Comune di Boffalora d'adda Provincia di Lodi Studio per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore D.G.R. 7/7868 del 25 gennaio 2002 e s.m.i. Relazione Generale adottato con Del. C. C. n del approvato con Del. C. C. n del p.iva./cod.fis/reg.imp. 01458280334 info@progepiter.it tel. (+39).0523.970523 fax (+39).0523.1880161 www.progepiter.it PROGEPITER s.r.l. via Roma, 40 209010 Piozzano (PC) - Italy il tecnico incaricato: ing. Michele Cèddia Ord. Ing. Prov. Milano n. A64024 giugno 2008 ComuneBoffaloraAdda_RIM_relazione_generale.odt
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1 Premessa La presente relazione riporta le modalità ed i criteri utilizzati per l'individuazione del reticolo idrografico di competenza comunale e delle relative fasce di rispetto ai sensi della normativa regionale e nazionale vigente. Per effetto dell art. 1 della L. 36/94 e del successivo regolamento (D.P.R. 238/99), il concetto di acqua pubblica è stato innovato rispetto al vecchio T.U. n. 1775/1933, introducendo nell ordinamento il principio di pubblicità di tutte le acque superficiali e sotterranee. La L.R. 1/2000, in attuazione del D.Lgs. n. 112/98, ha previsto l obbligo per la Regione Lombardia di individuare il reticolo principale sul quale la Regione stessa continuerà a svolgere le funzioni di polizia idraulica (ex R.D. n. 523/1904), trasferendo ai comuni o ai consorzi le competenze sul reticolo idrico minore (D.G.R. 25.01.2001 n. 7/7868) ed ai consorzi di bonifica le competenze sul reticolo principale di bonifica (D.G.R. 1 agosto 2003 n. 7/13950). In riferimento a tale normativa l'amministrazione Comunale di Boffalora d'adda ha affidato allo scrivente lo Studio per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore ai sensi della citata D.G.R. del 2002 e delle successive modifiche e integrazioni intervenute. Lo studio è costituito dalla presente Relazione, dagli elaborati cartografici riprodotti alla scala dello strumento urbanistico (scala 1:5000 e 1:2000) nonché dalla bozza dell'elaborato normativo. Quest'ultimo, unitamente ai prodotti cartografici costituisce elemento di riferimento per l'esercizio dell'attività di Polizia Idraulica di competenza comunale. La tavola 1 riporta il reticolo idrico di competenza comunale e le relative fasce di rispetto; le stesse informazioni sono riportate in tavola 2 con un dettaglio alla scala 1:2000 relativo al nucleo abitato. Essendo inoltre il territorio comunale di Boffalora d'adda interessato dal Fiume Adda quale reticolo idrico principale ed essendo soggetto a quanto previsto dalle Norme di Attuazione del Piano di Bacino del Fiume Po Stralcio per l'assetto Idrogeologico, la tavola 3 riporta le fasce A, B e C del Fiume Adda così come previste nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Lodi. Studio per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore Relazione Generale 3
2 Il Reticolo Idrico Principale La D.G.R. 7/7868 del 2002 nell'allegato A definiva il Reticolo Idrico Principale interessante il territorio comunale di Boffalora d'adda costituito dal Fiume Adda (LO015), dalla Roggia Mozzanica (LO026), dalla Roggia Squintana e Rifluente Rio (LO028). Successivamente la D.G.R. 7/13950 del 1 agosto 2003 ha ridefinito il Reticolo Idrico Principale, la cui competenza di Polizia Idraulica è in capo alla Regione, riportando nell'allegato A della stessa esclusivamente il Fiume Adda (LO011, numero di iscrizione alle acque pubbliche 82/A) quale corso d'acqua interessante il territorio di Boffalora d'adda. Il Piano di Bacino del Fiume Po Stralcio per l'assetto Idrogeologico (PAI), approvato con D.P.C.M. 24 maggio 2001 e pubblicato in G.U. n.183 del 8 agosto 2001, disciplina le attività nei territori adiacenti ai corsi d'acqua principali mediante una suddivisione delle fasce fluviali in 3 distinte categorie in funzione del tempo di ritorno atteso dell'evento di piena. In particolare le fasce A, B, e C vengono individuate rispettivamente come la fascia di deflusso della piena, la fascia di esondazione, la fascia di inondazione per piena catastrofica. Estratto di legenda della tavola 3 Fasce PAI La disciplina relativa ai territori ricadenti in ognuna delle 3 fasce citate è introdotta dalle Norme Tecniche di Attuazione del PAI alle quali si rimanda per ogni dettaglio sulle attività vietate o concesse. Studio per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore Relazione Generale 4
3 Il Reticolo Idrico Minore Per differenza con il reticolo idrico principale è stato individuato il reticolo idrico minore rispettando i dettami della D.G.R. 7/7868 che richiede di classificare come reticolo di competenza comunale i corpi idrici superficiali che abbiano almeno una delle seguenti caratteristiche: siano individuati come demaniali nella cartografia catastale siano stati oggetto di interventi di sistemazione idraulica con finanziamenti pubblici siano rappresentati nella cartografia ufficiale (IGM, CTR). A ciò è stato aggiunto il sistema dei fontanili. Con tali premesse il reticolo idrico minore del Comune di Boffalora si configura come una rete di rogge che si sviluppano su una direttrice preferenziale Nord-Sud con alcune interconnessioni tra le rogge e con alcuni rami che, staccandosi da reticolo principale, vanno a costituire quello che è un reticolo più fitto che definiremo privato. Il nucleo abitato viene attraversato dalla Roggia Villana che si biforca in ben due punti dando origine alla Roggia Galuppina a nord e ad una seconda roggia più a sud. Quest'ultima prosegue il suo tracciato con un alveo tombinato fino al perimetro esterno del nucleo abitato. La porzione est del territorio comunale rispetto al nucleo abitato è caratterizzata dalla presenza di fontanili che alimentano un intero settore del reticolo idrico minore. La forte caratteristica di naturalità di questi ambienti, seppur limitati nella loro estensione spaziale, costituisce un elemento di rilievo nel carattere del territorio di Boffalora. Lo studio del reticolo è stato effettuato mediante l'utilizzo della Carta Tecnica Regionale, del rilievo aerofotogrammetrico in scala 1:5000 e 1:2000 e della cartografia catastale forniti dall'amministrazione Comunale. Al fine di verificare e rendere omogenee le informazioni fornite da un tale archivio cartografico a diversa scala sono stati effettuati dei sopralluoghi sistematici ricorrendo, ove necessario all'ausilio di strumentazione GPS per la georeferenziazione di alcuni elementi territoriali. Studio per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore Relazione Generale 5
La toponomastica dei corsi d'acqua è stata derivata dalla cartografia disponibile. Per i corpi idrici di cui non è stato possibile derivare un nome abituale, è stato utilizzato il codice identificativo assegnato a tutti i corpi idrici. Tale codice presenta il prefisso BdA_ che rappresenta il Comune di Boffalora d'adda ed è seguito da un numero progressivo a 2 cifre. Con questa codifica è stato possibile identificare in maniera univoca tutti gli elementi del reticolo idrico. Per quanto concerne il sistema dei fontanili è stato utilizzato un codice identificativo analogo il cui prefisso è BdA_Fo_ sempre seguito da un numero progressivo a 2 cifre. La necessità di identificare univocamente ogni elemento idrografico che va a costituire il reticolo idrico minore trova giustificazione nella possibilità di costituire un archivio contenente qualsivoglia tipo di informazioni che potrà assumere un carattere dinamico immagazzinando le caratteristiche del corpo idrico e ogni intervento che su di esso verrà operato. La stessa base di dati potrà successivamente essere elemento importante per la creazione e l'aggiornamento di un sistema informativo territoriale e/o per l'invio dei dati raccolti alle banche dati che costituiscono i diversi sistemi informativi territoriali regionali. 3.1 Gli elementi del reticolo idrico minore Seguendo la metodologia su esposta e osservando nel dettaglio il reticolo idrico di Boffalora abbiamo gli elementi del reticolo idrico principale e minore riassunti nei seguenti elenchi. Reticolo Idrico Principale ID Nome Numero di iscrizione alle AA. PP. LO011 Fiume Adda 82/A Reticolo Idrico Minore ID Nome Descrizione BdA_01 Fosso della Margherita BdA_02 Fosso Sorgino BdA_03 Roggia Mozzanica BdA_04 Fosso Da Cascina Gelsomino alla Roggia Mozzanica BdA_05 Roggia Ramazzo Studio per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore Relazione Generale 6
BdA_06 Fosso Dalla Roggia Mozzanica alla Roggia Ramazzo BdA_07 Roggia Villana BdA_08 Roggia Fontanina BdA_09 Fosso Dai campi alla Roggia Fontanina BdA_10 Fosso Da BdA_09 alla Roggia Mozzanica BdA_11 Fosso Da BdA_10 alla Roggia Mozzanica BdA_12 Fosso Novassone BdA_13 Fosso Dalla Roggia Mozzanica alla Roggia Villana BdA_14 Fosso Dal Cavo Nuovo alla Roggia Villana BdA_15 Cavo Nuovo BdA_16 Fosso Ramo del Cavo Nuovo BdA_17 Roggia Galuppina BdA_18 Roggia Quotidiana BdA_19 Fosso Dalla Roggia Villana alla Roggia Quotidiana BdA_20 Fosso Da Cascina Garavella alla Roggia Quotidiana BdA_21 Fosso BdA_22 Fosso Dal Cavo Nuovo alla Roggia Galuppina BdA_23 Roggia Dordanona BdA_24 Rifluente Rio BdA_25 Fosso Dai campi al Rifluente Rio BdA_26 Roggia Alipranda BdA_27 Adda Morta Dalla Roggia Ramazzo al Fiume Adda Reticolo Idrico Minore - Fontanili ID Nome BdA_Fo_01 BdA_Fo_01 BdA_Fo_01 BdA_Fo_01 BdA_Fo_01 Fontanile_01 Fontanile_02 Fontanile_03 Fontanile_04 Fontanile_05 Studio per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore Relazione Generale 7
4 Le fasce di rispetto Per ciascun elemento del reticolo idrico minore, ai sensi della normativa vigente e, in particolare il R.D. 523/1904 sono state tracciate le fasce di rispetto all'interno delle quali sono vietate alcune attività mentre altre sono consentite previa autorizzazione o concessione. Ad eccezione della movimentazione di terreno e dell'inserimento di specie vegetali, attività vietate entro una fascia di 4 metri dal corso d'acqua, la fascia di riferimento per tutte le altre attività normate è pari a 10 metri dal corso d'acqua. Questa distanza è stata calcolata, ove possibile, a partire dalla linea di sponda. Relativamente al tratto tombinato non essendo disponibili al momento della stesura del presente studio informazioni di dettaglio, si è fatto riferimento ad un elemento lineare in rappresentazione del corpo idrico e da questo sono stati calcolati i 10 metri della fascia di rispetto. Per motivi di chiarezza cartografica le tavole 1 e 2 riportano esclusivamente la fascia di rispetto di 10 metri, come nell'esempio seguente. Estratto dalla Tavola 1 Fasce di rispetto (in rosso) Ogni altro approfondimento e variazione delle fasce sarà possibile laddove, in Studio per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore Relazione Generale 8
successive fasi di analisi, potranno essere evidenziati maggiori dettagli e caratteristiche propri dei corsi d'acqua, della loro geometria nonché della loro officiosità idraulica. In riferimento a quest'ultima si sottolinea che l'eventuale approfondimento potrebbe offrire l'occasione per una raccolta sistematica degli elementi idraulicamente critici lungo tutte le aste del reticolo minore e una adeguata pianificazione degli interventi che faccia leva su delle priorità che, alla scala dell'intero reticolo comunale, forniscano il massimo beneficio idraulico con il minore impegno di spesa 5 Il Reticolo Idrico Privato Lo studio del territorio comunale di Boffalora d'adda e dei suoi elementi idrografici ha permesso di tracciare, in accordo con i tecnici della Sede Territoriale della Regione Lombardia, un ulteriore rete di rogge e fossi classificata come reticolo idrico privato. Estratto dalla Tavola 1 Reticolo Idrico Privato (in verde). La segnalazione di questa classe di reticolo idrico, pur non essendo soggetta ai vincoli e alle procedure previste dal Regolamento di Polizia Idraulica per il reticolo idrico minore, ha lo scopo di aggiornare e monitorare la dinamica degli interventi eseguiti sui corsi d'acqua che di tale rete sono parte. Pertanto l'unico elemento normativo ad essa applicato sta nella necessità di Studio per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore Relazione Generale 9
comunicare agli uffici tecnici del Comune gli interventi ordinari e straordinari che sul reticolo vengono eseguiti da parte dei frontisti e dei proprietari delle particelle catastali all'interno delle quali ricadono i fossi costituenti il reticolo stesso. 6 Il vecchio sedime demaniale Nel corso della sovrapposizione tra i dati rilevati e i dati riportati in cartografia sono state riscontrate alcune incongruenze tra le aree riportate nei documenti demaniali come corpo idrico e il tracciato reale del corso d'acqua stesso. Per tale motivo la cartografia realizzata a supporto del presente studio riporta, anche su richiesta dell'ufficio competente della Sede Territoriale della Regione Lombardia, le aree individuate come vecchio sedime idrico. In particolare si tratta di tutte le aree riportate nella cartografia catastale che attualmente non sono più interessate dal corso d'acqua. In riferimento a tale incongruenza sarebbe auspicabile che con, con un procedimento ad hoc a partire dalle evidenze del presente studio, l'amministrazione provveda ad attivarsi per un riesame sistematico di tali casi e delle relative modifiche da parte degli Organi competenti. 7 Ulteriori studi e approfondimenti Quanto risulta dal presente studio non ha tenuto in considerazione la possibilità di ridurre le fasce di rispetto, specie all'interno del nucleo abitato, in considerazione di una capacità di smaltimento dei volumi idrici transitanti nelle rogge tale da garantire comunque la sicurezza idraulica. Una siffatta analisi di approfondimento potrà senza dubbio essere eseguita in una seconda fase e, alla luce di quanto emerge, si potrà prevedere una riduzione delle aree su cui insistono i vincoli dettati dal Regolamento di Polizia Idraulica. Studio per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore Relazione Generale 10
8 Conclusioni Obiettivo del presente studio è stata la definizione del reticolo idrico minore del territorio comunale di Boffalora d'adda. Su tale reticolo la competenza di Polizia Idraulica spetta al Comune, così come previsto dalla D.G.R. 7/7868 del 2002 e dalle sue successive modifiche e integrazioni. La metodologia per la ricostruzione del reticolo idrico minore ha previsto l'utilizzo della cartografia tecnica disponibile alle varie scale, integrando informazioni rilevate sul territorio. Successivamente è stata definita la fascia di rispetto all'interno della quale le attività vietate o permesse dietro autorizzazione o concessione sono disciplinate dal Regolamento di Polizia Idraulica allegato in bozza al presente studio e che dovrà essere oggetto di approvazione da parte dell'amministrazione Comunale. Giugno 2008 ing. Michele Ceddia Studio per l'individuazione del Reticolo Idrico Minore Relazione Generale 11