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IMMUNODEFICENZA Sommario diagnostico Infezioni frequenti Infezioni croniche che non si risolvono Cancro Considerazioni generali Il sistema immunitario è una complessa coordinazione di segmenti sinergici che sono continuamente sotto il fuoco di fila degli stimoli sia interni che esterni. Sostenere il sistema immunitario è essenziale per essere in buona salute. D altro canto, la buona salute è essenziale per sostenere il sistema immunitario. Il miglior modo per sostenere la funzione immunitaria è un piano completo che comprenda lo stile di vita, la gestione dello stress, l esercizio fisico, la dieta, integratori nutrizionali, fitofarmaci. Psiconeuroimmunologia è il termine che si usa per descrivere le interazioni tra lo stato emotivo, la funzione del sistema nervoso e il sistema immunitario. Il crescente corpo di conoscenze, che documenta la profonda influenza della mente sulla fisiologia quando si è sani e nella malattia, richiede la gestione dello stress. Lo stress fa aumentare i corticosteroidi e le catecolamine che, a livelli elevati, sono immunodepressivi. Linfociti, monociti, macrofagi e granulociti hanno siti recettori per i molti ormoni e neurotrasmettitori degli assi ipotalamico-pituitarioadrenale e simpatico-adrenale midollare. Alterazioni di questi composti portano, tra l altro, alla secrezione di citochina, alla produzione di anticorpi e ad attività citolitica. Per esempio, i glucocorticoidi inibiscono la produzione di interleuchina (IL)-12, interferone, fattore-alfa di necrosi tumorale, cellule di tipo T helper 1 (Th1) ma eccitano la produzione IL-4, IL-10, e IL-13 da parte delle cellule Th2. Oltre ai glucocorticoidi, le catecolamine giocano anche un ruolo nelle disfunzioni immunitarie indotte da stress. CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Stile di vita Molti comportamenti influiscono notevolmente sulla funzione immunitaria. Fumare sopprime la funzione immunitaria, come pure fare pasti irregolari, consumare carboidrati semplici, essere in sovrappeso, abuso di alcolici, sonno insufficiente e inattività. Dieta Coerentemente con la buona salute, una funzione immunitaria ottimale richiede una dieta che sia ricca di cibi integrali e naturali come frutta, vegetali, cereali, fagioli, semi e noci; che sia povera di grassi e di zuccheri raffinati; che contenga

quantità adeguate (ma non eccessive) di proteine. La somministrazione di 100 g di carboidrati (glucosio, fruttosio, miele o succo di arancia) riduce in modo significativo la fagocitosi neutrofila, ma l amido non ha alcun effetto. Aumenti di colesterolo, acidi grassi liberi, trigliceridi e acidi biliari inibiscono varie funzioni immunitarie. Deficit immunitario SOSTEGNO NATUROPATICO Negli animali, l alcol aumenta la suscettibilità alle infezioni ed è risaputo che gli alcolizzati sono più suscettibili alle infezioni, soprattutto polmonite. Studi sulla funzione immunitaria in caso di alcolismo mostrano un forte abbattimento nella maggior parte dei parametri dell immunità. Nutrienti Vitamina A: svolge un ruolo essenziale nel mantenere l integrità delle superfici dell epitelio e delle mucose e delle loro secrezioni. Questi sistemi costituiscono un fondamentale meccanismo non specifico di difesa. é stato dimostrato che la vitamina A stimola e/o intensifica molti processi immunitari, compresa l induzione della citotossicità mediata dalle cellule contro tumori, la naturale attività delle cellule killer, la blastogenesi dei linfociti, la fagocitosi mononucleare e la risposta degli anticorpi. Caroteni: hanno dimostrato una varietà di effetti che rinforzano il sistema immunitario. Oltre a essere trasformati in vitamina A, i caroteni funzionano come antiossidanti. Dato che la ghiandola del timo è molto suscettibile ai danni dei radicali liberi, il betacarotene può essere più vantaggioso del retinolo nel rafforzare il sistema immunitario. Vitamina C: l acido ascorbico svolge un ruolo importante nel rafforzare l immunità. La vitamina C è antivirale e antibatterica, ma il suo effetto principale è il miglioramento della resistenza. Molti effetti immunostimolanti sono stati dimostrati, compreso l aumento della risposta linfoproliferativa ai mitogeni, l attività linfotrofica e l aumento dei livelli di interferone, delle risposte degli anticorpi, dei livelli di immunoglobulina, della secrezione degli ormoni timici e dell integrità della sostanza fondamentale del tessuto connettivo. La vitamina C ha anche effetti biochimici diretti simili a quelli dell interferone. Vitamina E: aumenta sia l immunità umorale sia l immunità mediata dalle cellule. Una carenza di vitamina E risulta in atrofia linfoide e diminuisce la risposta linfoproliferativa ai nitrogeni, le colonie spleniche che formano la placca, la risposta degli anticorpi, la funzione monocita. La supplementazione di vitamina E (30-150 UI) ha dimostrato di aumentare la risposta linfoproliferativa ai mitogeni; prevenire l atrofia del timo indotta dai radicali liberi; aumentare l attività delle cellule-

T helper; aumentare le colonie spleniche che formano placche, le immunoglobuline del siero, la risposta degli anticorpi, la fagocitosi periferica mononucleare, l attivitˆ del sistema reticoloendoteliale. Ferro: la carenza di ferro è una carenza nutrizionale che si incontra comunemente e causa disfunzioni immunitarie in un gran numero di pazienti. Una carenza marginale di ferro, perfino a livelli che non abbassano i valori dell emoglobina, può influenzare il sistema immunitario. Atrofia del tessuto linfoide, un insufficiente risposta linfoproliferativa ai mitogeni, una funzione macrofaga e neutrofila carente, un diminuito rapporto cellule T/ cellule B sono comuni risultanze sperimentali e cliniche. Zinco: lo zinco svolge un ruolo vitale in molte reazioni del sistema immunitario. Promuove il legame del complemento al complesso immunitario, agisce proteggendo dai danni il ferro catalizzato dai radicali liberi, agisce sinergicamente con la vitamina A, è richiesto per la trasformazione linfocitaria, agisce indipendentemente sui linfociti come mitogeno, è un cofattore necessario nell attivazione del fattore timico nel siero. In vitro, lo zinco inibisce la crescita di diversi virus, compresi rhinovirus, picornavirus, togavirus, herpes simplex virus, vaccinia virus. Selenio: nel suo ruolo vitale nella glutatione perossidasi, il selenio influisce su tutti i componenti del sistema immunitario, compreso lo sviluppo delle cellule bianche del sangue. Una carenza di selenio porta alla depressione della funzione immunitaria, mentre la supplementazione di selenio comporta un aumento e/o ristabilimento delle funzioni immunitarie. É stato trovato che la carenza di selenio inibisce la resistenza alle infezioni dovuta all indebolimento dei leucociti e della funzione del timo, mentre l integrazione di selenio (100-200 µg al giorno) si è dimostrata in grado di stimolare leucociti e funzione del timo. Fitoterapici Echinacea: le due specie più ampiamente usate sono Echinacea angustifolia ed Echinacea purpurea. Entrambe hanno dimostrato di esercitare un profondo effetto immunostimolante. Fra i componenti più importanti dell echinacea per stimolare l immunità ci sono i grossi polisaccaridi, quali l inulina, che attivano i percorsi alternativi complementari (uno dei meccanismi non specifici di difesa del sistema immunitario) e aumentano la produzione di sostanze chimiche immunitarie che attivano i macrofagi. Il risultato è l aumento dell attività di molti parametri immunitari cruciali: la produzione delle cellule-t, la fagocitosi dei macrofagi, il legame degli anticorpi, l attività delle cellule killer, i livelli

di neutrofili in circolo. L echinacea rafforza il sistema immunitario anche nelle persone sane. Per esempio, in uno studio condotto su volontari in buona salute tra i 25 e i 40 anni, è stato trovato che il succo appena spremuto estratto da E. purpurea aumenta la fagocitosi della Candida albicans dal 30 al 40%; ha anche aumentato la migrazione di leucociti dal 30 al 40%. Oltre al sostegno immunitario, l echinacea svolge una diretta attività antivirale e aiuta a prevenire la diffusione di batteri inibendo l enzima batterico ialuronidasi. Questo enzima è secreto dai batteri per attraversare la prima barriera difensiva del corpo: le membrane protettive come pelle e mucose. Panax ginseng: il ginseng ha dimostrato di esercitare un attività immunomodulante, com è evidenziato dalla sua capacità di aumentare la risposta della cellula nel creare anticorpi che formano placche, la naturale attività della cellula killer, l immunità mediata dalla cellula, la produzione di interferone, la mitogenesi dei linfociti, le funzioni del sistema reticoloendoteliale proliferativo e fagocitico. Astragalus: la radice di astragalo è una tradizionale medicina cinese usata per infezioni virali. Studi clinici in Cina hanno mostrato che è efficace quando usata in modo profilattico contro il comune raffreddore. E' stato dimostrato che riduce la durata e la gravità dei sintomi nel trattamento del raffreddore comune acuto come pure nell aumentare il conto WBC nelle persone con leucopenia cronica. Ricerche su animali hanno mostrato che, apparentemente, l astragalo funziona intensificando l attività fagocitica dei monociti e dei macrofagi, potenziando la produzione di interferone e l attività delle cellule killer, migliorando l attivià delle cellule T e

potenziando altri meccanismi antivirali. L astragalo sembra essere particolarmente utile nei casi in cui il sistema immunitario è stato danneggiato da sostanze chimiche o da radiazioni. In topi immunodepressi è stato trovato che l astragalo annulla le anomalie delle cellule T causate da ciclofosfamide, radiazioni e invecchiamento. Come per l echinacea, i polisaccaridi contenuti nella radice di Astragalus membranaceus contribuiscono agli effetti che aumentano l immunità. SOMMARIO FITOTERAPEUTICO Una delle sfide più grandi è decidere quale sia l intervento cruciale per riattivare e sostenere il sistema immunitario del paziente. Il regime che viene qui di seguito proposto è inteso come un approccio generale e deve essere adattato ai bisogni specifici del paziente per ottenere il massimo degli effetti desiderati limitando i trattamenti non necessari. Misure generali Riposo (meglio a letto). Bere una grande quantità di liquidi (preferibilmente succhi vegetali diluiti, minestre e infusi di erbe). Limitare il consumo di zuccheri semplici (compresi i succhi di frutta) a meno di 50 g al giorno. Supplementi Formula multivitaminica e multiminerale di elevata potenza Vitamina C: 500 mg ogni 2 ore Bioflavonoidi 1000 mg al giorno Vitamina A: 5000 UI al giorno o betacarotene 25.000 UI al giorno Zinco: 30 mg al giorno Fitoterapici Le dosi dei fitoterapici dovrebbero essere assunte 3 volte al giorno. Echinacea spp. Radice essiccata (infuso): 0,5-1 g Pianta essiccata: 325-650 mg Succo della porzione aerea di E. purpurea stabilizzata in 22% etanolo: 2-3 ml Tintura (1:5): 2-4 ml Estratto fluido (1:1): 2-4 ml Estratto solido (essiccato polverizzato;

6,5:1 o 3,5% di echinacoside): 150-300 mg Panax ginseng: la dose appropriata di ginseng dipende dal contenuto di ginsenosidi; se un estratto o una preparazione di ginseng contiene concentrazioni elevate di ginsenosidi (e presumibilmente altri componenti attivi), una dose inferiore sarà sufficiente. La dose standard per radice di ginseng di alta qualità è tra 4 e 6 g al giorno. Per l estratto di radice di ginseng contenente il 5% di ginsenosidi, la dose è generalmente di 100 mg 1-3 volte al giorno. Astragalus membranaceus Radice essiccata (o come decotto): 1-2 g Tintura (1:5): 2-4 ml Estratto fluido (1:1): 2-4 ml Estratto solido (polvere; 0,5% 4-idrossi-3-metossi isoflavone): 100-150 mg