In base alla nuova legislazione L.169/ 08 ed ai decreti attuativi correlati ( regolamenti) la scuola primaria può essere organizzata ;



Documenti analoghi
Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con:

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BALANGERO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

Doveri della famiglia

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

A SCUOLA PER CRESCERE. La persona dell alunno è al centro. dell iniziativa pedagogica e didattica. A scuola l'alunno è chiamato ad assumere

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOCCA E MONTESE. ISCRIZIONI a. s / /01/2013 UFFICIO DI DIRIGENZA 1

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico

Programmazione Biennio e Triennio serale

PROGETTAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO ARTE E IMMAGINE. Traguardi per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

SCUOLA PRIMARIA TEMPO PIENO F. BARACCA DI RONCHI

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

SCUOLA PRIMARIA CLASSI 2^ - 3^ - 4^ - 5^ CLASSE PRIMA ANNOTAZIONI TUTTI I PLESSI 14/09 9,00 12,00 8,30 12,00

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

I.I.S. F. Brunelleschi - L. Da Vinci Istituto Tecnico per Geometri "F. Brunelleschi" Corso Serale SIRIO Frosinone A.S

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO N. 1 DI BOLOGNA

Scuola Primaria di Marrubiu

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUALE MODELLO DI SCUOLA POSSO SCEGLIERE?

Progetto Comes, sostegno all handicap

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete

L AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH

PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL INFANZIA

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto Trezzano Sul Naviglio

Questionario PAI Personale Scolastico

Giochi nel mondo. Laboratorio di intercultura

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

Dall analisi del monitoraggio d Istituto effettuato nel maggio 2015 attraverso questionari somministrati agli alunni e ai genitori è emerso che sia

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola)

Ministero della Pubblica Istruzione

PROGETTO DI INTEGRAZIONE E RECUPERO SCOLASTICO

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

Sede: Misano di Gera d Adda. Ordine di scuola: Scuola Primaria. Titolo del progetto: Informatica Scuola Primaria

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE E MEDIA «S. BIVONA» Prot. n.7951/a6 Circolare n.18/sp Menfi, 09/11/2013

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

SOMMARIO. Destinatario pag. 3. Normativa di riferimento pag. 3. Finalità del progetto pag. 3. Obiettivi generali pag. 3

Relatore: Paula Eleta

TEATRO (Percorso interdisciplinare)

DIREZIONE DIDATTICA 10 CIRCOLO SCUOLA PRIMARIA SALICETO PANARO MODENA

PROGETTAZIONE Anno Scolastico 2014/2015 Scuola Primaria ULISSE ADORNI Classe 4^ sez. A

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

SCHEDA DI PROGETTO. Regione..

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

ISTITUTO COMPRENSIVO DI REVELLO SCUOLA PRIMARIA REVELLO - ENVIE

ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano

ISTITUTO COMPRENSIVO E. FERMI DI CARVICO POF LA SCUOLA PRIMARIA

Progetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Utilizzo del personale e tempo scuola

Il corso di italiano on-line: presentazione

SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO STATALE "GUIDO CAVALCANTI

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (D.M. 12 luglio 2011)

Insegnamento della religione cattolica e attività alternative

Progetto accoglienza Scuola dell infanzia

Documentare,valutare, certificare competenze. Tra indicatori sovradisciplinari e descrittori disciplinari

UNITÀ DI APPRENDIMENTO A SCUOLA DI REGOLE

INCONTRO DI PRESENTAZIONE SCUOLE PRIMARIE ISTITUTO COMPRENSIVO LUCA BELLUDI PIAZZOLA SUL BRENTA A.S

Imparare facendo. Imparare collaborando

DECRETO E AUTONOMIA SCOLASTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA

A cura degli insegnanti di sostegno Dell Istituto Comprensivo L. Belludi di Piazzola sul Brenta

via Regina Elena, Civitanova Marche (MC) Tel. 0733/ Fax 0733/ IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

FAC SIMILE FORMULARIO COMPILAZIONE E CONSEGNA SOLO ON LINE Monitoraggio dei documenti programmatici

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE POLO TECNICO DI ADRIA

L AQUILONE vola alto

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1º GRADO D E L I A

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

ISTITUTO COMPRENSIVO AVIGLIANO CENTRO PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2014/2015

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Piano Offerta Formativa

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

C.M. n.8 del 6 marzo 2013 prefigura:

PROGETTO ACCOGLIENZA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

ATTIVITA DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE DOCENTI

Cartoni animati: alleati educativi?

Transcript:

In base alla nuova legislazione L.169/ 08 ed ai decreti attuativi correlati ( regolamenti) la scuola primaria può essere organizzata ; 1. Orario 24 ore settimanali 2. Orario 27 ore settimanali 3. Orario 30 ore settimanali ( se l organico a disposizione lo permette) 4. 40 ore settimanali ( tempo pieno?) 5. Tempo pieno 40 ore settimanali con assegnazione di 2 docenti per classe

Di cosa hanno bisogno i bambini??1. Saper riconoscere la propria identità nella società globalizzata per aver acquisito progressivamente consapevolezza del proprio patrimonio culturale.?2. Saper utilizzare, in contesti diversi, le strumentalità e le conoscenze acquisite e le abilità maturate attraverso lo studio disciplinare? 3.Saper scegliere ed applicare autonomamente percorsi organizzativi per eseguire una consegna, un compito, per risolvere situazioni problematiche 4. Saper governare in modo sempre più efficace e consapevole le scelte comportamentali e relazionali, rispettando le regole indispensabili per la civile convivenza.

DI UN PROGETTO EDUCATIVO CHE PREVEDA : Unità didattica fra mattina e pomeriggio Alternanza fra le attività cognitive e quelle affettivo-emotivo-motorie Favorisce la socializzazione, il recupero, l approfondimento Confronto di idee programmazione comune e verifica del lavoro svolto

Il tempo nell apprendimento non è una variabile indipendente; esso è strettamente correlato agli obiettivi che la scuola persegue; una scuola che intende trasmettere nozioni non ha bisogno di tempi lunghi: si trasportano contenuti da un contenitore pieno ad uno presunto vuoto! Una scuola che, invece, mira a promuovere lo sviluppo del potenziale individuale necessita di tempi distesi attraverso i quali ogni bambino/ragazzo, con il supporto di adulti competenti, è portato ad esprimere il meglio di sé in tutte le dimensioni di sviluppo: socio-relazionale, emotivo-affettiva, cognitiva

La scuola a tempo pieno funziona per 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì. I punti forza del modello vanno individuati: nella giustificazione pedagogico-didattica e culturale, mai esclusivamente assistenziale, del tempo pieno; nell'accettazione reale di tutti i bambini, nessuno escluso; nella concezione unitaria della giornata scolastica, la cui articolazione è studiata tenendo conto di tutte le esigenze fondamentali dei bambini dai 6 agli 11 anni (compresi il gioco, il divertimento, il cibo); nel doppio organico degli insegnanti che rende possibile una vera contitolarità e ostacola di conseguenza qualunque gerarchizzazione tra discipline; nella programmazione a livello di circolo, interclasse e classe e nella corrispondente attività di verifica (tra insegnanti, bambini e genitori) nell'apertura al territorio, non casuale, ma organicamente programmata.

Come lavorano gli insegnanti : In ogni classe lavorano due insegnanti contitolari che si alternano al mattino e al pomeriggio con orari stabiliti in interclasse sulla base delle esigenze derivate dall'organizzazione dell'attività di classe e di interclasse. Gli insegnanti avevano due ore di compresenza ciascuno, nelle quali erano quindi presenti contemporaneamente in classe, ora abolite dalla Legge 169/2008. L'attività didattica prevede: momenti di lavoro in classe (gli insegnanti operano per ambiti disciplinari, con una suddivisione di compiti che tiene conto, in genere, di attitudini e competenze specifiche); momenti di lavoro in piccolo gruppo, di classe o di interclasse, per attività di lavoro in laboratorio (scienze, matematica, storia, musica, pittura...), il lavoro può essere di approfondimento, di recupero, di ricerca; momenti di lavoro con singoli bambini per il recupero di abilità specifiche. Gli insegnanti programmano, operano, verificano collegialmente in momenti specifici: con il contitolare ed eventualmente con l'insegnante di sostegno (incontri tra contitolari); con i colleghi di interclasse (incontri di interclasse); con tutti i colleghi della scuola (Collegio Docenti). L'orario degli insegnanti è di 22 ore di docenza e 2 ore per le attività di programmazione di classe e di interclasse.

Sfatiamo l idea che le strutture a tempo esteso siano un semplice tempo lungo che consenta alle famiglie, i cui genitori lavorano, di affidare i propri figli alla scuola anche nel pomeriggio. Il tempo dell apprendimento non è una variabile indipendente perché ogni bambino/ragazzo, per lo stile di apprendimento che lo caratterizza, necessita di tempi personali per sviluppare il proprio potenziale di capacità e per esprimere il meglio di sé in tutte le dimensioni di sviluppo (relazionale, sociale, emotiva, affettiva, cognitiva, ecc.). Il tempo pieno è un modello didattico formativo in cui le attività antimeridiane si integrano con quelle pomeridiane, un progetto ricco di sollecitazioni operative, dove al saper dire si affianca anche il saper fare, capace di rispondere alle esigenze dei bambini/ragazzi di maggiore personalizzazione dell apprendimento, rispettoso, grazie ai tempi distesi, dei loro ritmi di maturazione e di acquisizione delle conoscenze.

La dilatazione del tempo scolastico, poi, consente non solo una distribuzione più razionale dei contenuti scolastici, ma soprattutto soddisfa l esigenza, avvertita sia dalla maggioranza dell utenza sia dai docenti, di recuperare, attraverso un innovativa e professionale progettualità di Istituto, alcuni settori nevralgici dell esperienza educativa: quello ludico espressivo, quello della ricerca, quello della creatività attraverso l implementazione della didattica laboratoriale.

IL LABORATORIO UNA SCELTA METODOLOGICA E UNA STRATEGIA DIDATTICA IL LABORATORIO E IL LUOGO DEL FARE, E QUINDI DELL IMPARARE FACENDO. LA DIDATTICA LABORATORIALE GARANTISCE AGLI ALUNNI TANTE OPPORTUNITA DI APPRENDIMENTO PERCHE LI METTE DI FRONTE A PROVE CONCRETE, LI COSTRINGE A FARE SCELTE, A RISOLVERE PROBLEMI. ESPLORARE ESPLORARE ANALIZZARE ANALIZZARE LEGGERE LEGGERE COMPRENDERE COMPRENDERE RIELABORARE RIELABORARE SOCIALIZZARE SOCIALIZZARE PER PER CONTESTO PER ESPERIENZA PROGRAMMATA CONTESTO PER ESPERIENZA PROGRAMMATA FAVORISCE IL PASSAGGIO DALLA FAVORISCE TEORIA IL ALLA PASSAGGIO PRATICA ATTRAVERSO DALLA TEORIA LA ALLA RELAZIONE PRATICA ATTRAVERSO COMUNICATIVA LA RELAZIONE CHE VALORIZZA COMUNICATIVA LA CURIOSITA CHE VALORIZZA LA CURIOSITA LABORATORIO LABORATORIO TRASFORMA LA SCUOLA IN TRASFORMA UNO SPAZIO LA APERTO SCUOLA IN ALL ESPLORAZIONE, UNO SPAZIO APERTO ALLA ALL ESPLORAZIONE, SCOPERTA, ALLA ALLA SPERIMENTAZIONE, SCOPERTA, ALLA SPERIMENTAZIONE, ALLA RICERCA ALLA RICERCA FACILITA L ACQUISIZIONE FACILITA DELLE CONOSCENZE L ACQUISIZIONE DELLE ATTRAVERSO CONOSCENZE IL COINVOLGIMENTO ATTRAVERSO ATTIVO IL DELL ALUNNO COINVOLGIMENTO CHE DIVIENE ATTIVO PROTAGONISTA DELL ALUNNO DEL CHE PROPRIO DIVIENE PROTAGONISTA APPRENDIMENTO DEL PROPRIO APPRENDIMENTO

I laboratori curricolari nella Scuola Primaria Per favorire: il passaggio dalla scuola delle conoscenze a quella delle competenze, del saper pensare e del saper lavorare autonomamente l abitudine a lavorare insieme, con strumenti diversi, su contenuti significativi, in ambienti alternativi all aula nuovi e significativi approcci nell apprendimento le potenzialità creative, espressive ed operative degli studenti

Maestre 1-22 ore Classe 1 Maestra 2-5 ore Maestra R.C 2 Ore Sei maestre 2 ore ciascuna utilizzando le ore di compresenza non fatte nelle altre classi a tempo pieno = 40 h.

tempo scuola di 40 ore, esteso in ore antimeridiane e in ore pomeridiane, comprensivo della mensa presenza nella stessa classe di due insegnanti, con la medesima responsabilità educativa, che si alternano tra mattino e pomeriggio; aggregazione delle diverse discipline in un determinato ambito (linguistico espressivo e ambito logico matematico), anche sulla base delle competenze manifestate dai docenti interessati; unitarietà del progetto didattico educativo, senza distinzione tra attività didattiche del mattino e attività didattiche del pomeriggio, e adeguato ai singoli alunni.; azioni didattiche di uguale valore formativo che attengono sia all apprendimento disciplinare sia, attraverso progetti didattici mirati, alla costruzione di competenze nelle varie dimensioni dello sviluppo attraverso le attività di laboratorio.

Scegliere di iscrivere il proprio figlio/a ad una classe a tempo pieno è VINCOLANTE : non si può tornare indietro e scegliere un altro modello organizzativo anche se presente nella stessa scuola. Chiedere l attivazione di classi a tempo pieno non significa automaticamente ottenerle ( dipende dall USR ex Provveditorato, autorizzarle in base all organico regionale assegnato dal Ministero della P.I.) Il tempo pieno richiede strutture idonee per essere attuato (presenza di mensa, servizi ecc) garantiti dal Comune Nel nostro istituto verrà richiesto in presenza di almeno 20 domande per ogni plesso scolastico per garantire l attivazione di almeno 1 classe prima in ogni scuola primaria : Pelago e S. Francesco.

L organizzazione modulare dell insegnamento variamente espressa con pluralità di docenti su una, su due o su tre classi e l assegnazione ai docenti degli ambiti disciplinari, hanno sicuramente contribuito al raggiungimento delle finalità programmatiche e formative. I docenti, nell ambito dello stesso modulo, operano collegialmente e sono contitolari della classe o delle classi loro assegnate. Siamo convinti che l equa ripartizione di responsabilità e il lavorare insieme su un piano di pari dignità sociale siano stati e siano ancora elementi indispensabili per la qualità del nostro operare. Le attività didattiche sono organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace l intervento formativo.

lezione collettiva a livello di classe Si ricorre all uso della lezione collettiva per economizzare il tempo scolastico nel momento in cui si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano strumenti contemporaneamente da un grande gruppo. Attività di piccolo gruppo Il lavoro di gruppo, visto come alternativa all insegnamento collettivo, è essenziale per la sua funzione formativa (sia sul piano dell apprendimento che sul piano relazionale). Attività per gruppi formati da classi diverse (classi aperte) L organizzazione a classi aperte, oltre a un diverso utilizzo degli spazi e delle attrezzature a disposizione, permette un maggior sviluppo delle potenzialità dei bambini mediante la fruizione di maggiori e diverse opportunità di apprendimenti e di stimolo alle attitudini individuali.

La relazione educativa e le modalità di comunicazione con i bambini costituiscono il fondamentale metodo e sono il vero motore della disponibilità ad apprendere degli alunni: non si verifica apprendimento né formazione se il bambino non viene attivamente coinvolto nel percorso di apprendimento. Il conseguimento degli obiettivi educativo-didattici passa attraverso l effettuazione di scelte metodologiche che e privilegiano linee di intervento connotate da: attività ludica operatività concreta aderenza alle conoscenze ed esperienze pregresse degli alunni e valorizzazione del vissuto personale strategie di lavoro di gruppo e/o individualizzato utilizzo di sussidi audiovisivi e multimediali

E il modello organizzativo prevalente nel nostro istituto Dopo l entrata in vigore della nuova legislazione (L.169/ 08) l organizzazione pregressa del modulo è cambiata perché: non sono più previste le compresenze, si prevede un maestro unico o prevalente, l organico viene assegnato per il funzionamento settimanale di 27 ore. Quindi: non più tre docenti che si alternano su due classi ma anche più di tre oltre al docente di R.C. e, dove necessario, l insegnante di lingua inglese. I rientri pomeridiani effettuabili con 27 ore settimanali sono due invece dei tre garantiti precedentemente

Maestra 1 prevalente Maestra 2 non prevalente Classe 1 Maestra R.C Maestra 1 non prevalente Classe 2 Maestra inglese Maestra 2 Prevalente

Gli Ambiti disciplinari: facilitano un organizzazione più flessibile dell orario, organizzazione dell apprendimento per problemi, esaltano il valore formativo delle discipline I Laboratori sono a carattere disciplinare o interdisciplinare. Si possono attivare nuovi laboratori suggeriti da richieste, opportunità e analisi dei bisogni educativi, Laboratori per l approfondimento, il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti. In relazione alle ore dell insegnante prevalente ( 16/18/22 ore per classe) vengono assegnati gli ambiti disciplinari. Normalmente il docente prevalente si occupa di quello linguistico mentre l altro di quello matematico oltre ad altre discipline e ad attività di laboratorio che coinvolgono sia il docente prevalente che quello non prevalente e, in taluni casi anche altri docenti.

Il laboratorio nella scuola primaria Si Si basa basa sulla sulla capacitàdi di osservare osservare esplorare esplorare provare provare ricercare ricercare analizzare analizzare comprendere comprendere rielaborare rielaborare progettare progettare risolvere problemi risolvere problemi collaborare collaborare instaurare instaurare relazioni relazioni positive positive Attiva Permette di Permette di Un Un clima clima umano umano positivo positivo Relazioni e comunicazioni interpersonali significative Relazioni e comunicazioni interpersonali significative Atteggiamenti Atteggiamenti di di cooperazione cooperazione Condivisione di responsabilità Condivisione di responsabilità La riflessione La riflessione L autovalutazione L autovalutazione La capacità critica La capacità critica La La conoscenza conoscenza e e l accettazione l accettazione di di sé sé e e degli degli altri altri Canalizzare attitudini e interessi Sviluppare il metodo della ricerca sviluppare l operatività e la creatività approfondire i contenuti di studio Lavorare con gli altri ad un progetto comune

riteniamo che: il modello didattico del tempo pieno e quello modulare siano due progetti educativi i quali, pur con connotazioni organizzative differenti, sappiano rispondere adeguatamente alla domanda che ci eravamo posti all inizio del nostro intervento ovvero: di che cosa hanno bisogno i bambini? Per questo motivo l Istituto comprensivo di Pelago, insieme ovviamente alle opzioni orarie previste dalla nuova legislazione, ritiene di proporre e sottolineare nel proprio POF soprattutto questi due modelli didattico-formativi.