- Manuale d uso, contenente le indicazioni per il corretto uso e la conservazione del bene in oggetto;



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piano di manutenzione Committente: COMUNE DI CASALE MONFERRATO (AL) Oggetto: LAVORI DI AMPLIAMENTO DEL PALAZZETTO DELLO SPORT (adeguamento alle norme vigenti in materia di sicurezza ed igiene ai fini dell omologazione della struttura per la disputa del campionato di Lega A1 basket) Il presente piano di manutenzione programma l attività di corretto uso e conservazione delle nuove scale e dei portali metallici per le nuove aperture d emergenza a servizio del Palazzetto dello Sport di Casale Monferrato. I portali sono in acciaio mentre la struttura portante delle scale in progetto è interamente in c.a. gettato in opera, sia per le fondazioni, che per le strutture verticali ed orizzontali. I parapetti sono metallici. Il piano di manutenzione delle strutture integra il Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti previsto per i Lavori Pubblici dall art. 93 del D.Lgs. 163/2006 s.m.i. e dall art. 38 del D.P.R 207/2010 s.m.i. In riferimento ai contenuti ed alle prescrizioni del Cap. 10.2 del D.M. 14.01.2008 e del Cap. 10.1 della Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 617 del 2.02.09, il Piano di manutenzione dell opera si compone dei seguenti documenti operativi: - Manuale d uso, contenente le indicazioni per il corretto uso e la conservazione del bene in oggetto; - Manuale di manutenzione, contenente indicazioni sulla manutenzione da parte dell utente ed eventualmente da personale specializzato, nonché il livello minimo delle prestazioni di ciascun elemento manutenibile; - Programma di manutenzione, contenente indicazioni sul sistema di controlli sugli elementi dell opera, comprese le scadenze temporali. 1

piano di manutenzione MANUALE D USO: A Scale laterali n 1, 2, 3 e 4 Le 4 scale laterali sono interamente costituite da elementi strutturali in c.a.. Il setto centrale è l elemento portante principale che sostiene a sbalzo le 3 rampe. I pianerottoli sono collegati alle rampe e sostenuti da trave ribassate in prosecuzione dei setti. Le scale laterali, individuate planimetricamente nella tavola n 1667/1.0, sono rappresentate graficamente nelle tavole n 1667/2.0, n 1667/2.1 e n 1667/2.2 del progetto esecutivo. Alcuni particolari costruttivi, relativi a parapetti e ringhiere, sono indicati nella tavola n 1667/5.0. Le rampe sono elementi inclinati di collegamento dei pianerottoli, staticamente ripartiscono i carichi sul setto centrale portante. Sono realizzate in c.a. a vista, con spessore di 15 cm e larghezza di 190 cm. Esternamente sostengono il parapetto metallico. I pianerottoli sono elementi orizzontali, sostenuti centralmente da travi ribassate 40 x 60 H e collegate solidamente alle rampe. Hanno spessore di 20 cm. Il setto centrale in c.a. sostiene a mensola tutti gli altri elementi strutturali, ha spessore di 40 cm ed è largo 420 cm. Su di esso è presente un mancorrente metallico. Le fondazioni sono costituite da una platea alta 50 cm e di dimensioni 300 x 500 cm. E prevista una sottofondazione in calcestruzzo magro dello spessore di circa 200 cm. Tutte le strutture in elevazione sono state tinteggiate per ragioni protettive oltre che decorative. Modalità d uso: I carichi verticali gravanti sulle solette non devono eccedere il valore di carico per le quali sono state calcolate e verificate, pari a: - 400 kg/m 2 per l azione accidentale della folla; - 120 kg/m 2 per l azione accidentale della neve. I carichi orizzontali lineari agenti sui parapetti non devono superare i 200 kg/m. 2

piano di manutenzione L utilizzo delle scale non comporta particolari precauzioni. L esecuzione di interventi posteriori alla messa in opera (quali modifiche o realizzazione di impianti) devono essere compatibili con gli schemi statici ed i carichi assunti e devono rispettare l integrità delle sezioni in c.a. Inoltre non devono essere realizzati scavi di grandi dimensioni in prossimità delle fondazioni in quanto potrebbero compromettere la capacità portante delle stesse, con il possibile manifestarsi di cedimenti differenziali e conseguenti rotazioni dell intera struttura. Ai fini della durabilità le strutture hanno copriferro elevato (2,5 cm). Fenomeni di deterioramento possono riguardare distacchi superficiali del calcestruzzo e la corrosione dell armatura metallica. B Scale posteriori n 5 Le scale posteriori sono interamente realizzate in c.a. e sono costituite da 2 blocchi di rampe che si attestano a livello del ballatoio in modo simmetrico. La struttura portante è costituita, per ogni blocco rampe, da un setto centrale che sostiene le rampe, disposte ad L. Il ballatoio è collegato alle rampe e sostenuto da travi ribassate in prosecuzione dei setti. Le scale posteriori, individuate planimetricamente nella tavola n 1667/1.0, sono rappresentate graficamente nelle tavole n 1667/3.0 e n 1667/3.1 del progetto e- secutivo. Alcuni particolari costruttivi, relativi a parapetti e ringhiere, sono indicati nella tavola n 1667/5.1. Le rampe e i pianerottoli sono rispettivamente gli elementi inclinati ed orizzontali che staticamente ripartiscono i carichi sul setto centrale portante. Sono realizzate in c.a. a vista, con spessore di 15 cm e larghezza di 240 cm. Sui due lati esterni sostengono il parapetto metallico. Il ballatoio è sostenuto centralmente da travi ribassate 30 x 80 H. Il setto centrale in c.a. sostiene tutti gli altri elementi strutturali e ha spessore di 30 cm. Le fondazioni sono costituite da travi continue larghe 200 cm e spesse 50 cm. E prevista una sottofondazione in cls magro dello spessore di circa 200 cm. Tutte le strutture in elevazione sono state tinteggiate per ragioni protettive oltre che decorative. 3

piano di manutenzione Modalità d uso: I carichi verticali gravanti sulle solette non devono eccedere il valore di carico per le quali sono state calcolate e verificate, pari a: - 400 kg/m 2 per l azione accidentale della folla; - 120 kg/m 2 per l azione accidentale della neve. I carichi orizzontali lineari agenti sui parapetti non devono superare i 200 kg/m. L utilizzo delle scale non comporta particolari precauzioni. L esecuzione di interventi posteriori alla realizzazione delle scale (quali modifiche o realizzazione di impianti) devono essere compatibili con gli schemi statici ed i carichi assunti e devono rispettare l integrità delle sezioni in c.a. Non devono essere realizzati scavi di grandi dimensioni in prossimità delle fondazioni in quanto potrebbero compromettere la capacità portante delle stesse, con il possibile manifestarsi di cedimenti differenziali e conseguenti rotazioni dell intera struttura. Ai fini della durabilità le strutture hanno copriferro elevato (2,5 cm). Fenomeni di deterioramento possono riguardare distacchi superficiali del calcestruzzo e la corrosione dell armatura metallica. C Portali metallici I portali metallici permettono la realizzazione di aperture nelle murature esistenti necessarie per 4 vie d uscita, due sul fronte del palazzetto e due sul lato posteriore. I portali, individuate planimetricamente nella tavola n 1667/1.0, sono rappresentate graficamente nella tavola n 1667/4.0. Ogni apertura presenta una coppia di portali indipendenti a sostegno di ogni corso di muratura, uno sul lato esterno e uno sul lato interno. Ogni portale è costituito da un architrave in acciaio (profilo HEA 140) e da due colonne laterali realizzate con lo stesso profilo. Alla base sono collegati alla struttura esistente in c.a. per i portali sul fronte principale, mentre sul prospetto posteriore la base è costituita da un profilo HEA 140. Modalità d uso: I portali sostengono la muratura soprastante. Non ci sono precauzioni in merito. 4

piano di manutenzione delle strutture MANUALE E PROGRAMMA DI MANUTENZIONE: A Scale laterali n 1, 2, 3 e 4 Livello minimo delle prestazioni: le scale devono resistere ai carichi ed alle sollecitazioni previste in fase di progettazione, garantendo al contempo valori compatibili di deformazione. Tali elementi sono stati progettati per resistere ai carichi accidentali di progetto. Anomalie riscontrabili: Si possono verificare: - fenomeni di distacco locale del copriferro in calcestruzzo e corrosione dell acciaio. Tutti gli interventi di manutenzione devono essere eseguiti a cura di personale specializzato, dopo un accertamento da parte di un tecnico. Controlli: Elemento o parte della struttura superficie esterna degli elementi verticali e o- rizzontali in c.a. Tipo di controllo visivo Frequenza del controllo annuale Evento riscontrabile - eventuali fenomeni di deterioramento e di degrado dei materiali, - eventuali fenomeni di dissesto delle strutture dovuti a cedimenti differenziati, - presenza di un quadro fessurativo che esuli dalle normali fessure dovute al ritiro del calcestruzzo in fase di maturazione, - presenza di distacchi di parte superficiale delle opere in calcestruzzo che comportino l esposizione all ambiente aggressivo dei ferri di armatura, - presenza di fenomeni di risalita dell umidità, - presenza di vibrazioni o emissioni sonore delle strutture sotto carico. Azioni da intraprendere - riparazioni localizzate superficiali delle parti strutturali, da effettuare anche con materiali speciali, - ripristino di parti strutturali in calcestruzzo armato da eseguire anche con materiali speciali, - protezione dei calcestruzzi da azioni disgreganti con eventuale applicazione di film protettivi, - protezione delle armature da azioni disgreganti, - consultare tecnico abilitato in caso di quadro fessurativo in rapida evoluzione o interventi che vadano a variare dimensioni strutturali o carichi applicati. 5

piano di manutenzione delle strutture B Scale posteriori n 5 Livello minimo delle prestazioni: le scale devono resistere ai carichi ed alle sollecitazioni previste in fase di progettazione, garantendo al contempo valori compatibili di deformazione. Tali elementi sono stati progettati per resistere ai carichi accidentali di progetto. Anomalie riscontrabili: Si possono verificare: - fenomeni di distacco locale del copriferro in calcestruzzo e corrosione dell acciaio. Tutti gli interventi di manutenzione devono essere eseguiti a cura di personale specializzato, dopo un accertamento da parte di un tecnico. Controlli: Elemento o parte della struttura superficie esterna degli elementi verticali e o- rizzontali in c.a. Tipo di controllo visivo Frequenza del controllo annuale Evento riscontrabile - eventuali fenomeni di deterioramento e di degrado dei materiali, - eventuali fenomeni di dissesto delle strutture dovuti a cedimenti differenziati, - presenza di un quadro fessurativo che esuli dalle normali fessure dovute al ritiro del calcestruzzo in fase di maturazione, - presenza di distacchi di parte superficiale delle opere in calcestruzzo che comportino l esposizione all ambiente aggressivo dei ferri di armatura, - presenza di fenomeni di risalita dell umidità, - presenza di vibrazioni o emissioni sonore delle strutture sotto carico. Azioni da intraprendere - riparazioni localizzate superficiali delle parti strutturali, da effettuare anche con materiali speciali, - ripristino di parti strutturali in calcestruzzo armato da eseguire anche con materiali speciali, - protezione dei calcestruzzi da azioni disgreganti con eventuale applicazione di film protettivi, - protezione delle armature da azioni disgreganti, - consultare tecnico abilitato in caso di quadro fessurativo in rapida evoluzione o interventi che vadano a variare dimensioni strutturali o carichi applicati. 6

piano di manutenzione delle strutture C Portali metallici Livello minimo delle prestazioni: Tali elementi sono stati progettati per sostenere la muratura superiore, garantendo al contempo valori compatibili di deformazione. Anomalie riscontrabili: Si possono verificare: - fenomeni di degrado superficiale degli elementi metallici - fenomeni di fessurazione della muratura soprastante Tutti gli interventi di manutenzione devono essere eseguiti a cura di personale specializzato, dopo un accertamento da parte di un tecnico. Controlli: Elemento o parte della struttura Tipo di controllo Frequenza del controllo Evento riscontrabile Azioni da intraprendere elementi verticali e orizzontali in acciaio. visivo annuale - eventuali fenomeni di deterioramento e di degrado dei materiali, come presenza di ruggine, - eventuali fenomeni di dissesto delle strutture dovuti a cedimenti differenziati, - presenza di un quadro fessurativo della muratura soprastante al portale accompagnato da eccessiva deformazione del portale - riparazioni localizzate superficiali delle parti strutturali, da effettuare anche con materiali speciali, - protezione dei portali metallici da azioni disgreganti con eventuale applicazione di vernici o film protettivi, - consultare tecnico abilitato in caso di quadro fessurativo in rapida evoluzione o interventi che vadano a variare dimensioni strutturali o carichi applicati. Casale Monferrato, 23.07.2011. Il Progettista dr. ing. Sandro Rota 7