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Scuola dell Infanzia paritaria Clemente e Marina Benecchi PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA (POF) Via Rabaglia, 32 43058 Coenzo Sorbolo (PR) 348 0388008 scuolabenecchi@gmail.com

BREVE STORIA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA All inizio degli anni Venti, per aiutare le famiglie e per educare per tempo alla virtù e al lavoro i fanciulli, il parroco don Michele Silvani ravvisò la necessità di un asilo infantile come si era già fatto in precedenza, dal 1915 al 1921, quando l amministrazione comunale di Sorbolo aveva aperto a Coenzo una sala di custodia per i figli dei richiamati alle armi. Il 2 febbraio 1923 don Silvani, dall altare, presentò l idea di erigere un asilo in Coenzo, la proposta suscitò unanime consenso nella popolazione. Il 5 marzo 1925 si tenne una riunione in casa di Clemente Benecchi per costituire un comitato con il compito di costruire l asilo. Il Vescovo G. M. Conforti approvò il comitato e benedisse l opera. I lavori di costruzione della scuola iniziarono nel maggio del 1926 e terminarono nell aprile 1927, Clemente e Marina Benecchi ebbero ruolo decisivo nel dare l asilo a Coenzo. L asilo iniziò la sua attività il 21 giugno 1927, per favorire le famiglie che ne invocavano l apertura, mentre la cerimonia pubblica di inaugurazione avvenne il 15 ottobre 1927. La quota mensile variava da 2 a 10, o addirittura nulla a seconda della condizione economica della famiglia. Dal 13 ottobre 1928 la conduzione dell asilo fu affidata alle suore Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Dal 1934 passò alla Congregazione delle Suore di Maria Consolatrice di Milano. Nel 1969 la Congregazione decise di costruire l attuale sede, in sostituzione della precedente accorpata poi alla Casa di Riposo, che venne inaugurata nel 1971. Nel 2012 le suore hanno comunicato l intenzione di ritirarsi dalla gestione della scuola per mancanza di vocazioni, la gestione è così passata dal 2 settembre 2013 all associazione Don Michele Silvani con inaugurazione ufficiale il 20 ottobre 2013. La scuola è associata alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) e risponde ai parametri richiesti ai suoi associati, ispirandosi inoltre ai valori universali della religione cristiana-cattolica, com è dalle origini e nella tradizione della scuola dell Infanzia Clemente e Marina Benecchi. GLI SPAZI All interno dell edificio si trova un ampio ingresso, che rappresenta una sorta di biglietto da visita per chi entra. Nell ingresso sono collocati gli armadietti dei bambini e gran parte della documentazione relativa al

percorso didattico: bambini e genitori possono, in questo spazio, ripercorrere insieme le attività svolte a scuola attraverso foto, disegni e conversazioni. A destra e a sinistra dell ingresso sono collocati gli spazi sezione, che costituiscono il luogo privilegiato per la relazione educativa e lo sviluppo psico-sociale del bambino. Questi spazi vengono utilizzati durante la mattinata per attività di diverso genere (scientifiche, grafico-pittoriche )sia in grande che in piccolo gruppo. Di fronte all ingresso si trova il refettorio, discretamente ampio per rendere piacevole e naturale il momento del pasto. A lato del refettorio si trova il salone, spazio polifunzionale molto ampio, con attrezzature e giochi che i bimbi possono utilizzare liberamente ma sempre nel rispetto delle regole di convivenza. Il salone è lo spazio dedicato anche all accoglienza del mattino e alla conversazione in grande gruppo. Infine lo spazio destinato ai servizi igienici, facilmente accessibile e raggiungibile da tutti con arredamento adeguato alle caratteristiche dei bambini e con una attenta disposizione del materiale di uso personale, affinchè il bambino possa comprendere e imparare a seguire le norme igieniche conquistando gradualmente sicurezza e autonomia. Per quanto riguarda gli spazi all aperto, la struttura offre uno spazio verde con prato e aiuole con alberi. Tutto intorno cortile asfaltato e recintato. La struttura è ampia, luminosa e perfettamente a norma. PRINCIPI FONDAMENTALI I principi fondamentali della scuola hanno la loro origine nella Carta Costituzionale. Ci si riferisce, in particolare, ai criteri imprescindibili dell uguaglianza e dell imparzialità, dell accoglienza e dell integrazione, della partecipazione e della libertà di insegnamento. Essendo, inoltre, una scuola di ispirazione cristiana, pur adeguandosi alle nuove esigenze della società, conserva la propria identità cattolica offrendo ai soggetti in crescita, con la massima responsabilità, una convinta testimonianza dei valori cristiani.

FINALITÀ EDUCATIVE La scuola accoglie tutti i bambini in età prescolare senza distinzione e ad ogni bambino viene garantita la possibilità di usufruire di tutte le opportunità educative. Ogni bambino nella sua unicità è considerato protagonista del proprio processo di crescita sia sul piano relazionale che cognitivo e sociale. La scuola, oltre a proseguire la formazione integrale della persona, offre opportunità finalizzate al raggiungimento di capacità e competenze specifiche di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo. Pertanto, le finalità educative e le modalità di intervento sono finalizzate allo sviluppo di: Sicurezza e stima di sé Fiducia nelle proprie capacità Motivazione e curiosità Maturazione dell identità Sviluppo delle competenze Il bambino è accompagnato nel raggiungimento di: Equilibrio positivo dei propri stati affettivi Controllo dei propri sentimenti ed emozioni Sensibilità ai bisogni degli altri Apprezzamento delle proprie identità di genere (maschio femmina) Capacità di scelta Progressiva indipendenza e autonomia. E importante che si sviluppi nel bambino una libertà di pensiero, tale da permettergli di organizzare autonomamente le sue azioni, eventualmente modificandole sotto diversi punti di vista in base alle esigenze del contesto.

RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA All ingresso della scuola dell infanzia il bambino è già in possesso di una propria storia costruita nell ambito familiare. La scuola dell infanzia ha, quindi, il compito di creare la continuità con l esperienza che il bambino compie nei diversi ambienti di vita. Pertanto, al momento dell iscrizione e al primo incontro, si raccoglieranno notizie sia sulla famiglia sia sul bambino. I genitori sono i primi educatori dei propri figli e sono chiamati a portare la loro esperienza ed il loro pensiero. Famiglia e scuola sono sollecitate a proseguire la qualità dell educazione, pertanto alle famiglie viene chiesto di: Accettare il progetto educativo della scuola impegnandosi a maturare una progressiva adesione e condivisione del progetto stesso Mantenere un interessamento costante circa la vita scolastica del proprio figlio Partecipare alle attività ed ai momenti particolari della realtà della scuola dell infanzia. Nel corso dell anno scolastico i genitori sono invitati inoltre ad essere attivamente presenti negli incontri stabiliti dalla scuola e a partecipare alle iniziative che essa offre: Incontri formativi Incontri insegnanti genitori (presentazione programma scolastico colloqui personali) Momenti di festa (Natale festa di fine anno gite ecc.) CONTINUITÀ CON ALTRI ORDINI SCOLASTICI E SCUOLE IN RETE La continuità educativa tra i vari ambiti di esperienza che accompagnano la crescita del bambino assume, in campo pedagogico, la valenza di strumento per sostenere lo sviluppo dell identità del bambino e il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

Nel rispetto del criterio della continuità didattica la nostra scuola si impegna a promuovere ed a predisporre un sereno inserimento dei fanciulli nella scuola elementare. In particolare le modalità sono le seguenti: Incontri docenti scuola dell infanzia / scuola elementare Attività propedeutiche degli alunni LA SCUOLA NEL TERRITORIO La scuola è fortemente legata al territorio in cui si colloca e gode di una rete di relazioni con alcune associazione ed enti locali, primo tra tutti il circolo ANSPI di Coenzo. Una grande collaborazione è presente anche con la Coperativa Co d Enza che gestisce la Casa di Riposo Villa Amadei, adiacente alla scuola. Questa collaborazione permette di svolgere attività e progetti comuni, unendo la realtà dei bambini con quella degli anziani in momenti gioiosi ed arricchenti per entrambi.