Le cave milanesi: tra sviluppo produttivo e compatibilità ambientali ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 1
L IDROSCALO MILANESE Progetto di creazione di un bacino di ammaraggio nel 1926 Collocazione del bacino a Est Milano, dove esistevano ampie cave di inerti ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 2
L IDROSCALO MILANESE Accordo Provincia cavatori: operazioni di scavo a carico degli operatori in cambio della possibilità di vendere i quantitativi estratti Inizio lavori 1928 fine lavori 1930 ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 3
L IDROSCALO MILANESE Da tempo l Idroscalo è un ottimo esempio di parco multifunzionale ad uso pubblico ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 4
L importanza della produzione estrattiva Gli aggregati rappresentano una delle principali materie prime nel settore delle costruzioni. Gli aggregati, grossi e fini, mescolati con cemento ed acqua formano il calcestruzzo, utile sia nelle opere di edilizia pubblica e privata sia nell ingegneria civile ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 5
Lo sviluppo e la produzione (fonte ISTAT 2001) In Italia operano circa 1.800 aziende nel settore degli aggregati con 2.500 siti estrattivi. La forza lavoro risulta pari a circa 14.000 addetti La produzione annua è di circa 350.000.000 di tonnellate pari ad una media di 5,9 ton. pro capite /anno (cioè circa 3,7 mc pro capite) ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 6
Lo sviluppo e la produzione a Milano Le cave aderenti ad Assolombarda sono 26; occupano circa 400 dipendenti per un fatturato complessivo di oltre 90 mln euro I quantitativi autorizzati in provincia di Milano sono attestati intorno a circa 1.6 mc/anno/abitante La media della regione Lombardia (sulla base dei criteri regionali per la redazione dei Piani) è di circa 4 mc/anno/abitante ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 7
Le Cave milanesi ed il fabbisogno territoriale Il consumo di aggregati nella provincia di Milano è significativamente sostenuto dal tasso di urbanizzazione del territorio che stimola un costante sviluppo del mercato dell edilizia pubblica e privata (in particolare, calcestruzzo per i lavori di costruzione). Tuttavia l attuale congiuntura, considerati i pesanti ritardi nel rilascio delle autorizzazioni legate al nuovo Piano Cave, è critica poiché le aziende non riescono a far fronte adeguatamente alla domanda. ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 8
Le Cave milanesi ed il fabbisogno territoriale La necessità di adeguare l offerta alla domanda determina che le imprese debbano spesso importare materiale da province limitrofe, con conseguente incremento di circolazione di mezzi pesanti e relativo impatto ambientale, costi maggiori e danno alla competitività ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 9
I principali fattori di competitività delle imprese estrattive Accessibilità ai terreni e alle risorse [il settore rischia spesso di essere vittima del NIMBY not in my back yard] Quadro normativo stabile e con obiettivi di medio-lungo periodo Riduzione degli ostacoli amministrativi Possibilità di investire, anche con riguardo alla ricerca e sviluppo ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 10
La produzione e l ambiente Lo sviluppo sostenibile Lo sviluppo in grado di garantire il soddisfacimento dei bisogni del presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri (*) (*)rapporto Brundtland 1987 ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 11
La produzione e l ambiente Impatti temporanei rumorosità e polverosità, consumi energetici trasporto materiale etc Impatti permanenti Consumo risorse non rinnovabili, modificazione del paesaggio, possibili alterazioni idrogeologiche ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 12
Il recupero ambientale Il combinato disposto della L.R. 14/98 ed il vigente Piano Cave provinciale di Milano stabilisce che, nel progetto per ottenere l autorizzazione, gli operatori individuino le opere di riassetto ambientale e gli obiettivi che si vogliono attribuire alla zona. Gli interventi devono essere graduali e contestuali all attività di coltivazione ed eseguiti per fasi, finalizzate all utilizzazione finale prevista. Uso agricolo ecosistema colturale Uso ricreativo e verde pubblico Uso insediativo Uso naturalistico fitocenòsi e rinaturalizzazione ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 13
La Valutazione di Impatto Ambientale Fonti normative comunitarie: Direttiva 337/85/CEE modificata dalle direttive 97/11/CE e 03/35/CE Obiettivi principali: evitare fin dall inizio inquinamenti e altre perturbazioni piuttosto che combatterne successivamente gli effetti; coordinare le procedure di autorizzazione dei progetti pubbliciprivati che possono avere un impatto rilevante sull ambiente; armonizzare i principi di valutazione ambientale dei progetti da valutare etc ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 14
La Valutazione di Impatto Ambientale in Lombardia La recente DGR 3667 (28.11.06) disciplina le procedure di Valutazione Impatto Ambientale obbligatorie, nell ambito dei procedimenti autorizzativi connessi a progetti estrattivi anche in ATE (Piano Cave Milano) approvati prima della pubblicazione della DGR Ferma restando la soglia di applicabilità VIA (area interessata > 20 ha o con 500.000 mc/anno); sono incluse le superfici destinate ad impianti di lavorazione/trasformazione/stoccaggio (precedentemente non comprese) Iter deliberativo previsto: 180 giorni ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 15
Gli operatori e la nuova procedura di VIA L interconnessione con la definizione e presentazione dei progetti di A.T.E. determina una molteplicità (in alcuni casi una sovrapposizione) di competenze consultive ed autorizzative Si possono determinare passaggi e scansioni temporali differenti tra i diversi livelli di interlocuzione istituzionale (Uffici tecnici di Regione e Provincia, Commissione Ambiente, Arpa, Comuni, Parchi, Comunità montane..), con conseguente indeterminatezza dell iter istruttorio ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 16
Lo sviluppo sostenibile: interesse economico e tutela ambientale Le imprese a fronte di garanzie sulle prospettive future di sviluppo potrebbero investire maggiormente nella mitigazione dell impatto ambientale e nella riqualificazione delle aree dismesse Pianificazione Autorizzazioni Programmazione industriale riqualificazione concertata ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 17
Lo sviluppo compatibile: per una sinergia pubblico-privato privato L investimento economico da parte degli operatori rientra nel rischio di impresa, tuttavia esso dipende anche dalla capacità della P.A. di rendersi disponibile a condividere strategie di pianificazione atte a stimolare un: circolo virtuoso Pianificazione Sinergia pubblico-privato privato Sviluppo economico/sociale del territorio Investimenti Ri/qualificazione di aree altrimenti non valorizzabili ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 18
Un possibile Circolo Virtuoso Laddove il pubblico non arriva o non dispone delle risorse finanziarie necessarie per progettare opere ambientali di pubblica utilità, potrebbe affidare all operatore estrattivo la realizzazione di interventi qualificanti, attraverso una condivisa pianificazione pluriennale ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 19
Per stimolare il circolo: incentivi produttivi per gli operatori Ipotesi: Introdurre un bonus premiante a favore del privato che, al termine della riqualificazione, ceda parti di aree ad uso pubblico o renda accessibili nelle proprie aree servizi per la collettività. bonus = concessione volumetrica? ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 20
Conclusioni Consolidare ed accrescere le interazioni tra sistema delle imprese e P.A. per favorire: Tutela del territorio: garanzia degli standard produttivi che soddisfino la domanda coerenza con le peculiarità economiche/sociali/geomorfologiche del territorio recupero ambientale Pianificazione e sviluppo del territorio: gestione del sito recuperato (ripristino o riuso della cava) da intendere come strumento urbanistico favorire forme di occupazione rendere percepibile nel tempo il positivo legame tra attività estrattive ambiente comunità locale ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 21
Disponibilità documentazione Le presenti slides sono disponibili sul sito: www.assolombarda.it Nella sezione Gruppi Merceologici, alla pagina Attività Estrattive e Materiali Edili, sotto sezione: documenti GRAZIE ESTRATTIVE: 24 GENNAIO 2008 22