HIV E AIDS IN TOSCANA Aggiornamento al 31 dicembre 2014

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HIV E AIDS IN TOSCANA Aggiornamento al 31 dicembre 2014 serie In cifre - N. 9 La pubblicazione può essere scaricata gratuitamente dal sito dell Agenzia regionale di sanità della Toscana: www.ars.toscana.it

Agenzia regionale di sanità della Toscana Villa La Quiete alle Montalve via Pietro Dazzi, 1 50141 Firenze www.ars.toscana.it HIV e AIDS in Toscana Aggiornamento al 31 dicembre 2014 serie In cifre - N. 9 novembre 2015 Autori: Monia Puglia Fabio Voller Ringraziamenti: Emanuela Balocchini e Lucia Pecori Regione Toscana, Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale Settore Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita, alimenti e veterinaria Progetto grafico: Elena Marchini Editing e impaginazione: Caterina Baldocchi Agenzia regionale di sanità della Toscana Serie In cifre dell Agenzia regionale di sanità della Toscana, Firenze Direttore responsabile: Francesco Cipriani Registrazione REA Camera di Commercio di Firenze N. 562138 Iscrizione Registro stampa periodica Cancelleria Tribunale di Firenze N. 5952 del 19/06/2006 ISSN stampa 2284-4791 ISSN online 2384-891X

HIV e AIDS in Toscana Aggiornamento al 31 dicembre 2014 di M. Puglia, F. Voller Serie In cifre N. 9 Premessa Il Sistema di sorveglianza delle malattie infettive costituisce la fonte informativa più rilevante per monitorare l incidenza dei casi di malattia. L AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita), stadio clinico terminale del virus dell immunodeficienza umana (HIV), riportata per la prima volta in letteratura nel 1981, è divenuta in Italia nel 1986 una malattia a notifica obbligatoria di Classe III per la quale è prevista la compilazione di una scheda dedicata. A partire dalla metà degli anni 90, l avvento della terapia antiretrovirale ha modificato la storia naturale della malattia: il tasso di letalità si è drasticamente ridotto con conseguente riduzione del numero di persone che sviluppano l AIDS e aumento della prevalenza della sieropositività. Il registro dei casi notificati di AIDS diventa così una fonte non più sufficiente per identificare i cambiamenti dell infezione da HIV. Per questo nel 2008 il Ministero della Salute ha istituito il Sistema di sorveglianza nazionale delle nuove diagnosi di infezione da HIV, provvedendo ad aggiungere l infezione all elenco della Classe III delle malattie infettive sottoposte a notifica obbligatoria. In Toscana il Sistema di sorveglianza di entrambe le patologie è affidato all Agenzia regionale di sanità, che dal 2004 gestisce il Registro Regionale AIDS (RRA) e dal 2009 la notifica delle nuove diagnosi di HIV. Lo scorso anno l Osservatorio di Epidemiologia dell Agenzia regionale di sanità, raccolse per la prima volte i principali risultati dei due Sistemi di sorveglianza in una pubblicazione della serie In cifre n. 6 dal titolo HIV e AIDS in Toscana. Questo opuscolo costituisce l aggiornamento al 31 dicembre 2014. I dati presentati descrivono l epidemiologia dell HIV/AIDS in Toscana, dall analisi dell incidenza ai gruppi di popolazione più a rischio, dalle condizioni cliniche e immunologiche dei pazienti alla terapia antiretrovirale, fornendo ai clinici e alle persone coinvolte nell assistenza di questi pazienti uno strumento che permetta una lettura immediata dei dati. Fabio Voller ARS Toscana 1

Nuove diagnosi di HIV Tasso di notifica Fonte: Sistema di sorveglianza HIV, 2009-2014 Dall inizio della sorveglianza sono state notificate in Toscana 1.763 nuove diagnosi di HIV. L andamento delle nuove diagnosi è costante negli anni: nel 2014 sono state segnalate in Toscana 297 nuove diagnosi. Numero di casi di HIV notificati in Toscana per genere e anno di diagnosi. 300 250 225 255 219 219 233 233 200 150 100 50 58 77 60 48 72 64 0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Maschi Femmine I casi pediatrici, che presentano tutti modalità di trasmissione verticale tra madre e figlio, sono divenuti eventi rari, grazie alla terapia antiretrovirale somministrata alla madre sieropositiva e all introduzione del test per HIV tra gli esami previsti nel libretto di gravidanza. Negli ultimi 6 anni i casi pediatrici sono stati 5. Nessun caso è stato segnalato negli ultimi 2 anni. Numero di casi pediatrici di HIV notificati in Toscana. Anni 1985-2014. Anno di diagnosi N. 1985-1989 60 1990-1994 30 1995-1999 18 2000-2004 11 2005 1 2008 1 2009 1 2010 2 2012 2 2

Nuove diagnosi di HIV Tasso di notifica e di incidenza Fonte: Sistema di sorveglianza HIV, 2009-2014 Nel 2014 il tasso di notifica è di 7,9 per 100.000 residenti (maschi: 12,9; femmine: 3,3). I maschi costituiscono il 78,5% dei casi. Il rapporto maschi/ femmine è quindi di 3,6:1. Tasso di notifica di HIV (per 100.000 residenti) per genere e anno di diagnosi. 16,0 14,0 12,0 12,6 14,2 12,1 12,4 13,1 12,9 10,0 8,0 6,0 7,6 8,9 7,4 7,3 8,3 7,9 4,0 2,0 3,0 4,0 3,1 2,5 3,7 3,3 0,0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Maschi Femmine Totale Nel periodo 2012-2014 le diagnosi relative a residenti toscani sono state 1.647, di queste 50 sono state segnalate in strutture fuori regione. I residenti nelle AUSL di Prato, Viareggio, Pisa e Livorno presentano nell ultimo triennio i tassi di incidenza più elevati. Tasso di incidenza di HIV (per 100.000 residenti) per AUSL di residenza*. Triennio 2012-2014. * il dato dei residenti toscani notificati fuori regione non è disponibile per il 2014. 3

Nuove diagnosi di HIV Caratteristiche socio-demografiche Fonte: Sistema di sorveglianza HIV, 2009-2014 Le classi di età più rappresentate sono quelle 30-39 e 40-49 anni (età mediana alla diagnosi: 41 anni). Numero e incidenza dei casi adulti di HIV notificati in Toscana per classe di età. Triennio 2012-2014. Gli stranieri, che costituiscono nel triennio 2012-2014 il 24,4% delle nuove diagnosi di HIV, hanno un incidenza tripla rispetto a quella degli italiani (19,9 per 100.000 residenti vs 6,5). Numero dei casi adulti di HIV notificati in Toscana per cittadinanza. 350 300 86 250 76 69 64 78 69 200 150 100 206 245 210 201 226 227 50 0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 italiani stranieri Le nazionalità straniere più frequenti sono Brasile, Nigeria e Romania per i maschi; Nigeria e Romania per le femmine. 4

Nuove diagnosi di HIV Modalità di trasmissione Fonte: Sistema di sorveglianza HIV, 2012-2014 La maggioranza delle infezioni da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti che costituiscono l 88,5% di tutte le segnalazioni, a sottolineare l abbassamento del livello di guardia e la bassa percezione del rischio nella popolazione, soprattutto eterosessuale. Le persone che si sono infettate a causa dell uso di droghe iniettive sono invece intorno al 5,4%. Modalità di trasmissione dei casi adulti di HIV notificati in Toscana per genere. ETERO 34,8 46,5 90,2 MSM 42,0 53,2 IDU ALTRO NON NOTO 5,4 5,5 5,4 0,5 1,6 0,2 5,7 2,7 6,4 maschi femmine totale MSM: Men who have Sex with Men (maschi che fanno sesso con maschi); IDU: Injection Drug Users (utilizzatori di sostanze stupefacenti per via endovenosa); Altro: ha ricevuto fattori della coagulazione/trasfusione, cellule staminali, contatto accidentale con sangue ecc. La modalità di trasmissione eterosessuale è la modalità più frequente per gli ultracinquantenni. Modalità di trasmissione del virus dei casi adulti di HIV notificati in Toscana per età alla diagnosi. 49,3 48,3 36,4 37,0 34,1 39,4 41,8 50,2 52,1 52,9 20-29 30-39 40-49 50-59 >=60 ETERO MSM IDU ALTRO NON NOTO 5

Nuove diagnosi di HIV Quadro clinico e immunologico Fonte: Sistema di sorveglianza HIV, 2012-2014 Un caso di HIV su 5 è già in AIDS conclamato al momento della diagnosi di sieropositività, il 55% è Late Presenter (LP) e il 37% è Advanced HIV Disease (AHD), ovvero si presenta alla prima diagnosi di sieropositività con un quadro immunologico già compromesso. Quadro clinico e immunologico dei casi adulti di HIV notificati in Toscana. Prima conta CD4 54,8 >500; 223; 25% <200; 312; 39% 37,1 18,5 350-500; 166; 19% 200-350; 161; 17% LP: numero di CD4< 350 cell/ µl o patologia indicativa di AIDS. AHD: numero di CD4< 200 cell/ µl o patologia indicativa di AIDS. LP AHD AIDS Rischio di essere LP, AHD o AIDS. Casi adulti. Anni 2009-2014. Analisi di regressione logistica multivariata. LP AHD AIDS % OR* IC95% % OR* IC95% % OR* IC95% Genere Maschi 56,0 1-40,3 1-21,1 1 - Femmine 52,9 0,6 0,5-0,8 35,1 0,6 0,4-0,7 13,6 0,4 0,3-0,6 Età <30 35,2 1-17,9 1-5,1 1-30-39 51,4 1,9 1,4-2,6 33,5 2,3 1,6-3,2 15,1 3,3 1,9-2,7 40-49 60,6 2,8 2,1-3,9 47,2 4,1 2,9-5,9 23,5 6,2 3,6-10,7 50 71,2 4,4 3,2-6,2 55,2 5,7 3,9-8,2 32,8 10,2 5,8-17,9 Cittadinanza Italiana 57,4 1,0 41,6 1,0 20,6 1,0 Straniera 54,6 1,2 0,9-1,6 38,6 1,3 0,9-1,8 20,5 1,9 1,3-2,7 Modalità di trasmissione MSM 45,2 1-28,1 1-15,1 1 - Etero 63,2 2,3 1,8-3,0 46,6 2,5 2,0-3,2 23,8 1,9 1,4-2,6 IDU 52,6 1,5 0,9-2,2 41,2 2 1,3-3,1 15,8 1,2 0,7-2,1 Altro/nd 63,4 2,2 1,4-3,3 51,8 2,9 1,9-4,4 18,8 1,2 0,7-2,1 * Aggiustato per tutte le variabili elencate e per cittadinanza. I sieropositivi che arrivano alla diagnosi con un quadro clinico e immunologico compromesso sono più frequentemente maschi, stranieri, di età più avanzata ed eterosessuali. 6

Nuove diagnosi di HIV Coinfezioni HBV e HCV Fonte: Sistema di sorveglianza HIV, 2012-2014 Il 10% dei sieropositivi toscani presenta oltre al virus dell HIV anche quello dell epatite. Presenza di HBV e HCV nei casi adulti di HIV notificati in Toscana. HIV/HBV 21; 3% HIV/HCV 56; 7% HIV/HBV/HCV 4; 0% HIV 755; 90% I coinfetti HIV/HCV sono più frequenti nei tossicodipendenti e nella classe di età 35-59. I coinfetti HIV/HBV sono più frequenti nei sieropositivi stranieri ed hanno caratteristiche demografiche e modalità di trasmissione del virus del tutto simili a quelle dei sieropositivi non coinfetti. Tuttavia, per questi pazienti emerge al momento della diagnosi di sieropositività un quadro clinico e immunologico peggiore e con un rischio più elevato di essere LP, AHD o AIDS. 7

Nuove diagnosi di HIV Terapia antiretrovirale Fonte: Sistema di sorveglianza HIV, 2012-2014 Il 60% dei sieropositivi inizia la terapia antiretrovirale entro 90 giorni dalla diagnosi di HIV. Terapia antiretrovirale nei casi adulti di HIV notificati in Toscana. no 40% si 60% Terapia antiretrovirale prescritta entro 90 gg dalla diagnosi di HIV. La terapia antiretrovirale è somministrata più frequentemente ai pazienti con quadro immunologico peggiore. Terapia antiretrovirale dei casi adulti di HIV notificati in Toscana per prima conta CD4. 11,0 23,0 54,6 79,7 89,0 77,0 45,4 20,3 <200 200-350 350-500 >500 si no Terapia antiretrovirale prescritta entro 90 gg dalla diagnosi di HIV. 8

Nuove diagnosi di HIV Motivo di esecuzione del test Fonte: Sistema di sorveglianza HIV, 2012-2014 Il 53% dei pazienti effettua il test nel momento in cui vi è il sospetto di una patologia HIV-correlata o una sospetta Malattia a trasmissione sessuale (MTS) o un quadro clinico di infezione acuta e solo il 29,3% lo effettua spontaneamente per percezione di rischio, a confermare la bassa percezione del rischio. Motivo di esecuzione del test dei casi adulti di HIV notificati in Toscana. Motivo di esecuzione del test n % Test correlato a controllo per sospetta patologia HIV correlata 320 37,0 Test effettuato spontaneamente per percezione del rischio 253 29,3 Test correlato a controllo per quadro clinico di infezione acuta 73 8,5 Test correlato per sospetta MTS 65 7,5 Test consigliato per riscontro partner HIV positivo 29 3,4 Test correlato a controllo ginecologico in gravidanza 26 3,0 Test correlato a controllo per donazione sangue/organo/tessuto/sperma 22 2,6 Test offerto da SerT 16 1,9 Test effettuato spontaneamente a seguito di campagna informativa 13 1,5 Test effettuato prima di intervento chirurgico 11 1,3 Test offerto in carcere 9 1,0 Test offerto da consultori familiari/ginecologici (se non in gravidanza) 3 0,3 Test correlato a controllo per contatto accidentale di sangue 3 0,3 Nessun fattore di rischio noto 8 0,9 Altro 13 1,5 Una quota importante di donne ha eseguito il test durante un controllo ginecologico in gravidanza, nell ambito dello screening per HIV in gravidanza. Motivo di esecuzione del test dei casi adulti di HIV notificati in Toscana per genere. controllo per sospetta patologia HIV correlata 34,1 37,8 spontaneo per percezione del rischio 20,3 31,7 controllo per sospetta MTS 2,8 8,8 controllo per quadro di infezione acuta 8,7 7,7 Maschi Femmine controllo ginecologico in gravidanza 13,2 riscontro partner HIV positivo 1,4 11,5 9

Nuove diagnosi di HIV Motivo di esecuzione del test e informazioni sul partner Fonte: Sistema di sorveglianza HIV, 2012-2014 Gli uomini omosessuali hanno una maggior percezione del rischio rispetto agli eterosessuali, effettuando il test spontaneamente per percezione del rischio nel 47,1% dei casi (vs il 24,2% degli eterosessuali). Motivo di esecuzione del test dei casi adulti di HIV notificati in Toscana per modalità di trasmissione del virus. controllo per sospetta patologia HIV correlata 24,2 46,8 spontaneo per percezione del rischio 16,9 47,1 controllo per sospetta MTS 5,0 11,9 MSM ETERO controllo per quadro di infezione acuta 9,1 9,0 Informazioni sul partner dei casi adulti di HIV notificati in Toscana con modalità di trasmissione sessuale. Informazioni sul partner* N % Storia di promiscuità e di rapporti non protetti 161 43,5 Partner HIV-positivo 116 31,4 Partner senza alcun fattore di rischio conosciuto 80 21,6 Partner prostituta/o o cliente prostituta/o 22 12,7 Partner maschio bisessuale 28 7,6 Partner che vive/è originario di paese ad epidemia HIV generalizzata 16 4,3 Partner IDU 9 2,4 * Più di una risposta possibile. Dato disponibile per 370 casi. 10

AIDS Tasso di notifica Fonte: Registro regionale AIDS, 1985-2014 In Italia, come nel resto dei paesi europei, un soggetto si considera affetto da AIDS se, oltre ad aver contratto l infezione HIV, presenta almeno una patologia opportunistica. Dal 1985 al 2014 sono stati notificati in Toscana 4.577 nuovi casi di AIDS. Nel 2014 i casi notificati sono stati 75 (46 nei maschi e 19 nelle femmine; il rapporto maschi/femmine è di 2,9:1). Numero di casi di AIDS notificati in Toscana per anno di diagnosi e genere. A fronte di una stabilizzazione dei casi notificati si contrappone un forte incremento dei casi prevalenti (1.882 al 31/12/2014). Tassi di notifica e prevalenza di AIDS (per 100.000 residenti) notificati in Toscana. 60 50 Tasso notifica Tasso prevalenza 50,2 40 30 20 16,0 10 0 11,3 2,9 2,0 2,6 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 11

AIDS Sopravvivenza Fonte: Registro regionale AIDS, 1985-2014 Tasso di letalità dei casi di AIDS notificati in Toscana. Anno di diagnosi Tasso letalità 1985-1987 98,9 1988-1990 96,6 1991-1993 95,9 1994-1996 76,1 1997-1999 40,5 2000-2002 34,6 2003-2005 26,4 2006-2008 14,0 2009-2011 9,2 2012-2014 6,9 La sopravvivenza delle persone con AIDS a 2 anni dalla diagnosi è più che raddoppiata in seguito all introduzione delle terapie antiretrovirali nel 1996, passando dal 32,0% negli anni 1985-1995, all 86,9% nel periodo 2003-2014. Sopravvivenza dei casi di AIDS notificati in Toscana. 12

AIDS Caratteristiche socio-demografiche Fonte: Registro regionale AIDS, 1985-2014 L età mediana alla diagnosi presenta, nel corso degli anni, un aumento progressivo sia per i maschi che per le femmine sino a raggiungere 46,5 anni nei primi e 44 nelle seconde e mantenendosi sempre più elevata per i maschi. I casi pediatrici sono 54: 51 casi registrati prima del 2001, 1 nel 2011 e 2 nel 2012. Nessun caso è stato segnalato negli ultimi 2 anni. Età mediana alla diagnosi dei casi di AIDS notificati in Toscana per genere e anno di diagnosi. 60 50 40 30 20 10 Maschi Femmine 0 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Sono 479 i soggetti di cittadinanza non italiana (di cui 50 provenienti dai paesi a sviluppo avanzato) ai quali è stata notificata l AIDS, l 81,8% dei quali risiede in Toscana. La proporzione di stranieri tra i pazienti con AIDS è aumentata passando dal 3,7% nel 1990 al 32,4% nel 2014. Cittadinanza dei casi di AIDS notificati in Toscana per anno di diagnosi Tra i pazienti stranieri notificati in Toscana la proporzione di donne è più elevata (29,2%) rispetto agli italiani (20,6%). 13

AIDS Caratteristiche socio-demografiche Fonte: Registro regionale AIDS, 1985-2014 Le nazionalità maggiormente rappresentate sono Brasile (112 maschi e 9 femmine), Nigeria (23 maschi e 39 femmine) e Senegal (26 maschi e 1 femmina). Casi di AIDS di cittadini stranieri notificati in Toscana per paese di provenienza e genere. Paese di provenienza Totale Maschi Femmine N % N % N % Brasile 121 25,3 112 33,0 9 6,4 Nigeria 62 12,9 23 6,8 39 27,9 Senegal 27 5,6 26 7,7 1 0,7 Cina 18 3,8 13 3,8 5 3,6 Romania 17 3,5 8 2,4 9 6,4 Costa D avorio 14 2,9 7 2,1 7 5,0 Perù 14 2,9 11 3,2 3 2,1 Etiopia 13 2,7 5 1,5 8 5,7 Marocco 12 2,5 10 2,9 2 1,4 Francia 11 2,3 7 2,1 4 2,9 Stati Uniti 10 2,1 9 2,7 1 0,7 Altro 160 33,4 108 31,9 50 37,1 Totale 479 100,0 339 100,0 140 100,0 Il tasso di notifica della popolazione straniera, risulta nettamente superiore rispetto a quello della popolazione italiana (6,4 per 100.000 residenti vs il 1,8 nel triennio 2012-2014). Tasso di notifica (per 100.000 residenti) dei casi di AIDS notificati in Toscana per cittadinanza. 14

AIDS Tasso di incidenza Fonte: Registro regionale AIDS, 2012-2014 Dall inizio dell epidemia ad oggi le diagnosi relative ai residenti toscani sono state 4.373. Di queste, 227 sono state segnalate fuori Toscana. Nel triennio 2012-2014 le AUSL di Viareggio e Prato, presentano i tassi di incidenza più elevati. Tasso di incidenza di AIDS (per 100.000 residenti) per AUSL di residenza*. AUSL 12 - VIAR AUSL 4 - PO 4,0 4,0 AUSL 5 - PI AUSL 10 - FI AUSL 6 - LI Toscana AUSL 7 - SI AUSL 11 - EMP AUSL 1 - MS AUSL 8 - AR 2,2 2,1 2,1 2,0 2,0 1,8 1,7 1,6 AUSL 9 - GR 1,4 AUSL 3 - PT AUSL 2 - LU 1,0 1,0 * Il dato dei residenti toscani notificati fuori regione non è disponibile per il 2014. Le AUSL di Prato, Viareggio e Pisa hanno un tasso di incidenza di AIDS nella popolazione straniera più alto. Tasso di incidenza dei casi di AIDS (per 100.000 residenti) per cittadinanza e AUSL di residenza*. AUSL 1 - MS AUSL 2 - LU AUSL 3 - PT AUSL 4 - PO AUSL 5 - PI AUSL 6 - LI AUSL 7 - SI AUSL 8 - AR AUSL 9 - GR AUSL 10 - FI AUSL 11 - EMP AUSL 12- VIAR Toscana 1,4 1,0 1,8 0,6 1,7 1,9 1,7 1,4 1,1 1,7 * Il dato dei residenti toscani notificati fuori regione non è disponibile per il 2014. 1,4 1,7 1,7 2,8 3,7 3,6 4,7 5,0 5,3 5,3 5,4 5,5 5,6 7,4 7,6 11,0 italiani stranieri 15

AIDS Modalità di trasmissione Fonte: Registro regionale AIDS, 1988-2014 La modalità di trasmissione del virus HIV ha subito nel corso degli anni un inversione di tendenza: il maggior numero di infezioni non avviene più, come agli inizi dell epidemia, per la tossicodipendenza ma è attribuibile a trasmissione sessuale, soprattutto eterosessuale. Questo dato sottolinea l abbassamento del livello di guardia nella popolazione generale: gli eterosessuali non si ritengono soggetti a rischio e invece rappresentano la categoria che più ha bisogno di informazione. Molti dei nuovi sieropositivi, che hanno contratto il virus attraverso rapporti sessuali non protetti, non sanno di esserlo e continuano a diffondere la malattia senza avere coscienza del rischio. Modalità di trasmissione dei casi adulti di AIDS notificati in Toscana per anno di diagnosi. 28,0 21,9 16,6 15,4 8,2 60,9 60,7 52,6 38,2 28,5 33,4 34,1 28,6 29,9 28,0 22,3 21,9 8,8 7,3 23,0 14,4 22,0 34,2 43,5 45,9 47,1 52,7 88-90 91-93 94-96 97-99 00-02 03-05 06-08 09-11 12-14 Etero MSM IDU n.d. Trasfuso Altro Nella popolazione straniera si registra una più alta frequenza di trasmissione per via eterosessuale rispetto agli italiani (67,3% vs 53,5% nell ultimo triennio). Modalità di trasmissione dei casi adulti di AIDS notificati in Toscana per cittadinanza e anno di diagnosi. 100% 80% 60% % 40% 20% 0% 91-93 94-96 97-99 00-02 03-05 06-08 09-11 12-14 91-93 94-96 97-99 00-02 03-05 06-08 09-11 12-14 Italiani Anno di diagnosi Stranieri Etero MSM TD Altro/nd 16

AIDS Quadro clinico e immunologico alla diagnosi Fonte: Registro regionale AIDS, 1991-2014 Nell ultimo triennio le due patologie più frequenti sono, in ordine, la polmonite da Pneumocystis carinii (25,9%) e la candidosi esofagea (11,5%). Principali patologie opportunistiche dei casi di AIDS adulti notificati in Toscana per anno di diagnosi. 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 91-93 94-96 97-99 00-02 03-05 06-08 09-11 12-14 Polmonite da Pneumocystis Carinii Sarcoma di Kaposi Wasting Sindrome da HIV Tubercolosi polmonare Linfoma immunoblastico Toxoplasmosi cerebrale Candidosi esofagea Cytomegalovirus, malattia sistemica M.tubercolosis dissem.o extrapolm. Leucoencefalopatia multif.progress. Encefalopatia da hiv Più della metà dei pazienti aveva, al momento della diagnosi, un quadro clinico e immunologico grave come conseguenza del ritardo diagnostico. Quadro clinico e immunologico dei casi adulti di AIDS notificati in Toscana. Triennio 2012-2014. 200-349 8% >=350 8% Conta CD4 Carica virale <50 5% 50-99.999 29% 50-199 30% <50 54% >=100.000 66% 17

AIDS Tempo intercorso tra la diagnosi di HIV e la diagnosi di AIDS Fonte: Registro regionale AIDS, 1991-2014 Nell ultimo triennio il 62,7% dei casi scopre la sieropositivà al momento della diagnosi di AIDS e quindi quando il loro sistema immunitario è ormai già compromesso, proporzione in aumento negli anni, a indicare la sempre minor consapevolezza della possibilità di contagio. Tempo intercorso tra la diagnosi di HIV e la diagnosi di AIDS dei casi di AIDS adulti notificati in Toscana. 41,7 40,9 39,0 33,3 32,8 56,4 69,6 76,7 8,8 13,4 4,8 5,2 4,5 6,9 13,0 7,4 36,76 49,45 45,73 56,25 61,46 62,7 17,39 15,91 91-93 94-96 97-99 00-02 03-05 06-08 09-11 12-14 alla diagn 1-5mesi prima diag >=6 mesi prima diagn Sono soprattutto coloro che hanno contratto il virus HIV per via eterosessuale a scoprire la propria sieropositività al momento della diagnosi di AIDS. Tempo intercorso tra la diagnosi di HIV e la diagnosi di AIDS dei casi di AIDS adulti notificati in Toscana per modalità di trasmissione del virus. Triennio 2012-2014. IDU 26,3 5,3 68,4 MSM 57,1 4,3 38,6 ETERO 69,5 4,7 25,8 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% alla diagnosi 1-5 mesi 6 mesi e più 18

AIDS Terapia antiretrovirale prima della diagnosi di AIDS Fonte: Registro regionale AIDS, 2012-2014 Come conseguenza del ritardo diagnostico, nel triennio 2012-2014 solo il 27,9% dei casi di AIDS notificati ha ricevuto un trattamento antiretrovirale prima della diagnosi di AIDS: tra questi, l 82,8% ha assunto una combinazione con tre farmaci antiretrovirali. Sono gli eteresessuali ad aver ricevuto la terapia in proporzione minore. Terapia antiretrovirale dei casi di AIDS adulti notificati in Toscana per modalità di trasmissione del virus. IDU 52,6 47,4 MSM 30,0 70,0 ETERO 24,8 74,4 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% si no non nota Tra i pazienti che hanno ricevuto un trattamento antiretrovirale prima della diagnosi di AIDS si evidenzia una proporzione minore di polmonite da Pneumocystis carinii e una proporzione più alta di Wasting Syndrome. Patologie opportunistiche dei casi di AIDS adulti notificati in Toscana per terapia antiretrovirale pre AIDS. Patologia opportunistica* Terapia antiretrovitale Sì No Polmonite da Pneumocystis Carinii 11,8 41,5 Candidosi esofagea 14,7 14,8 Sarcoma di Kaposi 13,2 8,5 Cytomegalovirus, malattia sistemica 5,9 10,8 Wasting Sindrome da HIV 14,7 6,3 M. tubercolosis dissem. o extrapolm. 7,4 7,4 Tubercolosi polmonare 10,3 4,5 Leucoencefalopatia multif. progress. 4,4 6,3 Encefalopatia da HIV 4,4 5,1 Linfoma immunoblastico 8,8 3,4 Cytomegalovirus, retinite 2,9 5,1 Toxoplasmosi cerebrale 2,9 5,1 Criptococcosi extrapolmonare 1,5 5,1 Linfoma di Burkitt 4,4 1,7 M. avium e M. kansasii 4,4 1,7 Mycobacterium altre specie 1,5 1,1 Carcinoma cervicale invasivo 2,9 0,0 Criptosporidiosi intestin. cronica 1,5 0,6 Herpes simplex: ulcera/e croniche 1,5 0,6 Polmonite ricorrente 2,9 0,0 Istoplasmosi disseminata 1,5 0,0 Candidosi esofagea 14,7 14,8 * Più di una risposta possibile. 19

AIDS Terapia antiretrovirale prima della diagnosi di AIDS Fonte: Registro regionale AIDS, 2012-2014 Il quadro immunologico e virologico al momento della diagnosi di AIDS nei pazienti che hanno effettuato almeno un precedente trattamento antiretrovirale è migliore rispetto a coloro che non hanno effettuato alcuna terapia pre-aids. Il numero di linfociti CD4 nel sangue è minore nei pazienti che non hanno ricevuto un trattamento antiretrovirale, ad indicare una situazione immunologica più compromessa. Terapia antiretrovirale dei casi di AIDS adulti notificati in Toscana per numero di linfociti CD4 nel sangue. 33,3 55,6 78,3 77,8 66,7 44,4 21,7 20,8 <50 50-200 200-350 >350 si no non noto I casi adulti di AIDS che hanno carica virale superiore a 100.000 non erano stati trattati con terapia antiretrovirale nell 85% dei casi. Terapia antiretrovirale dei casi di AIDS adulti notificati in Toscana per carica virale. 56,5 100,0 85,0 43,5 14,4 <50 50-99999 >=100000 si no non noto 20

HIV E AIDS IN TOSCANA Aggiornamento al 31 dicembre 2014 serie In cifre - N. 9 La pubblicazione può essere scaricata gratuitamente dal sito dell Agenzia regionale di sanità della Toscana: www.ars.toscana.it