IL TURISMO INTERNAZIONALE E L ITALIA

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IL TURISMO INTERNAZIONALE E L ITALIA CERNOBBIO 28 MARZO 2015

PREMESSA L esposizione universale, a due mesi dall avvio, è considerata come la grande occasione per il rilancio del turismo italiano. Non solo per i 20 milioni di turisti (sei/otto dei quali stranieri) che la visiteranno, ma anche e soprattutto per la funzione propulsiva che saprà generare per gli anni a venire. A proposito di stranieri occorre segnalare che l Expo sarà il pretesto per visitare l Italia e non solo Milano, almeno così tutti auspicano. Mai come in questi ultimi anni il turismo internazionale è stato decisivo per le sorti del settore. Nel 2014 gli arrivi di turisti internazionali hanno superato quota 50 milioni e le presenze 184 milioni con una spesa che dovrebbe aver superato, quando si contabilizzeranno anche i crediti di novembre e dicembre, i 34 miliardi di euro. 2

GLI STRANIERI SALVANO IL TURISMO ITALIANO Tra il 2008 ed il 2014 le presenze turistiche interne sono diminuite di 26 milioni di unità, quelle internazionali sono aumentate di 22 milioni. Senza il contributo degli stranieri le perdite del turismo italiano sarebbero state ben più pesanti. Gli arrivi di turisti internazionali hanno superato, nel corso dell ultimo anno, quota 50 milioni. Il turismo straniero è stato decisivo anche in termini di impatto sulla bilancia commerciale guadagnando di diritto un posto tra le principali voci del made in Italy. Il saldo cumulato tra entrate e uscite nel periodo 2008-2014 è stato, per questa voce, di 76 miliardi di euro. 3

STRANIERI IN CRESCITA PRESENZE TURISTICHE IN ITALIA - N.I. 2008=100 120 115 stranieri 110 105 100 italiani 95 90 85 80 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014* 4 *stima per dicembre Fonte: elaborazione Confturismo su dati Istat

MA NON OVUNQUE La crescita del turismo internazionale non ha seguito la stessa traiettoria nelle diverse aree del Paese. Nel Mezzogiorno, dove si recano appena 12 stranieri su 100 in visita in Italia, la funzione compensatrice del turismo straniero non c è stata o, se c è stata, è risultata modesta. Solo il 10% dell incremento del turismo straniero di questi ultimi anni ha interessato le destinazioni turistiche del sud. A livello di singole regioni vanno segnalate le ottime performance della Lombardia con un saldo positivo sia sul turismo interno che soprattutto su quello internazionale (un buon viatico in vista di Expo) e del Veneto, dove la poderosa crescita del turismo internazionale (oltre 5 milioni nel periodo) consente di chiudere con un bilancio positivo pur in concomitanza di una netta perdita sul versante della domanda interna. Situazione difficile, all opposto, in Campania e Sardegna dove i discreti risultati del turismo straniero non hanno compensato le forti perdite sul versante della domanda interna. 5

AL SUD GLI STRANIERI NON ARRIVANO DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEGLI ARRIVI PER AREA GEOGRAFICA DI DESTINAZIONE - 2013 12,0 Sud e isole 22,1 28,7 Centro 23,0 Nord est 38,4 32,2 Nord ovest 20,9 22,7 stranieri Fonte: elaborazione Confturismo su dati Istat italiani 6

SALDI DEL MOVIMENTO TURISTICO* PER REGIONE NEL PERIODO 2008-2013 Totale Stranieri Italiani Piemonte 1.132.238 967.720 164.518 Valle d'aosta -132.338 48.097-180.435 Liguria -980.815 1.085.235-2.066.050 Lombardia 5.657.136 4.471.108 1.186.028 Nord ovest 5.676.221 6.572.160-895.939 Provincia Autonoma Bolzano 1.317.599 2.114.468-796.869 Provincia Autonoma Trento 609.570 835.880-226.310 Veneto 929.185 5.200.871-4.271.686 Friuli-Venezia Giulia -1.036.550 369.102-1.405.652 Emilia-Romagna -1.911.857 799.930-2.711.787 Nord est -92.053 9.320.251-9.412.304 Toscana 1.434.439 3.432.553-1.998.114 Umbria -325.372-12.452-312.920 Marche -460.401 289.136-749.537 Lazio -995.148-601.833-393.315 Centro -346.482 3.107.404-3.453.886 Abruzzo -622.237-40.450-581.787 Molise -207.805-6.801-201.004 Campania -1.000.078 507.231-1.507.309 Puglia 1.175.840 732.944 442.896 Basilicata 86.750-9.081 95.831 Calabria -490.501 194.788-685.289 Sardegna -1.613.294 1.026.657-2.639.951 Sud e isole -2.671.325 2.405.288-5.076.613 ITALIA 2.566.361 21.405.103-18.838.742 Fonte: elaborazione Confturismo su dati Istat *il saldo totale non coincide con il valore indicato in premessa poiché il periodo non include il 2014, anno per il quale mancano i dati a livello regionale 7

IL TURISMO INTERNAZIONALE IN ITALIA, SPAGNA E FRANCIA Dopo la flessione del 2009 il turismo internazionale verso l Italia è cresciuto progressivamente. Anche nel corso dell ultimo anno l Italia registra un incremento degli arrivi che, sebbene modesto, contribuisce a mantenere la serie positiva I 50 milioni di turisti stranieri vengono principalmente dall Europa ed in particolare da Germania, Francia e Regno Unito Negli ultimi anni, tuttavia, il turismo extraeuropeo è aumentato significativamente ed oggi gli arrivi dagli Stati Uniti sono la seconda voce dell incoming italiano L Italia è soprattutto luogo di vacanza: solo due stranieri su dieci arrivano per motivi d affari. Un valore che è sensibilmente maggiore per gli arrivi dai Paesi asiatici ed extra-ue 8

PRIMI (O QUASI) PER ARRIVI INTERNAZIONALI 55.000.000 50.000.000 (+16,3%) (+20,5%) 45.000.000 (+18,2%) 40.000.000 35.000.000 30.000.000 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 9 Fonte: elaborazione Confturismo su dati Eurostat

L Italia non ha un problema di arrivi di turisti internazionali ma di entrate valutarie. Pur avendo un numero di turisti in linea con quello della Spagna e ben superiore a quello della Francia possiamo contare su entrate molto più modeste. Nel 2014 il turismo straniero in Spagna ha generato entrate per 49 miliardi di euro, in Francia per 42 miliardi di euro ed in Italia per appena 34. Tenendo conto del fatto che le spese degli spagnoli all estero sono state di 14 miliardi di euro a fronte dei 22 degli italiani gli effetti, in termini di saldi, mostrano l enorme potenziale del turismo spagnolo. 10

TERZI PER ENTRATE VALUTARIE (MILIONI DI EURO CORRENTI) 50.000 48.755 (+11,9%) 45.000 40.000 42.272 (+9,9%) 35.000 34.283 (+10,3%) 30.000 25.000 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 11 Fonte: elaborazione Confturismo su dati Banca d Italia, Banco de España, Banque de France

La spesa degli stranieri vale in Spagna 959 euro per arrivo, in Francia 914 euro, in Italia 681. In termini di spesa per presenza le distanze, soprattutto tra Spagna ed Italia, divengono modeste (appena 4 euro di scostamento) ad indicare che in Italia non c è un problema di propensione al consumo da parte dei turisti ma principalmente di permanenza. Nella direzione opposta va il turismo internazionale in Francia: meno arrivi, poche (relativamente parlando) presenze, elevata spesa per presenza. 12

Il modello del turismo francese verso l estero appare basato sulla capacità di attrazione di un turista ad alta capacità di spesa. Il 60% delle presenze turistiche straniere si realizza in due aree che godono di un elevato posizionamento di mercato: Parigi e Costa Azzurra. Ed i Paesi che generano i principali flussi verso la Francia sono Germania, Regno Unito, Belgio ed Italia. Il modello spagnolo è più segmentato. Al sistema turistico orientale (Catalogna, comunità valenciana e Baleari), si affianca la parte sud con Andalusia e Canarie. In queste regioni si concentra oltre il 90% del turismo straniero in Spagna. Meno di 10 milioni di presenze si riversano nell area della capitale. I principali flussi di visitatori stranieri provengono da Regno Unito, Germania e Francia. 13

Fonte: elaborazione Confturismo su dati Banca d Italia, Banco de España, Banque de France, Eurostat IN ITALIA GLI STRANIERI SPENDONO MENO (VALORI IN EURO ANNO 2014) Spesa per arrivo 959 914 681 Spesa per presenza 312 190 186 14

A ben vedere le differenze tra i modelli di turismo di Italia, Spagna e Francia hanno un evidente riflesso sulla permanenza media. In Spagna siamo stabilmente intorno ai cinque giorni, in Italia a meno di quattro ed in Francia a meno di 3. Se il turismo straniero in Italia toccasse il livello di permanenza media della Spagna le entrate valutarie salirebbero di 14 miliardi di euro raggiungendo la perfomance dell export turistico spagnolo. Sarebbe già un ottimo risultato un obiettivo intermedio, ossia l incremento del 20% della permanenza media a 4,4 giorni per turista. Gli effetti sulle entrate valutarie sarebbero di +6,9 miliardi di euro. L aumento della permanenza media non si realizza, tuttavia, a colpi di bacchetta magica. Occorre anzitutto capirne l interazione con i diversi turismi e con le diverse aree turistiche. Sul primo aspetto risulta evidente che i turismi balneari e montano sono quelli che allungano maggiormente la permanenza. Il turismo culturale è, invece, più orientato a soggiorni brevi, mediamente al di sotto dei tre giorni. Non è una caratteristica del turismo culturale in l Italia ma del turismo culturale tout court. 15

PERMANENZA MEDIA DEI TURISTI STRANIERI PER DESTINAZIONE (N. DI GIORNI ANNO 2014) 5,1 3,7 2,9 Italia Spagna Francia 16 Fonte: elaborazione Confturismo su dati Eurostat

ALCUNE CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Sotto il profilo geografico le permanenze medie presentano picchi nel nord est e nel Mezzogiorno grazie al contributo del turismo della riviera adriatica e delle destinazioni balneari del sud. Aumentare il numero di arrivi è un dato importante e su questo c è il conforto del trend degli ultimi anni che, come abbiamo visto, ha fatto registrare un aumento di 8 milioni di unità tra il 2008 ed il 2014. Senza l inversione del trend decrescente della spesa media per arrivo, strettamente connessa al numero di giornate del soggiorno e dunque anche alla permanenza media, i buoni risultati sulla capacità dell Italia di attrarre nuovi turisti non riusciranno a tradursi altrettanto positivamente sulla bilancia valutaria. In questo contesto diventa fondamentale puntare su tutte le tipologie di turismo che caratterizzano l offerta italiana e sul potenziale di crescita del mezzogiorno che con 6 milioni di arrivi sui 50 complessivi dà la cifra del sottodimensionamento della sua capacità attrattiva. 17

MARE E MONTAGNA ALLUNGANO LA VACANZA PERMANENZA MEDIA DEI TURISTI STRANIERI IN ITALIA PER DESTINAZIONE (N. DI GIORNI ANNO 2013) 4,8 5,1 5,2 4,5 3,6 3,7 3,0 2,8 altro città d'arte montagna laghi mare terme collina totale 18 Fonte: elaborazione Confturismo su dati Istat

SOPRATTUTTO NEL NORD EST E NEL MEZZOGIORNO PERMANENZA MEDIA DEI TURISTI STRANIERI PER AREA GEOGRAFICA (N. DI GIORNI 2013) 4,2 4,2 2,9 3,3 Nord Ovest Nord Est Centro Sud e Isole 19 Fonte: elaborazione Confturismo su dati Istat

PUNTARE SU TUTTI I TURISMI ARRIVI E PRESENZE STRANIERE PER TIPOLOGIA DELLA DESTINAZIONE TURISTICA (val.% - 2013) 4,1 collina 5,0 3,1 terme 3,0 16,8 9,0 8,7 mare laghi montagna 23,6 12,4 11,3 45,1 città d arte 33,8 13,2 altro 10,9 arrivi presenze 20 Fonte: elaborazione Confturismo su dati Istat

AUMENTARE IL VALORE DEL TURISMO ITALIANO VERSO I PAESI CORE ARRIVI E PERMANENZA MEDIA DEL TURISMO STRANIERO arrivi (%) Germania 20,5 Stati Uniti 9,0 Francia 7,7 Regno unito 5,9 Svizzera 4,6 Austria 4,2 Russia 3,8 Paesi Bassi 3,8 Cina 3,7 Spagna 3,2 Share=67% Permanenza media (n. giorni) 5,0 2,6 3,1 3,8 4,0 4,0 3,7 5,8 1,5 2,8 21 Fonte: elaborazione Confturismo su dati Istat