Documento di posizione AISCAT su: Consultazione della Commissione Europea in merito alla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali nella rete trans-europea Roma, maggio 2006
Indice 1. PREMESSA 2. L AISCAT, I SUOI MEMBRI, LE CONCESSIONI AUTOSTRADALI IN ITALIA 3. LE RISPOSTE DELL AISCAT ALLA CONSULTAZIONE
1. PREMESSA Il presente documento rappresenta la posizione dell AISCAT Associazione Italiana delle Società Concessionarie di Autostrade e Trafori riguardo ai quesiti posti nell ambito della consultazione su La gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali nella rete trans-europea elaborato dai servizi della Direzione Trasporti Terrestri, presso la Direzione Generale Energia e Trasporti. Attraverso tale documento, l Associazione si prefigge lo scopo di portare all attenzione di codesta Commissione, che ringraziamo per l opportunità fornitaci, il punto di vista e l esperienza del comparto autostradale italiano in concessione riguardo temi di assoluta rilevanza e particolare complessità quali quelli inerenti al ruolo dei gestori delle infrastrutture stradali nella sicurezza stradale, e alla scelta delle strategie di azione più idonee per il perseguimento degli obiettivi prefissati. Nel condividere gli obiettivi perseguiti dalla Commissione, e appoggiando gli sforzi sostenuti dalla stessa per addivenire ad una soluzione delle problematiche individuate nel documento di consultazione, l AISCAT conferma la propria piena disponibilità a contribuire, per il settore di sua competenza, in modo fattivo al dibattito aperto, anche al di là della partecipazione al processo di consultazione in corso. A questo scopo, desideriamo evidenziare che l AISCAT ha da sempre focalizzato la propria attenzione sulle tematiche relative alla sicurezza stradale, considerate una delle principali priorità nella propria azione. Questo impegno è ulteriormente confermato dalla presenza dell AISCAT tra i firmatari della Carta Europea della Sicurezza Stradale già nel 2004. Consapevole che si tratta di un processo che, attraverso una lunga serie di attività successive, vedrà ancora vari livelli di approfondimento, l AISCAT vuole essere presente, nei modi previsti dalle procedure comunitarie, all interno dei diversi passi che verranno intrapresi in futuro per il proprio settore considerando il ruolo strategico delle autostrade a pedaggio italiane all interno delle reti europee. Si rende inoltre disponibile sin d ora, sulla base anche di un esperienza pluridecennale nel settore, a partecipare attivamente a seminari e dibattiti, nonché ad ulteriori consultazioni che si dovessero
aprire sulle tematiche in oggetto. Inoltre, l AISCAT sottolinea che le sue opinioni ed i suoi obiettivi sono anche condivisi con i gestori europei di infrastrutture a pedaggio, raggruppati nell ASECAP, Associazione anch essa firmataria della Carta Europea della Sicurezza Stradale. L AISCAT sostiene quindi pienamente le considerazioni e le argomentazioni che l ASECAP rappresenta nel suo documento di posizione relativo alla presente consultazione. 2
2. L AISCAT, I SUOI MEMBRI, LE CONCESSIONI AUTOSTRADALI IN ITALIA 2.1 L AISCAT ed i suoi membri L AISCAT - Associazione Italiana Società Concessionarie di Autostrade e Trafori - è stata costituita nel 1966 con il compito di raccogliere e confrontare le esperienze e le esigenze comuni alle Associate, interessandosi a tutte le problematiche inerenti alla programmazione, la costruzione e l esercizio delle autostrade e trafori in concessione a pedaggio. L attenzione dell AISCAT è da sempre stata indirizzata su due direttrici fondamentali: Armonizzazione delle procedure e comportamenti di ciascuna Associata nelle modalità operative del servizio, nei rapporti con gli utilizzatori e con le Amministrazioni Pubbliche di riferimento: il tutto nel rispetto delle singole autonomie decisionali; Promozione di posizioni comuni, relativamente ad interessi ed esigenze del settore, e loro conseguente rappresentazione in tutte le sedi competenti, nazionali ed internazionali. All Associazione aderiscono, come associate effettive, le società, enti o consorzi titolari di una concessione per la costruzione e/o l esercizio di autostrade o trafori autostradali a pedaggio in Italia; attualmente, le Associate sono 23 e la loro competenza si estende per circa 5.600 chilometri di rete. 3
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SOCIETA CONCESSIONARIE KM IN ESERCIZIO AUTOSTRADE PER L'ITALIA 2.854,6 SOCIETÀ ITALIANA TRAFORO MONTE BIANCO 5,8 SOCIETÀ ITALIANA TRAFORO DEL GRAN SAN BERNARDO (S.I.TRA.S.B.) 12,8 SOCIETÀ ITALIANA TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS (S.I.T.A.F.) 82,5 RACCORDO AUTOSTRADALE VALLE D'AOSTA (R.A.V.) 27,0 SOCIETÀ AUTOSTRADE VALDOSTANE (S.A.V.) 67,4 AUTOSTRADA TORINO-IVREA-VALLE D'AOSTA (A.T.I.V.A.) 152,9 SOCIETÀ AUTOSTRADA TORINO-ALESSANDRIA-PIACENZA (S.A.T.A.P.) 291,9 AUTOSTRADA TORINO-SAVONA 130,9 MILANO SERRAVALLE - MILANO TANGENZIALI 177,6 AUTOSTRADE CENTROPADANE 88,6 AUTOSTRADA BRESCIA-VERONA-VICENZA-PADOVA 182,5 AUTOSTRADA DEL BRENNERO 314,0 AUTOVIE VENETE 180,3 SOCIETÀ AUTOSTRADE DI VENEZIA E PADOVA 41,8 AUTOSTRADA DEI FIORI 113,3 AUTOCAMIONALE DELLA CISA 101,0 SOCIETÀ AUTOSTRADA LIGURE TOSCANA (S.A.L.T.) 154,9 AUTOSTRADA TIRRENICA (S.A.T.) 36,6 STRADA DEI PARCHI 281,4 TANGENZIALE DI NAPOLI 20,2 AUTOSTRADE MERIDIONALI (S.A.M.) 51,6 CONSORZIO PER LE AUTOSTRADE SICILIANE 268,2 5
2.2 Il ruolo delle Concessionarie autostradali nella gestione della rete I poteri ed i compiti degli Enti proprietari delle strade sono definiti all art. 14 del D. Lgs n. 285 del 30 aprile 1992 (Nuovo Codice della Strada); all interno di tale articolo si stabilisce inoltre che questi, nel caso di strade in concessione, siano esercitati dalle Concessionarie, equiparando così (formalmente e sostanzialmente) Enti proprietari e Società concessionarie stesse. Nel caso specifico della realtà autostradale italiana a pedaggio, lo strumento della concessione viene realizzato attraverso la stipula di un contratto (la Convenzione ) tra ente concedente (l ANAS per conto dello Stato) e Concessionaria (la società autostradale), nel quale vengono definiti e regolamentati i rispettivi diritti e doveri, affidando a quest ultima tutte le attività e i compiti necessari a garantire il corretto esercizio dell infrastruttura di propria responsabilità. Le Società concessionarie, pertanto, devono far fronte ad una serie di obblighi essenzialmente connessi al mantenimento del livello di servizio dell infrastruttura e delle condizioni di sicurezza e regolarità dei flussi veicolari, attraverso la progettazione e l esecuzione di opportuni interventi di adeguamento o l implementazione di idonee politiche gestionali. Tutto ciò comunque nel rispetto del vincolo dell equilibrio economico-finanziario che deve caratterizzare la gestione delle autostrade, nonché delle competenze specifiche degli Enti di governo territoriali e degli Organi Istituzionali (quali la Polizia di Stato) a cui spetta per legge il controllo e il governo del traffico. 6
3. LE RISPOSTE DELL AISCAT ALLA CONSULTAZIONE Domanda 1: Risposta: Concordate con la definizione e con la valutazione del problema? (Do you agree with the definition and assessment of the problem?) A livello generale si concorda con la definizione e con la valutazione del problema come esposto nel documento; comunque, desideriamo porre ulteriormente l attenzione all importanza del comportamento dei guidatori nella riduzione degli incidenti e del numero di morti. Infatti, l esperienza quotidiana mostra come l assunzione di comportamenti di guida corretti rappresenti l elemento principale per il raggiungimento dell obiettivo di dimezzamento del numero di morti fissato dalle autorità europee. I progressi che si sono già registrati in questo senso, non potranno essere rafforzati ed incrementati qualsiasi intervento di tipo infrastrutturale venga attivato - senza il contributo degli utenti della strada e senza la loro sensibilizzazione sui rischi connessi a comportamenti scorretti e non rispettosi delle regole e del Codice della Strada. In relazione a quanto sopra, si sottolinea anche l importanza di un efficiente sistema di enforcement che assicuri il rispetto delle regole da parte dei conducenti. Domanda 2: Concordate con le varie opzioni riguardanti le linee di condotta definite nel testo? (Do you agree with the policy options defined, and assessed?) Risposta: Secondo noi l opzione 2) è la più ragionevole ed opportuna per il raggiungimento degli obiettivi individuati. Concordiamo inoltre sulla valutazione degli impatti così come identificati nel testo. 7
Domanda 3: Risposta: Qual è la vostra opinione sulle misure/strumenti descritti nel punto 4? Quali altre misure potrebbero essere prese? (What is your opinion on the measures/instruments described in point 4? What other measures could be taken?) Le misure e gli strumenti descritti sono certamente accettabili in linea di principio, ma dobbiamo comunque distinguere il ruolo e la posizione delle autostrade a pedaggio. La sicurezza rappresenta la priorità principale per i gestori delle infrastrutture a pedaggio europee, come si può facilmente riscontrare dagli investimenti notevoli in questo campo e dall impegno profuso nella gestione quotidiana delle autostrade. La distinzione fatta nasce dalla considerazione che le autostrade sono infrastrutture viarie progettate e costruite appositamente per essere percorse da specifiche categorie di veicoli a motore, nel rispetto dei più elevati standard tecnologici e di qualità, al fine di garantire agli utenti le migliori condizioni di sicurezza ed alti livelli di servizio. Infatti, all interno del progetto di un autostrada, vengono presi in considerazioni numerosi elementi (geometrici, strutturali, ecc.) che devono: garantire un adeguata capacità dell infrastruttura; evitare le possibilità di collisione tra flussi di traffico conflittuali; mantenere lungo l intero sviluppo della strada appropriate distanze di visibilità (sufficienti cioè a dare al guidatore il tempo necessario per effettuare in sicurezza qualsiasi manovra); prevenire una falsa percezione delle caratteristiche del tracciato (vedi figura seguente). 8
Inoltre, sempre nel rispetto delle normative, particolare attenzione viene riservata alle pavimentazioni (con l uso di pavimentazioni drenanti) e alle varie dotazioni (barriere di sicurezza, attenuatori d urto, barriere antirumore, segnaletica, ecc.), sempre mantenute in condizioni ottimali. Inoltre, gli operatori autostradali italiani adottano adeguati accorgimenti e procedure atti a mantenere ogni componente dell infrastruttura ai massimi livelli prestazionali, anche al fine di affrontare situazioni di emergenza specifiche (ad esempio, legate ad avverse condizioni meteorologiche, al trattamento delle merci pericolose, alla rimozione di veicoli incidentati, ecc.). Per controllare e gestire le autostrade e i flussi di traffico, sono normalmente impiegate le più moderne tecnologie (videocamere, sensori di traffico, sensori meteo, pannelli a messaggio variabile, e altri sistemi ITS), incrementando così la sicurezza e l efficienza del sistema. Peraltro con riferimento specifico alla circolazione in galleria, considerata la consistenza di queste infrastrutture sulla rete autostradale italiana in relazione alla particolare morfologia del territorio, si sottolinea la condivisione da parte dei Concessionari delle indicazioni riportate nella Direttiva 2004/54/CE del 29/4/04, rappresentata dalla presenza già di standard coerenti con quelli indicati o dalla rapida 9
adozione degli stessi anche in anticipo sulle scadenze previste per gli stati membri. Tutti questi elementi caratterizzano le autostrade e le differenziano dalle altre tipologie stradali. Ogni singola sezione dell infrastruttura rispetta gli standard prescritti, fin dalle prime fasi di pianificazione e progettazione, e questo è il motivo per cui è improprio parlare di punti neri in autostrada, almeno nella loro accezione comune. L insieme dei suddetti elementi rende le autostrade a pedaggio più sicure rispetto a tutte le altre tipologie stradali, anche grazie all impegno costante di tutti gli operatori; detto impegno comprende inoltre un impiego continuo ed ingente di fondi per la ricerca nel campo della sicurezza e per l implementazione di progetti di nuovi e più efficienti sistemi atti a preservare la vita delle persone. Ciò viene confermato dalle statistiche che mettono in relazione il numero di morti con i flussi veicolari (e che costituiscono il modo scientificamente più esatto e corretto per giudicare e classificare le caratteristiche di sicurezza di una strada). Inoltre, le autostrade a pedaggio sono normalmente soggette ad ispezioni ed audits specifici ed accurati da parte degli Enti proprietari delle infrastrutture, con lo scopo di verificare regolarmente il rispetto degli opportuni standard di servizio. Domanda 4: Risposta: Avete commenti specifici sui costi e sui benefici dei vari strumenti/misure? (Do you have specific comments on the costs and the benefits of the different instruments/measures?) Data la convergenza tra i contenuti del Consultation Paper e il lavoro quotidiano svolto dagli operatori autostradali, nonchè con quanto prescritto nei contratti di concessione tra Enti concedenti e società autostradali (nei quali vengono rigorosamente definiti e regolati diritti, 10
doveri e responsabilità delle parti, per garantire la corretta gestione dell infrastruttura), non si hanno commenti specifici ulteriori. Domanda 5: Risposta: Desiderate fare qualche altro commento? (Is there any comment you would wish to make?) Ci sono due aspetti ulteriori che desideriamo sottolineare: 1. attualmente, non esistono a livello europeo strumenti adeguati e condivisi per l analisi di sicurezza delle strade. Più specificatamente, per quanto riguarda la network analysis sarebbe utile definire le linee generali, piuttosto che entrare nel dettaglio delle specifiche procedure operative che dovranno essere discusse e stabilite di comune accordo a livello UE. 2. La mancanza di adeguati dati di traffico a disposizione per le varie tipologie stradali (con la sola eccezione delle autostrade a pedaggio) non può essere un buon motivo per costruire delle analisi statistiche basate solo sul numero dei morti. Infatti, preso singolarmente e non posto in relazione con i volumi di traffico, questo numero non può né essere rappresentativo delle caratteristiche della strada, né descrivere la realtà. Solo un approccio più scientifico al tema e un opportuna revisione metodologica (conformemente con le strutture internazionali esistenti) possono fornire una descrizione più completa ed adeguata, propedeutica all attuazione delle soluzioni più opportune. 11