L arte romana
In un primo momento il popolo romano sembrò disprezzare l arte, considerata priva di una reale utilità ed immorale. La produzione artistica ebbe inizio solo in seguito alla conquista della Grecia (146 a.c.). La maggior originalità riguardò principalmente le opere architettoniche. Tra le maggiori innovazioni va ricordato: l impiego del cemento e, a partire dall Età di Augusto (I secolo a.c.), del laterizio; l utilizzo dell arco e della volta nella realizzazione di infrastrutture pubbliche; La realizzazione di strade di collegamento tra le principali località dell Impero. Schemi dell opus quadratum, dell opus reticolatum e dell opus latericium Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
Opus reticolatum Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
Archi e volte Funzionamento di archi e volte Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
Gli acquedotti Acquedotto di Segovia Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
I ponti Pont Du Gard, Nimes Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
Le strade La concezione urbanistica romana deriva da quella greco-ellenistica ippodamea. Nelle città di nuova fondazione, pertanto, le strade suddividevano i lotti in una scacchiera orientata generata a partire da due vie principali: il cardo massimo (orientato nord-sud) e il decumano massimo (orientato est-ovest). Sezione stradale Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
Il foro All incrocio del cardo massimo e del decumano massimo si trovava la piazza principale della città, il foro. Tale luogo ospitava alcuni dei più importanti edifici pubblici e costituiva pertanto un centro politico, religioso ed amministrativo. Ricostruzione e pianta del Foro di Augusto Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
Pianta del Foro di Pompei Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
L accampamento militare La struttura urbana, oltre ad un origine marcatamente greca, trova un preciso riferimento anche nell organizzazione interna degli accampamenti romani. Ricostruzione ideale di un accampamento romano Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
La centuriazione romana Analoga impostazione per maglie quadrate è riscontrabile anche nell organizzazione e suddivisione del territorio conquistato. Tale sistema garantiva numerosi vantaggi: Misurazione e disegno del territorio Pianificazione territoriale mediante quadratura Orientamento mediante individuazione di capisaldi Distribuzione razionale dei lotti di fabbricazione Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
La struttura residenziale Le case romane, anch esse strutturate secondo griglie a base quadrata, erano di tre tipi: La domus (casa privata signorile) La villa (casa di campagna con annesso rustico) L insula (casa popolare a più piani) Spaccato di una domus pompeiana Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
La domus Pianta e prospettiva di una domus pompeiana Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
La villa Villa Adriana a Tivoli Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
L insula Ricostruzione di un insula e pianta della casa di Diana a Ostia Tecniche edilizie e caratteri dell architettura romana
Età Repubblicana I resti architettonici dell Età Repubblicana sono scarsi ed indicano tendenze greche ed etrusche. Alle colonne spesso si associano semicolonne addossate a pareti o pilastri. Tempio della Fortuna Virile, II-I secolo a.c., Foro Boario Roma Età Repubblicana (VI-I secolo a.c.)
Le basiliche In questo periodo si diffondono, a Roma e nelle più importanti città dell impero, le basiliche, edifici pubblici a pianta rettangolare, talvolta divisi in più navate, all interno dei quali si svolgevano riunioni e si trattavano affari. Pianta della basilica del Foro di Pompei Età Repubblicana (VI-I secolo a.c.)
Le scultura Particolare importanza assume, già in Età Repubblicana, il ritratto scultoreo ed in generale la raffigurazione del corpo umano, non più idealizzata secondo il modello greco, ma filtrata da un ostentata ricerca del verismo. Statua Barberini, I secolo a.c., Museo dei Conservatori di Roma Busto di fanciulla, I secolo a.c., Staatliche Museen di Berlino Età Repubblicana (VI-I secolo a.c.)
Età Gilio-Claudia A seguito delle lunghe guerre espansionistiche intraprese tra il II ed il I secolo a.c., il definitivo passaggio dall età repubblicana a quella imperiale, oltre a far confluire nuove risorse nella capitale, generò un nuovo impulso sociale, culturale ed artistico che, in campo architettonico si tradusse con un sostanziale arricchimento degli edifici esistenti e la costruzione di nuove strutture pubbliche. Sono questi gli anni in cui Vitruvio stende il suo trattato De Architectura (40-14 a.c.), nel quale affronta problemi tecnici e teorici dell architettura, nonché questioni inerenti il canone e le proporzioni. Figura vitruviana interpretata nel 1521 da Cesare Cesariano Età Giulio-Claudia (I secolo a.c. - I secolo d.c.)
Archi di trionfo In questo periodo si diffonde il costume di realizzare imponenti archi di trionfo per onorare gli imperatori e commemorare le loro gesta. Tali strutture erano costituite da una o più arcate (fornici) ed erano decorate da bassorilievi che raffiguravano l imperatore. Arco di Augusto, 27 a.c., Rimini Età Giulio-Claudia (I secolo a.c. - I secolo d.c.)
Teatri I teatri romani, a differenza di quelli greci, non si addossavano a colline o dislivelli, ma erano strutture isolate in cui il peso delle gradinate era sostenuto da un complesso sistema di archi di scarico. La forma interna è analoga a quella greca. 1. Ambulacro 2. Sostruzioni 3. Fornici 4. Ima cavea 5. Media cavea 6. Summa cavea 7. Precinzioni 8. Balteo 9. Cunei 10. Scalaria 11. Porticus 12. Vomitori 13. Proedria 14. Tribumalia 15. Paradoi 16. Sostegni velum 17. Pulpito 18. Frons pulpiti 19. Auleum 20. Scenae frons 21. Porta regia 22. Hospitalia 23. Aulae Età Giulio-Claudia (I secolo a.c. - I secolo d.c.)
Età Giulio-Claudia (I secolo a.c. - I secolo d.c.)
Scultura La scultura del periodo raffigura principalmente imperatori e condottieri in quanto le loro persone incarnano l ideale di uomo virtuoso, inteso come colui che, facendo uso della ragione, resta immune dal vizio delle passioni. Statua di Augusto imperator (di Prima Porta), I secolo a.c., Museo Chiaramonti Vaticano Età Giulio-Claudia (I secolo a.c. - I secolo d.c.)
Pittura Della pittura del periodo si sono conservati esclusivamente esempi di pittura parietale, che può essere distinta in quattro periodi: Primo stile, ad incrostazione (II-I secolo a.c.) Secondo stile, architettura in prospettiva (I secolo a.c - I secolo d.c.) Terzo stile, della parete reale (I secolo d.c.) Quarto stile, dell illusionismo prospettico Primo stile, ad incrostazione: Casa Sannitica ad Ercolano Età Giulio-Claudia (I secolo a.c. - I secolo d.c.)
Secondo stile, architettura in prospettiva: Museo Nazionale di Napoli Età Giulio-Claudia (I secolo a.c. - I secolo d.c.)
Terzo stile, della parete reale: Veduta di un porto, Museo Nazionale di Napoli Età Giulio-Claudia (I secolo a.c. - I secolo d.c.)
Quarto stile, dell illusionismo prospettico: Museo Nazionale di Napoli Età Giulio-Claudia (I secolo a.c. - I secolo d.c.)
Anfiteatro Flavio, Roma Età dei Flavi e di Traiano (69-117 d.c.)
Anfiteatro Flavio, Roma Età dei Flavi e di Traiano (69-117 d.c.)
Anfiteatro Flavio, Roma Età dei Flavi e di Traiano (69-117 d.c.)
Arco di Tito, 81 d.c., Roma Colonna Traiana, 110-113 d.c., Roma Età dei Flavi e di Traiano (69-117 d.c.)
Pantheon, 118-128 d.c., Roma Età di Adriano (117-138 d.c.)
Mausoleo di Adriano, Roma Età di Adriano (117-138 d.c.)
Statua equestre di Marco Aurelio, 161-180 d.c., Roma Colonna Aureliana, 180-193 d.c., Roma Età Tarda (138-313 d.c.)
Arte paleocristiana L arte paleocristiana ha origine al termine delle persecuzioni cristiane (IV secolo) e trova maturazione nel V-VI secolo. Tale manifestazione artistica mira ad esprimere il senso trascendente del divino avvalendosi di numerosi simboli più o meno complessi. Arcosolio, Roma Arte paleocristiana
Catacombe Le prime catacombe conosciute risalgono a non prima del III secolo. Esse erano luoghi sotterranei dedicati esclusivamente alla sepoltura dei primi Cristiani (e non luoghi di culto come comunemente si ritiene), costituiti da una fitta rete di corridoi a diversi livelli, nelle cui pareti si aprivano i loculi. Le decorazioni parietali di tali luoghi erano pitture di colore scuro su sfondo chiaro raffiguranti perlopiù temi pagani riletti in chiave cristiana. Ambulacro con loculi, Cimitero di Panfilo a Roma Arte paleocristiana
Edifici per il culto A partire dal IV secolo, in seguito all editto di Costantino, il culto cristiano poté celebrarsi all interno di edifici ad esso dedicati. Tali complessi architettonici potevano essere di due tipi: A pianta longitudinale (basiliche) A pianta centrale (mausolei e battisteri, più raramente chiese ed oratori) Basilica di Santa Sabina, V secolo, Roma Arte paleocristiana
Edifici a pianta longitudinale Le basiliche paleocristiane traggono origine da quelle romane. Molto spesso si trattava dei medesimi edifici adattati per la celebrazione del culto. A differenza del tempio di derivazione greca, infatti, la basilica consentiva lo svolgimento delle funzioni al cospetto di un folto pubblico di fedeli. 5 4 3 2 1 Pianta dell originaria Basilica di San Pietro a Roma 1. Quadriportico 2. Nartece 3. Aula a navate 4. Abside 5. Transetto Arte paleocristiana
Basilica di Santa Maria Maggiore, V secolo, Roma Arte paleocristiana
Edifici a pianta centrale Gli edifici a pianta centrale sono essenzialmente di due tipi: mausolei e battisteri. Mentre i mausolei paleocristiani traggono diretta ispirazione da una tradizione consolidata, i battisteri prendono a modello i ninfei delle terme romane e ne ripropongono le forme e lo stile. Pianta del Mausoleo di Santa Costanza e del Battistero di San Giovanni in Laterano a Roma Arte paleocristiana
Ravenna Tra III e IV secolo Roma iniziò a perdere il ruolo di unica metropoli. Nel 395 l Impero Romano si divise in Orientale ed Occidentale e nel 402, dopo Milano, la capitale dell Impero Romano d Occidente divenne Ravenna. Mausoleo di Galla Placidia, 425-427, Ravenna Arte paleocristiana
Mausoleo di Galla Placidia, 425-427, Ravenna Arte paleocristiana
Sant Apollinare Nuovo, V-VI secolo, Ravenna Arte paleocristiana
Sant Apollinare Nuovo, V-VI secolo, Ravenna Arte paleocristiana
Mausoleo di Teodorico, V-VI secolo, Ravenna Arte paleocristiana
Basilica di San Vitale, 546-548, Ravenna Arte paleocristiana
Basilica di Sant Apollinare in Classe, 533-549, Ravenna Arte paleocristiana
MOSAICO, INTARSIO E TARSIA: DISTINZIONE TERMINOLOGICA E MODALITÀ COSTRUTTIVE MOSAICO Tecnica nota anche come incrostazione. Prevede il fissaggio di elementi decorativi di piccole dimensioni su un supporto rigido fino alla sua completa copertura. Realizzazione mediante accostamento di tessere di materiali e colori differenti al fine di riprodurre un disegno. INTARSIO L in-tarsus prevede l inserimento di un materiale in un supporto inciso. Realizzazione mediante incisione di una superficie rigida secondo un disegno stabilito e fissaggio di elementi sagomati di colore diverso negli incavi ottenuti. TARSIA Tecnica assimilabile all intarsio, ammette realizzazioni per combinazioni di elementi sagomati incastrati tra loro. Il mosaico, l intarsio e la tarsia
NASCITA DEL MOSAICO Sumeri coni di argilla affogati nella malta a protezione dei mattoni crudi 2.500 a.c. Stendardo di Ur, intarsio su legno Egiziani impiego di pietre preziose, vetro e mattoni smaltati. Parallelo utilizzo dell incastonatura Micenei ciottoli per la decorazione ed impermeabilizzazione dei pavimenti Greci ciottoli e cubetti di marmo per decorare e impermeabilizzare i piani di calpestio e le pareti IV-III secolo a.c. La battaglia di Isso, mosaico Il mosaico
DIFFUSIONE DEL MOSAICO E INTRODUZIONE DELLA TARSIA MARMOREA Romani ciottoli e cubetti di marmo per la decorazione ed impermeabilizzazione dei pavimenti. Differenziazione delle tecniche V secolo d.c. Separazione di Abramo e di Lot, mosaico Bizantini repertorio iconografico orientale ed impiego consistente di tessere dorate L imperatore Giustiniano, mosaico Arte romanica scarso utilizzo del mosaico Affermazione della tarsia marmorea nella decorazione di edifici religiosi. Il mosaico
DIFFUSIONE DELLA TARSIA MARMOREA Tarsie cosmatesche impiego di intrecci singolari nella realizzazione di tarsie marmoree. Tra i motivi ricorrenti la guilloche e il quinconce, in cui cerchi e quadrati si intrecciano mediante bande incrociate Rinascimento ricerca geometrica e prospettica delle decorazioni eseguite con marmi policromi Manierismo recupero della tecnica del mosaico a ciottoli ed applicazione a suppellettili ed elementi di arredo. Affermazione della policromia 1604, Cappella dei Principi, chiesa di S. Lorenzo, Firenze Il mosaico