dalla contrazione tendenziale dei tassi di interesse che, come noto, riverbera i suoi effetti diretti più sui tassi passivi che su quelli attivi. È così che nelle ultime quattro rilevazioni trimestrali, dal dicembre 2003 al settembre 2004, i depositi e gli impieghi nella provincia di Roma e nel Lazio hanno avuto andamento opposto: i primi continuando la crescita costante che li caratterizza già da lungo periodo (da 69,9 a 75,7 miliardi di euro a Roma - +8,2% - e da 79,1 a 85,3 miliardi di euro nel Lazio - +7,8% -); gli altri, decrescendo in misura anche sostanziale (-4,8% a Roma, -3,8% nel Lazio). Peggiora il quadro interpretativo la cons i- derazione che la stessa tendenza non si riscontra nei valori nazionali, lì dove - sempre nel periodo considerato - ad una crescita dell 1,7% dei depositi è corrisposta una maggiore esposizione del sistema bancario che ha incrementato gli impieghi del 2,5%. 100

Quadro 1 - Rapporto Impieghi/Deposititi (distribuzione per localizzazione degli sportelli). Dicembre 2003 2,5 2,0 2,23 2,08 1,95 1,78 1,5 1,0 0,5 0,0 Roma Provincia di Roma Lazio Italia Fonte: elaborazione su dati Banca d'italia, 2004 101